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Piano D
"La verità è verità. La verità è ciò che non puoi cambiare. La verità sono i fatti"""". A meno che non ci sia di mezzo la Stasi... In una Germania dominata dalla Rianimazione della DDR anziché dalla Riunificazione tra Est e Ovest, un omicidio diplomatico rischia di far saltare le consultazioni sul transito del gas dalla Russia al mondo occidentale. Per non compromettere equilibri già fragili il caso viene assegnato a due investigatori, uno dell'Est e uno dell'Ovest, che lavorano fianco a fianco in un mondo fatto di tranelli, amori finiti, desideri irrisolti, labirinti di prigioni e personaggi stralunati. Per quanto animati da fini e ideali opposti, all'apparenza sono entrambi al servizio di un unico padrone: la verità. Il thriller di Urban trasporta il lettore in un mondo che indaga con invenzioni sorprendenti i sistemi politici del passato e del presente." -
I mistici di Mile End
I fratelli Samara e Lev Meyer abitano a Mile End, un quartiere di Montreal in cui convivono hipster ed ebrei chassidici. Qui hanno passato la loro infanzia, non certo una delle più semplici, visto che la loro madre è morta in un incidente stradale e il padre, professore di misticismo ebraico, è perennemente distratto e assorbito dal lavoro. Qui vive anche il bizzarro signor Katz, intento a ricreare nel suo giardino l'Albero della conoscenza con foglie, rotoli di carta igienica e filo interdentale. Quando al padre viene diagnosticato uno strano soffio al cuore lui si convince che sia il sussurro di segreti divini. Non ci vorrà molto perché la sua ricerca volga in tragedia ed è allora che Samara e Lev cercheranno di finire, ciascuno chiuso nel proprio mondo, ciò che era stato cominciato dal padre. Spetterà al vicino di casa, Chaim Glassman, ebreo sopravvissuto all'Olocausto, tentare di rompere il silenzio impenetrabile che divide i membri della famiglia Meyer e soprattutto di salvare Samara. Ma riuscirà a farlo in tempo? -
Tutto è jazz
Elli è una ragazza viennese, dimostra quattordici anni ma certi giorni le pare di averne cento. Ama il teatro e il cinema, i nuovi amori, gli amici più cari, ed è determinata a realizzare i propri sogni anche quando le costano fatica, povertà e biasimo. Ad accoglierla c'è la Berlino degli anni Trenta, una città vivace e in fermento, in piena crisi economica ma colma di aspettative. Sono gli anni di Fritz Lang, di Max Reinhardt, di René Clair, gli anni in cui la grande occasione sembra a portata di mano, eppure coglierla non è così semplice, almeno non per Elli e i suoi amici. All'ennesima porta chiusa, questo gruppo di artisti sognatori crea un Kabarett. Lo chiamano Jazz, perché, dice Hullo: «Al giorno d'oggi tutto è Jazz, ciò che si sente e ciò che si vede. A questo ritmo si fanno manifestazioni, a questo ritmo si dipinge...» E così i ragazzi si mettono al lavoro, compongono le musiche, creano le scenografie, i testi, i canti, i balli, in attesa del grande debutto. ""Tutto è Jazz"""" è un romanzo che ci racconta una storia che riempie il cuore, restituisce la freschezza degli anni giovanili e ci riporta a un tempo in cui ogni cosa sembrava possibile."" -
Una questione di tempo
Una questione di tempo non è solo un romanzo storico. È l’ennesima conferma di un autore che è ormai entrato a far parte della ristretta cerchia degli scrittori della letteratura tedesca più amati dai lettori. è un romanzo sui temi eterni – “le aspirazioni e gli ostacoli alla felicità” (Frankfurter Allgemeine Zeitung) – e uno sguardo originale sul periodo del colonialismo (che torna finalmente a essere presente nella letteratura italiana ed europea) e della Prima guerra mondiale in Africa. è anche un piccolo trattato di zoologia africana e un manifesto contro le guerre… Il tutto basato sulla vera storia della nave Götzen.rnrn«Alex Capus è un narratore meraviglioso capace di leggere il mondo» – Süddeutsche Zeitungrnrnrn«Accecato e in preda al delirio dello sfinimento, Anton Rüter si arrampicò su per la massicciata della ferrovia verso la quale si era incamminato