Sfoglia il Catalogo ibs003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7141-7160 di 10000 Articoli:
-
La signorina Tecla Manzi
Un quadretto rubato, un fratello scomparso, un segreto che coinvolge l’intero paesernrn«I libri di Vitali si leggono d’un fiato… sono densi di dettagli: quelli che la memoria conserva facendoci sorridere. Non è poco.» – Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 OrernrnSecca da far paura e non più alta di un metro e cinquanta, stava compostamente seduta sulla sedia, la schiena bella dritta e la borsetta sempre afferrata con due mani. Aveva un leggero tremito del capo e il vezzo di contrarre a intervalli regolarti le ali del naso, dopodiché emetteva uno sbuffo, rumoroso e singolare. Le guardò le mani: di anelli non c’era traccia. Figurarsi, la signorina Manzi era il prototipo della zitella per vocazione e destinornrnrnSiamo negli anni Trenta, all'epoca del fascismo più placido e trionfante. Nella stazione dei Carabinieri di Bellano, sotto gli occhi del carabiniere Locatelli (bergamasco), rivaleggiano il brigadiere Mannu (sardo) e l'appuntato Misfatti (siciliano). Un'anziana signora vuole a tutti i costi parlare con il maresciallo Maccadò. La donna - anzi, la signorina Tecla Manzi - è venuta a denunciare un furto improbabile: il quadretto con il Sacro Cuore di Gesù che teneva appeso sopra la testata del letto. Inizia così una strana indagine alla ricerca di un oggetto senza valore, che porta alla luce una trama di fratelli scomparsi e ricomparsi, bancari e usurai, gerarchi fascisti e belle donne, preti e contrabbandieri. Andrea Vitali disegna l'anima dell'Italia raccontando i piccoli segreti della vita di paese e, sullo sfondo, la grande storia. Intrecciando e dipanando senza posa i fili di una matassa che sembra non avere fine, divertendosi a incrociare mille destini e aneddoti, cogliendo sul filo della memoria quei dettagli che fanno sorridere e ricordare. -
Siamo tutti profughi. I miei viaggi e i miei incontri con le ragazze di tutto il mondo in fuga dalla guerra
In un’epoca di grandi migrazioni, di crisi, di guerre e di conflitti, Siamo tutti profughi è l’accorato appello di una delle più importanti attiviste dei nostri giorni, premio Nobel per la Pace.rnrn«Resto sempre sconvolta quando vedorncosì tante persone dare per scontata la pace.rnIo sono grata ogni giorno di poterla vivere.rnNon per tutti è possibile.rnMilioni di uomini, donne e bambini rnvivono quotidianamente la guerra.rnLa loro realtà è fatta di violenze,rndi case distrutte, di vite innocenti perdute.rnE la loro unica possibilità per sopravvivere rnè partire.rnÈ “scegliere” di diventare rifugiati.rnNon c’è alternativa.»rnrnDopo l’assassinio del padre, María è dovuta scapparerninsieme alla mamma nel cuore della notte.rnrnZaynab non ha frequentato la scuola per due anni rna causa della guerra, prima di riuscire a scappare in America. rnSua sorella Sabreen è sopravvissuta a un viaggio rnstraziante verso l’Italia.rnrnAjida è sfuggita a terribili violenze, e ha poirndovuto lottare per tenere al sicuro la famigliarnin un rifugio di fortuna.rnrnL’autrice bestseller e vincitrice del premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai rende onore alla realtà nascosta dietro le fredde statistiche, ai visi e alle vicende personali dietro le notizie che leggiamo quotidianamente sui milioni di rifugiati nel mondo. rnLe visite ai campi profughi le hanno infatti dato modo di ripensare alla propria esperienza, prima di bambina rifugiata interna nel suo Pakistan, e oggi di attivista a cui è permesso di viaggiare ovunque tranne che per far ritorno nella patria che ama. In questo libro di memorie personali e racconti collettivi, Malala incrocia la sua esperienza con le storie delle coraggiose ragazze che ha incontrato nel corso dei suoi numerosi viaggi: giovani donne che hanno improvvisamente perso la propria casa, la propria comunità, il proprio posto nel mondo. rnIn un’epoca di grandi migrazioni, di crisi, di guerre e di conflitti, Siamo tutti profughi è l’accorato appello di una delle più importanti attiviste dei nostri giorni, e ci esorta a non dimenticare che ciascuno degli attuali 68,5 milioni di profughi – per la maggior parte giovani – è una persona con i propri sogni e le proprie speranze, a cui è necessario riconoscere i diritti umani fondamentali, perché ogni abitante della Terra, nessuno escluso, deve poter vivere in un posto sicuro da chiamare casa. -
