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Febbre gialla
Dal maestro del noir italiano un giallo per ragazzi fra intrighi, temi sociali e lati oscuri della sua amata Bologna. Un protagonista adorabile e imperfetto che ha ispirato il personaggio dell'ispettore Coliandro.Ho è cinese, ha otto anni, lavora in silenzio in mezzo ad altri bambini schiavi come lui, e aspetta l'occasione giusta. L'occasione arriva: un salto da acrobata, una Lambretta stile anni sessanta e uno scontro terribile contro l'auto di Vittorio, poliziotto al primo giorno di servizio, vent'anni, capelli rasati sulle tempie, cuffie alle orecchie e anfibi. La fuga riprende e il duro dal cuore tenero si lancia all'inseguimento. Comincia una corsa folle e disperata, una discesa in un mondo oscuro e sotterraneo, eppure vicinissimo alle strade di una città italiana. Un mondo di schiavi e padroni, dove la libertà è ancora un sogno e per ottenere giustizia si deve lottare senza tregua. -
Ultimo atto
L'omicidio va in scena. Melanie, che si è trasferita da poco in una nuova scuola, viene coinvolta in uno spettacolo teatrale nei panni della protagonista. La commedia prevede che la ragazza uccida Ronda, interpretata da una compagna affascinante e misteriosa, con un colpo di pistola caricata a salve. Ma qualcosa va storto e il debutto si trasforma in un incubo. Ingiustamente accusata di omicidio, la ragazza si improvvisa detective. Età di lettura: da 10 anni. -
La notte dei due silenzi
«Una favola per adulti, dove è in gioco il mistero dei rapporti umani» - Raffaele La CapriaRegno di Napoli, 1858. Da anni, da quando l'amatissima moglie è stata portata via dal vaiolo, il principe Alessandro Altomare vive rinchiuso in un impenetrabile silenzio, interpretato dai più come chiaro segno di una follia causata dal dolore della perdita. Ma il fratello Eugenio, incapace di rassegnarsi a questa crudele sentenza, chiede aiuto al dottor Descuret, luminare francese degli studi sulla psiche umana, che accorre sulla Costiera amalfitana, dove sorge la dimora di famiglia, un edificio la cui bellezza è pari solo alla sofferenza che la abita. In un intreccio di narrazioni che si succedono sotto gli occhi del lettore, prende forma un'indagine che, dapprima concentrata su Alessandro e la sua nevrosi, viene in seguito deviata dalla comparsa di una donna che alcuni riconoscono come Chiara, la sposa da tutti data per morta. Ma accertare davvero di chi si tratti non è possibile. Così, nell'alternarsi delle voci e dei punti di vista, fatto e sogno si mescolano in un paesaggio fantasmatico e perturbante dove diventa impossibile distinguere realtà e allucinazione. -
Una notte soltanto, Markovitch
Un romanzo gioioso, che trabocca di vita e tenerezza, capace di fondere vicende personali e grandi eventi storici in una narrazione sostenuta da una nostalgia infinita e da una disperata ricerca d'amore.«Tenero, sensuale, profondo, e davvero divertente» – Financial Times«Uno stile narrativo che suona naturale e istintivo. Un romanzo commovente e gratificante» – The GuardianÈ la vigilia della Seconda guerra mondiale quando una nave con a bordo venti giovani uomini salpa dalla Palestina alla volta dell'Europa: ad attenderli, sulla riva opposta del Mediterraneo, ci sono venti ragazze, venti perfette sconosciute. Sono le loro promesse spose, controparti di matrimoni combinati che, eludendo i controlli e le barriere del Protettorato britannico, consentiranno alle donne di approdare in Palestina sfuggendo a un'Europa in cui la minaccia del nazismo si è ormai fatta insopportabile. Portata a termine la missione, le coppie divorzieranno e ognuno andrà per la sua strada. Ma quando Yaacov Markovitch, un uomo il cui unico tratto saliente è l'eccezionale insignificanza, si scopre futuro sposo di Bella Zeigerman, la donna più bella che abbia mai visto, le cose cominciano a complicarsi. Il finto matrimonio segna infatti l'inizio di un'ossessione che durerà tutta la vita e che porta Yaacov a giurare a se stesso che riuscirà a far innamorare la sua splendida moglie nonostante questa non abbia altro pensiero se non quello di recuperare la propria libertà. La loro vicenda, ricca di imprevisti e turbolenti colpi di scena, li vedrà passare attraverso guerre, sconvolgimenti politici, terribili segreti, tragedie, gioie e perdite irreparabili. -
