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I luoghi della cultura
Gli intellettuali italiani del Novecento dove si ritrovavano per fare programmi, organizzare incontri, fondare riviste e ideare collane editoriali? Il volume ripercorre la storia dei luoghi della cultura nel nostro paese, individuando il modo concreto nel quale gli intellettuali agirono nella società, al di là degli strumenti tradizionali della letteratura, dell'arte, della scienza, spingendosi perfino a utilizzare i mezzi propri della politica. Fu infatti nel contesto delle trasformazioni economiche e sociali avvenute tra XIX e XX secolo che si determinò il passaggio dal letterato ottocentesco all'intellettuale, organizzatore di cultura e partecipe della vita sociale e politica, disposto anche ad abbandonare la propria professione per divenire un politico tout court. Nell'Italia dello scorso secolo la presenza sulla scena pubblica degli intellettuali e delle istituzioni alle quali diedero vita ha conosciuto momenti diversi, accentuandosi o attenuandosi, e caratterizzandosi al di fuori o all'interno dello Stato. Il libro ne segue le vicende fino alla costituzione del ministero per i Beni culturali e ambientali nel 1975 e alla riorganizzazione del finanziamento statale agli enti culturali. -
La palla al balzo. Dieci viaggi nella letteratura e nell'immaginario del Novecento
Nel lavoro di uno studioso di letteratura si dà spesso una sorta di pas double : da un lato i progetti organici e le costruzioni complesse, a campitura più o meno larga; dall'altro le scritture occasionali scaturite da miscellanee, conferenze, congressi. In taluni casi queste ultime vengono affrontate un po' controvoglia, e per lo più contro il tempo; altre volte, però, sembrano creare le condizioni ideali per viaggi inquieti e defatiganti attraverso opere che non ci si sognerebbe mai di discutere e forse nemmeno di leggere. Insperati flirt con i libri, cose divertenti che non farai mai più, scorribande creative fuori dallo studiolo accademico: lì dove è consentito piantare le tende e qualche errante radice. I saggi contenuti nel volume appartengono a questa seconda e non bene identificata specie: dalle crociere di Wallace e di Warhol sulla ""nave dell'amore"""" alla cosmologia del dolore nella narrativa di Roth, passando per altri episodi di storia della cultura e dell'immaginario (i taccuini di Chatwin, la commedia dell'Italia agra, il processo d'An - nunzio-Scarpetta, la conquista letteraria dello spazio, la rilettura grottesca dell'apocalisse zombie, le rotte latinoamericane del cinema...), i capitoli del libro suggeriscono che prendere qualche palla al balzo costituisce un modo legittimo e proficuo per esercitare il """"secondo mestiere"""" del critico."" -
L' uovo di Dante
Tutto quello che avreste voluto sapere su Dante Alighieri (ma non avete mai osato chiedere). Il mito di un autore si fonda non solo sul suo peso culturale ma anche, e talvolta soltanto, sulle notizie riguardanti la sua vita. Vere o false poco importa, conta che siano memorabili e, se possibile, divertenti. Figuriamoci cosa succede con lo scrittore più rappresentativo della letteratura italiana. La collezione di aneddoti qui riunita presenta molte immagini che lo riguardano, quasi delle istantanee scattate di sorpresa. Ne risulta un Dante per tutte le stagioni, ora fedele ai ritratti ufficiali eseguiti dai biografi ora lontano da quanto ci si aspetta dalla lettura delle sue opere e dagli studi specialistici. Raggruppati per temi, introdotti e accompagnati da riflessioni critiche, gli aneddoti raccontano il percorso storico della ricezione del profilo intellettuale del poeta. Dal ruvido cortigiano al mago; dal disinibito amante all'autore impegnato a scrivere la Commedia e a vigilarla perfino dall'oltretomba. Per arrivare infine al consulente gastronomico e alla vittima di dantisti accaniti. Non mancano i suoi movimentati rapporti con personaggi storici o d'invenzione, né si trascura un dettaglio apparentemente frivolo del suo aspetto, ma in realtà non del tutto innocente: la barba. Serio e faceto si danno la mano in un libro che tratta in modo articolato e accattivante un argomento assente da oltre un secolo nell'affollato panorama degli studi danteschi. ""L'uovo di Dante"""" apre una finestra su un paesaggio poco noto ma meritevole di essere guardato."" -
Sulle spalle di Gerione
