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Varsavia e dintorni. Nuova ediz.
Un'esuberante tensione al futuro e un raro ottimismo pervadono le strade e le piazze di una nobile capitale che più di altre ha sofferto la follia dei totalitarismi del Novecento. Una completa e puntuale guida turistica di Varsavia in italiano. Offre al turista le informazioni generali per capire il Paese attraverso la sua storia e la sua cultura: ritratto paese; notizie pratiche; passeggiate artistiche; dintorni; cartine dettagliate; dove mangiare e dormire. -
Parma. Una guida
Lo sguardo di una insider, una guida contemporanea al meglio di Parma tra passeggiate lente, musei, musica, giardini, buon cibo e con l'anima a posto. «Ho scritto Parma. Una guida», racconta l'autrice, «per capire cosa mi aveva stregato di questa città quando l'ho incontrata la prima volta e cosa mi manca ora che l'ho lasciata». -
Udine vista da me! Inseguendo la coda di Topolo. Ediz. italiana e inglese
Una guida illustrata alla città di Udine raccontata da una giovane illustratrice friulana che nelle sue passeggiate cittadine si affida al fidato amico Gianbattista Topolo, un simpatico e accattivante topastro che è, oltre alle attrattive e curiosità di Udine, il vero protagonista del racconto. Cacce al tesoro, indovinelli e giochi rendono il lettore parte attiva nella scoperta della città! Età di lettura: da 7 anni. -
Carosello teatrale veronese
Escursione poetico saggistica sulla storia del teatro a Verona, con illustrazioni di Lorenza Simonetti e musiche originali di Marco Pasetto. -
Nero per n9ve. 9 autori, 9 città, 9 modi di intendere il delitto
Abbiamo chiesto ad ogni autore di raccontare una storia criminosa ambientata nella propria città, per constatare se, oltre ai piatti tipici e ai modi di dire, esista anche una maniera particolare di delinquere. Il risultato è una sorta di guida turistica al lato oscuro, un viaggio alla scoperta dell'umanità di tante località italiane. -
Il gentiluomo decollato. 28 racconti sul tema del cavaliere senza testa
Ventotto racconti di altrettanti autori ispirati alla ""Leggenda della Valle Addormentata"""" di Irving. L'incessante bramosia del dannato senza testa assume svariate colorazioni emotive e nuovi interessanti spunti di riflessione attraverso questa rilettura del tema. Un libro impreziosito dalle illustrazioni di giovani artisti."" -
Corso di inglese per veronesi. Ediz. italiana e inglese
Vocabolarietto scherzoso dei modi di dire veronesi tradotti in inglese maccheronico. -
Occhi di sole
Biografia di una giovane cantautrice. -
Pedala, Dino, pedala
Fiaba illustrata sulla vittoria della medaglia d'oro di ciclismo in tandem del 1967 da parte di Dino Verzini e Bruno Gonzato. -
Il Canavese occidentale, terra d'acciaio. Tra storia, natura, arte e fede. Ediz. italiana e inglese
Il Canavese occidentale conta una ventina di comuni, comprendenti l'area della Comunità montana Alto Canavese e i centri della pianura canavesana che digrada verso Torino. Terra d'acciaio, da epoche antichissime vi è diffusa l'estrazione e la lavorazione dei metalli, evolutasi oggi in avanzate tecnologie per lo stampaggio a caldo dell'acciaio, con un importante insediamento di piccole e medie aziende meccaniche. Ma, oltre all'acciaio, il territorio ha molte altre valenze, che vanno dalla sua storia antica alla natura verdeggiante e a una ricchezza di monumenti, castelli e chiese: è infatti terra d'arte e di fede, con la Scuola di Rivara che ha contrassegnato un'epoca della pittura italiana e il Sacro Monte di Belmonte diventato patrimonio dell'umanità. La storia, e il Medioevo in particolare, hanno lasciato importanti testimonianze in numerosi centri storici fortificati, nei cosiddetti ""ricetti"""": e la passione per il periodo medievale è rimasta particolarmente viva nelle genti del luogo, le quali organizzano numerose rievocazioni storiche molto partecipate, che riportano i paesi a un tempo remoto."" -
Come dire «ti amo» in tre portate
Il volume si compone di trentasei menu, costituiti di tre portate ciascuno, per suggerire cosa e come cucinare per esprimere un sentimento o condividere un'emozione. L'amore è il protagonista di quel che si potrebbe denominare ""menuario"""", e non allude solo al rapporto di coppia nelle sue varie fasi evolutive (dal primo incontro all'amore che nasce, a quello che s'avvia a un traguardo, all'amore consolidato), ma viene preso altresì in considerazione nei vari aspetti della quotidianità: dall'amore parentale, all'amicizia, alla solidarietà... sino a essere rappresentato in dodici """"declinazioni"""", a ciascuna delle quali è dedicata l'introduzione di un capitolo che racchiude, a sua volta, una terna di menu. Le cento e otto ricette che compongono il volume fanno parte quasi tutte del patrimonio familiare degli autori. Si spazia tra antipasti, primi, secondi e dessert variamente combinati tra loro: piatti semplici da preparare che prediligono ingredienti freschi, danno importanza agli aromi e propongono riletture dei cibi della cucina regionale italiana. L'opera, avvalendosi della consulenza di un noto sommelier, presta grande attenzione ai vini da abbinare a ogni piatto."" -
Il colore delle lacrime
Sullo sfondo di una Roma suburbana, in un turbinio di follia, di duelli di strada, di inseguimenti, di omicidi, di droga e di carcere, di parole e lacrime mai dello stesso colore, si svolge l'avventura umana di due coppie che, quasi identificando la lotta tra il bene e il male, si incontrano tragicamente all'inizio e alla fine dell'opera, nella tela mortale tessuta dal destino... -
C'era un italiano in Argentina...