Dopo l'abbandono
In questo romanzo Zeruya Shalev dà forma a una storia intensa, un'esplorazione a tutto campo delle forze che governano la disgregazione e la ricostruzione di una famiglia, il nostro rapporto con il tempo e con la perdita.«Estremamente sofisticato e acuto... ogni aspetto è portato al livello più alto, più profondo, più ampio, e con estrema precisione» – Amos Oz«Un libro raro, intenso. Il canto di trionfo di Zeruya Shalev è scritto nei toni di una cupa elegia... e possiede la forza di un'esplosione. Un romanzo magnifico, un capolavoro» – Le Nouvel ObservatourNel Secondo millennio avanti Cristo un'enorme eruzione distrusse l'isola di Thera, l'attuale Santorini, sconvolgendo l'intero Mediterraneo: a questi movimenti tellurici inauditi Ella Miller dedica il proprio lavoro di archeologa e a essi deve l'ispirazione per una nuova teoria che spiegherebbe storicamente l'origine delle bibliche sette piaghe d'Egitto. Una catastrofe senza precedenti. Esattamente la stessa che si sta producendo, su una scala infinitamente più piccola ma con effetti non meno devastanti, nella vita di Ella stessa. Un matrimonio finito, un rapporto difficile con la famiglia d'origine, e un figlio che fatica ad adattarsi alla separazione dei genitori. Nemmeno il manifestarsi di un nuovo amore segna la fine delle turbolenze, perché l'uomo di cui Ella si innamora è a sua volta reduce da un matrimonio finito, anch'egli costretto a fare i conti con il fallimento. Su questo panorama di rovine e distruzione Ella cerca caparbiamente di costruire una rinnovata felicità, ma scricchiolii e rumori sordi affiorano dalle fondamenta su cui si è costituita questa nuova famiglia, creando crepe che minacciano di metterne a repentaglio il futuro. -
Trilogia degli scarozzanti: L'Ambleto-Macbetto-Edipus
"La sua lingua è quella dell’eresia, degli sbagliati; sta all’opposizione” - Michele Masneri rnrnSorta di specchio ed equivalente dell'esistenza, il teatro di Testori affronta - forse più del resto della sua produzione - i nodi ineludibili della condizione umana e costituisce la chiave di volta che sorregge l'opera di questo autore. Nella Trilogia degli scarrozzanti ritroviamo, riscritte e trasfigurate, tre opere fondamentali della drammaturgia occidentale: Amleto e Macbeth di Shakespeare e l'Edipo di Sofocle. Prendendo spunto da queste tragedie, Testori ne distilla i motivi che percorrono e agitano da sempre la sua produzione: ed ecco quindi, nell'Ambleto, un discorso sulla sessualità e il potere portato all'estremo e il confronto con il mistero della nascita; nel Macbetto un tormentoso interrogarsi sul male e sul suo legame originario e inscindibile con la vita; nell'Edipus, infine, la parabola di un soggetto portatore inconsapevole di valori alternativi rispetto a quelli costituiti, manifestazione di un conflitto tra padre e figlio e di un anelito al ricongiungimento con il ventre materno, legato al ciclico rinnovarsi della natura. Per reinventare questo teatro, Testori inventa una lingua straordinaria, """"gloriosamente e oscenamente viva, allestita con i resti di tutte le lingue morte o agonizzanti del mondo"""" - secondo la definizione di Raboni. È l'idioma degli scarrozzanti, appunto, compagnia itinerante di guitti, stracciona e sublime nella sua degradazione, che, insieme alle tragedie di Shakespeare e Sofocle, mette in scena se stessa e il proprio presente." -
La legge del sognatore
Un grande omaggio di Pennac a Federico Fellini, un gigante del cinema italiano che con il sogno ha dialogato tutta la vita.«Dove comincia la realtà e finisce il sogno? È la chiave per leggere questo libro labirintico, onirico, accattivante, che ha un solo, vero, protagonista: Federico Fellini» – Il Messaggero«La lampadina del proiettore è saltata in pieno Fellini. Minne e io stavamo guardando Amarcord a letto. ""Oh, no, cazzo!"""" Ho piazzato una sedia sopra un tavolo e sono andato all'assalto di quell'arnese per cambiare la lampadina fulminata. Un gran botto, la casa si è spenta, sono franato giù con tutta la mia impalcatura e non mi sono più rialzato. Mia moglie mi ha visto morto ai piedi del letto coniugale. Nel frattempo io rivivevo la mia vita. Pare succeda spesso. Ma non si svolgeva esattamente come l'avevo vissuta.» (D.P.)"" -
