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Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi
Guidare a una conoscenza positiva e integrale del proprio ""io"""", per favorire la formazione alla maturità:questo l'obiettivo che persegue il volume. Nella prima parte viene studiato l'individuo soprattutto nel suo aspetto personale e interiore, cioè il rapporto che ognuno ha con se stesso (le strutture intra-psichiche), perché il primo indice di maturità è il saper vivere in forza di convinzioni interiori, e non già subendo i condizionamenti che vengono dall'esterno. La seconda parte, dedicata alla funzionalità psicodinamica, offre invece alcune idee per capire non solo che cosa facciamo, ma perché agiamo, e quindi le motivazioni, i valori, che sono all'origine dei nostri comportamenti. È un po' insistente questo discorso sui """"valori""""; ed è fatto di proposito, per far comprendere lo specifico della psicologia per chi crede che la vita debba avere un senso (qualunque esso sia), e capire anche che il cammino verso la maturità implica la fatica e la gioia della conquista. Un libro, quindi scritto per educatori, genitori, e soprattutto giovani decisi a farsi protagonisti del proprio futuro. Un libro che offre stimoli e prospettive per aiutare in modo efficace la formazione alla maturità."" -
Il Gesù di Luca
Le due opere di Luca - Vangelo e Atti degli apostoli - si aprono con un prologo di taglio storico. Ci si può allora domandare: Luca ha un progetto teologico? E prima ancora: Luca è uno storico o un teologo? Quesiti che possono sempre più precisarsi: la sua teologia è forse subordinata a un'intenzione storica? Perché e come racconta Gesù di Nazaret? E se a Gesù è dedicato il Vangelo, quale Gesù emerge dagli Atti? Gli Atti sono una conferma o un approfondimento, una variazione o una correzione? Il volume affronta questi interrogativi, ricostruendo la cristologia narrativa di Luca, le sue tecniche e le sue linee portanti, dalle quali emerge la costruzione del ""personaggio Gesù"""" in un crescendo di forza che si dispiega in un dittico: il Vangelo e gli Atti degli apostoli. Per Luca raccontare significa soprattutto """"valorizzare la coerenza di un itinerario, mettendo gli eventi vissuti da Gesù e dai suoi discepoli in relazione con il passato biblico: le allusioni del tipo promessa/compimento strutturano il racconto. Raccontare significa per Luca manifestare la logica di una storia"""" (dal cap. 1)."" -
Sapori del racconto biblico. Una nuova guida a testi millenari
Questo libro, che vede la luce nel momento in cui la riscoperta dei ""sapori"""" della narrazione biblica spicca il volo, vuole mostrare la fecondità di alcuni strumenti dell'analisi narrativa applicandoli a sequenze scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento. Da una trentina d'anni i ricercatori hanno a disposizione metodologie appropriate per lo studio della narratologia biblica, ma dopo i balbettii iniziali si tratta di affinarle mettendone in luce le potenzialità. La sfida non è soltanto percorrere in ogni direzione i retroscena del racconto per osservarne l'architettura nascosta - anche se questa scoperta, per così dire archeologica, vale da sola la svolta: l'interesse sta piuttosto nel portare alla luce effetti di significato insospettati, scaturiti da narrazioni che pure si pensava di conoscere bene. Ai lettori e alle lettrici stanchi di approcci convenzionali, di percorsi ripetitivi, questo libro apre le porte a domande originali e significative."" -
Il re, il profeta e la donna. Testi scelti sui primi re d'Israele
