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I sicofanti-Irene. Dilogia del potere
"L'uomo da solo può resistere al potere? Perché possiamo tradire ogni valore e affetto? L'intelligenza è una barriera contro l'ideologia? Lo sono forse la fede, l'amore, l'amicizia?"""" Due pièce teatrali, due diverse ambientazioni, una sola tragica dinamica, quella dell'ideologia e del potere di fronte alla libertà del singolo uomo." -
Francesco. Un cavaliere al servizio della Chiesa
Questo libro è nato dall'incontro con il Santo, nel dicembre 2002, quando un folto gruppo di giovani studenti delle scuole medie inferiori è andato a visitare la città di Assisi, in occasione di un gesto solenne, la promessa, che intende essere un approfondimento e uno sviluppo della vita cristiana generata dal Battesimo, mediante il dono totale di sé a Colui che ci ama e ci sceglie come vessilli nel mondo. È questa l'esperienza che hanno vissuto i cavalieri, accettando di mettere la loro opera a servizio della Chiesa, in un tempo in cui l'ideale ha fatto grande l'uomo e la sua epoca: il Medioevo. Francesco è stato un grande uomo, perché è stato un uomo vero: nell'incontro con Gesù il desiderio del suo cuore si è compiuto e non solo quello di essere un giullare o un cavaliere, ma persino quello dell'amore alla donna, a Chiara, a cui era legato da un'amicizia che è stata trampolino di lancio verso il mondo intero, senza limiti di spazio e di tempo. Se oggi siamo quello che siamo e abbiamo quello che abbiamo è perché qualcuno ha detto di sì all'antico e sempre nuovo annuncio dell' Angelo, che ogni giorno investe la nostra vita e ci apre gli occhi su tutta la realtà abitata da Colui che la crea per noi. -
Mio caro padre
La lunga lettera che l'autrice scrive a suo padre è un viaggio nella memoria, alla ricerca delle radici più profonde e più vere del ""cristiano"""" De Gasperi. Un ritorno alle sorgenti di spiritualità su cui si è fondata la lunga militanza sociale e politica dello statista. Il testo è corredato da interventi su Alcide De Gasperi di Giovanni Battista Montini, Enrico Medi, Giulio Delugan, Giovanni XXIII e Alessandro Maria Gottardi."" -
Lettere dalla prigione (1927-1928)
Storicamente sembra molto lontano il tempo di queste lettere, ma leggendole con attenzione le troveremo vicine ai nostri sentimenti, alle nostre convinzioni. Vicine al nostro modo di amare, alle nostalgie, al timore della solitudine, alla ribellione contro le ingiustizie e anche, per chi crede, alla forza di una fede alla quale si affida ogni pena e ogni speranza. Sono sessanta lettere scritte da Alcide De Gasperi alla moglie Francesca, prima dal carcere di Regina Coeli e poi dalla clinica dove egli viene trasferito a causa della sua precaria salute, ma tenuto sotto stretta sorveglianza in attesa di giudizio e poi fino al termine della pena. Gli scritti vanno dal marzo 1927 all'ottobre 1928. Dopo le edizioni degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta queste lettere vengono ora riproposte al pubblico non solo per rinnovare la conoscenza di un uomo che ha lasciato nel nostro paese una traccia profonda, qualunque sia il giudizio che se ne vuole dare, ma per indicare alle giovani generazioni una strada ancora valida da percorrere nelle sue qualità di serietà politica, di virtù morali e di rispetto di quei valori che rendono degna la vita di un uomo. -
Affrettiamoci ad amare
"Un libro di spudorata bellezza, fatto di poesie """"timide e scalze"""", che non seguono la critica alla moda e non sono pagate dai dollari del Nobel. Twardowski è riconosciuto nome di punta se pur meno noto (poiché la notorietà non era nei suoi interessi) della migliore poesia polacca, e quindi tra le migliori del mondo se consideriamo la fila che di là viene di poeti altissimi, da Herbert a Milosz, dalla Hartwig alla Szymborska. Le sue poesie hanno una forza prodigiosa e chiara. Sia che presentino un colloquio con le creature della natura, sia che sottointendano i tanti drammi normali di tutti noi a riguardo dell'amore, della morte, e delle domande che agitano i cuori umani, queste poesie vivono di una grazia violentissima e gentile. Esatte nelle loro illuminazioni straordinarie, a cui l'ironia dà a tratti i bagliori di uno splendore feriale, le poesie di Twardowski si sono affermate come punto di riferimento per tanti lettori e gente comune. La sua fede bambina e potente, semplice e sensibilissima alle sfumature della vita, non è innanzitutto un tema, ma l'aria in cui vibra una voce carica di umanità e simpatia per la condizione di tutti noi. Così che questo libretto diviene quel che la poesia rivela d'essere quando è veramente grande: un dono inaspettato e preziono."""" (Davide Rondoni)" -