Perché non chiedere a Joyce e Beckett, Borges e Cortázar, Primo Levi e Peter Weiss, Camus e Solzenicyn, Fellini e Celati quanto conta, a settecento anni dalla sua morte, Dante Alighieri nel nostro mondo? Alcuni tra i maggiori autori del Novecento - e oltre - si sono ispirati al poema sacro per riflettere sui grandi temi dell'aldiquà: il senso della vita, la responsabilità individuale, i limiti dell'umano, ma anche l'ascesa all'assoluto, la ricerca della libertà e l'amore a misura d'uomo. Nei loro testi l'irraggiungibile Beatrice scende dalla rosa celeste per incarnarsi in moglie sensuale, amante traditrice, ballerina, hostess, financo prostituta, mentre i Dante moderni errano per inferni contemporanei raramente illuminati da qualche raggio purgatoriale o paradisiaco, sempre in cerca di un momento di verità in cambio di una redenzione illusoria. ""Sulle spalle di Gerione"""" propone un affascinante percorso per le riscritture serie - e, a volte, beffarde - della Commedia nei secoli XX e XXI."" -
Pirandello e l'ossessione dantesca
Con quale rebus, nell'Uno, nessuno e centomila, Pirandello gioca a nascondino sfidando dal 1925 il suo lettore? Questo saggio critico, col piglio avvincente di uno scavo giornalistico, svela i tanti enigmi dell'ultimo romanzo pirandelliano, ricomponendo i tasselli musivi di un clamoroso archetipo occulto: Dante, incarnato dall'alter ego Vitangelo Moscarda e dal suo naso «che pende verso destra»; eroe di una commedia che parola per parola Pirandello riscrive allegoricamente nell'intreccio, nei personaggi, in oggetti e scenari. Sotto il segno della deformazione umoristica e della dissimulazione stilistica, nel sottosuolo del romanzo si muove, insomma, l'universo parallelo della nostra più nobile e dolente memoria letteraria: come Moscarda, anche Dante è infatti figlio idealista di un usuraio, orfano di madre in tenera età e col setto nasale deviato a destra. Anch'egli è in guerra di liberazione dalle prigionie del mondo, attirato da una sublime creatura femminile verso la luce ariosa della vita pura. -
L' infinito proliferare dell'essere. Poesia e immaginario in Andrea Zanzotto
Il volume contestualizza l'opera di Andrea Zanzotto entro un discorso di tipo filosofico e antropologico nel quale risulta centrale la nozione di ""immaginario"""", essendo la più adatta a descrivere alcune costellazioni tematiche che vi appaiono talvolta immutabili, altre volte soggette a trasformazioni tanto profonde quanto impercettibili. Dopo una prima analisi dell'idea zanzottiana di linguaggio come oggetto perennemente in bilico tra la sua natura di struttura antropologica e quella di strumento regolato dall'individuale arbitrio, il libro esamina la valenza filosofica della botanica e della geologia; questi due universi, infatti, forniscono a Zanzotto il lessico per definire un umore poetico che oscilla tra vitalismo panico e malinconia cronica. Infine viene presa in considerazione la categoria della spazialità, che vuole andare oltre quella di paesaggio, rendendo così giustizia allo spessore di una scrittura che corteggia la forma di un filosofare in versi. Dunque, qual è il vero tema della poesia zanzottiana? Per rispondere si rivela fondamentale l'approccio comparativo, grazie al quale si costruisce un dialogo tra Zanzotto e alcuni interlocutori privilegiati: i filosofi Deleuze, Guattari, Foucault; i poeti Bonnefoy, Ottieri, Montale e altri ancora."" -
Muselmänner
Dalle pagine di ""Se questo è un uomo"""" emerge una figura dal volto incerto e dai contorni slabbrati che svetta sopra il romanzo. È il Muselmann, l'uomo «in disfacimento», colui (ma anche colei) che ha così tanto sofferto da perdere i propri connotati umani. Ponendo un quesito prima ritenuto impensabile, Primo Levi si chiede: costui è ancora un uomo? Costei è ancora una donna? Nonostante la centralità nella geografia del lager attribuitagli da Levi - «sono loro, i Muselmänner, i sommersi, il nerbo del campo» -, gli studi al riguardo sono pochi e limitati. L'ipotesi su cui si basa invece questo volume è che il vero protagonista nascosto dell'opera sia proprio il Muselmann, il quale determina il sovvertimento di due miti fondanti della civiltà occidentale: la narrazione della Genesi e il mito di Ulisse nella versione dantesca. Le figure edeniche di Adamo ed Eva vengono sostituite dal Muselmann, dal non-uomo, che ne capovolge le caratteristiche fisiche, biologiche e psicologiche. Lo stesso avviene con l'Ulisse del canto XXVI dell'Inferno, simbolo della fede incrollabile nel progresso tramite il sapere; una fede destinata a spegnersi proprio ad Auschwitz."" -
