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Diritto e protestantesimo. La dottrina giuridica della riforma luterana
Un luminoso affresco della Riforma luterana realizzato sotto la doppia lente della teologia e del diritto, che rivela quanto profonde siano state le reciproche influenze tra religione e ordinamento giuridico e quanto l’eredità canonistica abbia contribuito al funzionamento dei rinnovati meccanismi di istruzione, carità, matrimonio, eredità, attività giudiziaria, sottratti alla giurisdizione ecclesiastica e ormai ricondotti a quella civile. Attraverso una rigorosa ricostruzione del percorso compiuto da Lutero, Melantone, Bucero, Bugenhagen, Eisermann e altri, John Witte jr. analizza i più incisivi mutamenti prodotti dai riformatori sull’assetto della Chiesa, dello Stato e della società civile. Mutamenti teologici e giuridici, in definitiva culturali, destinati a influenzare l’intera civiltà occidentale, riconoscibili ancora oggi nei nostri modi di intendere e di difendere le idee di libertà dell’individuo, di uguaglianza, di dignità della persona. -
Testamento de España. Da un manoscritto del XVIII secolo
Il Testamento de España, attribuito da una prevalente tradizione a Melchor de Macanaz, ha circolato a lungo in Spagna fin dalla metà del secolo XVIII in forma di manoscritto anonimo e poi in rare edizioni a stampa anche clandestine. Oggetto dei fulmini dell’Inquisizione che lo accolse nell’Índice General de los Libros Prohibidos, è una graffiante satira sul dissesto politico, morale e finanziario della Nazione spagnola che, giunta alla fine dei suoi giorni, detta le sue ultime volontà assegnando agli eredi un grottesco lascito.rnImpietoso ritratto della Spagna, «disegnato senza timidezze, con una corrosiva lievità che richiama alla mente l’atmosfera delle più riuscite Facéties voltairiane», il Testamento ci fa anche riflettere sui mali politico-economici dei Paesi governati da oligarchie parassitarie e sulla sconsolante certezza che il più delle volte, malgrado tentativi di riforma, ben poco è destinato a cambiare. -
Il paradiso e l'inferno degli imperialisti. Una polemica sull'aldilà nella Roma antica
Alla metà del I secolo a.C. due giganti della cultura latina, il poeta Lucrezio e l’oratore e uomo politico Cicerone, intrecciarono una polemica di altissimo spessore intellettuale. Oggetto del contendere, due visioni inconciliabili dell’aldilà: per l’uno si tratta di mito da demolire, che nasce dalla proiezione di angosce e sogni legati alla condizione umana, per l’altro dell’eternità beata che attende chi si impegna al servizio dello Stato. Ma le pagine in cui quei due grandi difesero le loro tesi non sono semplicemente uno dei vertici della letteratura latina di tutti i tempi: esse influenzarono generazioni di poeti e pensatori successivi, che rispetto ad esse sentirono il bisogno di prendere posizione. In particolare, è la negazione lucreziana dell’aldilà a fare scandalo ancora per secoli, determinando una messa al bando del suo poema che sarà spazzata via definitivamente solo alla fine del Settecento dall’avvento della modernità. -
Il caso K.
"Il caso K."""", pubblicato per la prima volta nel 1997 dall'Istituto di Cultura Koestler di Parigi, meritò una delle cinque borse di studio messe in palio da quell'Istituto per onorare la memoria di Arthur Koestler nel cinquantasettesimo anniversario dell'uscita di """"Darkness at Noon"""" (Buio a Mezzogiorno). L'autore, in un'atmosfera surreale ed onirica, intrecciando il ricordo ossessivo di dolorose vicende personali con la memoria di quelle del """"reo confesso"""" Nikolaj Ivanovic Bukharin, alias ex-commissario Rubasciov (e di mille altre vittime delle purghe staliniane a cui si ispira il romanzo di Koestler), rende tutto l'orrore della macchina poliziesco-giudiziaria, quando essa riesce a strappare la confessione di colpe inesistenti, attraverso tortura fisica o solo psicologica. Il lirismo della narrazione, densa di richiami letterari, storici, filosofici, non può distogliere da una inevitabile riflessione sull'uso confessorio del carcere preventivo, ancora ampiamente e barbaramente praticato nel nostro Paese." -
Lo scandalo Croce. Quel vizio insopportabile della libertà