Poesia come un albero
"Margherita Guidacci è uno dei tesori della poesia italiana. Poche voci come la sua hanno viaggiato così in vastità e profondità. Poetessa fine e vigorosa, traduttrice e lettrice di grande ascolto, non riceve di solito dagli estensori di schedari e antologie il rilievo che merita. Non ha dalla sua nemmeno l'aura di esotismo o di follia che è servita ad altre poetesse per essere notate, e spesso fraintese. Eppure Margherita - libera da ogni schema e classifica - ritorna sempre, si presenta puntuale all'appuntamento con gli amanti veri della poesia, e a che cerca il senso del proprio viaggio nelle parole dei poeti. La sua opera è attenta ad ascoltare i movimenti del profondo della persona e dell'epoca, affiancandosi a quelle dei maggiori del nostro tempo, tra cui i suoi amati Emily Dickinson e T.S.Eliot. Qui se ne offre una significativa antologia. Il lettore potrà ricavare i lampi e le ombre di una coscienza attenta, inquieta e interessata a cogliere le tracce della speranza. E troverà la durevole bellezza di una scrittrice di pregio che, una volta incontrata, non abbandona."""" (Davide Rondoni)" -
Confessioni. Preceduto da «Ricerca della vera fede»
"Confessioni"""" (1879-1882) ripercorre l'esperienza di una lunga erranza e di una crescente disperazione fin sull'orlo del suicidio. Ma la lunga, sofferta ricerca non resta senza risposta. Non quella dell'illuminazione mistica, né dell'incondizionata adesione a una dottrina religiosa; la risposta venne piuttosto dalla """"coscienza della vita"""", cioè dalla scoperta della conoscenza non razionale del senso della vita, che da sempre sostiene la vita degli uomini comuni, l'unica in grado di attribuire all'esistenza finita il senso dell'infinito. Fu così che la fede dei semplici diventò la fede di Tolstoj, e non solo la fede, ma la loro stessa vita, che egli volle condividere rompendo con il proprio ambiente e con la stessa famiglia." -
Lampada a se stessi. Letture tra università e carcere
A Bologna, da dieci anni, più volte al mese un gruppo di giovani, studenti universitari e non, si riunisce per leggere insieme dei testi, e riproporre poi le medesime letture nel contesto del carcere della Dozza. Sono coordinati da Pier Cesare Bori, professore di Filosofia morale. Leggono pagine di autori che spaziano da Lao-Tse al Vangelo, dal poeta sufi R?m? al quacchero George Fox. Da autori del buddismo classico, a declinazioni contemporanee quale quella proposta dal monaco vietnamita Thich Nhat Hahn. Da Marco Aurelio a Simone Weil, passando per Platone, Gandhi, Kierkegaard. Testi filosofici e sapienziali, ma anche letterari (Tolstoj, Flannery 'O Connor, o i più recenti Ian Mc Ewan e Amos Oz). Passi capaci di smuovere le coscienze, e lanciare la sfida di grandi domande. Sia fuori che dentro il carcere, il gruppo riflette su quel che va leggendo e si interroga: sulla felicità, l'amore, la fiducia, la libertà. Il libro inanella una scelta dei brani e alcune delle domande che ne sono il corollario. Viene a comporsi l'ordito di una particolare solidarietà umana. Solidarietà che è il motore non solo del lavoro pedagogico nel contesto carcerario, ma dell'anima più autentica di ogni vero lettore. Qualcuno che oltre a nutrire se stesso, è depositario di un patrimonio da condividere con altri. -
Dall'immagine alla somiglianza
Intorno al tema della dignità dell'uomo ""fatto ad immagine e somiglianza di Dio"""", Pier Cesare Bori, con Martino Patti, ha raccolto testi d'autore dagli inizi della tradizione cristiana ai nostri giorni. La domanda intorno alla quale ruotano le riflessioni è: che cos'è l'uomo? La risposta tende a differenziarsi secondo che sia privilegiata l'interpretazione cristologica o quella ontologico-filosofica dell'imago Dei, assumendo perciò ora la concezione storico-salvifica ora una prospettiva universalistica e pluralistica. Tuttavia a questa tensione dualista si accompagna la ricerca di una risoluzione che comprenda gli opposti senza abolirli; """"un modo mistico, un atto spirituale e vitale che deve procedere da un rivolgimento-spostamento di tutto l'essere verso la realtà, una e totale""""."" -
Diario di fabbrica
