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Omini di pietra. La leggenda di Pierre e Jacques
Il volume racconta una storia ambientata in un paesino di montagna, Ceresole Reale, nel primo dopoguerra. I due personaggi principali, Pierre e Jacques, sono inventati, ma possiamo ritrovare un po' di realtà nelle loro vicissitudini, nelle scorribande giovanili dei ragazzi del paese, dove la voglia di primeggiare e fare più degli altri compagni creava qualche piccola scaramuccia, ricomposta poi con pacche sulle spalle e tante risate. I percorsi dei due giovani sono sempre intrecciati, nel bene e nel male, così diversi fra loro, ma uniti da una forza comune più grande di ogni asperità: il sogno di uscire dalla miseria gettando il cuore oltre l'ostacolo, e cercando di diventare ""qualcuno"""", anche per mettere in risalto la terra nativa. Leggendo le loro gesta si viene trasportati, al ritmo delle stagioni, in giro fra le tre Levanne e il massiccio del Gran Paradiso attraverso gli occhi della bellissima Nina, le parole cariche di significato di Nando, la guida alpina, e le corse sfrenate di Freccia, cane più unico che raro. Tutto questo è reso possibile grazie al racconto di un papà innamorato della propria bimba, che cerca di trasmetterle i valori semplici e puri della montagna!"" -
Se rinasco faccio (di nuovo) l'architetto
L'architettura è difficile da definire, ma fa parte del quotidiano di ognuno di noi. La vedi senza accorgertene, la tocchi senza percepirla, la usi senza riconoscerla. L'architettura ti circonda: è il tuo appartamento, è la finestra da cui ti affacci, è la casa al di là della strada. Questo enorme universo del costruito è nato e cresciuto nel tempo attraverso le idee, le scelte e il lavoro progettuale di uomini e donne che erano e sono, per la maggior parte, architetti. Poche sono le architetture importanti, così come pochi sono gli architetti che raggiungono la fama e la notorietà. Tutto il resto è il frutto dell'attività di un esercito di professionisti che, in mille modi e forme diverse, danno continuità a questo antico mestiere. Fare l'architetto non è un mestiere facile, ancora di meno lo è in un periodo di crisi economica e di valori dove, a farne le spese, sono principalmente quei giovani che coraggiosamente si avviano alla professione sperando in un futuro migliore. Nel libro si parla di questo mestiere visto dall'interno: gli argomenti costituiscono un sintetico panorama del ""fare"""" quotidiano di un architetto, tra soddisfazioni, delusioni, difficoltà e responsabilità."" -
Specchi di cera. Una vita bipolare. Ediz. illustrata
Una vita in equilibrio tra realtà e follia, un mondo di estro e creatività che non conosce limiti. Il disturbo bipolare di cui ha sofferto Mauro, scomparso cinquantatreenne l'11 luglio 2018, ha fatto sì che la sua vita sia stata una continua lotta per non precipitare nella mania, ma nello stesso tempo una vita di possibilità espressive fuori dal comune. Sua moglie Luisa lo ha accompagnato e sostenuto con amore, lottando al suo fianco per 25 anni, imparando poco alla volta come rapportarsi con la malattia, specialmente nei periodi di mania acuta, affiancandolo ogni giorno sul suo treno in corsa. È una storia di vita raccontata a quattro mani dai due autori, che descrive la quotidianità dei periodi maniacali di Mauro, ma è soprattutto la storia del legame intenso e profondo che li ha uniti in un destino di fatica esistenziale e di amore senza confini. -
Una vita da Primario. Gioventù, politica e medicina
