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Perché (ancora) i quartieri pubblici. Un laboratorio di politiche per la casa
I quartieri di edilizia residenziale pubblica dovrebbero essere visti come una risorsa strategica per le nuove politiche della casa, più che un problema di cui liberarsi: l'intervento pubblico in questo campo non è un tema esaurito. Il quartiere San Siro a Milano è stato considerato un laboratorio di ricerca in questa direzione, un campo paradigmatico di osservazione e di interazione, che offre materiali inediti per cogliere alcune delle maggiori sfide della città contemporanea. Diseguaglianze sociali e spaziali, capacità di adattamento e di convivenza, diverso grado di accesso ai diritti, divengono elementi per riflettere su cosa si intenda oggi, nella società della diversità, per azione pubblica per la casa e l'abitare. Apprendere da questa condizione significa metterla alla prova nelle sue potenzialità e criticità, ma anche mettere in discussione i modi del fare ricerca (con attenzione a un approccio inclusivo, al mutuo apprendimento, alla ricerca-azione), testandone la loro capacità di rappresentare la complessità dei problemi e di essere di supporto a politiche adeguate, sensibili alle situazioni locali e alle istanze sociali emergenti. -
Sistemi a secco con lastre di gesso rivestito. Manuale di progettazione e posa. Pareti divisorie, contropareti, controsoffitti
Da tempo anche l'Italia, paese dove i procedimenti costruttivi tradizionali hanno rappresentato da sempre il riferimento progettuale, si è aperta verso sistemi costruttivi più innovativi, quali i sistemi a secco con lastre di gesso rivestito, e i professionisti e le imprese ne stanno sempre più scoprendo le numerose valenze. La più che centenaria invenzione, negli Stati Uniti, di una lastra a base gesso rivestita con cartone speciale ha visto il prodotto svilupparsi rapidamente nei decenni, fino al raggiungimento di tipologie diversificate di prodotti e sistemi come soluzioni per diverse configurazioni formali, destinazione d'uso e specifiche esigenze di prestazione. Pareti divisorie separative e distributive, contropareti e controsoffitti realizzati con lastre di gesso rivestito costituiscono soluzioni efficaci che consentono al professionista ampia libertà creativa e benessere ambientale all'utente. Come ogni sistema costruttivo a elevato contenuto tecnologico e alte prestazioni, il risultato finale è fortemente condizionato dalla perfetta conoscenza delle caratteristiche dei prodotti e quindi da una progettazione consapevole e attenta e da una posa in opera corretta effettuata da operatori competenti in grado di valorizzare le caratteristiche prestazionali di questo sistema. Per tali ragioni Assogesso, l'Associazione dei produttori italiani di manufatti a base gesso, ha ritenuto utile e opportuno realizzare una pubblicazione, rivolta a progettisti, tecnici, prescrittori e imprese, sui prodotti-sistemi con lastre di gesso rivestito e sulle loro caratteristiche in risposta alle diverse esigenze progettuali e nel rispetto delle Norme e delle Leggi in vigore. La conoscenza e la padronanza di questa tecnologia, grazie al presente manuale e anche alla costante assistenza tecnica di Assogesso e dei produttori associati, consentirà agli operatori del settore di usufruire delle molteplici soluzioni disponibili, contribuendo alla diffusione di tecnologie costruttive innovative applicabili a edifici nuovi ed esistenti, con passi avanti nella qualità del costruire. -
La scuola e lo struzzo. Riflessioni umane per la rinascita della scuola negata
