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Appartamento 401
Cinque giovani alla deriva nell'immensa Tokyo, il costante mistero dell'altro, colui che crediamo di conoscere.Ryosuke, Kotomi, Mirai, Naoki condividono un appartamento nel quartiere di Setagaya di Tokyo. La vita scorre tranquilla, senza incidenti né particolari conflitti, come le auto che si inseguono sulla tangenziale e non si scontrano mai. Ma fuori dall'appartamento 401 i quattro giovani si confrontano con le difficoltà del vivere, del comprendere se stessi e individuare il proprio posto nel mondo. Proprio quando un quinto ragazzo, Satoru, va a vivere con loro, nel quartiere iniziano a verificarsi strane aggressioni a giovani donne. Tra forzata intimità e apatica estraneità, la tensione è palpabile, persistente, e si fa strada nel lettore il sospetto che uno dei ragazzi sia coinvolto. Ma la domanda più inquietante è: la vita vera è dentro o fuori dalle mura dell'appartamento? -
L' angoscia di re Salomone
Pubblicato nel 1979 con lo pseudonimo di Émile Ajar, per la sconcertante e formidabile ironia, per i toni irresistibilmente paradossali, L'angoscia del re Salomone rappresenta per molti il capolavoro di Romain Gary.«È una vergogna. Il mondo diventa ogni giorno più pesante da portare.» Così il vecchio ebreo Salomon Rubinstein, il re dei pantaloni, dà voce alla propria angoscia, la stessa che ogni essere sensibile prova di fronte alle ingiustizie. Da parte sua decide di passare all'azione e di investire la propria fortuna, frutto di un'intera vita di lavoro, nella SOS Benevoli, un'associazione che ha come scopo quello di aiutare i diseredati. Aiutare, del resto, è stato da sempre il verbo più importante del suo vocabolario. L'umanità attende da troppo tempo di essere consolata e ha urgente bisogno del Messia: modestamente, seppure ad interim, Salomon Rubinstein si prova a esserlo, scegliendosi anche un discepolo, il giovane Jeannot, vero ""autodidatta dell'angoscia""""."" -
Una relazione intima
Cosa spinge una giovane ricercatrice universitaria, con una carriera avviata e un marito premuroso, a lasciarsi travolgere dalla passione per un coetaneo del padre? La placida vita di Yaara subisce una svolta improvvisa quando uno sconosciuto le apre la porta della casa dei suoi genitori. È Arieh, enigmatico amico di gioventù del padre, assente da molti anni da Israele, il cui atteggiamento arrogante la affascina e al contempo la disgusta. Si ritrova suo malgrado a esserne ossessionata, spinta a cercarlo con sempre maggiore insistenza, e a iniziare con lui una relazione in cui il piacere si mischia a crudeli umiliazioni, precipitando in una spirale distruttiva. Pur di far parte della vita di Arieh, Yaara accetterà qualunque forma di sottomissione e tutte le sue menzogne, arrivando a rischiare di rovinare la carriera accademica e minare la solidità del proprio matrimonio. ""Una relazione intima"""" è un corso accelerato sull'ossessione. Shalev racconta con i toni del thriller la lotta di una giovane donna per afferrare i propri desideri, le radici della propria identità e le verità sul passato che a lungo le sono state taciute."" -
La Mennulara
Una grande storia siciliana oggi ancora più ricca di fascino e dettagli: una gioia per i lettori che hanno amato La Mennulara – oltre un milione di copie vendute, tradotto in tutto il mondo –, un’occasione per i lettori che ancora non hanno incontrato questo classico contemporaneo.rnrnrnrnrnrnrn«Un divertimento assoluto». – Aldo BusiDa quando La Mennulara fu data alle stampe nel 2002, Simonetta Agnello Hornby ha sempre pensato che sarebbe ritornata sul romanzo per un ulteriore lavoro di approfondimento e per aggiungere quelli che da allora ha chiamato “i capitoli perduti”, ovvero pagine andate effettivamente perdute ma popolate di immagini rimaste incise nella sua memoria: quelle pagine inedite sono state finalmente ricostruite e ora rafforzano la macchina della storia, l’atmosfera della narrazione, i profili di alcuni personaggi.rnRoccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre – e senza mai venir meno al ruolo subalterno – oculata amministratrice. Tutti ne parlano perché si favoleggia della ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché c’è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine.rnIn questa nuova edizione, interamente rivista dall’autrice, la Mennulara è più sensuale, crescono gli affondi di atmosfera e gli agganci alla società siciliana dei primi anni sessanta. La spirale di commenti, post mortem, sulla buona o sulla mala condotta della Mennulara – vero motore della narrazione – si avvale di alcune voci in più, a sostegno della complessità psicologica della protagonista e della società in cui agisce. -
