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Stoicismo. Esercizi spirituali per un anno
Sopraffatti dallo stress? Agitati prima di un esame? Sconvolti dalle pene d'amore? La guida per superare le piccole e grandi difficoltà della vita. Con stoicismo.«Massimo Pigliucci attualizza il pensiero degli Stoici, per incoraggiarci a vivere in modo più autentico. Ed è molto più semplice ed efficace dei ""buoni propositi""""» – Antonella Fiori, FVogliamo dimagrire, ricevere un aumento, essere apprezzati da chi ci sta intorno. Ma spesso – a chi non è capitato? – accade esattamente ciò che non vogliamo che accada, dalle piccole seccature di tutti i giorni ai problemi più gravi. E se invece il segreto della felicità fosse desiderare solo ciò che è sotto il nostro completo controllo? Con questa guida filosofica, Massimo Pigliucci e Gregory Lopez ci insegnano come far fronte allo stress, all'ansia e alle preoccupazioni della nostra vita di oggi rimandando alla pratica e alla saggezza dello stoicismo, l'antica scuola di Seneca e Marco Aurelio. Impareremo così a fare un passo indietro, guardare le cose da una nuova prospettiva e far fruttare ciò che abbiamo, traendo beneficio da ogni situazione per imparare, finalmente, come essere felici."" -
La rete invisibile della natura
Osservatore scrupoloso e narratore appassionato, Peter Wohlleben ci mostra le connessioni alla base del sistema complesso di cui siamo parte; e grazie a decenni di esperienze come guardia forestale passate al vaglio delle più recenti scoperte scientifiche, ci rende consapevoli dei rischi che l'intervento sconsiderato dell'uomo ha sul fragile equilibrio del nostro prezioso pianeta.«Peter Wohlleben ha decifrato il linguaggio degli alberi e adesso parla al posto loro» – The New York Review of BooksIl mondo che ci circonda è come un grande orologio: tutti gli ingranaggi sono perfettamente collegati tra loro, e ogni componente è decisiva per il tutto. Eppure è impossibile non rimanere stupefatti scoprendo le inaspettate sorprese che la natura riserva: sembra incredibile, ma esistono alberi capaci di modificare la rotazione terrestre, lupi in grado di deviare il corso dei fiumi e persino lombrichi fondamentali per la sopravvivenza dei cinghiali. Ma in che modo animali e piante, foreste e mari, montagne e cambiamenti climatici riescono a influenzarsi a vicenda? Osservatore scrupoloso e narratore appassionato, Peter Wohlleben ci mostra le connessioni alla base del sistema complesso di cui siamo parte; e grazie a decenni di esperienze come guardia forestale passate al vaglio delle più recenti scoperte scientifiche, ci rende consapevoli dei rischi che l'intervento sconsiderato dell'uomo ha sul fragile equilibrio del nostro prezioso pianeta. -
La neolingua della politica
Il linguaggio pubblico non è mai stato così vuoto e aggressivo. Per questo è il momento di scoprire le riflessioni di Orwell raccolte in ""La politica e la lingua inglese"""" (1946), uno scritto ormai classico che pare anticipare le considerazioni svolte venti anni dopo da Calvino sull'«antilingua» che corrompe l'italiano, e che nel suo «catalogo di frodi e travisamenti» prefigura la deriva dei social network. Per Orwell dallo stravolgimento delle parole alla manipolazione il passo è breve, come dimostra l'altro testo qui incluso: """"I principi della neolingua"""" nasce come appendice del capolavoro 1984 ed enuncia, come scrive Massimo Birattari nella prefazione, le regole di una lingua «concentrazionaria, soffocante, terroristica». A più di settant'anni di distanza, da queste pagine limpide e feroci risuona ancora un monito che è rischioso ignorare: «la lingua diventa brutta e imprecisa perché i nostri pensieri sono stupidi, ma a sua volta la sciatteria della lingua ci rende più facili i pensieri stupidi»."" -
Memorie di un libraio
Memorie di un libraio è un ironico, colto, originale viaggio nel mondo dei libri in compagnia di uno dei più grandi autori del Novecento. George Orwell descrive le lunghe giornate trascorse come commesso in una libreria dell'usato, tra volumi polverosi e clienti stravaganti; ci fa apprezzare quei «buoni brutti libri» che, pur senza pretese, offrono un'oasi di pace; abbozza il ritratto del «recensore tipo», costretto a elogiare anche ciò che disprezza; dimostra cifre alla mano che leggere è un passatempo più economico di molti altri. Come osserva Romano Montroni nella sua appassionata prefazione, queste memorie di quasi un secolo fa non si limitano a rivelarci il volto meno noto di Orwell: ci raccontano anche il fascino di un mestiere senza tempo che assomiglia ancora oggi a una vocazione. -
