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Crepuscolo degli idoli o come si filosofa con il martello
«Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? Oppure Dio è soltanto un errore dell'uomo?»«Questo scritto, che non arriva a 150 pagine, sereno e fatale nell'intonazione – un demone che ride – è, fra i libri, una vera eccezione: non c'è nulla di più sostanzioso, di più indipendente, di più rivoluzionario: di più cattivo. Se ci si vuole fare rapidamente un'idea del modo in cui erano capovolte tutte le cose, prima di me, si cominci da questo scritto.» Legato a L'Anticristo, tanto da poter essere considerato una sorta di preambolo o antefatto di sviluppo, Il crepuscolo degli idoli continua a trattare il concetto di costruzione ingannevole della realtà, la millenaria opera menzognera attraverso la quale il mondo ""vero"""" è stato trasformato in mito, la vita naturale mistificata attraverso falsi ideali. Ciò, secondo Nietzsche, ha generato la cosiddetta """"decadenza"""", la misura moderna di ogni manifestazione morale e intellettuale nella quale l'uomo vive e di cui si alimenta. Gli idoli sono dunque le vecchie verità cui gli uomini hanno creduto sinora, mentre il """"crepuscolo"""" è l'avvicinarsi della loro fine. Con il suo gioco guerresco e teatrale Nietzsche si propone di aggirare, auscultare e rovesciare definitivamente tutti quegli """"idoli"""" che accompagnano la nostra storia."" -
Silenzio al risveglio
Diciotto racconti, gli ultimi che Fitzgerald pubblicò in vita, forse la più interessante delle quattro raccolte di narrativa breve dell'autore.«Ho saputo che hai avuto grosse perdite con il crollo della Borsa.»«Sì,» rispose, «ma tutto ciò che desideravo l'ho perso on il boom.»Scritte a partire da novelle che in molti casi erano state censurate dal «Saturday Evening Post» e da altre riviste, in un momento in cui debiti e difficoltà personali assediavano l'autore, queste storie offrono alcuni tra gli esempi più intensi della scrittura di Fitzgerald: come in Babilonia rivisitata e Pazza domenica, considerati tra i capolavori della sua produzione. In un volume che, fin dal suo titolo – il ""silenzio"""" è, in gergo militare, lo squillo di tromba suonato al crepuscolo, durante l'ammainabandiera, mentre il """"risveglio"""" è, all'opposto, il richiamo utilizzato per svegliare le truppe all'alba – segna il tono di una nuova era che si apre in chiave minore, Fitzgerald riesce a catturare e rendere vivida sulla pagina la fine dell'età del jazz. Terminata la festa sfrenata e fiduciosa degli anni venti, le luci si spengono per lasciare spazio a un'alba livida: scemata l'euforia dell'alcol, rimangono i postumi della sbornia, dolorosi e ingombranti. Ecco quindi che i personaggi di Silenzio al risveglio sono, proprio come il loro autore, uomini e donne pericolosamente in bilico in un mondo sconvolto dalla crisi economica e dalla Grande Depressione. Eventi che, dopo il 1929, travolsero non solo i mercati ma le esistenze di un'intera generazione."" -
Pensieri sulla democrazia in Europa
«La democrazia è soprattutto un problema educativo, e il suo intero futuro è condizionato da tale questione.»Giuseppe Mazzini, nel corso del suo esilio londinese, pubblica sei articoli che vertono attorno alla democrazia, alle scuole di pensiero in cui si era articolato a quel tempo il movimento democratico europeo, ai diritti individuali dell'uomo. Scritti in inglese, e apparsi dall'agosto 1846 all'aprile 1847 sul «People's Journal», questi interventi, di cui in Italia era nota solo la rielaborazione del 1852, inseriscono a pieno titolo Mazzini nel dibattito europeo sulla democrazia, inscrivendo il suo nome tra i suoi protagonisti più illustri: Tocqueville, Blanc, Cabet, Proudhon. Gli ultimi due