Il Conde. Alla foce
«Lo spunto è nato dalla realtà. Mentre mi trovavo in Portogallo ho letto per caso su un giornale la notiziola dei festeggiamenti a un vecchio che da molti anni ripescava i morti da un fiume.» Così Claudio Magris presenta Il Conde, pubblicato per la prima volta il 23 dicembre 1990 sul «Corriere della Sera», con il titolo ""Io, pescatore di anime morte"""". In questo malinconico racconto ritornano alcuni dei temi più cari all'autore – l'indifferenza, l'amore, l'oblio –, personificati dalla figura di un uomo, a metà tra «un angelo custode» e «un controllore al mattatoio», che ricerca sé stesso nelle acque paludose del fiume Douro."" -
La vita inizia quando trovi il libro giusto
Una storia per chi crede che leggere possa cambiare la vitarnrn«Sono salita a bordo del trenorndelle 17.42 armata di un buon libro.rnL’ho sfogliato fino alla settima paginarndal fondo e ho scritto:rnHai ottimi gusti in fatto di libri.rnTi va di conoscermi?rnIl mio piano? Usare le parolernstraordinarie di alcunirndei miei romanzi preferitirnper colmare il vuoto chernho messo tra me e le altre persone,rne scommettere sulla vita e sull’amore.»rnrnFrankie ha sempre cercato le risposte nei libri. Al perché la sua carriera non sia decollata, al perché sia così difficile andare d’accordo con sua madre o, a ventotto anni, non abbia ancora vissuto la sua grande storia d’amore. Leggere le pagine di Jane Austen, Francis Scott Fitzgerald e John Steinbeck l’ha sempre aiutata. Ma, al di fuori delle amicizie letterarie, Frankie si sente spesso sola.rnLa sua vita, ora, sta per cambiare. Il suo piano non può fallire. I libri non possono tradirla. Per giorni ha lasciato una copia dei suoi romanzi preferiti sui mezzi pubblici che prende per andare al lavoro, scrivendo all’interno il suo indirizzo e-mail. Perché per una grande lettrice come lei non c’è modo migliore di fare nuove conoscenze, o addirittura di trovare l’anima gemella, se non grazie a un libro. Ne è sicura.rnQuando le risposte cominciano ad arrivare, Frankie colleziona appuntamenti su appuntamenti. E, purtroppo, delusione su delusione. Perché, di fronte a lei, si presentano le persone più strambe che abbia mai conosciuto e nessuna sembra quella giusta. Tra di loro non c’è l’ombra né di un amico né tantomeno di un fidanzato.rnFino a quando non incontra Sunny, un uomo che sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti. Ma ha un difetto terribile: gusti letterari opposti ai suoi. Una cosa su cui Frankie non può proprio passare sopra. L’uomo giusto deve leggere i libri giusti. Frankie si trova a un bivio. Per vivere una favola d’amore deve accettare Sunny con i suoi pregi e i suoi difetti. Accettare che l’uomo accanto a lei possa amare autori che lei non ha mai letto. Perché una nuova vita inizia quando trovi l’amore. Ma anche quando trovi una storia da leggere, che apre orizzonti inaspettati e fa scoprire nuovi protagonisti da incontrare.rnUn caso editoriale che ha conquistato tutto il mondo. A pochi giorni dall’uscita ha scalato le classifiche internazionali grazie a un passaparola inarrestabile. Perché questa è una storia che parla a chi ama i libri, a chi crede che leggere possa cambiare la vita. A chi non rinuncia mai all’idea di innamorarsi ancora, tra le pagine di un romanzo come nella vita reale. -
Teatro
