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Nilde Iotti nella storia della Repubblica. Donne, politica e istituzioni
Il volume nasce dal convegno ""Nilde Iotti nella storia della Repubblica. Donne, politica, istituzioni"""" (Roma, 22 ottobre 2020), organizzato dalla Fondazione Gramsci e dalla Fondazione Nilde Iotti. A cominciare dalla sua partecipazione alla Resistenza nei Gruppi di difesa della donna fino alla presidenza della Camera dei deputati, passando per l'Assemblea costituente, il movimento delle donne e l'Unione donne italiane, la Direzione del Partito comunista italiano, le grandi riforme degli anni Settanta, la lunga attività nel Parlamento nazionale e nel Parlamento europeo, Nilde Iotti (1920-1999) è stata una protagonista della storia italiana contemporanea. I contributi qui proposti, caratterizzati da differenti approcci e prospettive, affrontano snodi e questioni fondamentali per ricostruirne la biografia politica e intellettuale nel centenario della nascita."" -
La cultura americana e il PCI. Intellettuali ed esperti di fronte alla «questione comunista» (1964-1981)
Il volume ripercorre le tappe dell'evoluzione del dibattito sul comunismo italiano negli Stati Uniti all'interno della comunità accademica, dei think tank e delle reti informali con lo scopo di analizzare la pluralità di voci che vi presero parte e misurare la loro capacità di influenzare l'azione di Washington.Durante la Guerra fredda, la ""questione comunista"""" fu centrale nel rapporto tra gli Stati Uniti e l'Italia. Sul piano politico, la fase acuta del confronto con l'Unione Sovietica coincise con l'impegno di Washington di arginare con ogni mezzo la forza del Partito comunista italiano. L'avvio della Distensione internazionale e l'allentamento dello scontro ideologico tra i blocchi del mondo bipolare, tuttavia, fornirono agli Stati Uniti l'occasione per ripensare lo sforzo anticomunista, definire strategie diverse dal passato e avviare un dialogo con i dirigenti dei partiti comunisti in Europa occidentale. Nel caso italiano, ciò fu facilitato anche dai cambiamenti nella linea politica interna ed estera che il gruppo dirigente del PCI portò avanti nel corso degli anni Settanta e dall'avvicinamento dei comunisti al governo del paese alla fine di quel decennio. Divisi fra detrattori e possibilisti, gli osservatori statunitensi proposero letture divergenti della questione comunista in Italia, dei suoi risvolti sugli equilibri politici interni e sul piano internazionale."" -
La guerra civile in Libia. Dalla caduta di Gheddafi al governo Draghi (2011-2021)
Il volume ricostruisce i momenti cruciali della guerra civile in Libia per rispondere alle principali domande che attraversano il dibattito accademico e politico, tra cui il ruolo dell'Italia nella crisi libica, le scelte strategiche di Obama, Trump e Biden, il ruolo di Egitto, Russia, Francia, Arabia Saudita, Turchia, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, la rivalità tra Italia e Francia nel Mediterraneo, e la penetrazione dell'ISIS. L'autrice propone una periodizzazione del conflitto in quattro fasi. La prima, denominata ""periodo dei fallimenti elettorali"""", comincia nell'ottobre 2011, quando si conclude l'intervento della NATO, e termina con le elezioni del giugno 2014. La seconda, detta """"periodo del collasso"""", è compresa tra l'agosto 2014 e il dicembre 2015, mese della forma dell'accordo di Skhirat. La terza, o """"periodo della rivalità tra Haftar e al-Serraj"""", ha inizio nel marzo 2016 e giunge fino all'offensiva del generale Haftar contro Tripoli dell'aprile 2019. La quarta, o dell'""""inversione degli equilibri"""", va dall'intervento della Turchia in Libia al anco del governo di Tripoli, nel novembre 2019, no ai primi mesi del governo Draghi (maggio 2021). L'excursus di questi complessi dieci anni apre a una riflessione sui possibili scenari a breve termine di un conflitto che fa parte di un contrasto ancor più grande e articolato per il predominio nel Mediterraneo."" -
Libertà di parola. Cittadinanza e avvocatura
Il volume pone in relazione due ambiti tematici che possono a prima vista sembrare tra loro lontani o disconnessi: la cittadinanza e l'avvocatura. La prima garantisce poteri di partecipazione alla produzione e applicazione della norma che regola la convivenza, la seconda offre assistenza per contribuire al processo che decide la norma individuale sul caso concreto e controverso. Per riallacciare il cittadino all'avvocato, il libro mette in gioco una nozione che è propria della cultura greca classica, la parresia. Essa non è mera libertà del parlare, ma è soprattutto una facoltà e una libertà qualificata. È pertanto manifestazione di un soggetto che non china il capo dinanzi al comando, ma che, anzi, a capo eretto si contrappone e chiede esplicitamente di partecipare e di condividere la produzione di una norma comune. -