articoli del volume, in particolare, rispondono ai comunisti democratici – i Fraternal Democrats – che nel 1847 invitano a Londra il ventottenne Karl Marx, allora vicepresidente della sezione di Bruxelles, per ribattere alle accuse avanzate dai ""progressisti"""" al comunismo e indicarne le nuove, possibili vie. Nell'originale e provocatoria introduzione, Salvo Mastellone collaziona il testo inglese di Mazzini e il testo tedesco del Manifesto, lasciandone emergere uno straordinario e sotterraneo contrappunto teorico. I Pensieri sulla democrazia in Europa costituiscono tuttora un testo vivo, cruciale e di sorprendente efficacia politica."" -
La locandiera
“Il pubblico si identifica con Arlecchino, che risolve sempre tutto con una fantasia straordinaria”Andata in scena per la prima volta nel 1753, La locandiera è sicuramente uno dei capolavori di Carlo Goldoni, fra le sue commedie più tradotte e rappresentate da allora a oggi. Mirandolina deve servire e tenere a bada le lusinghe dei clienti della sua locanda: un nobile spiantato, il tronfio marchese di Forlimpopoli, e un arricchito, il conte di Albafiorita, che ha comprato da poco il suo titolo e fa della disponibilità del denaro il suo carattere. A questi si aggiunge - provvisto di titolo e di mezzi - il cavaliere di Ripafratta, che odia invece le donne, ma anche, significativamente, il teatro. Proprio lui diventerà, con un ribaltamento della prospettiva, la vittima della finzione amorosa di Mirandolina. Una vendetta decretata a nome delle donne disprezzate, ma complicata da presenze dissonanti: quelle di due commedianti che, giunte alla locanda in abiti di scena, si spacciano per nobildonne. Alla vittoria della locandiera e alla rovinosa disillusione del Cavaliere segue quindi - oltre il piano di Mirandolina e, dichiara Goldoni, della trama da lui stesso inizialmente immaginata - un finale aperto e non privo di ombre, che rende più complesso e fecondamente ambiguo quello che sembra presentarsi come un ""lieto fine"""" di commedia."" -
Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza-Dialogo tra Silla ed Eucrate
“Le occasioni che producono i grandi cambiamenti sono diverse, ma le cause sono sempre le medesime.”Roma e le sue vicissitudini studiate come caso esemplare di realtà socio-politica: il chiaro manifestarsi, nel corso della sua parabola, dei meccanismi della causalità storica consente infatti a Montesquieu di partire dal dato singolo per dar vita a una teorizzazione generale nel campo della filosofia politica. Pubblicate per la prima volta ad Amsterdam nel 1734, le Considerazioni rispecchiano la forma mentis che diventerà tipica dell’epoca dei Lumi: proprio come Cartesio e Newton avevano applicato ai fatti della natura il principio di causalità, così Montesquieu si sforza di fare altrettanto rispetto agli eventi storici, nella convinzione che, non mutando la natura umana, le stesse cause finiranno per produrre, oggi come ieri, conseguenze analoghe. Ed è proprio in ragione di ciò che quest’opera merita la massima attenzione da parte di chiunque sia interessato ai temi dell’autodeterminazione e del governo democratico. In chiusura di volume viene presentato il Dialogo tra Silla ed Eucrate, nel quale Montesquieu si concentra sulla figura di Silla, l’uomo che con le proprie azioni – e il ricorso deliberato alle liste di proscrizione allo scopo di sgomberare il campo dagli avversari politici – segna l’inizio della fine per la Roma repubblicana. -
Teeteto o Sulla scienza
