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La felicità sulla porta di casa
Una storia vera che ha portato la felicità nella vita di molte personern«Un romanzo commovente che affronta una tematica forte e attuale: l'importanza della solidarietà» - Publishers Weeklyrn«Un libro sul potere della generosità» - Library JournalÈ il 25 dicembre quando Hope Jensen riceve un dono inaspettato: sulla porta di casa trova un barattolo di vetro pieno di monete, avvolto in un grande fiocco rosso. Nessuna traccia del mittente, nessun biglietto. Il regalo, però, riesce a strapparle un sorriso, dopo tanto tempo. Questo, per lei, è un Natale particolarmente difficile, perché ha appena perso la donna che l'ha cresciuta come una figlia. Quando, grazie al suo talento di giornalista, Hope scopre di non essere l'unica persona ad aver ricevuto un «barattolo di Natale» da parte di un benefattore anonimo, non riesce a crederci. Si trova di fronte a una vera e propria gara di solidarietà, un'iniziativa ispirata da sentimenti di amore e gentilezza. Un piccolo gesto, capace di cambiare la vita di persone che attraversano un momento di sofferenza. Per questo, ognuno di loro decide di farlo proprio e di ricambiarlo. Hope deve scoprire dove tutto ha avuto inizio, perché trovare quel barattolo le ha aperto gli occhi sulla magia delle luci che addobbano la città. Ha fatto crescere dentro di lei un senso di speranza che credeva perduto. Ancora non riesce a immaginare dove la porterà quella ricerca, ma in fondo il desiderio più bello è quello che non abbiamo mai espresso. Il libro che ha dato vita al fenomeno dei barattoli di Natale, sempre più diffuso e apprezzato. Perché basta poco per fare del bene e rendere gli altri felici. E quell'amore tornerà indietro, custodito in un vaso di vetro o in altre mille forme. Ma sempre pronto a cambiarci la vita. -
Poesie del silenzio
Fin dall'antichità il silenzio ha generato negli uomini stupore e meraviglia. Omero lo carica di un significato profondo quando l'anima di Aiace risponde alla supplica di Achille volgendogli sdegnata le spalle, e la stessa piena espressività gli attribuisce Petrarca nel suo Canzoniere. Nella Gerusalemme liberata, Tasso trova nell'«amico silenzio delle stelle» un dono prezioso della notte, mentre nei «sovrumani silenzi» dei colli Leopardi riconosce la dimensione ideale per abbandonarsi ai suoi pensieri. Da Virgilio a Shakespeare, da Pessoa ad Antonia Pozzi, Andrea Di Gregorio ripercorre i luoghi della letteratura dove il silenzio è protagonista, invitandoci a ritrovare anche nella concitazione del presente un angolo di quiete. -
L' albero dello zenzero
Un autore, amato dalla stampa più autorevole, che tutto il mondo sta riscoprendo. Una storia di rinunce e coraggio. Di amore e di lotta per i propri sogni. Una storia in cui il Giappone affiora come lo sfondo in un dipinto per rendere tutto più vivido e con un fascino senza tempo.1903. Sbarcata in Cina dopo un lungo viaggio dalla Scozia, Mary incontra per la prima volta il suo promesso sposo e capisce subito che il loro non sarà un matrimonio felice. Mesi dopo, benché sia rimasta incinta, continua a sentirsi sempre più sola, mentre il marito è perso nei suoi affari. Fino al giorno in cui, durante una delle sue passeggiate, incontra Kurihama, un samurai discendente da una nobile famiglia giapponese. L’uomo è schivo e taciturno, ma riesce a trasmetterle il fascino del suo paese, magico e misterioso. Le racconta di una cultura millenaria e di leggende meravigliose. L’amore nasce senza preavviso: Mary sa che è sbagliato, proibito, ma sa anche che mai, prima d’ora, si è sentita così pienamente sé stessa. Quando la loro relazione viene scoperta, il marito la ripudia e le impedisce di vedere la figlia. La ferita che le lacera il cuore non si richiuderà mai più, ma Mary non è solo una madre, è anche una donna. Ha sogni, speranze, progetti. A