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Ti ho chiamato per nome. Un'autobiografia
Un ""raccontarsi"""", non filosofico e ancor meno narcisistico, bensì un """"dono"""", che nasce da un profondo sentimento di gratitudine di cui l'autrice non fa mistero. Il racconto, pur declinato in chiave personale, va ben oltre il mondo interiore dell'autrice e coinvolge centinaia di persone che lei ha avuto l'avventura di incontrare, in un'area geograficoculturale sempre più vasta: Italia, Europa, Nord America... Alcune di queste conoscenze sono state determinanti per la sua vita al punto di imprimerle un """"nuovo corso"""", come quella fondamentale con Chiara Lubich; per altre è stata lei a lasciare una traccia indelebile nel loro percorso esistenziale. Grazie a questi incontri, diventa protagonista e testimone, insieme ad altri, di un grande progetto spirituale, umano e sociale, ancorato nella spiritualità dell'unità. La matrice di questa avventura è certamente spirituale, ma nella realtà umana concreta è di fatto impossibile separare questa dimensione da quella culturale e sociale."" -
Generazione nuova. La storia del movimento Gen raccontata da un testimone
Il Vangelo - la concretezza delle sue semplici frasi, le sue regole e le sue logiche - è l'unica vera bussola che fin dalla nascita ha orientato il Movimento Gen, acronimo di Generazione Nuova, la seconda generazione del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich sotto le bombe della Seconda guerra mondiale. Un baricentro ancora valido o comunque affascinante per un gran numero di persone. In questo senso il Movimento Gen non s'è mai proposto come un'aggregazione squisitamente religiosa o ideologica, quanto piuttosto come un modello di vita tout court. Ovvero un'ipotesi esistenziale a cui tendere quotidianamente, applicabile a qualunque latitudine, e potenzialmente da chiunque. Così era, del resto, anche per i primi appartenenti al Movimento dei Focolari, così ha continuato a essere nei travagliati decenni che l'hanno traghettato verso questo nuovo millennio e così è ancora oggi, nonostante i limiti che sempre separano le grandi idee dalle loro incarnazioni. -
In fuga per la verità. Pasquale Foresi. La biografia. Prima parte (1929-1954)
Pasquale Foresi (1929-2015) è personaggio oggi poco noto. Eppure negli anni Cinquanta-Sessanta era stato uno dei più dinamici protagonisti della scena cattolica italiana. Da adolescente aveva partecipato attivamente alle ultime fasi della guerra. Tornato agli affetti familiari ancora sedicenne, entrò sorprendentemente in seminario, ma ne uscì quattro anni più tardi perché convinto che la Chiesa cattolica non riuscisse più a rendere attuale il Vangelo. Incontrò in quei frangenti, sul volgere del 1949, Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari, ancora nella sua fase iniziale, ed entrò subito a farne parte attiva, anche perché coinvolto in ciò dalla fondatrice, che lo associò a sé quasi immediatamente, assieme all'onorevole Giordani, nella sua conduzione. Ne diventerà così uno dei co-fondatori, in particolare per la sua opera di attuazione del carisma dell'unità, per il contributo all'approvazione di una delle realtà ecclesiali più innovative e contrastate dell'epoca e per la sua capacità di dare una veste di pensiero alle intuizioni mistiche della Lubich. Studioso, scrittore, giornalista, grande promotore culturale, organizzatore efficiente e leader convincente, Foresi scoprì nel 1967 una grave malattia, che lo porterà a ritirarsi dalla vita pubblica, fino alla morte. Questa prima parte della sua biografia, l'unica finora intrapresa, copre il periodo che va dalla nascita alla sua ordinazione sacerdotale. -
Luce che avvolge il mondo. Riflessioni sulla spiritualità di Chiara Lubich