Le note diaristiche tracciate da Simone Weil su un quaderno nei mesi della sua esperienza come operaia tra 1934 e 1935 non erano destinate alla pubblicazione. Edite postume nel 1951, fecero da premessa a una raccolta di saggi e lettere sulla condizione operaia. Tale scelta ha tuttavia condizionato la lettura del ""Diario di fabbrica"""", riducendolo a pura registrazione del vissuto dell'autrice o a mero documento sull'oppressione subita dagli operai, e ne ha intralciato la percezione come opera narrativa di straordinario valore artistico per forma e contenuti. Questo è l'intento con cui lo si ripropone in una nuova traduzione arricchita da un apparato di note che fa luce sul contesto storico e sulle procedure di lavoro nell'industria dei primi decenni del XX secolo."" -
Teologia e natura
Siamo qui difronte a un vero e proprio commiato dalla teologia, avverte Pier Cesare Bori nella postfazione alla presente raccolta di saggi emersoniana. La sintesi cui Emerson approda, in virtù di quell'abbandono, attraverso una complessa e vastissima trama di fonti, non è l'eclettismo filosofico quanto, piuttosto, una sorta di espansione del linguaggio attinta, in particolare, dalla letteratura biblica sapienziale. Nella sfida apparentemente impossibile tra l'esaltazione delle pulsioni più creative dell'uomo e la concezione biblica tendente a insistere sull'obbedienza passiva del creato in direzione di un'ideale conformità del singolo con l'universo reale e con quello della Scrittura, emerge nell'Emerson di queste pagine una prospettiva di dilatazione e metamorfosi della tradizione biblica stessa che si risolve con un'eccezionale simmetria di leggi naturali e rivelate, conoscenza storica e conoscenza della natura. -
La leggenda del prete Gianni
A partire dal XII secolo si diffuse in Europa la convinzione che in Oriente, oltre i confini dei territori noti e alle spalle dei popoli nemici, si trovasse il regno di uno sconosciuto re e sacerdote cristiano da cui l’Occidente avrebbe ricevuto sostegno, prima contro l’Islam e poi contro i Mongoli. La fiducia nella sua esistenza trasse conferma dall’improvvisa comparsa di una sorta di lettera circolare – ovviamente un falso – inviata in versioni differenti dal Prete Gianni all’Imperatore d’Oriente, al Re di Francia, all’imperatore Federico I Barbarossa e al Papa. Questa lettera ebbe una fortuna straordinaria e la leggenda del Prete Gianni trapassò in seguito nel mito esoterico; la ricerca del misterioso sovrano si spostò poi in Africa, intrecciandosi, agli inizi dell’età moderna, a quella del Santo Graal. Jacqueline Pirenne ci offre qui una risposta nuova e convincente sulle origini della leggenda e sulle finalità del misterioso documento. -
Intelligenza volse a settentrione. Umorismo e meditazioni buddiste
La parola, nella forma della narrativa, della prosa, del saggio e della poesia, correndo libera da una cultura a un'altra coinvolge il lettore in un gioco innocente di complicità, invitandolo ad affacciarsi su quell'ambito da cui la parola stessa è esclusa. Non è un libro che suscita un riso fragoroso e non è neppure una collezione di arguzie. Piuttosto, sulle ali leggere dell'ironia, ci accosta al Mistero con una lieta meraviglia che nulla toglie alla sua profondità e serietà. -
L' amato presente. L'esperienza della misericordia
Le tre meditazioni di padre Lepori, predicate agli annuali esercizi per sacerdoti proposti da Comunione e Liberazione, partono dall'esperienza della misericordia del Padre per condurci ad una rilettura dei Vangeli intesa a concepire noi stessi come uomini che vivono alla presenza di Cristo, consapevoli di essere oggetto di un amore che nessun altro può rivolgerci. -
Il mondo come lo vedo io
Ricercatore assai noto, divulgatore e apprezzato conferenziere, Enrico Medi fu profondo testimone di vita cristiana e di impegno sociale. Il 26 maggio 1996 è stata introdotta la sua causa di Beatificazione. Il volume raccoglie un ciclo di lezioni di aggiornamento scientifico tenute presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Roma (Angelicum). L’autore offre, insieme a una visione scientifica del cosmo proposta ad un livello accessibile all’uditorio, la sua visione sapienziale di scienziato credente che rilegge “teologicamente” la natura con le sue leggi, accostando anche certi aspetti ontologici che sono propriamente filosofici più che teologici. Nell’ultimo testo di congedo, con il quale il libro si chiude, egli riporta la sua personale testimonianza di uomo messo alla prova da una malattia vissuta nella luce della fede. -
Viaggio in Himalaya. Un agnostico, un comunista, un cattolico discutono durante un'ascensione nelle montagne dell'Hindu Kush. Ediz. illustrata
