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Giocando con i grilli
Johannes Skoper, scienziato, intraprende una ricerca temeraria, ai limiti del possibile: vuole oltrepassare, attraverso i misteri dell'esoterismo, le cortine della realtà fisica e raggiungere il mondo sottile, incorporeo, dove si contemplano gli assoluti delle possibilità umane. Il racconto di un amore, quello per il sapere, sempre più iperbolico e incosciente, e delle conseguenze estreme cui non si potrà non essere condotti. -
Friedrich Nietzsche. Testo tedesco a fronte
Traduzione della commemorazione del centenario della nascita di Nietzsche, tenuta il 15 ottobre del 1944 da Alfred Rosemberg -
Mito del regresso e nichilismo politico
Gli autori principali del mito del regresso (Arthur de Gobineau; Friedrich Nietzsche; Oswald Spengler; Julius Evola) muovono da questa premessa: il progresso - suscitato dai due eventi traumatici capitali della storia europea, il Cristianesimo e la Rivoluzione francese - ha significato la rinuncia a quel fedecommesso etico-politico delle sodalità aristocratiche, che costituiva per il genere umano un patrimonio irrinunciabile. Unificando nella critica (politica e metapolitica) alla democrazia le loro distinte prospettive, questi mitologi del regresso dichiarano tutti la necessità di favorire una 'regressione' della malattia della modernità, il cui ottimismo è quello, insano, della senilità e della decadenza. L'antimodernità, affermata come paradigma di ""vita ascendente"""" da questi esponenti del patriarcato (Vaterherrschaft), sgorga infine, attraverso il nichilismo politico europeo del XX secolo, nel """"romanticismo dell'acciaio"""", ovvero in quel fenomeno delle riflessioni multiple che è la prassi politica delle rivoluzioni nazionali."" -
Il capo del governo. Incitamenti
Per ricordare il centenario della fondazione dei Fasci di combattimento (23 marzo 1919), le Edizioni di Ar pubblicano questa raccolta di scritti mussoliniani, alcuni inediti, altri misconosciuti. Essa comprende comunicazioni ufficiali e lettere private, articoli di giornali e discorsi pubblici; ministri e deputati, prefetti e sindaci, familiari, scrittori e personalità di rilievo erano i suoi interlocutori. Il Duce prendeva molto sul serio il ruolo di Capo della nazione, così, sulla sua scrivania giungevano notizie su ogni aspetto della vita italiana. -
Il mio ritorno
Il poemetto ""Il mio ritorno"""" di Rutilio Namaziano è pervaso da un possente sentimento di romanità, che trova accenti di autentico fervore nell'esaltazione della città, vero caput mundi. Anche se essa giace prostrata in seguito al sacco di Alarico, Rutilio ne celebra la grandezza, le bellezze e la magnificenza, ma soprattutto ne esalta l'origine divina."" -
Neanche fosse la fine del mondo
Per fortuna in giro si dice che entro pochi mesi arriverà la fine del mondo... È questa profezia, una delle fake news che le leggi del marketing impongono di mettere in circolazione, a ridare il ritmo a un'umanità che di umano non ha più niente. Un ritmo incalzante pazzo di paura, pazzo di tremenda sincerità. Un 'liberi tutti' dove le maschere improvvisamente cadono. Ed è la ""trasvalutazione di tutti i valori"""" e la """"genealogia della morale"""" insieme, è un grido assordante (Dioniso, Cristo, Munch, un pazzo, o uno sconosciuto calpestato in una sala-conferenze che potrebbe somigliare alle nostre discoteche?) e il pianto soffocato nel cuore di un moribondo. È oggi, ieri o domani, o tutto il tempo concentrato in quel grido? È dolore e basta? È ferocia e basta? È fantasia e basta?"" -
Paesaggi dell'Italia centrale
In queste pagine, non incontriamo [...] tanto Roma, nata a forza di volontà e intelletto su un terreno insalubre, quasi a presagire il proprio compito nella storia mondiale, quanto piuttosto i popoli vicini, più strettamente legati alla natura fisica delle regioni che li ospitavano. Per Bachofen ""non esiste pedagogo più inflessibile della terra"""", e """"migliaia di fili, gran parte dei quali invisibili, legano l'intera civiltà di un popolo alla sede che occupa e determinano tra gente e luogo quell'armonia che è il fine di tutto, a cui tende, anche inconsapevolmente, ogni aspirazione""""."" -
Dementi e insani. La persecuzione delle memorie antiche. Codice teodosiano XVI
