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Con la morte non si tratta
Un intuito infallibile. Un passato tormentato. Un solo scopo: stanare il male. È Bacci Pagano. Una rapina sulla Statale Carlo Felice, in Sardegna. Uno dei banditi viene ferito e arrestato, non parla. I complici si dividono il bottino. Diversi anni dopo, quell'uomo è ancora in galera. E suo figlio, un tossicodipendente, è scomparso. Forse è partito per l'isola, alla ricerca dei complici di quel colpo miliardario? Su incarico dell'avvocato del padre, Bacci Pagano inforca la sua vecchia Vespa 200 PX color amaranto e parte per la Sardegna. Chissà, forse non sta succedendo nulla di male. Forse quel soggiorno in riva al mare sarà solo una pausa riposante. O addirittura sarà una vacanza meravigliosa, perché potrebbe raggiungerlo Aglaja, la figlia diciottenne che rifiuta di vederlo da dieci anni, da quando Bacci si è dolorosamente separato da Clara, la sua ex moglie. O forse sarà una delle indagini di Bacci Pagano, pericolose e appassionanti. -
Citizen Berlusconi. Il cavalier miracolo. La vita, le imprese, la politica
La biografia attenta e documentata che Alexander Stille ha dedicato a Silvio Berlusconi è stata subito accolta come un libro fondamentale per capire le ragioni di un successo imprenditoriale, politico e mediatico che dura da decennirnrn«Molto chiaro, molto preciso, molto fattuale e perfino esaustivo.» – Filippo Ceccarelli, la RepubblicarnrnCitizen Berlusconi è un'inchiesta condotta secondo il modello del miglior giornalismo anglosassone, ma allo stesso tempo un avvincente racconto. Silvio Berlusconi, con le sue luci e le sue ombre, è anche l'eroe di uno straordinario romanzo popolare. Intorno alla sua figura ruota uno dei grandi enigmi della politica contemporanea: che cosa può accadere alla democrazia nell'era dei grandi conglomerati dell'informazione, delle enormi fortune personali, delle vertiginose ambizioni? Le vicende mediatiche e giudiziarie di questo libro sono un tassello utile per capire l'equilibrio dei media nel nostro paese e come si possono usare le aule di tribunale per intimidire le voci scomode. Soprattutto, Citizen Berlusconi racconta gli ultimi anni dell'Italia berlusconiana e il declino del paese. Questa edizione è arricchita da una nuova prefazione dell'autore. -
La scienza coatta
Impara de prepotenza dai mejo geni da'a storiarnrnFleming scoprì la penicillina perché, partito per le vacanze, aveva lasciato il laboratorio sporco. Newton, per studiare il funzionamento della vista, si infilò un ago in un occhio. Buzz Aldrin ha realmente preso a pugni un complottista che negava l’allunaggio. I benpensanti lo chiamerebbero pensiero laterale, approccio alternativo, intuizioni non convenzionali. Per noi a Roma la parola adatta è un’altra: coattanza, ovvero l’atteggiamento mentale e fisico di chi sa come imporsi nelle situazioni, nel bene e nel male, con arroganza, simpatia e un pizzico di bonaria ingenuità. E non siamo dunque noi a portarla nella scienza. C’è già. È quella che spinge gli scienziati a sezionare le cellule, a schiantare i protoni, a bombardare gli asteroidi, a costruire rilevatori lunghi chilometri per catturare onde gravitazionali infinitesimali. La coattanza è una delle tante, imperscrutabili e irrinunciabili vie che portano alla scoperta e al progresso. La più divertente, tra l’altro, e anche la meno raccontata. Noi la portiamo allo scoperto: la divulgazione tradizionale comincia solo a scoperta già avvenuta, con lo scienziato in giacca e cravatta che racconta la verità acquisita. Ma dietro c’è un processo che richiede tante altre qualità umane: perseveranza, cocciutaggine, faccia tosta. Ma anche imprecazioni, nottate in laboratorio, speranze taciute, angosce ed esultanze a squarciagola. Raccontiamo la scienza che si sporca le mani sperando così di renderla più vicina all’esperienza di tutti e, perché no, di strappare una risata. -
Il rilegatore