L' amore
Un romanzo cantabile come una canzone.«In questa canzone in forma di romanzo nell'arco di un giorno rivive una vita intera» – Concita De Gregorio, la Repubblica«È notte, ci sono due sposi.» Inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo – come punto di partenza e di arrivo – l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un ""fatterello"""", e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati. Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per andare a insegnare e lui, rimasto solo, non smette di ricordare e di chiedersi: «Dove ho imparato a dire ti amo?». Riemergono dal passato gli altri amori. È attraverso di loro che lo sposo ripercorre il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo» in questa giornata che sembra qualunque, e si scopre invece particolare."" -
Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi
Le famiglie infelici sono sempre esistite. Un'indagine sullo scontro fra le generazioni nell'antica Roma: le radici coflittuali della nostra cultura famigliare.Dopo lo studio sul mondo greco di Non sei più mio padre, Eva Cantarella ritorna sul tema centrale della famiglia e indaga le regole della vita famigliare nel mondo romano, per verificare l'ipotesi secondo la quale la famiglia infelice nascerebbe con la modernità. Dimostra così che a partire dai Sette re di Roma fino al VI secolo a.C e alla stesura del Corpus iuris civilis di Giustiniano, il potere di vita e di morte dei padri sui figli è assoluto e l'uccisione del padre appartiene con impressionante frequenza alla realtà sociale di ogni famiglia romana, svelando così una storia tanto sconosciuta quanto decisiva per le nostre radici culturali, che ci spinge a riflettere sul carattere atavico e profondamente umano dello scontro fra le generazioni. -
La donna dei miei sogni
Un fugace incontro in un caffè di Parigi. Un biglietto non del tutto leggibile con un nome e un numero di telefono. Ventiquattro ore per trovare l'amore.«Nicolas Barreau è il maestro della commedia sentimentale» – TTL-La StampaFresco e delicato, il romanzo d'esordio di Nicolas Barreau porta i lettori in alcuni dei luoghi più affascinanti e romantici della Ville Lumière. Un inno all'amore e alle follie che si fanno in suo nome, un'incantevole favola moderna per chi crede nei colpi di fulmine e nell'imperitura magia di Parigi. -
Le maledizioni
Un giallo che svela la verità della ""nuova politica"""", basata su un assoluto pragmatismo che nasconde una totale mancanza di scrupoli e un'ambizione senza limiti.«La voce di Claudia Piñeiro è una voce di seta, ma di seta affilata» – Qué LeerRomán Sabaté è un giovane senza particolari aspirazioni che si ritrova """"assunto"""" da un nuovo partito, Pragma, fondato da uno spregiudicato imprenditore la cui ascesa irresistibile risponde a una totale mancanza di scrupoli: Román sembra far carriera per caso, diventando ben presto il braccio destro del capo indiscusso, finché, passo dopo passo, avverte l'inquietante sospetto di essere solo una marionetta manovrata per un fine inconfessabile."" -
Strade perdute. Viaggio sentimentale sulle vie che hanno fatto la storia
«Siamo esseri in movimento. Ogni nostro cambiamento, ogni nostra scoperta, ogni nostra crisi è legata a uno spostamento.» Il Nilo, le rotte del Mediterraneo, la Via della seta, la Route 66: le nostre radici sono fatte di strade. Alcune celebri, molte ignote. Per conoscerle bisogna mettersi in viaggio.