fin dall’alba. Serpenti e sauri strisciavano sibilando tra i ciuffi d’erba dura della savana, alto sopra di lui il sole era rovente, e alle sue spalle si estendevano le montagne e gli altipiani dell’Africa orientale…»rnrnNovembre 1913. La nave Götzen viene varata in pompa magna nei cantieri navali Meyer sul Mare del Nord per essere subito dopo smontata in piccolissimi pezzi e imballata: l’attende un lungo viaggio verso la sponda tedesca del Lago Tanganica nell’Africa orientale. A essere incaricati del trasporto e del suo assemblaggio sono tre operai, guidati dal pragmatico maestro d’ascia Anton Rüter, che sperano di sbrigare velocemente il lavoro per tornarsene a casa con abbastanza soldi da saldare qualche debito e migliorare la propria vita.rnTuttavia queste speranze devono ben presto fare i conti con la potenza del paesaggio africano, le temperature inusuali e il violento ingranaggio del colonialismo.rnAllo stesso tempo, Winston Churchill invia l’eccentrico comandante Geoffrey Spicer Simpson a trasportare due fatiscenti cannoniere, Mimi e Toutou, sulla sponda opposta del lago.rnQuando la Prima guerra mondiale scoppia – e la notizia giunge in ritardo rispetto agli eventi in Europa – improvvisamente i vicini diventano nemici e i nemici diventano amici.rnNessuno vorrebbe farlo, ma tutti devono andare in guerra e i tre operai si ritrovano riluttanti a combattere sotto la guida dello sgradevole tenente di vascello Gustav von Zimmer…rnAlex Capus è uno scrittore straordinario che ci regala un grande romanzo storico con personaggi indimenticabili, descrizioni, momenti di grande umorismo e pathos, una narrazione rigorosa che affronta i temi eterni dell’essere uomini: felicità, amore, amicizia, speranze e delusioni. -
Dalla parte del bene
In un piccolo paese al confine con la Polonia, posto su un valico tra due montagne, l'esistenza può scorrere pacificamente, segnata soltanto dall'agognato passaggio da un triciclo a una Pionýr o a un'Eska, una bicicletta disponibile in tanti colori e con le marce. Poi quando le gambe si allungano a dismisura e si è molto fortunati, si può pure ricevere una Favorit, per tutta la vita. Eppure per il figlio del capitano della squadra di calcio di Kostelec questo rituale non è scontato e il triciclo può finire, ad esempio, in cima alla barricata allestita per fermare i carri armati pronti a invadere la Cecoslovacchia nel 1968. Comincia così un racconto magico in cui ci guida la voce di un bambino che prima narra le gesta di un padre, fuoriclasse del pallone, e poi quelle di un protagonista che fa i conti con il crescere e il diventare adulto proprio nel periodo più tragico della recente storia cecoslovacca: dall'invasione sovietica che mette fine alla Primavera di Praga nel 1968 fino alle manifestazioni studentesche e alla caduta del regime comunista nel 1989. Nel mezzo, vent'anni con una famiglia particolarissima... -
Il silenzio dei satelliti
Clemens Meyer torna, dopo il romanzo ""Eravamo dei grandissimi"""", e incanta con storie che raccontano di battaglie perse e desideri travolgenti, mettendo a fuoco le mille facce del nostro tempo: l'immigrazione e la povertà, il disagio e la sofferenza che segnano ogni essere umano, ma anche l'amore e la speranza.rn«Un palazzo con molte finestre, alcune aperte, che lasciano scorgere e immaginare, altre serrate. Il romanzo, meraviglioso, racconta le biografie dei personaggi che potrebbero abitare dietro quelle finestre che vediamo» - Marco Filoni, Il VenerdìrnIl guardiano di un complesso che confina con il campo profughi; l'amicizia notturna tra due donne schiacciate dalla vita; il proprietario di un chiosco che s'innamora di una ragazza musulmana, ma non osa ammetterlo nemmeno a se stesso; un macchinista che ama la routine del suo lavoro finché il treno non incrocia un uomo che ride, immobile, sui binari. E ancora, un vecchio signore che scava nei ricordi guardando il Mar Baltico e un fantino fallito col sogno di gareggiare a St. Moritz, sul lago ghiacciato..."" -
Il fantasma sul trono. La morte di Alessandro Magno e la sanguinosa lotta per il suo impero