Il desiderio mi brucia. Poesie d'amore
Viscerale e appassionato, il sentimento d'amore è rappresentato da Cesare Pavese a tinte di straordinaria vividezza. La presenza e la sensualità della donna amata accendono in lui un desiderio tanto più ardente quanto più irrimediabilmente è negato, e le poesie che scaturiscono dall'esperienza amorosa rivelano la propria intensità là dove questa si fa più radicale. Il desiderio mi brucia raccoglie un'ampia selezione di versi fervidi e toccanti, scritti tra l'ottobre del 1923 e l'aprile del 1950: dagli anni dell'adolescenza fino ai mesi che precedettero immediatamente la morte, ripercorrendo passo dopo passo l'esistenza interiore e più autentica di un autore simbolo del nostro tempo. -
Ommini e bestie
Ommini e bestie, raccolta di favole in rima pubblicata per la prima volta nel 1914, mette in scena un'esilarante rassegna di tipi umani e di animali che condividono più vizi che virtù: al prete strozzino e all'«omo politico» che cura soltanto i propri interessi fanno da contraltare il pollo nazionalista e il somaro filosofo, il cane moralista e il sorcio ipocrita che, al funerale del gatto, piange sulla tomba dell'«amico» ringraziando segretamente Dio. Con questi irresistibili racconti in versi, Trilussa si conferma maestro della satira, cantastorie graffiante, affabulatore senza tempo. -
Variazioni belliche
Uscito per la prima volta nel 1964, Variazioni belliche si articola in tre sezioni: ""Poesie"""" (1959), """"Variazioni"""" (1960-1961) e il saggio """"Spazi metrici"""" (1962). Il titolo della raccolta rimanda alle variazioni, in senso musicale, di una guerra intesa come violenza tanto fisica (con riferimento all'uccisione del padre Carlo) quanto interiore (il tormento amoroso). Questo primo libro in versi anticipa alcuni dei temi che ricorreranno insistentemente anche nelle raccolte successive: vero e proprio viatico alla scrittura rosselliana, esempio già alto e maturo della sua poesia, è una lettura potente che si manifesta, ha scritto Emanuele Trevi, come «un prodigio sonoro, o una seduta spiritica», opera «indelebile tra le più intense e ustionanti» della nostra letteratura."" -
Il farmacista di Auschwitz
Un'implacabile testimonianza sulla banalità del male.«Il possente libro di Schlesak – in cui c'è un unico personaggio immaginario, il deportato Adam, che tuttavia riferisce fatti oggettivi e parole realmente dette da vittime e da boia e in cui il narratore è solo un impersonale protocollo di eventi, deposizioni e dichiarazioni raccolte – è un indimenticabile affresco del male, degno dell'""Istruttoria"""" di Peter Weiss e, nella sua secca sobrietà epica, altrettanto intenso» – Claudio MagrisViktor Capesius, il farmacista di Auschwitz, seleziona personalmente le vittime da mandare al rogo, le fa spogliare per mandarle a morire, distribuisce dosi di Zyklon B, il gas letale. Fra i condannati, non solo sconosciuti, ma anche tanti suoi antichi vicini di casa della cittadina rumena di Sighișoara, gli stessi che in una fotografia degli anni Trenta lo circondano sorridenti in uno stabilimento balneare. Tutti suoi compaesani, come Ella Salomon che da ragazzina entrava nella sua farmacia per ricevere in dono qualche caramella, e che ora si arrampica fino alla piccola feritoia del vagone dei deportati per cercare un po' d'aria, nel tentativo di non impazzire; il dottor Mauritius Berner, che appena arrivato al campo si vede strappare dalle braccia, mute e atterrite, le sue gemelline di soli sei anni, che moriranno poche ore dopo; o Adam, il deportato costretto a entrare a far parte del Sonderkommando Crematori, un uomo che ancora oggi, dentro di sé, custodisce ricordi che sono come bestie nere."" -
La figlia del peccato