Degno del cielo. Umanesimo plebeo e poetica del sacrificio in «Accattone» di Pasolini
Con questo libro dedicato ad ""Accattone"""" di Pasolini, dove il poeta civile è incorporato nelle vicende di un burino di borgata, Giona Tuccini compie una ricognizione critica che tocca i nervi scoperti di un capolavoro della cinematografia nostrana, spingendo l’indagine con profondità e leggerezza sull’umanesimo plebeo, sugli echi cristologici e sulle cadenze picaresche quali modelli maggiori e registri tematici di una tragedia scritta con la luce. Roma, anni Sessanta. Vittorio Cataldi è un pappone che per campare sfrutta la miseria altrui, finché incontra Stella, resta toccato dalla sua purezza e non riesce a farne mercato. L’itinerarium in charitate di quest’anima inetta all’amore è insieme il merito etico e poetico del film, restituito con eloquente chiarezza in un ampio affresco analitico in cui i fondi vitali di un popolo, praticamente ignoto ai nostri giorni, s’intrecciano alle morfologie del sacro e ritrovano il segno."" -
Romania e Italia: una difficile amicizia
La Prima guerra mondiale fu un punto di svolta e un passaggio cruciale per molti paesi. Lo scoppio delle ostilità condusse Romania e Italia a compiere scelte simili e a tentare di collaborare, spesso con molti ostacoli, sia nella prima fase di neutralità, sia nel corso del conflitto vero e proprio, sia durante la Conferenza della pace di Parigi. Il volume esamina i rapporti tra Romania e Italia nel periodo dalla Grande Guerra alla Conferenza della pace sulla base delle fonti diplomatiche e militari dei due paesi e delle principali potenze alleate, con l'intento di ricostruire un'articolata e complessa vicenda storica e far luce sull'insieme delle dinamiche del conflitto e della successiva riorganizzazione dell'Europa postbellica. -
Giulio Alfredo Maccacaro, scienziato militante
Giulio A. Maccacaro (1924-1977), ex partigiano, laureatosi in Medicina, da subito avviò coraggiose e spesso solitarie battaglie contro le baronie medico-universitarie. Divenuto direttore dell’Istituto di Biometria dell’Università di Milano, si occupò di metodi della statistica applicata alla medicina e alla ricerca delle cause ambientali e lavorative delle malattie, come la focomelia provocata dal talidomide, le conseguenze della nube tossica di Seveso, il cancro come malattia di classe. Pubblicò una controperizia sull’autopsia di Giuseppe Pinelli, nella quale dimostrava che non si era suicidato. Diresse la rivista “Sapere”, fondò le riviste “Medicina Democratica” ed “Epidemiologia e Prevenzione”, la collana “Medicina e Potere” di Feltrinelli, e scrisse per le principali testate italiane. Il volume ricostruisce il profilo biografico di uno scienziato-umanista che si distinse soprattutto per il suo impegno, oggi più che mai attuale, nel promuovere la salute pubblica a livello planetario, senza discriminazioni di sorta, in nome di un autentico principio di eguaglianza sociale. -
Etica per l'impresa. Risorse per la rinascita economica
Il libro affronta il tema dell'impresa da una prospettiva multidisciplinare. La filosofia e le scienze sociali si interrogano sul senso del lavoro imprenditoriale e sui caratteri che lo definiscono nelle società contemporanee. L'incontro tra etica, filosofia, economia e ricerca sociale origina nuove concettualizzazioni sul mondo delle imprese, delineando un orizzonte di riflessione su produzione, occupazione, mercato e azioni sociali, che apre a una prospettiva di umanesimo quale spazio relazionale e luogo di realizzazione personale. Per questa via, la crescita assume nuovi significati, in relazione alle sfide della lotta alle disuguaglianze e per la promozione di un autentico sviluppo umano. -
Gli istituti tecnici superiori Una sfida culturale per l'istruzione terziaria professionalizzante
Il libro presenta strumenti teorici e riflessioni per comprendere le specificità del modello formativo degli istituti tecnici superiori (ITS) e le opportunità che essi offrono per l'occupabilità e l'innovazione tecnologica.Nell'ambito dell'istruzione terziaria professionalizzante di ciclo breve, gli ITS mirano a cogliere il reale fabbisogno delle imprese e a tradurlo con il loro supporto in offerta formativa. Questo modello, che sta riscuotendo interesse, risulta basato su alcune attività caratterizzanti: la flessibilità organizzativa, didattica e progettuale; la governance a rete multi-stakeholder; l'intercettazione dell'innovazione. Il volume si colloca all'interno dei monitoraggi nazionali condotti da INDIRE per conto del ministero dell'Istruzione e delle analisi qualitative effettuate su un campione di 19 ITS che hanno visto il coinvolgimento di oltre 500 soggetti. Il testo fornisce una panoramica per chiunque intenda esaminare modelli organizzativi, pratiche, strumenti e tecnologie della didattica per il lavoro. -