Ragazzo italiano
Finalista al Premio Strega 2020Finalista al Premio Asti d'Appello 2020«Il primo, materico romanzo di una delle più importanti figure dell'editoria italiana» – Vanity FairLa vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l'esplosione di vita della Milano riformista. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull'immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all'insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo. Nella storia di Ragazzo italiano si riflette la storia dell'intero Paese: l'asprezza, la povertà, l'ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un'Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l'avvenire è affollato di attese e promesse. -
Le febbri della memoria
«Una storia di tenacia, resistenza e trasformazione». - Lucia Capuzzi, Avvenirernrn«Avvincente come un romanzo dell'800». - Stella Carta, Adelaide Barigozzi, Cosmopolitanrnrn«Una riflessione sui sentimenti, mai lineari, sempre tortuosi e complicati da intrighi, avventure e tradimenti». - Mauro Rossato, Il Gazzettino - ed. Pordenonernrn«Un romanzo che è anche un viaggio a ritroso nelle origini di Gioconda Belli». - Gabriele Giuga, Messaggero VenetoIl sangue della moglie sulle mani, le grida soffocate, il corpo di lei esanime a terra: è questo l'incubo ricorrente del duca Charles de Choiseul-Praslin, pari di Francia, dopo che una notte d'agosto la moglie Fanny muore pugnalata in camera da letto. È il 1847 e gli echi della Rivoluzione sono ormai lontani. Unico accusato dell'omicidio e rinchiuso in carcere, il duca corre un grave pericolo. Le voci insistenti di una sua relazione con Henriette, l'istitutrice dei figli, sembrano confermare la sua colpevolezza, e la folla, sempre più avversa ai nobili e alla monarchia, esige una condanna esemplare. Fallito il tentativo di suicidarsi in prigione con l'arsenico, ma indotto a fingere la propria morte per sottrarsi al processo, Charles inizia una fuga rocambolesca con l'aiuto del fedele servitore Ibrahim e con il favore del re Luigi Filippo. Sotto le mentite spoglie del borghese Georges Desmoulins, arriverà prima sull'Isola di Wight, dove apprenderà i rudimenti della medicina e farà amicizia con il poeta Alfred Tennyson, e poi molto più lontano, a New York, e infine nel remoto e selvaggio Nicaragua. La possibilità che gli è stata concessa di vivere una seconda esistenza farà emergere doti personali fino ad allora rimaste sopite, e forse, tra le piogge torrenziali e la vegetazione lussureggiante dei Tropici, tra nuove rotte da scoprire e febbri malariche da combattere, Charles/Georges troverà anche la forza di perdonarsi e di lasciar entrare un nuovo amore nella sua vita. -
Dancing Paradiso
Stefano Benni torna al racconto in versi – in cui mantiene lo stile ricco e inventivo della prosa, aggiungendo accensioni liriche e musicalità – con una storia capace di raccontare l'impresa quotidiana del sacrificio, della cura e della speranza.«Un canto delle paure, delle ferite e delle ossessioni del nostro presente» – Il MessaggeroDancing Paradiso è un locale notturno dove ""non bisogna essere buoni per entrare / accettano anche le carogne / e qualche volta le fanno cambiare"""". È in quel locale che un angelo custode – l'""""angelo angelica"""" – tenta di far confluire i cinque protagonisti di questa narrazione in versi: Stan il Pianista Triste che prepara un ultimo concerto per Bill, l'amico batterista morente in ospedale; Amina, giovane profuga che ha perso la madre passando il confine; Elvis, un hacker obeso e geniale chiuso in casa da anni, forse mitomane, forse assassino; la poetessa Lady, raffinata e ubriacona, ossessionata dal suicidio. Cinque creature della notte, senza un rifugio nel mondo, costrette alla solitudine, e senza speranze. A vegliare perché si incontrino, perché uniscano voci e musica in un racconto polifonico che indichi una possibile via di salvezza, l'angelo caduto dal cielo per stare con gli uomini, un angelo angelica straccione dalle ali sporche di fango, lui stesso solo fra i soli. Stefano Benni torna al racconto in versi – in cui mantiene lo stile ricco e inventivo della prosa, aggiungendo accensioni liriche e musicalità – con una storia capace di raccontare l'impresa quotidiana del sacrificio, della cura e della speranza."" -