La prima Presidente del Movimento dei Focolari dopo Chiara Lubich riflette sui punti della spiritualità dell'unità. Nel centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Maria Voce, giunta al dodicesimo e ultimo anno di Presidenza, raccoglie in questo volume le riflessioni che sin dalla sua elezione nel 2008 ha proposto in primo luogo ai membri del Movimento, ma di fatto a quanti desiderano approfondire la spiritualità dell'unità nei suoi punti fondamentali. Non si tratta ovviamente di un approfondimento teologico o di una nuova visione della spiritualità della Lubich, ma di un'occasione per accostarsi a quanto visto profeticamente dalla Serva di Dio, e che, nello stesso tempo, resta un terreno da esplorare per scoprirne tutte le meraviglie che può ancora offrire alla nostra vita. -
Vita, salute, ambiente tra speranza e responsabilità
Il libro, partendo da alcune riflessioni di Chiara Lubich che illuminano specifici aspetti della nostra vita relativi al benessere psico-fisico e alla salute ambientale, disegna attraverso riflessioni ed esperienze uno stile di vita capace di costituire una risposta costruttiva e pacificatrice alle sfide del presente, quali le malattie, la vecchiaia, l'inquinamento del pianeta, fino alle pandemie che ci troviamo ancora una volta ad affrontare. -
Impegno partecipazione e dialogo. La politica come amore
La risposta alla vocazione politica è anzitutto un atto di fraternità: dare la priorità a un programma che privilegi la giustizia e la solidarietà, tutelare i più indigenti, ricercare sempre e comunque la partecipazione, che vuol dire dialogo, mediazione, responsabilità e concretezza. -
Lanciati all'infinito. Storia di Vale Ronchetti pioniera dei Focolari
La biografia di una delle prime compagne di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari; la storia di una donna che ha attraversato le contraddizioni del Novecento con l'obiettivo di mostrare al mondo il suo ideale. In questo lavoro l'autrice alterna ricostruzioni storiche, materiali di archivio e interviste. -
Mi metto la mano sulla bocca. Echi sapienziali nella letteratura italiana contemporanea
Le domande radicali sul significato dell'esistenza che contraddistinguono il cammino esistenziale degli scrittori del Novecento. Da Clemente Rebora a Luigi Santucci, passando per Guido Morselli, Cristina Campo, Primo Levi, David Maria Turoldo, Sergio Quinzio, Mario Luzi, Divo Barsotti e Alda Merini: sono alcuni degli scrittori della letteratura del Novecento dalle cui opere - di fronte al dolore e al male che opprimono la vita dell'uomo - si leva il grido di sofferenza e la domanda tragica a Dio sul perché. Partendo da una riflessione sulla qualità poetica della letteratura biblico-sapienziale, i contributi qui raccolti prendono in esame tale tragica domanda in alcuni autori della letteratura contemporanea, registrandola nelle sue molteplici forme come fossero ""echi"""" di quegli interrogativi alti e puntuti che si trovano già nelle Sacre Scritture (dai Salmi al Qohelet fino al libro di Giobbe)."" -
Diario di fuoco
«Un maestro fra gli scrittori italiani»: così Lagrange definisce Igino Giordani per l'alto vigore del pensiero e lo stile originalissimo, personale, sempre sostenuto, sempre a livello con le tematiche forti che lo caratterizzano: Dio e l'uomo, religione e politica, economia e morale, rivoluzione, cultura... Sulla linea di Tertulliano lo vede Daniel-Rops all'apparire di Segno di contraddizione (1933). Contribuisce al rinascere degli studi patristici con il messaggio sociale del cristianesimo (1945-1947). Fa ricordare Agostino con la sua lettura della storia ne Le due città(1961), mentre l'ecclesiologia di comunione di Laicato e sacerdozio (1964) anticipa temi e conquiste del Vaticano II. Migliaia di articoli in diverse lingue, saggi numerosi, 104 volumi, di cui molti ottengono traduzioni in Europa,America,Asia. Autore consolidato, dunque, e a vasto raggio, oltre che uomo d'azione, testimone coraggioso dei valori di libertà e di pace nelle