Che fine ha fatto Vittorio Meano? Il libro ricostruisce la vita di questo architetto piemontese, tanto dimenticato quanto affascinante, autore a Buenos Aires del Colón e del Congresso, nonché a Montevideo del Parlamento. Sono pagine sorprendenti, dallo stile asciutto e personale, scritte in modo agile e coinvolgente, mai noiose seppur dense di particolari e di riferimenti precisi: dalla nascita a Gravere all'infanzia a Susa, dagli studi a Pinerolo alla giovinezza torinese, dal viaggio verso l'Argentina alle vicende umane e professionali intessute nella capitale platense, per concludersi con l'omicidio e i relativi retroscena. Il testo, che in alcune parti riveste i caratteri dell'inchiesta e a tratti assume quasi i contorni del noir, oltre a narrare un'esistenza da romanzo e a sviscerare un enigma da film giallo, parla altresì dell'emigrazione italiana, di Torino e di Buenos Aires nella seconda metà dell'Ottocento e della cifra artistica dei lavori meaniani. Un racconto biografico che diventa affresco storico e si presta a ulteriori piani di lettura. -
La parlata di Trausella. Appunti e spunti per un dizionario
L'autrice ha raccolto, in relazione alla propria lingua materna, parole nei fondali della propria mente e nelle annotazioni di anni, realizzate con l'ausilio del questionario per la stesura dall'Atlante linguistico ed etnografico del Piemonte Occidentale, sia per serbare memoria delle generazioni che ci hanno preceduti; sia per fornire uno spunto e uno stimolo a ulteriori più approfondite analisi (fonetiche, fonologiche, semantiche, culturali, ecc.), di consuetudini e visioni del mondo, anche in rapporto a parlate affini o ""dominanti"""". Gli esempi di uso, i detti, i proverbi, le formule dialettali aprono talora squarci sulla """"cultura"""", sui valori, le norme, le consuetudini, le sapienze e le fatiche di un mondo in via di sparizione."" -
Estranea
"Perché riandare indietro al passato remoto alla ricerca di fatti e persone ormai dimenticati? Nostalgia dell'infanzia? Rimpianto di situazioni, di riti e di modi di vita ormai superati? Tutte queste domande me le sono poste mentre mi accingevo a scrivere questa nuova saga familiare. Per anni, quando sentivo psicologi e sociologi affermare la necessità per tutti di 'ancorarsi' alle radici del vissuto familiare, mi ribellavo e sostenevo con convinzione che le uniche radici necessarie non sono quelle familiari e sociali, ma quelle culturali, d'identificazione, non con un determinato luogo fisico, ma con dei principi ideali e religiosi. Ritengo di non contraddirmi, ora, nel cimentarmi nella rilettura della mia fanciullezza, alla luce delle prove e delle difficoltà affrontate (a volte superate, a volte no...); i cambiamenti, per quanto sofferti, sono stati letti nel significato positivo di un possibile arricchimento. Il mio cuore si volge indietro, al passato, solo per trarne forza e consapevolezza, per guardare avanti con fiducia a quel futuro che sarà quello che noi oggi determiniamo con le nostre scelte consapevoli, non con le nostre paure.""""" -
Vivere a Milano dal '45 al '68
È un libro vero e spontaneo, fatto di ricordi, di sensazioni, di profumi e molto altro. Non è un'autobiografia in senso stretto, perché vengono altresì raccontate, con ironia e vivacità, piccole curiosità e simpatiche situazioni vissute dalla protagonista durante l'infanzia, l'adolescenza e fino alla prima giovinezza, negli anni che vanno dal dopoguerra a quelli del boom economico italiano. La storia è ambientata prevalentemente a Milano, con brevi accenni alle vacanze estive al mare, in Calabria e in Romagna. Il racconto, offrendo uno spaccato di vita, fa riflettere su come le cose siano cambiate da allora, quanti oggetti non esistessero e come si vivesse diversamente da oggi, con la vita che scorreva meno affannosa. Le atmosfere riportano il lettore al periodo fantastico che furono gli anni del ""miracolo italiano"""", dove Milano ostentava ricchezza e tutto era improntato all'ottimismo. Tutto cambia, tranne i sentimenti e le emozioni; quelli, almeno, sono rimasti uguali in ogni epoca."" -
Alto Canavese, Cuorgnè e valli dell'Orco
