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L' alleato naturale. I rapporti tra Italia e Germania Occidentale dopo la seconda guerra mondiale (1945-1955)
La storia dei rapporti tra Italia e Germania dopo la seconda guerra mondiale è una delle chiavi per capire le contraddizioni dell'Europa contemporanea. L'Italia fu tra i principali sostenitori della rinascita di uno Stato tedesco affrancato dall'influenza sovietica: i due paesi dovevano far parte dello stesso sistema di relazioni economiche e politiche. Partendo dall'analisi del punto di vista italiano sulla «questione tedesca», il volume ricostruisce, anche attraverso le reciproche percezioni, le matrici politiche ed economiche alla base delle relazioni bilaterali dalla fine della seconda guerra mondiale alla metà degli anni Cinquanta. In questo decennio presero forma quelle peculiari condizioni geopolitiche su cui si sarebbero fondati i rapporti tra Italia e Repubblica Federale durante il periodo della guerra fredda. -
L' uso del linguaggio nella pericolosità. Concetto e applicazioni
Nel codice penale si parla di pericolosità sociale come requisito per l'applicazione delle misure di sicurezza. Da tempo si ritiene che tale concetto sia generico, indefinito e quindi di difficile applicazione, tanto da dover essere abrogato. Questo libro prova a prendere la questione da un altro punto di vista: e se fossero le misure di sicurezza ad essere superate e non la pericolosità sociale? L'indagine porta a verificare come, in realtà, il concetto di pericolosità sia centrale nel diritto penale ed estremamente attuale. Si pensi alle misure di prevenzione, che arrivano a giustificare limitazioni della libertà personale anche molto invasive a soggetti che non hanno commesso alcun reato. Da qui nasce la domanda se in diritto penale esista un unico concetto di pericolosità. Domanda che, attraverso un percorso che passa dall'analisi del linguaggio, porterà a concludere che quando un concetto generico si insinua nel diritto e ne riceve una definizione, diviene concetto normativo che, a fronte di un nucleo di significato comune, assume forme diverse a seconda del contesto e dell'ambito sistematico cui si riferisce. -
Macerie d'Italia. Storia politica di una nazione in lotta contro la natura
Le calamità si presentano come un'interruzione della vita quotidiana che costringe i sistemi politici ad una risposta capace di mettere in mostra l'essenza e il significato ultimo dell'azione di governo in tempo di pace. Affrontare terremoti, frane, esondazioni, eruzioni - dalla prevenzione alla ricostruzione, passando per i soccorsi - significa impiegare risorse normative, tecniche, finanziarie, culturali e umane che mettono in gioco gli equilibri politici e soprattutto svelano il rapporto sempre problematico tra lo Stato, le sue articolazioni e la società civile. Nel caso dell'Italia questi eventi traumatici hanno da sempre scandito non solo la storia del territorio della penisola, ma anche quella politica e sociale. Il volume getta lo sguardo sulle principali catastrofi naturali che dal secondo dopoguerra hanno interessato la penisola, con l'obiettivo di farne un «termometro» per misurare la salute delle istituzioni pubbliche della nostra storia repubblicana e democratica. -
Filologia romanza. Vol. 2: Linguistica.