Una raccolta delle commedie più significative di Dario Fo.rnrnQuesto volume raccoglie le commedie più significative dei diversi momenti – teatrali, storici, politici – del lavoro di Dario Fo e Franca Rame, da «Gli arcangeli non giocano a flipper», messa in scena per la prima volta l'11 settembre 1959 al teatro Odeon di Milano, fino all'atto unico «Grasso è bello!», di cui si riporta il testo aggiornato all'ultima rappresentazione del 1995. Non mancano gli spettacoli più celebri come «Morte accidentale di un anarchico», «Non si paga! Non si paga!» e il capolavoro «Mistero buffo», l'opera più nota e amata, con all'attivo migliaia di repliche in tutto il mondo, scandalosa per la sua grande capacità – come recita la motivazione con cui Dario Fo ricevette il premio Nobel per la letteratura – di «dileggiare il potere restituendo la dignità agli oppressi». -
L'impero e i barbari. Le grandi migrazioni e la nascita dell'Europa
Un viaggio nel passato che offre spunti e parallelismi sorprendenti con il presente. Peter Heather racconta le migrazioni alla base della nascita del continente europeo, il loro impatto sul mondo antico, il loro significato, come avvenivano, come erano organizzati i nuovi insediamenti, come si rapportavano con il potere romano: ogni aspetto viene presentato e spiegato nel modo più semplice e avvincente.rn«Heather è uno scrittore appassionante. Il suo libro riguarda il futuro dell'Europa tanto quanto il suo passato» – BBC History MagazinernAl tempo della nascita di Cristo, l'Europa era contrassegnata da uno straordinario contrasto. Da poco unificato sotto la dominazione imperiale di Roma, il Mediterraneo accoglieva una civiltà politicamente evoluta, economicamente avanzata e culturalmente raffinata. Il resto del continente era popolato da agricoltori con un'economia a livello di sussistenza, scarsamente alfabetizzati e organizzati in entità politiche di piccole dimensioni. Mille anni più tardi quel mondo appare completamente cambiato. Non solo i gruppi di lingua slava si sono sostituiti a quelli di lingua germanica, ma soprattutto il Mediterraneo ha perduto la sua centralità. A livello politico la causa va ricercata nel progressivo affermarsi nel Nord di entità statuali più grandi e solide, ma anche nel diffondersi dei tratti culturali caratteristici del Mediterraneo, come il cristianesimo, l'alfabetizzazione, le costruzioni in pietra. Furono queste nuove strutture a rompere definitivamente l'antico ordine mondiale. L'Europa barbarica non era più barbara. Peter Heather racconta le migrazioni alla base della nascita del continente europeo, il loro impatto sul mondo antico, il loro significato, come avvenivano, come erano organizzati i nuovi insediamenti, come si rapportavano con il potere romano: ogni aspetto viene presentato e spiegato nel modo più semplice e avvincente. L’impero e i barbari diventa un viaggio nel passato che offre spunti e parallelismi sorprendenti con il presente.rn -
La figlia di Iorio
La storia di Aligi e di Mila di Codra, figlia dello stregone Iorio, si colora delle tinte fosche e violente della passione prima di diventare apoteosi dell'amore votato al sacrificio estremo. Per sfuggire a una torma di mietitori ubriachi di lussuria e di vino, Mila, «putta di fienile e di stabbio», cerca riparo nella casa dove il pastore Aligi sta celebrando le proprie nozze. E vi porta scompiglio e dolore. In preda a un amore mistico per la fanciulla, il giovane sceglie di vivere con lei in castità e solitudine sulla Maiella, fino al giorno in cui suo padre, il prepotente e autoritario Lazzaro di Roio, si presenta a reclamare la donna scatenando la furia omicida del figlio. Condannato a una morte infamante, Aligi viene salvato da Mila, che assume su di sé ogni colpa e si immola tra le fiamme. In questa favola arcaica, considerata il suo capolavoro drammaturgico, D'Annunzio si misura con i grandi archetipi del teatro classico – la forza eversiva del ""diverso"""", il conflitto tra padre e figlio per il possesso della donna, la potenza del sacro – sullo sfondo di un Abruzzo selvaggio non più tratteggiato con l'occhio del verista ma riscoperto e trasfigurato nella sua ancestrale grandezza."" -