Quando nel 323 a.C. Alessandro Magno muore inaspettatamente a Babilonia all'età di 33 anni, il suo impero si estendeva dal mare Adriatico a Occidente fino all'India moderna a Oriente. Gli intrighi e la violenza, le strategie politiche così come le alleanze, gli omicidi e le guerre che hanno luogo nei successivi decenni possono competere con le più famose tragedie del teatro. James Romm descrive magistralmente gli eventi drammatici nella lotta per l'eredità del condottiero macedone. In un'atmosfera spettrale il giovane re si congeda dai suoi più stretti ""Compagni"""", letteralmente al suo fianco sin dalla tenera età e che con lui avevano conquistato il mondo. Si narra che poco prima di morire abbia deciso di lasciare il suo posto """"al più forte"""". Ma chiunque tenti di elevarsi sopra gli altri, si sa, non può farlo senza danno. E così il grande impero che si estendeva su tre continenti affonda ben presto in una serie infinita di guerre, in cui i membri della famiglia argeade - la casa reale macedone - diventano pedine nelle mani degli ex generali di Alessandro."" -
L' anno delle comete. 1918, il mondo in trasformazione
Novembre 1918. La Grande Guerra ha ridotto il vecchio continente a un cumulo di macerie e raramente il destino degli uomini è sembrato così incerto. Eppure l'11 novembre di quell'anno accade un rarissimo momento di sincronismo mondiale del quale milioni di persone si ricorderanno per il resto della vita. È la fine della guerra e l'inizio di un nuovo futuro... Daniel Schönpflug riesce nell'impresa di rendere reale e vivo al lettore di oggi il misto di sogni, illusioni, drammi, umiliazioni e aspirazioni di rivalsa, ma anche nuovi percorsi artistici e creativi così come la formazione di nazioni che segnano il mondo sul finire del 1918 e che avranno conseguenze evidenti nei decenni successivi. Decine di personaggi abitano le pagine di questo affresco globale, raccontato con lingua frizzante e precisione di storico in un continuo passaggio da un personaggio all'altro, da un punto cardinale all'altro. Schönpflug riesce a rendere tangibile l'esile resistenza dei sogni in un'epoca di grandi cambiamenti ed euforia che precede - senza che i protagonisti se ne rendano conto - una nuova epoca di distruzione. -
Il nero è un colore
"Il nero è un colore"""" è la storia autobiograca di Grisélidis Réal, autrice svizzera che negli anni Sessanta fugge in Germania con due figli e il suo amante nero dopo averlo fatto dimettere da una clinica psichiatrica di Ginevra. La fuga li conduce a Monaco dove la donna comincia la sua battaglia contro la miseria e la precarietà, contro la difficoltà di tenere unita un'improbabile famiglia, cui si aggiungono le botte, l'iniziazione alla prostituzione. """"Sono passata dall'altra parte, quella da cui non si torna più indietro"""" dice la protagonista. Le malattie. E ancora lo spaccio di droga, la prigione...Ma """"Il nero è un colore"""" è soprattutto una storia d'amore: l'amore della protagonista per i neri, i neri delle caserme americane, con la loro sensualità e le loro macchine luccicanti, l'amore per la """"razza"""" zingara - la sua vera famiglia -, l'amore per la musica e la danza, l'amore per la vita. Un'esistenza fiammeggiante resa con grande forza espressiva, una scrittura poetica e allo stesso tempo libera, come libera, forte e anticonformista è la protagonista di questo libro." -
La professione del padre
Una storia toccante e un romanzo forte e potente, pieno di ombre che convivono con la luce.