La vera, giusta e più reale Scuola che tutti noi desideriamo creare, certamente non si costruirà continuando a nascondere la testa sotto terra, come proprio non ha mai fatto lo struzzo. Sarà solo con un constante impegno sociale, culturale e civile, e soprattutto con quella forte presa di coscienza che ci dovrà permettere, durante ogni ora di lezione, di dimostrare e affermare che: La conquista d'una giusta e sana educazione ha molto in comune con la conquista della vera e giusta libertà. Ad ogni passo in avanti avremo il dovere di fermarci, per verificare se il punto in cui siamo giunti sia più o meno finalizzato alla meta. Una meta che comunque ci apparirà pur sempre lontana. Ma nonostante ciò, non dovremo fare altro che continuare ad andare avanti: passo dopo passo, sosta dopo sosta, riflessione dopo riflessione... Essendo coscienti che questi passi compiuti in avanti non saranno mai gli ultimi. -
Forme di pensiero rifratto. Il ruolo degli stati d'animo nella (de-)formazione delle azioni
Esplorare i modi di formazione di moods di crisi e capire come diradarli non è un vezzo futile. La miseria del mondo va rimessa al centro del progettare, ma per farlo efficacemente occorre capire come e dove intervenire, nella confusione di stati d'animo che minano la resilienza dei cittadini, o ne sviano le reazioni verso strade che definiamo 'irrazionali'. La rassegnazione dei non più giovani ormai precari a vita, l'inerzia di adolescenti privi di mete, la radicalizzazione di migranti e periferie, la tracimazione di odio senza vergogna, l'impotenza di sentirsi ingabbiati in una ragnatela di corruttele quotidiane sono stati d'animo accomunati dalla perdita inconsapevole del controllo sul timone della nostra vita. Le teorie per spiegare il formarsi dell'azione - o dell'inerzia o del drammatico 'ribellarsi senza causa' - di una persona non possono che fallire se costruite su due premesse per nulla scontate. La prima è che l'azione sia coerente con una logica basata sulla sola razionalità economica. La seconda è che sia l'esito di schemi rigorosamente cognitivi, con cui la mente elabora input rigorosamente cognitivi, in un mondo in cui la dimensione sensoriale e affettiva sia solo un rumore di fondo marginale. La rigidità di queste due premesse impedisce di cogliere il ruolo centrale degli stati d'animo nel deformare la capacità di reazione e il tipo di risposta di una persona che vive esperienze quotidiane ad alta criticità. A una rassegna di alcuni approcci 'standard' è dedicata la prima parte di questo saggio. All'esplorazione su come si innescano e come si fronteggiano 'stati d'animo di crisi' è rivolta la seconda parte. Al ruolo che i paesaggi sensoriali delle nostre vite quotidiane possono giocare per ripristinare speranza e resilienza, la terza parte. -
Backward & forward. Lifestyle branding: recupero della memoria e nuove frontiere del branding contemporaneo
Come farsi notare ed essere più interessanti e cool nell'economia dell'attenzione? Evoluzione, velocità, e-commerce, digitalizzazione, globalizzazione, centralità del cliente, nuovi comportamenti d'acquisto, ricerca di esperienzialità. Per vincere le nuove sfide quotidiane i marchi più dinamici utilizzano i paradigmi del lifestyle branding, come le collaborazioni, il co-branding, la brand extension e le edizioni limitate. Ci si ispira anche al passato: sono sempre più numerose le operazioni di recupero che reinterpretano valori senza tempo e traducono in chiave contemporanea una serie di dimensioni e codici espressivi. In costante equilibrio tra il backward e il forward, gli autori osservano, con il contributo di Gavin Brown, Carlotta Pellegri e Giuseppina Sansone, le attivazioni del mondo lifestyle contemporaneo. Partendo dai fondamentali di branding, delineano le nuove strategie evolutive che ispirano i marchi più dinamici, sia italiani che internazionali. La teoria viene arricchita dalla pratica, presentata secondo modalità avvincenti volte a dimostrare che il marchio può vivere basandosi su vere e proprie ""narrative"""" di branding."" -
Gestire l'inter-esse. L'alleanza tra impresa responsabile e società civile