Jane Eyre
Quando Jane Eyre uscì nel 1847 sotto lo pseudonimo maschile di Currer Bell, un critico che lo recensì molto favorevolmente non si lasciò ingannare: «A scrivere è chiaramente una donna; e se non prendiamo un abbaglio, una nuova stella della letteratura». In parte autobiografico, questo romanzo ricco di colpi di scena da feuilleton fece scalpore nella società vittoriana per il coraggio e la franchezza della sua protagonista: una giovane donna senza dote né avvenenza, ma intelligente e tenace, forte e generosa, che dopo un'infanzia segnata da solitudine e privazioni trova la via del riscatto nel suo lavoro di istitutrice. Nella casa di Edward Rochester Jane scopre anche l'amore, un sentimento che per trionfare dovrà fare i conti con i fantasmi del passato e la volontà di questa antieroina di difendere prima di tutto la propria dignità. A più di sessant'anni dalla pubblicazione, la storia di Jane Eyre conquistò anche una lettrice sofisticata come Virginia Woolf: «L'esaltazione ci sospinge lungo tutto il libro... Alla fine siamo pieni del genio, della veemenza, dell'indignazione di Charlotte Brontë». Introduzione di Paolo Ruffilli. -
Suspiria
Scritto nel 1845, «Suspiria de profundis» precipita il lettore in un vortice di oniriche e inquietanti visioni. Permeato da un profondo senso di decadenza e di morte, il racconto è dominato dai temi della memoria e della fugacità del tempo: in un'incalzante sovrapposizione di piani temporali, l'autore medita sulla miseria della condizione umana, effimera e condannata a uno stato di dolore e afflizione perenni, fatalmente trasmessi da una generazione all'altra. -
Il tredicesimo dono
"Mamma, abbiamo perso l'autobus."""" È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, """"I vostri cari amici"""". Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori..." -
La felicità arriva quando scegli di cambiare vita
Per il manager Maximilien Vogue la giornata è iniziata con il piede sbagliato. Sta di nuovo litigando con la bella Julie che ora, stanca delle continue discussioni, gli porge un volantino con la presentazione di un corso quanto mai insolito. Un corso tenuto da una donna altrettanto stravagante. Si chiama Romane e di professione combatte l'arroganza sempre più diffusa. È convinta che il mondo sarebbe un posto migliore se tutti praticassimo la gentilezza. Lei sa come insegnarla e offre un biglietto di sola andata per la felicità a chi sceglie di mettersi in gioco. Da buon scettico, Maximilien non crede a una sola parola. Ma poi, un po' per gioco un po' per curiosità, decide di iscriversi al corso. Dapprima i consigli di Romane gli sembrano semplici e banali. Eppure, a poco a poco, si accorge che dentro di lui qualcosa sta cambiando. Scopre che basta un piccolo gesto, ogni giorno, per ritrovare il piacere della condivisione e la bellezza della quotidianità: al mattino dedicare almeno un'ora a prendersi cura di un fiore o di un animale domestico; annotare quanti «grazie» riusciamo a dire prima di andare a letto; imparare a riconoscere e accettare gli errori commessi durante la giornata. E si rende conto che non c'è niente di meglio che trascorrere del tempo con gli amici e riprendere la buona vecchia abitudine di stringere la mano per ritrovare rapporti autentici e duraturi. Perché è solo mostrando il nostro lato più sensibile e attento alle esigenze degli altri che possiamo cambiare la nostra vita e raggiungere la felicità. Quella vera che, una volta trovata, non si può più smarrire. -
I cercatori di ossa