Sussex, 1956. È calata la notte. Al convento di Saint Margaret tutte le luci sono spente e regna il silenzio. Protetta dal buio, Ivy si aggira furtiva per i corridoi. Spera di trovare una via di fuga dalla prigione che le ha tolto il suo unico figlio senza darle nemmeno il tempo di abbracciarlo. Per lei non c'è più possibilità di salvezza, ma forse può ancora aiutare Elvira, l'unica bambina cresciuta tra quelle mura. La piccola ha appena scoperto di avere una sorella gemella e vuole raggiungerla a tutti i costi. Ma scappare da Saint Margaret sembra impossibile. Il convento si fregia di essere una casa di accoglienza per ragazze madri che qui si rifugiano per dare alla luce bambini destinati all'adozione. In realtà, è una fortezza che nasconde oscuri segreti. Un luogo in cui centinaia di giovani donne sono private degli affetti e della libertà, vittime di atrocità di cui nessuno ha mai saputo nulla. Da allora sono passati sessant'anni e tutta la verità su Saint Margaret è ora contenuta in una lettera di Ivy. Poche righe scritte con mano tremante che Samantha, madre single e giornalista in cerca di uno scoop, rinviene per caso in un vecchio armadio della nonna. Non appena le legge, si rende conto di avere per le mani quello che aspetta da tempo: una storia che ha bisogno di essere raccontata. Sa che quel compito spetta a lei. È come se quella lettera l'avesse trovata e le chiedesse di andare fino in fondo perché quell'indagine potrebbe rivelarle particolari sconosciuti del proprio passato. Ma Samantha deve fare in fretta. Il convento sta per essere abbattuto e la verità rischia di restare sepolta sotto le macerie. -
Io sono Ava
Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall'incendio in cui ha perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che - ne è sicura - sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni? Non appena si avventura in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è. La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un'amicizia più forte di tutto. Età di lettura: da 11 anni. -
Certe fortune. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Allarme rosso a Bellano: un toro, noleggiato per ben altri scopi, a causa di una maliziosa imprudenza semina feriti come piovesse.«Vitali, che si presenta con l'umiltà dell'artigiano, oggi è uno dei più bravi narratori italiano» – Massimo Boffa, PanoramaLa bestia era... era... Né il Piattola né la moglie riuscirono a trovare le parole giuste per descrivere la sorpresa. Mai vista una bestia così insomma, così grossa e che emanava un senso di potenza pronta a esplodere. «D'altronde si chiama Benito», riassunse il bergamasco con l'intento di spiegare tutto. Milleduecento chili di peso, centosettanta centimetri al garrese. Ma fosse stato solo quello!Alle prime ore del 5 luglio 1928, come concordato, Gustavo Morcamazza, sensale di bestiame, si presenta a casa Piattola. Il Mario e la Marinata, marito e moglie, non avrebbero scommesso un centesimo sulla sua puntualità. Invece il Morcamazza è arrivato in quel di Ombriaco, frazione di Bellano, preciso come una disgrazia, portando sull'autocarro il toro promesso e due maiali, che non c'entrano niente ma già che era di strada... Il toro serve alla Marinata, che da qualche anno ha messo in piedi un bel giro intorno alla monta taurina: lei noleggia il toro e poi lucra sulla monta delle vacche dei vicini e sulle precedenze, perché, si sa, le prime della lista sfruttano il meglio del seme. Ma con un toro così non ci sarebbero problemi di sorta. Se non lo si ferma a bastonate è capace di ingravidare anche i muri della stalla. Almeno così lo spaccia il Morcamazza, che ha gioco facile, perché la bestia è imponente. Ma attenzione: se un animale del genere dovesse scappare, ce ne sarebbe per terrorizzare l'intero paese, chiamare i carabinieri, o solleticare il protagonismo del capo locale del Partito, tale Tartina, che certe occasioni per dimostrare di saper governare l'ordine pubblico meglio della benemerita le fiuta come un cane da tartufo. E infatti... Con Certe fortune torna sulla scena allestita da Andrea Vitali il maresciallo Ernesto Maccadò. Già alle prese con gli strani svenimenti della moglie Maristella, che fatica ad ambientarsi, il maresciallo deve anche destreggiarsi tra la monta taurina, la prossima inaugurazione del nuovo tiro a segno e un turista tedesco chiuso a chiave nel cesso del battello: quanto basta per impegnare a fondo la pazienza e la tenuta di nervi perfino di un santo. -
Dormi stanotte sul mio cuore