La letteratura ha sempre attratto i medici e i medici hanno sempre attratto la letteratura: come in tutti i luoghi comuni c'è un fondo di verità. Tocca quindi anche a Giancarlo Fiorucci cimentarsi con il racconto degli anni della sua giovinezza, della prima maturità e della terza età, cominciando con l'infanzia durante la guerra, in Toscana, per approdare agli inizi della carriera professionale in Canavese, passando attraverso ricordi e riflessioni. Il volume presenta un lungo viaggio dentro il mondo della medicina accademica e della medicina complementare, che possono viaggiare affiancate e concorrere al benessere delle persone. Integrandole, si realizza un'unica Arte medica che dà alla cura un senso più ampio, riguardante l'essere umano nella sua globalità fisica, mentale, sociale e spirituale. È questo l'aspetto più importante della sua esperienza di medico e ricercatore. Dopo un lungo percorso come Primario ospedaliero, ha ripreso a esercitare la professione di medicina generale e di allergologo con un nuovo approccio in forma olistica, considerando l'essere umano un'entità unica anziché un semplice insieme di organi. -
I dolci di Anna
La passione per l'arte culinaria ""guida"""" Anna fin da bambina. È stata nonna Ines a farle mettere le mani in pasta fin dalla tenera età. Diventata donna, Anna ha iniziato a lavorare e ha da poco festeggiato un compleanno speciale: trent'anni di attività come hair-stylist. Appena libera dal lavoro, ha però continuato a dedicarsi alla cucina creando, rielaborando, rivisitando la preziosa eredità lasciatale dalla nonna. Nel 2016 è uscito il suo primo libro, """"Le ricette di Anna"""", a cui fa seguito questa pubblicazione dedicata interamente ai dolci. Vi troverete centottanta ricette tra torte, crostate, biscotti, dolci al cucchiaio, semifreddi, dolcetti, muffin e biscotti, con ricette che viaggiano da nord a sud, a volte in modo tradizionale, altre in modo alternativo."" -
Le streghe di Levone tra realtà e mito
Nell'agosto del 1474 il Tribunale dell'Inquisizione faceva il suo ingresso nelle carceri del castello dei Conti Valperga, in Rivara, per istruire un procedimento a carico di quattro donne di Levone accusate di stregoneria: Antonia de Alberto, Francesca e Bonaveria Viglone, Margarota Braya. Nel volume, l'autore propone un dettagliato resoconto di quel processo, durato tre mesi, aprendo una finestra sul Canavese nei secoli XIV e XV per meglio fare comprendere in quale contesto storico, politico ed economico esso si fosse svolto. Il tragico epilogo del processo condizionò a tal punto la memoria e le coscienze dei levonesi da contribuire a fare nascere in paese il mito delle streghe, che è giunto ai giorni nostri e sopravvive a Levone nella simbologia ancora visibile su alcuni edifici; nei luoghi che, secondo tradizione, furono teatro dei sabba; nel ricordo di alcune donne, vissute in tempi più recenti, considerate come reincarnazioni delle streghe. Nella seconda parte vengono riportate le testimonianze della popolazione levones e raccolte negli anni, per concludere poi con una carrellata degli eventi organizzati nel nome delle masche, come sono chiamate nel dialetto locale. -
Nel magico mondo delle montagne pakistane
Odina Grosso è un'esploratrice che non conosce confini. Le occasioni di viaggio l'hanno condotta dalla selva amazzonica agli indios della Nuova Guinea; dalle popolazioni dell'Africa agli ""Isolati"""" del Brasile, dove ha incontrato mondi sconosciuti. Ha partecipato infine a una serie incredibile di trekking impegnativi, con ardue spedizioni in Africa, in Nepal e in Cina. Questa volta siamo nel mondo incantato delle montagne pakistane. Si dice che sia la prima donna al mondo ad aver attraversato il passo Moni La. Ma questo, per lei, non è importante. Il motivo di orgoglio che ne scaturisce non è dettato da un primato, bensì dall'avercela fatta a 74 anni, superando in un'unica spedizione due passi, a vivere per molti giorni in quota, tra cieli mutevoli e condizioni estreme, dove l'aria si fa sempre più sottile e la sfianca, ma non la ferma. Non si tratta soltanto di un diario di vita, che parla di amici, sentimenti, e inusuali compagni, ma nel volume traspaiono altresì l'amore per la natura e la grande curiosità che hanno reso Odina protagonista di tante avventure: è sempre il suo cuore che ci parla."" -
Le tre porte