I libri di Samuele e l'inizio del primo libro dei Re narrano la storia dei primi tre monarchi di Israele: Saul, Davide e Salomone. L'intreccio narrativo restituisce un magnifico racconto a cui l'intrinseca verosimiglianza conferisce tutte le apparenze di una trattazione storica. Tuttavia, la narratologia permette di individuare una componente spesso trascurata, cioè i numerosi tratti di fiction, e di entrare nella ""fabbrica"""" del narratore per assaporare la bellezza del racconto e la ricchezza dei suoi significati teologici e antropologici. I testi biblici studiati in questa prospettiva riguardano gli inizi del regno dei primi monarchi, i loro primi passi di governo, il modo in cui si preannunciano i tratti delle loro carriere di sovrani e l'importante ruolo che profeti e donne svolgono nell'economia degli episodi."" -
L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane. Una documentazione ragionata
Il volume offre un'ampia documentazione di testi originali sull'ambiente socio-culturale delle origini cristiane dal secolo IV a.C. fino al II d.C., così da consentire al lettore una conoscenza diretta di tale ambiente nelle sue più diverse espressioni (politica, filosofia, ritualità, ethos vissuto, religione) e favorire un raffronto personale e immediato con gli scritti cristiani. -
L' uomo e la donna. Dalla Genesi all'Apocalisse
La relazione fondamentale tra l’uomo e la donna costituisce il punto di partenza di un’antropologia biblica e cristiana. La Genesi celebra come un canto il fatto che Dio è in se stesso relazione e i libri profetici celebrano l’alleanza mediante la simbologia del Signore-Sposo e del popolo-sposa. I testi di Isaia, Ezechiele, Geremia, Osea e Zaccaria rivelano la fedeltà di Dio, mai vinta dall’infedeltà della sua eletta, mentre il Cantico dei Cantici corona lo sviluppo della relazione fra l’uomo e la donna facendone il luogo di una lode che non risparmia né la sofferenza né la prova del male. rnIl racconto dell’annunciazione nel Vangelo di Luca serve da portico di ingresso nel Nuovo Testamento. La sua tela è intessuta di reminiscenze esplicite e implicite dell’Antico, che porta in sé una pienezza di cui attende un compimento. I Vangeli di Luca e di Giovanni, con l’Apocalisse al termine delle Scritture, ne offrono mediazioni equilibrate: il Signore dell’alleanza dona vita in pienezza grazie alla fine dei tempi anticipata nell’incarnazione e nella Pasqua di Cristo. -
Israele e Chiesa nel Vangelo di Giovanni. Compimento, reinterpretazione, sostituzione
Una questione centrale e poco approfondita del dialogo ebraico-cristiano risiede in un orientamento teologico-dottrinale di potente rilievo e di lunghissima durata storica: la tendenza più o meno marcata, ma spesso inconsapevole, della Chiesa a porsi come sostituto di Israele nelle prerogative peculiari del popolo ebraico sotto il profilo teologico. Un fenomeno tanto ampio quanto trascurato o, ancora più spesso, ignorato: al punto che lo stesso lessico concettuale teologico mostra di conoscere soltanto un tipo di sostituzione, quella vicaria del Figlio, in ambito cristologico.rnLa questione teologica e storico-politica suscitata dalla pretesa cristiana di essere il Verus Israel non è presente nel dibattito pubblico e accademico, e al contempo si assiste a una sua sorprendente rimozione nell’ambito dello stesso dialogo ebraico-cristiano, anche da parte ebraica. Così, se da un lato oggi il pensiero teologico cristiano accredita l’acquisito superamento dell’idea stessa di sostituzione della Chiesa a Israele, dall’altro il linguaggio teologico ed ecclesiale la ripropone continuamente anche in documenti ufficiali di quello stesso magistero che pratica una relazione con l’ebraismo di segno opposto a quello antigiudaico storico. -
Fallire e non mancare il bersaglio. Paradosso del regno e strategie comunicative nel Vangelo di Marco
