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Faremo foresta
A partire da un dolore comune a tanti – la malattia, la fine di un matrimonio, un bambino da proteggere – e armata di un talento luminoso e di una grazia unica, Ilaria Bernardini inventa un alfabeto botanico-sentimentale con cui compone una formula magica dal potere universale. rnrn""Questo è il romanzo - doloroso, struggente, bellissimo - di una scrittrice matura, capace di raccontare il cambiamento. Un mese, un anno, un amore. Cambiamento che non corrisponde a un istante preciso, ma che prevede un andirivieni incessante tra passato e presente."""" - Teresa Ciabatti, Corriere della Serarnrn«Ti spengo la luce» dico a Nico. «Lascia aperta la porta» mi dice lui. «Ho paura.» «Non c'è niente di cui avere paura» lo convinco. «Potrei essere il primo che vive per sempre?» chiede. «Potresti» gli rispondo. E sono certa che potrebbe proprio esserlo.rnrnTutto ha inizio nel giorno del disastro. Anna sta piangendo la fine del suo amore: lei e il papà di Nico, il loro bambino di quattro anni, hanno deciso di lasciarsi. Quel giorno Anna incontra per caso Maria, un'amica di sua sorella che non conosce bene. Mentre parlano, Maria comincia a stare molto male. Anna le tiene la mano, la guarda crollare, chiama i soccorsi. Solo dopo l'ambulanza, il ricovero, le telefonate, si scopre che Maria ha avuto un aneurisma cerebrale. rnTrascorre una lunga estate di convalescenza e dolore per entrambe. Come si fa a reimparare a uscire di casa e parlare con le persone dopo aver capito quanto vicina è la fine? Come si fa a dire a un bambino che il papà e la mamma non si amano più? La crisi economica ha intanto reso tutti più poveri, le meduse invadono i mari, si annuncia la fine del mondo e pure le piante sul terrazzo della nuova casa di Anna e Nico sono mezze morte. Attorno alle due donne, solo siccità, incertezza e paura. Finché, insieme, cominciano a occuparsi del terrazzo disastrato e, mentre Maria toglie il secco e il morto, pianta nuovi semi e rinvasa, Anna le prepara da mangiare. Così, stagione dopo stagione, la menta diventa verdissima e forte, il limone e il fico danno i frutti e spuntano i girasole. L'oleandro e il glicine s'infittiscono, arrivano le lucertole, le farfalle, e ogni mattina un merlo comincia a visitare Anna e Nico. rnLe due donne imparano a prendersi cura delle piante e l'una dell'altra. E proprio come il terrazzo, anche questa storia si fa sempre più rigogliosa, fino a trasformarsi in una foresta, talmente selvaggia da contenere le vicende di tutta l'eccentrica famiglia di Anna e persino quelle della buffa cartomante a cui lei si rivolge in cerca di aiuto. rnA partire da un dolore comune a tanti – la malattia, la fine di un matrimonio, un bambino da proteggere – e armata di un talento luminoso e di una grazia unica, Ilaria Bernardini inventa un alfabeto botanico-sentimentale con cui compone una formula magica dal potere universale. Con Faremo Foresta inauguriamo un movimento gentile, fatto di cura e mani... -
Un ragazzo d'oro
Mi dicono che sono dotato. Beh, ovviamente non intendo solo in quel senso... Ho anche un discreto cervello e un cuore grande. E mi piace usare tutti i miei doni al meglio. Sono, in pratica, un ragazzo d'oro. rnrn«Dolce come un cupcake, piccante come il peperoncino. Chase e Josie stanno per scoprire quanto la loro amicizia possa diventare... bollente!» - Devilishly Stylishrn«Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare... Ma se a giocare col fuoco è la dolce Josie, quanto potrà resistere il nostro Ragazzo d'oro?» - Crazy For Romancern«Se con Grey's Anatomy vi siete innamorate del Dottor Stranamore, aspettate di leggere la storia del Dottor Schianto... lo adorerete!» - Sognando dietro ai librirnrnLa mia vita scorreva tranquilla finché mi sono ritrovato alle prese con una coinquilina provocante, in una situazione davvero complicata... Perché riuscire a scovare un appartamento a New York è più difficile che trovare il vero amore. Così, anche se adesso vivo con la sorellina del mio migliore amico, estremamente sexy e incredibilmente affascinante, so perfettamente come mi devo comportare: posso resistere a Josie, sono disciplinato e so tenere le mani a posto, anche se condividiamo solo cinquanta metri quadrati e le tentazioni sono tante. Ma io le ho sempre ignorate, almeno fino alla notte in cui lei ha insistito per infilarsi sotto le mie coperte... L'avrebbe aiutata a dormire dopo ciò che era successo quel giorno, diceva. Vi dò un indizio: nessuno dei due ha dormito... rnVi ho già detto che lei è anche la mia migliore amica? Che è brillante e stupenda sotto ogni punto di vista? Immagino che queste qualità rendano anche lei una ragazza d'oro... -
Non sanno camminare sulla terra