Ora puoi nascondere un segreto. Per sempre.rnrn«Un romanzo potente, un esempio di narrazione perfetta» – Tracy Chevalierrnrn«Un'autrice fenomeno» – The Guardianrnrn«Una vera perla... oscura e coinvolgente» – The TimesrnrnImmagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. Per sempre. È esistito un tempo in cui era possibile. È questa l'arte di antichi rilegatori che nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutano le persone a dimenticare. Seduti con un libro in mano ascoltano le esperienze del passato che vengono raccontate loro. Parola dopo parola, le cuciono tra le pagine, le intrappolano tra i fili dei risguardi. Così il ricordo sparisce per sempre dalla memoria. Catturato sulla carta non ce n'è più traccia. Per anni l'anziana Seredith ha portato avanti questo affascinante mestiere, ma è arrivato il momento di trovare un apprendista. Qualcuno che rappresenti il futuro. La sua scelta cade su Emmet. Sarà lui il nuovo rilegatore. Lui per cui i libri sono sempre stati proibiti. Ne ha paura anche se non sa cosa c'è di sbagliato in quello che nascondono. Eppure giorno dopo giorno quella diventa la sua vita e il suo compito quello di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il luogo in cui quel mistero ogni volta si compie è ormai la sua casa. Casa che crede di conoscere in ogni suo angolo fino al giorno in cui scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Una libreria immensa la riempie. Tra quelli scaffali Emmet trova un libro con scritto il suo nome. Al suo interno è celato un ricordo che gli appartiene. Non c'è nessun dubbio. Ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per sapere chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche quello che ha voluto o dovuto dimenticare. -
Un caso speciale per la ghostwriter
Ha scelto i libri come amici. Anche se a volte sono pieni di segreti.rnrn«Una protagonista, un po’ asociale, che ha il dono di capire al volo le persone e di anticiparne le azioni» – Stefania Parmeggiani, Robinson-la Repubblicarnrn«Vani Sarca ricorda Raymond Chandler e Dashiell Hammett, con un po’ di Agatha Christie e Patricia Highsmith» – Anna Tagliacarne, FrnrnPer Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, stringe le vite di tutte le persone a cui ha imparato a volere bene. Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un’amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile. -
L'arte di ascoltare (e di tacere)
Racconta Plutarco che il tiranno Pittaco, dovendo inviare al re d'Egitto le carni migliori e le peggiori per il sacrificio, scelse di mandargli la lingua, ""l'organo fonte dei beni, ma anche dei mali maggiori"""". Attraverso aneddoti esemplari, nei due brevi opuscoli tratti dai """"Moralia"""" e qui raccolti, Plutarco smaschera la natura ambigua e pericolosa della parola, criticando la vuota retorica che furoreggiava nelle piazze del suo tempo e l'incapacità di porgere l'orecchio alle parole altrui e di ponderare le proprie. Quanto attuali siano i temi trattati sarà del resto subito chiaro al lettore, che si riconoscerà - suo malgrado - in queste pagine."" -
Marco Aurelio. L'imperatore che scoprì la saggezza
«Prerogativa propria dell'uomo è amare anche chi sbaglia»rnrnImperatore e filosofo, guerriero e legislatore, Marco Aurelio è uno dei personaggi più complessi e affascinanti della storia antica. Sotto il suo regno, l'Impero romano toccò il suo apogeo. Passò molti anni a combattere le tribù barbariche lungo il Danubio e dovette intervenire in Egitto e in Oriente. Alle doti di abile condottiero unì quelle del capace uomo politico e dell'attento amministratore, in grado di gestire con fermezza e lungimiranza un gigantesco apparato statale. Eppure quest'immenso potere si rispecchiava in una solitudine altrettanto assoluta. Ce ne rendono testimonianza i Pensieri, nei quali riversò le sue riflessioni filosofiche, ispirate allo stoicismo: attraverso quest'opera, quello che è probabilmente il più grande e il più saggio degli imperatori romani si rivela anche il più umano, il più vicino a noi. Grazie alla sua profonda conoscenza delle fonti, Pierre Grimal ricostruisce con precisione e ricchezza la biografia di Marco Aurelio, e riesce nella difficile impresa di fondere in un unico ritratto la sua triplice personalità: quella dell'imperatore, quella del filosofo e quella dell'uomo. -
Kim