Sullo sfondo della prima ascensione al monte Saraghrar (7350 metri), in Pakistan, realizzata nel 1959, il volume riporta le discussioni e le riflessioni a carattere antropologico, sociale, politico e religioso tra Fosco Maraini, Franco Alletto (uno dei partecipanti alla Spedizione) e l'autore: un agnostico, un comunista e un cattolico. Anche gli altri componenti della spedizione hanno partecipato a quelle discussioni, ognuno apportando il proprio contributo esprimendo domande e dubbi, nel tentativo di risolvere, per lo meno a loro stessi, i problemi del mondo. I temi trattati sono essenzialmente quelli che la società e l'ambiente allora sollecitavano in modo pressante, problematiche che ognuno dei partecipanti aveva dentro di sé e che si erano imperiosamente riproposte in contatto con una realtà che non poteva lasciare indifferenti. Allo stesso tempo anche la ricerca di una via di salita verso la cima del monte, l'installazione dei vari campi, l'approvvigionamento, l'assuefazione all'altitudine, il rapporto con le autorità del Paese e con i portatori divennero questioni che esigevano una risposta immediata per il buon esito della spedizione. Nella seconda parte, intitolata ""Cinquanta anni dopo"""", l'autore riferisce come si sono evoluti i fatti di cui il gruppo aveva appassionatamente discusso quasi mezzo secolo prima riguardo al progresso, al sottosviluppo, all'Islam, al comunismo, alla politica, al senso religioso in assoluto e in relazione alla società occidentale."" -
Come figlio. Come padre. Come madre. Adozione e affido
Dopo Ho sete, per piacere e Perché ti amo, dedicati al rapporto genitoriale e coniugale, Vittoria Maioli Sanese propone questa raccolta di riflessioni e dialoghi, frutto della sua più che trentennale esperienza di relazione e di aiuto ai genitori che hanno scelto l’adozione e l’affido come espressione della loro fecondità. Il testo non si propone di essere un manuale teorico e di istruzioni, quanto una compagnia all’esperienza, la condivisione di una ricerca e di un percorso così complesso e particolare in cui l’autrice ci guida con la passione e la commozione che le sono proprie. -
Nati da Abramo. Un'ebrea, un cristiano e un musulmano: dalla conoscenza al dialogo
Il libro raccoglie le testimonianze di tre persone che per circostanze della loro vita e della loro professione vivono concretamente il dialogo interreligioso e interculturale mostrando che è possibile superare le molte ristrettezze solitamente prevalenti attorno a questo tema: superficialità buonista e ostilità preconcetta. Il valore di queste pagine attinge all'esperienza viva e sofferta di donne e uomini in carne e ossa, paradossale e contraddittoria, com'è normalmente la vita di ognuno. Dalle loro voci emerge qualcosa di nuovo. Non sono tutte rose e fiori, ma neppure catastrofi apocalittiche. È un viaggio arduo e complesso che ha nel suo orizzonte un possibile riavvicinamento e lascia spazio alla speranza. -
Anàmnesis. Vol. 3/2: L' Eucarestia. Teologia e storia della celebrazione
Il Concilio Vaticano II ha riportato in modo nuovo la liturgia alla coscienza ecclesiale. Quest’opera viene pensata per una conoscenza vera della liturgia, che non può arrestarsi alla pura ricerca scientifica sul piano storico delle origini, delle fonti, dell’evoluzione o dell’involuzione delle formule o dei riti. Piano dell’opera: La Liturgia, momento nella storia della salvezza; La Liturgia, panorama storico generale; I sacramenti. Teologia e storia della celebrazione; Eucaristia. Teologia e storia della celebrazione; Le Liturgie orientali (in preparazione); Liturgia delle Ore; L’anno liturgico. Storia, teologia e celebrazione; I sacramentali e le benedizioni. -
Anàmnesis. Vol. 6: L' anno liturgico. Storia, teologia e celebrazione
Il Concilio Vaticano II ha riportato in modo nuovo la liturgia alla coscienza ecclesiale. Quest’opera viene pensata per una conoscenza vera della liturgia, che non può arrestarsi alla pura ricerca scientifica sul piano storico delle origini, delle fonti, dell’evoluzione o dell’involuzione delle formule o dei riti. Piano dell’opera: La Liturgia, momento nella storia della salvezza; La Liturgia, panorama storico generale; I sacramenti. Teologia e storia della celebrazione; Eucaristia. Teologia e storia della celebrazione; Le Liturgie orientali (in preparazione); Liturgia delle Ore; L’anno liturgico. Storia, teologia e celebrazione; I sacramentali e le benedizioni.