Ogni esistenza ha bisogno di uno scopo, un fine, anche se si tratta di semplici illusioni. Dopotutto avere un amore, un sogno, una fede fa la differenza tra vivere e sopravvivere.rnrn1896: Gualtiero è un illustre professore di chimica, ambizioso e pieno di ideali, che guarda con rassegnazione i propri figli avviarsi verso incerti destini. Un secolo dopo, Daniele, un suo discendente, trascorre la quotidianità ben lontano da quegli ideali, forse anche a causa del suo strano lavoro. Con alcuni colleghi, in un anonimo ufficio perso nella campagna romana, distrugge documenti spesso inquietanti, vecchi verbali della questura o ancor più misteriosi rapporti riservati. rnDaniele è separato e ha un figlio che vede poco o nulla, dotato di un'intelligenza straordinaria. Da alcuni anni si è appartato a vivere in un borgo di pietre sormontato da un castello, che da un millennio tiene stretta a sé una collina di olivi. Gli alberi digradano verso valle facendo finta di non accorgersi della grande città che, giorno dopo giorno, si avvicina con il suo cemento. In questo scenario idilliaco, sospeso nel tempo, Daniele prova a venire a patti con se stesso. E lo fa attraverso un silenzioso confronto con i colleghi – Lucia, una donna piena di vita impegnata nella scelta delle proprie illusioni; Ico, un uomo burbero sempre in lotta con tutti – e soprattutto attraverso la ricostruzione del proprio passato e degli ideali che hanno mosso i suoi antenati, lungo l'arco del Novecento. rnGradualmente, Daniele si convincerà sempre più che ogni tentativo di cambiare il mondo debba partire dall'impegno di cambiare se stessi. E saranno proprio gli olivi e i contadini, loro padroni e custodi, a insegnargli a non continuare a inciampare nelle fragilità e nelle vicissitudini della sua famiglia. rnCon la leggerezza di una favola e la profondità di un racconto filosofico, Sergio De Santis mette in scena le vicende di una famiglia attraverso i nodi cruciali della Storia del nostro Paese, ma soprattutto mostra i turbamenti dell'uomo moderno, alla costante ricerca della propria dimensione esistenziale. -
Il libro delle spade
Spade e sortilegi sono sempre armi a doppio taglio. E conoscerne i segreti può significare la salvezza. O la dannazione. Ecco il filo sottile che percorre questa ricca e variegata antologia di ""Sword and Sorcery"""" che comprende le firme più celebri e le nuove promesse del fantasy, tutte capaci di spingere il genere ai suoi estremi confini e mescolarlo al western, alla commedia nera, all'odissea picaresca. Da Robin Hobb a Scott Lynch, da Garth Nix a Ken Liu, ci addentriamo in palazzi sfarzosi e galeoni corsari, sudice taverne e tane di draghi sputafuoco, custodi di tesori inimmaginabili. A incontrare spadaccini e guerriere, ladri e regine, cavalieri impazziti e stregoni, demoni e divinità. Una raccolta che farà la gioia di tutti gli appassionati, un omaggio a J.R.R. Tolkien e Michael Moorcock, Fritz Leiber e Stephen King, da chi, grazie a loro, ha imparato a sognare e scrivere. Sedici gemme del fantastico contemporaneo, che comprendono anche una splendida e fosca narrazione di George R.R. Martin, ambientata nel mondo complesso e imprevedibile de """"Il Trono di Spade"""". Molti secoli prima di Daenerys Targaryen, Tyrion Lannister e Jon Snow, il Trono di Spade infatti incombeva già sui Sette Regni, suscitando rivalità e bramosie. I Targaryen cavalcatori di draghi hanno imposto il loro dominio con fuoco e sangue, ma non tutti sono disposti ad accettare i loro usi, che sembrano sfidare al tempo stesso uomini e dèi. Corvi recano messaggi imperiosi. Le ombre sussurrano parole rivoltose. In segreto si affilano le spade. E anche tra i figli del Conquistatore c'è chi tragicamente vorrebbe solo essere amato, e chi invece è pronto a essere odiato e temuto, pur di ottenere ciò che vuole. La guerra incombe, ed è il momento che i draghi si alzino ancora in volo."" -
Sangue cattivo
È un eroe? È un omicida? Una sola cosa è certa: suo fratello è tornato. Il nuovo thriller di Lisa Gardner porta la suspense a nuovi livelli.rnLui si fermò accanto al furgone, gli occhi fissi su di me. ""Puoi farcela, Telly. Magari sarà una passeggiata e farai ancora tanti errori. Ma io vedo qualcosa di buono in te. Hai salvato tua sorella e ora devi solo trovare il modo di salvare te stesso. Un altro anno, Telly, poi dipenderà tutto da te. Che cosa vuoi essere?""""rnOtto anni fa, Telly Ray Nash ha ucciso suo padre, un ubriacone violento, con una mazza da baseball. Così facendo ha salvato se stesso e la sorellina Sharlah. Da quel momento però i due fratelli sono cresciuti separati, senza incontrarsi mai. Oggi Sharlah ha tredici anni e finalmente si sta lasciando tutto questo alle spalle. Dopo essere passata da una famiglia affidataria all'altra, ora sta per essere adottata da Rainie e suo marito Pierce Quincy, ex agente dell'FBI in pensione. E