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Il meraviglioso mago di Oz
"'Io chiederò il cervello,' disse lo Spaventapasseri, 'perché uno sciocco non saprebbe che farsene di un cuore, se mai si trovasse ad averne uno.' 'Io prendo il cuore,' ribatté il Boscaiolo di Latta, 'perché il cervello da solo non basta a farti felice e la felicità è la cosa più bella del mondo'."""" L'apparato didattico finale, le note per la comprensione del testo e una """"mappa concettuale"""" per visualizzare e sintetizzare l'apparato. Età di lettura: da 9 anni." -
L' era del cervello piatto
La prima incursione nella saggistica di George Saunders include saggi di letteratura, viaggi e politica. Al centro di questa raccolta, il suo viaggio alla ricerca dei misteri del ""Buddha Boy"""", un monaco bambino nepalese avvolto dalla leggenda; il suo tentativo di indulgere nei piaceri stravaganti di Dubai; o la sua volontà di comprendere da vicino il sentimento che anima le organizzazioni americane di estrema destra che, armate di tutto punto, pattugliano con ferocia la frontiera americana, per ricacciare indietro gli immigrati irregolari centroamericani. Questo libro ci mostra le capacità narrative e politiche di Saunders. Con finezza e abilità, si rifà alle opere di Mark Twain, Kurt Vonnegut e Esther Forbes, per guidare il lettore attraverso il duro paesaggio politico dell'America contemporanea. Il dibattito politico e la promozione culturale sembrano sempre più passare, nel mondo di oggi, attraverso un'informazione urlata o messaggi semplificati che tarpano ogni possibilità di analisi critica. In questa raccolta di reportage Saunders ci invita invece a fare il contrario: a spegnere i megafoni e accendere il cervello."" -
Zeitoun
Attraverso la vicenda di Zeitoun, Dave Eggers ci riporta al disastro Katrina e alla surreale vicenda di una città, New Orleans, sconvolta dal cataclisma.Quando l'uragano Katrina si abbatté su New Orleans, Abdulrahman Zeitoun, un americano di origini siriane, benestante e padre di quattro figli, decise di sfidare la tempesta e di restare in città, per proteggere la propria casa e l'attività lavorativa di ristrutturazioni immobiliari. Nei giorni successivi si mise a girare per le strade allagate su una canoa di seconda mano, portando aiuti e viveri alle persone e agli animali bloccati nelle case dall'inondazione. Ma il 6 settembre 2005 Zeitoun sparì all'improvviso. La moglie, sfollata con i figli nel Texas, disperata cercò di avere sue notizie, nel timore che gli fosse successo qualcosa di molto brutto. Cosa successe ad Abdulrahman Zeitoun? In questa opera di non-fiction, per la quale ha condotto ricerche e lavorato per tre anni, Dave Eggers, sulle tracce delle radici siriane del protagonista, racconta il suo matrimonio con Kathy - un'americana convertitasi all'Islam, la nascita dei figli, e soprattutto dipinge magistralmente l'atmosfera surreale (a New Orleans e negli Stati Uniti) che ha reso possibile quanto è accaduto a Zeitoun. -
In exitu
Ultima opera di Giovanni Testori, ""In exitu"""" ha per protagonista un giovane drogato omosessuale che consuma i momenti finali della propria esistenza in un angolo della Stazione Centrale, rivedendo nei brevi attimi che lo separano dalla morte la propria vita. Fin da subito il testo venne accolto dalla critica letteraria come un grande capolavoro della letteratura che trovava nel teatro la sua forma """"perfetta"""" di comunicazione. Da allora è stato più volte messo in scena, a partire dalla spettacolare rappresentazione sulle scalinate della Stazione Centrale di Milano nel 1988. In una lingua lacerata e spezzata, l'ultimo romanzo di Testori: la parola teatrale che si fa carne."" -
Il censimento dei radical chic
In un'Italia ribaltata - eppure estremamente familiare -, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un'ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali. Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: ""Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore"""". Cogliendo l'occasione dell'omicidio dell'accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che !si ostinano a credersi più intelligenti degli altri!. La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire... Intanto Olivia, la figlia del professore, che da anni vive a Londra, rientrando per il funerale, trova un paese incomprensibile. In un crescendo paradossale e grottesco, Olivia indaga le cause che hanno portato all'assassinio del padre. Attraverso i suoi occhi, facendo scattare come una tagliola il meccanismo del più affilato straniamento letterario, Giacomo Papi ci costringe a vedere, più che il futuro prossimo, il nostro sobbollente presente."" -
