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Storia delle idee
Intorno agli anni Quaranta del Novecento, grazie agli studi del filosofo americano Arthur Oncken Lovejoy, nasce negli Stati Uniti la storia delle idee come disciplina autonoma, distinta dalla storia della filosofia e incentrata sul concetto di processo ed elaborazione inteso come continua mutazione. Proprio i testi di Lovejoy costituiscono il punto di partenza della riflessione di Jacques Le Goff che, con la chiarezza del divulgatore e una scrittura seducente, ripercorre tutti i passaggi che hanno caratterizzato l'accoglienza della disciplina in Europa e le sue conseguenze nell'elaborazione sociale e politica. La sua indagine dimostra come l'uomo attraverso la storia delle idee abbia saputo trovare una via d'uscita dai vincoli della storia, su cui è ancora possibile in qualche modo influire grazie alla consapevolezza politica e alla conseguente azione. Con un saggio di Francesco Mores. -
La Nouvelle Vague
«C'è un modo specifico di intendere la Nouvelle vague, che è quello del puntiglioso e per molti aspetti defnitivo saggio di Michel Marie» - La StamapaNel secondo dopoguerra, in Europa manca tutto: servizi, infrastrutture, luoghi di socialità. Un forte vento di rinascita e rinnovamento si fa però sentire in ogni ambito, anche nel cinema. Serve un gesto di rottura critica, aspra e rapida, che arriverà per mano dei cosiddetti ""giovani turchi"""", critici cresciuti alla scuola di André Bazin e confluiti nei famosi """"Cahiers du Cinéma"""". Tra loro François Truffaut, Jean-Luc Godard, Éric Rohmer e Claude Chabrol, tutti critici che diventeranno registi. Sarà rivoluzione: quella che nel 1959 verrà definita """"Nouvelle Vague"""" è una vera e propria onda di cambiamento che trasformerà il cinema nell'occhio politico e sociale della realtà e della quotidianità. Michel Marie ricostruisce il percorso di questo movimento, che ha saputo anticipare e interpretare quel bisogno di liberazione giovanile spudorato e ingenuo che negli anni Sessanta ha invaso le strade del mondo."" -
L' estremo contemporaneo letteratura italiana 2000-2020
Strumento di orientamento nei territori della letteratura italiana del nuovo millennio, questo volume si propone non solo di fare il punto sulla situazione attuale del romanzo, della poesia e della critica in Italia, ma di misurarsi con alcune questioni-chiave dell'attuale dibattito critico sulla contemporaneità letteraria. La riaffermazione del ruolo della critica di fronte alle insidie della disintermediazione e alle pressioni del mercato editoriale; l'ibridazione dei generi; la rinascita delle poetiche; lo sconfinamento della poesia nei territori della performance sono alcuni dei temi di maggior rilievo di un'opera a più voci che, a dispetto delle reiterate diagnosi sulla perdita di centralità della parola letteraria e di tante compiaciute denunce della sua inesorabile deriva nel magma ipertrofico multimediale, riafferma la convinzione che la letteratura continui a mantenere una sua identità forte, una sua specifica e ben distinta autonomia di forme e di strutture. -
Teoria dei giochi
Ogni giorno della nostra vita siamo obbligati a prendere miriadi di decisioni, alcune minime e apparentemente ininfluenti, da altre dipenderanno relazioni, carriere e svolte che segneranno il nostro futuro. Operare una scelta è mettere a punto una strategia, dare forma a un calcolo. Ma in quali circostanze è consentito affermare che una scelta particolare è ""razionale""""? Per rispondere a questo interrogativo ci viene in soccorso la teoria dei giochi. Pierpaolo Battigalli ne illustra i concetti matematici fondanti e ne dispiega la storia dal Seicento, secolo in cui prende forma questa disciplina a partire da un carteggio tra Blaise Pascal e Pierre de Fermat, fino alle implicazioni economiche e finanziarie contemporanee. Sì, perché l'analisi del ragionamento strategico può ad esempio permettere di fare previsioni sull'esito delle interazioni sociali o in merito a questioni di progettazione istituzionale. Ecco allora che la lettura di queste pagine ci svela come le decisioni determinino e vengano determinate, come dipendano da noi tanto quanto noi dipendiamo da loro."" -