c'è una cosa che Sharlah adora dei suoi nuovi genitori: sono entrambi esperti in """"mostri"""". Un giorno però arriva una notizia. Un doppio omicidio alla stazione di benzina locale, e un uomo armato che scappa sparando per coprirsi le spalle e si rifugia nei fitti boschi dell'Oregon. Rainie e suo marito si precipitano per dare una mano con le indagini, ma si trovano di fronte a un'evidenza inquietante: è molto probabile che l'assassino sia Telly, e la sua catena di sangue potrebbe essere appena iniziata. È una lotta contro il tempo. Bisogna trovare Telly, mentre un interrogativo tormenta i Quincy: perché dopo otto anni il ragazzo ha ricominciato a uccidere? Cosa significa questo per Sharlah? Tanto tempo prima, Telly le aveva salvato la vita. Ma ora lei stessa è costretta a fare i conti con un dubbio terribile: suo fratello è un eroe o un omicida? E quanto costerà alla sua nuova famiglia conoscere questa ultima, sconvolgente verità? Sharlah è sicura di una sola cosa: che il più grande pericolo è sempre accanto a te, vicinissimo, alle tue spalle."" -
Monaco
Settembre 1938. Hitler vuole la guerra. Chamberlain vuole a tutti i costi preservare la pace. Alla conferenza di Monaco si gioca il tutto per tutto. E il mondo sta con il fiato sospeso.rnrnSettembre 1938. Hugh Legat è uno degli astri nascenti del Servizio diplomatico britannico e lavora al numero 10 di Downing Street come segretario particolare del primo ministro, Neville Chamberlain. L'aristocratico Paul von Hartmann fa parte dello staff del ministero degli Esteri tedesco ed è in segreto un membro della cospirazione anti-Hitler. rnI due uomini, che si erano conosciuti e frequentati a Oxford, non si sono più visti né sentiti per sei anni, fino al giorno in cui le loro strade si incrociano nuovamente in circostanze drammatiche in occasione della Conferenza di Monaco, un momento cruciale che definirà il futuro dell'Europa. rnEntrambi si ritroveranno di fronte a un grave dilemma: quando sei messo alle strette e il rischio è troppo alto, chi decidi di tradire? I tuoi amici, la tua famiglia, il tuo paese o la tua coscienza? rnNella tradizione di Fatherland, che ha reso famoso Robert Harris in tutto il mondo, Monaco è un romanzo di spionaggio basato sui fatti reali che hanno cambiato il corso della storia, che parla di tradimento, coscienza e lealtà ed è ricco di dettagli e figure chiave dell'epoca – Hitler, Chamberlain, Mussolini, Daladier –, raccontati in maniera vivida e cinematografica. -
Linea di fuoco. Search and destroy
Esistono quelli che ci sono stati e per il loro sangue freddo sono riusciti a tornare. Come Joshua Hood. Nessuno sa raccontare le operazioni segrete come lui. Perché lui vi ha preso parte.rnrnrnUn tempo Mason Kane era un soldato leale e fiero di appartenere al programma segreto Anvil, un reparto di élite impiegato in operazioni clandestine di guerriglia. Ma tutto cambia quando il suo comandante, coinvolto in un intrigo in Medio Oriente per provocare un intervento militare degli Stati Uniti, gli ordina di sterminare un'intera famiglia afghana. rnRifiutandosi di obbedire, Kane firma la sua condanna. Ora è costretto alla fuga, mentre i suoi ex commilitoni gli danno la caccia e il paese che ha sempre servito lo accusa di terrorismo. rnFacendo affidamento sulle sue straordinarie capacità di resistenza e sull'aiuto dell'agente speciale Renee Hart, Mason deve ora affrontare la missione più difficile: sventare una cospirazione ai danni del presidente degli Stati Uniti e impedire a un gruppo di soldati fuori controllo di portare a termine il loro piano di sangue. Primo della serie ""Search and Destroy"""", Linea di fuoco è un thriller che regala i massimi livelli di adrenalina e contiene una sofisticata conoscenza delle operazioni d'intelligence, paragonabile, per forza e azione, ai romanzi di American Sniper."" -
Come oro nelle crepe. Così ho imparato a rendere preziose le mie cicatrici
In questo piccolo libro sapienziale, Gioia Di Biagio, affetta da una sindrome rara che rende anche la sua pelle estremamente fragile, insegna come non arrendersi ai limiti del proprio corpo, trasformando la fragilità in bellezza e le cicatrici in rifiniture dorate.rn""Ho scoperto l'arte giapponese del kintsugi quando ho dovuto riparare una statuina di porcellana preziosa andata in frantumi. Ho pensato che sarebbe stato bello poter fare lo stesso con le persone e ho deciso di usare quell'arte antica per rimettere insieme anche i pezzi della mia vita, per guardarli uno a uno e incollarli amorevolmente. Avevo passato tanto tempo a far credere agli altri che tutto andasse sempre bene, nella speranza di non essere considerata diversa o guardata con compassione. A nascondere la mia storia raccontando altre storie. Qualcosa è successo, poi, che mi ha fatto accettare le difficoltà e mi ha