Sfoglia il Catalogo ibs003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6041-6060 di 10000 Articoli:
-
La musica prima di tutto. Saggi di esegesi biblica
«La musica prima di tutto» è un celebre motto del poeta francese Paul Verlaine, precursore del movimento simbolista. A suo giudizio, nella poesia contano innanzitutto la sonorità e il ritmo perché l'unità del poema è un'unità di tonalità. Anche un testo biblico è come uno spartito di musica e il testo «vive» solo quando è interpretato. Per questo è essenziale individuare la tonalità di un brano biblico appena si inizia la lettura. L'esegeta può essere tentato di fermarsi subito e di scrutare alcune note, l'uno o l'altro accordo, dimenticando di sentire l'intera melodia, con le sue variazioni, le sue sfaccettature e la sua complessità. Molti lettori dei testi biblici sono al corrente del contesto dei brani letti e spiegati. Vale la pena, tuttavia, cercare di ascoltare la melodia prima di soffermarsi sul fraseggio di una formula o di un versetto. Che vi siano diverse voci, diversi strumenti e, ogni tanto, più di una variazione sullo stesso tema in un passo dato non cambia molto il problema di fondo. Occorre sempre evitare di leggere parola per parola, balbettando, perché il testo è una totalità, non la semplice somma dei suoi componenti. -
Il Libro dell'Esodo
Il libro dell'Esodo, testo fondamentale per la fede degli ebrei e per quella dei cristiani, descrive il passaggio dalla servitù in Egitto al servizio del Signore nel deserto. In ebraico il verbo servire può significare ""essere schiavo"""", """"essere al servizio di"""", """"lavorare"""" e infine """"adorare"""". Va notato che Israele non solo passa dalla schiavitù alla libertà, fatto certamente essenziale, ma quella libertà si traduce immediatamente in un """"servizio"""" che le dà significato e scopo. Uno dei messaggi del libro è che Israele sarà libero solo se sarà fedele al Dio che gli ha dato la libertà. Non mancherà la tentazione di servire altri interessi - altri """"dèi"""", come il vitello d'oro - ma ciò significherà perdere la libertà e scambiarla per una nuova schiavitù. È solo puntando in alto, molto in alto, che Israele conserverà la libertà trasformandola nella sua autentica patria molto prima di arrivare nella terra promessa."" -
Sulla terra le sue orme. Commento al Vangelo di Luca
«Queste pagine accusano la distanza da un approfondito scavo biblico dei testi; non mi appartiene la profondità degli esegeti, che peraltro hanno tutta la mia stima e la mia gratitudine. Li considero una benedizione per tutti noi che li abbiamo avuti compagni di viaggio preziosi dai giorni del Concilio a oggi. Oltre la distanza da una raffinata esegesi, d'istinto si potrà cogliere nel mio commento una sproporzione tra testi più a lungo commentati e altri meno approfonditi. La sproporzione viene dalla vita, la mia. Che mi ha portato a sostare più a lungo, anche per ragioni pastorali, su alcuni passaggi del Vangelo e meno su altri. Sono innamorato - la parola è degna e bellissima - innamorato di Gesù di Nazaret, del rumore leggero dei suoi passi e a volte penso con emozione al movimento che è scaturito dai suoi passi, dal suo viaggio. Dal suo viaggio i nostri viaggi. Non saremmo quello che siamo, non ci troveremmo al punto in cui siamo, non avremmo la visione del mondo che abbiamo se non avessimo sentito il rumore dei suoi passi e se non lo avessimo seguito, pur con tutte le infedeltà che ci segnano, per acuto di nostalgia». -
Giona. La profezia incompiuta
Il Libro di Giona, nonostante la sua solida posizione tra i dodici profeti, potrebbe trovare una congrua collocazione anche tra gli scritti sapienziali. Dal punto di vista letterario, infatti, contiene solo un brevissimo oracolo di minaccia/conversione rivolto a Ninive. Tutto il resto è costituito da un racconto/parabola e da una preghiera, in cui il profeta recupera il dialogo con Dio e ritrova la fiducia in lui, l'unico che lo può ""risollevare dall'abisso"""", anche se dovrà lottare per riuscire a comprendere il suo agire misterioso. Frequenti sono i momenti di humor e di sottile ironia che attraversano questa fiction storica. Tuttavia, non si tratta di letteratura divertente; il ruolo centrale dato a YHWH, protagonista di tutta la narrazione, mostra che la