1876, stato del Wyoming. Cheyenne è l'ultimo baluardo della Frontiera, da dove cercatori d'oro e cacciatori di taglie partono per attraversare le terre dell'Ovest, le temibili Badlands, infestate da fuorilegge e indiani Sioux. Durante la notte da un treno vengono scaricate misteriose apparecchiature, sotto lo sguardo attento e determinato di un elegante uomo di città. È il professor Othniel C. Marsh, paleontologo e direttore di un'importante spedizione scientifica che promette di sconvolgere il mondo intero portando alla luce il primo fossile di dinosauro che la storia ricordi. Tra gli studenti al seguito di Marsh c'è William Johnson, ventenne rampollo di buona famiglia e fotografo in erba che, aggregatosi alla spedizione all'ultimo minuto, intende così onorare una scommessa in tutta comodità. Ma si sbaglia. Quello che Marsh e i suoi stanno cercando è talmente eccezionale che da Philadelphia un'altra missione scientifica si è già messa sulle loro tracce, capitanata dal professor Edward D. Cope. Incalzato dalla rivalità con l'avversario, Marsh rivela presto la sua vera natura, dimostrandosi disposto a intimidire, minacciare e corrompere pur di dare il proprio nome alla più grande scoperta del secolo. E quando entrambe le spedizioni restano senz'acqua e senz'armi a centinaia di miglia dal mondo civilizzato, Cope e Marsh scomparsi senza lasciare tracce, William si trova a essere l'involontario protagonista di questo scontro tra spregiudicati esploratori che cambierà la sua vita per sempre. -
La libreria dove tutto è possibile
Nel cuore di York, nel Nord dell'Inghilterra, c'è una piccola e fornitissima libreria. È il rifugio preferito della giovane Loveday Cardew. L'unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come i libri si prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che la giovane libraia riesce a comunicare le emozioni e i sentimenti più profondi: la solitudine di Anna Karenina; la gioia di vivere di La fiera della vanità; le passioni travolgenti di Cime tempestose. Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi ricolmi dei libri con cui è cresciuta, e inizia a pensare che qualcuno stia cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che, forse, la conosce bene e che conosce anche la sua infanzia, divisa tra una madre assente e una donna che ha cercato di esserne la sostituta. Un'infanzia piena di ricordi difficili. Loveday non ha la minima idea di chi possa essere e del motivo per cui il misterioso mittente si ostini a non lasciarla in pace. Sa solo che non può più continuare a nascondersi e a fare finta di niente: se vuole costruirsi un futuro diverso, migliore, deve affrontare il passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere il coraggio di cui ha bisogno, c'è il brillante e dolcissimo Nathan, poeta in erba, l'unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore. A poco a poco, con i suoi versi pieni di speranza, riesce a scalfire il guscio che Loveday si è costruita intorno e a regalarle la promessa di una felicità che lei, in fondo, non vede l'ora di afferrare. -
Nient'altro al mondo
La vita, a volte, mette davanti allo stesso istante. E così per Alma e Maria che scoprono di essere in attesa di un figlio a pochi mesi di distanza l'una dall'altra. Sono in momenti diversi della loro esistenza, eppure d'un tratto così simili. Ed è sempre stato così per loro due: amiche dai banchi del liceo non c'è pianto che non sia stato consolato o risata che non abbia avuto la sua eco. Nonostante la distanza e nonostante le curve del destino. Ma ora è arrivata la notizia che cambia tutto. Quella notizia che riempie di paura e di emozione. Le loro strade, però, si dividono presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si spezza in una fredda giornata d'inverno. Ed è allora che l'amicizia che le lega deve stringere i fili della sua rete. È allora che ognuna di loro deve trovare la forza di dare spazio all'altra, superando il proprio dolore o la propria gioia. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere. Perché si è fragili e forti nello stesso tempo, come l'argilla. Alma e Maria scoprono che dire tutto quello che c'è in fondo al cuore spesso è un'impresa difficile. Ma non è così se abbiamo accanto chi sa ascoltare. Chi ci fa sentire come se non ci fosse nient'altro al mondo. Alma e Maria vivono sulla loro pelle che la maternità è un viaggio fuori e dentro di sé. Qualunque sia il suo esito. Perché si può essere madri in mille infiniti modi. Si può essere amiche in mille infiniti modi. Si può essere donne in mille infiniti modi. -
