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Cane mangia cane
Tre uomini, l'ultimo colpo, l'ultima occasione concessa dalla vita. ""Cane mangia cane"""" è il romanzo più potente di Bunker, e racconta la storia di tre figure indimenticabili, legate da un destino tragico fin dagli anni del riformatorio: Charles («Diesel») Carson, Gerald («Mad Dog») McCain, e il loro capo Troy Cameron, criminale consapevole, lucido e spietato come un animale da preda, che vede con inquietudine il suo territorio di caccia minacciato dalle nuove gang dei ghetti di Los Angeles. Con una scrittura tesa e un freddo naturalismo Edward Bunker, uno scrittore che prima è stato criminale, ha portato nel genere noir una nota del tutto diversa dalle atmosfere alla Chandler o alla Hammett: nessun romanticismo, nessun eroe in cerca di redenzione. Perché il crimine come mestiere ha un suo senso dell'orrore ed è guidato da una folle passione; e se fai davvero parte dell'underworld, è inutile cercare di uscirne."" -
La vita felice. Testo latino a fronte
«Tutti gli uomini vogliono essere felici, ma nessuno riesce a vedere bene cosa occorra per rendere la vita felice.»Da sempre gli esseri umani aspirano alla felicità, ma molti non sanno dove risieda. Spesso si lasciano sedurre dai piaceri dei sensi, che ingannano con le loro carezze, e trascurano la salute dell'animo. Ma la vera felicità non si trova nei beni apparenti. Non ai piaceri del corpo, «delle cucine e dei bordelli», bisogna abbandonarsi e neppure a quelli della ricchezza, perché labili, deperibili e dannosi per la mente. Ma allora dove cercare? E che mezzi ha la filosofia per aiutarci? A partire da queste domande Seneca, con tono acceso e partecipato, pagina dopo pagina, ci svela il segreto per vivere felici. Perché la felicità, per quanto sembri irraggiungibile, è alla portata di tutti. -
L' intruso
I detective Antoinette Conway e Stephen Moran non sono popolari alla Omicidi di Dublino: nessuno perdona a Antoinette di essere una donna e a Moran di essere suo alleato. È per questo che a loro toccano solo le rogne e la routine di cui nessuno vuole occuparsi, come sembra essere l'assassinio di Aislinn Murray. rnrn«Una meraviglia, puro piacere, un poliziesco dal gran ritmo, ma pieno di sfumature...French pensa e architetta trame come pochi altri» - Los Angeles Timesrnrn «Un romanzo che non lascia scampo da una autrice che è una fuoriclasse» - The Independentrn «Una lettura eccitante e coinvolgente regalataci da una delle migliori scrittrici di thriller del momento» - The GuardianrnrnL'hanno ritrovata in casa, riversa accanto a un tavolo apparecchiato per una cena romantica. All'apparenza, il classico litigio tra innamorati finito in tragedia. Ogni indizio incastra il ragazzo della vittima, ma Conway non è convinta, e resiste alle pressioni di chi vorrebbe chiudere l'incartamento in fretta. Troppe interferenze, troppe ombre nella vicenda. E quando inizia a indagare sul serio, quello che doveva essere un caso scontato prende una piega inattesa. È solo paranoia oppure, sotto la superficie scintillante, l'unità di punta della polizia nasconde qualcosa? -
Il collegio
La foto di un ragazzo morto. In basso, sotto il viso pulito, le lettere ritagliate con cura da un libro formano una scritta: «Io so chi l'ha ucciso». rn«Splendido, terrificante, meraviglioso. E con uno stile incandescente» - Stephen Kingrn«Intelligente, crudo, volgare e perverso un attimo primo, e profondamente, sinceramente drammatico subito dopo» - The New York Times Book Reviewrn«French è una scrittrice meravigliosa: ha l'orecchio di un poeta per l'atmosfera ed è una maestra nel tessere trame. Il collegio è il suo ennesimo, perturbante trionfo» - The Washington PostrnrnIl detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio piú prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri. -
Anatomia di uno scandalo