Le intenzioni del poeta. L'opera in versi di Federico Hindermann. Con il carteggio Hindermann-Contini
"Le intenzioni del poeta"""" è il primo studio complessivo dell'opera in versi di Federico Hindermann (1921-2012). Nato a Biella, nel 1931 si trasferì con la famiglia nella Svizzera tedesca, dove trascorse il resto della vita. Fu giornalista, traduttore, professore universitario, dirigente editoriale. Soltanto a cinquant'anni elesse l'italiano - lingua materna - a lingua esclusiva della poesia. Le sue raccolte uscirono in Italia presso Mondadori, Scheiwiller e Guanda. Personaggio riservato, intese la poesia come luogo di indagine personale, riconducendovi una vasta cultura scientifica, filosofica e letteraria, nonché un'accesa sensibilità per il mondo naturale. Le intenzioni del poeta sono esaminate attraverso la sua opera, la sua biblioteca, il suo archivio e il legame con importanti intellettuali europei, come Pietro Citati, Albert Béguin, Hans Urs von Balthasar e Gianfranco Contini, con il quale tenne un carteggio incluso nel volume." -
Storia del realismo nelle arti visive. Vol. 1: 1830-1917.
Il volume è la traduzione della prima parte di World History of Realism in Visual Arts 1830-1990 (2013) ed è dedicato alle origini del Realismo, del quale ricostruisce la storia nelle arti visive sino alla Rivoluzione d'ottobre del 1917. Con l'intento di dipanare le talvolta complesse e spesso contraddittorie definizioni date dalla critica al movimento, il testo ne approfondisce i prodromi a partire dalla cosiddetta bataille realiste. Da tale dibattito, sorto in Francia nel corso degli anni Cinquanta del XIX secolo, si sono poi generate le diverse correnti nazionali del Realismo, del Naturalismo e dell'arte socialista in Europa e in America. Nel libro sono delineati gli sviluppi delle varie scuole nonché la molteplicità delle loro concezioni e riprese internazionali in pittura, in scultura e nelle arti grafiche. -
Fiducia ed etica pubblica. Una prospettiva fenomenologica
L'etica pubblica si occupa dell'intreccio di relazioni ed equilibri che legano i cittadini, le istituzioni, la società civile e le comunità. Per essere efficace, questa riflessione deve abbandonare il formalismo dei ragionamenti astratti e ripartire dalle esperienze concrete che definiscono lo spazio pubblico. Il libro si interroga su tale dimensione densa di dilemmi morali dall'angolazione offerta dall'esperienza della fiducia, osservata nelle sue dimensioni interpersonali e sociali, e dal problema della convivenza interraziale. Attingendo agli strumenti metodologici della fenomenologia, si esplorano le dinamiche, le motivazioni, le intenzionalità che danno vita allo spazio pubblico. La fiducia emerge così non come mero sentimento funzionale alla coesione sociale, ma come chiave per riscoprire l'intima vitalità e creatività della vita comunitaria. -
Il miraggio del Levante. Genova e gli ebrei nel Seicento
Nel XVII secolo la Repubblica di Genova è uno Stato in fermento, sempre più insofferente al legame con la Spagna e desideroso di affacciarsi su nuovi sbocchi commerciali globali. Con il portofranco del 1654 il governo genovese apre le porte all'immigrazione ebraica, vista come un importante tassello per rilanciare i traffici con il mondo ottomano. La devastante peste del 1656-57 mina irrimediabilmente le ambizioni genovesi ma non ferma l'arrivo in città degli ebrei, che danno vita a una comunità fragile, la cui esistenza sarà più volte messa in discussione negli anni a venire. Le vicende di una minoranza religiosa in continua negoziazione con le autorità cittadine diventano la chiave di lettura per interpretare la delicata stagione politica, economica e sociale di una piccola repubblica che, nel panorama europeo degli Stati ""nazionali"""" e assolutisti, rappresentava essa stessa una minoranza. Parallelamente, sono messe in luce parabole personali e dinamiche collettive all'interno di una comunità ebraica che, sebbene per decenni non sia riuscita a radicarsi e a prosperare come accadeva in altre realtà italiane ed europee, dimostrò grande attitudine alla resilienza e una continua capacità di rinnovamento."" -
Separazioni e divorzi nel lungo Ottocento torinese. La conflittualità coniugale. 1798-1915