Polarizzazione sociale e sicurezza urbana
Nuove forme di polarizzazione attraversano le nostre società, generando conflitti, alimentando paure, suscitando contese. Misconosciute quelle tradizionali, di origine socio-economica, dominano la scena polarizzazioni identitarie, che si vorrebbero le une contro le altre armate, in un gioco a somma zero. Lo spazio urbano, luogo privilegiato della convivenza e del conflitto sociale, è l’arena naturale di queste nuove forme di polarizzazione, delle loro rappresentazioni e delle politiche invocate o messe in atto per contrastarle. Il governo del territorio, in particolare, è chiamato a confrontarsi con le domande di sicurezza della cittadinanza generate dalle nuove forme di polarizzazione, scontando sempre più il divario tra cause globali e poteri locali. Il volume presenta i lavori preparatori e gli esiti della ricerca svolta sul tema dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, per conto della Regione Umbria, nell’ambito del Progetto BRIDGE – Building Resilience to Reduce Polarisation and Growing Extremism, finanziato dalla Commissione europea all’European Forum for Urban Security. -
Ipersonetto
Nel 1978 viene pubblicato, giusto nel mezzo del volume Il Galateo in Bosco di Andrea Zanzotto, il suo Ipersonetto. Da allora questo singolare minicanzoniere ha intrigato e talvolta messo in difficoltà critici e lettori per via della sua grande concentrazione tematica. Questo straordinario testo della nostra contemporaneità rompe al suo interno i vincoli delle regole imposte dallo statuto del sonetto e, pur rispettandole sul piano della forma, reinventa una nuova prospettiva nella quale al centro del discorso troviamo l'uomo contemporaneo con le perplessità, le crudeltà e anche le passioni che lo portano a riflettere sulla storia, sul corpo-psiche, sul testo e soprattutto sul bosco, luogo privilegiato della norma e della rottura della norma, che è anche il bosco del poeta, il Montello dove, egli afferma, «venne elaborato, come è notissimo, il Galateo di Giovanni della Casa; là si elaborarono nella Certosa e nell'Abbazia [...] rime e rime, versi italiani e latini». Questo ""omaggio"""" viene ripercorso con cura particolare dalla lettura - una vera e propria guida e un moderno commento - di Luigi Tassoni, che ci porta nella fitta trama dei riferimenti e nella dinamica di una scrittura poetica fra le più complesse e affascinanti di oggi."" -
Il Sommo italiano. Dante e l'identità della nazione
Il precursore dell'unità italiana, simbolo principe dell'identità nazionale, amato dai patrioti romantici e dai fascisti. Il ghibellino fustigatore della Chiesa, bandiera dell'Italia laica. Ma anche il Dante guelfo capace di incarnare l'idea di una cattolicità trionfante. Infine, il Dante pop del cinema, della pubblicità, dei fumetti, icona polisemica del nostro tempo, punto di riferimento incredibilmente attrattivo anche nell'età di internet e della globalizzazione. Le declinazioni che il mito di Dante ha avuto dal Settecento a oggi ci aiutano a capire qual è stata l'evoluzione del sentimento patriottico. Il poeta ha incarnato la passionalità e la forte contrapposizione politica che caratterizzano la storia del nostro paese nel lungo periodo. Dante ha unito, ma al tempo stesso ha diviso. In ogni caso, mai ha lasciato indifferenti le molte anime della nazione. -
Romolo. La leggenda del fondatore
Se la mattina del 21 aprile 753 a.C. qualcuno si fosse trovato sulla cima del Palatino, terra di greggi e di pastori a un passo dal guado del Tevere, avrebbe assistito a una scena decisamente singolare: in un silenzio irreale, rotto solo dai versi degli uccelli, un uomo aveva impugnato il timone di un aratro, si era coperto il capo con un lembo della toga e aveva iniziato a tracciare un solco circolare sulla superficie vergine del colle. Di lì a poco, l'ipotetico osservatore lo avrebbe sentito proclamare con voce solenne, davanti a un pugno di seguaci, il nome scelto per la città di cui aveva appena disegnato il perimetro: Roma. Il libro racconta la storia e la leggenda di quell'uomo, che i suoi discendenti chiamarono Romolo: le sue origini, che lo riconducevano a un eroe venuto dall'altra parte del mare, le peripezie che lo avevano condotto sino a quel giorno e le gesta da lui compiute nei lunghi anni che lo videro alla testa della sua fondazione, destinate a cambiare per sempre la storia del mondo. -