E tu splendi
Arigliana, ""cinquanta case di pietra e duecento abitanti"""", è il paesino sulle montagne della Lucania dove Pietro e Nina trascorrono le vacanze con i nonni. Un torrente che non è più un torrente, un'antica torre normanna e un palazzo abbandonato sono i luoghi che accendono la fantasia dei bambini, mentre la vita di ogni giorno scorre apparentemente immutabile tra la piazza, la casa e la bottega dei nonni; intorno, una piccola comunità il cui destino è stato spezzato da zi' Rocco, proprietario terriero senza scrupoli che ha condannato il paese alla povertà e all'arretratezza. Quell'estate, che per Pietro e Nina è fin dall'inizio diversa dalle altre - sono rimasti senza la mamma -, rischia di spaccare Arigliana, sconvolta dalla scoperta che dentro la torre normanna si nasconde una famiglia di stranieri. Chi sono? Cosa vogliono? Perché non se ne tornano da dove sono venuti? I nuovi arrivati catalizzano la rabbia e le paure del paese, in un Sud in cui si mescolano sogni e tensioni. Un'estate memorabile, che per Pietro si trasforma in un rito di passaggio: è la sua stessa voce a raccontare come si superano la morte, il tradimento, l'ingiustizia e si diventa grandi conquistando un proprio fragile e ostinato splendore."" -
Due sirene in un bicchiere
Al b&b delle Sirene Stanche - quattro stanze su un'isola del Mediterraneo nascoste dietro a un portone turchese, una cucina sempre in movimento e una grande terrazza sul mare - non si arriva per caso. Non è in nessuna guida turistica né lo si prenota online o con un'agenzia di viaggio: bisogna scrivere una lettera e motivare la propria richiesta, e poi attendere che una busta azzurra con il simbolo di una sirena giunga a confermare il soggiorno. Lo sanno bene Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara, i cinque nuovi ospiti che approdano sull'isola per una vacanza detox che promette di rimettere in forma corpo e anima, e di aiutarli a trovare le risposte che cercano. Ad accoglierli ci sono Dana, trent'anni e la voglia di migliorare la vita di tutti con un po' di yoga, meditazione e i suoi celeberrimi centrifugati bio, e Tamara, pittrice di mezza età che ama il mare, il silenzio e la solitudine del suo atelier. Insieme gestiscono la locanda offrendo sessioni di yogaterapia, arte, cucina, chiacchiere e tanto relax, lontano da cellulari e tecnologia. Ma cosa succede quando il passato irrompe scardinando il presente? Da cosa e da chi si nasconde Tamara, tanto da non lasciare mai l'isola? E chi sono Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara? Sono davvero chi dichiarano di essere o mentono, prima di tutto a se stessi? Tra giornate di sole, avventure e una nottata drammatica che tiene tutti con il fiato sospeso, gli ospiti del b&b trasformeranno la loro vacanza in una tregua necessaria in cui riscoprire chi sono e chi vogliono diventare, perché «quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere» e «il momento in cui qualcosa avviene è sempre quello giusto». -
Il mio anno di riposo e oblio
L'esperimento di ""ibernazione"""" narcotica di una giovane donna, aiutata e incoraggiata da una delle peggiori psichiatre della storia. New York, all'alba del nuovo millennio. La protagonista gode di molti privilegi, almeno in apparenza. È giovane, magra, carina, da poco laureata alla Columbia e vive, grazie a un'eredità, in un appartamento nell'Upper East Side di Manhattan. Ma c'è qualcosa che le manca, c'è un vuoto nella sua vita che non è semplicemente legato alla prematura perdita dei genitori o al modo in cui la tratta il fidanzato che lavora a Wall Street. Afflitta, decide di lasciare il lavoro in una galleria d'arte e di imbottirsi di farmaci per riposare il più possibile. Si convince che la soluzione sia dormire un anno di fila per non provare alcun sentimento e forse guarire. Tra flashback di film anni '80 — Mickey Rourke in """"9 settimane e 1/2"""" e Whoopi Goldberg —, dialoghi surreali e spassosi, descrizioni di una New York patetica e scintillante, il libro ci spinge a chiederci se davvero si può sfuggire al dolore, mettendo a nudo il lato più oscuro e incomprensibile dell'umanità."" -