questi deve aggrapparsi per non soccombere. Giorno dopo giorno si lascia ammaliare dalle luci, dalle tradizioni, dai costumi di Tokyo, dove ha deciso di vivere con Kurihama e il loro bambino. Lì spera di trovare l’affermazione personale e l’indipendenza tanto desiderate. Ma presto scopre che la difficoltà di raggiungerle, per una donna, è la stessa a qualsiasi latitudine. Così decide che farà di tutto per dimostrare ai suoi figli che un mondo migliore è possibile e che anche una donna è in grado di gestire un impero commerciale. Perché come l’albero dello zenzero può crescere anche sui terreni più sfavorevoli, così la forza di una donna può germogliare ovunque. -
Prima che il gallo canti: Il carcere-La casa in collina
Apparso alla fine del 1948, ""Prima che il gallo canti"""" fu per Cesare Pavese il libro della consacrazione. Di certo i due romanzi che lo compongono, scritti a distanza di quasi dieci anni, rappresentarono per lo scrittore uno snodo doloroso. Se infatti """"Il carcere"""" trasfigura l'esperienza del suo confino in Calabria, La casa in collina affronta invece la grande pagina bianca della sua vita: la mancata partecipazione alla Resistenza, proprio mentre alcuni dei suoi amici più cari morivano nella lotta antifascista. Come Gabriele Pedullà mette in luce in questa edizione riccamente commentata, non è però solo in chiave autobiografica che tali pagine vanno lette. Più che fare i conti con le proprie viltà, Pavese si era prefisso di ricostruire dall'interno - alla Dostoevskij - un tipo psicologico sgradevole ed estremamente difficile da mettere a fuoco: quello dell'ignavo che mentre il mondo brucia sceglie di non schierarsi. Memoriale inaffidabile di un uomo del """"rancore"""" alla perenne ricerca di un alibi, """"La casa in collina"""" offre così al lettore un viaggio nei tormenti della coscienza moderna. Appendice critica di Federico Musardo."" -
Vite in attesa
Una giovane autrice che mette a nudo incertezze, dubbi e paure di un'intera generazione.Nella vita Maribel ha preso molte decisioni sbagliate e pochissime buone. Ma ora sente che le cose stanno per cambiare. Ha appena accettato un dottorato a Lille, in Francia. In fondo, nulla la trattiene a Madrid, così parte, piena di speranza: è giovane, e ha tutte le carte in regola per essere felice. Non fa altro che sentirselo ripetere. L'emozione di un nuovo paese, di una nuova lingua, di nuove persone da conoscere all'inizio la travolge. Ora Maribel riesce a vederle, le mille possibilità che ha davanti. Ma l'incantesimo presto si spegne. Intorno, tutto sembra vorticare a gran velocità e lei non riesce a stare al passo. Tutti perseguono il proprio obiettivo senza tentennamenti, come la sua coinquilina Paula o il suo amico Alessio. Lei, invece, trascina le sue giornate lavorando in un bar e facendo finta di scrivere una tesi di cui non importa a nessuno, forse nemmeno a lei. Per non parlare del bel Guillaume che un giorno appare e quello dopo scompare. Maribel si sente di nuovo al punto di partenza. Come se l'incertezza non derivasse dal luogo in cui si trova o da chi frequenta, ma risiedesse dentro di lei. Fino a quando scopre che anche i suoi amici in realtà non hanno idea di dove stanno andando. Perché essere giovani è una fortuna ma è anche una grande sfida: il mondo ti disegna in un modo e tu non sai ancora chi vuoi diventare. Maribel vuole capire chi è veramente, senza condizionamenti. Vuole un lavoro, ma solo se migliora la sua vita. Vuole amare, ma solo se può farlo con passione. Vuole dare un senso a una realtà che sembra averlo perso molto tempo prima. Perché sarà pure disorientata, ma ha tanta voglia di vivere. Un debutto che ha sconvolto e convinto l'editoria di tutta Europa. Il potente ritratto di una generazione. Una giovane autrice, dallo stile maturo, che con freschezza e poesia mette a nudo incertezze, dubbi e paure di chi si affaccia al mondo degli adulti. -