L’originale conclusione del vangelo di Marco, con le donne che fuggono silenti dal sepolcro senza comunicare a nessuno l’annuncio di risurrezione, ha da sempre interrogato il mondo dell’esegesi. Perché le donne sono descritte travolte dalla paura, subito dopo aver appreso che il Crocifisso è risorto? Come mai il racconto non si conclude in un’atmosfera di gioia e di successo, come sarebbe lecito e ragionevole aspettarsi? Perché Marco avrebbe deciso di arrestare il motore della sua narrazione proprio nel momento in cui le prime testimoni della Pasqua di Gesù «falliscono» il mandato di diventarne anche annunciatrici ai suoi discepoli? Questo libro si propone di offrire un’originale risposta a queste domande, interrogando testi significativi del secondo vangelo e mostrando come la scelta di «non concludere» con l’ovvietà di un lieto fine corrisponda, in realtà, all’intenzione di non fallire l’obiettivo di realizzare una comunicazione adeguata a esprimere la follia e lo scandalo di un Cristo risorto perché crocifisso. -
Mistero, comunione e missione. Manuale di ecclesiologia
Nella sua storia millenaria la Chiesa ha interpretato se stessa secondo due modelli fondamentali. Il primo, nato nel medioevo dai contrasti tra Impero e Papato e sistematizzato in età moderna con il sorgere degli Stati nazionali, offriva l'idea di una struttura capace di produrre - e imporre - vincoli solidi e profondi tra le persone , e per questo attenta ai temi dell'autorità e della gerarchia. Il secondo modello, elaborato nella feconda stagione teologica di inizio Novecento e pienamente enunciato dal concilio Vaticano II, stabiliva come principio ermeneutico non più la società degli uomini, ma la comunione trinitaria del Padre e del Figlio nell'unico Spirito. Il paradigma che si proponeva era quello della vita intima di Dio: la Chiesa è un ""mistero"""" perché immersa nella dinamica della Trinità.Questo volume individua nella meditazione e nella contemplazione di tale mistero il compito primario dell'ecclesiologia. Origine e natura della Chiesa non sono intuibili senza una rinnovata coscienza della sua sacramentalità e la sua comprensione non si esaurisce nel puro esercizio intellettuale, ma richiede una profonda esperienza di vita."" -
I sacramenti della fede. Saggio di teologia biblica dei sacramenti come «eventi di salvezza» nel tempo della Chiesa. Vol. 1: Sacramentaria biblica fondamentale.
Primo volume del manuale di teologia sacramentaria ""I sacramenti della fede"""". L'autore in quest'opera intende seguire la storia della salvezza attraverso la Scrittura, l'avvento e il senso dei sacramenti, sottolineando il profondo legame che unisce l'economia del """"mistero"""" nella storia umana ai sacramenti così come si realizzano nell'azione celebrativa della Chiesa. Il volume intende evitare problematiche dogmatiche, o di metodo, ma cercare gli eventi di salvezza nella Bibbia e nella fede della Chiesa, ponendosi nella linea della tradizione catecumenale antica e delle grandi catechesi della chiesa delle origini."" -
I sacramenti della fede. Saggio di teologia biblica dei sacramenti come «eventi di salvezza» nel tempo della Chiesa. Vol. 2: Sacramentaria biblica speciale.
Secondo volume del manuale di teologia sacramentaria ""I sacramenti della fede"""". L'autore in quest'opera intende seguire la storia della salvezza attraverso la Scrittura, l'avvento e il senso dei sacramenti, sottolineando il profondo legame che unisce l'economia del """"mistero"""" nella storia umana ai sacramenti così come si realizzano nell'azione celebrativa della Chiesa. Il volume intende evitare problematiche dogmatiche, o di metodo, ma cercare gli eventi di salvezza nella Bibbia e nella fede della Chiesa, ponendosi nella linea della tradizione catecumenale antica e delle grandi catechesi della chiesa delle origini."" -
I sacramenti simbolo e teologia. Vol. 2: Eucaristia, battesimo e confermazione.
