Sfoglia il Catalogo ibs002
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3761-3780 di 10000 Articoli:
-
Festa mobile
Parigi è la città più amata da Hemingway, quella che considerava il miglior posto al mondo per lavorare. Ormai anziano e malato, Hemingway ricorda la Parigi degli anni Venti, dove in piena età del jazz aveva vissuto «molto povero e molto felice». Tra bevute, oppio, corse di cavalli e snobismo sociale, la fame si rivela scuola e disciplina, mentre alla libreria Shakespeare and Company si incontrano scrittori e intellettuali come Ford Madox Ford, Gertrude Stein, Ezra Pound, James Joyce, Francis Scott Fitzgerald. Quest'opera d'addio, che celebra la vita a Parigi come una splendente giornata di festa, si rivela molto più di un libro di ricordi: un inno alla libertà, alla insopprimibile libertà dell'uomo di pensare, agire ed esprimersi. -
Il castello
In una gelida sera d'inverno l'agrimensore K. giunge in un villaggio dominato da una collina su cui sorge un immenso castello. È la dimora del misterioso Conte, governatore e despota di tutto il territorio. K. intende fare delle terre del Conte la sua casa ed esercitare qui la sua professione: un progetto semplice, ma realizzarlo si rivelerà più arduo di qualunque previsione. Pubblicato postumo e incompiuto nel 1926, ""Il castello"""" è un'opera di infinita suggestione che offre una rappresentazione indimenticabile della condizione dell'uomo, schiacciato da un'autorità, divina o terrena, infinitamente più potente di lui e inevitabilmente destinato a non raggiungere mai la propria meta."" -
La breve favolosa vita di Oscar Wao
Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2008Già dal titolo si capisce che questo romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la vita di Oscar – ribattezzato Wao da un amico che storpia il nome di Wilde – è davvero favolosa. Da favola letteraria, magica e realistica al tempo stesso.«Un romanzo straordinario, vibrante, una prosa adrenalinica... Una delle voci più originali, irresistibili della narrativa contemporanea» – The New York TimesLa sua nerdità adolescenziale vaporizzava ogni straccio di possibilità di incontrare l'amore. Tutti gli altri sperimentavano il terrore e la gioia delle prime cotte, dei primi appuntamenti, dei primi baci, mentre Oscar sedeva in fondo all'aula, dietro lo schermo del Dungeon Master, e guardava passare la sua adolescenza.Oscar è un ghetto-nerd dominicano obeso e goffo, ossessionato dalle ragazze – che naturalmente lo ignorano –, dai giochi di ruolo e dai romanzi di fantascienza e fantasy. Prima che lui nascesse, sua madre, la formidabile Belicia Cabral, ha lasciato la Repubblica Dominicana per rifugiarsi nel New Jersey, dove Oscar vive sognando di diventare il nuovo Tolkiene, più di ogni altra cosa, di trovare l'amore. Per riuscirci, il nostro eroe deve sfidare il micidiale fukú, l'antica maledizione che da generazioni perseguita i membri della sua famiglia, condannandoli al carcere, alla tortura, a tragici incidenti e soprattutto alla sfortuna in amore. La prosa vivida e giocosa di Junot Díaz, che incarna la molteplicità di luoghi, culture e linguaggi che sta alla base del romanzo, ci trasporta dalle periferie americane contemporanee al sanguinario e insieme mitico regno del dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo, mentre la storia del mite e sventurato giovane si intreccia a quella della sua gente e della sua terra, che finiranno per plasmarne il destino.COME COMINCIADicono che sia venuto dall'Africa, racchiuso nelle grida degli schiavi; che fosse l'anatema finale degli indiani Taino, pronunciato mentre un mondo moriva e un altro nasceva; o che fosse un demone, penetrato nella Creazione attraverso la porta dell'incubo dischiusa alle Antille. Fukú