«La mia arte maieutica è simile a quella delle levatrici, ma ne differisce in questo, che essa provvede alle anime generanti e non ai corpi.»Il Teeteto è un'indagine serrata sulla via che l'uomo deve seguire per diventare capace di verità. A questa via Platone dà il nome di scienza. Ma nel Teeteto la questione del conoscere rimane sostanzialmente aperta e tale interrogativo finisce per produrre un'ombra di incertezza che si proietta su tutte le questioni fondamentali affrontate nel dialogo, introducendovi una sorprendente atmosfera di modernità. A partire dal Teeteto i problemi cardinali della teoria della conoscenza fanno il loro ingresso all'interno della grande tradizione della cultura occidentale. -
Arsène Lupin versus Herlock Sholmes
«Non ci sono gesta del nostro ""ladro nazionale"""", come è stato appropriatamente definito, che non siano state segnalate nel modo più clamoroso, non uno dei suoi colpi che non sia stato studiato sotto ogni aspetto, nessun atto che non sia stato commentato con l'abbondanza di dettagli riservata di solito al racconto di imprese eroiche.»Arsène Lupin contro Sherlock Holmes: l'uomo che sfida tutti i poliziotti di Francia contro l'asso dei detective inglesi. Inizialmente pubblicato come Arsène Lupin contro Herlock Sholmes per timore di possibili cause legali da parte di Conan Doyle, il cui personaggio riscuoteva gran successo in Francia fin dal 1902, questo volume riunisce due avventure del ladro gentiluomo uscite inizialmente a puntate tra il 1906 e il 1907. «È proprio nel momento in cui non riesco a capire che i miei sospetti cadono su Arsène Lupin,» confessa il celebre segugio inglese. E quando due uomini così intelligenti si affrontano, il loro duello è un grande spettacolo. Chi ha rubato il piccolo secrétaire di mogano che conteneva un biglietto vincente della lotteria? Chi ha fatto sparire la lampada ebraica, e il diamante blu, gioiello della Corona reale di Francia? Chi gioca a passare attraverso i muri in pieno centro di Parigi? Arsène Lupin, sempre lui, eternamente innamorato della Dama Bionda, più insolente e geniale che mai, capace di eludere a una a una tutte le astuzie del detective inglese grazie ad astuzie ancora più sorprendenti."" -
L' avaro
«Non arrossite a disonorare la vostra condizione con i traffici che fate? A sacrificare onore e reputazione al desiderio insaziabile di accumulare scudo su scudo?»Arpagone è un anziano avaro, uomo d'affari e usuraio. Tutto nella sua esistenza, dal rapporto con i figli alla gestione domestica, è influenzato dalla sua ossessione per il denaro, in particolare per una cassetta colma d'oro che considera il suo tesoro più prezioso e tiene seppellita in giardino, terrorizzato che qualcuno possa trovarla e sottrargliela. Colto da passione per una giovinetta povera, Mariana, l'avaro decide di imporre ai figli Cleante ed Elisa matrimoni con una ricca vedova e un ricco anziano, incurante dei sentimenti che essi provano per il servo Valerio e la stessa Mariana. È così che, per contrastare la tirannia del padre, figli e servi iniziano a intessere intrighi. Finché il servitore di Cleante non scova il tesoro nascosto da Arpagone, e l'avarizia dell'uomo da causa di tic e situazioni farsesche diviene spunto per mettere in scena il dolore di un uomo che ha perso il proprio bene più prezioso. Coinvolti gli sbirri, gli intrighi amorosi vengono alla luce e Arpagone è costretto a scegliere tra i propri piani e il tesoro scomparso. Più che un'opera teatrale d'insieme, Molière ha creato un personaggio che domina la scena, che non ha ""spalle"""" o antagonisti: un moderno uomo d'affari disposto a tutto pur di trarre il massimo profitto, in linea con la mentalità mercantilistica del tempo e proprio per questo ancora oggi attualissimo."" -
Solo Flora