portata a trarre un insegnamento anche dalle esperienze più dolorose. Cadi, ti rialzi. Non sempre ci sono riuscita ma ci ho sempre provato. Ho imparato a valorizzare le mie ferite, a mostrarle, perché sono proprio loro a rendermi una persona unica e preziosa. Come in un rituale antico, ho riempito con l'oro le cicatrici della mia vita e ho scritto sul mio corpo la mia storia."""" In questo piccolo libro sapienziale, Gioia Di Biagio, affetta da una sindrome rara che rende anche la sua pelle estremamente fragile, insegna come non arrendersi ai limiti del proprio corpo, trasformando la fragilità in bellezza e le cicatrici in rifiniture dorate, come nella tecnica del kintsugi. Il suo è un esempio di resilienza, un insegnamento per tutti: è davvero possibile abbracciare il proprio dolore e trasformarlo in una forma d'arte quotidiana. Perché nessuno sa essere forte come una persona fragile."" -
La fattoria degli animali liberi. Ediz. a colori
Da due dei più celebri autori di albi illustrati per bambini, un piccolo capolavoro dove testo e immagini si fondono per raccontare una storia di amicizia e giustizia. rn«Un classico per l'infanzia.» - Kirkus Reviews rnC'era una volta una papera che aveva la sfortuna di vivere con un contadino pigro. Mentre lui passava le sue giornate a letto, la papera lavorava e faticava nella fattoria. Finché un giorno anche gli altri animali decisero di agire... Età di lettura: da 3 anni. -
Cronaca di una morte annunciata
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, ""villaggio bruciato dal sale dei Caraibi"""", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità."" -
Istantanea di un delitto
Rutherford Hall, campagna inglese, anni cinquanta. Manca poco a Natale. La signora McGillicuddy ha passato la giornata a fare acquisti e sta ritornando a casa in treno quando, improvvisamente, un altro convoglio si affianca al suo e l'anziana donna assiste suo malgrado a uno spettacolo sconvolgente: in una delle carrozze un uomo sta strangolando una donna. Terrorizzata, la signora cerca di avvertire il controllore e la polizia, ma nessuno le crede: non sono stati rinvenuti cadaveri e non è stata denunciata la scomparsa di nessuno. Fortunatamente, però, la signora McGillicuddy è una vecchia amica di Miss Marple... -
Aria di neve. La prima indagine di Mycroft, il gatto detective
Con penna lieve e ironica, Serena Venditto costruisce una commedia in giallo fitta di omaggi letterari e abitata da personaggi irresistibili, tra i quali spicca il profilo sinuoso e sornione di un gatto destinato a entrare nella Hall of Fame dei suoi illuminati simili.rn«Se siete disposti a credere che un gatto possa aiutare una traduttrice a indagare su un delitto, questo libro fa decisamente per voi. Se non siete disposti a credere queste cose, scusate, ma che leggete a fare?» - Marco Malvaldirnrn Ariel è una ragazza italo-americana che ha girato mezzo mondo e ora vive nell'adorata Napoli. Lavora come traduttrice di romanzi rosa dai titoli immancabilmente profumati di agrumi e, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza, è appena stata lasciata da Andrea, l'uomo perfetto, ispettore di polizia e compagno dolce e premuroso. In lei si aggrovigliano sconforto, delusione, rabbia, ma soprattutto la fastidiosa sensazione di vivere in una di quelle storie melense e scontate che le consentono di pagare l'affitto. È necessaria una svolta, qualcosa di tanto imprevisto quanto atteso. E così, facendosi coraggio, Ariel si mette alla ricerca di un luogo dove ricominciare da zero. Presto si imbatte nel coloratissimo e disordinato appartamento di via Atri, dove vivono altri tre ragazzi: Malù, sagace archeologa con una passione per i romanzi gialli, Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane, e Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese. Un terzetto strambo e caotico cui si aggiunge la presenza fissa di Mycroft, uno stupendo gatto nero dagli occhi verdi che, coi suoi eloquenti miagolii, non ha bisogno della parola per farsi capire alla perfezione. Ariel si sente subito a casa, e tra una chiacchiera in cucina, un concerto e una passeggiata in una Napoli infuocata di sole, le cose per lei riprendono a girare per il verso giusto, al punto che dimenticare Andrea sembra quasi possibile. Ma proprio allora un evento tragico che si consuma molto vicino ai coinquilini rimetterà tutto in gioco e sconvolgerà il microclima di via Atri. Un suicidio vagamente sospetto o un vero e proprio delitto della camera chiusa? Le ""celluline grigie"""" di Malù non potranno che essere stuzzicate da questa sfida e l'archeologa-detective coinvolgerà tutto il gruppo nelle indagini, cui parteciperà anche Mycroft dando sfoggio della sua sottile, felina intelligenza."" -
Alla ricerca del tempo perduto. Vol. 2: All'ombra delle fanciulle in fiore.