«Con la professione del padre, Chalandon arriva al punto più intimo della sua storia» - Daria Galateria, Robinson«Sorj Chalandon ha puntato il dito contro l'ingiustizia più grave: quella contro i bambini» - Elisabetta Rosaspina, La LetturaQuante cose si possono fare in una sola vita? André Choulans dice di essere stato cantante, insegnante di judo, calciatore, spia, pastore pentecostale, paracadutista durante la guerra, confidente del generale de Gaulle e poi suo nemico. Ha una missione: uccidere de Gaulle e combattere affinché l'Algeria resti francese: per questo chiede aiuto al figlio Émile. Il ragazzo decide di stare al suo fianco eseguendone gli ordini e accettandone il duro addestramento. Affascinato ascolta i racconti di eroismo del padre e dimentica i comportamenti violenti di quell'uomo malato. Incassa i colpi, non dubita, non si lamenta, non giudica. Vuole essere il miglior figlio possibile, ogni volta più bravo, a scuola come a casa. Quella casa, dove non è permesso portare nessuno, che diventa il luogo in cui la piccola storia eroica e avventurosa di Émile incontra la grande Storia nella quale il padre in qualche modo è sempre implicato - la fuga di Nureyev dall'URSS, l'omicidio di Kennedy - e dove si forma la ferita che poi albergherà nel cuore del protagonista anche da adulto. -
Il grande amore di mia madre
Clara è figlia di un'agiata famiglia borghese nella spensieratezza degli anni Venti. Quando conosce Edwin, dominato dalla grande passione per i compositori moderni, se ne innamora: non ha dubbi, è l'uomo giusto. Lo segue e lo sostiene nel sogno di dirigere dal nulla un'orchestra che porti al mondo una musica mai sentita. Ma proprio mentre a lui arridono fama e successo, Clara conosce i rovesci della fortuna e, con la crisi del Ventinove, si ritrova povera in un'Europa che ben presto scivolerà verso guerre e regimi. ""Il grande amore di mia madre"""" è il ritratto tra finzione e verità - tratteggiato dal figlio - di una donna consumata da un sentimento assoluto, silenzioso e irriducibile, per uno dei più celebri direttori d'orchestra svizzeri. Ma questo romanzo piccolo e intensissimo è anche un cammeo che raffigura con la vivacità della scrittura di Urs Widmer il mondo travolto dalla storia del Novecento, il genio di artisti e compositori e i sogni delusi di riscatto sociale."" -
L' ultima neve
Paul e Georg gestiscono in un paesino sperduto dei Grigioni uno skilift che, grazie alle loro cure, funziona ancora bene nonostante l'età. Certo però che un impianto sciistico senza neve non ha ragion d'essere e quindi loro aspettano, aspettano i fiocchi che non hanno nessuna intenzione di cadere. Nell'attesa filosofeggiano sull'amore, parlano dello spopolamento della valle, del ritiro dei ghiacciai, della lingua che cambia. Parlano come per ingannare il tempo senza rendersi conto - forse solo apparentemente - che è il tempo a ingannare loro perché storia dopo storia, ricordo dopo ricordo, in una quotidianità fatta di ritmi e consuetudini il mondo e il tempo scivolano via tra le dita. Così la neve che non cade più è forse molto altro... ""L'ultima neve"""" si muove con leggerezza, ironia e intelligenza tra i temi fondamentali della vita e le domande che toccano da sempre l'essere umano. Resta sospeso tra commedia e tragedia e ci regala una lingua piena di suoni e di ritmo. Forse riuscirà a fermare il tempo, come solo la letteratura riesce a fare, ma frattanto Paul e Georg continuano ad aspettare la neve..."" -
L' eco delle balene
1938. Lev Termen è chiuso in una cabina a bordo della Staryj Bol'sevik, la nave che lo sta riportando a Leningrado. Tra le pareti azzurre scrive una lettera a Clara Rockmore, suo unico vero amore. Ricorda i primi anni a Leningrado come scienziato, l'invenzione dello strumento più strano al mondo - il theremin - e il sogno del Cremlino che quella e altre creazioni potessero essere utilizzate per infiltrarsi nella patria del capitalismo. Invece era stata New York a fare breccia nel cuore di Termen con i primi jazz club, i locali di Harlem e i concerti alla Carnegie Hall. L'America conosceva il proibizionismo e lui incontrava Rockefeller, Gershwin, Sostakovic, Bernard Shaw, Glenn Miller; l'economia statunitense veniva travolta dal crollo del '29 e lui insegnava i magneti a Somerset Maugham, inventava prodigi elettrici e incontrava Clara, la giovane violinista per la quale era stato subito amore. In un crescendo continuo, tra una missione a Alcatraz, lotte di kung fu e giochi di spionaggio che non porteranno a nulla di buono, Termen è infine costretto a fare ritorno in Russia, ma il Paese che trova non è quello che aveva lasciato e ben presto viene spedito in un gulag siberiano. -