«Si legge più facilmente di un romanzo» – Armando Torno, Il Sole 24 OreCome dev'essere stato profondo il silenzio del mare nel quinto secolo a.C., al largo delle coste di Atene. E chissà com'era intenso il profumo di spezie appena sbarcati alle foci del fiume Narmada, nell'India nord-occidentale, quando queste erano le propaggini più esotiche dell'Impero romano. E quanto grande doveva sembrare il mondo agli occhi di un mercante appena arrivato alla Grande muraglia dopo aver affrontato la Via della seta nel nono secolo. Per non parlare dell'eccitazione della velocità di chi per la prima volta a Krasnojarsk, in Siberia, nel 1899 salì sulla carrozza della Transiberiana diretta a Mosca. Esistono strade che, a guardarle bene, mostrano un'antichità quasi geologica. Come se fossero nate prima dell'uomo, con la Terra stessa. Vie tracciate dalla natura che l'umanità ha cominciato a percorrere dalla notte dei tempi. Con Alessandro Vanoli diventiamo pellegrini del nostro passato, attraversiamo sentieri, deserti e mari e, in un viaggio pieno di meraviglia, scopriamo la rete millenaria che per terra e per mare ha unito regioni distanti e talvolta interi continenti. Facciamo esperienza delle nostre radici, trovandole lontanissimo. Forse è così che per migliaia di anni abbiamo visto il mondo e forse è così che dovremmo ricominciare a vederlo, oltre ogni confine e barriera. Possiamo rimetterci in cammino, come è stato per secoli e millenni. «Si può guardare alla nostra storia da infiniti punti di vista, ma c'è una caratteristica che ci appartiene da sempre: siamo esseri in movimento. Ogni nostro cambiamento, ogni nostra scoperta, ogni nostra crisi è legata a uno spostamento.» Allora per scoprire chi siamo non resta che metterci in viaggio. -
When. I segreti della scienza per scegliere il momento giusto
Il tempo è tutto, il tempismo è una scienza.«La portata di questo libro è impressionante» – Associated PressCi confrontiamo costantemente con decisioni che devono essere ""tempestive"""". Il loro buon esito dipende più dal quando che dal cosa si fa. Tuttavia, prendiamo tali decisioni in modo azzardato, contando sull'intuito o su congetture. Questo è l'approccio più sbagliato. Daniel H. Pink dimostra al di là di ogni dubbio che il tempismo, più che un'arte, è una scienza. L'autore raccoglie ricerche e dati all'avanguardia sulla gestione del tempo, mutuandoli dalla psicologia, dalla biologia, dalle neuroscienze e dall'economia, e li sintetizza con una narrativa appassionante, ricca di storie irresistibili e di suggerimenti pratici. Così non ci lasceremo più sfuggire l'appuntamento con il momento giusto!"" -
Il libro dei cinque anelli. Gorin no sho
Noto anche con il titolo ""Il Libro dei Cinque elementi"""", poiché i cinque capitoli che lo formano recano il nome dei cinque elementi costitutivi del mondo - Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto -, questo volume è la sintesi di tutta l'esperienza del maestro di spada Miyamoto Musashi. Ciascuno dei cinque elementi incarna una forma di strategia e chi li padroneggia alla perfezione è pertanto un samurai invincibile. Secondo Musashi il guerriero deve affrontare qualsiasi situazione della vita con la stessa impostazione mentale con cui scende in battaglia: la sua prima raccomandazione è di conoscere a fondo il proprio nemico, per preparare il terreno e prevenirne l'iniziativa. Inoltre, un'importanza cruciale assumono le tecniche psicologiche, per vincere l'avversario piegandone la mente. Non a caso, quest'opera viene frequentemente accostata a """"L'arte della guerra"""" di Sun Tzu: come il classico di strategia militare cinese, ha la capacità di parlare a tutti coloro che perseguono un obiettivo o devono superare delle difficoltà, nella vita come nel lavoro. La presente edizione è tradotta dal giapponese ed è corredata da un'appendice contenente il Dokkodo, ovvero La Via da seguire da soli, il brevissimo manoscritto terminato pochi giorni prima di morire, in cui Musashi condensava in ventun precetti la propria eredità spirituale."" -
Un'estate con la strega dell'Ovest
Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po’, in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la “Strega dell’Ovest”, ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose in raccoglimento, lontane dalla frenesia della vita di città, a lavorare nell’orto, raccogliere erbe selvatiche e cucinare, oltre a dedicarsi, naturalmente, a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega. A questa storia catartica e rivelatrice, negli anni, l’autrice ha voluto aggiungere tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e l’ambientazione e che proponiamo fedelmente nella presente edizione. -