La profonda fase di transizione e cambiamento che sta attraversando il nostro sistema economico coinvolge in maniera sempre più dirompente ed evidente anche le imprese, le loro strategie e obiettivi, i modelli di business, le configurazioni organizzative e gli assetti giuridici. E già da diversi anni molti contributi teorici e studi empirici sono orientati a ripensare la teoria economica fondata sulla massimizzazione del profitto e gran parte dei princìpi che hanno guidato il business management, l'organizzazione e la gestione delle persone. Questo volume, frutto del contributo di più autori, offre una prospettiva diversa da cui guardare l'inter-esse: non come mero tornaconto del singolo o della singola organizzazione, ma come bene relazionale. Gli scritti qui raccolti illustrano percorsi sociali e antropologici, economici e organizzativi che propongono una nuova visione di mercato e dei suoi legami con il benessere di tutti i suoi attori. Le storie organizzative qui presentate testimoniano una visione dell'impresa che tesse interessi, amministratrice di beni comuni, nutrimento di legami e comunità, fonte di beneficio per molti. Il volume si rivolge a quanti - studiosi, manager e imprenditori, cittadini - vogliono avvicinarsi alla comprensione dei modelli ed esperienze dell'economia e della società che cambia, nella convinzione che il profitto e la dignità dell'uomo non debbano necessariamente percorrere strade diverse, ma possano confluire sulla strada del bene comune. -
La dimensione latente dell'azione sociale
Ossessione ricorrente nell'opera di Robert K. Merton, la tematica della ""latenza"""" ha rappresentato un terreno di riflessione elettivo su cui il pensiero sociologico ha spesso misurato capacità e limiti della propria immaginazione e della propria originalità. Dialogando criticamente con un ristretto numero di autori di riferimento (Bourdieu, Goffman, Hacking, Ginzburg, Freud, Elster e Garfinkel), il volume prova a rielaborare i fondamenti stessi di tale tematica, ponendovi al centro il concetto di dimensione latente dell'agire sociale: la discrepanza tra ciò che il soggetto dell'azione ritiene che la sua azione sia (e quindi gli elementi da cui egli pensa che essa sia formata) e ciò che quella sua stessa azione si rivela essere concretamente (di fatto, nelle sue conseguenze, a-tutti-gli-effetti occorsi nella pratica). Fondata su una sottovalutazione del peso del proprio agire da parte dell'agente, tale dimensione è formata da tutti quegli elementi che erano, sì, presenti nell'azione materialmente attuata, ma che esistenzialmente (nella testa degli attori e nel contesto in cui si muovevano) erano ai margini della stessa, quando non ignorati del tutto. Sulla scorta di questo concetto inedito, i capitoli del libro sviluppano alcuni dei nodi principali a cui poter ancorare una versione rinnovata della teoria dell'azione sociale: l'identità mutevole degli eventi passati; il rapporto consequenziale tra passionalità e riflessività dell'agire; il senso comune e le routine quotidiane inavvertite; il ruolo di indizi, minuzie e di ciò che si presenta come apparentemente banale; la funzione analitica delle nozioni di aggregazione e meccanismo; le potenzialità inesplorate delle tecniche qualitative; il singolare passaggio dall'inconsapevolezza alla volontarietà di effetti e valutazioni."" -
Visione computazionale. Tecniche di ricostruzione tridimensionale
La visione computazionale, o visione artificiale, è la disciplina che studia i metodi computazionali atti a produrre una rappresentazione della struttura solida del mondo tridimensionale esperito attraverso proiezioni bidimensionali di esso, le immagini. Il libro, pensato per l'adozione in un corso universitario, si concentra sugli aspetti geometrici della disciplina e tratta in modo approfondito alcuni metodi con un approccio ""verticale"""" allo studio della materia, contrapposto a quello """"orizzontale"""" che mira a fornire una panoramica completa. Per questa sua caratteristica può risultare utile anche a chi, al di fuori dall'ambito accademico, si trovi ad applicare la visione alla soluzione di problemi pratici. Questa seconda edizione ha beneficiato di una completa revisione del testo, con l'introduzione di listati Matlab© per tutti gli algoritmi proposti (codice disponibile anche in rete). La terminologia è stata rivista con l'obiettivo di allinearla con quella in uso nella fotogrammetria, disciplina che ha molti punti in comune con i temi della visione computazionale trattati nel testo. Il filo conduttore della trattazione è il processo di acquisizione di un modello numerico tridimensionale di un soggetto a partire da molteplici immagini, noto anche come structure from motion nella letteratura anglosassone."" -