Lyrics 1961-1968
Un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l'impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui Dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla Bibbia o alla poesia inglese e americana, da Shakespeare a Ginsberg.«Quando ascoltai A Hard Rain’s A-Gonna Fall mi misi a piangere. Sembrava proprio che il testimone venisse passato dai poeti beat alla nuova generazione» - Allen Ginsbergrnrn«Una voce come sabbia e colla» - David BowieBob Dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell'America, e per suo tramite lo spirito del mondo. Nella memoria dei più, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. Ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serietà dovute alla grande poesia. Non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. Quello che milioni di lettori nel mondo già sentivano e sapevano è stato riconosciuto universalmente quest'anno grazie al premio Nobel 2016 per la letteratura, attribuito a Dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, ""per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana"""". I tre volumi di """"Lyrics"""" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera."" -
Lyrics 1969-1982
Un patrimonio di informazioni che facilita al lettore l'impresa di addentrarsi tra gli innumerevoli riferimenti, richiami e citazioni di cui Dylan si serve liberamente, attingendo di volta in volta al patrimonio folklorico, alla Bibbia o alla poesia inglese e americana, da Shakespeare a Ginsberg.rn«È un grande artista, è un poeta, ed è stato capace di raccontare e interpretare la sua epoca come pochi altri autori» - Don De Lillornrn«Bob Dylan ci ha liberato la mente così come Elvis Presley ci aveva liberato il corpo» - Bruce SpringsteenBob Dylan incarna da oltre mezzo secolo lo spirito dell'America, e per suo tramite lo spirito del mondo. Nella memoria dei più, i suoi testi sono fusi alle musiche cui hanno dato anima e senso, facendo nascere canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo, oltre che successi mondiali che hanno dominato e dominano le classifiche e le radio di tutto il mondo. Ma da sempre i suoi testi sono anche letti e studiati con la passione e la serietà dovute alla grande poesia. Non poesia in musica, solo e pienamente: poesia. Quello che milioni di lettori nel mondo già sentivano e sapevano è stato riconosciuto universalmente quest'anno grazie al premio Nobel 2016 per la letteratura, attribuito a Dylan nel fragore di una discussione che ha travolto il mondo della cultura, ""per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana"""". I tre volumi di """"Lyrics"""" raccolgono tutta la produzione poetica di questa voce inimitabile e inconfondibile, organizzandola cronologicamente e arricchendola di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera."" -
Lyrics 1983-2020
Una produzione poetica qui organizzata cronologicamente e arricchita di una traduzione e un apparato di note, entrambi a cura di Alessandro Carrera.«Amo Bob Dylan. Non c’è nessuno come lui. È unico e semplicemente... fantastico» - David Lynchrnrn«Modern Times di Bob Dylan ha davvero cambiato il modo in cui volevo fare dischi» - Elton JohnBob Dylan incarna da più di mezzo secolo lo spirito dell'America - e per suo tramite lo spirito del mondo. I suoi testi, fusi con le musiche cui hanno dato anima e senso, hanno generato canzoni che sono diventate le fondamenta di un sogno collettivo. L'ultimo dei tre volumi di Lyrics, 1983-2020, arriva fino ai ""modi rozzi e rumorosi"""" di Rough and Rowdy Ways, con l'incredibile viaggio di Murder Most Foul. Sono gli anni delle migliaia di date del Never Ending Tour, dell'Oscar per Things Have Changed e del premio Nobel per la Letteratura."" -
Ben nel mondo