"All'ombra delle fanciulle in fiore"""" rappresenta, all'interno di quel """"tout vivant"""" che è la """"Recherche"""", il momento spirituale e biologico della giovinezza. Libro """"corale"""", """"estroverso"""", di un fascino duraturo, è anche un libro """"marino"""", nel quale il paesaggio della costa normanna insolitamente assolata, tratteggiata con tocchi impressionisti, fa da sfondo al doppio amore del narratore per Gilberte prima e per la piccola banda delle """"fanciulle in fiore"""" poi, in cui spicca Albertine. Tra i molti incontri decisivi, quello con lo scrittore Bergotte e il pittore Elstir, che inizieranno il narratore alla vita e all'arte." -
Il grande lucernario. La lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura
«Lei è proprio un Grande Lucernario, professore.» Fu una donna ad apostrofarlo così durante una cena. Assomigliava a Olivia, fidanzata di Braccio di Ferro. E Veronesi ritornava spesso su quel complimento, soprattutto quando qualcuno lo definiva luminare. No, macché luminare: sono un lucernario.rnrnrnrnQuesta è la storia di una rivoluzione e di una sfida. La vita di un medico che si dedica per tanti anni alla medicina in un centro di eccellenza internazionale e passo passo si arricchisce di uno sguardo olistico. Perché la sfida è tenere insieme gli inviolabili poteri della scienza e la nostra parte misteriosa. Siamo esseri complessi e meravigliosi: il corpo fisico è solo una parte di noi. Ecco perché la medicina dovrebbe aprirsi a filosofie e pratiche che non hanno a che fare solo con la parte tangibile o con la cosiddetta «psiche». E mettere al centro la ricerca della cura unica e speciale per ognuno di noi. L'ascolto e il rispetto di chi ha bisogno, la comprensione e l'empatia, l'accompagnamento nel percorso della guarigione. La storia di Giovanna Gatti, Maria Giovanna Luini quando scrive libri, è il percorso di un medico che non abbandona le proprie radici ma le oltrepassa e approfondisce questioni che alcuni definiscono come meramente «alternative». E tutto accade durante l'esperienza più incredibile della sua vita, cioè nei sedici anni fianco a fianco di Umberto Veronesi. Perché l'eredità di Veronesi non si chiama solo chirurgia. Ciò che impariamo da un maestro non è dire fare e pensare quello che il mondo si aspetta da noi, ma dire fare e pensare quello che siamo, per sentirci davvero vicino al nostro cuore di verità, dentro la scoperta continua e irripetibile del mistero di esseri umani. -
Tortura. Storia dell'occupazione nazista e della guerra civile (1943-45)
Nei venti mesi intercorsi tra l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la fine dell'aprile 1945, occupazione tedesca e guerra civile determinano spirali di violenze e crimini orribili. rn«Mi vidi per quindici giorni appeso per aria, fustigato, arso. E non ignoravo quello che mi avrebbe aspettato poi se non avessi parlato: i bagni nella pece bollente, le camere refrigeranti, il casco di ferro, le scosse elettriche, insomma tutto quello che non avevo ancora provato. Una paura folle mi prese: e se non resistessi a tutto questo?» - Luciano Bolis, partigiano di Giustizia e Libertà torturato a GenovarnrnrnNella Repubblica di Salò gli apparati di repressione dell'antifascismo praticano la tortura per strappare informazioni, provocare sofferenze, umiliare il nemico. Nello scontro totale, il valore della vita si degrada fino a perdere di significato. Tortura racconta la «guerra sporca» dei reparti collaborazionisti, che li induce a commettere - nelle prigioni di via Tasso a Roma come nel carcere di San Vittore a Milano - sevizie di ogni genere: somministrazione di scariche elettriche, waterboarding, bruciature dei genitali, simulazioni di fucilazione. In celle buie e sovraffollate c'è chi, con lo sguardo allucinato, il viso macilento e la coscienza annebbiata, si riconosce a stento nello specchio. E chi, giunto alle soglie della pazzia, pensa al suicidio come gesto di estrema e lucida disperazione. Molte donne, poi, rimangono vittime di stupri o sevizie sessuali. Di questo inferno - che il Pasolini di Salò reinterpretò con sinistro acume - Mimmo Franzinelli dà ora conto in pagine di drammatico spessore. Trascurato dalla storiografia italiana, il fenomeno della tortura è caratterizzato da vari luoghi comuni: per esempio che la grande maggioranza degli inquisiti tacesse durante gli interrogatori o che le sevizie fossero poco utili sul piano operativo. L'approfondita analisi della situazione dimostra che non è così. Tra chi riuscì a tacere, nonostante