Il quaderno delle parole perdute
È a loro, alle donne dimenticate, che io darò una voce.«Una lettera d’amore al potere delle parole» - Booklistrn«L’esordio che è diventato un caso editoriale» - The Guardian Australiarn«Un romanzo magistralmente scritto mostra come il ruolo delle donne sia legato al linguaggio con cui per secoli si è parlato di loro» - Publishers Weekly rn«Un romanzo che svela quello che si cela dietro un evento realmente accaduto: la nascita dell’Oxford English Dictionary» - Library JournalrnrnrnOxford. Lo Scriptorium nel giardino segreto è il luogo preferito della piccola Esme. Lì, nascosta sotto un immenso tavolo di legno, ruba parole scritte su bianchi fogli. Parole che il padre lessicografo scarta mentre redige il primo dizionario universale. Più Esme cresce, più capisce che le definizioni che non compariranno nel lemmario ufficiale hanno qualcosa in comune: parlano delle donne, del loro modo di essere, delle loro esperienze. Parlano della sorellanza, dell’amore che non è solo possesso, dell’essere compagne in una lotta comune. Escluderle significa non dar loro una voce, guardare il mondo da un unico punto di vista, soffocare possibilità e speranze. Eppure c’è chi fa di tutto per farle scomparire per sempre. Anni dopo, Esme è determinata a fare in modo che questo non accada. Per tutta la vita ha collezionato quelle parole con l’intenzione di proteggerle, perché ha un sogno: scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è andato perduto il rispetto che merita. Per farlo deve combattere contro chi non la pensa come lei. Ma a darle coraggio ci sono tutte le donne che da secoli non aspettano altro che far parte della storia e non essere dimenticate.rnUn debutto che ha sconvolto gli editori internazionali alla Fiera di Francoforte. Venduto in oltre 20 paesi. In Australia è stato un successo senza paragoni con oltre 100.000 copie vendute e, da un anno, è in vetta alle classifiche. Ora si prepara a conquistare il resto del mondo. Un romanzo che, prendendo spunto dalla storia vera della nascita dell’Oxford English Dictionary, scrive un inno all’importanza delle parole e dei libri. Un inno al diritto delle donne di rivestire un ruolo centrale nella cultura e nella società. Una storia che unisce al fascino intramontabile dell’ambientazione accademica di Oxford e Cambridge un messaggio di potente attualità. -
Il coraggio e la paura
Il coraggio è l'antidoto della paura, ed è con il coraggio che riusciremo a essere migliori.rn""La conoscenza di sé passa necessariamente attraverso la conoscenza delle proprie paure. Scopri che paure hai e scoprirai chi sei"""".rn rnLa paura è l’emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi. Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un’esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l’autentica libertà. Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà. Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori."" -
L'ombra di Dante
«A rigor di lessico, io non sono un dantista… un dantista è per definizione uno studioso, e io sono tuttalpiù uno studente: un molto attempato studente che campa scrivendo, e da ultimo leggendo forte quello che ha scritto.» Vittorio Sermonti ha dedicato una vita intera alla diffusione dellaCommedia, portandone i versi in radio, in televisione, nelle piazze: la sua è stata la prima ed è rimasta la più autorevole e appassionante delle letture. Questo libro raccoglie per la prima volta sette conferenze e lezioni che Sermonti ha proposto nel corso del suo ostinato e fedele percorso di studio e approfondimento: da un viaggio sonoro attraverso ilPurgatorio a una magistrale analisi del Dante scienziato fino alla conferenza del 2011 dove al poeta sono affiancati Virgilio e Verdi in una scintillante analisi delle premesse della nostra antichissima lingua. Prende così forma davanti ai nostri occhi non il Dante della scuola o della tradizione, ma il Dante di Sermonti: dell'uomo che – come dice la moglie Ludovica Ripa di Meana nella breve nota introduttiva – «con scrittura e voce ha provato a contagiare, di almeno un po' di tanta grandezza e bellezza, ogni singolo altro per stanare, come diceva ogni volta, anche dal più sfaticato, il più indigente, il più ridicolo, il più canaglia o il più coglione, la misura di grandezza che quell'ognuno può avere, ma non sa di avere». -