Nell'ambito della filologia romanza, la linguistica affronta il problema del passaggio dal latino alle nuove realtà romanze e di queste segue gli sviluppi dall'epoca medievale ad oggi; essa studia inoltre la storia linguistica delle comunità parlanti, indagando i tempi e i modi dell'accesso alla scrittura delle singole lingue e seguendo i processi che hanno portato all'espansione o alla riduzione della loro funzionalità sociale. Un'adeguata formazione linguistica è indispensabile per lo studio dei testi, letterari e documentari, prodotti nello spazio romanzo in epoca medievale e moderna. -
Corso di diritto processuale amministrativo
La disciplina del processo amministrativo costituisce un corpo normativo in costante evoluzione. Per quanto oggi assuma un ruolo fondamentale il Codice approvato nel 2010, il valore delle letture dottrinali e giurisprudenziali è molto significativo; anzi, a seconda dei casi, proprio il Codice o ha rilanciato teorie elaborate da tempo o ha provocato ricostruzioni ulteriori. Questo volume si propone di collocare l'attuale fisionomia del processo amministrativo nel contesto delle grandi tendenze che ne hanno percorso l'evoluzione e animato i profili distintivi. La trattazione è articolata in cinque capitoli (la giurisdizione amministrativa; il sistema delle azioni; il giudizio di primo grado; i riti speciali; le impugnazioni), nei quali all'esposizione piana dei principali istituti si accompagnano alcuni approfondimenti puntuali. A completamento dello studio viene messa a disposizione del lettore una piattaforma online, nella quale reperire la versione integrale delle sentenze più significative e una selezione di altri materiali utili alla migliore comprensione della materia. -
Islam e pluralismo. La coabitazione religiosa nell'Impero ottomano
La pax ottomana ha rappresentato per oltre quattro secoli la cifra distintiva del più longevo degli imperi mediorientali: l'Impero ottomano. La formula che ha garantito la convivenza pacifica tra culture, lingue ed etnie all'interno di un territorio vastissimo come quello ottomano è oggi più che mai attuale, alla luce delle sfide proposte dall'elaborazione di progetti, analisi e politiche che vadano nella direzione di una mediazione tra Occidente e islam. Il volume, ripercorrendo la traiettoria storica ottomana, mostra come alla base della coabitazione vi fossero elementi riconducibili ad esperienze eterogenee, tra le quali il legalismo islamico, le consuetudini turco mongole, il misticismo sufi e la tradizione cristiano bizantina. Il millet, organizzazione comunitaria non territoriale, rappresentava l'approdo istituzionale della strategia di coabitazione ottomana e si rivelò essere la dimensione privilegiata in cui gli affiliati delle tre grandi comunità religiose (ebrei, cristiano-ortodossi e armeni) poterono contribuire attivamente alla vita di un Impero a maggioranza musulmana, diventandone un pilastro portante. -
Riscrivere la nazione. La letteratura italiana postcoloniale
La letteratura italiana postcoloniale è fra i fenomeni letterari più rilevanti dal punto di vista storico, incisivi dal punto di vista culturale e rivitalizzanti dal punto di vista artistico degli ultimi decenni. Essa ha fornito e quotidianamente fornisce una rappresentazione simbolica dei numerosi cambiamenti sociali che hanno avuto luogo in Italia dalla fine degli anni Ottanta a seguito delle migrazioni globali transnazionali, incoraggiando la società a mettere in discussione il concetto stesso di identità italiana, a ripensare sé stessa e a concepire i migranti e le generazioni seguenti di nuovi italiani in modi che vanno oltre il rifiuto e la vittimizzazione. Il presente volume è un tributo alla rilevanza culturale e letteraria della letteratura italiana postcoloniale e al ruolo cruciale che essa ricopre nell'ampio contesto della cultura italiana contemporanea. -
Fondamenti di diritto tributario
Il «fondamento» dei tributi, prima ancora che normativo, è politico-sociale: i tributi disegnano il rapporto tra individuo e Stato e gli assetti della convivenza civile, mentre il prelievo fiscale incide nei rapporti produttivi e di mercato, condizionandone lo svolgimento ed essendone a sua volta influenzato. Nel fenomeno tributario si intrecciano dunque vari elementi e punti di vista, economici, politico-sociali, filosofici e storici, oltre che giuridici. Ciò che è vero in generale per lo studio del diritto, il quale non si esaurisce nell'esegesi o peggio nell'esposizione di «materiali» normativi o giurisprudenziali, vale a maggior ragione per questa disciplina: comprendere gli istituti tributari significa interrogarsi sulle loro giustificazioni di fondo, come si è tentato di fare in questo volume, rivolto agli studenti universitari nonché a studiosi e interessati a vario titolo al tema. -