Riservatezza
Google decide come dobbiamo avere accesso alle notizie, scegliendo per noi quelle più adatte. Facebook ci consiglia gli amici, le foto e le cose che ci piacciono. Amazon intuisce quale sarà il prossimo libro che leggeremo - e nel frattempo coglie l'occasione per vendercelo. Benvenuti nell'era dell'algoritmo, della condivisione dei dati, dell'uso dei big data. Benissimo, ma che fine ha fatto la nostra privacy? Affrontare un ragionamento sulla riservatezza significa costruire una struttura a protezione della libertà dell'individuo e della società. Stefano Rodotà, uno dei più importanti giuristi del Novecento, ha delineato l'orientamento teorico alla base dei protocolli di protezione dei dati dei cittadini, in pagine tanto utili per il singolo individuo quanto significative per lo sviluppo culturale dell'intera società. Il saggio di Antonello Soro illustra il percorso di ricerca e la riflessione intellettuale di Stefano Rodotà, mentre Franco Gallo, presidente di Treccani, ci offre un affettuoso e sentito ricordo dell'autore. -
Logica matematica
Se la logica regola le forme e le leggi del pensiero, come può integrarsi con il ragionamento matematico? Tratteggiare i confini di questa congiunzione significa affrontare un viaggio tra le correnti della filosofia e della matematica, giungendo infine a un elemento altro, integrato: la logica matematica. Abraham Robinson ricostruisce il quadro storico di questo complesso percorso, tratteggiandone i rapporti con i diversi àmbiti della filosofia e del linguaggio, in un testo che, malgrado la complessità dell'argomento, riesce a mantenere salda una straordinaria forza divulgativa. Arricchiscono il volume la prefazione di Gabriele Lolli e il saggio di Beppo Levi del 1934 sulla logica matematica. -
Lèggere. Ediz. a colori
Lèggere: da soli o in compagnia, nelle nuvole o sopra le nuvole, su un divano, un prato, in bagno, dentro una pagina che ci porta in una giungla che ci fa entrare in una città che ci porta in cielo ed eccoci a casa, e le avventure continuano nel nostro letto, sul tappeto della stanza, negli occhi e nella fantasia. Leggere è immaginare, tenersi compagnia, stare da soli e intanto condividere, insegnare e insieme imparare. Raccontare storie è solo un pezzo: nessuna narrazione avrebbe senso se non ci fosse un ricevente, qualcuno che, altrettanto attivamente, raccolga le immagini e le parole e le faccia sue, creando un mondo sempre unico e nuovo. Lorenzo Terranera racconta storie a disegni, e in questo libro ci porta dentro il significato iniziale, e anche finale, della narrazione, momento in cui partecipare, insieme, al gioco più bello che ci sia, la fantasia, nel suo significato più profondo: crescere rimanendo bambini. Prefazione di Daniel Pennac. -
L' ombra della sovranità. Da Hobbes a Canetti e ritorno
"Sovranità"""" è stato uno dei termini chiave del linguaggio politico a partire dalla prima età moderna e, spesso in accezioni e derivazioni improprie (come """"sovranismo""""), continua a esserlo anche oggi. Il suo senso, però, è sempre stato vago e fragile in virtù di una contraddizione esplosiva: alle sue origini c'è una crisi estrema, la fine della legittimazione dall'alto dell'autorità, il venir meno della teologia politica medievale. """"Sovranità"""" è un ponte gettato sul vuoto del silenzio di Dio, è lo sforzo disperato di distinguere il potere dalla nuda forza mantenendolo ancorato a un principio, in un contesto antropologico in cui più nulla distingue il detentore dell'autorità da chi subisce l'autorità e la sola sostanza del potere è il consenso. Sforzo ancor più disperato oggi, probabilmente. Ma appunto per questo irrinunciabile se si vuole mantenere un (debole) argine etico alle derive violente." -