La conflittualità coniugale nel lungo XIX secolo costituisce una tematica ancora poco affrontata all'interno del panorama storiografico italiano. In questo libro, essa rappresenta la lente, inedita, attraverso cui osservare le grandi trasformazioni politiche, culturali, sociali ed economiche di quel periodo, verificando le modalità con cui i ceti medi e anche quelli popolari vissero nel concreto tali esperienze. La vita intima e familiare di migliaia di mogli e mariti infelici, infatti, attraversò, a sua volta influenzandone gli esiti, le cesure rivoluzionarie, ma anche mutamenti di più lungo periodo come quelli recati dalla modernizzazione liberale, dall'emergere di nuove discipline scientifiche e di pratiche politiche di massa, dall'avvio del movimento femminista e del processo di industrializzazione. Alle soglie della Grande Guerra, la separazione, lungi dall'essere una tabula rasa come il sentire comune spesso propone, era ormai carica di accezioni e di riferimenti ideologici intrecciati con l'esperienza storica più generale dell'Italia ottocentesca. -
Tradurre nell'Italia del Risorgimento. Le culture straniere e le idee di nazione
Durante il Risorgimento nel nostro paese furono tradotti moltissimi libri stranieri, che si affiancarono ai più noti riferimenti della storia e della letteratura autoctone nel plasmare e influenzare la formazione e la maturazione delle idee di nazione e nazionalismo. Al fine di ricostruire l’immaginario del mondo nazional-liberale, l’autrice individua e analizza quello che definisce il “canone in traduzione” della prima metà dell’Ottocento, cioè testi – romanzi soprattutto, ma non solo – che, adottati e adattati tramite manipolazioni varie, riuscirono a parlare al cuore e all’intelletto dei lettori e a fornire loro preziose chiavi di lettura del presente e del passato, arricchendone gli specifici valori sociali, religiosi, politici e consentendo l’inserimento dell’idea d’Italia nello spazio plurale dell’Europa e del mondo. Fu infatti grazie all’opera di alcuni illuminati editori se l’offerta culturale italiana venne modernizzata e variata, fino a raggiungere pubblici nuovi: le traduzioni da loro proposte – come dimostrano ristampe, riedizioni e contraffazioni – veicolarono nella penisola idee e contesti d’oltralpe, che arrivarono a una diffusione analoga a quella documentata in relazione ai testi del nostro mainstream. -
Il bambino espressivo. Teorie e buone pratiche per gli educatori
Il volume, rivolto in particolare - ma non solo - a educatori, genitori e insegnanti di bambine e bambini tra 0 e 6 anni, valorizza l'espressività come dimensione fondamentale per la crescita, come diritto di manifestarsi al mondo. Essa è infatti quel complesso di fenomeni che ci permette, gradualmente, di dare forma al nostro ""essere possibile"""" combattendo le fragilità, il camminare da saltimbanchi lungo un filo sospeso sul vuoto, per poter dire """"noi ci siamo"""". Il testo offre strumenti per acuire lo sguardo verso gli stili corporei e vocali - ma anche cognitivi - con i quali i bambini abitano il mondo e suggerisce strategie che li accompagnino verso la costruzione di fantasie e bellezze rivelatrici di verità e di saperi, da alimentare per tutto l'arco della vita. La ricerca di senso all'esistenza passa attraverso la coscienza graduale di quanto siamo irripetibili, unici: ma questo può avvenire solo grazie allo scambio con l'altro e al confronto con le differenze di cui è portatore. Le arti sono in tal senso una strada praticabile da tutti: ogni azione umana può assumere le fattezze dell'arte, """"artificarsi"""", se persegue, insieme a obiettivi funzionali, il desiderio di costruire il """"bello"""", che è anche il """"buono"""" per sé e per il mondo."" -
Migrazione, donne, diritti. Orizzonti di pace per il mondo contemporaneo
Popoli come i curdi, gli armeni, i siriani, i senegalesi, i nigeriani, i maliani, gli iracheni, gli afghani, soltanto per citarne alcuni, hanno generato flussi migratori che non possono essere fermati, ma di cui vanno riconosciute le cause, che spaziano da quelle economiche e politiche ai conflitti armati. In particolare, le migrazioni femminili necessitano oggi di una particolare sensibilità sociale. Non perché il fenomeno non si verificasse anche in epoche passate, ma perché diversa è ora la consapevolezza delle problematiche e delle criticità vissute dalle donne, soprattutto se in fuga da zone di conflitto. Il dibattito sociologico può sviluppare in tal senso un'intelligenza del presente e dei suoi sviluppi con riferimento alle donne rifugiate e alla loro potenzialità di diventare attrici di pace e sicurezza, in conformità con le indicazioni della normativa internazionale, in particolare della Risoluzione del Consiglio di sicurezza 1325 del 2000. -