Non è facile diventare grandi nella nuova Cina a metà strada tra capitalismo e comunismo: questo sembra dirci il protagonista del romanzo d'esordio di Han Han, che fu letto in Cina da milioni di giovani portati a riconoscersi nelle esilaranti e sconfortanti avventure del quindicenne Lin Yuxiang alle prese con uno dei tre esami che spalancano, o sbarrano, le porte del liceo superiore e dell'università. Caustico e tagliente, Han Han ci mostra con dovizia di particolari una società corrotta e senza speranza. Non c'è alcuna saggezza a indicare una via: compagni di scuola uno più disadattato dell'altro, insegnanti che sembrano vivere sulla Luna, una coppia di genitori con troppe distrazioni per la testa introducono a un ritratto vivido e beffardo del sistema scolastico cinese come mai era stato mostrato fuori dal Paese. Dentro a una babele di linguaggi senza fine: è difficile conciliare gli insegnamenti dei classici della letteratura cinese, che Yuxiang cita a proposito e a sproposito, con i dettami dei burocrati di partito, e gli slogan della propaganda comunista cozzano con la furente esigenza di esaltare lo spirito imprenditoriale, la concorrenza, la lotta per emergere che è la stessa scuola in Cina a proporre come modello di riferimento. E non è nei testi del pop rock taiwanese e della pubblicità né in una cultura occidentale d'accatto che Yuxiang può trovare certezze. -
Il viaggio del Naga
In una Bangkok contemporanea dove il lusso più sfrenato affianca sfere di povertà e miseria, incrociano i loro destini un ex monaco, un pittore e una produttrice, un tempo famosissima star del cinema. Le loro tormentate storie personali ci introducono alla complessità della Thailandia, un Paese in cui il nuovo millennio deve scendere a patti con una tradizione ancestrale, e in cui la magia entra a far parte della quotidianità. Don, Arun e Marisa sono accomunati dal Naga: questo serpente sacro, che rappresenta la forza creatrice e distruttrice dell'acqua, si affaccia nelle loro vite scegliendo per ognuno tempi e modi diversi, fino a convogliare un'apparente casualità in un disegno ben preciso. I tre protagonisti, infatti, si incontrano per la prima volta al funerale di Pi O (una figura enigmatica, dalla valenza morale ambigua), durante il quale si troveranno coinvolti in una decisione che unirà per sempre le loro esistenze, cambiandole profondamente. Mentre vengono alla luce squallidi segreti ed esperienze dolorose, il romanzo scoperchia senza finti pudori un'industria del sesso capillare e potente, di cui Pi O tirava i fili in maniera spietata e feroce. Tra colpi di scena, storie d'amore e scelte difficili, la furia del Naga si abbatte sulla città con un'implacabile alluvione che spazza via uomini e cose, mettendo definitivamente a nudo ciò che la metropoli era riuscita a celare. Dall'inesorabilità della morte, forse, potrà sorgere la forza di una nuova vita. -
20 frammenti di gioventù vorace
Un'intensa sequenza di 20 frammenti - pagine di narrativa intervallate da fotografie scattate dall'autrice - racconta le avventure della protagonista femminile del libro, Fenfang, che a diciassette anni scappa dal suo villaggio natale per trasferirsi a Pechino in cerca di fortuna. Dopo aver vissuto di lavoretti, un incontro fortuito con un aiuto regista la fa entrare nel mondo dell'industria cinematografica e televisiva, dove ottiene insoddisfacenti parti da comparsa. La noia di dover sempre recitare gli stessi ruoli insignificanti e la burrascosa fine di un rapporto amoroso porterà Fenfang a voler diventare sceneggiatrice e dare al proprio futuro un respiro diverso, più autonomo, senza doversi appoggiare a uomini che alla fine si rivelano inadeguati. In questo testo particolare, Xiaolu Guo tratteggia con efficacia il desiderio di modernità e il paradosso di un paese complesso come la nuova Cina, in cui la gioventù fatica a trovare una propria dimensione e a realizzarsi ma non si arrende mai, affamata com'è di futuro. Scritto originariamente in cinese, ""20 frammenti di gioventù vorace"""", opera prima di Xiaolu Guo, è stato tradotto in inglese dalla stessa autrice dieci anni dopo la prima pubblicazione."" -
E adesso?