Un ministro Tory accusato di stupro, un'avvocata decisa a inchiodarlo e una moglie che non vuole credere di aver sposato un mostro. rnrn «Raccontando la storia di un rampante ministro del partito conservatore inglese, Vaughan ha anticipato il terremoto che si sarebbe abbattuto sulla nostra società occidentale. Come se avesse la palla di cristallo» - The Timesrnrn «Al cuore di questo romanzo ci sono i temi scottanti del consenso, delle molestie sul lavoro, del pregiudizio che le donne ancora scontano in campo politico. Oltre che di uno scandalo, è l'anatomia dei tortuosi corridoi del potere, e dei recessi ancora piú oscuri dell'animo umano» - The Observerrnrnrn Westminster, Londra. James Whitehouse è un uomo di potere, un maschio attraente, un padre devoto. Ed è accusato di violenza sessuale da una donna con cui ha ammesso di aver avuto una relazione. La moglie Sophie è convinta della sua innocenza, ma le sue certezze, o forse le sue speranze, si scontrano con la tenacia di Kate, l'avvocata dell'accusa, determinata a colmare il divario tra giustizia e privilegio. La verità, come spesso accade, è complessa: affonda le radici in un passato lontano, tra i palazzi d'ardesia dell'università di Oxford, dove James e Sophie si sono conosciuti. E può far saltare in aria un matrimonio, un partito, un intero sistema di valori. Thriller psicologico, ritratto di famiglia e insieme giallo giudiziario, Anatomia di uno scandalo affronta con tempismo perfetto uno dei grandi nodi del nostro presente. -
Invecchiano solo gli altri
Non ci sono più gli anziani di una volta. Sono tanti, saranno sempre di più, padroni di un futuro ancora lungo. Ma anche i giovani non sono più quelli di una volta. Sempre meno numerosi, discriminati, prigionieri del presente. È ancora possibile trovare un equilibrio tra le generazioni in un mondo che ha messo al bando la vecchiaia?rnrnL'età media della popolazione italiana non è mai stata tanto alta, eppure oggi nessuno più si sente vecchio. Definirsi anziani è diventato un tabù; e tutti vogliono rimanere giovani, cedendo alle lusinghe di un'«eterna giovinezza». La questione della vecchiaia, però, diventerà sempre più centrale e porterà a profondi mutamenti sociali e culturali che ci coinvolgeranno tutti. Senza dimenticare che non si può negare un futuro alle nuove generazioni. Perché essere anziani significa aver imparato molte cose, e dunque prendersi l'autorità e la soddisfazione di raccontarle. Ma significa anche avere il diritto di scoprire uno spazio della vita tutto da reinventare, andare lenti, osservare meglio il mondo, lasciare spazio a chi è più giovane. Marco Aime e Luca Borzani ci accompagnano alla riscoperta di una fase dell'esistenza ingiustamente rimossa, che, senza ansie, si può e si deve vivere con pienezza. -
Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo
Finalista Premio Costa Smeralda 2019, sezione SaggisticaQuesto libro, un particolarissimo diario di viaggio nel tempo e nello spazio, racconta l'intreccio inestricabile di mito e realtà, storia e leggenda, che da sempre caratterizza l'Egeo. rnrnrn Le isole greche sono terre del mito. Sono palcoscenici di epifanie divine, fondali per avventure di eroi e divinità. L'Egeo è un mare di prodigi, un paesaggio di labirinti e di colossi, di vulcani e di palazzi. Ospita terre sacre, come la divina Delo, isola-ninfa che ha propiziato la nascita miracolosa di Apollo. Accoglie luoghi arcani, come Santorini, spezzata in due da un cataclisma, in tempi remoti, ma anche patria, secondo il folklore moderno, dei primi vampiri. Ogni isola ha la sua mitologia: a Creta è cresciuto Zeus, a Naxos si sono amati Arianna e Dioniso, a Serifos è apparsa la testa di Medusa. Mare mitologico, l'Egeo è però da millenni anche lo scenario della grande storia europea: sulle sue onde, hanno veleggiato le triremi ateniesi, le galee dei veneziani, i vascelli dei sultani di Istanbul. In tempi piú recenti, anche viaggiatori curiosi e stravaganti come Alexandre Dumas, Herman Melville, Hans Christian Andersen, Mark Twain sono approdati sulle rive del mare greco. Questo libro, un particolarissimo diario di viaggio nel tempo e nello spazio, racconta l'intreccio inestricabile di mito e realtà, storia e leggenda, che da sempre caratterizza l'Egeo. -
C'era una volta l'amore. Brevi lezioni per innamorarsi con filosofia
Vittoria Baruffaldi ci accompagna tra gli alti e bassi della nostra vita amorosa, accostandosi alle sventure sentimentali dei filosofi in cerca di conforto. E ci lascia con la rassicurante consapevolezza che anche chi ha dedicato l'esistenza a speculare sul senso delle cose, quando si è trattato di faccende di cuore ci ha capito poco o niente.rnrn Cosa ci insegnano i filosofi sull'amore? Che è una gran confusione, ma che in fondo vale la pena di essere vivi solo se si può dire di aver amato. Tutti crediamo di sapere cosa sia l'amore, sin da bambini, quando lo vediamo negli occhi dei nostri genitori. L'amore è assoluto, ci convinciamo. Purtroppo o per fortuna quello è