sue esperienze politiche (con Sturzo e De Gasperi). E tuttavia, al suo curriculum mancava un'opera che permettesse di gettare uno sguardo profondo nella sua anima. La lacuna viene colmata dal presente Diario. Sono confessioni, meditazioni, colloqui con Dio e con l'umanità: ricordano l'uomo e il cristiano, che vive la sua piena laicità nella quotidiana tensione al divino, e che nel Movimento dei Focolari trova la sua collocazione spirituale più matura. Pagine umanissime, dense, efficaci, tra le più belle scritte da Igino Giordani, pagine da qualcuno accostate al Giornale dell'anima di Giovanni XXIII. -
L' arte di amare
Un amore rivolto a tutti, senza alcuna discriminazione; che si dà per primo; che ama come sé; capace di vedere Gesù nel fratello; che ""si fa tutto a tutti"""", secondo l'espressione di san Paolo. Così deve essere l'amore perché possa dirsi evangelico. E non è sempre facile vivere secondo questo impegno. È davvero un'arte, che richiede un esercizio costante, quotidiano, e un """"metodo"""" che Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ha attinto dal Vangelo e che propone nella consapevolezza che solo questa nuova disposizione d'animo è il primo passo per una rivoluzione pacifica, capace di cambiare il mondo e il cuore dei singoli e di costruire una civiltà dell'amore."" -
La dottrina spirituale
Il volume offre l'occasione per un incontro diretto la spiritualità di un'autrice entrata nella storia della spiritualità dei secoli XX e XXI, attraverso la raccolta di numerosi scritti. Il percorso tracciato introduce il lettore al pensiero della Lubich, partendo dalle prime intuizioni e dai tratti più caratteristici della sua spiritualità, evidenziando la novità della sua originale interpretazione del cristianesimo e le molteplici implicazioni concrete, civili ed ecclesiali che ne derivano. Tutti i generi letterali di cui si è servita sono presenti in questa antologia: lettere personali e manifesti programmatici, magistrali lezioni accademiche e frasi stringate come aforismi, discorsi pubblici e colloqui intimi e personali. Completa la pubblicazione una nota biografica della Lubich, un quadro sintetico del Movimento dei Focolari, un indice tematico, un'esaustiva bibliografia delle sue opere. -
«Io ho tutto». I diciotto anni di Chiara Luce
Piena di vitalità, sportiva, sempre circondata da amici: è Chiara Badano, un'adolescente cresciuta a Sassello, piccolo paesino dell'entroterra ligure, in una famiglia che, nella libertà, le comunica grandi valori. All'età di nove anni in un incontro fortuito Dio irrompe nella sua vita: da allora nelle parole ma soprattutto nei gesti emerge il desiderio pressante di essere una persona integra, totalitaria, che comunica agli altri con la propria vita la sua scoperta di Dio amore. Verso i diciassette anni un forte dolore alla spalla durante una partita di tennis apre un nuovo, ultimo capitolo della sua esistenza. La grave malattia, vissuta ""con il sorriso sulle labbra"""", lascia intravedere una maturità insospettabile per la sua età. L'interesse nato attorno alla sua storia attira l'attenzione della Chiesa che avvia il processo di beatificazione. Oggi in occasione della proclamazione a beata, Michele Zanzucchi ne ripercorre la vita."" -
Lo spartito scritto in cielo. Cinquant'anni con Chiara Lubich
Eli Folonari è stata per oltre cinquant'anni segretaria personale di Chiara Lubich. Una posizione che le ha consentito di assistere, giorno dopo giorno, alla straordinaria avventura di una donna che ha aperto nuove strade nel dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale. Una presenza silenziosa che ora - nell'intervista di Oreste Paliotti e Michele Zanzucchi - si fa parola per testimoniare un messaggio di pace e di fraternità universale. Nel racconto di Eli Folonari la vita quotidiana, gli incontri con grandi personaggi - da Giovanni Paolo II a Madre Teresa di Calcutta, da Vaclav Havel al patriarca Athenagoras I - e la gente comune, il rapporto con Dio, le passioni e gli interessi, l'anima di Chiara Lubich. -