Un giorno qualunque in una provincia della Cina. Mentre conduce la sua vita normale, un adolescente sta progettando il brutale assassinio della sua unica amica. La attira in una trappola, la strangola, infila il cadavere in una lavatrice e fugge dalla città, dando il via a una caccia all'uomo piena di imprevisti. ""E adesso?"""" è un romanzo elettrizzante e raffinato su un omicidio privo di movente che ricorda l'assurdo di Kafka, il nichilismo di Camus e la corruzione morale di Dostoevskij. È un'analisi scioccante della disperazione che intrappola gli abitanti poveri delle campagne e allo stesso tempo un'incursione condotta con grande abilità tecnica nel campo dell'horror e della suspense. A Yi svela l'antefatto psicologico che ci consente di dare un senso alla drammatica violenza della storia e fornisce degli scorci agghiaccianti e rivelatori su un Paese che vive un radicale cambiamento dal punto di vista sociale, politico ed economico."" -
Amore di Masca. Streghe e inquisitori ai tempi dei Savoia
Sul finire del medioevo un'ondata di terrore si propaga sull'Europa. In Piemonte, il processo alle streghe di Levone si conclude con il rogo e la morte delle disgraziate. Cent'anni dopo gli inquisitori tornano all'opera tra Agliè, Castellamonte e Rivarolo quando Giulia, una dolce fanciulla, viene catturata e rinchiusa nelle segrete della pieve di Santa Maria di Doblazio. Due giovani, muovendosi tra la bassa valle di Susa e Ivrea, cercano di salvarla. A far da cornice il morbido paesaggio piemontese-aostano, la Torino rinascimentale dei Savoia e la Roma di papa Gregorio XIII. L'atmosfera angosciosa di quei processi e la disperata voglia di lottare delle accusate le masche - traspaiono dalle pagine di questo romanzo storico. Con un epilogo che sorprenderà. -
Qualcosa accadrà. La storia di Charlie
Il fortuito ritrovamento delle lettere di Carlo ""Charlie"""" Bocchiardo, custodite in una scatola di latta per oltre un secolo, ha permesso di ricostruire la vita di un giovane, partito a soli quindici anni, senza bagagli, in una mattina dell'estate del 1908, da un piccolo paese del Canavese e approdato negli Stati Uniti d'America. Attraverso le poche righe, scritte con grande cura e profondo affetto alla famiglia, è stato possibile ripercorrere la sua vita attraverso i suoi numerosi spostamenti. La vita di Charlie è una lunga avventura, costellata di immani tragedie e profondi dolori. Fortemente fatalista e determinato a sopravvivere ad ogni costo, il protagonista non smetterà mai di lottare per raggiungere la felicità."" -
Angeli dalle colline. Asti tra storia e memoria
In tutti i racconti di Giordanino affiorano storie del passato. A volte piccoli avvenimenti. Ma anche pagine della grande storia che gli astigiani ricordano con il giusto orgoglio, come quelle dedicate a Secondo Arò e ai giorni di un'effimera libertà in quel lontano 1797. Oppure, andando ancora più indietro nel tempo, alla battaglia di Lepanto. Il filo conduttore di ""Angeli dalle colline"""" si dipana tra Asti e le morbide terre che le stanno attorno, ma talvolta l'orizzonte si allarga ad altri scorci del Piemonte. Così in """"Mille e ancora mille"""" lo sguardo si posa sul tema dell'eresia catara di Monforte d'Alba, quasi dieci secoli fa; e Torino fa da sfondo alla storia - il fatto è veramente accaduto all'inizio del Settecento - del piccolo ebreo raccontata in """"Ciao o shalom"""". L'autore ama queste terre, si sente. E nel racconto che dà il titolo alla raccolta usa il vernacolo di Giuseppe Lazzarone, poeta del secolo passato, quasi per dare ironico risalto a un amore vissuto tra le vie della città."" -
Acque rosse