A quindici anni, se si deve scegliere fra trascorrere un anno a Brisbane, Australia, o in uno sperduto paesino nella provincia piemontese, non si hanno dubbi: paesino. Purché sia vicino alla città in cui vive il tuo ragazzo. E così Flora lascia partire senza rimpianti la madre, oceanologa in trasferta di lavoro australiana, e va a stare a casa di una zia... che, però, non è una zia normale. Non è normale la zia, e neanche lo zio, i cugini, i vicini di casa, la scuola, i compagni di scuola. Perché San Mirtillo è uno dei ventisette comuni DP presenti sul territorio italiano, e i comuni DP sono quelli in cui vivono i DP, i Different People, nome inglese per creature magiche italiane. Ma Flora non è magica per niente, è solo Flora. E fin dal primo istante si sentirà DIVERSA, scritto proprio così, tutto a lettere maiuscole. È l'unica ragazza di tutta la scuola che non può cambiarsi colore di capelli schioccando le dita. Tanto per dire. È durissima, la vita di una Normal in un mondo di Different, e Flora dovrà fare ricorso a tutta la sua meravigliosa normalità per non soccombere. Come se non bastasse, anche nell'amore si trova a dover scegliere fra il suo ragazzo da sempre (e, pensava lei, per sempre) e uno stregone di diciassette anni, snob, arrogante e irresistibile. E tutto questo sarebbe ancora niente, se non ci fosse Alibella, la compagna di classe che nessuna vorrebbe mai avere: una fata perfida come Maleficent e bella come Angelina Jolie... -
L' ultima alba di guerra
11 novembre 1918. Durante la notte, su un treno privato a nord di Parigi, la Germania firma l'armistizio con le Forze alleate, ma devono trascorrere sei ore prima che sia reso ufficiale e che abbia fine la più grande e sanguinosa guerra mai vista fino ad allora. Sul fronte occidentale s'incontrano tre soldati: sono Axel, un giovanissimo fante tedesco, Will, suo coetaneo inglese, e Eddie, un rampollo americano entrato in aviazione per far colpo sulle ragazze. Nel giro di poche ore, i loro destini s'incroceranno e le loro vite cambieranno per sempre. Sullo sfondo dell'imponente macchina di propaganda, paure, desideri e speranze condivise fanno emergere l'assurdità di una guerra feroce, combattuta da ragazzi simili ma dalle uniformi diverse. Dopo il nazismo di ""Ausländer"""", dopo la Germania dell'Est del """"Ragazzo di Berlino"""", un altro pezzo di storia raccontato da Paul Dowswell: l'ultimo giorno della Prima guerra mondiale. Età di lettura: da 12 anni."" -
I segreti di Amber House
Quando Sarah, suo fratello e la loro algida madre si stabiliscono ad Amber House, la ragazza rimane ammaliata dal fascinoso Richard, che la introduce in un mondo di ricchezze e privilegi, ma è anche attratta dall'enigmatico Jackson, che la coinvolge in un'eccitante caccia ai diamanti scomparsi. Sarah scopre di riuscire a ""vedere"""" la storia della casa e delle persone che vi hanno abitato: vede sua madre da ragazza, incredibilmente affettuosa e felice, o il crudele capitano di mare che perse il tesoro tanti anni prima. E ricomponendo piano piano tutti i pezzi del mosaico, scopre che Amber House nasconde molti segreti, antichissimi crimini e più recenti tradimenti. Dove sono nascosti i diamanti? Chi è responsabile dell'infelicità di sua madre? E quale tragedia riecheggia ancora nelle stanze della casa? Sarah ha bisogno di risposte, in fretta. Perché le sue visioni minacciano la persona che ama di più e lei deve districare la ragnatela del passato, prima che sia troppo tardi."" -
Oro