La vita è un racconto
Alejandro Jodorowsky confessa che, fin dall'infanzia, deve la sua salvezza alla passione per la lettura delle storie. Da allora gli piace raccontarle: corte o lunghe, sagge o folli. Le storie sono state le vertebre della sua vita e del suo percorso di scrittore. Le quasi quattrocento storie che compongono La vita è un racconto vanno dall'autobiografico al sapienziale, dagli aforismi ai microracconti, dai racconti erotici a quelli del terrore, dai sogni agli incubi. È un libro volutamente disordinato, da cui ciascuno può pescare la storia che preferisce secondo l'umore del momento, la propria sensibilità o disposizione d'animo. Come lo definisce l'autore, è un bonsai liberato dalla schiavitù della potatura simmetrica. -
Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf
Com'è possibile restituire, in una biografia, la voce di un autore? Nadia Fusini, massima studiosa e interprete di Virginia Woolf, lo fa ricorrendo alle sue opere, ai romanzi ma anche ai saggi, ai diari e alle lettere: dà voce alla voce della scrittrice, ricreandone la vita e la passione per l'esistenza. Come in un'autobiografia che, facendo affidamento sulla memoria, non può seguire una cronologia, Fusini ricostruisce l'infanzia della Woolf, la figura del padre Leslie, e poi insegue la malattia, gli anni di Bloomsbury, le passioni, il marito Leonard e il legame con Vita, la battaglia femminista e il pacifismo, in un intrecciarsi di tempi che rendono ancora più vivido il quadro della sua esistenza. Poiché, come scrive Fusini «Virginia non crede che il senso dell'esistenza individuale si racchiuda in una trama di eventi: è piuttosto una caccia al tesoro. Perché riconosce che la vita assomiglia, sì, a un romanzo, ma solo quando il romanzo non pecchi di arroganza e non voglia imporre all'esperienza un ordine estraneo». Più che una biografia, questo è un lungo, incalzante racconto in presa diretta. -
Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali
«Imprescindibile per comprendere le dinamiche del contrabbando, del capitalismo criminale che si trasforma in economia legale e cinetica finanziaria vincente» - Roberto Savianorn«È appassionante letteratura civile, narrazione allo stato puro» - Giuseppe Gennarn«Ci manca Alessandro Leogrande, scrittore di onestà intellettuale assoluta, di una generosità disarmante, rigoroso, colto, informatissimo, assolutamente privo di narcisismo, morto davvero troppo presto, proprio quando avevamo bisogno della sua voce che in quel momento stava diventando sempre più forte» - Angelo Ferracuti, la LetturaTra gli anni novanta e i primi anni duemila il traffico di sigarette nel basso Adriatico è stato un eccezionale laboratorio, grazie al quale la criminalità – non solo pugliese o italiana, ma internazionale – ha messo a punto un nuovo modo di delinquere, capace di fondersi e rendersi spesso indistinguibile dalla normalità “legale”. E Alessandro Leogrande lo aveva capito bene, tanto che, come spiega Gianfranco Bettin nella sua prefazione, “non è, questo, un libro di sociologia criminale, né un’inchiesta giornalistica (ancorché di questa abbia la leggibilità e la tempestività, e della prima abbia la capacità classificatoria e analitica). È, piuttosto, un convincente affresco storico e antropologico”.rnCon l’attenzione, la puntigliosità e l’umanità che contraddistinguono tutta la sua opera, Leogrande svolge la propria inchiesta raccogliendo informazioni e testimonianze, spulciando leggi e sentenze, intervistando politici, magistrati e “manovali” del contrabbando: emerge così tutta la complessità strutturale di un’attività illegale sulle cui rotte sono passate prima le sigarette, poi armi ed esseri umani. -
Spaghetti cinesi