Attualità. Leggere il proprio tempo
50 anni di storia, attraverso i suoi articoli. Chiara Lubich legge con uno sguardo lucido e profetico i fatti e i grandi testimoni del nostro tempo. Chiara Lubich (1920-2008) una vocazione tesa al dialogo, al raggiungimento dell'unità fra i popoli e alla fraternità universale. Molteplici gli articoli da lei scritti e pubblicati sulla rivista ""Città Nuova"""" dal 1956 - anno della fondazione del periodico del Movimento dei Focolari - al 2005. Zanzucchi, attuale direttore della rivista, ne raccoglie in questo libro una trentina: dalle Olimpiadi di Roma (1960) all'assassinio di R. Kennedy (1963) all'attentato alle Torri Gemelle fino all'elezione del pontefice Benedetto XVI. Pagina dopo pagina il volume ripercorre i grandi momenti storici del XX e XXI secolo e conduce ad apprezzare lo sguardo lucido e profetico di Chiara Lubich sui testimoni del nostro tempo."" -
L' intelligenza del cuore. Vita di Pier Giorgio Colonnetti
La biografia di un uomo che con la delicatezza del cuore ha saputo incidere nella vita di tanti. Una nobiltà nascosta, nutrita di gesti semplici, poco eclatanti. Una naturale gentilezza e amabilità, una viva intelligenza del cuore che lo portavano a tessere rapporti veri e profondi con tutti. Così era Pier Giorgio Colonnetti (1930-2013). Così lo ricordano tutti. Così ritorna nelle parole dell'amico Franz Coriasco che nel volume ne riscostruisce la vita: la famiglia d'origine, piemontese, colta (il padre è lo scienziato Gustavo Colonnetti), di illustri frequentazioni (tra gli altri, Laterza, Casati, Gobetti, Croce); l'infanzia e l'adolescenza serene; il lavoro nella fabbrica Olivetti di Ivrea e l'impegno nel sindacato fino all'incontro con la spiritualità del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich, alla quale aderirà insieme alla moglie Simonetta. Inizia per lui una nuova importante stagione di vita: l'impegno in prima linea nella realtà internazionale delle Famiglie Nuove; Presidente per 11 anni della ONG AMU, Azione Mondo Unito, il lavoro in Umanità Nuova, punta avanzata dell'ecosistema focolarino nel sociale, il dialogo con gli altri Movimenti nella Chiesa. -
L' altro Novecento. Nella testimonianza di Duccia Calderari
Una biografia che intreccia le crude pagine della storia del XX secolo con i tratti di speranza e di luce degli ideali di unità e di fraternità. Duccia è una donna coraggiosa, bella e raffinata, erede di una ricca famiglia in equilibrio fra due mondi. Chiede tutto alla vita ed è disposta a dare tutto. Attraversa il Novecento e ne conosce le pagine più crude: guerra, totalitarismi, marginalità e migrazioni. Ne conosce pure i tratti di speranza e di luce: li coglie al volo, se ne fa paladina in un crescendo di generosità. È conquistata dall'ideale di fraternità che Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, le confida e la segue in una forma libera e radicale insieme. È anche accanto a Igino Giordani, scrittore e padre costituente, nelle battaglie per la pace e nella costruzione del dialogo ecumenico. Al crescere degli anni oppone una sorprendente giovinezza spirituale e la fedeltà a ciò che più vale. La sua testimonianza svela nel secolo breve il germogliare di una speranza più forte della notte, che attende la stagione della piena fioritura. -
Domenico di Guzman. Vangelo vivente