Lena ha tredici anni ed è in attesa che i nuovi genitori adottivi escano dall'ufficio della direttrice dell'orfanotrofio per portarla nella sua nuova casa. Vanda e Roman non sono riusciti ad avere figli e si sono costruiti una famiglia patchwork, accogliendo sei ragazzi molto particolari. Lena farà così la conoscenza dell'energica Piuma, perennemente a dieta; del misterioso Arnold, che sta chiuso in camera sua per giorni; di Memory, che ""ricorda tutto tranne la vita normale""""; di Pepe, bambina iperattiva, e del piccolo Okkio, cinque anni pieni di domande e curiosità. Non sarà facile per Lena adattarsi alla nuova realtà e all'idea che qualcuno possa prendersi cura di lei: sono state troppe le delusioni ed è convinta che, come le altre volte, i nuovi genitori la riporteranno all'orfanotrofio. Per questo decide di mangiare da sola, di non condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti, addirittura di tentare la fuga. Finché nella sua vita arriva uno strano ragazzo: Oro. Oro è allegro, curioso, dispettoso e Lena con lui parla, ride, discute, litiga. Un po' anche si innamora. Ma chi è questo misterioso ragazzo comparso nel pieno di una notte nel suo armadio e visibile solo a lei?"" -
One
Un romanzo che si legge d'un fiato, spezza il cuore e infonde gioia di vivere. Una scrittura originale e godibile che unisce il ritmo e la musicalità della poesia alla scorrevolezza della prosa.rnrnGrace e Tippi sono gemelle, gemelle siamesi, e la loro vita sta per cambiare. Dopo aver ricevuto per anni l'istruzione scolastica a casa, dovranno avventurarsi nel mondo là fuori, un mondo fatto di sguardi, mormorii e commenti. Troveranno qualcosa di più, a scuola? Potranno trovare veri amici? E l'amore? Quello che né Grace né Tippi possono sapere è che le aspetta qualcosa di ben più grande e grave del compatimento e dello scherno dei compagni. Dovranno fare una scelta straziante, prendere una decisione che potrebbe separarle e cambiare la loro vita come mai avrebbero potuto immaginare... Età di lettura: da 14 anni. -
Bulle da morire
Un romanzo per adolescenti ricco di pathos e colpi di scena, che affronta con realismo ed empatia l'attualissimo tema del bullismo. Questa volta al femminile.rnrnPrima liceo. Stefania e Giada sono migliori amiche e compagne di banco da sempre. Giada è una ragazzina molto introversa, amante della natura, che adora passare il tempo libero nella stalla di suo nonno. Per questo le due compagne di classe Eli e Bea, considerate le più belle della scuola, iniziano a prenderla in giro e a emarginarla dal resto della classe. Stefania si sente in colpa nei confronti dell'amica ma allo stesso tempo non vuole essere tagliata fuori dal gruppo, così decide di ubbidire alle due ""cattive"""" e di ignorare Giada. Grazie al suo comportamento Stefania entra a far parte del trio insieme a Eli e a Bea, inizia a truccarsi, a mettere foto sui social network e si trasforma giorno dopo giorno nel clone delle due bulle. Finché una sera, in discoteca, la situazione precipita: Stefania, sempre più a disagio con le due amiche e i quattro ragazzi più grandi che continuano a offrire loro alcol e pastiglie, reagisce, scappa e si rifugia da Giada. Eli e Bea però non le perdonano il """"tradimento"""" e tramano una terribile vendetta... Età di lettura: da 8 anni."" -
Bruciare la frontiera
Un viaggio verso la frontiera, per abbatterla, per crescere, per essere liberi. Un libro che parla di noi. Che prova a fare i conti con il dilemma della scelta.rnrnrnÈ il giorno che si aspetta da tutta una vita.rnÈ il diciottesimo compleanno di Francesco, e lui sta preparando un viaggio. Lo ha promesso a Kappa, il suo migliore amico: una volta scattata l’ora “X” partiranno insieme. A piedi. Vogliono andare a vedere come è fatta una frontiera, vogliono che le montagne raccontino loro delle storie del passato.rnÈ il presente, per chissà quale ragione, ad apparire lontano – come se ci fossero da regolare dei conti, prima di tutto.rnNel frattempo Abdullah – Ab –, coetaneo di Fra e Kappa, ha lasciato casa sua. È partito dalla Tunisia: vuole arrivare in Francia e incontrare nel mondo reale Céline, una ragazza conosciuta online di cui non può più fare a meno. Ab cerca la via della costa ligure, dove