L' educatore professionale oggi. Formazione, competenze, esperienze
La legge 27 dicembre 2017, n. 205, entrata in vigore il 1° gennaio 2018, definisce il profilo dell'educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista, figure che operano nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, con persone di ogni età. Questi servizi educativi sono rivolti a promuovere e sostenere la crescita educativa sia del bambino, nella prospettiva del sistema integrato 0/6, sia del minore o adulto che vive una situazione di difficoltà e che ha quindi bisogno di un supporto per l'elaborazione di un progetto di vita coerente con la sua maturazione personale. Un gruppo di ricercatori di area pedagogica ha condotto una ricerca sul profilo professionale dell'educatore, mettendo a confronto il punto di vista degli educatori in servizio e degli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze dell'educazione. I risultati di tale indagine, presentati nel volume in modo analitico, sono introdotti da contributi teorici che offrono spunti di riflessione sulle competenze richieste all'educatore professionale per la realizzazione di percorsi formativi congruenti con la complessità di una professione in continuo divenire. -
I valori in educazione e in pedagogia
Il volume tratta di uno degli oggetti principali, più controversi e, oggi, maggiormente problematici, della ricerca e della teorizzazione pedagogica: i valori.I valori costituiscono l'asse portante di ciascuna teoria pedagogica: il topos in cui si decidono sia i suoi contenuti, sia il suo impianto epistemologico, sia la sua legittimità pratico-direttiva, sia la sua capacità di risultare 'persuasiva'. Ma sono anche la materia su cui più duramente si sono combattute le diverse teorie e scuole pedagogiche. Se, infatti, la nozione di valore, implicando esclusività e assolutezza, è polemogena, ancora più lo sono le imputazioni di valore in campo pedagogico, dato che l'educazione rappresenta un formidabile strumento di potere culturale, sociale e politico proprio grazie ai valori che è in grado di diffondere e di realizzare. E però, a conferire grande attualità al tema pedagogico dei valori è il pluralismo axiologico, che sempre più caratterizza le nostre società globalizzate e multiculturali. Oggi non disponiamo di un 'pacchetto' di valori sufficientemente condiviso al quale fare riferimento per delineare interventi e progetti istituzionali (pubblici) di educazione. Di qui la necessità di tornare a porre e ad affrontare il problema teorico della determinazione dei valori educativi. Ma anche di tentare e saggiare sue nuove, inedite formulazioni. -
Teologia fondamentale. Il Lógos tra comprendere e credere
La teologia fondamentale osserva la realtà di Dio che si rivela all'uomo e la meraviglia che l'uomo gli risponda con fede. È, dunque, una disciplina aperta, dialogica, scientifica (Dei Verbum 5). Il volume dimostra il fatto che Dio è oltre l'essere, come la luce (Gv 1,9; DV 4), e che Gesù Cristo ha iniziato a rivelarlo in un linguaggio umano che oggi si ascolta nel respiro della Chiesa, per l'opera dello Spirito Santo nei credenti. Alla teologia fondamentale del XXI secolo vengono assegnati pertanto due compiti: custodire il fondamento (Dio c'è) e renderlo comunicabile e comprensibile agli uomini e alle donne di oggi (Dio c'è se lo si testimonia). Infine, il libro propone una teologia fondamentale «sotto la Croce», quella che nasce dal centurione pagano: il primo a confessare la divinità del Crocifisso osservandone il morire (Mc 15,39), preludio alla sua risurrezione. Prefazione di Zeljko Tanjic. -
La moda e il corpo. Teorie, concetti, prospettive critiche
Il libro esamina i vari aspetti attraverso cui è possibile intendere oggi la moda nell'ambito delle scienze sociali e umane, a partire dal suo intreccio indissolubile con il corpo. Dai fondamenti classici della sociologia ai concetti contemporanei della Fashion Theory, sino alle problematiche introdotte dalla pandemia, il volume mostra come la moda traduca le molteplici tensioni dei corpi nella società: da un lato, ha seguito le espropriazioni e le appropriazioni culturali e sociali nella storia dell'umanità; dall'altro, esprime gli incontri, le mescolanze e gli incroci di segni e culture, soprattutto nell'odierno mondo iperconnesso. La crisi pandemica ha poi confermato che è sempre meno credibile lo stereotipo della moda come sistema futile e superficiale e che in essa vivono invece questioni relative all'inclusione sociale, al genere, alle generazioni, alle diverse abilità del corpo, insieme alla preoccupazione globale nei confronti della sostenibilità etica ed estetica dei nostri comportamenti produttivi, comunicativi e di consumo. La moda rappresenta insomma molto più che una semplice ""questione di abiti"""" e apre la nozione di cultura alla molteplicità e alla complessità."" -