Sandra arriva dalla città per intervistare gli abitanti del villaggio alpino di Mallepasses. In un quadro apparentemente idilliaco occorre poco per turbare gli animi delle comari di paese. Un antico sospetto diventa una inconfutabile verità. Una mezza parola e uno sguardo ammiccante possono indurre a gesti drammatici e scellerati. La protagonista affronta vicende che hanno covato per anni sotto la cenere dell'indifferenza e dell'oblio. Ne verrà fuori solo accettando i segreti e la sofferenza che lei stessa porta appresso. L'aiuto arriverà insperato, da chi meno se lo aspetta. Cosa è più doloroso, dimenticare il proprio passato o fare i conti con esso? Il perdono tardivo è possibile? Si può amare tutti e tradire il prossimo? In ogni uomo si nasconde un lato oscuro, eppure nessuno è un'isola. -
I pelagra
Asti, primo dopoguerra: una famiglia scende dal treno proveniente dal profondo sud. È una delle tante che alla fine degli anni Quaranta affrontano una nuova e dura realtà: lasciare gli affetti e le aride terre del Meridione per spostarsi verso le regioni industrializzate del nord ovest. Pelagra veniva definito chi viveva in condizioni di estremo disagio, ai limiti della sopravvivenza; in altri casi chi conduceva una vita ai limiti della legalità. Il Pelagra era incapace di dare sostentamento sufficiente alla famiglia e veniva confinato ai margini della società. Una società dove il padrone era il Padrone: di terre, case e uomini. L'autore ripercorre i primi anni della sua esistenza, facendo riaffiorare toccanti episodi della vita in collegio e del lavoro dei suoi genitori. -
Il silenzio dei rimorsi
Il professor Emanuel Kröss, medievista, ex insegnante universitario, vedovo, da Torino si è trasferito nell'Alto Astigiano.Qui ritrova Margherita Fiore, già sua allieva, figlia di Lodovico, comandante della locale stazione dei carabinieri.Si cimenteranno in una storia ricca di colpi di scena, tra passato e presente, dove la terra non è solo un paesaggio in superficie, ma un universo sommerso di misteri.L'autore narra gesta antiche che spesso sconfinano nella leggenda popolare. Nelle suggestioni evocate il reale si fonde con un immaginario inquietante, lasciando il lettore in bilico tra la verità e l'ingannevole superstizione. -
Un' indagine con i baffi
Non si tratta del racconto sciropposo del povero animale randagio raccolto da una persona di buon cuore dopo aver conosciuto angherie di ogni genere. Qui si parla di un gruppo di gatti e di un cane che salvano due ragazze dalla ferocia di altri esseri umani. La vicenda si svolge in un ambiente campestre, collinare e urbano realmente esistente. Poliziotti con la coda e con i baffi che nel romanzo attraversano vicende di fantasia, secondo il loro carattere e la loro sensibilità individuale. Un gradevole romanzo per tutti, che può essere apprezzato sia dagli adulti sia dai giovanissimi. -
L' ultimo soldato di Napoleone
L'Ultimo soldato di Napoleone è il diario di un nobile piemontese, le cui vicende sono strettamente intrecciate con quelle del generale Bonaparte. Si legge tutto d'un fiato, come un romanzo. Scorrendo tra le righe possiamo farci un'idea della vita e del modo di pensare della prima metà dell'Ottocento. Il libro raccoglie i ricordi di un soldato che - scrive il nipote Guy Hardwin, curatore della prima edizione pubblicata a Londra nel 1915 - ""temo si possa distinguere solo per una fedeltà degna di un cane e per l'immensa capacità di sopportazione dello sforzo fisico"""". Il protagonista svolse anche per conto di Napoleone un importante incarico alla corte di Maria Luigia, duchessa di Parma e moglie del condottiero."" -
Gli anni in tasca. Storie di gente di collina
"Gli anni in tasca"""" è un intreccio di racconti usciti dalla penna di Aldo & Aldo, che trovano nell'astigianità la base di partenza della loro narrazione. Storie di varia umanità che si dilatano nel vasto territorio che comprende tutto il sud Piemonte e il suo paesaggio collinare. Giordanino si cimenta in pennellate di memoria a volte intinte nella latta dei colori del vissuto. Cerot con giovanile entusiasmo racconta il suo mondo di incontri e passioni. Racconti di pelle e sudore, risate e bevute. Confessioni di una vita vissuta intensamente, senza mai perdere il senso della realtà, ma giocando a non porsi limiti troppo facilmente raggiungibili. La ditta """"Aldo & Aldo"""" è tutto questo."