passavano gli ebrei in fuga e gli italiani clandestini che cercavano lavoro. Oggi, però, la frontiera è sbarrata, impenetrabile. Che stia cercando un rifugio o l’amore, chi tenta di bruciare la frontiera viene respinto. Ab incontra ragazzi sperduti come lui, venuti da ogni parte del mondo. Sembrano ombre. Forse, per passare, deve risalire verso nord e provare la via dei monti. Anche se dicono che ogni mese, lassù, muore qualcuno.rnLe vite di Ab, Fra e Kappa qui si intrecceranno, come i sentieri di montagna, a disegnare una nuova geografia che proprio non ne vuole sapere della frontiera. Una linea, questa, che esiste perché tracciata sulle carte, e che ogni giorno decide un numero incalcolabile di destini. -
Lost & found
Vincitore del Premio Andersen 2018, miglior libro oltre i 12 annirnUna scrittura originale e scorrevole, in perfetto equilibrio tra ironia e dramma, che affronta con finezza psicologica i temi dell'amicizia tra coetanei e del rapporto con i genitori.rnrnIn seguito a un incidente d'auto avvenuto quand'era bambina, Tilly zoppica e ha forti dolori se si affatica troppo, mentre il padre, alla guida al momento dell'incidente, non ha mai superato il senso di colpa e vive nell'angoscia. Tilly è timidissima, a scuola non ha amici, ed è appassionata di fotografia: ha tre apparecchi fotografici con i quali immortala tutto, senza posa, in una sorta di fissazione maniacale per l'analisi dell'ambiente scolastico. In questo trova la sua rivincita sociale, diventando l'investigatore della scuola: analizzando migliaia di immagini alla settimana, riesce a ritrovare tutto quello che si è perso, guadagnandosi il soprannome di Lost and found. Quando un suo compagno piuttosto carino le chiede di ritrovare nientemeno che il padre scomparso, comincia per Tilly un'avventura che la farà avvicinare per la prima volta a un coetaneo, ma la metterà anche di fronte a un dilemma etico: fino a che punto ci si può intromettere nella vita degli altri in nome della ricerca della verità? Se gli occhi sono sempre dietro l'obiettivo fotografico non si rischia di non vedere il confine tra privacy e libertà di espressione? -
Onora il padre. Una storia di amore e di mafia
“Mi sono venuti i brividi quando ha elencato commercialisti, medici, avvocati, banchieri,” commentò Matilde quando uscirono dal teatro.rn“Sembrava che parlasse dei nostri genitori.”rnIl Ruvido alzò le spalle. “Che ne sai che non si riferiva ai nostri genitori?”rnrnValentina ha quasi diciott'anni, è bella, ricca, brava a scuola, ha amici fidati, abita in una prestigiosa casa d'epoca nel centro di Palermo. Ha un padre commercialista che la adora, una mamma francese molto elegante che la sostiene in tutto, un fidanzato che frequenta già l'università ed è figlio di carissimi amici di famiglia. In questa vita praticamente perfetta, il fatto di essere stata adottata per lei è un dettaglio irrilevante. Ma il giorno del suo compleanno, nella posta, tra le tante buste di auguri, Valentina trova un biglietto anonimo: qualcuno le vuole rivelare la verità sulle sue origini. La ragazza non confida nulla ai genitori ed esce di nascosto per incontrare l'autore del biglietto... Età di lettura: da 10 anni. -
I figli del lupo. Berlino 1945: sopravvivere non è un gioco