Bisogna fidarsi dell'istinto e credere al proprio cuore. Ovunque ci conduca, vale la pena di seguirlo.«Enrico Galiano sa guardare in fondo al cuore degli adolescenti» – Cristina Lacava, Io Donna«Insegnante e narratore bestseller per giovanissimi» – Robinson«Il professore che sa parlare ai ragazzi, perché vive con loro, in mezzo a loro» – Federico Taddia, TTL-La StampaMia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo. Ma c'è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: «Perché Fede è andato via?». Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l'ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l'ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell'acciaio. E non vuole più uscire. Ma se non si affronta un nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l'apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un'enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo. -
Per ricominciare guarda tra le pagine di un libro
Un romanzo in cui i libri sono i protagonisti indiscussi. In cui le parole riescono a cambiare il destino. In cui l'amore arriva, ma solo se è una storia bella da raccontare.Bea sta per compiere trent'anni. Un'età in cui si fa un bilancio del passato, ma soprattutto si decide su che cosa puntare per il futuro. Lei sa che c'è solo un luogo dove guardare per ricominciare davvero: tra le pagine di un libro. Forse è per questo che, durante una passeggiata nella sua libreria di fiducia, The Little Brunswick Street Bookshop, la sua attenzione viene colpita da un piccolo volume dalle pagine sgualcite. Quel libro sembra aver scelto proprio lei e Bea non avrebbe mai immaginato che potesse custodire un tesoro: una serie di note a margine scritte in un'elegante grafia. Parole che, seppure di uno sconosciuto, sembrano parlarle direttamente. Parole che nessuno le ha mai rivolto, ma che lei ha sempre sognato di leggere. Bea è convinta che sia un segno. Deve capire chi ha scritto quelle righe, ma non può farlo da sola. Ha bisogno dell'aiuto di altri lettori come lei. Per questo lancia una serie di appelli in rete, accompagnandoli sempre con una citazione. Perché gli autori che più ama, da Louisa May Alcott a Lewis Carroll, a Marcel Proust, sanno che cosa è giusto fare. Non è una ricerca facile. Ma un giorno Bea riesce a scovare la persona che ha scritto gli appunti. L'uomo perfetto per lei. Tutto sembra andare come ha sempre desiderato, anche se Bea sa che i libri, dietro una copertina accattivante, possono nascondere un segreto. Bisogna avere pazienza e leggerli fino all'ultima pagina, godendosi il viaggio. Ovunque le parole vogliano portare. Perché solamente tra le pagine di un libro si può trovare la forza di ricominciare. -
Le cose che non ci diciamo (fino in fondo)
Nel dibattito pubblico italiano sembra sempre mancare un pezzo di verità: pur di raggranellare qualche briciola di consenso e soddisfare gli appetiti di lobby e gruppi di potere, avanza inesorabile una narrazione di comodo che ci esenta da qualsiasi responsabilità personale e collettiva. Per questa ragione Ferruccio de Bortoli, con lucidità impietosa, sottolinea quelle storture e quei pericoli che troppo spesso in Italia vengono sottaciuti.«Un invito al realismo nel senso di guardare oltre le formule retoriche, all'essenza degli interventi di questi mesi: quali sono i poteri che si consolidano, quali sono i gruppi che avvantaggiano» - la LetturaPerché non ci diciamo fino in fondo che spendiamo più di quanto dovremmo, senza preoccuparci della crescita del debito pubblico; che non possiamo vivere di sussidi statali senza creare reddito; che è illusorio voler difendere l’occupazione finanziando con i soldi dei contribuenti aziende senza futuro. La crescita del capitale umano viene spesso trascurata, la cultura scientifica è poco diffusa, e dilaga un antieuropeismo populista privo di solide ragioni economiche. Ma è solo recuperando lo spirito migliore che da nord a sud abbiamo dimostrato nelle dure settimane di autoreclusione che possiamo affrontare una volta per tutte le nostre lacune per tornare ad avere fiducia nel domani, autentico propellente per una forte ripresa nazionale. -
Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile
A che serve il latino? È la domanda che continuamente sentiamo rivolgerci dai molti per i quali la lingua di Cicerone altro non è che un'ingombrante rovina, da eliminare dai programmi scolastici. In questo libro personale e appassionato, Nicola Gardini risponde che il latino è – molto semplicemente – lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo. In latino, un pensatore rigoroso e tragicamente lucido come Lucrezio ha analizzato la materia del mondo; il poeta Properzio ha raccontato l'amore e il sentimento con una vertiginosa varietà di registri; Cesare ha affermato la capacità dell'uomo di modificare la realtà con la disciplina della ragione; in latino è stata composta un'opera come l'Eneide di Virgilio, senza la quale guarderemmo al mondo e alla nostra storia di uomini in modo diverso. Gardini ci trasmette un amore alimentato da una inesausta curiosità intellettuale, e ci incoraggia con affabilità a dialogare con una civiltà che non è mai terminata perché giunge fino a noi, e della quale siamo parte anche quando non lo sappiamo. Grazie a lui, anche senza alcuna conoscenza grammaticale potremo capire come questa lingua sia tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità con la forza che solo le cose inutili sanno meravigliosamente esprimere. -
Basta un attimo per tornare bambini
«Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate di essere in grado di farlo.» Questo diceva Peter Pan. Ed è questo che succede nella vita quando si cresce. Ci si convince di non essere più in grado di assaporare la magia dei momenti. Ci si convince che la fantasia non sia una cosa importante. Ci si convince che non sia possibile tornare bambini. Ma non è sempre così. A volte basta ruzzolare in un prato, pedalare a perdifiato in una discesa con le braccia aperte o salire su una giostra. Basta fare una giravolta sulla sedia dell'ufficio durante una giornata difficile, cantare davanti allo specchio appena svegli o fare la guerra con i cuscini in una domenica uggiosa. Piccoli gesti che si possono fare ogni giorno. Piccoli attimi che riportano alle risate che non finiscono mai, alla sensazione di libertà che scorre nelle vene, alla felicità che non dipende da cosa si possiede o si raggiunge. In questo libro, che è una piccola perla, Enrico Galiano con il suo stile inconfondibile, e Sara Di Francescantonio con il tratto immaginifico delle sue illustrazioni, ci invitano a riscoprire quegli attimi che rendono l'infanzia un'età magica che si vorrebbe senza fine. Il libro è anche il primo progetto editoriale a cui hanno partecipato attivamente i lettori descrivendo sui social i gesti che hanno riportato in vita il bambino che è in loro. Che è in tutti noi. Quel bambino che crediamo di non essere più. Invece è sempre lì e ha voglia di tornare. -
Il mestiere di vivere. Nuova ediz.
Documento inconsueto e dalla fisionomia enigmatica, galleria di trappole e interdetti, Il mestiere di vivere si presenta come il diario di un esploratore che si affretti ad annotare le sue periodiche o improvvise scoperte: in queste pagine, compilate tra il6 ottobre 1935 (dal confino a Brancaleone) e il 18 agosto 1950(appena nove giorni prima del suicidio), Pavese non avanza per sviluppi, ma ragiona a strappi, a balzi, in un «ripullulare imprevisto di pensieri» che definiscono i «grandi filoni» della sua vita interiore. Questa nuova edizione ci guida alla comprensione dei meccanismi che regolano il funzionamento di un'opera dove «tutto è ambivalente», dove bene e male sono fatti della stessa materia, dove - pur di sedurre gli eletti destinatari del proprio «melodramma» - maschere, trucchi e inganni non sono preclusi. Il volume contiene anche: Un viaggio felicissimo (diario 1922), Frammenti della mia vita trascorsa (diario 1926-28) e il contro verso Taccuino segreto . -
Il grande vuoto di un piccolo amico. Quando gli animali ci lasciano
Condividendo storie edificanti e commoventi, Masson ci offre tanti consigli utili e tante risposte per ricordare con commozione i nostri amati animali, elementi fondamentali delle nostre famiglie.«Un libro bellissimo che sarà d’aiuto a tantissime persone» - Elisabeth Marshall Thomasrn«Una lettura imprescindibile per chiunque debba affrontare la perdita del suo animale» - Library Journalrn«Un viaggio toccante e delicato» - Kirkus Reviewrn«Ricco di compassione» - Publishers WeeklyrnrnCondividiamo ogni giorno le nostre vite con cani, gatti e tanti altri animali: il loro amore ci riempie di gioia, la loro dolcezza ci aiuta a superare i problemi quotidiani e instauriamo con loro relazioni uniche e dalle radici profonde. Eppure, la nostra società fatica a riconoscere e dare dignità al dolore che si prova quando uno di loro ci lascia. Con questo libro Jeffrey Moussaieff Masson ci accompagna con grande coinvolgimento emotivo nell’esplorare le nostre reazioni in quei momenti difficili; suggerisce e consiglia come affrontare il lutto, come superarlo, e come coltivare la memoria dei nostri amici più cari. -