Quasi tutto velocissimo
Albert ha diciannove anni, è cresciuto in un orfanotrofio e non ha mai conosciuto la madre. Per tutta la vita ha dovuto assistere il padre, Fred, che è come un bambino intrappolato nel corpo di un adulto, trascorre il tempo leggendo enciclopedie, contando le auto verdi che passano per strada ed è conosciuto come l'eroe di un tragico incidente d'autobus. Quando a Fred vengono diagnosticati solo pochi mesi di vita, per Albert inizia una vera e propria corsa contro il tempo perché sa che quell'uomo perso in un mondo tutto suo è l'unico a poterlo aiutare nella ricerca del proprio passato. Comincia così un viaggio avventuroso in compagnia di personaggi memorabili che li porterà in un'epoca lontana, fino a una notte di agosto del 1912 e alla storia di un amore proibito... ""Quasi tutto velocissimo"""" è una saga famigliare luminosa e drammatica, un road novel ambientato nelle alte terre alpine dal quale è impossibile separarsi. Due eroi ci conducono in un tempo pieno di possibilità e ombre, amori, misteri e viaggi, in luoghi e cittadine immerse nelle atmosfere di antiche fiabe."" -
Una persona sensibile
Una famiglia di artisti della Repubblica Ceca viaggia per l'Europa esibendosi in festival teatrali. Di fronte al crescente risentimento verso gli stranieri, il padre, la madre e i due figli decidono di ritornare in patria e stabilirvisi. Ma il viaggio si rivela ben più complicato del previsto e prima di raggiungere le agognate rive del fiume Sázava si imbattono in una serie di disavventure tra le quali la guerra russo-ucraina di Crimea. Talvolta però casa non fa rima con pace e questo vale soprattutto per il capofamiglia che viene accusato di aver ucciso il suocero. Inizia così un'altra fuga, questa volta attraverso la regione, che li catapulterà tra prostitute, strozzini, zingari, teppisti, ubriachi, delatori... Il tutto coronato da un finale con tanto di matrimonio, bordello, polizia e carro armato russo. -
L' amore al tempo dei cambiamenti climatici
L'amore al tempo dei cambiamenti climatici racconta una storia del villaggio globale che chiamiamo Terra, l'illogicità del razzismo e le vie imprevedibili del cuore e come tutti abbiamo paura dei cambiamenti senza renderci conto che attorno a noi di sta verificando il più grande cambiamento di sempre...rnrn«L'amore al tempo dei cambiamenti climatici esibisce uno stile allucinato e ricorsivo; Pánek rincalza la sua prosa con l'iterazione di frammenti di frase. Sentiamo la goliardia di Kundera, lo spaesamento di Frisch, il distillato grottesco di Bulgakov, il tu rombane di McInerney» - Leonardo G. Luccone, Robinsonrn Tomás, viaggia per partecipare a una conferenza che si svolge a Bangalore. È un uomo che fatica a ritrovarsi dopo il divorzio, uno scienziato costretto dal frenetico mondo globalizzato a imparare a lavorare con gli altri e a sopprimere la sua individualità per il bene delle sue ricerche. Un incontro più o meno casuale con un'attraente partecipante indiana alla conferenza gli apre una notte di intensa passione, sia in termini di sesso che di conversazione. Il finale giocoso dell'autore lascia molto all'immaginazione del lettore che può decidere cosa sia realmente successo. -
Terra di nessuno. L'incredibile storia di Moresnet, un luogo che non sarebbe dovuto esistere
Alla fine del Congresso di Vienna, nel 1815, una piccola porzione di territorio vicina a Aquisgrana scivola dimenticata - e indivisa - tra le mani dei rappresentanti degli Stati europei. Sia la Prussia sia i Paesi Bassi la rivendicano ma senza mai riuscire a trovare un'intesa. Prende forma così uno stranissimo accordo provvisorio che finirà per durare oltre cent'anni. Questa è la storia del Moresnet neutrale che conta una superficie di 3,4 chilometri quadrati e che resiste a ogni tentativo di spartizione e annessione. Allo stesso tempo non solo diventa un caso politico e di diritto internazionale ma anche fucina di fiorente economia, sperimentazioni filateliche e persino linguistiche, crocevia di fatti e costumi del XIX e XX secolo e anche eldorado per avventurieri, contrabbandieri, giocatori e sognatori di ogni genere. La storia politica, sociale e culturale dell'Europa è davvero indimenticabile se vista e raccontata dall'angolo visuale di Moresnet. Il tutto in un libro vivace, colto e divertente che è allo stesso tempo viaggio, omaggio, trattato di costume, reportage e saggio, racconto di un mondo scomparso, di una terra e di uomini che vivono letteralmente su quattro confini. -