Errata. Una vita sotto esame
In ""Errata"""", Steiner traccia la propria autobiografia intellettuale, articolandola per grandi incontri ed episodi significativi. È un percorso ormai raro, se non unico, di studioso che si confronta con i grandi temi del dibattito attuale: il rapporto che intercorre tra cultura e democrazia, gli scopi dell'università e in generale dell'istruzione, la ricerca delle radici del linguaggio e del significato, il senso della dolorosa sopravvivenza degli ebrei, il significato - oggi - di parole come arte, cultura, scienza, ragione, ateismo, religione."" -
Diario. Memorie di vita letteraria (1851-1896)
Edmond e Jules Goncourt furono ossessionati nei loro romanzi dallo zelo di «far vedere», dallo sforzo tutto impressionista di catturare la realtà attraverso la sensazione visiva. L'occhio resta lo strumento privilegiato anche nell'opera considerata il loro capolavoro, il monumentale Diario redatto fra il 1851 e il 1896, dapprima a quattro mani e poi da Edmond che continuò da solo l'impresa dopo la morte del fratello. Nella selezione qui proposta, magistralmente curata da Mario Lavagetto, il Journal si conferma documento unico e originale: un album di schizzi e ritratti, una collezione di frammenti e aneddoti della vita parigina durante il secondo impero e la repubblica seguita al disastro di Sedan. Nell'accattivante spettacolo che prende vita sulla pagina giorno dopo giorno, i protagonisti del mondo letterario dell'epoca - da Sainte-Beuve a Hugo, da Flaubert a Zola, da Verlaine a Rimbaud - appaiono come sorpresi da un obiettivo indiscreto, che ne mette a nudo genialità e meschinerie. Il sigillo dell'immediatezza è espediente stilistico e insieme promessa di veridicità, mai però del tutto al riparo dalle impuntature e dalle nevrosi dei diaristi, che al gusto per il pettegolezzo e al demone della malevolenza devono forse le loro pagine più corrosive e immortali. -
L'inganno delle buone azioni
Dietro un singolo gesto possono nascondersi infiniti segreti.«Kiley Reid ci consegna un romanzo magistralmente scritto che ridefinisce il concetto di classe. Uno dei migliori libri dell'anno» – The Washington Post«Kiley Reid traccia con maestria il percorso che porta alla nascita delle buone azioni» – The New Yorker«Il ritratto di una giovane donna che lotta per definire la propria identità. Un esordio memorabile» – Publishers Weekly«Provocatorio e pungente» – The New York Times«Questo è il biglietto da visita di un talento virtuoso» – The Guardian«Un romanzo che lascia un’impronta indelebile nel lettore» – VogueAlix è una donna e una madre di successo. Tutto, intorno a lei, è perfetto. Nel suo blog dispensa consigli su come realizzarsi ed essere felici, ma soprattutto esorta le persone a confidare nell'importanza delle buone azioni. Nell'importanza di aiutare chi è meno fortunato. Lei, che è una privilegiata, non crede nei privilegi e nei preconcetti. Per questo affida la figlia a Emira, una giovane donna di colore, anche se nella sua cerchia di conoscenti una scelta del genere potrebbe rappresentare un problema. Ma un giorno, al supermercato, Emira viene accusata di aver rapito la bambina: non può certo essere la baby-sitter di una famiglia così perbene. Nessuno le crede, tutti si limitano a giudicarla in base al colore della pelle. In risposta a quest'ingiustizia, Alix decide di accrescere il proprio impegno: tesse le lodi di Emira ogni volta che ne ha l'occasione, le offre un contratto a lungo termine e si scaglia contro tutti coloro che l'hanno ritenuta colpevole senza appello. Inizia una lotta contro i pregiudizi. Una lotta un po' troppo appariscente. Forse Alix ha qualcosa da nascondere. Forse teme che il velo di ipocrisia di cui per anni si è fatta schermo scivoli via e metta a nudo la verità. Perché le buone azioni non sempre sono spontanee. A volte dissimulano segreti e false intenzioni. A volte dietro il bene può celarsi il male.Un caso editoriale per mesi in vetta alle classifiche in Inghilterra e in America, venduto in tutto il mondo e selezionato per il Man Booker Prize. Un esordio che scardina le leggi della letteratura e della società e che ha fatto parlare di sé su quotidiani e riviste di ogni paese. Non si è più gli stessi dopo averlo letto. Una storia senza tempo. Un romanzo potente e schietto. Un romanzo necessario. -
Trilogia della libertà: Omaggio alla Catalogna-La fattoria degli animali-1984
Sotto il titolo ""Trilogia della libertà"""" questo volume raccoglie le tre opere fondamentali in cui George Orwell realizza fino in fondo quella fusione tra letteratura e politica che è per lui, come osserva Pierluigi Battista nella prefazione, il «più potente e più affilato modo di vedere le cose». In Omaggio alla Catalogna Orwell racconta una guerra civile dentro un'altra guerra civile, descrivendo l'effervescenza e le illusioni rivoluzionarie di Barcellona prima che cada la mannaia stalinista. La fattoria degli animali dimostra con efficacia come le rivoluzioni possano degenerare in una dittatura oligarchica feroce e ingiusta. In 1984 prende forma l'incubo di angoscia, paura e tormento che un regime di terrore induce nelle sue vittime. Grazie a questi tre romanzi Orwell riesce a rappresentare il senso ultimo dell'esperienza totalitaria e a innalzare un insuperato monumento alla libertà e all'onestà intellettuale. Prefazione di Pierluigi Battista."" -
Va', pensiero
Rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala il 9 marzo 1842, il coro del Nabucco raggiunge subito un successo incredibile, e nel giro di pochi decenni il canto con cui gli ebrei della cattività babilonese piansero la patria «sì bella e perduta» diventa la colonna sonora del Risorgimento italiano. Alberto Mattioli ci guida attraverso le tappe di questo processo di mitizzazione, smentisce numerose leggende ormai radicate nell'immaginario collettivo, ripercorre la storia delle tante reinterpretazioni che si sono susseguite nella cultura cinematografica e politica più recente, e ci restituisce le ragioni che hanno permesso a quelle parole e a quella melodia di uscire dai teatri per farsi emblema identitario e inno alternativo di un comune sentire nazionale, nonché uno dei brani più celebri della nostra tradizione musicale. -
Fratelli d'Italia
Solamente nel 2017, ben centosettant'anni dopo la sua prima stesura, il Canto degli italiani - noto a tutti come Fratelli d'Italia - è diventato ufficialmente l'inno della nostra repubblica. A cosa si deve una così lunga attesa? Stefano Pivato ripercorre i quasi due secoli di storia di questi celebri versi: dal 1847 quando, in un'atmosfera di euforia e speranza patriottica, comincia a circolare stampato su fogli volanti, fino alle piazze gremite che nel 2016 lo intonano per celebrare il trionfo della nazionale di calcio ai mondiali. Ci racconta il fermento risorgimentale che lo ha generato, le accuse di plagio, la cattiva opinione che ne aveva Mazzini, le leggende nate intorno all'arrangiamento musicale del maestro Novaro. E ripercorrendone le vicende scopriamo come, dando voce e speranza alle nostre aspirazioni più nobili, questo inno abbia partecipato alla costruzione dell'identità repubblicana del nostro paese. -
Contro il razzismo