Un modello di servizi integrati per il lavoro. Il caso di AFOL Metropolitana di Milano
AFOL Metropolitana rappresenta una delle principali agenzie attive nell'ambito della gestione delle politiche del lavoro operanti in Lombardia. Essa fornisce una vasta gamma di servizi integrati che includono le politiche del lavoro, quelle dell'orientamento e della formazione, nonché le azioni a sostegno dello sviluppo locale. Un'offerta caratterizzata non solo per la sua ricca articolazione, ma anche per la costante capacità di innovazione che la contraddistingue. Ciò le consente di preservare una posizione di primato in una realtà dinamica e complessa come quella della Città Metropolitana di Milano, che ha vissuto, nell'ultimo decennio, prima un prolungato periodo di crisi, che ha inciso significativamente sia sull'occupazione che sulla struttura produttiva locale, e in seguito una intensa fase di ripresa che ha consentito a Milano di riguadagnare, prima del resto del Paese i livelli occupazionali ante-crisi. In questo volume viene ricostruito il percorso che, attraverso il processo di integrazione dei diversi soggetti pubblici attivi nel territorio milanese, ha dato vita ad AFOL Metropolitana. Ne illustra altresì la sua attuale organizzazione e presenta in modo dettagliato i servizi, evidenziando la costante capacità di diversificarli nel tempo e di innovarli, proprio per essere al passo con i costanti mutamenti delle realtà in cui AFOL Metropolitana opera. -
Il ruolo del diritto in Europa. L'integrazione europea dalla prospettiva del diritto amministrativo
L'Europa è in crisi. La dominanza dell'economia, la latitanza della politica nelle decisioni tecniche adottate dalle istituzioni europee, l'emersione di tentazioni egemoniche e di egoismi nazionali, la carenza identitaria europea pongono a serio rischio il processo di integrazione. Per coltivare ancora il sogno di una unione dei popoli europei, occorre riscoprire una intensa dimensione giuridica, amministrativa e costituzionale insieme, in cui il diritto non funga da mera infrastruttura delle istanze economiche e finanziarie, ma svolga un ruolo di guida nei rapporti tra diritto, politica ed economia e traghetti verso un nuovo ordine europeo. -
La filosofia di Eugenio Colorni
Figura tra le più ricche del panorama filosofico-intellettuale italiano della prima metà del Novecento, Colorni fu partigiano e martire antifascista nelle fila dei socialisti. A partire dagli anni del confino, egli contribuì alla stesura del Manifesto di Ventotene e, insieme con Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Ursula Hirschmann, è considerato uno dei maggiori ispiratori del federalismo europeo. L'interesse per il pensiero filosofico colorniano - che in questo volume è approfondito nella sua interezza - risiede nel particolare percorso storico e culturale dell'autore. Nato nel 1909 a Milano da famiglia ebraica, allievo di Piero Martinetti e di Giuseppe Antonio Borgese, Colorni scoprì la filosofia tramite la lettura del Breviario di estetica di Benedetto Croce. Gli studi leibniziani, ai quali il giovane pensatore fu indirizzato dal magistero martinettiano, rappresentano un primo tentativo di svincolarsi dall'eredità dello storicismo crociano, ma è all'incontro triestino con Umberto Saba che lo stesso Colorni attribuisce la svolta metodologica e ""antifilosofica"""" della maturità. L'originalità dell'impostazione kantiana, l'attenzione per la psicoanalisi e per l'epistemologia, l'immersione nella pratica scientifica vera e propria - sempre accompagnata dal tentativo di non ignorare quei motivi d'irrazionalità che ne concorrono a modellare la struttura - rendono conto della curiosità che la riflessione colorniana suscitò negli ambienti della più avanzata filosofia scientifica del dopoguerra, curiosità testimoniata dalle vicende che accompagnarono la pubblicazione dei frammenti metodologici trascritti in appendice al volume. Fuggito nel 1943 dal confino di Melfi, dove era stato trasferito da Ventotene, Colorni si immerse in una intensissima lotta clandestina. Fu assassinato a Roma nel 1944 (pochi giorni prima della liberazione della città) per mano dei sicari della banda Koch. Nel 1946 gli venne conferita la medaglia d'oro al valor militare."" -