solo un tipo di amore; poi, nel corso degli anni, ne incontriamo altri, piú transitori e relativi. Che possono fare male. E allora cerchiamo di darci delle regole, perché l'amore non ci prenda piú alla sprovvista. Regole che puntualmente contravveniamo. Lo facciamo noi, che restiamo aggrappati in preda all'ansia attendendo un messaggino sul cellulare, cosí come lo hanno fatto Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Abelardo ed Eloisa, Hannah Arendt e Martin Heidegger. Non c'è buon proposito, per quanto filosofico possa essere, che tenga di fronte all'irrazionalità del sentimento. Bisogna viverlo come viene. Vittoria Baruffaldi ci accompagna tra gli alti e bassi della nostra vita amorosa, accostandosi alle sventure sentimentali dei filosofi in cerca di conforto. E ci lascia con la rassicurante consapevolezza che anche chi ha dedicato l'esistenza a speculare sul senso delle cose, quando si è trattato di faccende di cuore ci ha capito poco o niente. -
Il richiamo dell'ombra. Il cinema e l'altro volto del visibile
Tra teoria e storia delle immagini, un percorso nel regno delle ombre nell'arte e nel cinema.Perché il richiamo dell'ombra, quando tutti sanno che i momenti di massima fortuna del cinema sono legati al sex appeal degli interpreti, al fascino radioso di corpi e volti? Negli ultimi trent'anni numerosi filosofi, storici, teorici dell'arte e del cinema si sono occupati del tema dell'ombra. Questo libro ci invita a compiere un viaggio che comincia a Cape Cod, Massachusetts, dove il mito della caverna di Platone incontra la pittura di Hopper e il cinema sperimentale di Gustav Deutsch, e si conclude nella grotta Chauvet, dove Werner Herzog rievoca le origini della pittura e ci mostra Fred Astaire che balla con la sua ombra. Il saggio procede per accostamenti e intersezioni, tra cinema, letteratura e arti visive, tra Ombra di E. A. Poe, Faust di Murnau e Fantasia di W. Disney, tra le ombre di Peter Schlemihl, di Peter Pan e di Pinocchio, tra Antonioni, Lars von Trier, Deleuze, Tanizaki e il cinema di Ozu, tra le piazze deserte di Giorgio de Chirico e le video-installazioni di William Kentridge. Specifici approfondimenti sono dedicati a due momenti irripetibili della storia del cinema: l'espressionismo, quando le ombre di Caligari, Nosferatu e il Kammerspielfilm coniugavano «urlo e geometria», e l'età del noir americano in cui grandi direttori della fotografia sapevano agitare le ombre piú inquietanti dello spazio metropolitano esaltando, al tempo stesso, tutto il fulgore delle star. -
Il pipistrello
Una ragazza norvegese di poco più di vent'anni è stata uccisa a Sydney. L'ispettore Harry Hole della squadra Anticrimine di Oslo viene mandato in Australia per collaborare con la polizia locale e in particolare con Andrew Kensington, un investigatore di origini aborigene tanto acuto quanto misterioso. L'inchiesta si rivela subito complessa: l'omicidio della ragazza non è un caso isolato ma, probabilmente, l'ultimo anello di una lunga catena, e lo scenario in cui l'assassino agisce si allarga fino a comprendere fosche storie di droga e sesso. Un quadro a tinte così forti che Harry quasi vede proiettarsi sulle indagini l'ombra minacciosa di alcune figure della mitologia aborigena. In particolare quella di Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo. -
Vento & flipper
I primi due romanzi di uno degli autori più acclamati del nostro tempo. La storia delicata e surreale di due ragazzi che diventano uominiUn giorno, a ventinove anni, Murakami è allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della palla finire nel guantone di un giocatore, ha come un'illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore. Tornato a casa, sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora: Ascolta la canzone del vento e Flipper, che raccontano la storia di un ragazzo di vent'anni con la voglia sfrenata di scrivere un «romanzo bello». Nel frattempo, però, fuma, beve, pensa alle ragazze con cui in passato ha fatto l'amore. Le cataloga, le evoca. E chiacchiera con un suo amico, ancora più cinico e disilluso di lui, nella convinzione di poter trasformare la realtà con le parole. Ma l'età adulta è li ormai a un passo e il tempo non può fare sconti a nessuno. -
Cento giorni di felicità