Benedetto Croce è nella storia nazionale uno scandalo perché in una cultura politica tendenzialmente totalitaria si tenne saldo alla coscienza della libertà. Anche il suo anti-fascismo non lo si intende appieno se lo si riduce solo alla politica e se lo si interpreta esclusivamente in chiave ideologica, perché fu innanzitutto consapevolezza di un dramma prima europeo e poi mondiale. Caduto il regime di Mussolini, si fece avanti l'altra Chiesa totalitaria: il Pci di Togliatti. Ciò che fa la differenza fra Croce e gli altri intellettuali e filosofi è che Croce non solo teorizzò e predicò la libertà, ma la praticò anche. È la differenza centrale - lo scandalo - che non si tollerava né a destra, né a sinistra, né al centro (per usare una terminologia politica imprecisa ma nota a tutti). -
I diritti dell'uomo contro il popolo
I diritti dell'uomo hanno permesso agli individui di sviluppare la loro libertà al riparo dagli arbitrî del potere. Ma cosa succede quando l'ipertrofia dei diritti perverte lo scopo per cui erano nati, diventando una gabbia per la libertà stessa? Secondo Jean-Louis Harouel, i diritti dell'uomo si sono trasformati in una religione secolare suicida per gli occidentali, alla ricerca di un orizzonte pseudo-metafisico in cui credere. L'autore inquadra tale religione secolare all'interno di un percorso storico-filosofico iniziato con la gnosi e il marcionismo, cresciuto con le dottrine millenariste e impostosi con quelle socialiste. Dove un'identità va in frantumi, in questo caso quella occidentale che si autodistrugge attraverso l'odio di sé, un'altra identità forte e fiera, che Harouel indica nell'Islam radicale, tenta di affermarsi. Egli analizza il fenomeno partendo dalla Francia per allargare la prospettiva al resto d'Europa e del mondo occidentale. Introduzione di Vittorio Robiati Bendaud. -
Vie libere. Topografia di anime in una città immaginaria
Raccontare cosa sia la libertà è estremamente difficile. Più facile, e forse utile, farlo attraverso storie esemplari di imprenditori, filosofi, economisti che hanno improntato la loro vita alla pratica e alla promozione della libertà contro un sistema sociale e politico spesso opprimente e distruttivo nei confronti delle iniziative individuali. Storie che possono essere commemorate e celebrate assegnando loro il nome di una via. In questo libro, Paolo L. Bernardini traccia la toponomastica di una città utopica, in cui a ciascuna via, a ciascun breve capitolo, viene dato il nome di un personaggio o di un evento che ha segnato un passo significativo nel cammino della libertà umana. L'autore lo fa celebrando personaggi fuori dal comune e storie spesso dimenticate. Allora troviamo uno accanto all'altro imprenditori visionari come Ray Croc, fondatore di MacDonald's e Giovanni Francesco Lottini, politico e scrittore del '500, fino ai grandi pensatori liberali e libertari come Frédéric Bastiat, Carlo Antoni e Murray N. Rothbard. Ma vi sono anche ricordate le vittime innocenti delle logiche perverse degli Stati come la tragedia di Molare del 1935, la strage di Pontelandolfo del 1861, le truffe finanziarie di Stato. -
Costituzione francese (1814)
«Frutto di un compromesso tra assolutismo e liberalismo, tra ""principio monarchico"""" e """"principio rappresentativo"""", la Carta costituzionale francese del 1814 inaugurò la stagione del costituzionalismo """"liberale conservatore"""" e, insieme con la Carta del 1830, costituì quell'ordinamento della """"monarchia limitata"""" che fu di riferimento nell'Europa continentale del XIX secolo per i Paesi che si vollero dotare di costituzioni scritte.»"" -
Discorso sul libero pensiero
Tre secoli di quasi totale silenzio in Italia per un autore che ha segnato profondamente pensiero e cultura d'Europa: una sorte dovuta al caso, o una premeditata messa al bando? Il Discorso sul libero pensiero di Anthony Collins è il manifesto dei pensatori radicali che proclamano l'emancipazione intellettuale come presupposto indispensabile di riscatto dell'uomo da ogni tirannia. Un attacco al fanatismo e al conformismo che è già polemica illuminista contro la repressione esercitata in nome della morale, della religione, del bene dello Stato. Dunque un nuovo modello di virtù e di felicità – felicità tutte terrene – per l'uomo del diciottesimo secolo. Ma è discorso da meditare anche in questa nostra epoca contraddittoria, vivaio di vecchie e nuove superstizioni. -
Lettere a Hawthorne. Testo inglese a fronte