I manifesti politici. Storie e immagini dell'Italia repubblicana
I manifesti sono stati, assieme ai comizi, il principale strumento della comunicazione politica della seconda metà del Novecento. Attingendo ai diversi repertori simbolici della politica, alle avanguardie artistiche, alla propaganda bellica, alla pubblicità, al fumetto e ai linguaggi della protesta, hanno raccontato le stagioni e gli avvenimenti salienti dell’Italia repubblicana, dal ritorno alla democrazia all’avvento della seconda Repubblica, sino a oggi. Intrecciando il piano storico all’analisi del linguaggio iconografico di più di cento manifesti, realizzati dal 1945 al 2018 da alcune delle firme più importanti dell’illustrazione, della grafica e della pubblicità italiana – tra cui Dudovich, Steiner, Jacovitti, Crepax – ma anche da ignoti militanti, il volume ricostruisce l’evoluzione della grafica e della comunicazione politica seguendo il filo di parole, simboli, personaggi e slogan che hanno alimentato i sogni e le paure di milioni di italiani, rivelandone origini e significati, plagi e trasformazioni. -
Tornare a Itaca. Una lettura dell'«Odissea»
Quando diciamo ""Ulisse"""" il pensiero va naturalmente a Omero. Ma in realtà è all'Ulisse dantesco che inconsciamente ci riferiamo, all'uomo-simbolo che per «seguir virtute e canoscenza» osò sfidare i limiti dell'umano sapere per andare oltre, dove nessuno mai aveva osato spingersi. Questa lettura di Maria Grazia Ciani vuole ricondurre Ulisse a Omero e al solo racconto omerico, a quell'Odissea dove, nonostante le divergenze e alcune incoerenze della narrazione, l'ossatura è forte, l'intenzione del poeta ferma: narrare la storia di un reduce della guerra di Troia e il lento riappropriarsi del suo mondo e della sua identità. Si dà credito soltanto alla profezia di Tiresia, a Ulisse, uomo legato alla terra, che volge le spalle al mare, che pianta il remo nel suolo e lo abbandona per sempre, a un Ulisse che muore a Itaca, in età avanzata, ricco e felice. Tutto ciò che è stato scritto dopo Omero fino a Nikos Kazantzakis in realtà non gli appartiene."" -
Identità personale. Storia e critica di un'idea
Il libro ricostruisce la trasformazione a cui è andata incontro l'idea di identità personale nel corso del pensiero moderno e contemporaneo. Ripercorrendo le riflessioni di filosofi e personalità della ricerca scientifica in psicologia, biologia, etologia, scienza cognitiva e neuroscienze emerge una comune prospettiva naturalistica e secolare che rifiuta la concezione dell'io e del sé come identità forte e perfetta, fondata su una consapevolezza razionale della propria natura sostanziale. La concezione alternativa mette al centro della persona le emozioni e le passioni generate dalle relazioni con gli altri e dal riconoscimento sociale: questa nuova consapevolezza di sé permette di eliminare il mito di un'unica identità originaria che caratterizzerebbe ciascuno di noi. Le questioni della bioetica, delle relazioni sessuali e di genere e delle condotte verso gli animali e l'ambiente presentano una chiara metamorfosi in corso dell'idea di identità personale che offre un significativo contributo alle recenti elaborazioni normative nei campi dell'etica, del diritto e della politica. -
Arte contemporanea. Le avanguardie storiche. Nuova ediz.
Il fascino che ancora oggi suscitano le prime avanguardie - e che si ripercuote sul mercato dell'arte e sulla produzione di molti giovani artisti - nasce in gran parte dal loro impeto rivoluzionario sospeso, come tutti gli atteggiamenti utopici, tra passato e futuro. Questo carattere ""militante"""", di guida e di rottura con un passato nemico da superare, da cui ha origine il concetto stesso di avanguardia, non impedisce tuttavia il continuo confronto con il secolo precedente. D'altra parte, se si percorre tutta l'arte del Novecento, si ha la sensazione che, proprio negli anni delle prime avanguardie, tutto fosse già stato detto o suggerito. Il libro, in una nuova edizione aggiornata, tende a decostruire quel fascino, indicando in recenti metodologie di lettura una complessità che va oltre la tradizione formalistica e che impone spesso una critica più disincantata.""