Treccani. Il libro dell'anno 2020
"Il libro dell'anno 2020"""" diretto da Riccardo Chiaberge presenta gli avvenimenti e i temi salienti dei dodici mesi appena trascorsi nella cultura e nell’arte, in politica e in economia, nella scienza e nella tecnologia, in Italia e nel mondo. La cronologia: sintetizza giorno per giorno i fatti più significativi, corredati da immagini, cifre e brevi approfondimenti. Ogni mese è introdotto da una galleria di immagini sugli eventi più significativi del periodo. La foto simbolo in apertura fissa l’evento del mese. I temi: 30 articoli affidati a importanti firme del giornalismo e ai maggiori esperti nei vari settori disciplinari offrono approfondimenti sui fenomeni, i problemi e i personaggi più importanti e emblematici dell’anno. Ampia la sezione dedicata ai diversi aspetti della pandemia che ha sconvolto il mondo e rivoluzionato le nostre vite. I dati: oltre 60 pagine di dati comparativi e per Paesi che fotografano lo “stato del mondo” nei vari settori. Una sezione che raccoglie tutti i necessari elementi di carattere istituzionale, demografico, economico, scientifico in modo da collocare gli avvenimenti più significativi in un orizzonte mondiale, integrando le notizie della cronologia con la possibilità di comparare trasversalmente le informazioni relative alle diverse aree geografiche." -
Quadriennale d'arte 2020. Fuori. Ediz. illustrata
“Quadriennale d’arte 2020. Fuori” è un volume che, oltre a dare testimonianza degli artisti in mostra e del progetto espositivo della Quadriennale d’arte 2020, mira a tracciare nuove prospettive e metodologie di indagine sull’arte italiana contemporanea. Volume bilingue, italiano e inglese, è pensato per recepire il carattere sperimentale della mostra e del lavoro svolto negli ultimi tre anni dalla Quadriennale di Roma a sostegno dell’arte italiana, rivolgendosi ai visitatori della mostra, alla comunità di studiosi, agli studenti di arte contemporanea, agli artisti e agli esperti del settore. Il volume si comporrà di una sezione fotografica introduttiva che ripercorrerà gli eventi più emblematici degli anni Dieci del XXI secolo, e da tre macro-sezioni. La prima sarà dedicata alla mostra, a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, i cui saggi scritti per l’occasione mirano ad approfondire le linee di ricerca sviluppate per la creazione del progetto espositivo. A seguire, ciascun artista invitato avrà a disposizione quattro pagine di immagini e di materiali relativi al proprio progetto in mostra o, più in generale, al proprio percorso artistico, insieme con un testo introduttivo del dipartimento curatoriale. La seconda sezione raccoglie sei saggi commissionati a storici dell’arte – Giorgina Bertolino, Stefano Chiodi, Liliana Ellena, Silvia Fanti con Daniele Gasparinetti, Francesco Ventrella, Riccardo Venturi – che propongono temi e nuove metodologie per leggere l’arte contemporanea italiana attuale. La terza sezione è dedicata a un approfondimento dei temi affrontati nei sei workshop di Q-Rated svoltisi nel biennio 2018-2019; affidati nelle giornate seminariali ad artisti e curatori stranieri, in questa circostanza gli stessi temi vengono analizzati da giovani critici e artisti italiani: Dafne Boggeri, Lucrezia Calabrò Visconti, Michele D’Aurizio, Vincenzo Estremo, Lorenzo Pezzani e Sofia Silva. -
La lingua infetta. L'italiano della pandemia