Le lettere a Hawthorne ci consentono di ricostruire e mettere a fuoco l'evoluzione artistica e intellettuale di Melville tra il 1851 e il 1852, gli anni più inquieti e più intensi della letteratura classica americana. È questa un'evoluzione rapidissima e sofferta, segnata da svolte decisive, in gran parte dettate dalla coesistenza paradossale di impulso creativo e disillusione ideologica che caratterizza il rapporto problematico con Hawthorne stesso. In questo periodo cruciale, Melville passa dagli schemi visionari del nazionalismo letterario al ripudio della Giovane America, dalle vette speculative e distruttive di Moby-Dick e Pierre alle aporie sentimentali della «storia di Agatha», per riemergere infine dall'impasse artistica come il critico più spietato e corrosivo della coscienza nazionale. Questa nuova edizione riveduta e ampliata esce a venticinque anni dalla prima, in concomitanza con il bicentenario della nascita dello scrittore americano. -
La sapienza segreta delle api
Chi non ha subìto il fascino di Mary Poppins, la fata-bambinaia che arriva a Londra, volando con il suo ombrellino, a riportare ordine incantato nella scompigliata famiglia Banks? Ma prima di diventare la celeberrima eroina cinematografica nella versione Disney, Mary Poppins fu la protagonista di alcuni romanzi nati dalla penna di una donna geniale, tormentata e ribelle di nome Pamela L. Travers. In questo libro, vedono la luce alcuni degli scritti su mitologia e folklore che la Travers compose nel corso della sua lunga vita. ""La sapienza segreta delle api"""" è una sorta di guida magica, non soltanto per chi vorrà conoscere il percorso che ha portato alla creazione di un personaggio così popolare, ma anche e soprattutto per coloro che vogliono riscoprire i significati degli antichi miti che ancora vivono e rivivono nella nostra esistenza quotidiana."" -
Miseria dell'uomo
Saggio di apertura dei celebri Essais de morale, il De la faiblesse humaine è un piccolo capolavoro di nichilismo, tanto notevole quanto ancora snobbato. Nella storia della filosofia questo trattatello non rappresenta solo una non rilevata stazione del pirronismo francese – da Montaigne a Bayle – ma idealmente salda i greci più paradossali ai più paradossali moderni. In alcuni punti sembra di leggere Cioran o Caraco, oppure il nostro Rensi, in parte per il semplice motivo che costoro, forti lettori del Grand Siècle, presero quasi testualmente da Nicole. Occorre quindi operare un atto di giustizia critica, mostrando che molta farina di quei sacchi era tirata da lui, macinata nel suo vecchio mulino. Inoltre Nicole riesce perfetto nel trattare oggi le ipertensioni acute da superomismo e transumanesimo alla Elon Musk. La cura di Marco Lanterna se possibile ne radicalizza gli intenti, rivaleggiando a stile con il moralista e traendo infine un ficcante velenosissimo esiziale parergo. -
Sogno e realtà dell'America Latina
Il sogno di creare un paradiso in Terra genera spesso solo inferni. Nel corso della storia, ciò si è verificato, forse più che in ogni altra parte del mondo, in America Latina. Questo continente vario e straordinario, esotico per eccellenza, lontano per secoli dal ""mondo civilizzato"""", è un luogo in cui molti esperimenti sociali, economici e politici, basati su utopie nate in Europa, ma maturate laggiù in maniera originale, hanno dato vita a movimenti rivoluzionari con esiti spesso catastrofici. Non è un caso, tuttavia, che proprio in questo clima magico e irrazionale siano nati molti grandi e amatissimi scrittori contemporanei. Uno di essi è Mario Vargas Llosa che, in questo testo breve analizza le complesse e feconde interazioni tra l'America Latina e l'Europa, e apre alla speranza di un futuro non dominato dall'irrazionalità e dalla violenza, ma all'insegna del realismo e dell'imperio della legge. Introduzione di Carlo Nordio."" -
Saggio sull'uomo. Testo inglese a fronte
"Saggio sull'uomo"""", il poema più ambizioso di Pope, è costituito da quattro epistole in versi, nelle quali sono racchiusi lo spirito filosofico del Settecento e il sentimento di un'epoca: la consapevole accettazione di un ordine universale in cui odio e benevolenza, ferocia e mansuetudine, piacere e dolore trovano un loro senso imperscrutabile e in cui l'uomo - elemento intermedio ma non centrale della Grande Catena dell'Essere - deve deporre la velleitaria pretesa di comprendere il tutto. Elogiato da Voltaire e da Kant, """"An essay on man"""" fece di Pope una celebrità europea." -
L' ultimo papa d'Occidente?