Il giardino segreto
Rimasta orfana, Mary è affidata a uno zio indaffarato e sempre lontano da casa. La prima reazione della bambina è di rifiuto: nulla le piace, è scontrosa e capricciosa. Ma a poco a poco, grazie ai suggerimenti di una giovane cameriera, esplorerà la bellezza dei luoghi intorno alla villa. Uno, in particolare, colpisce l'immaginazione di Mary: un giardino incolto e chiuso da anni, dominato dalla Natura. Età di lettura: da 9 anni. -
Le vere avventure dei Rolling Stones
Pubblicato per la prima volta nel 1984 e ampiamente rivisto per i cinquant'anni della fondazione dei Rolling Stones, questo è un libro-guida, un libro-culto non meno delle gesta dei suoi protagonisti. Stanley Booth agita fantasmi, strappa silenzi, si lascia coinvolgere e guadagna distanza critica, e così facendo evoca un'epoca rapida come un'alba tropicale, risveglia l'epica della gioventù, della ribellione, dell'anticonformismo, chiede all'ideale vinile di queste ""vere avventure"""" il suono che è arrivato sino a ora intatto. Ma Booth ci racconta anche di qualcosa che intatto non è, che si è anzi rotto subito - nella stagione in cui tutto sembrava chiedere ed essere futuro. Il libro difatti fa perno intorno a due anni crucialissimi, il 1968 e il 1969, che si concludono con la morte di Brian Jones in una piscina e il tragico concerto di Altamont Speedway in California dove gli Hell's Angels, chiamati a svolgere il servizio di sicurezza, finirono con lo scatenare l'inferno. Attraverso il taglio prospettico di quei due anni, Stanley Booth riesce a raccontare la vera storia dei Rolling Stones e a catturare lo spirito dei Sessanta, lasciandocene toccare con mano l'eccesso, la violenza e l'idealismo. Dice Booth: """"Volevo scrivere un libro in cui i lettori potessero muoversi agilmente e sapere com'era vivere a Londra nel 1968 o in America nel 1969"""". E così ha fatto."" -
In un paese di madri
"In un paese di madri"""" è un romanzo psicologico incentrato sul rapporto fra Jody Goodman, ventenne alle prime armi nel mondo del cinema, e Claire Roth, affermata psicologa quarantenne, sposata e con due figli, che però da ragazzina era rimasta incinta e aveva dato la figlia in adozione. Con il procedere della terapia, Claire comincia a sospettare che Jody sia proprio la figlia da cui si separò vent'anni prima e indirizza l'argomento delle sedute verso la famiglia di Jody e in particolare verso le circostanze della sua adozione. Tutti i dettagli collimano: le date, i luoghi, le persone. Ma come deve comportarsi Claire allora? Tutti quegli aspetti della vita di Jody che il distacco professionale le permetteva di vedere come innocua o semplice esperienza di vita improvvisamente la toccano da vicino, le appaiono come terribili minacce per la figlia. In un crescendo di ansia e tensione, Claire perde lucidità e sconfina in un territorio pericoloso, morboso, ossessivo, fino a indurre Jody a scappare. Il legame fra le due, però, reale o immaginario che sia, non è facilmente solubile e le due dovranno incontrarsi ancora una volta." -
Il re, il cuoco e il buffone
L'Europa si è lasciata andare al sonno della ragione. Imperversano ovunque caos e dissoluzione. L'invenzione della stampa ha sconvolto le menti e il continente. Il veleno della propaganda alimenta il fanatismo religioso. Nato in un piccolo villaggio nella Germania del Seicento, il piccolo Tyll scappa, con la fedele amica Nele, dopo che suo padre, appassionato di astri ed erbe, viene mandato al rogo con l'accusa di stregoneria. Malgrado la Guerra dei trent'anni, la fame e il cattivo tempo, prima come saltimbanco che balla in bilico sulla fune e incanta e irride gli astanti, poi come buffone alla corte del tragicomico Re d'inverno, Tyll non muore, anzi. Tyll sopravvive alla Storia e ai potenti, e diventa testimone eccellente di un passato europeo denso di parallelismi con i nostri tempi, mostrandoci con comicità l'immenso orrore e la grande bellezza di cui siamo capaci. -