Il trionfo politico della religione cristiana, già iniziato con la morte di Giuliano il Grande (361-363 e.v.), giunge all'apice con la redazione del libro XVI del Codex theodosianus. Compilato in nove anni per ordine di Teodosio II ed entrato in vigore nel gennaio 439, il Codice è il compendio giuridico dell'Impero cristianizzato, la summa delle leggi volute dagli imperatori a partire da Costantino I. Il Codex fu una vera e propria dichiarazione di guerra a qualsiasi religiosità diversa dalla fede cristiana; dementi e insani è il ""titolo"""" che esso assegnava ai 'pagani', ai fedeli degli antichi culti olimpico-capitolini."" -
Il ritorno degli Eraclidi e la tradizione dorica spartana
Tutta la letteratura antidemocratica del IV secolo a.e.v. guardò a Sparta con nostalgia, come a sede di nobili uomini, scevri da volgari interessi e da edonismo. A chi chiedeva in che le leggi di Licurgo avessero giovato a Sparta, rispose Agesilao: ""A disprezzare il piacere"""". Platone propose Sparta all'eternità e come modello, e non dovette trovare altrove il suo Stato dello spirito, in cui uomini sublimi, purificati da ogni lordura, attendessero a farsi divini; e attribuisce ai 'custodi' della Repubblica costumi modellati su quelli degli Spartani: educazione marziale; immediatezza di istinti contro il nemico; eugenetica; beni e donne in comune. Come a Sparta, Platone lascia commerci e artigianato ai 'tecnici', e avverte che essi devono bene eseguire e mai decidere, non essendone capaci: perpetuo monito, valido soprattutto in questo XXI secolo."" -
La casa degli indeuropei. Tradizione e archeologia
Se esiste un luogo in cui l'uomo si senta al sicuro, fuori da campo d'azione delle forze infide, egli attribuisce la protezione sperimentata alla potenza straordinaria che là vive... e tal centro si compendia nel luogo di abitazione. L'aspirazione a ritrovare la propria casa si spiega con e si proietta quale fonte primaria del sentimento di patria. Esiste una casa indoeuropea nel suo modo di essere, legata a un orizzonte naturale e culturale. La casa intesa come famiglia ne denoterà l'immagine simbolica, di cui unità di misura e centro di riferimento è ormai il nucleo sociale. -
Ortogenetica. Johann Gregor Mendel. La conservazione e l'eredità delle forme organiche
Per salvarci dall'estinzione, occorre la volontà di dimostrare la necessaria cura della qualità e della salute delle generazioni. La salute consegue dai buoni geni, quindi dalla ortogenetica, che si propone il miglioramento delle unioni e della riproduttività degli italiani, sopra tutto di quelli più sani, con ogni mezzo efficace. Poiché i geni formano il centro della nostra vita etnica, è quanto mai scellerata la fuga morbosa per rincorrere quei beni materiali che, nella modernità contemporanea, ossessionano la esistenza degli uomini e la sopravvivenza degli Stati, rinnegando invece i Beni che ci sono stati tramandati dai nostri avi: secondo una continuità che abbiamo non il diritto di interrompere ma il dovere di confermare. -
Indietro, mai. Un grido impietrito
Pagine di passione, di lotta e di sacrificio, queste di Bruno Borlandi. Ma prive di retorica, scarne, senza enfasi, asciutte. La rinuncia al facile coinvolgimento emotivo è il loro segno distintivo. D'altronde, bastano i fatti, la nuda cronaca, per restituire intatti l'élan guerriero, il patriottismo disinteressato, la giovinezza dei protagonisti, tutti combattenti della Repubblica Sociale Italiana contro il nemico titino e i suoi complici. -
Un futuro senza avvenire? La generazione della decisione
Un libro di devozione, questo, una offerta agli dèi del sangue e della terra, prima che uno scritto di riflessione politica. -
La conquista di Berlino
"Noi volevamo. Questo doveva bastare. La missione che ci eravamo imposta era necessaria. Questo doveva essere sufficiente. C'è sempre modo di infrangere le resistenze, qualora vi sia la volontà dello scopo."""" Questa dichiarazione dell'Autore spiega il senso dell'opera Kampf um Berlin, la cui versione italiana - apparsa per i tipi di Ar nel 1978, con il titolo La conquista di Berlino - viene ora riproposta nella collezione 'Il tempo e l'epoca dei fascismi'." -
Il cardinale Napellus e altri racconti
La raccolta comprende alcuni articoli, scelti fra i molti in cui l'autore descrisse i propri 'esercizi' nei vari campi dell'occulto - 'esercizi', egli precisa, che vanno intesi come compiti di una vita, non come esperimenti superficiali. In ""Fachiri"""" e """"I sentieri dei fachiri"""", la disciplina dello Yoga è presentata come via per raggiungere la sapienza suprema; in """"Hashish e chiaroveggenza"""" viene negata la possibilità di pervenire alla conoscenza con l'ausilio di allucinogeni; ne """"La mia visione più strana"""" è narrata la misteriosa vicenda del racconto """"Das Grillenspiel"""", composto da Meyrink nel 1915; ne """"Il diagramma magico"""" vengono esposti i poteri magici dello Yantra tibetano; in """"Yoga tantrico"""", infine, si afferma come alcuni Yoghi, avendo conosciuto una sorta di 'rinascita nello spirito', abbiano la potenza di suscitare 'le forze magiche che concorreranno al cambiamento del mondo esteriore'."" -