Milano 1814. La fine di una capitale
Fatta eccezione per il breve intermezzo dei tredici mesi austro-russi, gli anni che vanno dal 1796 al 1814 furono gli unici, per l'età moderna e contemporanea, nei quali Milano fu capitale politica di un Regno fondato per la prima volta su basi nazionali. Si trattò di una stagione decisiva per la città, che in quegli anni divenne un punto di riferimento per l'intera penisola. Nel 1814 le vicende internazionali e un colpo di mano misero fine al suo ruolo di capitale politica, ma l'eredità napoleonica rimase vitale anche nell'età successiva, consentendo a Milano di rimanere un importante laboratorio di modernità istituzionale e culturale per il Paese. I saggi qui raccolti evidenziano numerosi aspetti inediti di un'epoca fondamentale per la storia di tutto il Risorgimento che, per molti versi, attende ancora un significativo bilancio storiografico. -
Il bosco in casa. Storia controcorrente di un'impresa biocompatibile
Questo libro racconta la storia di un'impresa, Fiemme 3000, nata nel 1993 nel cuore delle Dolomiti trentine da un'idea di futuro all'epoca controcorrente, basata sul benessere e sulla biocompatibilità. Racconta il percorso dell'uomo che ha creato l'impresa, Marco Felicetti, dando forma a quell'idea e portandola avanti per 25 anni, tra ""discese ardite e risalite"""", ma sempre con immutata coerenza. È il caso di un'azienda italiana apripista nel settore dell'edilizia-arredamento per i temi legati al benessere indoor. Una storia che da un lato tenta di stimolare giovani uomini d'impresa condividendo un'esperienza di reale innovazione, dall'altro vuole porre all'attenzione di un pubblico più ampio un tema di stringente attualità, purtroppo oggi ancora molto sottovalutato: l'importanza della salubrità negli ambienti interni e l'impatto dell'inquinamento indoor sulla vita di ogni giorno. Perché a casa, in ufficio, l'influenza di un quantitativo inquinante può essere fino a cinque volte maggiore rispetto all'esterno."" -
Karma Polis. Da Bauman a Buddha e ritorno. Per un'etica che restituisca valore alle relazioni umane
La politica di oggi, anziché risolvere gli squilibri macroeconomici e le ineguaglianze sociali, paradossalmente li accresce, riduce i diritti sociali e civili, impedisce la redistribuzione di opportunità e ricchezza. Senza un cambiamento etico non sarà possibile agire su queste dinamiche risolvendole. Prima che sociale, questo cambiamento deve essere individuale, per poi tradursi in riflessioni e azioni politiche. Di che tipo di cambiamento stiamo parlando? In una società completamente liquida la risposta più efficace sembrerebbe quella di sviluppare un'etica situazionale, ossia flessibile. E proprio l'incontro delle fondamenta della democrazia occidentale con la saggezza etica del Dharma - gli insegnamenti del Buddha storico - potrebbe rivelarsi la bussola per ritrovare la strada verso una civiltà responsabile delle proprie azioni, in ogni ambito e situazione: la strada verso una Karma Polis. -
Vite a perdere. I nuovi scenari del traffico d'organi