Corniche Kennedy
Sul lungomare di Marsiglia, una piattaforma sotto la corniche Kennedy è il quartier generale dove tutti i giorni si ritrovano Eddy, Mario, Loubna e il resto della banda. Ragazzi fra i tredici e i diciassette anni: belli, chiassosi, eccitati, vulnerabili. Si lanciano dalla scogliera sfidandosi tra loro, sfidando le autorità e sfidando soprattutto se stessi, alla ricerca di quell'ebbrezza che li porta a spingere sempre più in là i loro limiti. Dietro le veneziane degli eleganti edifici dall'altra parte della strada, c'è chi li osserva tra disgusto e rapimento; un commissario con qualche conto in sospeso con il passato, e una ragazzina agiata di nome Suzanne. La storia, che a tratti prende i toni del giallo, coinvolge il lettore in una comunione dei sensi, dove tempo e spazio si dilatano. Maylis de Kerangal ci racconta l'equilibrio precario dell'adolescenza colta nella sua meravigliosa pienezza. -
Un popolo di roccia e vento
Teheran, 1978. Nahid conosce Masood la sera in cui viene ammessa all'università di Medicina. Entrambi diciottenni, hanno nelle vene il fuoco della passione e della giovinezza, di chi si sente invincibile perché è certo di essere nel giusto. La rivoluzione li infiamma. Di giorno studiano, di notte sgattaiolano per strada a distribuire volantini, discutono di libertà e democrazia e si battono per rovesciare il regime dello scià. Sanno di rischiare la vita, ma si sentono immortali: gli iraniani sono una stirpe di roccia costretta a vivere nel sottosuolo, ed è tempo di uscire allo scoperto. Quando però la violenza esplode minacciando di distruggere tutto, sono costretti a fuggire abbandonando famiglie e compagni di lotta. Trent'anni dopo, a Nahid restano solo pochi mesi da vivere. O così dicono i medici, perché lei non è tipo da arrendersi facilmente. Mentre ripercorre le tappe che l'hanno portata dall'Iran in Svezia, analizza anche i sacrifici, le speranze e le disillusioni, il rapporto con la figlia Aram e con il suo tempo. Nahid, Masood e i tanti che come loro sono dovuti fuggire, una generazione di sabbia trasportata dal vento. Aram e i giovani che come lei sono cresciuti in un nuovo paese, figli del vento ma con solide radici. Un romanzo che vibra di rabbia, dolore, passione e vita, con una scrittura potente e chirurgica, di una schiettezza quasi brutale. Una storia che parla di radici e di eredità, e che ci riguarda tutti. -
Il settimo giorno
Yang Fei esce di casa una mattina e trova una fitta nebbia mista a una strana neve luminosa: è in ritardo per la sua cremazione. Inizia così il viaggio nell'Aldilà di un uomo vissuto, troppo brevemente, nella Cina del capitalismo socialista e delle sue aberranti contraddizioni. In un'avventura di sette giorni, il protagonista incontrerà persone care smarrite da tempo, imparando nuove cose su di loro e su se stesso. Conoscenti e sconosciuti gli racconteranno poi la propria storia nell'inferno vero, l'Aldiquà: demolizioni forzate, corruzione, tangenti, feti gettati nel fiume come rifiuti, miriadi di poveracci che pullulano in bunker sotterranei come formiche, traffico di organi, consumismo sfrenato... La morte livella le diseguaglianze, svelando l'essenziale, e i cittadini di questa necropoli soave uscita dalla penna di Yu Hua ci insegnano tutta la semplicità dell'amore. -
Cari fanatici
A più di dieci anni dall'uscita di «Contro il fanatismo», Amos Oz ha sentito la necessità di ritornare sul tema con tre nuove riflessioni che riprendono il discorso rielaborandolo, ampliandolo e aggiornandolo. Il filo conduttore è ancora una volta una disamina del fanatismo unita a una pacata apologia della moderazione. A prescindere dal tipo di fede e dal contesto in cui il fanatismo - religioso, politico o culturale - si esprime, esso è per Amos Oz il vero nemico del presente. -
Specchi rotti