«Cosa faresti se mancassero cento giorni alla tua morte?»rnrnNon a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, «l'amico Fritz». Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa più difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, «la più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso». Un libro che sembra parlare di morte, e invece racconta la vita, tutta la vita che ci scordiamo di vivere illudendoci di essere immortali. -
Mi chiamo Lucy Barton
In una stanza d'ospedale nel cuore di Manhattan, davanti allo scintillio del grattacielo Chrysler che si staglia oltre la finestra, per cinque giorni e cinque notti due donne parlano con intensità. Non si vedono da molti anni, ma il flusso delle parole sembra poter cancellare il tempo e coprire l'assordante rumore del non detto. In quella stanza d'ospedale, per cinque giorni e cinque notti, le due donne non sono altro che la cosa più antica e pericolosa e struggente: una madre e una figlia che ricordano di amarsi. -
Questa è l'acqua
Nelle pagine di questo libro è racchiuso tutto il percorso di uno scrittore immenso e di un uomo immensamente fragile. rnrn«Il genere di libertà davvero importante richiede attenzione, consapevolezza, disciplina, impegno e la capacità di tenere davvero agli altri e di sacrificarsi costantemente per loro, in una miriade di piccoli modi che non hanno niente a che vedere col sesso, ogni santo giorno. Questa è la vera libertà. Questo è imparare a pensare».rnrnNelle pagine di questo libro è racchiuso tutto il percorso di uno scrittore immenso e di un uomo immensamente fragile. C'è il suo rapporto con la depressione che l'ha accompagnato per tutta la vita nel commovente e doloroso Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta. C'è l'amore goffo, tenero e crudele. C'è l'adolescenza, la stagione in cui restiamo in bilico sulla nostra identità, alla ricerca di ciò che saremo e in balia di sentimenti mai più tanto forti. E poi c'è la consapevolezza, la ricerca di un faticoso equilibrio nelle trincee della vita adulta: il discorso fatto agli studenti del Kenyon College, un testamento artistico e spirituale. -
Honky Tonk samurai
La vita è cambiata e parecchio, per Hap e Leonard. Il loro vecchio datore di lavoro, Marvin Hanson, è diventato capo della polizia di LaBorde, e ha ceduto l'agenzia di investigazioni a Brett, la splendida infermiera rossa che ha conquistato il cuore di Hap. E se Leonard continua a lasciarsi e riprendersi con il suo compagno, John, Hap ha appena scoperto di avere, forse, una figlia di cui ignorava l'esistenza. In una sola cosa i due amici di una vita sono sempre gli stessi: ""guai"""" è e resta il loro secondo nome. Così, quando una vecchia ed eccentrica signora chiede loro di ritrovare la nipote, scomparsa cinque anni prima senza lasciare traccia, Hap e Leonard si gettano a capofitto nelle indagini, scoperchiando un verminaio di corruzione e morte che li costringerà a combattere contro una masnada di motociclisti col vizio delle armi e delle metanfetamine, ma soprattutto contro il Distruttore, un misterioso e spietato killer che evira la sue vittime. Un'impresa pericolosa, per la quale dovranno chiedere aiuto a un bel po' di amici: il giornalista Cason Statler, il detective cowboy Jim Bob Luke e la micidiale Vanilla Ride: tutti nomi che i fan di Joe Lansdale hanno imparato a conoscere e ad amare."" -
L' invenzione del globo. Spazio, potere, comunicazione nell'epoca dell'aria
Finalista al Premio Napoli 2018, sezione Saggistica.rnIl libro ripensa la globalizzazione da una prospettiva originale, basata sull'idea che il nostro tempo sia partecipe di una rivoluzione spaziale paragonabile solo a quella che, all'epoca della conquista degli oceani, ha fatto sorgere l'età modernarnrnSviluppando la riflessione di Carl Schmitt circa il potere degli elementi (terra, mare, fuoco, aria), Vegetti indica nell'avvento della spazialità aerea l'esordio di una seconda fase globale, che attraverso l'aviazione, le onde elettromagnetiche, i sistemi della telecomunicazione satellitare, i viaggi spaziali e la tecnologia informatica ha plasmato un nuovo spazio e una nuova coscienza spaziale. L'autore studia in chiave genealogica gli effetti riconducibili a questa profonda transizione storica: effetti di ordine politico e sociale, ma anche antropologici, dato che la metamorfosi dello spazio esige un riorientamento complessivo del rapporto tra il soggetto e il mondo cui appartiene. In questa prospettiva il volume interroga la crisi della statualità, ovvero del nomos della terra quale la modernità l'ha conosciuto, e la nascita di un nuovo ordine globale ancora in cerca di se stesso. -