motivazione è primariamente teologica. La parabola è imperniata sul confronto/scontro tra il profeta e il suo Dio. Giona viene spesso dipinto in chiave sarcastica come un personaggio egoista, testardo, incapace di entrare nel progetto di Dio. Obiettivamente il suo comportamento non ha nulla di eroico. Ma ciò non autorizza a definirlo una sorta di """"caricatura"""" del profeta. Anzi, Giona è una figura che appassiona e suscita simpatia nella sua lotta senza speranza con YHWH. Vive il suo dramma esistenziale forse non rendendosi conto di essere uno strumento importante nelle mani del Signore. Il narratore, in modo geniale, fa emergere progressivamente un dato rilevante: nonostante la fragilità del profeta e la sua incoerenza, è soltanto grazie a lui che si assiste a una serie di conversioni: prima i marinai, poi i niniviti e in seguito anche YHWH """"si pente"""" del male minacciato. La """"conversione"""" di Dio è il punto focale del libro e l'approdo di tutta la storia."" -
Temi biblici. Vol. 3: Il re Davide 1Sam 16-1Re 2.
Se ne accettiamo il fondamento storico, Davide governava un piccolo territorio e la città di Gerusalemme da lui conquistata era poco più di un villaggio. Tuttavia il testo biblico disegna la figura del sovrano mescolando trama romanzata e teologia narrativa. Accanto alla rilettura storico-liturgica delle intestazioni dei salmi, il Cronista presta a Davide tratti profetici e gli conferisce un'autorità di legislatore in materia di culto. Il mondo talmudico procede a un'ulteriore ricostruzione letteraria, presentandolo come modello del saggio che studia la Torah, mentre i padri della Chiesa, attraverso la lettura allegorica, intravedono in lui una figura di Gesù. Proprio l'episodio dell'adulterio con Betsabea e l'assassinio del marito di lei, Uria, offrono un formidabile esempio di rilettura che porta a vedere nel sovrano la prefigurazione di Cristo, nella donna la Chiesa e in Uria addirittura la figura di Satana. Ma c'è una differenza importante fra queste riletture della figura davidica: ebraiche o cristiane, le attualizzazioni si confrontano sempre con la fonte testuale dei libri di Samuele, destinati a perdere ogni funzione normativa nel mondo musulmano. Il volume prosegue la traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti preziosi per lo studio e la pastorale. -
Temi biblici. Vol. 13: tempo di Gesù e il tempo della Chiesa. Il Vangelo secondo Luca e gli Atti degli apostoli, Il.
Redatti verosimilmente negli anni 80-90, il vangelo e gli Atti degli apostoli si inscrivono in un vero progetto letterario e teologico: presentare il dispiegarsi e il compiersi dell'opera della salvezza nella continuità dei due momenti, che sono il tempo di Gesù (Vangelo) e il tempo della Chiesa (Atti degli apostoli). Prima parte di un magnifico racconto, il Vangelo di Luca è quindi inseparabile dagli Atti degli apostoli perché per l'evangelista il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa, intesi come «tempi della testimonianza», formano due momenti dell'unica storia di salvezza -
Il Vangelo di Marco
Per lungo tempo dimenticato dalla liturgia e dagli studi biblici, il Vangelo di Marco scuote continuamente il lettore, che deve abbandonare le proprie certezze originarie per entrare in un mondo nuovo, quello del regno di Dio. Seguendo la traccia degli studi di analisi narrativa, che si sono affermati negli ultimi trent’anni, Camille Focant invita a considerare attentamente l’arte di raccontare di Marco attraverso cinque chiavi di lettura: il quadro narrativo, la trama, la questione della legge di Mosè, l’importanza dei luoghi (casa, sinagoga, Tempio, sepolcro) e il significato della Passione. Questi cinque punti di riferimento permettono di comprendere meglio l’interpretazione che Marco dà di Gesù «il Nazareno», definito immediatamente «Cristo, Figlio di Dio». -
Vocabolario del greco del Nuovo Testamento
Strumento di lavoro utile per chi affronta lo studio del greco neotestamentario, il vocabolario è anche un prezioso testo di consultazione per risolvere dubbi o problemi di traduzione. Il volume contiene tutti i vocaboli greci attestati almeno una volta nel Nuovo Testamento, quelli che compaiono almeno una volta come varianti, numerosi vocaboli del greco classico o ellenistico che il greco neotestamentario sostituisce con neologismi o con vocaboli che hanno subito un'evoluzione semantica. L'opera propone inoltre la maggior parte delle possibili grafie di termini attestati in forme differenti, il corrispondente nella lingua originale per i prestiti semitici o latini, le forme difficili o irregolari di verbi e altri vocaboli, in ordine alfabetico. -