disumani tormenti, ci sono due tra i più stretti collaboratori di Ferruccio Parri, dirigenti della Resistenza in Liguria e Lombardia: Luciano Bolis e Manlio Magini. Seppure in versione isolata, anche i partigiani ricorsero alla tortura. E questa è la pagina più nera della Resistenza, il suo lascito peggiore. Eppure, non è possibile un'equiparazione. Oltre alla rilevante diversità quantitativa, le torture inflitte dai fascisti rivestirono carattere istituzionale, mentre quelle perpetrate dai partigiani violarono le norme diramate dai CLN (infatti, molti seviziatori furono puniti dagli organi della Resistenza). Sulla base di un'ampia documentazione inedita e di una sapiente ricognizione delle fonti, Franzinelli racconta come si svolsero effettivamente i fatti, sfrondandoli della deformazione manichea e ideologica con cui sono stati spesso tramandati in scritti e discorsi celebrativi. Nella convinzione che, per comprendere un periodo così drammatico della nostra storia, si debba intraprendere un viaggio nell'orrore e guardarlo in faccia, anche per imparare a riconoscere i meccanismi oscuri dell'animo umano e trovare - forse - possibili antidoti. -
L' ora più buia. Maggio 1940: come Churchill ha salvato il mondo dal baratro
Eroe di guerra. Patriota. Ubriacone. Imperialista. Politico. Depresso. Scrittore. Visionario. Aristocratico. Voltagabbana. Pittore. Nel maggio del 1940 queste erano solo alcune delle «credenziali» con cui Winston Spencer Churchill si presentava alla Camera dei Comuni per assumere l'incarico di primo ministro del Regno Unito.rnrn La nazione era in guerra da otto mesi e le cose non stavano andando affatto bene. Più che un nuovo capo del governo, il paese invocava un condottiero, e pochi, in quei giorni cupi, avrebbero scommesso sull'ormai sessantacinquenne primo lord dell'Ammiragliato. Bastarono invece quattro settimane perché i sudditi di Sua Maestà scoprissero in lui il grande leader, l'uomo capace di commuovere e spronare, il comandante in grado di salvare l'esercito britannico dalla catastrofe di Dunkerque e di decidere così le sorti del conflitto. Eppure, nei giorni drammatici in cui le inarrestabili armate tedesche si impossessavano dell'Europa occidentale e sembravano pronte a sferrare il colpo finale contro la Gran Bretagna, nella sala del Gabinetto di guerra Churchill meditava seriamente sulla possibilità di avviare trattative di pace con Hitler. Ma fino a che punto il leader britannico si spinse sulla via di un accordo con il Führer? Fino a un punto pericoloso, come sembrano rivelare i verbali delle riunioni del Gabinetto di guerra conservati presso i National Archives di Londra. In quelle ore fatali di incertezza ed esitazione, Churchill parve davvero a un passo dal prendere una decisione che avrebbe cambiato i destini del mondo. Perché non lo fece? Perché non diede ascolto a quanti ritenevano che quella fosse l'unica strada per evitare la disfatta? Con L'ora più buia lo scrittore e sceneggiatore Anthony McCarten ricostruisce gli eventi di quelle settimane, restituendoci un'immagine di Winston Churchill del tutto inedita, lontana dall'icona dello statista sicuro di sé e certo della vittoria. Da queste pagine emerge invece un uomo lacerato dal dubbio, quasi schiacciato dal peso della responsabilità e ridotto all'angolo dall'incalzare degli eventi, ma che, nonostante tutto, seppe trovare il coraggio di presentarsi davanti al proprio paese, per convincere, ispirare, instillare nel cuore del popolo britannico sentimenti che esso stesso non sapeva di possedere. Fu in quei giorni tormentati che Churchill ruppe gli indugi, respinse ogni ipotesi di trattativa e rivolse alla nazione uno dei discorsi più celebri di tutti i tempi, utilizzando quella che allora sembrava essere l'unica arma a sua disposizione: le parole. Si dice infatti che nell'ora più buia egli seppe mobilitare e mandare in battaglia la lingua inglese. Non è solo una bella metafora. Quel discorso fu indubbiamente un magnifico saggio di arte oratoria, un'arte che Churchill aveva appreso dai greci e latini, in particolare da Cicerone. Ma, soprattutto, fu il suo modo di restare dalla parte giusta della Storia. -
Un meraviglioso accidente. La nascita della vita