Ogni settimana, uno scrittore politico e un donatore di sangue professionista si incontrano per cena. I due sono amici improbabili: molto diversi, hanno filosofie e stili di vita opposti. Ma vivono nella medesima realtà, la Cina post-Tienanmen, quella delle grandi opportunità, delle libertà ritrovate e dei facili guadagni. Durante una serata particolarmente alcolica, lo scrittore decide di raccontare i personaggi che popolano il suo immaginario e di cui vorrebbe scrivere, se solo ne avesse il coraggio. Complice una bottiglia di buon vino, facciamo allora conoscenza con un trentenne che, acquistata una fornace di seconda mano da un istituto d'arte, avvia una brillante attività di cremazione, deliziato dalla possibilità di molestare i cadaveri di agenti di polizia e segretari di partito. C'è poi l'attrice dal cuore spezzato che compie un suicidio pubblico, entrando nelle fauci di una tigre selvaggia, e lo scrittore su commissione che passa la vita a comporre lettere d'amore per gli altri. Con questo dipinto corale Ma Jian, le cui opere sono tutt'oggi bandite in Cina, traccia un esilarante ma corrosivo ritratto di coloro che lottano per sopravvivere a un sistema che detta ogni loro mossa. -
Del resto e di me stesso
Le cronache, brevi testi pubblicati tra il 1968 e il 1969 sulle pagine dei giornali di Lisbona ""A Capital"""" e """"Jornal do Fundão"""", sono il primo regolare esercizio della prosa di José Saramago: vi si può scorgere, in filigrana, il nucleo embrionale dell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, la meravigliosa potenza d'invenzione da cui sgorgano storie portatrici di una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno letti questi pezzi, in cui, come afferma lo stesso Saramago, """"c'è già tutto"""". Dai veri e propri racconti alle descrizioni di luoghi amati, dalle acute riflessioni sulla letteratura alle satire pungenti che non lasciano alcuno scampo ai vizi della politica, i quarantasette testi contenuti in questo volume raccolgono l'humus su cui è cresciuto il talento del premio Nobel, ci trasportano nel suo mondo e ci mostrano """"gli spigoli vivi della nostra condizione di esseri sconnessi, insoddisfatti, disadattati""""."" -
Impossibile
Si va in montagna da soli per starsene da minuscoli dentro le immensità di natura. Molte le variabili in salita, dall'incontro con una cerva all'attraversamento di una foresta sradicata dal vento. Unico il caso di due che si ritrovano in un passaggio esposto a decenni di lontananza dalla fine della loro amicizia. Qui c'è il verbale del loro avvenimento. Il loro impossibile non avviene come fulmine a cielo sgombro, ma come crollo di valanga per lento accumulo di tempo sopra un pendio. Se ne occupa un magistrato che deve ricostruire, insieme al presente, anche un passato sconosciuto. -
Il Piccolo Principe
«Se mi addomestichi, avremo bisogno l'uno dell'altra. Per me tu sarai unico al mondo. Per te io sarò unica al mondo...»Il Piccolo Principe è una delle opere letterarie più famose e lette del Ventesimo secolo, venduta in circa centoquaranta milioni di copie e tradotta in oltre duecento lingue. Pur concepito come un libro per l'infanzia, il racconto è diventato nel tempo un vero e proprio ""cult"""", amato anche dagli adulti, ripreso in numerose trasposizioni cinematografiche. Al centro della narrazione una storia di amore e amicizia, incardinata su un pilota d'aerei precipitato nel Sahara che incontra uno strano bambino, il Piccolo Principe, che gli dice di essere lì piombato da un lontano asteroide, su cui vive da solo assieme a tre vulcani e una piccola rosa, da lui amata incondizionatamente. Dopo aver vagabondato per molti pianeti, il Piccolo Principe incontra alla fine, giunto sulla Terra, una volpe del deserto dalle lunghe orecchie, che lo supplica di addomesticarla. In questa scena c'è forse la chiave di volta dell'intero racconto, il suo cuore emotivo: la nostalgia struggente di un'amicizia pura. Edizione ad alta leggibilità. Età di lettura: da 8 anni."" -
L' isola del tesoro
Salpate a bordo della Hispaniola e partite all'avventura in compagnia del pirata Long John Silver!Il romanzo è ambientato in un paesino sul mare, nell'Inghilterra del Settecento: il giovane Jim Hawikins e sua madre, proprietaria della locanda Ammiraglio Benbow, scoprono nel baule di un marinaio morto la mappa di un tesoro nascosto su un'isola. Si tratta del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Jim, il dottor Livesey e il nobile Trelawney organizzano una spedizione a bordo della Hispaniola e portano con sé come cuoco di bordo un uomo dalla gamba di legno, Long John Silver, e il suo pappagallo. Inizia una grande avventura che per Jim sarà anche l'iniziazione alla vita adulta e la scoperta della malvagità umana.