La biblioteca dei giusti consigli
Esordio più conteso della fiera di Londra, La biblioteca dei giusti consigli è già un caso editoriale: venduto in oltre 20 paesi, ha conquistato il cuore del pubblico che, ancora prima della pubblicazione, ha dato il via a un passaparola mai visto prima. Sara Nisha Adams ci regala un romanzo che è un omaggio al mondo della letteratura. Alla magia universale delle storie che sanno come farci ritrovare la speranza e la fiducia in noi stessi. E creano potenti connessioni che vanno ben oltre la parola scritta.rnrn«Un esordio che vi catturerà dalla prima pagina» - Publishers Weeklyrnrn«Un romanzo delicato e toccante sull'importanza dei legami familiari e delle connessioni umane» - Newsweekrnrn«Un'indimenticabile lettera d'amore al potere delle storie e della lettura» - The BooksellerrnrnScegli un libro. Mettiti comodo. Un viaggio straordinario sta per cominciare.La giovane Aleisha è tutto fuorché una lettrice accanita. Da tempo, non si fida più dei libri perché l'hanno delusa. Eppure, il caso vuole che rimedi un lavoretto estivo in una biblioteca, dove l'unico modo per riempire i vuoti tra un avventore e l'altro è sfogliare qualche pagina. Un passatempo noioso se non fosse che una mattina compare Mukesh, un signore alla disperata ricerca di un contatto con la nipotina topo di biblioteca. L'uomo le chiede di consigliargli qualcosa da leggere e Aleisha pensa bene di cavarsela con una lista che ha trovato in fondo a un vecchio volume sgualcito. Ma si sbaglia. Perché Mukesh torna con l'intenzione di parlare dei romanzi che gli ha indicato. E lei non può far altro che dare un'altra possibilità alla lettura. Così, libro dopo libro, si accorge che ogni storia è capace di trasportarla lontano e di mostrarle il lato migliore della realtà: Il buio oltre la siepe la invita a guardare il mondo con occhi diversi; Orgoglio e pregiudizio le insegna che esiste la persona giusta per ognuno di noi, mentre Piccole donne le fa scoprire la forza della gentilezza e della solidarietà. Col passare dei giorni, Aleisha e Mukesh sperimentano il potere terapeutico della letteratura, che li avvicina e cura l'anima. E si rendono conto che i romanzi che leggono racchiudono un segreto inaspettato. Un segreto che ha a che fare con la biblioteca e che li legherà a doppio filo. Perché solo unendo le forze e diffondendo la passione per la lettura potranno portarlo alla luce e arrivare alla verità. L'esordio più conteso della fiera di Londra, La biblioteca dei giusti consigli è già un caso editoriale: venduto in oltre 20 paesi, ha conquistato il cuore del pubblico che, ancora prima della pubblicazione, ha dato il via a un passaparola mai visto prima. Sara Nisha Adams ci regala un romanzo che è un omaggio al mondo della letteratura. Alla magia universale delle storie che sanno come farci ritrovare la speranza e la fiducia in noi stessi. E creano potenti connessioni che vanno ben oltre la parola scritta. -
Il diario di un'inguaribile F.R.A.N.A.
Compagni antipatici e guai a non finire. La scuola sembra un incubo, ma con Fiona è tutta un'altra storia!A dieci anni, Fiona Rose Anna Newton Abbot è certa di una cosa: odia la scuola. Sopravvivere alle verifiche è un'impresa per lei che detesta i dettati e ne combina una più del diavolo. Non è un caso che i compagni la soprannominino «frana» per quel suo modo di fare tutto al contrario e di mangiare i biscotti separando la frolla dal ripieno. Per fortuna che c'è Cindy, la sua migliore amica, l'unica che la capisca davvero. Ma ora, nella sua classe, è arrivata una nuova compagna. Si chiama Peggy Porter ed è quanto di più sgradevole esista su questo pianeta. Ha voti altissimi e un fascino francese con cui la stravaganza fantasiosa di Fiona non può competere. Cosa ancora peggiore, ha in mente un piano diabolico: rubarle Cindy! Assolutamente inaccettabile. E Fiona è pronta a tutto per impedire che la nuova arrivata le soffi la migliore amica da sotto il naso. Perché già la vita a scuola non è proprio rose e fiori, se poi dovesse affrontarla senza la gioia dell'amicizia più importante, sarebbe una vera e propria catastrofe.