La Covid-19 ha profondamente modificato le nostre abitudini di vita, e con esse anche il nostro linguaggio. Come concepire e quindi come ""denominare"""" e comunicare eventi, comportamenti e regole del tutto o in parte nuovi? Il volume, che coniuga l'alta leggibilità con un'impostazione rigorosamente linguistica, è dedicato ai risvolti lessicali e discorsivi dei principali aspetti culturali, mediatici e sociali della pandemia. La riflessione su parole chiave, neologismi e termini medici e semi-specialistici circolati durante l'emergenza sanitaria mira a mettere in luce i flussi comunicativi tra discorso giornalistico, istituzionale, scientifico, pubblicitario e dei social network. Partendo dalla considerazione che gran parte del """"lessico del contagio"""" si è formata in ambito internazionale, l'analisi si arricchisce di uno sguardo europeo su lingue (soprattutto francese e tedesco) e comportamenti, fondamentale per comprendere le modalità comunicative di una crisi che non può essere letta in chiave solo italiana, dato il suo carattere intrinsecamente transnazionale. Prefazione di Giuseppe Antonelli."" -
Mito
Abbiamo tutti bisogno del mito. Non solo e non tanto perché ci piace o perché addirittura ne siamo appassionati, ma perché abbiamo tutti bisogno di una cornice in cui inquadrare noi stessi e il nostro presente. Il mito seduce l'immaginazione, meraviglia, ma soprattutto offre radici al nostro pensiero perché, ci insegna Vernant, quello che a prima vista sembrerebbe «un guazzabuglio di favole strampalate» poggia piuttosto su fondamenta profondissime, che hanno consentito ai Greci di costruire il loro mondo spirituale e materiale. Insomma, sebbene nessuno creda, e probabilmente abbia mai creduto anche nell'antichità, che le storie di eroi e dèi siano vere, che sia realmente esistita un'Afrodite uscita dalle acque o un'Atena nata dalla testa di Zeus, tutta la civiltà occidentale continua a figurarsi all'interno dell'orizzonte intellettuale tracciato quasi tremila anni fa dal mito greco. Come sostiene Andrea Marcolongo nella sua prefazione, «il mito greco si rivela ancora oggi il perimetro entro il quale pratichiamo l'esercizio del pensiero - e con cui misuriamo il grado raggiunto o mancato della nostra civiltà». -
La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato da uomini
Come possiamo ripensare lo spazio pubblico nell'era del #MeToo? Come potrebbe configurarsi una metropoli concepita per le donne che lavorano, che spingono passeggini, che si prendono cura dei nostri anziani? Noi viviamo in città progettate da uomini e per gli uomini. Intrecciando senza soluzione di continuità teoria ed esperienze vissute, studi urbanistici e narrazione biografica, Leslie Kern mostra l'importanza del pensiero femminista per concepire gli spazi urbani, indagando i limiti e le possibilità delle nostre città. Ciò che rende un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico per tutti è la diversità di esperienze e voci: per questo l'autrice rivendica l'importanza del ruolo e del lavoro delle donne al suo interno, per superare le disuguaglianze di genere e sociali dei nostri quartieri. La sua guida, brillante e documentatissima, dovrebbe diventare un punto di riferimento per tutti gli urbanisti intenzionati a plasmare un nuovo futuro e concepire una città a misura di donna. -
Pro e contro Dante. Il futuro della poesia