A distanza di quindici anni dall'elezione al soglio pontificio, Benedetto XVI appare come l'""ultimo papa"""" di cui parlava Friedrich Nietzsche. Almeno d'Occidente. rnAveva previsto tutto. La cesura del Sessantotto, il collasso della sua Chiesa, il dominio del relativismo, l'addio dell'Europa al cattolicesimo senza lacrime né nostalgia, il fanatismo islamico, il neomarxismo della Chiesa del popolo, gli ecologismi apocalittici, il mondo nuovo delle Nazioni Unite, il paradosso di un Occidente che al massimo della propria potenza materiale raggiunge l'apice dell'insicurezza culturale, l'avvento di un'Europa post-europea. È Joseph Ratzinger. Prima di diventare Benedetto XVI, in mezzo secolo di saggi, conferenze e interviste, Ratzinger ha compiuto un lucido pellegrinaggio nella modernità e nel vecchio mondo segnato dalla mancanza di respiro, dal vuoto, dalla derisione. Da papa, la sua presenza era intollerabile, il suo genio una minaccia, le sue dimissioni sono state un sollievo per tanti. A distanza di quindici anni dall'elezione al soglio pontificio, Benedetto XVI appare come l'""""ultimo papa"""" di cui parlava Friedrich Nietzsche. Almeno d'Occidente. Introduzione di John Waters."" -
La natura e la dinamica conoscitiva della ragione particolare. La vis cogitativa nell'antropologia di san Tommaso D'Aquino
La vis cogitativa si presenta come un senso interno che suscita particolare interesse in un'analisi sia del processo conoscitivo, che della stessa struttura dell'uomo, in quanto offre la possibilità di verificare come sia possibile unificare nell'uomo la dimensione spirituale e quella corporale. Questa che può sembrare una grande pretesa, vuole essere nel corso della trattazione come una verifica che consente al lettore di comprendere come l'antropologia ha necessità di essere sviluppata tenendo presente l'influsso che viene esercitato sul processo conoscitivo dalle facoltà sensitive sia eterne che interne e tra queste quella che si pone al ""confine"""" tra la sensibilità e la spiritualità dell'uomo."" -
Ti racconto Gesù di Nazareth. Introduzione alla teologia narrativa
"Questo saggio sembra superare il pericolo di legami impropri tra scrittore e lettore, visto che si affida sopratutto al racconto più che all'articolata argomentazione dei fatti e delle verità oggettive. Si recupera il cuore della fede cristiana: l'annuncio della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo come stile narrativo della Chiesa aurorale."""" (Dalla prefazione di Edoardo Scognamiglio). """"Proprio questo libro, tramite impegnativi itinerari teologici ed antropologici ci aiuta, a sentire che questo stile di narrare è profondamente unito a due punti di riferimento: Dio che narra ed il nostro cuore che ne fa eco."""" (Dalla postfazione di S. E. Mons. Giancarlo Bregantini)." -
La comunicazione vincente. Itinerari per una cultura dell'incontro
"Questo libro reinterpreta in modo originale, e soprattutto utile, la funzione della carta stampata nell'era digitale. In modo semplice, fresco, accessibile a tutti nelle pagine che seguono è offerto un percorso che non dispensa una teoria astratta da cercare poi di mettere in pratica, ma si pone piuttosto nella linea indicata da Papa Francesco nei suoi messaggi per le Giornate Mondiali delle Comunicazioni Sociali: capire la comunicazione in termini di prossimità. Un libro pensato soprattutto per educatori, genitori, animatori culturali, ma anche per chi vuole capire un po' di più, per sapere come valorizzare le opportunità e contenere i rischi che anche l'ambiente digitale, come ogni altro ambiente, presenta"""". (Chiara Giaccardi)" -
Il vangelo di Marco. L'identità di Gesù
Questo volume vuol essere un sussidio per coloro che, durante quest'anno liturgico, intendono essere aiutati a leggere il Vangelo di Marco, il quale aiuta a porsi in cammino alla scoperta dell'identità di Gesù. Siamo, quindi, guidati per mano per comprendere la sua identità di messia, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo. La traduzione dei due curatori è stata arricchita da chiare ed essenziali note di commento, con l'aggiunta di un'introduzione e di alcune utili appendici. -
L' azione educativa. Elementi di pedagogia generale
Questo lavoro costituisce innanzitutto un sussidio didattico per gli studenti e gli operatori che affrontano le complesse problematiche di natura pedagogica. I contenuti vengono presentati con livelli di approfondimento diversi, rispondendo sia ad esigenze di natura prevalentemente didattica, sia a quelle di natura scientifica. La prima parte del lavoro presenta un'introduzione alla pedagogia generale nella prospettiva dell'attualità, rispetto all'emergenza educativa che induce a un alacre lavorio formativo e talvolta ""riformativo"""". La seconda parte, di natura storica, verte sulle linee portanti del pensiero pedagogico.""