Frutto dell'incontro culturale tra due mondi e del contagio creativo di schemi mentali e linguaggi diversi, ""Un meraviglioso accidente"""" premia l'ambizioso sforzo degli autori di voler trasmettere, con una narrazione piana, le idee di base sulla vita in forma non «scientificamente confezionata».rnrn«Dagli atomi alle cellule, dai protogenomi RNA ai genomi DNA, dall'individuo alla specie, un racconto della nostra storia biologica iniziato quaranta milioni di secoli fa.»rnrnCome è nata la vita sulla Terra? Come si sono formati gli organismi viventi a partire da materia inerte? Qual è il segreto del meccanismo riproduttivo che assicura una sostanziale identità tra gli individui della stessa linea generativa? E, infine, dove si colloca la specie umana in questo strabiliante anche se sempre meno misterioso processo? Per rispondere nel modo più semplice a domande così complicate un matematico-informatico, Vincenzo Manca, e un letterato-scrittore, Marco Santagata, hanno scelto di raccontare la nascita e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta, a partire dal Big Bang, come la sceneggiatura di un film, descrivendo con la giusta tensione narrativa ambienti, personaggi, azioni, sequenza cronologica e i passaggi indispensabili per seguirne la trama. Così, pagina dopo pagina, incontriamo tutti i principali protagonisti - atomi, molecole, monomeri, polimeri, membrane, cellule, cromosomi, organismi e specie - e le svolte epocali di quella grandiosa e meravigliosa avventura iniziata 3 miliardi e 800 milioni di anni fa con la comparsa della protocellula LUCA, un aggregato di molecole in grado di generare copie di sé capaci di generarne altre, dalla quale provengono tutti gli esseri viventi. Rinunciando volutamente a formule chimiche ed equazioni matematiche, essenziali nell'elaborazione e comunicazione scientifica ma spesso barriere insormontabili per i non specialisti, gli autori sono riusciti - anche grazie agli illuminanti disegni di Guido Scarabottolo che corredano l'esposizione - nell'ardua impresa di illustrare in modo chiaro e senza mai scadere nella banalizzazione processi biochimici complessi come la replicazione, la generazione, la memorizzazione e la riproduzione, che sono i fili con cui l'«accidente» e la «regola» hanno tessuto l'ordito della nostra storia e identità biologica. Un lunghissimo cammino che, nonostante gli enormi progressi compiuti nella conoscenza delle sue leggi e della sua dinamica, lascia ancora aperti molti interrogativi cruciali."" -
La fine delle banche. Il denaro, il credito e la rivoluzione digitale
È possibile immaginare un futuro senza banche? È realistico ipotizzare un sistema finanziario indipendente dall'attività bancaria? rn«Non sprechiamo un'altra crisi finanziaria. Possiamo davvero lasciarci le banche alle spalle. Una prospettiva assolutamente nuova.» - Financial Timesrn«Stimolante, audace, visionario.» - Foreword ReviewsrnrnrnE, soprattutto, è possibile scongiurare una nuova crisi come quella che nel 2007-2008 ha trascinato l'economia mondiale in una delle più gravi e a tratti perduranti fasi recessive della storia, con costi sociali altissimi che i governi, in particolare quelli dei paesi occidentali, da un decennio stentano a fronteggiare? Jonathan McMillan, nom de plume dietro il quale si celano due esperti del settore - un accademico e un investment banker -, sembra non avere dubbi. Il nostro sistema bancario, sostiene McMillan, è fondamentalmente instabile, soggetto a ogni genere di speculazione finanziaria e, come hanno dimostrato i tanti fallimenti di importanti istituti di credito, capace di sottrarsi alla vigilanza dei vari organi di controllo e alle valutazioni delle agenzie di rating. La rivoluzione digitale, poi, ha complicato tutto, rendendo le transazioni bancarie più complesse, i flussi di denaro meno trasparenti, i prodotti finanziari sempre più aleatori. Difficilmente, quindi, un settore così esposto e deregolamentato potrà sopravvivere a lungo. Tuttavia, secondo McMillan è proprio questa la buona notizia, perché l'inevitabile fine delle banche così come le abbiamo conosciute negli ultimi trent'anni suggellerà l'inizio di un sistema finanziario moderno, sicuro e funzionale. Affinché questo veda la luce sono sufficienti alcune regole e innovazioni molto semplici, che vanno dalla ridefinizione del ruolo del settore pubblico e delle banche centrali a nuovi criteri nell'erogazione del credito - come l'adozione di piattaforme peer-to-peer per l'allocazione dei prestiti -, dall'introduzione di norme finalizzate a scoraggiare le speculazioni finanziarie alla sempre maggiore diffusione della moneta elettronica, dal reddito incondizionato o «di base» per assicurare la stabilità dei prezzi a una cornice legale che garantisca un monitoraggio continuo e sicuro dell'attività creditizia. L'obiettivo, sostiene McMillan, è la disintermediazione bancaria, cioè la possibilità per famiglie e imprese di accedere al credito in forme nuove, creative e funzionali, spezzando quel legame tra credito e creazione di moneta che costituisce oggi una delle principali criticità del sistema bancario. La fine delle banche offre dunque un ventaglio di soluzioni innovative, non convenzionali, forse addirittura rivoluzionarie. Secondo alcuni critici, assolutamente irrealistiche e impraticabili. Ma perché attendere la prossima crisi finanziaria per metterle in atto? Forse, allora, potrebbe essere troppo tardi. -