Tutti i giorni
Il suo nome è Abel Nema. L'hanno trovato in fin di vita appeso a testa in giù in un parco cittadino. È un uomo bello, silenzioso e capace di parlare perfettamente dieci lingue senza tradire il suo accento. Si dice che sia un genio, ma a cosa serve esserlo se la tua vita è cambiata così tanto che nessuno è più in grado di riconoscerti, e nemmeno tu sai più qual è il tuo posto nel mondo? Tutti i giorni di Terézia Mora, salutato in Germania come uno dei casi letterari più importanti degli ultimi anni, ci porta alla scoperta di un personaggio unico, iconico, quasi biblico, di cui sappiamo poco. Sappiamo che Abel Nema è fuggito da una guerra civile, da un paese che non esiste più, e che è approdato nella città occidentale di B. dove vive a contatto con un'umanità che gli somiglia: musicisti balcanici, bande di ragazzini rom, ma anche la dolce Mercedes - che lo sposa con l'intento di salvarlo - e il suo bizzarro bambino Omar che ha rinunciato a un occhio in cambio della saggezza... -
Il vero controllore del popolo
Possibile che su tutta la terra non ci sia nemmeno un uomo che una volta morto vada in Paradiso? Un angelo stenta a crederlo e decide di controllare di persona: di nascosto scappa dal Regno dei cieli e discende su un prato. Subito un disertore in fuga lo vede e lo convince a scambiare la tunica bianca con la propria divisa senza mostrine. Nel frattempo, Pavel Aleksandrovi Dobrynin, un uomo particolarmente onesto, viene mandato dall'assemblea del suo kolchoz, passando per il Segretario provinciale e per la Regione, al Cremlino. Lì gli verrà affidata una missione importantissima: essere un controllore del popolo! Cosa questo significhi Pavel lo scoprirà da sé nel profondissimo Nord. Poi c'è il dirigente scolastico Banov, a cui piace sognare e bere il tè sul tetto, come in battaglia, nel '19, con la sua Maxim, sul campanile. Andrei Kurkov ci porta fin dentro l'anima più autentica dell'Unione Sovietica e del romanzo russo con un lavoro dalla struttura possente, pieno di humour e intelligenza, ricco di personaggi, di storie e di paesaggi sterminati, in cui si sciolgono i grandi temi del bene e del male, dell'amore per la Patria e del bisogno di sentirsi uomini. -
Una donna nella notte polare
Nel 1934, la pittrice Christiane Ritter lascia la sua comoda vita in Austria e si reca nella remota isola artica di Spitsbergen, per trascorrervi un anno assieme al marito. Pensa che sarà un viaggio rilassante, un'opportunità per rimanere accanto ""al tepore della stufa, e limitarmi a sferruzzare, dipingere guardando fuori dalla finestra, leggere libroni nella calma più remota e soprattutto dormire a volontà"""". Ma quando Christiane arriva a destinazione si ritrova di fronte a qualcosa di molto meno bucolico e romantico: una capanna piccola e sgangherata, posta sulla riva di un fiordo solitario a centinaia di miglia di distanza dall'insediamento più vicino con la necessità di combattere ogni giorno con gli elementi della natura per sopravvivere. All'inizio Christiane è inorridita dal gelo indescrivibile, dal paesaggio immerso in un sempre più lungo crepuscolo, dalla mancanza di ogni attrezzatura e della minima comodità, dall'assenza di rifornimenti... Ma col passare del tempo, dopo incontri con orsi e foche, volpi artiche, lunghe camminate sul ghiaccio e mesi al termine della notte senza fine, si ritrova innamorata dell'Artico ostile, della sua bellezza irreale, conquistando così un grande senso di pace interiore e una rinnovata riconoscenza verso la sacralità e la bellezza della vita.""