Istituzioni di diritto privato
Il volume, con linguaggio prevalentemente rivolto agli studenti del primo anno, affronta le tradizionali materie civilistiche secondo la partizione del codice civile, storicizzando il fenomeno giuridico e stimolando la riflessione sui profili comparatistici. La trattazione tiene in massimo conto le prassi sociali e l'applicazione concreta della regola giuridica, alla ricerca di quello che è il diritto vigente, nel tentativo di abbattere la frattura tra la teoria e la pratica. Lo studio delle Istituzioni impone di comprendere che il diritto privato è un sistema giuridico unitario, non da vedersi come cristallizzato nella lettera della legge, ma in un'ottica dinamica, per giungere alla giustizia del caso concreto. È in tal senso costante nella trattazione il dialogo con le Corti, non certo tuttavia nell'ottica dell'appiattimento sulla massima giurisprudenziale, anzi, tentando di sviluppare un metodo per cui l'interprete - lungi dal concepire il diritto come mera tecnica - deve farsi portatore di ideologie e di valori. -
Oltre i confini. Le occupazioni italiane durante la Seconda guerra mondiale (1939-1943)
L'occupazione di Albania, Francia, Jugoslavia, Grecia e URSS durante la seconda guerra mondiale è rimasta per decenni una pagina non scritta della storia del fascismo. Basandosi su fonti di provenienza internazionale e sulla più recente letteratura pubblicata in diverse lingue, il volume ricostruisce le vicende dei territori europei occupati dall'Italia tra il 1939 e il 1943. Ne esce un quadro ricco e ragionato di come, parallelamente ai suoi partner dell'Asse, il fascismo inseguì il sogno di creare un proprio «spazio vitale», un impero centrato su Roma e includente territori europei ed africani. Andando oltre la sola prospettiva politica e militare il volume indaga, inoltre, le rapide trasformazioni e le violente contraddizioni che guerra e occupazione generarono nelle società occupate, conducendo l'impero fascista sull'orlo della dissoluzione ben prima della caduta del regime. -
Diritto alla bellezza. Educazione al patrimonio artistico, sostenibilità e cittadinanza
Il volume raccoglie gli interventi presentati dall'autrice in occasione di un ciclo di seminari rivolti a insegnanti e funzionari museali sul tema dell'educazione al patrimonio, della sperimentazione didattica e della valorizzazione della storia dell'arte. I vari contributi propongono una visione coerente e dinamica della storia dell'arte, aperta al presente e capace di mobilitare risorse utili al rilancio dell'Italia e dell'Europa, in senso valoriale e socio-economico. La conoscenza del patrimonio artistico e culturale ispira sentimenti di appartenenza e favorisce inclusione, pluralità e corresponsabilità democratica. Spogliata di una veste elitaria ormai superata, la storia dell'arte si rivela leva di sviluppo e di coesione sociale, ma anche palestra sentimentale capace di nutrire il bisogno di bellezza di ciascun cittadino. Con un misurato equilibrio tra esempi concreti e riflessioni teoriche, il testo si offre come manifesto di una politica culturale ed educativa che vede nei beni culturali il nutrimento di una spiritualità al tempo stesso individuale e collettiva. -
Qualunquismo. Una storia politica e culturale dell'uomo qualunque
«L'Uomo Qualunque» fu un settimanale satirico, un movimento di protesta e un partito politico. Nato, in tutte e tre queste sue componenti, dall'irriverente penna di un commediografo tutt'altro che anonimo, Guglielmo Giannini, il fenomeno del «qualunquismo storico» segnò una reazione spontanea alla nuova politicizzazione dell'Italia a seguito del crollo del regime fascista. Il successo pubblicistico del giornale fu seguito dal successo politico del partito che arrivò a influenzare in maniera rilevante le scelte della politica italiana negli anni di transizione dal fascismo alla Repubblica. Questo libro prova a delineare la storia politica e culturale del movimento di Giannini: prova cioè da una parte a rintracciare scopi, struttura e attività del partito politico e dall'altra a evidenziarne il retaggio, l'origine e il clima del suo formarsi e la sua eredità nella nostra cultura politica. -
Nell'immagine. Realtà, fantasia, esperienza estetica