Il libro continua il discorso avviato nel volum 1: ""Introduzione generale, trattato di teologia sacramentaria simbolica"""", nel quale i sacramenti della Chiesa sono presentati ricorrendo alla chiave interpretativa fondamentale del simbolo. Il discorso sviluppato nelle due parti di questo secondo volume va dall'eucaristia, centro e sintesi della simbolica cristiana, ai sacramenti del battesimo e della confermazione, innovando rispetto al tradizionale impianto della teologia sacramentaria. L'autore prende «sul serio, portandola alle estreme conseguenze, l'affermazione secondo la quale l'eucaristia è culmine e fonte di tutti i sacramenti», entrando in una prospettiva che la considera «scaturigine e punto di approdo». Ancora una volta è la prospettiva simbolica, e in particolare la «simbolica nuziale», che fa leggere l'eucaristia insieme «come culmine e come fonte di tutti i sacramenti e di tutta la vita ecclesiale, e come anticipo sacramentale della realizzazione escatologica del disegno di Dio». Da questo discorso introduttivo, che prende tutta la prima parte, si passa quindi alla simbolica sacramentale del battesimo e della confermazione, sviluppando una teologia dei due «sacramenti fondativi», non limitandosi a una sintetica esposizione dottrinale e teologica già strutturata e conclusa, ma evidenziandone la derivazione eucaristica e la simbolica nuziale.Destinatari: studenti e docenti di teologia, sacerdoti in ministero, laici che intendono approfondire le tematiche."" -
Mezzo secolo di teologia al servizio della Chiesa. Una corrispondenza teologica
Henri De Lubac fu studioso di patristica, docente di storia delle religioni, in dialogo con marxisti e atei, autore di uno studio sulla natura del cattolicesimo, e svolse un ruolo attivo nella resistenza francese. La corrispondenza fra il teologo e mons. Benedetti è durata circa trent'anni. -
Le vie dello Spirito. Sintesi di teologia spirituale
Il libro oltre a essere un trattato di teologia spirituale, libro di testo e manuale di studio, è anche uno strumento di formazione, discernimento personale e comunitario e approfondiemento teologico. Nel volume l'autore propone una ""sintesi di spiritualità"""", non soltanto una rassegna di informazioni, per un progetto organico di vita e di dottrina. Il largo spazio dedicato alle varie tematiche consente di esporre esperienze e temi che si impongono per la spiritualità e il realismo storico."" -
Salvezza e peccato nella tradizione orientale
La salvezza costituisce il messaggio centrale del Nuovo Testamento. L'approccio della teologia ortodossa al tema è tuttavia assai diverso rispetto a quello della teologia latina: la salvezza non rimanda primariamente alla colpa dell'uomo, ma al progetto primitivo di Dio Trinità che consiste nel rendere partecipi della sua vita altri esseri da lui creati per amore. L'incarnazione del Verbo non è quindi provocata dal peccato originale, ma sta al centro del disegno originario di Dio. Partendo dalla teologia trinitaria, l'autore offre una trattazione del mistero della salvezza secondo l'oriente da cui non mancano anche alcuni accenni al fondamentale ruolo dello Spirito Santo e della Madre di Dio. -
Psicologia e vita spirituale. Sinfonia a due mani
La connessione tra psicologia e vita spirituale nasce dalla convinzione che una fede adulta debba procedere all’unisono con la maturità umana, perché esiste un’ammirabile sintonia tra le due realtà. Esse si trasformano in una sinfonia a due mani: l’una proviene dallo Spirito Santo, l’altra dall’atto creatore di Dio. L’autore aiuta a comprendere il servizio che la psicologia può prestare alla crescita spirituale. Propone una psicologia aperta alla trascendenza, approfondendo le due grandi aree del dinamismo umano: quella intellettuale della conoscenza e dell’apprendimento, quella dinamica delle tendenze, motivazioni, affettività. L’obiettivo del volume è essenzialmente psicologico, poiché di fatto è sul piano umano che si pongono le condizioni di base capaci di favorire o meno l’azione divina e di rendere attuabile esistenzialmente l’adesione consapevole e responsabile alla chiamata divina. -
La rivelazione