«Un romanzo meraviglioso, impeccabile come una perla nera» - Daily MailrnrnBen Lovatt, il bambino nato deforme ne Il quinto figlio, è diventato maggiorenne. Significa che nessuno è più obbligato a occuparsi di lui: non la famiglia che, dopo essersi spezzata proprio a causa sua, l’ha rifiutato considerandolo inumano, né l’assistenza sociale. A causa del suo aspetto gargantuesco nessuno crede che sia ancora solo un ragazzo: provoca in chi lo incontra paura, fastidio, un certo grado di nervosismo. Non gli resta dunque che tentare la ricerca di qualcuno simile a lui, un “suo popolo” di persone spaventose con la faccia irsuta, il naso camuso e una bocca che tende sempre a un ghigno. Per farlo, è costretto ad affidarsi agli sconosciuti, trovandosi spesso alla mercé di profittatori. È a causa di uno di questi che rimarrà coinvolto inizialmente in un traffico di droga e poi in affari molto più pericolosi, prima in Francia, poi in Brasile, per arrivare alle montagne andine. Fino alla fine, col fiato sospeso, si rimane avvinti alle sorti di questo gigante buono, inesorabilmente diverso, sempre in cerca di qualcuno che gli assomigli e che non lo faccia più sentire così disperatamente solo. -
Nostalgia di un altro mondo
La verità che emerge da questi quattordici racconti di Ottessa Moshfegh, apparsi sulle migliori riviste americane di letteratura, è soprattutto nel modo in cui il grottesco e l'oltraggioso sono pervasi di tenerezza e compassione. Tutti i personaggi della raccolta vorrebbero essere persone migliori. Tutti tentano di riconnettersi agli altri e, inevitabilmente, inciampano nei loro stessi impulsi, nelle loro stesse insicurezze esistenziali. E agli occhi dell'autrice questo forse non è un male, al contrario, è la tragicomica, struggente bellezza dell'esistenza. Ecco allora insegnanti che trovano nel consumo di stupefacenti un inatteso sollievo dal soffocante mondo della scuola, vedovi che rimpiazzano la moglie con una molto più appassionante collezione di piante grasse, donne che non riescono a spiegarsi la propria irresistibile attrazione per uomini davvero infrequentabili, futuri padri spaventati dal loro destino, gemelli convinti di provenire da altri pianeti che architettano piani micidiali per far ritorno a casa. Con una scrittura limpida e veloce, Ottessa Moshfegh ci offre quattordici storie tenere e divertenti, nichilisticamente compassionevoli per raccontare altrettante esistenze perdute, tra autoinganni, morti improvvise e molto humour nero. Perché il mondo è un posto difficile e la vita è in effetti complicata, e proprio in questa fragile idea possiamo trovare la forza per continuare ad affrontare le improbabili sfide della vita. -
Nel giardino delle scrittrici nude
Piersandro Pallavicini, con la sua verve e il suo stile tagliente e ironico, dà vita a un comico atto di critica al piccolo mondo letterario, cui si contrappone la passione inalienabile e salvifica per la scrittura e la lettura.«Un ritratto ilare e piuttosto impietoso del mondo letterario italiano» – Sergio Pent, TuttoLibri-La StampaNel giardino della sua villa nel centro di Milano Sara Brivio si gode il sole integrale, assieme alle amiche Elena e Fanny: tutte e tre scrittrici, tutte e tre conosciute solo da un ristretto pubblico di lettori. Fino a poco tempo prima Sara viveva da sola in uno squallido appartamentino, finché non è arrivata un'inattesa eredità. La soddisfazione più grande? Il Premio Brivio: mezzo milione di euro per uno scrittore che come Sara dev'essere un eterno escluso, e una cocente umiliazione per qualche solito noto del jet set editoriale. Come Daniele Castagnèr, alias El Panteròn, avido e spregiudicato autore di inconsistenti spiritual-gialli regolarmente in testa alle classifiche. Mentre la finale del premio si avvicina, la verve e lo stile tagliente e ironico di Piersandro Pallavicini danno vita a un comico atto di critica al piccolo mondo letterario, cui si contrappone la passione inalienabile e salvifica per la scrittura e la lettura. -
Diario dell'anno del Nobel. L'ultimo quaderno di Lanzarote