Kimball O'Hara, detto Kim, è un ragazzo quattordicenne figlio di un sottufficiale dell'Armata britannica di stanza in India. Rimasto orfano di entrambi i genitori nella prima infanzia, è cresciuto libero e solo per le strade polverose di Lahore, formandosi alla scuola della saggezza e dell'astuzia orientali. Un giorno incontra un lama sceso dalle montagne del Tibet per andare in cerca di un misterioso fiume sacro in cui purificarsi e ne diventa il discepolo e la guida. Insieme intraprendono un lungo pellegrinaggio attraverso l'India che costituisce la vera traccia del romanzo: affrontando le prove e gli ostacoli della vita, Kim diventerà adulto, riannoderà i legami con il suo paese d'origine, e con scaltrezza e sprezzo del pericolo porterà a termine importanti missioni per il servizio di spionaggio britannico. Racconto picaresco ricco di suggestive descrizioni dei paesaggi e dei costumi indiani, in cui si confrontano Oriente e Occidente, il compassato mondo inglese e la vitale cultura indigena, Kim (1901) è anche il viaggio nella memoria di uno scrittore innamorato di una terra «diversa», magica e terribile. Introduzione di Romolo Runcini. -
La casa degli specchi
In questo nuovo romanzo di Cristina Caboni la magia di Positano incontra l’eco inesauribile dell’epoca d’oro del cinema italiano. Ed è lì che una giovane protagonista deve trovare il proprio posto nel mondo.rnrn«Cristina Caboni è un’autrice bestseller» - Paola Maraone, Gioiarnrn«Le protagoniste della Caboni sono sempre donne coraggiose» - Adelaide Barigozzi, Cosmopolitanrn«Cristina Caboni ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere» - Io Donnarnrn«La verità è l’unica cosa che conta davvero»rnrnLa grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale. -
Ogni piccola cosa interrotta
Sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte.rn«L’amore che ognuno di noi riceve ha la stessa funzione delle stelle per i navigatori. Ci indica la rotta. Rimane in fondo alle nostre tasche, così, ogni volta che lo desideriamo, ogni volta che ne sentiamo la necessità, possiamo accertarci che sia sempre lì affondandovi una mano.»rnrnrnMi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.rnHo una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.rnIo indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.rnÈ questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.rnEro convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.rnEppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.rnSilvia Celani ha scritto un esordio che lascerà il segno. Un esordio con la forza di un romanzo maturo e potente. Chi lo ha letto in anteprima lo ha paragonato al bestseller dell’anno Eleanor Oliphant sta benissimo. Una storia che ci dimostra come siano le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono le nostre fragilità a renderci quello che siamo. Sono loro a rendere la nostra vita davvero perfetta. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte. -
Le sigarette del manager. Bacci Pagano indaga in val Polcevera
Bruno Morchio dà voce a uno dei luoghi più tormentati della sua terra, a una generazione ferita ma orgogliosa, che non si rassegna a guardare indietro e non si abbandona alla nostalgia, convinta che della scomparsa del passato ci si può consolare, ma dalla sparizione del futuro non ci si riprende più.rnrnrn«Bacci Pagano, detective dal cuore d’oro, che si schiera sempre dalla parte dei perdenti» – Laura Guglielmi, Il Secolo XIXrn«Uno dei personaggi più amati della giallistica italiana» – la Repubblica - Genovarn«Una figura simbolo del noir italiano» – La StamparnUna sera come tante. Un uomo appena tornato a casa dall'ufficio. Indossa ancora giacca e cravatta. Scende a fare una commissione e non torna più. Questo è il nuovo caso che si trova tra le mani Bacci Pagano in una Genova sconvolta dalla caduta del Ponte Morandi. La moglie di Oreste Mari, l'uomo scomparso, vuole che lo trovi perché per la polizia il caso è semplice: l'uomo ha piantato tutto in asso, abbandonando famiglia e lavoro. E in effetti tutto sembra dare ragione a loro: il conto in rosso, l'azienda in perdita, i dipendenti senza stipendio, l'ipoteca sulla casa, la moglie da sempre tradita. Ma c'è qualcosa che stuzzica l'intuito di Bacci. Qualcosa che è legato al passato di Oreste Mari. Qualcosa di apparentemente innocuo come delle umili origini in un periodo in cui invece l'Italia forniva sogni a basso costo. Facile perdersi tra i lustrini della televisione commerciale e il boom economico quando il proprio orizzonte è il fumo che si eleva nel cielo da una delle tante fabbriche di periferia. Bacci conosce bene quei fantasmi di gloria. Nemmeno lui sa bene a chi credere. Non sa più se sta cercando un farabutto che ha abbandonato ogni cosa o semplicemente un disilluso. Ci sono indagini al cardiopalma e indagini più sottili, che appaiono semplici ma intessono reti infinite che vengono da molto lontano e portano molto lontano. -