In un panorama come quello contemporaneo, in cui gli studi sulla nozione di immagine proliferano attraversando molteplici ambiti disciplinari, questo volume propone un'analisi fenomenologica dell'immagine volta a descriverne le strutture essenziali e a indagarne il rapporto con la realtà. Più in particolare, a partire dagli scritti husserliani sulla fantasia e sull'immagine, il testo mira a mostrare come le distinzioni fatte emergere dall'occhio fenomenologico possano risultare decisive per la caratterizzazione dell'esperienza estetica, nella quale sembra messo fuori gioco l'interesse per l'esistenza delle cose e nella quale ci è dato di cogliere, sentendolo, un peculiare «valore». Tale aspetto viene qui sviluppato non solo su un piano prettamente teoretico, ma anche mediante un confronto con artisti le cui opere non cessano di sollevare questioni che sondano il confine fra realtà e finzione. -
Fumo. La storia d'amore tra gli italiani e la sigaretta
«Un libro che parla molto di come eravamo di come siamo diventati.» – Il VenerdìrnIl XX secolo, non solo in Italia, è stato avvolto in una nuvola di fumo di sigaretta. A lungo fumare è stato figo, un modo per manifestare ricchezza, seduzione, maturità, indipendenza, cameratismo, ribellione... La coltre si diradò man mano che l'opinione pubblica prese coscienza del nesso tra fumo e malattie, stabilito dalla ricerca medica sin dagli anni Cinquanta. Oggi il fumo ha perso le sue connotazioni positive, eppure non si è ancora dissolto del tutto, nemmeno dopo i divieti di fumare nei luoghi pubblici. Seguire la parabola del consumo di un prodotto così pervasivo offre una particolare via d'accesso al passato. Questa indagine, basata su una ampia varietà di fonti, dalle statistiche ufficiali al cinema, dalla letteratura ai periodici illustrati, permette di cogliere aspetti e trasformazioni avvenute in Italia nel XX secolo: l'evoluzione della ricchezza, i rapporti di classe, tra uomini e donne e tra Stato e cittadino, il ruolo della stampa, l'atteggiamento di fronte al rischio, l'immaginario erotico, l'americanizzazione del secondo dopoguerra. -
La lingua nella comunicazione. Corso di linguistica generale
Nessun momento storico è stato così fortemente dipendente dalla comunicazione come il nostro. Molte professioni, anche nuove, sono coinvolte direttamente in questo processo o si basano su abilità comunicative (il docente, l'avvocato, il magistrato, il politico, il medico, il giornalista, il pubblicitario, l'autore, per citarne alcune). In molte altre saper comunicare efficacemente garantisce opportunità maggiori a supporto della propria professionalità (il manager, il bancario, l'architetto, l'imprenditore, il funzionario della PA, l'artista, e così via). Il lettore di questo libro si troverà ad approfondire, in un percorso che si snoda per 10 capitoli, la conoscenza dello strumento che sta alla base della comunicazione, la lingua. Partendo dalle unità (i suoni, le parole, le frasi della lingua), studiate tradizionalmente nell'analisi linguistica, verrà portato a comprendere il funzionamento della lingua nella comunicazione e potrà impossessarsi degli strumenti per capire e produrre testi efficaci e per muoversi con scioltezza nell'universo comunicativo. Il percorso include anche una ricca considerazione della comunicazione non verbale (gesti, sguardi, posture). Esercizi e rinvii bibliografici consentono di esercitarsi e di studiare ulteriormente in autonomia. -
Marco Minghetti. Giovinezza e politica (1818-1848)
In questa prima parte di una ricerca biografica complessiva su Marco Minghetti (1818-1886), la formazione politica e culturale dell'uomo politico bolognese, futuro ministro e presidente del Consiglio del nuovo Regno d'Italia, viene inquadrata alla luce della complessiva storia europea del tempo. Dal decisivo ruolo della madre e della famiglia, che lo indirizzano fin da subito verso una concezione liberale dell'esistenza, agli studi condotti con maestri e precettori che gli forniscono solide basi culturali, la giovinezza di Minghetti si svolge lungo direttrici plurime, sia per quanto riguarda le materie di studio che per le esperienze di vita. Lo studio dell'Economia politica, verso la quale ben presto s'indirizzò influenzato dalle teorie di Sismondi, gli fornì le categorie interpretative per comprendere le dinamiche di quella grande trasformazione ottocentesca nella quale era immerso. I viaggi in Europa avevano il duplice scopo di osservare direttamente la modernità industriale in atto e di familiarizzarsi con il funzionamento dei regimi liberali rappresentativi. Trovò nel liberalismo moderato la piattaforma politico-programmatica per avviare il processo riformistico e l'elezione di Pio IX gli spalancò le porte della carriera politica. Giornalista, Consultore e poi Ministro del papa, con l'emergere nel 1848 dei limiti del riformismo pontificio Minghetti prese atto del fallimento del tentativo di conciliare religione e nazione e si recò al fronte a combattere per la guerra d'indipendenza. -