americanus, o più colloquialmente fukú: usato in genere per indicare qualche tipo di maledizione o sventura, e in particolare la Maledizione e la Sventura del Nuovo Mondo. Chiamato anche il fukú dell'Ammiraglio, perché l'Ammiraglio fu al contempo la sua principale levatrice e una fra le sue vittime europee più importanti; malgrado avesse ""scoperto"""" il Nuovo Mondo, l'Ammiraglio morì povero e sifilitico, ossessionato da (dique) voci divine. A Santo Domingo, la Terra che Amava di Più (quella che Oscar, verso la fine, avrebbe chiamato la Ground Zero del Nuovo Mondo), il nome stesso dell'Ammiraglio è diventato sinonimo di entrambi i tipi di fukú, piccolo e grande; pronunciare quel nome ad alta voce, o anche solo sentirlo pronunciare, significa attirare la sventura su di sé e sui propri cari.Comunque, al di là del nome e della provenienza, l'arrivo degli europei a Hispaniola fu l'evento che scatenò il fukú nel mondo, e da quel giorno siamo tutti nella merda. Santo Domingo potrà anche essere il Chilometro Zero del fukú, il suo porto d'ingresso, ma siamo... -
Il sosia
Frustrato nelle sue aspirazioni di ascesa sociale lungo la gigantesca macchina gerarchica fatta di ben «quattordici ranghi», Jakov Petrovič Goljadkin è un piccolo burocrate di San Pietroburgo, «un ingranaggio del sistema»: un sistema che non consente vie d’uscita. In questo contesto alienante i meccanismi mentali di Goljadkin lo inducono a scindere la propria personalità in due entità diverse, un ""io"""" e un """"tu"""", gli rendono possibile un paradossale dialogo con il suo """"doppio"""" sempre più prevaricatore e infido nei suoi confronti. Il lettore segue così le allucinazioni dell'""""eroe"""" Goljadkin in un crescendo di situazioni contraddittorie e tragicomiche che Dostoevskij filtra attraverso la propria vena grottesca."" -
I reietti dell'altro pianeta
Un'ambigua utopia, come recita il sottotitolo originale del romanzo, I reietti dell'altro pianeta è una narrazione che, fingendo di parlare del futuro, racconta il mondo di oggi.«C'era un muro... Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che stava al suo esterno dipendevano dal lato da cui lo si osservava.» Sui dei fronti del muro, due pianeti gemelli, Urras e Anarres, illuminati da uno stesso sole ma divisi da una barriera ideologica antica di secoli. Urras è fittamente popolato, tecnologicamente avanzato, ricco, florido, retto da un'economia liberista. Da qui sono partiti nella notte dei tempi i seguaci di Odo che hanno colonizzato l'arido Anarres, fondandovi una comunità anarchico-collettivista che non conosce concetti come proprietà, governo, autorità. In questa società apparentemente perfetta nasce Shevek, genio della fisica alle prese con un'innovativa teoria del tempo, un vero ""cittadino del cosmo"""" che dedicherà la vita ad abbattere il muro che separa da sempre i pianeti gemelli. Un'ambigua utopia, come recita il sottotitolo originale del romanzo, I reietti dell'altro pianeta è una narrazione che, fingendo di parlare del futuro, racconta il mondo di oggi."" -
Zorro. Un eremita sul marciapiede
«I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull'asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell'umanità.» -
La nuova dieta 4 più 1 - 4 più 1. Per dimagrire, per rigenerare, per depurare