Franz Brentano. Mente, coscienza, realtà
Franz Brentano (1838-1917) è oggi considerato uno tra i più influenti filosofi e psicologi del XIX secolo. Maestro di Husserl e Freud, influenzò Heidegger, Meinong e la sua ontologia, la psicologia della forma, i giovani Moore e Russell, l'etica di Scheler e Hartmann, ed ebbe un ruolo cruciale nella fondazione della ""filosofia austriaca"""". All'origine del movimento fenomenologico e della tradizione analitica, il suo concetto di intenzionalità rimane un tema centrale nella filosofia della mente contemporanea. Brentano non si limitò però allo studio dei fenomeni mentali; fu un pensatore acuto e innovativo in diversi campi della filosofia. Recenti dibattiti in ambito metaetico e metafisico, sulle origini della filosofia analitica e sul problema della coscienza evidenziano una forte ripresa di interesse per il suo pensiero. Articolato secondo un filo conduttore cronologico, il volume tiene in considerazione lo stato attuale delle ricerche su Brentano sia nella tradizione analitica sia in quella fenomenologica, rivolgendosi a tutti coloro che vogliano approfondire, o semplicemente avviare, la conoscenza di questo filosofo divenuto ormai un classico del pensiero occidentale."" -
Elementi di geoarcheologia. Minerali, sedimenti, suoli
La geoarcheologia è la disciplina che unisce i metodi dell'archeologia e delle scienze della Terra per spiegare come si sono formate le stratificazioni archeologiche e ricostruire le relazioni tra i gruppi umani del passato e il territorio in cui vivevano. Il volume fornisce i primi fondamenti di questo segmento dell'archeologia contemporanea, riassumendo i concetti relativi alle materie prime (minerali e rocce), ai sedimenti, ai suoli e alla stratigrafia. Arricchito di oltre 250 immagini disponibili online, il testo è rivolto a studenti universitari di formazione umanistica e a chiunque voglia avvicinarsi alla materia. -
Il movimento brasiliano Sem terra. Una lunga lotta contadina contro il latifondo e le multinazionali
Il Movimento dos trabalhadores rurais sem terra (MST) è uno dei movimenti sociali più importanti dell'America Latina. È presente in tutto il Brasile e si batte per la riforma agraria e per un'agricoltura sostenibile. Promuove l'occupazione delle terre incolte in uno dei pochi paesi al mondo dove non è mai stata attuata una riforma agraria. Organizza più di 600.000 famiglie di piccoli contadini nelle sue comunità rurali ed esercita una profonda influenza sulla vita politica e culturale brasiliana. Ma ha anche riacceso un antico conflitto attorno alla proprietà della terra provocando una serie di violenti scontri tra contadini, forze di polizia e milizie private dei grandi proprietari terrieri. È stato uno dei soggetti fondatori della Via Campesina, che coordina centinaia di organizzazioni di lavoratori rurali in tutto il mondo, e che su scala globale promuove la mobilitazione contro le politiche dell'Organizzazione mondiale del commercio. Il volume racconta la storia e la vita interna del MST: una testimonianza di quella vigorosa rinascita dei movimenti contadini che si sta registrando da alcuni decenni e che rappresenta una delle forme più estese e mature d'opposizione al sistema neoliberista. -
Il «Decameron» di Pasolini, storia di un sogno
Il ""Decameron"""" (1971), punto di svolta della poetica di Pasolini, è un’opera in movimento, aperta, che per essere compresa va analizzata in tutte le fasi del processo creativo, all’interno del laboratorio dell’autore, dalla prima ideazione fino alla realizzazione del film; ed è allo stesso tempo un capolavoro del cinema e uno straordinario documento della ricezione di Boccaccio nella cultura del Novecento. Il volume, attraverso un accurato esame dei materiali preparatori – il trattamento, la sceneggiatura e soprattutto il copione di scena utilizzato sul set –, ne ripercorre la storia prima, durante, dentro e (in misura limitata) anche dopo. Un’attenzione speciale viene riservata ai luoghi scelti per le riprese, agli interpreti, ai riferimenti iconografici, alla colonna sonora, alla contaminazione degli stili, delle lingue e dei linguaggi.""