Storia della morale. Interpretazioni teologiche dell'esperienza cristiana. Periodi e correnti, autori e opere
In che modo, nel corso dei secoli, il cristianesimo è diventato norma di vita? Il volume è una ricerca di storia della teologia morale-spirituale: ripercorre due millenni di storia delle opere e dei teologi, ma anche dell'ambiente circostante. L'autore procede seguendo una scansione cronologica: ogni capitolo presenta la visione sintetica del periodo considerato e ne dà la chiave di lettura, illustra le correnti di pensiero che via via arricchiscono l'esperienza cristiana in quel momento, presenta il ritratto dei singoli autori e delle loro opere più significative. -
Santi e simboli. Storia, miracoli, tradizioni e leggende nell'arte sacra
La storia dell'arte cristiana è costellata di raffigurazioni di santi, comunemente accompagnati da un complesso di simboli e segni distintivi. Come identificare i santi attraverso i loro simboli tradizionali? E perché un determinato simbolo è associato a uno o più santi? Quale significato si cela dietro ai simboli che caratterizzano l'iconografia dei santi? Il volume, ricco e completo, effettua il ""restauro culturale"""" di un patrimonio prezioso, offrendo un repertorio di facile consultazione e corredato di numerosissime immagini. Il volume è fonte di informazioni di tipo enciclopedico per gli studiosi nonché miniera quasi inesauribile di notizie e curiosità per tutti gli appassionati."" -
I santi anomali. Forme inconsuete di vita cristiana
Santi che reggono la propria testa dopo essere stati decapitati, stiliti che vivono sulle colonne per isolarsi dal mondo, asceti che conducono una vita di preghiera e penitenza in capanne sugli alberi. Ma anche ""pazzi di Cristo"""" per umiltà e ascesi, virtuosi che scelgono la nudità e la rinuncia come forme di povertà o che cantano ininterrottamente i salmi giorno e notte, martiri volontari, uomini trasformati miracolosamente in donne e donne in uomini per scongiurare il pericolo di violenze. Questo repertorio di santi anomali, spesso famosi e popolari, in alcuni casi ancor oggi venerati nella Chiesa cattolica, testimonia l'esistenza di forme inconsuete e singolari di vita cristiana. Lontani dai modelli più comuni della santità, questi personaggi sono talvolta inquadrabili in situazioni agiografiche fragili e confuse, incerte e poco chiare, ma hanno il pregio di testimoniare l'effervescenza della vita spirituale e della devozione popolare."" -
La Terra Santa. Guida storico archeologica
Condotta sulla quinta edizione inglese dell'Oxford University Press, la guida alla Terra Santa è aggiornata con i risultati degli scavi più recenti e arricchita di voci su un ampio ventaglio di località, dai siti preistorici ai templi romani, dalle sinagoghe di epoca bizantina ai mulini crociati. Pensata soprattutto per chi visita i luoghi la prima volta, la guida offre, anche attraverso cartine e piante, indicazioni su siti e monumenti che rivestono un interesse storico o artistico proponendosi come concreto ed efficace manuale di introduzione all'archeologia. -
Il libro dei libri. Le grandi domande e i grandi temi della Bibbia
Le grandi domande, i grandi temi e un dizionario di oltre 300 voci per capire la Bibbia, accompagnati da uno dei maggiori esperti dell’École biblique di Gerusalemme. -
Dichiarazioni evangeliche II. Il Movimento evangelicale (1997-2017)
Le Dichiarazioni evangeliche sono uno strumento indispensabile per chiunque voglia conoscere l'evangelismo contemporaneo ad fontes e svolgono quindi una preziosa funzione documentaria per la conoscenza e il dialogo. A distanza di vent'anni dall'uscita del primo volume appare opportuna la pubblicazione del secondo. Esso copre gli anni 1997-2017 e permette di allargare la conoscenza di un fenomeno in continua crescita a livello mondiale. Dopo Berlino (1966), Losanna (1974) e Manila (1989), il focus si sposta su Città del Capo (2010), altro Congresso sull'evangelizzazione mondiale che ha contribuito ad animare ulteriori messe a punto su temi d'attualità in prospettiva evangelicale. Questo secondo volume presenta una trentina di Dichiarazioni come sempre caratterizzate da una certa varietà, ma anche con una fisionomia comune: il tentativo di declinare la fede che fu dei Riformatori in una realtà profondamente cambiata, ma per certi versi simile. -