La dieta 4 più 1 - 4 più 1 è un metodo serio e scientifico per disintossicare il corpo e l'anima e per perdere peso senza recuperarlo più: un nuovo viaggio per dimagrire, per vivere meglio e più a lungo arricchito da 60 ricette inedite dello chef Fabio Campoli.rnrnLa continua ricerca di risposte alla crescente richiesta di benessere psicofisico ha portato Rosanna Lambertucci, straordinaria divulgatrice del vivere bene, a scrivere questa nuova dieta che ruota intorno a un punto fermo: non c'è dimagrimento duraturo se prima non si attua una profonda depurazione del nostro organismo. Solo alleggerendo dall'attività quotidiana gli organi più affaticati - fegato, reni e intestino - con un periodo depurante si può affrontare un percorso di dimagrimento e di benessere che non solo durerà nel tempo, ma diventerà un salutare stile di vita. In questo nuovo viaggio dimagrante la Lambertucci ha strutturato, con la consulenza scientifica del dottor Corrado Pierantoni, endocrinologo e nutrizionista clinico, una dieta mensile divisa in tre fasi di dieci giorni ciascuna: Depurazione, Reinserimento, Fase di recupero. Ogni fase segue il metodo 4 più 1 - 4 più 1, ossia quattro giorni ovo-latto-vegetariani seguiti da un giorno vegano. L'eliminazione temporanea di carne e pesce aiuta a disintossicare l'organismo. La divisione in tre fasi permette di concludere il metodo completo di trenta giorni oppure di seguire solo i primi dieci, che sono caratterizzati da un regime alimentare più restrittivo, depurante e drenante, che regala una sensazione di leggerezza, migliorando la funzionalità del fegato, la digestione dei cibi e il loro assorbimento, al fine di ottenere anche un miglioramento generale delle capacità intestinali. Un capitolo intero è dedicato ai 10 superfood, cioè quegli alimenti che hanno la straordinaria capacità di aiutare in modo naturale l'organismo a eseguire al meglio le proprie funzioni. I tre moduli devono essere accompagnati da una costante pratica sportiva leggera e accessibile, tipo la camminata veloce da soli o in compagnia. Lo sport, a qualsiasi età, aiuta il metabolismo e ha comprovati effetti benefici anche sul cervello e la psiche, grazie alla produzione di serotonina, ""l'ormone del buonumore""""."" -
Le mille e una notte
"Le mille e una notte"""" fa rivivere lo splendore del mondo arabo durante l'epoca aurea di Harùn ar-Rashìd. Al suo interno troviamo più di 180 tra poesie, aneddoti, fiabe e racconti, tra cui le storie famose di Sindbàd, Aladino e Alì Babà. Uno scrigno prezioso da cui affiorano realtà e illusione, saggezza e fantasia, amore sublime e tradimento, inganno ed erotismo." -
Canne al vento
«Nel silenzio della notte le canne sussurrano la preghiera della terra che s'addormenta.»Efix è un ""servo"""", un contadino sardo aggrappato con amore all'ultimo """"poderetto"""" posseduto dalle tre sorelle Pintor, nobili e di pochissimi mezzi, chiuse in uno sdegnoso isolamento, lontane dalla nuova società rozza e impertinente dei mercanti e degli usurai. Oppresso dall'immenso rimorso per un antico delitto, Efix vive una vita """"santa"""" alla ricerca dell'espiazione suprema e sarà lui a tentare di lenire il disastro finanziario procurato dal ritorno dello sbandato nipote Giacinto. Efix assurge così a immagine dell'umana sofferenza, sempre uguale e sempre immobile nel tempo, e rimane nella memoria del lettore come uno dei più potenti personaggi della narrativa novecentesca."" -
La serie infernale
Hercule Poirot riceve una strana lettera in cui un anonimo personaggio lo avvisa che presto, nella città di Andover, verrà commesso un crimine. E infatti Alice Ascher viene uccisa. Dopo di lei, il misterioso assassino annuncia che colpirà a Bexhill, e poi a Churston, e così fa. Le vittime sembrano non aver alcun rapporto tra loro: il diabolico criminale, che si firma A.B.C., pare sceglierle solo in base a un presunto ordine alfabetico. Il serial killer non è intenzionato a fermarsi, ma tre scacchi sono già troppi per un uomo del calibro del detective belga. -
Nessuno scrive al colonnello