Nel 2021 ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Esattamente cento anni fa, nel 1921, gli studi danteschi furono rivoluzionati dal libro di Benedetto Croce La poesia di Dante. Il racconto del viaggio del sommo poeta lungo il Novecento parte da questa soglia ancora oggi significativa. Nel ricostruire le vicende della critica che intorno a Dante si intrecciarono con motivi politici e ideologici, tra posizioni e fronti molteplici, nel secolo scorso, questo libro, composto da tre saggi tra loro connessi, intende ampliare il campo delle celebrazioni e il dibattito fervido fra filologia e critica estetica, analizzando un momento-chiave della cultura italiana. E soprattutto, vuole suggerire un interrogativo profondo: come mai Dante sopravvive ai suoi critici, alle esercitazioni scolastiche, alle polemiche accademiche? La vitalità di un immaginario secolare sembra anzi rafforzarsi e caricarsi di nuovi significati, nuove allegorie e nuove domande. -
Lo stile dell'abuso. Violenza domestica e linguaggio
Tra i tanti punti di vista dai quali si analizza il fenomeno della violenza domestica nessuno è stato più sottovalutato del linguaggio. Eppure, l'uso delle parole, la loro combinazione, lo “stile del discorso” costituiscono invece il mezzo fondamentale di cui l'abusante si avvale per ridurre e mantenere la donna in uno stato di continua soggezione e soccombenza. Attraverso una trattazione che ridiscute criticamente i concetti di potere e violenza a partire dal loro rapporto con la lingua e lo studio di un ampio corpus di casi raccolti in più di vent'anni di ricerche, l'autrice ridefinisce la violenza domestica elaborando nuove categorie interpretative, ne illustra i meccanismi occulti ancora ignoti e descrive per la prima volta il complesso sistema linguistico che sta alla sua base. Dimostrandoci che l'analisi linguistica dello “stile dell'abuso"" non è altro che una """"macchina della verità""""."" -
L' età della nostalgia. Populismo e società del post-lavoro
Nel periodo successivo alla crisi economica del 2007-2008, la nostalgia ha offerto alla società occidentale un confortante rifugio di fronte alle contraddizioni del presente e alla difficoltà di immaginare un futuro, alimentando spesso fantasie populiste che invitavano a “riprendere il controllo” o a rendere alcune nazioni “di nuovo grandi”. Alessandro Gandini suggerisce di interpretare questa nostalgia che contraddistingue l’inizio del XXI secolo come la conseguenza storica della fine del modello affermatosi nel secondo dopoguerra, costruito sul lavoro come principale fondamento della coesione sociale e strumento irrinunciabile per “vivere bene”. Essa rappresenterebbe dunque il sintomo più eclatante della nostra manifesta incapacità di pensare un’organizzazione che vada oltre questo modello, diventando così il comune denominatore di una serie di fenomeni culturali e sociali – dai Baby Boomers ai Millennials – che attraversano diverse generazioni e corrispondono a differenti – e per certi versi incompatibili – visioni del mondo. -
Gli ultimi re di Shanghai. La straordinaria storia di due dinastie ebree dalle guerre dell'oppio alla Cina dei nostri giorni
Shanghai, anni Trenta. Il Cathay Hotel, sul famoso lungomare della città, era uno dei più glamour al mondo. Costruito da Victor Sassoon - intraprendente playboy miliardario - ospitava celebrità del calibro di Charlie Chaplin e Wallis Simpson, mentre migliaia di turisti partiti da Trieste, Amburgo, Londra, Seattle, Vancouver sbarcavano dai nuovi, scintillanti transatlantici alla scoperta di una città che vantava grattacieli e uno skyline paragonabili a quelli di Chicago. Il merito di tanta modernità era soprattutto di due famiglie ebree, che prosperavano in Cina dal primo Ottocento, rivali in ricchezza e potere: i Kadoorie e, appunto, i Sassoon. Entrambe originarie di Baghdad, sono rimaste al vertice degli affari del paese per oltre un secolo, iniziando a fare profitti con le guerre dell'oppio, sopravvivendo all'occupazione giapponese, corteggiando Chiang Kai-shek, resistendo fino all'ultimo per salvare i loro imperi dalla rivoluzione comunista. Al culmine della Seconda guerra mondiale si unirono per salvare diciottomila rifugiati ebrei in fuga dal nazismo. Gli sfarzosi edifici che hanno costruito e le floride attività che hanno avviato continuano a definire Shanghai e Hong Kong fino ai nostri giorni. Jonathan Kaufman ricostruisce una storia troppo a lungo ignorata, ambizioni, rivalità, intrighi politici e tenacia di questi protagonisti del boom economico che ha aperto la Cina al mondo. -