Il giorno uno di noi due. Una storia d'amore
Vogliono che sia per sempre, dunque decidono che non sarà, mai. Nasce così il loro amore senza conseguenze.rnrn«Oggi è il giorno uno di noi due. Stiamo insieme per la prima volta. E per la prima volta capisco che io e te non riusciremo mai a stare insieme davvero: un cinema, un'assemblea, un matrimonio, un viaggio o un caffè al bar. Non faremo mai niente di tutto questo. Quando siamo noi due, non possiamo fare altro che stare soli. Starci addosso e poi strapparci via.»rnrnUn uomo e una donna si rincorrono, si parlano, si amano per tutta la vita, senza mai stare insieme. Un legame, inscindibile e segreto, in cui ogni giorno è il giorno 1, il domani non c'è, e la fine non è prevista. Mentre il mondo cambia: il boom economico, il femminismo, gli anni di piombo, la crisi. E approda a oggi: dentro la sera dei protagonisti. Una storia che comincia con i due protagonisti ancora bambini, ma già alleati dentro al dolore: lui che affronta la perdita della madre, lei figlia di una donna incapace d'amare. E forse proprio da qui nasce l'idea di provare a vivere un amore messo al riparo da tutto: dal mondo, dagli altri, da qualsiasi idea della fine. Nascosto e invincibile. Un amore che è metafora di una generazione, quella che ha attraversato gli anni Settanta, che non riesce e non riuscirà mai ad aderire completamente a niente. Dove tutto è provvisorio e niente è scontato: la maternità, la carriera, i matrimoni, i luoghi in cui vivere e le idee in cui stare. Una generazione di guerrieri, presi a combattere anche e soprattutto con i propri desideri, limiti e fantasmi. Raccontare questo amore è il modo con cui la protagonista fa i conti con la propria esistenza. Ogni capitolo è un quadro: di un anno, di un ricordo, di un dolore, di una passione. A unire tutto: l'amore fra i due, il filo che lega - dall'inizio alla fine - le loro tante esistenze. Attraversa gli anni che hanno vissuto insieme e quelli spesi altrove. Sempre agganciati al loro legame imprescindibile, quello che li ha ancorati per tutta la vita all'idea che ci sia sempre una mano - la stessa che ti ha sfiorato ancora bambino - capace di salvarti dal buio. -
Il tennis nell'arte. Racconti di quadri e sculture dall'antichità a oggi
Quando nasce il tennis? Quanti artisti l'hanno raffigurato? L'ironica voce narrante di Gianni Clerici traccia una storia divertita e inedita del tennis nell'arte. Un libro per appassionati del tennis e per curiosi dell'arte a cui nessuno aveva mai pensato.rnQuando l'azione in campo dà vita all'arte. Una variegata e personalissima storia del tennis per immaginirnrnMolti sono i grandi pittori che hanno raffigurato il tennis da Desubleo a Tiepolo, da Chardin a Goya, da Boccioni a Campigli a Carrà a Hopper, per non parlare di scultori come Calder, Thayaht, Tongiani. I racconti dedicati alle opere di questi grandi artisti si intrecciano con la storia personale di Gianni Clerici che, dopo una vita spesa a commentare il tennis, ci accompagna per la prima volta a scoprire anche la sua ricca e ampia collezione familiare di quadri e sculture. Un libro in cui la storia del tennis si interseca alla storia dell'arte passando attraverso episodi di vita, di personaggi famosi e non. Grazie alla delicatissima sensibilità di Gianni Clerici, ai suoi tocchi da narratore stilizzato e appassionato collezionista, il volume diventa una festa di considerazioni e di opinioni, perché quando a parlare è Gianni Clerici la voce si fa sempre ricca di registri e di colori, di emozioni e di divagazioni. Nel libro la ricerca e la scelta delle immagini che parlano del tennis crea un lungo racconto dall'antichità a oggi. Le oltre 100 opere e l'apporto delle schede storico-artistiche di Milena Naldi aiutano a seguire in ordine cronologico la narrazione, offrendo di ogni artista la sua storia. Un libro per appassionati del tennis e per curiosi dell'arte a cui nessuno aveva mai pensato.