La presente vuole proporsi come la più completa e aggiornata storia di san Domenico. Essa non vuole essere tanto una biografia sulla sua vita e i suoi miracoli, quanto una riflessione o rilettura teologica della personalità umana ed evangelica di Domenico, il Santo di Calaruega, e il suo progetto apostolico, che diede origine all'Ordine dei Predicatori. Il testo si muove tra i due criteri che il Concilio Vaticano II mise in evidenza per il rinnovamento della vita religiosa: il ritorno al carisma della fondazione e l'adeguamento alle condizioni cambiate dei nostri tempi. Con tale intento vengono presentati: l'ambiente storico e le origini domenicane, il profilo umano ed evangelico di Domenico di Guzman, l'Ordine dei Predicatori; l'attualità e le sfide del progetto domenicano. L'urgenza dell'evangelizzazione dimostra l'attualità del progetto di Domenico, ma allo stesso tempo costituisce una sfida e un impegno per il presente e il futuro dell'Ordine. Felicísimo Martínez Díez (1943), licenziato in Filosofia e Lettere presso l'Università Complutense di Madrid, Dottore in Teologia pesso l'Università di San Tommaso di Roma, è professore di Teologia presso l'Istituto dei Padri Domenicani di Madrid e di Etica e Filosofia presso l'Università Cattolica di Táchira (Venezuela). -
Il curato d'Ars. Un prete amico
Riscoprire l'uomo al di là della leggenda: questo lo scopo della presente biografia del curato d'Ars. Marc Joulin ricostruisce, lungo il filo degli avvenimenti, una vita a un tempo ordinaria e straordinaria. Ordinaria, perché non c'è nulla di più ordinario di un prete rimasto per quarant' anni parroco di campagna, poco istruito, poco eloquente, senza prestigio. Straordinaria, perché straordinario è attirare ogni giorno centinaia di pellegrini venuti a compiere il passo che scoraggia attualmente tanti cristiani: confessarsi! Rimettendo al giusto posto fatti meravigliosi e manifestazioni demoniache, il volume ci mostra in Giovanni-Maria Vianney un prete senz' altro austero, ma soprattutto un uomo la cui naturale vivacità è temperata da un'inesauribile pazienza, la cui bontà è impregnata di un'estrema affabilità, il cui humour corregge incessantemente una sensibilità troppo acuta, e la cui disponibilità avrebbe voluto essere sconfinata. Un uomo per il quale il segreto della felicità sta in due parole: amare Dio. -
Filippo Neri. L'amore vince ogni paura
Un apostolo che non muove dal pulpito e che percorre infaticabile le vie della Roma del suo tempo avvicinando persone di ogni condizione, senza rinunciare a una vena di anticonformismo e di umorismo sottile; un riformatore non rivoluzionario, la cui testimonianza - ""riassunta"""" nella Congregazione dell'Oratorio da lui fondata - è quella di un'opera di evangelizzazione indirizzata in special modo ai giovani; un uomo """"buono"""", attento allo sviluppo delle qualità umane: Filippo Neri (1515-1595) dà alla riforma cattolica in Italia un'impronta personalissima, destinata a consolidarsi nel tempo. La dolcezza sorridente, la preghiera, la vivacità contagiosa che lo animano sono espressione di un'intima luce del cuore, che nasce dalla fede nell'amore di Dio. E proprio nella sua grande umanità, Filippo Neri si fa portavoce di un amore che perdona, seduce e allontana le paure e le angosce esistenziali. Un ritratto del Secondo Apostolo di Roma caratterizzato da sensibilità per l'atmosfera del tempo e dal rigore della ricostruzione biografica."" -
Io, Monica. Le confessioni della madre di Agostino
Ostia, 387 d.C.: Monica, la madre di sant'Agostino, ha ormai 56 anni e vive i suoi ultimi istanti di vita. Di fronte alla morte che si avvicina, si lascia trasportare dal flusso dei ricordi. E rivolgendosi all'amato Agostino si racconta: la vita a Tagaste; l'adolescenza dissoluta di Agostino, fonte di costanti preoccupazioni e dolori; il cenacolo intellettuale a Cassiciaco; le preghiere e la sospensione per il travaglio spirituale del figlio alla ricerca della Verità... Così Lucia Tancredi racconta santa Monica. Una biografia romanzata che attraverso la finzione letteraria del racconto in prima persona ripercorre i momenti più significativi di una vita di cui sappiamo molto poco e le cui notizie sono legate soprattutto ai testi agostiniani, in particolare a ""Le Confessioni"""".""