I fiumi di porpora
Un thriller che trova il perfetto equilibrio tra azione e psicologia, intelligenza dell'intreccio e fascino dei pesaggirnrn«Grangé sa dominare perfettamente l'arte della suspense» - Fabio Gambaro, L'Espressornrn«Una storia di follie che si incrociano in una continua sovrapposizione di vittime e carnefici» - Alessandro Perissinotto, TTL, La StamparnrnVicino a Grenoble viene rinvenuto un cadavere orrendamente mutilato. Nella vicina regione del Lot viene profanata la tomba di un bambino di dieci anni scomparso in circostanze misteriose. I due casi si intrecciano, e così i destini dei due poliziotti incaricati delle indagini, tra false piste, macabre scoperte, gelosie professionali e vendette familiari, fino all'orrore che ha dato inizio alla carneficina: un delirio scientifico che aveva condotto a un folle e crudele esperimento genetico. Un thriller ambientato nello stupendo scenario dei ghiacciai alpini. -
L' impero dei lupi
Anna Heymes, moglie di un alto funzionario parigino, dopo un intervento di chirurgia estetica soffre di crisi di amnesia e di terribili allucinazioni. Alla ricerca della sua identità e del suo vero volto, incontra Paul, il giovane commissario che sta indagando sull'atroce omicidio di tre ragazze turche impiegate in un laboratorio clandestino. Paul ha chiesto l'aiuto di Jean-Louis Schiffer, un poliziotto in pensione dal passato turbolento. Inizia così una vera e propria discesa agli inferi: un viaggio nei labirinti della mente dei protagonisti, ma anche in un mondo popolato da feroci assassini e trafficanti di immigrati sans papier, oltre che da bande terroriste che vanno dai guerriglieri no-global ai Lupi grigi turchi. -
Tutto accade per una ragione
Lotta per quello che vuoi veramente, senza fermarti mai.«Una vera boccata d'aria fresca! Finalmente una storia di giovani - non solo per giovani - intelligente e non convenzionale». - Alessia Gazzola, autrice di L'allievarnNon era semplice. Io non credevo che sarebbe bastato il lavoro a rendermi felice. Ma sapevo con certezza che il mio sogno di scrivere e la libertà di seguirlo e di realizzarmi mi avrebbero resa orgogliosa, soddisfatta e contenta di me.rnLa meta è lì, a un passo. Per raggiungerla basta superare gli esami finali al Longjoy College e diventare una giornalista. Per Andrea questo significa realizzare il suo più grande sogno, ma soprattutto poter infine seguire le orme di sua madre che le manca ogni giorno di più. Ma proprio ora che dovrebbe concentrarsi solo sullo studio, non fa altro che pensare alla lettera in cui la donna le rivela di averle lasciato qualcosa di importante, senza darle indizi. Andrea sa che c'è un unico luogo da cui cominciare a cercare: Dublino. Dove affondano le sue radici, senza le quali non può spiccare il volo. Decide allora di partire per l'Irlanda con la scusa della tesi di laurea, anche se non sono ragioni di studio a spingerla. È un azzardo. Andrea sa bene che la competizione tra i suoi colleghi è altissima, e che non può fare passi falsi. Ma capire cosa vuole dirle sua madre è troppo importante. Talmente importante da spingerla a mentire per la prima volta a quella che ormai è la sua famiglia d'adozione, i suoi amici Marilyn, Andre... e Joker. Adesso che non hanno più paura del loro amore, lui non sarà felice di essere messo da parte. Andrea è di nuovo la ragazza dubbiosa e fragile del primo anno di college. È di nuovo la bambina che ha perso troppo presto l'affetto della madre. Questa è la ferita che deve curare per capire davvero chi è. E deve farlo da sola. Anche se sola non è mai, perché un foglio di carta e una penna sono sempre lì con lei. Il suo scudo, la sua forza. La sua vita. Anna Dalton ha regalato ai suoi lettori una protagonista indimenticabile che hanno imparato ad amare. Sono con lei tra le aule del college mentre insegue la sua passione per le parole. Sono con lei mentre sbaglia e si rialza. Mentre appoggia la testa sulle spalle dei suoi amici. Mentre accetta la carezza del ragazzo che ama. Perché è facile immedesimarsi in lei. Andrea è tutti noi. Andrea parla a tutti noi. -