La parola ""rivelazione"""" racchiude in se stessa il nucleo della fede cristiana: la relazione tra Dio e l'uomo e, in ultima analisi, il mistero di Dio come fine ultimo dell'uomo. Tuttavia tale concentrazione della tradizione cristiana in un solo vocabolo rischia di restare astratta o esteriore. Il volume propone un cammino di esperienza nell'intento di inscrivere la rivelazione dentro l'umanità dell'esistenza individuale, sociale e cosmica, di porre le condizioni di un'intelligenza interiore del mistero. L'itinerario si articola in tre momenti. I primi tre capitoli esplicitano la nozione stessa di rivelazione tracciando qualche via di accesso al mistero cristiano. Il capitolo centrale del percorso propone una tappa biblica, lasciandosi condurre dalle varie accezioni di """"rivelazione"""" proposte dalla Scrittura e prendendo come guida i generi letterari del Nuovo Testamento. L'ultima parte del percorso invita infine il lettore a fare esperienza di rivelazione in tre luoghi elementari dell'esistenza: la relazione umana nelle sue diverse forme; la storia con le sue dimensioni politiche, culturali, religiose e comunitarie; l'universo nei suoi aspetti scientifici, ecologici ed estetici."" -
La Chiesa secondo il Concilio
Il Vaticano II ha voluto essere un concilio ecclesiologico: ha approfondito la natura e l’identità della Chiesa con l’intento di promuovere un’autocomprensione che gli storici del futuro non potranno fare a meno di segnalare come una tappa rilevante nella millenaria storia della Chiesa. Il volume cerca quindi di ripercorrere il cammino dei principali temi conciliari, considerandoli dal punto di vista del soggetto-Chiesa – esso trova il proprio fulcro nella costituzione Lumen gentium – e delle sue relazioni. Quanto a queste ultime, il concilio ha inteso esprimere una volontà comunicativa universale: ciò l’ha condotto a porre le basi di un progetto ecumenico, di un più positivo rapporto con le varie religioni e di un migliore dialogo col mondo. Considerando la ricezione del Vaticano II ancora aperta, l’opera si inserisce nell’elenco dei testi che intendono favorirla. -
Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità. Vol. 1
L'opera, organizzata in due volumi, presenta il punto più avanzato del pensiero del grande teologo. Egli propone una definizione e un ruolo del cristianesimo, nonché una discussione sul senso del fare teologia all'interno della modernità. Finora la Chiesa e la teologia hanno pensato la fede come un contenuto da trasmettere: modello che ha funzionato positivamente nelle società tradizionali. La modernità e la postmodernità hanno tuttavia introdotto delle trasformazioni interne all'identità cristiana che non riguardano più questo o quel punto della sua dottrina ma, più radicalmente, la sua stessa forma. Theobald manifesta un approccio alla tradizione cristiana in cui la categoria dello stile esprime al contempo il contenuto e la forma della fede in quanto principio regolatore della presenza del cristiano nel mondo. Le sue pagine vivono del fascino e della difficoltà di coniugare assieme il concetto di stile e l'identità cristiana, nella consapevolezza che definire il cristianesimo come stile comporta sia una riflessione epistemologica sul modo di fare teologia, sia una diagnosi teologica del momento attuale con le discussioni su modernità e postmodernità. -
Temi di teologia orientale. Vol. 1: Presentazione di Dimitrios Salachas esarca apostolico in Grecia.
La Chiesa cattolica è impegnata in modo irreversibile a percorrere la via dell'ecumenismo e, al fine di un proficuo dialogo, risulta di fondamentale importanza la reciproca conoscenza. In particolare, l'Oriente cristiano racchiude in sé autentiche e antichissime tradizioni apostoliche, che rappresentano senza dubbio una componente essenziale della Chiesa di Cristo. Col proprio specifico approccio al mistero rivelato, la teologia d'Oriente propone una visione complementare a quella dell'Occidente cristiano. L'espressione ""Oriente cristiano"""" non designa infatti semplicemente una connotazione storico-geografica del cristianesimo, ma anche e soprattutto un insieme di caratteristiche vitali, che formano e determinano la tradizione orientale. Il volume propone dapprima una panoramica descrittiva di tutte le Chiese orientali, illustra poi la cornice interpretativa della loro teologia e ne espone successivamente i contenuti su Dio, Trinità, ecclesiologia, Maria Vergine, liturgia e sacramentaria. Le questioni relative a cosmologia e angelologia, cristologia, antropologia, spiritualità, icone ed escatologia verranno affrontate nel volume secondo.""