Nome d'arte Doris Brilli. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
La notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d'Italia», quel Mussolini fratello di..., per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L'altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l'identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di Como da pochi mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l'allegria sul volto della fresca sposa Maristella, coglie al volo l'occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare. -
La mite
«Perché questa donna è morta?» Sconvolto davanti al cadavere ancora caldo della moglie, un uomo si interroga sul suo suicidio. Veniamo così a conoscenza del loro primo incontro, del matrimonio, delle liti. In un susseguirsi di sensi di colpa e autoassoluzioni, affiora dal magma indistinto dei ricordi la storia di un legame doloroso, di un amore appassionato e crudele. a tratti meschino. Apparso per la prima volta nel 1876. La mite è, insieme alle Notti bianche. il racconto più ispirato di Fédor Dostoevskij: attraverso un'analisi acutissima e spietata, apre vertiginosi squarci sui meandri della psiche umana, senza lasciare scampo. -
L'ultima beatitudine. La morte come pienezza di vita
Dopo la personale esperienza umana della malattia raccontata con contagiosa allegria in ""Chi non muore si rivede"""", Alberto Maggi affronta, con il suo stile sempre gioioso, il difficile argomento della morte, uno dei grandi tabù della nostra società. Alberto Maggi offre parole ricche di serenità e speranza, lontanissime da quell'inesauribile repertorio di frasi fatte che non solo non consolano, ma gettano nel più profondo sconforto quanti sono nel lutto e nel pianto, anche quando vengono da uomini di fede. Leggendo queste pagine riusciremo invece a comprendere e accogliere l'aspetto naturale della morte, per renderla davvero una sorella come poeticamente suggeriva san Francesco, una compagna lungo l'intero viaggio nella nostra esistenza. E grazie a questa nuova consapevolezza, potremo finalmente allontanare ogni tristezza e tornare a vibrare in un crescente, pieno accordo con quella grande sinfonia che è la vita."" -
Le cause innocenti
«È venuto il momento di ridare tutto indietro. Di regolare il conto con la Storia, finché sono vivo. Prima che i miei errori ricadano sulla mia stirpe. E una generazione sbagliata dilaghi in dinastia.»rnrnAntonio Capace appartiene alla razza di quelli a cui tutto sembra dovuto: è giovane, benestante, vive nel centro di Roma grazie alla rendita del padre scrittore, si atteggia a intellettuale e non ha mai pubblicato un libro. Eppure un giorno decide di scrivere una dettagliata lettera al suo consulente finanziario per disfarsi dei suoi beni: conti in banca, buoni del tesoro, azioni. Liquida ogni proprietà e svuota il posacenere. Sono le ultime volontà di un suicida? Le parole di un fuggitivo? O è semplicemente un grande inganno? In un racconto sempre in bilico tra confessione e requisitoria, tra resa e atto d'accusa, la tragedia di Antonio Capace dà voce alla solitudine di una generazione senz'altro orizzonte se non il presente, ferita dall'impossibilità di trovare un ruolo in un mondo pieno di contraddizioni in cui tutto è relativo e niente può entusiasmare, in cui nulla è vero, autentico, umano se non, paradossalmente, un attentato terroristico. Attraverso le storie famigliari di genitori colpevolmente perfetti e i ricordi di amori traditi e di amicizie perdute, ""Le cause innocenti"""" incarna una pastorale italiana e piccoloborghese in grado di scavare tra le macerie di un'epoca sbagliata, la più inutile della nostra storia, e ci costringe a fare i conti con noi stessi e con quel senso di inadeguatezza che, come un'ulcera, sembra non lasciare via di scampo all'esistenza."" -