La lingua che visse due volte. Fascino e avventure dell'ebraico
Attraverso le sorprendenti peripezie di una lingua, un viaggio nella storia e nella letteratura di una cultura millenaria.rn«L'autrice racconta questa lingua misteriosa e affascinante lungo un doppio registro. Da una parte le regole interne del suo funzionamento, a cominciare dall'alfabeto, parola che tra l'altro (via lingua greca) viene dall'ebraico. Dall'altra la sua storia, tra eventi politici e vicende di sapienti rabbini capaci di sfruttare nel modo migliore il labile confine tra le parole e le cose» - Corrado Augias, Il VenerdìrnrnrnrnL'ebraico è una lingua piena di sorprese: nella Bibbia è la lingua con cui il Dio della Genesi ha creato la luce, e con cui Adamo ha dato nomi a piante e animali del nostro pianeta. È la lingua ufficiale di uno stato e la lingua santa di una religione. È la più antica lingua al mondo a essere utilizzata in maniera pressoché identica da millenni, e attraverso liturgie e traduzioni è penetrata in molte parlate europee, italiano compreso. È la protagonista di una storia affascinante e avventurosa: per molti secoli infatti, si è comportata come una vera e propria lingua morta, ben padroneggiata da rabbini e intellettuali ma soppiantata soprattutto dallo yiddish e dal tedesco nei contesti profani. Ma tante circostanze storiche l'hanno poi riportata in vita e alla ribalta della storia. Anna Linda Callow ci inizia alla lettura di un alfabeto affascinante e misterioso, ci fa compiere intriganti scorribande tra splendide pagine di letteratura, e ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio immergendoci in una cultura affascinante in cui tutti noi affondiamo le radici. -
Beckett e Bacon. Il bene, il bello. Nuova ediz.
Artisti epocali e finali, Bacon e Beckett sono uniti, in questo saggio di Nadia Fusini, nel cerchio di una comune ossessione: come arriva oggi l'uomo, e l'artista per lui, a prendere possesso e visione della realtà dopo la caduta delle utopie estetiche. L'indagine scientifica e culturale qui cede il passo ai vivissimi ritratti umani di due artisti in apparenza completamente divergenti per storia e tipologia d'espressione, di cui l'autrice riesce a cogliere quella «pulsione che in particolare muove l'uomo a prendere possesso della realtà, anche attraverso la forma». -
Don't worry
Da questo memoir l'atteso film di Gus Van Sant con Joaquin Phoenix, Jonah Hill, Rooney Mara e Jack Blackrnrn«Ho dovuto impegnarmi con tutto me stesso per andare avanti... Dentro di me non c’è spazio per l’autocommiserazione. Voglio crescere.»rnrnrnrnSi può fare dell'umorismo - scorretto e irresistibile - sulla storia di un fumettista di 38 anni alcolizzato e costretto su una sedia a rotelle? Ed è poi possibile scriverci un libro capace di far ridere e commuovere? La risposta è sì, se il protagonista è John Callahan e se a raccontare la sua storia fatta di arte, dipendenze, amore e disabilità è lui in persona. A soli 21 anni, colpevole l'alcol, John è vittima di un incidente stradale e perde l'uso delle gambe. Riesce però a trasformare questa tragedia nella scintilla per una incredibile trasformazione personale e così, dopo una lunga terapia che gli permette di tornare a impugnare una matita, decide una volta per tutte di smettere di bere e inizia a disegnare. E le sue vignette taglienti e scorrette come mai si erano viste prima lo renderanno uno dei più famosi, amati e discussi fumettisti al mondo. -
Tormenti della cattività