Perché ""nuovi scenari"""" del traffico d'organi? Perché questo terribile mercato non si nutre più soltanto della merce umana che trova nelle favelas brasiliane, nei sobborghi miserabili di Manila o in altre sacche di povertà sparse nel mondo, ma si insinua fra i popoli in fuga dall'Africa tormentata dalle guerre e dalla siccità. Gente sradicata che si accalca nei campi profughi e riempie i barconi della speranza, disposta a vendere anche una parte di sé pur di sopravvivere. La rete del traffico, con i suoi broker, i suoi chirurghi criminali e le istituzioni compiacenti, fa profitto sulla disperazione di queste persone senza tutele e non si ferma nemmeno di fronte ai bambini, inghiottiti nel nulla senza che qualcuno si interroghi sulla loro scomparsa. Ma ci sono altre realtà problematiche: l'Iran da qualche anno ha autorizzato, e organizzato, la vendita di Stato dei reni; l'America si sta allontanando dalla legislazione restrittiva varata nel 1984 per aprirsi gradualmente al mercato; la Cina, nonostante i richiami internazionali, persevera nell'impiego degli organi dei condannati a morte. Su tutt'altra linea l'Europa che rispetta normative rigide sui trapianti, ammessi soltanto come gesto solidaristico, e proprio adesso si sta dotando di ulteriori strumenti legislativi. In armonia con tale scelta, l'Italia nel 2016 ha modificato il codice penale inserendo il reato di traffico d'organi. Su questa strada, forse, si può ancora arginare un fenomeno mostruoso quanto dilagante, con un giro d'affari, ormai, di un miliardo e mezzo di dollari."" -
I diari di Pietro Zani. Vita e pensieri di un maestro nella Lombardia dell'Ottocento. Vol. 1
Con questi volumi si offrono alle stampe i diari superstiti del maestro bresciano Pietro Zani (Prato 1780-Sabbio Chiese 1868). Si tratta di un apparato documentario di raro valore per organicità ed estensione dei temi, in grado di offrire una molteplicità di chiavi di lettura in un'ottica di ricerca e di testimonianza storica. I ricordi personali, la quotidianità di una comunità montana, la sua cultura materiale, le sue passioni, le sue paure di fronte a guerre e malattie, formano la trama che si intreccia con l'ordito delle grandi vicende sociali e politiche dell'Europa del XIX secolo, filtrate e mediate dalla sensibilità e dalla cultura, sospesa tra il mondo rurale e il mondo urbano, del maestro del villaggio. I diari sono corredati da saggi che offrono alcune chiavi di lettura degli scritti di Pietro Zani, affrontando solo alcune delle molteplici prospettive di studio offerte dai manoscritti, la cui pubblicazione, accanto alla valorizzazione della cultura storica di un territorio, potrà costituire una fonte preziosa per futuri studi di storia socioculturale, di storia dell'educazione e di storia sociale. -
Applicazioni psicometriche di inferenza statistica. Esercizi e problemi risolti e commentati
Il manuale nasce dall'esigenza di rispondere alla frequente richiesta da parte degli studenti, impegnati nello studio della statistica psicometrica, di poter fare riferimento a una fonte che permetta loro di applicare le procedure spiegate in aula durante le lezioni, in maniera tale da avere la possibilità di esercitare le tecniche in corso di apprendimento. Presenta dunque un certo numero di quesiti teorici ed esercitazioni pratiche, suddivisi per aree tematiche. Tale impostazione consente allo studente di potersi servire di questo testo come una guida ordinata all'esercizio delle procedure che vengono presentate secondo una logica progressione. I numerosi problemi proposti sono sempre accompagnati da soluzioni e commenti esplicativi, offrendo allo studente un chiaro supporto esemplificativo delle tecniche usate per estendere i risultati che provengono dall'analisi di un campione di osservazioni alla popolazione a cui il campione appartiene. Il materiale fornito può rendersi utile per lo svolgimento di esercitazioni in aula e per lo studio individuale finalizzato alla piena comprensione delle applicazioni procedurali inerenti i metodi inferenziali nelle analisi psicometriche. -
Diventare professionisti della salute e della cura. Buone pratiche e ricerche