Contro il razzismo ci consente di rileggere e di far tesoro delle parole alte e coraggiose di uno dei grandi eroi civili del nostro tempo.Nell'ottobre del 1963, Nelson Mandela viene accusato di alto tradimento e terrorismo dalla corte di giustizia sudafricana: l'imputazione è di essersi battuto contro il regime dell'apartheid che schiavizza la popolazione nera del paese. Nel corso del processo, Mandela sfida gli accusatori dichiarandosi pronto a morire pur di continuare la sua battaglia per la pace e l'uguaglianza. È condannato all'ergastolo ma la sua lotta non si interrompe: dopo ventisei anni di carcere durissimo, viene finalmente liberato e intraprende così il cammino che lo porterà a diventare il primo presidente democraticamente eletto della Repubblica Sudafricana. In questi giorni, in cui il dibattito sulla discriminazione razziale domina le prime pagine dei giornali, Contro il razzismo ci consente di rileggere e di far tesoro delle parole alte e coraggiose di uno dei grandi eroi civili del nostro tempo. -
Omaggio alla Catalogna. Testo inglese a fronte
Ambientato durante la guerra civile spagnola, cui George Orwell partecipò in prima persona, Omaggio alla Catalogna è il racconto della dimensione più cruda e feroce della guerra, fatta di «proiettili rombanti e schegge d'acciaio», ma soprattutto di «fango, pidocchi, fame e freddo». L'esperienza del fronte, vissuta tra le file dell'esercito repubblicano contro il regime totalitario di Francisco Franco, si rivelò determinante per Orwell, che proprio in quest'occasione mostra di maturare per la prima volta il suo rifiuto e la sua condanna nei confronti dei governi autoritari. Pubblicato nel 1938, Omaggio alla Catalogna è una cronaca di straordinaria importanza e una testimonianza diretta del fermento che unì gli entusiasmi della sinistra europea prima dell'avvento dell'egemonia stalinista. -
All'ombra di nessuno
Un'idea innovativa e geniale. Un mondo che se ne vuole appropriare. Una donna indipendente pronta a combattere.«Anam scrive con il cuore e tratteggia con precisione chirurgica la dura verità sul mondo delle start-up, grazie a una prosa accattivante e una trama avvincente» – The Times«Un romanzo frizzante e arguto sull'amizione, l'amore e il femminismo» – Dailt Mail«Un romanzo intelligente e divertente» – Kirkus Review«Anam espone abilmente la disuguaglianza di genere in maniera coinvolgente» – Booklist«Una lucida indagine sulla misoginia nel mondo hi-tech – The GuardianNon ci sono risposte certe nella vita, solo do - mande che vanno poste nel modo corretto. È quello che ha sempre pensato Asha, nonostante, lungo il cammino, abbia spesso incontrato ostacoli e sorprese. Con fatica, dopo anni di studi, sta finendo una ricerca di dottorato sul rapporto tra tecnologia ed emozioni umane. Eppure non è ancora soddisfatta, perché vorrebbe aiutare le persone in cerca di risposte, proprio come lei. Per questo crea un'applicazione che, attraverso una serie di quesiti mirati, aiuta gli utenti a trovare un credo personalizzato che possa venire incontro alle loro esigenze. Quando una start-up decide di finanziare il suo progetto e le concede un finanziamento, Asha mette in piedi con entusiasmo una piattaforma che incontra subito grande successo. Ma più l'azienda cresce, più lei si sente messa in ombra dagli altri soci, tutti uomini più anziani di lei. Partecipa alle riunioni, ma le sue idee vengono scartate con un sorriso di con - discendenza. Ogni volta che prova a esprime - re qualche perplessità le viene risposto di non preoccuparsi, che «loro» sanno qual è la cosa giusta da fare. Nulla sta andando come aveva previsto e Asha si sente impotente. Eppure sa che questo progetto è nato solo grazie a lei. Perciò decide di dire basta: non lascerà che sia qualcun altro a dettare le regole e a scegliere il suo destino. Perché è arrivato il suo momento di brillare.Dopo il successo del bestseller I giorni dell'amore e della guerra, pubblicato in più di 23 lingue e subito ai vertici delle classifiche, Tahmima Anam torna con un nuovo romanzo di estrema contemporaneità che ha già conquistato la critica e i lettori stranieri. Una storia di emancipazione e di riscatto. Perché tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti messi in ombra. Eppure dentro di noi abbiamo la forza di reclamare il posto che abbiamo guadagnato con fatica. Un posto alla luce dei riflettori. -