L' invasione. Prodromi di una eliminazione etnica
Negli ultimi anni, oltre settecentomila extraeuropei si sono riversati sulle coste italiane. Il solo mantenimento immediato di questa massa di intrusi è costato a noi italiani quasi dieci miliardi di euro. Oggi sono riconoscibili due direttrici, tracciate dalla finanza internazionale, lungo le quali si vanno disponendo i movimenti migratori: la prima consiste nella costruzione di piani di potere globale sempre più distanti dai popoli; la seconda è rappresentata dall'opera di sfiguramento etnico delle nazioni europee, allo scopo di ottenere qui un composto umano privo delle nostre qualità, una docile massa brulicante di bisogni. -
Sul senso della storia
I Greci guardavano alla storia con sovrana attenzione, consapevoli dei suoi drammi e delle sue imprevedibili svolte, ma senza presumere di individuare una 'legge' che la governasse. Per il cristiano la storia è invece il 'luogo' capitale in cui si è manifestato il Messia. Di qui la convinzione di doverne cercare un significato complessivo, che ne illuminasse senso e fine ultimo. L'operare della Provvidenza divina è la risposta. Nasce così una vera e propria teologia della storia, che in pieno Seicento avrà in Bossuet il suo ultimo grande epigono. Con l'avvento dell'Illuminismo, l'esigenza di rintracciare un principio capace di spiegare l'intero corso della storia, di carpirne il segreto insomma, resta, ma mutata di segno. Non più Dio ma il progresso sarà il nuovo nume tutelare del divenire storico. Tutto l'Ottocento seguirà questa scia: lo Spirito hegeliano, la marxiana lotta di classe, il positivistico procedere trionfale della scienza ne sono gli esempi più noti. Finché l'idea di progresso non conoscerà il suo tramonto. Grazie a Nietzsche e poi ad Heidegger e alla Rivoluzione Conservatrice. -
Senza quartiere. La lotta della CEKA
Cento anni fa, attraverso l'insurrezione di ottobre, l'Impero russo assumeva una nuova configurazione nel paesaggio delle forme della politica mondiale. Due furono i fondatori della nuova conformazione, Lenin e Dzerzinskij: Lenin, uomo che non esitava a trasformare i punti dell'ideologia in linee di risoluzioni; Dzerzinskij, uomo che non aveva paura di convertire le risoluzioni in direttive e in fatti. Straordinario stratega il primo, incomune tattico il secondo, tenaci entrambi nel condurre le battaglie, e assicurare le vittorie, della rivoluzione bolscevica senza finte e ambiguità da ""ambulanti della parola"""", concentrarono la disposizione d'animo del proprio séguito sulle regole del codice semplice del miliziano - che è il codice naturale del militaris vir, l'uomo il quale porta le armi per vincere."" -
La peste scarlatta
Una letale epidemia che provoca l'estinzione quasi completa dell'umanità; il ricorso alla guerra batteriologica per annientare il ""pericolo giallo"""". Questi gli eventi apocalittici preconizzati nei due racconti di Jack London qui presentati in una nuova versione italiana. Nel primo (La peste scarlatta), ambientato nella California del 2073, una piccola comunità di sopravvissuti deve misurarsi con un ambiente primitivo in cui ogni traccia di civiltà è scomparsa. La corruzione del linguaggio e la dissoluzione delle precedenti gerarchie sociali sono gli altri segni del ritorno alla barbarie. Unica speranza di rinascita è la visione di una futura colonizzazione """"ariana"""" della Terra, da cui prenderà avvio un nuovo ciclo storico."" -
Zig zag. Gualdane e bivacchi di miliziani. Russia 1917-1919
Scritto ""con il sangue da venturieri, da miliziani erranti, da predatori"""", questo diario della guerra civile russa reca solamente la firma di Friedrich Reck-Malleczewen. In realtà l'autore del libro è un ignoto tedesco del Baltico, già ufficiale dell'esercito imperiale russo, che dopo la rivoluzione di febbraio, grazie a una lucida visione degli avvenimenti e a un in comune coraggio, riuscì ad attraversare i fatti che sconvolsero la Russia fra il 1917 e il 1919, muovendosi a zig zag fra i pericoli, senza negare il proprio carattere e senza venire meno al giuramento di lealtà allo zar.""