Augusto dopo il bimillenario. Un bilancio
Dopo le numerose iniziative (monografie, convegni, mostre) che hanno accompagnato il bimillenario della morte di Augusto, con i venticinque contributi raccolti in questo volume si è voluto non solo proporre un bilancio degli studi condotti in questi ultimi anni su Augusto e il suo principato, ma anche approfondire e mettere a fuoco aspetti che sono restati più in ombra negli studi e nel dibattito recente. Un ampio ventaglio di temi trova spazio nel volume: le Res Gestae divi Augusti; l'immagine di Augusto trasmessa da autori antichi quali Sallustio, Cicerone, Tibullo, Plutarco; alcuni nodi di politica interna ed estera; le riforme religiose; la Domus Augusta; l'Italia. Non vengono trascurati argomenti di carattere giuridico e archeologico e riflessioni sull'opera storiografica di Ronald Syme e di M.I. Rostovtzeff. Il volume si chiude con un saggio dedicato a Ottaviano e il cinema. -
Democrazia. L'invenzione degli antichi e gli usi dei moderni
Con la traduzione dei testi di Aristotele nel Duecento, il termine greco «democrazia» è stato introdotto nella lingua latina ed è diventato un elemento centrale nella comprensione dei fenomeni politici moderni. L'introduzione di «democrazia» nel latino medievale e nelle lingue volgari ha permesso di designare con questo termine realtà del tutto diverse da quelle pensate in origine. Non solo si è cominciato a parlare di «democrazia» e di «democratico» per fenomeni e personaggi del mondo contemporaneo, ma si è denominato così il momento iniziale di vita politica, o certe realtà primitive, assai lontane da quelle della Grecia antica. Con l'età delle rivoluzioni e il mondo del socialismo, il termine ha assunto un ruolo polemico, prima di consolidarsi nell'ambito della riflessione politica tra Otto e Novecento. I continui tentativi di conferire nuovi significati al concetto di democrazia, fino al giorno d'oggi, mettono in evidenza il singolare percorso seguito da questo termine tra i vocaboli politici di origine antica, in un processo ininterrotto di 'invenzione degli antichi' - di costruzione della tradizione e di definizione dell'eredità politica. Questo volume permette di capire la costruzione ideologica di una continuità democratica pensata come europea o occidentale. -
Caligola. Una breve vita nella competizione politica (anni 12-41 d.C.)
Il volume intende essere una biografia prevalentemente politica di Caligola, del quale esamina vicende e linee d'azione nell'intento di ristabilirne i corretti nessi cronologico-causali, spesso alterati dalle fonti letterarie, ideologicamente vicine ad un'aristocrazia senatoria ostile. La memoria di quest'imperatore ha infatti sofferto molto per la deformazione cui venne sottoposto quanto diceva o faceva, come nel caso del celebre cavallo, la cui annunciata nomina a console corrisponde non già all'improbabile follia di Caligola, ma alla sua volontà di irridere l'aristocrazia. L'infanzia di Caligola in Germania e in Oriente, l'adolescenza nella Roma cupa dello scontro tra Tiberio e Seiano da un lato e sua madre Agrippina Maggiore dall'altro, il trasferimento a Capri presso Tiberio, l'ascesa al regno nel 37, l'improvvisa malattia, gli anni di impero vissuti quasi tutti fra le insidie sono ripercorsi attentamente, fino alla morte in una congiura complessa. -
Piero Pieri. Il pensiero e lo storico militare
Piero Pieri (1893-1979) può essere considerato lo storico padre della storia militare italiana intesa in senso accademico-scientifico. Allievo di Salvemini, alpino pluridecorato nella Grande guerra, vicino a Croce, censurato dal regime fascista e in contrasto con Gioacchino Volpe, in corrispondenza con molti grandi intellettuali del suo tempo, il percorso di Pieri come studioso si intreccia con la storia italiana, in particolare dell'università e del mondo della cultura tra età liberale, fascismo e Repubblica. Le vicende personali dello studioso offrono un affresco sullo sviluppo della storiografia italiana, in particolare di quella militare, intesa da Pieri come superamento della storia evenemenziale delle battaglie, per tracciare invece la relazione tra guerra e politica. Il volume narra il suo percorso personale e intellettuale per comprendere le origini e lo sviluppo dei suoi studi sulle guerre del Rinascimento, del Risorgimento, della Grande guerra e sulla Resistenza, con i quali la storia militare italiana raggiunse per la prima volta una maturità e una complessità comparabili a quelle internazionali.