L' amore che mi resta
Daria pensava che l’amore potesse ripararernogni cosa.rnPoi Giada, sua figlia, si è uccisa. E il mondornè andato in pezzi.rnMichela Marzano scrive un commovente romanzornsulla maternità. Affondando il bisturi nel dolore assoluto,rntrova le parole esatte per nominarlo. Ci raccontarnche siamo nudi, vulnerabili. Eppure, quando smettiamorndi chiedergli salvezza, l’amore ci salva.rnrn«La scrittura di Michela Marzano, icastica,rnframmentaria, composta di rapidi flash,rnsolleva in alto la materia stessa del narrare,rnla sua intima felicità» - rnMarco Belpoliti, TTL - La StamparnrnLa sera in cui Giada si ammazza, Dariarnprecipita in una sofferenza che nutrerncon devozione religiosa, perché è tutto ciòrnche le resta della figlia. Una sofferenzarnche la letteratura non deve aver paurarndi affrontare. Per questo siamo dispostirna seguire Daria nel suo buio, dove neanchernil marito e l’altro figlio riescono ad aiutarla;rndavanti allo scandalo di una simile perdita,rnricominciare a vivere sembra un sacrilegio.rnDaria si barrica dietro i ricordi: quandornnon riusciva ad avere bambini e ne voleva unorna ogni costo, quando finalmente ha adottatornGiada e il mondo «si è aggiustato»,rnquando credeva di essere una mammarnperfetta e che l’amore curasse ogni ferita.rnCon il calore avvolgente di una melodia,rnMichela Marzano dà voce a una madrerne al suo struggente de profundis. Scavandornnella verità delle relazioni umane, parlarndi tutti noi. Del nostro desiderio di esserernaccolti e capiti, della paura di esserernabbandonati, del nostro ostinato bisognorndi amore, perché «senza amore si è morti,rnprima ancora di morire». -
I dolci profumi del Bengala
Un romanzo toccante sulla forza dell'amore e del desiderio. tre secoli e due continenti per raccontare la storia di quattro generazioni di donne, che scopriranno quanto i legami di sangue siano più forti del tempo e del destino.rnrnC'è Durga con le sue ricette, i suoi dolci che tutto il villaggio le invidia, un presente di dolore e fatica. C'è sua ?glia Sabitri che desidera solo studiare e spezzare le catene di una vita che non sembra appartenerle. C'è Bela che, perseguitata dalle scelte di sua madre, fugge all'estero inseguendo un amore destinato a naufragare. E, in?ne, c'è Tara che, dopo aver ripudiato il ruolo di ?glia modello, impara quanto lungo e tortuoso sia stato il cammino di chi l'ha preceduta e le ha insegnato il potere del cuore. Con la sua prosa Chitra Banerjee Divakaruni ci accompagna in un viaggio, dalla campagna del Bengala alle strade di Houston, alla scoperta dei complessi rapporti tra madri e ?glie e delle innumerevoli sfumature d'amore che legano indissolubilmente le generazioni. -
La vedova
«Se avete letto La ragazza del treno dovete leggere La vedova. Un libro che vi terrà sulla corda» -rn Stephen Kingrnrn«Il piacere di leggere per provare paura» - Carlo LucarellirnrnMarito devoto o killer spietato? La vedova, lei sí, deve saperlo. Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui.rnA meno che Jean, la vedova, la moglie devota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare. A meno che Jean, alla fine, non decida di raccontare la sua storia. -
Scusate il disordine
Una volta giù, gli piacerebbe essere musicista ma è solo la sensazione di una sensazione. Non è una sensazione invece quel piolo sulla testa. E la sua Canzone più bella? Quanto la dovrà tenere per sé e quanto lasciarla andare di fronte a un Ariston che si apre in due? Un vocal trainer può garantire qualunque cosa tranne il successo. Un manager, qualunque cosa tranne la fedeltà. Ma si può essere fedeli per tutta la vita alla propria batteria, e alla donna che suona il basso nel tuo gruppo da sempre. Signora Pilar, è durata anche troppo. Troppo poco un minuto per esprimere un desiderio al genio della chitarra. Ma non sono troppi dieci anni per un incontro così. O Sì? L'Uno e l'Altro. Insomma, questi racconti - così diversi fra loro e così inseparabili, vivaci come una scolaresca eterogenea ma affiatata - sono un tripudio di fantasia e vitalità. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura vibrante di Ligabue: il fantastico e la forza della musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l'amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell'abbandono, nell'accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare una quotidiana spettacolare magia.