Considerata per ritmo e misura, per densità e asciuttezza di stile la prosa più riuscita del giovane García Márquez, Nessuno scrive al colonnello costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in Cent'anni di solitudine . Il vecchio militare in attesa di una pensione che non arriva mai, e che sacrifica perfino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta soddisfazioni e guadagni, appartiene a quella galleria di indimenticabili ritratti di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua eroicità semplice e solenne, la sua profonda, dolente verità umana ne fanno uno tra i personaggi più riusciti del grande Gabo. -
Le affinità elettive
Sposati dopo alcune vicissitudini, Edoardo e Carlotta conducono una vita serena ed equilibrata. Quando però nella loro tenuta arrivano a vivere il Capitano, amico fraterno di Edoardo, e Ottilia, nipote orfana di Carlotta, avviene come per quegli elementi chimici che per ""affinità elettiva"""" si legano più facilmente all'uno piuttosto che all'altro: un'irresistibile passione sorge tra Edoardo e Ottilia e tra Carlotta e il Capitano. L'insolubile conflitto tra sentimento e legge morale fece molto discutere i contemporanei di Goethe. Ciò che sopravvive, dopo tante polemiche sulla """"moralità"""" del romanzo, è la sua complessità, la limpidezza di un'opera di geometrica perfezione, capace di indagare una crisi matrimoniale così come lo sfaldamento di un'intera epoca.Con un saggio di Thomas Mann."" -
Le due verità
Un terribile rimorso affligge il dottor Calgary. Per colpa sua, infatti, Jack Argyle è stato condannato per l'assassinio della madre ed è morto in prigione. Calgary, che ha le prove dell'innocenza di Jack, non ha potuto testimoniare in sua difesa perché all'epoca delle indagini si trovava in Antartide con una spedizione scientifica. Ritornato in patria si precipita dagli Argyle per riabilitare la memoria di Jack. La reazione della famiglia, però, non è quella che si aspetta: la sua dichiarazione viene accolta con ostilità e getta nuovi, terribili sospetti sugli altri membri della famiglia. Chi è dunque l'assassino della signora Argyle? -
La tempesta. Testo inglese a fronte
Nell'apparente semplicità della struttura, ogni tema e ogni personaggio della Tempesta ruotano attorno alla figura di Prospero, il mago, il demiurgo, il sovrano dell'isola incantata a cui approdano i naufraghi di una tempesta che egli stesso ha scatenato. Sono i suoi antichi nemici, i cospiratori che anni prima, quando era duca di Milano, l'hanno esiliato su quello scoglio inospitale insieme alla figlia bambina, Miranda. Ma sono anche altrettante immagini della fantasia creatrice di Prospero, autore non meno che protagonista della vicenda, nel quale Shakespeare ha voluto racchiudere la chiave per comprendere il proprio teatro, e se stesso. Rappresentato per la prima volta nel 1611, La tempesta è forse il più grande tra i drammi di Shakespeare, senza dubbio una delle sue opere più complesse e ricche di implicazioni simboliche. -
Corpi al sole
La vacanza di Poirot è destinata a durare poco. Se ""il male si annida dovunque sotto il sole"""", al Jolly Roger Hotel assume le forme della splendida Arlena Marshall, che scatena negli uomini gli istinti peggiori e semina la discordia fra le famiglie dell'albergo. E quando viene ritrovata strangolata su una spiaggia deserta, i sospettati sono anche troppi: un marito tradito, una vecchia fiamma gelosa, una figliastra trascurata e una moglie scialba che si è vista mettere da parte. La polizia tentenna, gli indizi sono contraddittori, ma Poirot ha un fiuto infallibile."" -
Robinson Crusoe