La collana che narra l'antica fede canavesana si conclude con quest'opera.Il primo percorso parte da Cuorgnè per passare a Valperga, di dove è consigliabile un'escursione a Belmonte (uno dei luoghi più frequentati dai fedeli di tutto il Piemonte), per proseguire verso Pertusio, San Ponso, Salassa, Oglianico, Favria, Busano, Rivara, Forno Canavese, Pratiglione, Prascorsano, Canischio, San Colombano Belmonte. L'area è attualmente di pertinenza dell'arcidiocesi di Torino; soltanto dal 1800 al 1817 fu affidata alla diocesi di Ivrea. Il secondo percorso, invece, si snoda attraverso la Valle dell'Orco: qui la responsabilità della diocesi di Ivrea non è mai stata messa in discussione. Chi vuole percorrerlo inizia da Alpette o Frassinetto, quasi due sentinelle poste ai lati dell'ingresso della valle, poi prosegue verso Pont Canavese e Sparone, si inoltra nella Valle di Ribordone, quindi torna a Locana, tocca la valle di Piantonetto, sale a Noasca e raggiunge Ceresole Reale, fino al lago Serrù, dove si aprono maestosi scenari per gli sciatori: ovunque, tuttavia, lungo gli oltre quaranta chilometri di salita, la presenza di Dio è evidente. -
Una volta c'era la «Ditta». Storia di un allievo meccamico diventato dirigente
La storia che l'autore racconta è cominciata agli inizi della seconda guerra mondiale e termina più di 40 anni fa. Fino agli anni Sessanta la sua vita gli era sembrata assolutamente normale: mai si era reso conto di vivere in un contesto sociale molto particolare che non aveva paragoni nel mondo occidentale. Le colonie estive, la mensa aziendale, i servizi sanitari, le scuole professionali, la biblioteca, i prestiti finanziari forniti dall'Olivetti nel contesto sociale di allora non solo erano servizi inesistenti, ma addirittura inconcepibili. Si rese conto che la situazione a Ivrea era del tutto particolare quando lasciò l'azienda, a metà degli anni Settanta, per andare a lavorare in una grande società finanziaria. Paradossalmente tutto è cambiato con la scomparsa della ""Ditta"""". Ed ecco allora la decisione di scrivere i suoi ricordi di fatti, emozioni, sentimenti affievoliti dal lungo tempo oramai trascorso, ma che testimoniano momenti indimenticabili per chi li ha vissuti e che possono far meglio capire ai giovani l'epoca straordinaria """"inventata"""" dai loro precursori."" -
Nata nel borgo dell'acqua fresca
L'autrice è nata, cresciuta, maturata in mondi diversi, con culture (attività, comportamenti, consuetudini, norme, valori, lingue, credenze) diverse e ne ha via via assorbito gli aspetti divergenti, assumendo la diversità come ricchezza e acquisendo autonomia e senso della libertà nelle proprie scelte come persona e come donna, dapprima spontaneamente, poi riflessivamente. Autonomia e libertà che talora gratificano e talaltra si scontano. Così dal piccolo mondo antico agro-montano ha attraversato il mondo borghese della città, quello scolastico intellettuale e mondi altri, europeo, nordico, americano. Tornando ora ad abitare nella memoria e nella scrittura queste sue variegate fasi di vita, prova gratitudine per tutti i doni che ha ricevuto, nel bene e nel male, nelle gioie eccelse e nelle pene profonde, nelle conquiste e nelle sconfitte, e vi ritrova un equilibrio naturale umano. Nell'autunno avanzato della sua vita si bea della bellezza del passato e raccoglie serenità e diletto in mille preziosi frammenti da chi le è amico, dalla natura, da Mimiau, la gatta dei vicini, e, naturalmente, dalla lettura o dalla rilettura, affidabili e nobili compagne del vivere. -
45º parallelo. Un viaggio tra fascino, magie e gusto di un parallelo terrestre nell'emisfero boreale
Un viaggio lungo il 45° parallelo è come un fascio di luce che illumina le meraviglie di un mondo in parte ancora sconosciuto, ma che l'autore cerca di far conoscere in tutti gli aspetti più interessanti: da quelli enogastronomici a quelli storici e di attualità. Una linea magica equidistante dal Polo Nord e dall'Equatore, dove le vigne trovano le condizioni ideali per svilupparsi e i vini che se ne ottengono si abbinano con i cibi locali, così profondamente diversi che potranno essere degustati - seguendo le ricette riportate - per scoprire come si mangia in Francia, in Romania, in Kazakistan, in Giappone, nel Maine, e in tanti altri Paesi. L'autore trasmette l'energia di chi riesce a vivere intensamente il cammino con un canzonatorio compagno di viaggio, così da rendere la strada infinita in un magico percorso ricco di curiosità ed eventi straordinari. È un racconto saggiamente rielaborato che offre al lettore il coraggio e la forza mentale di ""sconfinare"""" al di là delle frontiere dei popoli e delle culture, sino a toccare temi che vanno persino oltre il confine del pensiero.""