Questo quaderno restituisce al lettore una dimensione intima, a tratti perfino domestica, di José Saramago.«Si rivela profetico. Come una allucinazione» – Il Venerdì di RepubblicaDiario dell'anno del Nobel è l'ultimo dei quaderni di Lanzarote, quello relativo al 1998, di cui si erano perse le tracce: prima gli impegni, poi un cambio catartico di computer, e il sesto quaderno si è smarrito. Come racconta la moglie Pilar del Río nell'introduzione, ci sono voluti vent'anni e varie casualità ""saramaghiane"""" perché questo testo venisse alla luce. I principali assi tematici sono la politica, i viaggi, la dimensione sociale dello scrittore e dell'intellettuale, e ancora la sfera più personale e la letteratura. Svetta il discorso proferito in occasione della consegna del Nobel, ma nel complesso questo quaderno restituisce al lettore una dimensione intima, a tratti perfino domestica, di Saramago. Come in una fitta ragnatela, il lettore riuscirà a ricostruire i fili che uniscono i temi alla base della scrittura di questo autentico genio della letteratura."" -
La prova del miele
Il bestseller erotico mediorientale che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.rn“Per me, l’arabo è la lingua del sesso”Araba, musulmana e colta, la protagonista di questo libro, nata e cresciuta a Damasco, si è trasferita a Parigi dove si occupa della biblioteca di arabistica dell'università. Nella sua vita c'è stato un uomo fondamentale, un uomo che le ha aperto un mondo prima sconosciuto, erotico, carnale. Questo incontro l'ha portata a mettere in pratica le teorie che ha appreso in anni di letture clandestine degli antichi testi di letteratura erotica araba, fino a risvegliare i ricordi dell'infanzia siriana, memorie di un mondo degli adulti complesso e contorto, fatto di segreti, tradimenti e passioni. Senza dimenticare le confidenze delle amiche, o i tipici rituali della cultura araba come l'hammam, e le leggi, i testi sacri, tutto diventa materia di una ricerca che fa del corpo il mezzo e il fine della ricerca stessa. E la protagonista intraprende questo percorso proprio perché si sente figlia orgogliosa di un universo culturale profondamente arabo. Ribalta i luoghi comuni sul rapporto tra sesso e Islam, e mostra come nella tradizione araba il piacere sessuale non sia un peccato, bensì una grazia di Dio, un ""assaggio"""", un'anticipazione dei piaceri che attendono gli individui in paradiso."" -
Segnalibro. Poesie 1951-1981
Questo volume raccoglie i primi trent'anni dell'attività poetica di Sanguineti. Si trovano in questi primigeni versi sperimentazione e avanguardia, la nascita di bisogni espressivi ibridi in grado di scardinare una lingua che in quegli anni appariva consolidata e sedimentata. È la fase che lo stesso autore definì ""tragica ed elegiaca"""": dall'intellettualismo dei primi componimenti all'attenzione per le cose del quotidiano, questa raccolta comprende tutta l'evoluzione degli interessi sanguinetiani, mostrando progressivamente sempre più il registro parodico- ironico che tanto importante sarà nelle sue opere successive. Segnalibro è dunque un classico, comico e ostico, respingente e immersivo, con l'obiettivo apertamente dichiarato di essere sempre all'altezza delle trasformazioni storiche e sociali, per rappresentare così il destino dell'uomo contemporaneo."" -
Il gatto lupesco. Poesie 1982-2001
Una raccolta di raccolte, Bisbidis, Senzatitolo, Corollario, Cose e Poesie fuggitive, contenitore di vent'anni di fittissima attività poetica, che mette in luce la ricerca coerente e profonda di un autore: forza dell'avanguardia, ironia dissacratoria, humour nero. Nella costante opera di revisione e sperimentazione, Sanguineti vira più marcatamente verso la quotidianità, che si fa centro della riflessione poetica e viene sottoposta a un discorso straniante, talvolta parodico, di deformazione grottesca e di umorismo arguto. È così che troviamo, ad alternarsi, poesie cartolina, resoconti dei viaggi più diversi, poesie travestimento, poesie gioco dove l'esperienza di vita, personale e individuale, si intreccia con l'interpretazione del mondo, l'uomo con la grande storia. Il progetto è quello di una scrittura per il reale, per questo tutto è movimento e dinamicità. Il gatto lupesco pare non solo insegnare - come amava dire Sanguineti - all'animale-uomo che deve morire, ma invitarlo a non temere la morte.