Medium design. Riprogettare il mondo
Come affrontare in modo alternativo i grandi dilemmi del nostro tempo, dal riscaldamento climatico alla disuguaglianza, alle concentrazioni di potere autoritario? Keller Easterling sostiene che la ricerca di soluzioni ai singoli problemi sia un errore e offre la prospettiva del medium design, che considera non solo oggetti, idee ed eventi separati ma anche lo spazio e i legami tra di essi. La nostra cultura è molto brava a nominare le cose ma non altrettanto a vedere come si connettono e interagiscono. Attraverso molti casi studio, questo libro non guarda alle nuove tecnologie per l'innovazione, ma piuttosto alle relazioni sofisticate che intessono con quelle già esistenti. E così facendo non allena solo la capacità di osservare lo spazio ma anche quella di cambiarlo, presentando la progettazione come una forma di attivismo dotata di poteri speciali. Il medium design potrebbe così stimolare invenzioni pratiche e cambiamenti paradigmatici capaci di alterare radicalmente l'approccio a qualsiasi tipo di problematica politica e ambientale. -
Rinascimento digitale. Percorsi, progetti, esperimenti
Quali sono le ragioni della fortuna trasversale e solidissima del Rinascimento oggi nell'immaginario globale - letterario, filmico, artistico - e negli studi? Quali nessi profondi vi sono tra la rivoluzione della stampa, decisiva per quel periodo storico, e la nuova rivoluzione nella quale siamo immersi, ossia il mondo del digitale? E quali sono i rischi ma soprattutto le opportunità di questa inedita soglia tecnologica - ""da Gutenberg a Google"""" - per la conservazione e l'interpretazione dell'immenso patrimonio librario, artistico, scientifico del Rinascimento? A partire da queste domande, che si inscrivono nel vivace dibattito critico odierno sulle digital humanities, e attraverso l'illustrazione di alcuni interessanti e innovativi progetti di frontiera, il volume intende avanzare proposte concrete per costruire ambienti di ricerca e di diffusione della conoscenza unitari e aperti, con attenzione particolare sia ai nuovi modelli tecnologici e cognitivi sia alla """"nuova normalità"""" della società dopo la pandemia."" -
Progettare il disordine. Idee per la città del XXI secolo
Urbanisti, privatizzazioni e sistemi di sorveglianza stanno assediando gli spazi pubblici urbani. Le nostre strade stanno diventando sempre più simili tra loro mentre la vita, il carattere e la diversità vengono espulsi dalle città. Che fare? È possibile concepire la sfera pubblica come uno spazio flessibile che si adatta ai tempi? Si può progettare il disordine. Cinquant'anni fa Richard Sennett scrisse la sua opera rivoluzionaria, Usi del disordine, in cui sosteneva che l'ideale di una città pianificata e ordinata fosse imperfetto, producendo un ambiente urbano fragile e restrittivo. Oggi torna sulla stessa idea e, insieme all'attivista e architetto Pablo Sendra, immagina il design e l'etica della ""città aperta"""", alternativa: una proposta provocatoria per una riorganizzazione del modo in cui pensiamo e progettiamo la vita nei contesti urbani. Quelle che gli autori chiamano """"infrastrutture per il disordine"""" combinano architettura, politica, urbanistica e attivismo al fine di creare luoghi che alimentano piuttosto che soffocare, uniscono piuttosto che dividere, sono disposti al cambiamento piuttosto che bloccati nell'immobilismo. Questo testo è un manifesto radicale e trasformativo per il futuro delle città del XXI secolo.""