Mosso dai «suggerimenti della fantasia», il giovane Robinson disobbedisce al volere paterno e si imbarca come marinaio. Dopo un duro apprendistato e mille peripezie (compresa la cattura da parte dei pirati e la rocambolesca fuga), si stabilisce in Brasile. È il 1659 quando decide di ripartire alla volta dell'Africa, ma la nave affonda. Unico sopravvissuto, Robinson rimarrà per ventotto anni su un'isola deserta, lottando per non perdere la vita e la ragione, dapprima in totale solitudine, poi affiancato dall'indigeno Venerdì. Ispirato dalla storia vera di un marinaio scozzese, Robinson Crusoe è il prototipo del romanzo moderno e il suo ingegnoso eroe è l'incarnazione delle virtù dell'emergente classe media, icona del mondo cosiddetto civile. -
Miss Marple nei Caraibi
Miss Marple è nei Caraibi. Il luogo è splendido, il clima ideale, eppure l'anziana signora si annoia. L'unico diversivo consiste nell'ascoltare i racconti del maggiore Palgrave, instancabile narratore di avventure di caccia, vecchi scandali e omicidi rimasti impuniti. Un noioso tran-tran, insomma, se non fosse che proprio dopo uno di questi racconti il maggiore viene ritrovato cadavere. E Miss Marple intuisce subito che non si è trattato di morte naturale. Possibile che qualcuno abbia voluto tappargli la bocca? E dove è finita la fotografia che Palgrave in una delle ultime occasioni aveva detto di volerle mostrare? Dimenticata la noia, l'intrepida zitella è pronta a gettarsi a capofitto in una nuova indagine. -
Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa
Mario Calabresi racconta la storia dei suoi zii Gigi e Mirella – lui ginecologo, lei pediatra che negli anni Settanta, appena laureati, lasciano Milano per costruire un reparto maternità in Uganda. Assieme alla loro, le vicende di tanti altri ragazzi, giovani italiani che non hanno ceduto allo scetticismo e allo scoraggiamento, e non hanno avuto paura di coltivare i loro sogni. -
Caduto fuori dal tempo
Una sera, in una città di un luogo immaginario, un padre si alza da tavola, prende commiato dalla moglie ed esce per andare ""laggiù"""". Ha perso un figlio, anni prima, e """"laggiù"""" è dove il mondo dei vivi confina con la terra dei morti. Non sa dove sta andando, e soprattutto non sa cosa troverà. Lascia che siano le gambe a condurlo, per giorni e notti gira intorno alla sua città e a poco a poco si unisce a lui una variegata serie di personaggi che vivono lo stesso dramma e lo stesso dolore: il Duca signore di quelle terre, una riparatrice di reti da pesca, una levatrice, un ciabattino, un anziano insegnante che risolve problemi di matematica sui muri delle case. E l'uomo a cui è stato affidato l'incarico di scrivere le cronache cittadine. Ciascuno ha la propria storia, chi ha perso il figlio per una grave malattia, chi in un incidente, chi in guerra. Insieme a loro idealmente, visto che non può muoversi dalla sua stanza, c'è anche una strana figura di Centauro, con la parte inferiore del corpo che nel tempo si è trasformata in scrivania. E uno scrittore che da quindici anni vive circondato dagli oggetti del figlio che non c'è più, e il cui unico desiderio da allora è catturare quella morte con le parole. """"Non riesco a capire qualcosa finché non la scrivo"""" dice. È lui a ispirare e a inglobare la storia che stiamo leggendo."" -
Maria la sanguinaria. Miserie e grandezze alla corte dei Tudor
Carolly Erickson smantella lo stereotipo di spietata tiranna cui Maria Tudor, la prima donna a salire sul trono d’Inghilterra, fu condannata. Grazie alla ricostruzione degli episodi e delle vicende che contribuirono a formarne il carattere, all’esame dei suoi rapporti con i genitori, con la sorella e con il marito, e alla scenografica descrizione di ambienti, costumi, cerimoniali dell’epoca, l’autrice riesce infatti a rivelarne fino in fondo la vera natura. Da queste pagine emerge dunque il ritratto contrastato di una donna infelice e sola ma forte e combattiva, una sovrana osteggiata ma sempre coerente con i suoi principi, rimasta forse troppo a lungo nell’ombra cui l’ha relegata per secoli l’appellativo di Sanguinaria.