L'epistola agli ebrei. «un sacerdote diverso»
"Per comprendere la Lettera agli Ebrei l'analisi retorica si rivela un metodo particolarmente adatto, perché questa """"lettera"""" è in realtà un discorso, una magnifica omelia, composta per essere pronunciata davanti a un'assemblea cristiana dei tempi apostolici"""" (dall'Introduzione). Di formazione giudaico-ellenistica, l'autore di Ebrei si muove su diversi registri: ai procedimenti della retorica biblica egli associa, in misura variabile, quelli nettamente distinti della retorica greco-latina. A firma di uno dei più autorevoli studiosi della Lettera, il volume presenta un'accurata analisi, sviluppata in tre momenti: la presentazione del testo in una propria traduzione e in una trascrizione strutturata; la collocazione della pericope esaminata nel più ampio contesto biblico; l'interpretazione tematica e teologica della pericope. L'insieme del testo strutturato è riproposto in modo integrale nell'Appendice." -
L'apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia
L’Apocalisse non è un testo facile: un contatto frettoloso può portare a grossi abbaegli, come la storia della sua interpretazione ha spesso mostrato. Questo volume offre un solido orientamento, introducendo sia al linguaggio e alle immagini dell’Apocalisse, sia all’esegesi di brani problematici e fondamentali, sia ai temi sintetici di teologia. La materia è organizzata secondo un criterio di organicità funzionale: introduce anzitutto a una comprensione scientifica del testo, mediante l’esposizione concatenata dei prerequisiti essenziali alla lettura (la prima parte, l’ermeneutica, risponde a questa esigenza); intende, in secondo luogo, guidare a una lettura e a uno studio approfondito attraverso esemplificazioni distribuite per tutto l’arco dell’Apocalisse (a questo scopo, corrisponde la seconda parte, l’esegesi). L’esegesi spinge spontaneamente verso la comprensione sempre più sintetica, propria della teologia biblica (è quanto viene prospettato nella terza parte, dedicata a esempi di tale teologia, organicamente collegati tra loro). Le prospettive esposte sono nate e maturate nell’arco di diciotto anni che l’autore ha dedicato all’insegnamento dell’Apocalisse nel Pontificio Istituto Biblico. -
Tu non sei così! La dinamica di fede del lamento di Is 63,7-64,11 a partire dal salmo 44
È possibile lodare Dio con un lamento? È ammissibile che il ricordo delle meraviglie divine giunga a mettere in discussione la credibilità di chi le ha compiute? Si può accettare che l'uomo assalga il Creatore con domande, imperativi e arrogando diritti? Tutto questo è ciò che avviene nel testo di Isaia 63,7-64,11. Il brano prende avvio con un intenso canto di lode; come in un grande inno di ringraziamento, il racconto passa in rassegna la storia della relazione di Dio con il suo popolo, il suo progetto di paternità, la cura amorevole e piena di compassione, il perdono usato, la guida costante e sicura fino al luogo del riposo. Poi però, come a un tratto, il tono cambia: il racconto cede spazio alle domande e agli imperativi, il Dio vicino appare indifferente nei cieli, mentre il popolo permane in un luogo di distruzione, alla mercé del proprio peccato. Con immagini che descrivono un dramma e con interrogativi carichi d'irruenza, si presenta una situazione totalmente capovolta rispetto all'inizio e che lascia trasparire una forte responsabilità divina e un destino inesorabile per l'uomo. Non stupisce che questo brano abbia trovato nella storia ampia risonanza e uso: non solo l'apostolo Paolo si rifà al passo di Isaia, ma la stessa preghiera di Gesù, il Padre Nostro, rivela una vicinanza e una dipendenza suggestive; inoltre il testo è stato fatto oggetto, più volte, della meditazione e della predicazione dei rabbini e dei Padri della Chiesa, e ad esso si è rifatto anche Lutero... -
Storia della spiritualità. Vol. 12: L'Ottocento.