La sola colpa di essere nati
«Per me è molto importante sentirmi sulla tua stessa strada. Perché hai vissuto ciò che io ho solo letto, e perché avendolo vissuto non hai assecondato l'istinto di rispondere all'odio con l'odio.»rn«Segre e Colombo rievocano la Shoah da un punto di vista personale e collettivo» - Corriere della Sera«Un dialogo su giustizia, legalità e sulla necessità di non voltarsi dall'altra parte» - la Letturarn«Non abbiamo bisogno di eroi, serve però tenere sempre viva la capacità di vergognarsi per il male altrui, di non voltarsi dall'altra parte, di non accettare le ingiustizie.»Liliana Segre ha compiuto da poco otto anni quando, nel 1938, con l'emanazione delle leggi razziali, le viene impedito di tornare in classe: alunni e insegnanti di «razza ebraica» sono espulsi dalle scuole statali, e di lì a poco gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare «ariani», possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre odiose limitazioni. È l'inizio della più terribile delle tragedie che culminerà nei campi di sterminio e nelle camere a gas. In questo dialogo, Liliana Segre e Gherardo Colombo ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre tra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più. -
La mia stirpe
La mia stirpe è il racconto dell'immortalità attraverso la specie: il protagonista sente che, quando non ci sarà più, la nipotina che ora tiene in braccio lo farà rinascere, ma sente anche di essere stato presente, prima di nascere, nell'amore tra il ragazzo e la ragazza che saranno i suoi genitori. È l'amore del primo Novecento, quando la ragazza temeva di restare incinta per il bacio di un uomo. Ereditando le vite dei padri, il figlio eredita il dovere di realizzarne le missioni incompiute: vendicarsi per quel che han patito nella prima e nella seconda guerra, qui rievocate per squarci fulminei e potenti, e arrivare a un contatto con la più alta istituzione della Terra, custode e garante della verità in cui credono. È la loro «gita al faro», l'impresa che dà un senso all'esistenza. Il padre e suo padre non ci sono riusciti. Ora tocca al figlio. L'incontro col successore di chi ha portato la verità sulla Terra avviene davanti al Giudizio Universale di Michelangelo e trova le parole umili e commosse delle grandi narrazioni mistiche. -
La malattia chiamata uomo
Leggere La malattia chiamata uomo è anche un po' come fare la propria psicanalisi. L'impressione del lettore, infatti, non è quella di assistere alle sedute, ma di parteciparvi.«Camon sembra essere entrato in quel gusto autolesionistico di sciorinare in pubblico le proprie disavventure che è talvolta tipico di alcuni scrittori ebrei, per esempio Philip Roth o Saul Bellow» – Carlo SgorlonSeguendo la linea di un masochismo allegro e dolente, l'autore ci porta dentro il rapporto tra psicanalista e paziente con i suoi rituali, i sogni e gli incubi ricorrenti, le malattie psicosomatiche, i traumi privati, i turbamenti sessuali, senza eludere le miserie del corpo e dei suoi organi ribelli, le tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. Ma leggere La malattia chiamata uomo è anche un po' come fare la propria psicanalisi. L'impressione del lettore, infatti, non è quella di assistere alle sedute, ma di parteciparvi. Ne esce trasformato. Questo è il libro che più ha provocato i lettori a far visita all'autore: un modo per immettersi nell'analisi, cercando un fratello.