Che cosa vuol dire oggi diventare professionisti della cura? Quale ruolo hanno la narrazione e la riflessività nella formazione di questi professionisti? E nella ricerca sulle loro pratiche di cura? I saggi raccolti in questo volume, scritti da pedagogisti e professionisti della cura - soprattutto infermieri -, tentano di dare qualche risposta a questi interrogativi, condividendo criticamente esperienze educative, pratiche di formazione e direzioni di ricerca sviluppate in contesti di prevenzione e cura. Interrogarsi sulle pratiche pedagogiche vuol dire, innanzitutto, scandagliare i modi concreti, gli strumenti, i metodi del fare formazione nei contesti (sanitari). È per questo che i saggi illustrano alcune esperienze, che vanno dalla formazione di base a quella permanente. Ciò che taglia trasversalmente tutti i contributi, suddivisi in due sezioni - ""Formare e riflettere"""" e """"Ricercare e riflettere"""" - è l'adesione, più o meno esplicita e completa, al quadro epistemologico che riconosce e valorizza la """"svolta riflessiva"""" nella pratica educativa e nella ricerca, che ha caratterizzato il dibattito pedagogico dell'ultimo trentennio. La riflessività è del resto considerata indispensabile anche nei contesti sanitari, perché diventare professionisti della cura è un percorso complesso, che richiede una formazione costante, lo sviluppo tanto di una expertise tecnica quanto della capacità di interrogare criticamente teorie e pratiche, riflettendo sia sulle azioni, per comprenderne i significati, sia durante le azioni per regolare l'agire in corso d'opera. Inoltre, in più saggi viene ribadita l'importanza di una particolare tipologia di riflessione, quella su se stessi, che è anche una forma di cura di sé."" -
Figli della città. Consoli genovesi a Messina in età moderna
L'istituto consolare costituisce un elemento di particolare interesse nello studio della costruzione dei rapporti di potere sia nelle relazioni tra Stati, sia nella formazione degli equilibri istituzionali interni allo Stato. Il consolato genovese di Messina era il perno di reti di relazione locali, ma anche di una vasta rete sovralocale che toccava i principali centri nevralgici del sistema imperiale spagnolo. All'interno di questa rete le informazioni raccolte da provenienze varie si muovevano in più direzioni, si ridefinivano e si perfezionavano grazie all'interazione tra i due livelli. La ricerca di Maria Concetta Calabrese illumina la rete di relazioni familiari ed economiche, ma anche le rivalità di origine faziosa di cui i consoli genovesi in Sicilia e, nel caso specifico, a Messina erano al centro. Il console agiva come referente cittadino della Repubblica e della comunità della ""Nazione genovese"""", che in lui si riconosceva, sia pure con tensioni intestine e differenze di orientamento. La corrispondenza tra i consoli e il governo genovese da un lato, e i loro rapporti cittadini e sovralocali dall'altro, ci offrono uno spaccato di grande interesse del Cinquecento e Seicento mediterraneo, tra il predominio degli hombres de negocios genovesi nella Monarquia hispánica e l'ambizione di una città, Messina, di essere capitale del Regno."" -
Quando l'amore non basta più. Esercizi per superare le difficoltà di coppia
L'amore non basta per stare e rimanere insieme. Terminata la fase iniziale dell'innamoramento, della passione e dell'idealizzazione dell'altro, la relazione incomincia a mostrare tutte le sue difficoltà: subentra una valutazione realistica del partner e del rapporto di coppia in generale. Attraverso gli esercizi proposti dall'autore, pensati per essere svolti sia individualmente sia in coppia, è possibile rinsaldare quelle radici profonde, fondamentali per far durare la relazione nel tempo, per verificare la corrispondenza dei punti di vista nella coppia sulle diverse aree del rapporto, ma anche per avviare un successivo momento di riflessione e di confronto. Gli esercizi, quindi, assumono un ruolo importante per stimolare e per incentivare la comunicazione diretta e vis-à-vis all'interno della coppia e per questo motivo ""Quando l'amore non basta più"""" si presenta come uno strumento utile per continuare a stare insieme anche dopo l'innamoramento iniziale. Perché dopo questa fase, anche se ci si continua ad amare, l'amore da solo può non bastare.""