Beirut, gennaio 1990, notte fonda. È il giorno del suo quarantesimo compleanno e Karim Shammas sta aspettando il taxi che lo porterà all'aeroporto a prendere il volo per tornare a Montpellier, dove vivono sua moglie e i suoi figli. Per la seconda volta, a distanza di più di un decennio, si lascerà alle spalle il Libano, Beirut, una società che in quindici anni di guerra civile ha perso tutti i suoi valori di riferimento. Karim Shammas celebra il suo compleanno da solo, in una città al buio, percorsa dalle raffiche di kalashnikov e dai colpi di mortaio a cui, di lì a pochi mesi, si imporrà di partorire la pace. Verrà a raggiungerlo, nella notte, almeno una delle donne che lo hanno accompagnato nei mesi beirutini? Verrà la giovane Ghazaleh, dalla sessualità dirompente? Verrà Muna, la borghese che non vuol sentire parole d'amore banali? Verrà Hind, la fidanzata di gioventù ora moglie di suo fratello? Quel che è certo è che verranno i ricordi. Verranno gli anni dorati dell'infanzia, verrà la sicurezza di un rapporto osmotico con il fratello quasi gemello, verrà l'afflato sessantottino della giovinezza, verrà il cameratismo della militanza. E verranno la paura, la fuga, il ritorno in un paese che non è più il suo paese, verrà la disillusione di chi, non solo in Libano, ha creduto nella giustizia sociale. Tornerà davvero a Montpellier, Karim Shammas? -
L' importante è vincere. Da Olimpia a Tokyo
“La regola di comportamento che ispirava chi partecipava alle Olimpiadi era una sola: la necessità di vincere”Lei è una conoscitrice del mondo antico, lui un giornalista sportivo. Insieme hanno scritto la più insolita e divertente guida ai Giochi di Tokyo 2020: grazie alla quale si scopre che il barone de Coubertin non aveva capito niente. Se è noto che a Olimpia si incontravano ogni quattro anni i migliori atleti dell'Ellade, sono pochi a sapere - per esempio - quanto duravano i Giochi, che cos'era la tregua sacra, o che a Olimpia esisteva un vero e proprio albergo per atleti e allenatori. Ettore Miraglia ripercorre invece la storia dei Giochi moderni: affronta temi scottanti come il boicottaggio e il doping. Completa il testo una piccola raccolta di ""storie parallele"""" in cui campioni dell'antichità vengono accostati a campioni del presente."" -
Metaforismi e psicoproverbi
Alejandro Jodorowsky ci regala pillole di saggezza e di sentimento, per allontanare i cattivi pensieri, correggere posture mentali distorte, cominciare la giornata con una carica di ottimismo. E lo fa interagendo con i suoi lettori, in un dialogo continuo, come spiega nella sua introduzione: ""La letteratura da eremiti narcisisti giace nel mausoleo del Ventesimo secolo. Adesso la letteratura, e specialmente la poesia, nasce dalla collaborazione stretta tra lo scrittore e i suoi lettori: insieme creano l'opera. I lettori si connettono con te, ti seguono, ti rispondono, ma se quello che dici non è quello che vogliono sentirsi dire, ti chiudono la bocca con un 'unfollow' e ti abbandonano. Te li devi guadagnare giorno per giorno, devi sorprenderli, convincerli, coccolarli, accarezzarli. Tu sei la barca che li traghetta, navigando nell'oscuro mare dell'inconscio per arrivare alla Coscienza"""". Nella parte finale, una serie di domande frequenti da parte dei suoi lettori e follower, cui Jodorowsky risponde dando anche suggerimenti di psicomagia."" -
La scienza e il piano akashico. Connessione e memoria nel cosmo e nella coscienza. Una teoria integrale del tutto
Mistici e saggi d'ogni epoca hanno a lungo sostenuto che esiste un campo di interconnessione cosmica alle radici della realtà, noto come Akasha, il quale conserva e trasmette ogni evento avvenuto in ogni tempo. Le recenti scoperte nell'ambito della fisica quantistica, della biologia, della cosmologia e degli studi sulla coscienza trovano un equivalente scientifico nel campo akashico o del punto A, che sta alla base dello spazio stesso. Questo campo è costituito da un mare sottile di onde di energia da cui nascono tutte le cose: gli atomi e le galassie, stelle e pianeti, esseri viventi, e persino la coscienza. Esso è la memoria costante e duratura dell'universo; registra tutto ciò che è accaduto e accade sulla Terra e nel cosmo ed è connesso a tutto ciò che ancora deve accadere. In questo libro, il filosofo Ervin Laszlo spiega l'essenza di questo campo in un linguaggio accessibile e chiaro, confermando da una prospettiva scientifica le nostre intuizioni più profonde sull'unicità della creazione ed elaborando una Teoria Integrale del Tutto.