Ai suoi esordi, il XIX secolo appare dominato da un generale spirito di restaurazione. Si ritiene esigenza ecclesiale irrinunciabile il rifiuto dei princìpi della Rivoluzione francese, sovvertitori dell'ordine, si impone l'indiscussa fedeltà alle cose di sempre, si condanna ogni indicazione di novità nel pensiero e nel costume. A partire da questo contesto iniziale, l'esperienza spirituale cristiana ottocentesca risulta caratterizzata da una lunga carrellata di volti e di personaggi - laici, religiosi e preti - che esprimono la loro forte tensione alla santità in modi diversi. Per alcuni la strada da percorrere consiste nel compimento esatto e costante del proprio dovere quotidiano; per altri, nello sforzo ascetico finalizzato ad acquisire e vivere le virtù; per altri ancora nell'obbedienza meticolosa alle norme canoniche vigenti, anche se immotivate e poco comprensibili, o nella scrupolosa fedeltà a particolari esercizi di pietà. Solo lentamente e con fatica riesce a farsi strada in questo contesto una spiritualità più chiaramente evangelica, che risospinge il vissuto spirituale caritativo quotidiano dall'ascesi metodica all'incontro con Cristo e all'amore contemplativo dello Spirito Santo. -
Storia della spiritualità. Vol. 13: L'età del Vaticano II.
Il secolo XX segna un rifiorire del discorso spirituale e fin dal suo inizio rimette in primo piano la riflessione sullo stato mistico contemplativo: gli studi dei padri carmelitani e domenicani si raccolgono in dotta meditazione sulle opere di Giovanni della Croce, Tommaso d'Aquino e Teresa d'Avila, mentre i francescani si orientano più volentieri su Bonaventura. Su questo sfondo si affaccia un primo orientamento innovativo nel momento in cui gli spiritualisti, soprattutto gesuiti, cercano di armonizzare la spiritualità con i dati scientifici della storia e della psicologia, la mentalità teologica speculativa con quella positivistica. Il discorso sull'esperienza mistica lentamente ridimensiona la portata dello sforzo ascetico e, nella seconda metà del secolo - dopo l'intensa stagione del concilio Vaticano II - si giunge a ritenere che l'ascesi in se stessa non sia propriamente un discorso spirituale, ma semplicemente morale. -
Breve storia dell'ecumenismo. Dal cristianesimo diviso alle chiese in dialogo
Nel 1910 nasceva il Movimento ecumenico, con l'intento di superare le divisioni del cristianesimo, in conformità al volere di Gesù che, ormai prossimo alla passione, affidò i discepoli al Padre e pregò perché fossero ""una sola cosa"""" (Gv 17). In cent'anni le Chiese sono passate dalla separatezza ostile al dialogo teologico e ai testi di consenso. E hanno dichiarato nulle e superate le scomuniche reciprocamente comminate nei secoli. Il volume racconta com'è avvenuto questo cambiamento e che cosa significa nella storia delle Chiese. Presenta i pionieri di questa svolta, le trasformazioni intervenute nelle Chiese, le organizzazioni ecumeniche che ne sono nate, i risultati raggiunti e le sfide ancora da affrontare. E conclude riflettendo su una domanda: è vero che l'ecumenismo oggi è in crisi?""