Dopo quasi dieci anni dalla sua ultima raccolta di versi, Antonio Riccardi torna alla poesia con un libro compatto e insieme variegato, ricco di accenti diversi e sfumature. rnrn«Considera chi siamo e cosa nornCosa non più, diresti turncorreggendomi sottovocerne cosa volevamo diventare.rnSpeculari, pronosticavi.rnAdesso però considera lo stranorne notevole ruolo della manornnel discorso. Sei sempre e solo turna mimare cronofasi e feriternnella nostra cronologia.»rnrnrn«Tormenti della cattività», che deve la sua ispirazione più profonda alla poesia di Vittorio Sereni e a quella di Attilio Bertolucci, racconta ciò che nella vita di ogni giorno si oppone, più o meno duramente, al desiderio di libertà. Ognuno, sembra dire l'autore, affronta le diverse condizioni della propria esistenza - la memoria e l'erotismo, il lavoro e perfino la morte - con fatica, spesso con insofferenza. E a volte aspira a tagliare i legacci che lo costringono. -
Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile
«Da leggere per capire chi siamo.» - Eva CantarellarnA che serve il latino? È la domanda che continuamente sentiamo rivolgerci dai molti per i quali la lingua di Cicerone altro non è che un'ingombrante rovina, da eliminare dai programmi scolastici. In questo libro personale e appassionato, Nicola Gardini risponde che il latino è - molto semplicemente - lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo. In latino, un pensatore rigoroso e tragicamente lucido come Lucrezio ha analizzato la materia del mondo; il poeta Properzio ha raccontato l'amore e il sentimento con una vertiginosa varietà di registri; Cesare ha affermato la capacità dell'uomo di modificare la realtà con la disciplina della ragione; in latino è stata composta un'opera come l'Eneide di Virgilio, senza la quale guarderemmo al mondo e alla nostra storia di uomini in modo diverso. Gardini ci trasmette un amore alimentato da una inesausta curiosità intellettuale, e ci incoraggia con affabilità a dialogare con una civiltà che non è mai terminata perché giunge fino a noi, e della quale siamo parte anche quando non lo sappiamo. Grazie a lui, anche senza alcuna conoscenza grammaticale potremo capire come questa lingua sia tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità con la forza che solo le cose inutili sanno meravigliosamente esprimere. -
La leggenda del ragazzo che credeva nel mare
Ci sono onde che portano molto più lontano dell’orizzonte.rn«Un tuffo a occhi aperti in una storia tenera che profuma di mare e di vita.» - Lorenzo Maronern«Ho adorato Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, e non vedevo l'ora di leggere il nuovo romanzo di Salvatore Basile. Sono entusiasta. Posso affermare che è straordinario. Pagina dopo pagina, con la risacca del mare in sottofondo, una storia fresca e appassionante incanta e convince, toccando le corde profonde dell'anima in quel luogo speciale dov'è custodita la parte migliore di ognuno di noi: il cuore.» - Cristina CabonirnQuando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l’altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro.rnMa ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. Perché anche il mare lo ha tradito, come hanno sempre fatto tutti nella sua vita. Eppure c’è qualcuno pronto a dimostrargli che la rabbia e la rassegnazione non sono sentimenti giusti per un ragazzo. È Lara, la sua fisioterapista, che si affeziona a lui come nessuno ha mai fatto. Lara è la prima che lo ascolta senza giudicarlo. Per questo Marco accetta di andare con lei nel paesino dove è nata per guarire grazie al calore della sabbia e alla luce del sole. Un piccolo paesino sdraiato sulla costa dove si vive ancora seguendo il ritmo dettato dalla pesca per le vie che profumano di salsedine. Quello che Marco non sa è il vero motivo per cui Lara lo ha portato proprio lì. Perché ci sono segreti che non possono più essere nascosti. Perché per non temere più il mare deve scoprire chi è veramente. Solo allora potrà sporgersi da uno scoglio senza tremare, perché forse a tremare sarà solo il suo cuore, pronto davvero a volare.rnSalvatore Basile con il suo romanzo d’esordio, Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, ha emozionato migliaia di lettori. A due anni dall’uscita ecco una nuova imperdibile storia. Un ragazzo senza radici in cerca di sé stesso. Il fascino del mare e i mille segreti che nasconde. La forza di un passato che vuole uscire dal silenzio per regalare speranza e voglia di rischiare ancora.