La saggezza degli alberi
Sono gli esseri viventi più forti e resistenti del nostro pianeta, quelli più longevi, eppure della vita degli alberi sappiamo molto poco. A tratti però intuiamo che dietro quella loro corteccia ruvida si possono celare segreti a prima vista inaccessibili. Peter Wohlleben ci svela nel suo libro i misteri più affascinanti di questi giganti: scopriamo che sono dotati di forme di comunicazione e sensibilità sorprendenti; che sono solitamente esseri prudenti, ai quali ogni forma di fretta è estranea; che gli esemplari di una stessa specie tendono ad allearsi, a difendersi l'uno l'altro o a sostenere i malati (ma questo non accade nel caso degli alberi piantati dall'uomo); scopriamo che le betulle sono delle egoiste guerriere solitarie, ma anche che questo carattere impulsivo ha il suo prezzo, limitando la loro speranza di vita a 120 anni, che per gli alberi è molto bassa; oppure che il faggio tende a crescere a tal punto da aprirsi un varco tra le chiome di altre specie per poi oscurarle con il suo fogliame finché i concorrenti oppressi non muoiono. ""La saggezza degli alberi"""" è il racconto di un mondo che credevamo di conoscere ma che invece è ancora tutto da decifrare, un libro ricco di sorprese su essere viventi che ci somigliano molto più di quanto non crediamo."" -
Prometto di amare
Un romanzo sulle mille forme dell’amore. Un percorso nello straordinario universo delle emozioni e dei sentimenti. Per scoprire che sono loro a guidarci e a fare di noi quello che siamo.«Un autore che sceglie la sincerità del sentire» - IoDonnarnrn«Prometti di rischiare, di sentire. Prometti di muoverti, tutti i giorni, come un pazzo, inseguendo ciò che desideri, inseguendo ciò che ti fa danzare, saltare, ridere. Nella vita l’importante è restare vivi.»rnrnSulla panchina, al centro esatto della piazza avvolta dal chiacchiericcio indistinto dei passanti, è seduto un uomo. Sulle gambe un taccuino da cui non si separa mai. Aspetta il momento giusto per aprirlo e annotare gli abbracci più belli di cui è testimone silenzioso. È questo che fa da più di trent’anni: andare a caccia di tutte le braccia che si incontrano e che, quando si stringono, raccontano una storia. La storia del legame inscindibile tra un genitore e un figlio. Quella della riconciliazione tra due fratelli, rimasti separati troppo a lungo. O, ancora, quella della passione che unisce due amanti in un eterno presente da cui non vorrebbero più uscire. Stralci di vita colti in un istante di muta perfezione che parla di amori unici e irripetibili. Perché l’amore è molto più di un segno su un grafico o di una voce nel dizionario. L’amore è un mistero inconoscibile, una dolce pazzia che si insinua in noi per non lasciarci più. È una forza che elude etichette e definizioni, assumendo ogni volta forme diverse: gioia, sogno, felicità. Un balsamo in grado di lenire il dolore e curare le ferite più profonde. Un’esperienza totalizzante che ci costringe a rimettere in discussione le nostre scelte e a trovare il coraggio di mettere a soqquadro il nostro mondo per renderci conto di chi siamo e di quello che ancora abbiamo da dare. E allora, per conoscere questa straordinaria emozione, basta imparare a buttarsi, a rischiare il tutto e per tutto senza pensarci troppo, ad aprire il cuore anche quando nessuno sembra avere la chiave giusta per entrare. Pazzo è chi non si abbandona alle promesse dell’amore.rnDopo Prometto di sbagliare, Pedro Chagas Freitas torna a parlare di sentimenti con uno stile toccante e personalissimo. Prometto di amare è un invito a non arrendersi mai, a cercare l’amore ovunque. L’amore per cui siamo disposti a sacrificare ogni cosa perché ci fa sentire vivi e ci permette di cogliere ogni sfumatura dell’esistenza. Anche la più impercettibile.