Un'avventura intensa e appassionante, in cui, nella tempesta della storia, Otto, Helene e i loro compagni, scoprono il vero senso sell'amicizia, dei valori e della verità.rnrnBerlino, luglio 1945. Il Terzo Reich è appena caduto, i russi occupano la città e non risparmiano nessuno. Berlino è in macerie: non c'è cibo, non c'è acqua, per le strade regna l'anarchia. Una banda di ragazzi senza genitori ha trovato rifugio nei sotterranei di un ospedale e cerca di sopravvivere in quell'inferno. Otto ed Helene, i più grandi del gruppo, fanno di tutto per procurare il cibo ai più piccoli e proteggerli. Ma trovare qualcosa è un compito arduo e, soprattutto, pericoloso: anche se la guerra è finita, nelle vie distrutte dalle bombe altri disperati come loro sono pronti a uccidere per un pezzo di pane o una scatoletta di carne. Come se non bastasse, Otto fatica a tenere sotto controllo il fratello minore, Ulrich, che resta fedele agli ideali nazisti e sogna di unirsi a uno dei gruppi della Hitlerjugend che si dice facciano parte di un'organizzazione chiamata Werwolf e combattano gli Alleati con la guerriglia. Un giorno, durante una delle loro spedizioni in cerca di cibo, li scorge un uomo nascosto nell'ombra: è un ex SS e riconosce immediatamente l'espressione determinata di Ulrich... Per questi ragazzini sarà un'altra minaccia da cui guardarsi mentre sono costretti a diventare adulti troppo in fretta. Età di lettura: da 12 anni. -
Se la tua colpa è di essere bella
Un romanzo che affronta il tema della violenza sulla donna, una storia di formazione, raccontata dal punto di vista di un adolescente. Una scrittura fluida, leggera, che traduce con realismo le ingenuità e le insicurezze dei ragazzi.rnrnValerio ha diciassette anni e frequenta la terza liceo. Vive con la madre single, una psicologa di quarantacinque anni con la quale ha un rapporto sereno, ed è invaghito della trentacinquenne Elena che abita nel suo palazzo, a cui dedica poesie d'amore anonime, che infila di nascosto sotto la sua porta. Nell'ex portineria del condomino abita anche Carlos, compagno di liceo e amico più caro di Valerio. A chiudere il cerchio c'è Lavinia, compagna inseparabile dei due. La vita scorre tranquilla per i tre ragazzi, divisa tra studio, svago, riflessioni sulle loro problematiche adolescenziali, finché alcuni avvenimenti irrompono nella loro esistenza e la cambiano. Una loro compagna di classe è aggredita in discoteca, durante una festa di compleanno. Carmen, sorellina di cinque anni di Carlos, viene urtata da un'auto mentre rincorre una pallina trovata al parco e finisce in ospedale. Nello stesso ospedale è ricoverata Elena, la vicina trentacinquenne... -
La folle guerra dei bottoni
Un romanzo dallo stile asciutto e dal plot inesorabile. Un libro perfetto per far riflettere ragazzi e adulti sull'orrore e sulla follia della guerra, descrivendo gli eventi nello loro risonanze emotive piuttosto che attraverso immagini di violenza.rnrnIl villaggio polacco dove vive Patryk, dodici anni, è da sempre occupato dai russi. La sua è una vita tranquilla, scandita da sfide e avventure con il suo gruppo di amici, fino al giorno in cui i tedeschi fanno cadere una bomba sul suo paese. La Grande Guerra irrompe così nella vita dei ragazzi. Nonostante la paura, il gruppo di amici vive la novità dell'arrivo dei tedeschi (e della fuga dei russi) come una occasione per rendere più interessante la Guerra dei Bottoni: i ragazzi si sfidano a chi riesce a rubare il bottone migliore e più raro dalle divise dei soldati. Ora ai bottoni russi si aggiungono quelli tedeschi. È Jurek - il ragazzo più povero del gruppo, senza genitori, affidato a una sorella con cui litiga continuamente - a prendere la sfida davvero sul serio e a convincere gli altri a non fermarsi davanti a nulla. Prima c'è il furto dei bottoni dai cadaveri russi, poi dalle divise dei soldati tedeschi ospitati a casa dei ragazzi. L'escalation nella guerra per accaparrarsi il bottone migliore non sembra avere fine: Jurek intende proseguire con folle determinazione. Chi vincerà sarà re indiscusso del villaggio. Patryk non può tirarsi indietro: ha capito che c'è qualcosa di insano e malato nell'amico e non può permettere che diventi re. Età di lettura: da 12 anni.