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«La bibbia degli italiani». Dante e la Commedia dal Trecento a oggi
Ripartito in venti capitoli intimamente coesi, il volume è frutto di una ventennale ricerca e mira ad attestare, tramite alcuni momenti esemplari della fortuna critica di Dante e del suo poema, la precoce nascita, sin dal Trecento (grazie al suo primo biografo e pubblico lettore, Giovanni Boccaccio, e al geniale magister romagnolo, Benvenuto da Imola), di un mito nazionale come quello dantesco. Esso poggia soprattutto su un'idea forte, che è quella dell'attualità del culto risorgimentale di Dante, non solo come padre della nostra lingua, ma anche come profeta della nazione italiana, un culto che il nostro irredentismo ha trasformato, tra Otto e Novecento, in uno straordinario mito identitario, in cui ancor oggi si riconosce l'intero Paese. Di qui il titolo del volume (La Bibbia degli Italiani), che si richiama a una felice definizione militante della Commedia di Anton Giulio Barrili (poi riecheggiata anche da un giovane Cesare Battisti), che additava nel poema il «libro dell'alleanza», ovvero il simbolo dell'unità nazionale. -
Sotto avverso cielo più chiara luce. «Lecturae Dantis» e note sul dantismo romagnolo
Il volume raccoglie undici saggi di argomento dantesco scritti dall'autore nel corso degli anni. All'uso preminente di accostarsi alla ""Commedia"""" misurandosi con la plurisecolare esegesi, Pantaleo Palmieri preferisce misurarsi direttamente con il testo, prestando particolare attenzione al singolo canto o a uno specifico tema. Non trascura gli aspetti filologici, anzi si lascia tentare dalle varie """"cruces""""; richiama l'attenzione sugli aspetti retorico-stilistici; dedica particolare attenzione ai risvolti storici e soprattutto alle implicazioni autobiografiche, cui allude il titolo, che fonde un appunto di Carlo Michelstaedter con uno degli """"Argomenti in versi"""" di Gaspare Gozzi. Le note sul dantismo romagnolo sono tessere di un mosaico di primaria importanza nella storia della fortuna di Dante: prima ancora che i romantici creassero il mito di Dante padre della patria, l'officina della Romagna classicista, con l'esempio e la guida di Vincenzo Monti, riproponeva Dante a modello e celebrava le bellezze della """"Commedia""""."" -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2021). Vol. 10
La rivista - che con questo numero, in occasione del settecentenario della morte del poeta, conclude la sua attività - si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021). Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale. -
Dante, Bologna e lo «Studium»
Questa raccolta di saggi di Emilio Pasquini, scritti in un arco di tempo di circa quarant'anni e centrati sul rapporto tra Dante e la città di Bologna, ha come primo obiettivo quello di invitare i lettori, non solo gli specialisti, allo studio di Bologna e di Dante attraverso i contributi che Pasquini ha dedicato al poeta fiorentino, alla città felsinea e allo ""Studium"""" petroniano. Contributi scritti con un approccio scientifico ma con un linguaggio divulgativo, nei quali l'autore rinuncia all'uso di una lingua da addetti ai lavori in favore di uno stile piano e facilmente comprensibile. Questi saggi non solo consentono al lettore di ricomporre uno dei tanti filoni di ricerca di Emilio Pasquini, ma rappresentano anche un modo per ricordare, a un anno dalla scomparsa, il suo magistero bolognese, rinsaldando il legame con la città dove insegnò a partire dagli anni Sessanta e dove visse con la famiglia. Un'occasione per partecipare alle celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, ribadendo il ruolo che il capoluogo emiliano ebbe nella formazione del poeta e l'impatto che i suoi scritti ebbero sulla cultura bolognese del suo tempo."" -
Zirche. In un mondo di luci e ombre
Da un giorno all'altro la nostra vita può mutare, il cambiamento fa parte della crescita di ognuno di noi, ma quando ci è richiesto di mutare e si è giovani, molto giovani, cosa succede? Se il mutamento richiesto fosse senza la presenza di adulti, cosa accadrebbe? In un mondo dove una Madre ultraterrena abbraccia con il suo amore tutti gli Esseri, ed un Dio-Re distrugge tutto ciò che incontra, la giovane umanità imparerà a sue spese cosa vuol dire crescere scegliendo quotidianamente la strada da percorrere. -
Generazione desaparecida. Storie di esili e ritorni di una generazione perduta nel Cile della dittatura militare
José, 25 anni, dirigente di un partito di sinistra e sostenitore di Unidad Popular nel Cile di Salvador Allende, vive a Valparaíso e si sveglia il mattino di martedì 11 settembre 1973 con i rumori del golpe militare già in atto dall'alba e dal quel momento scatta in lui l'istinto naturale di conservazione, del salvare se stesso dalla cattura. Clandestino e ricercato, cambi di identità, travestimenti, nessun contatto con la famiglia... -
L' elenco
Un elenco di sei persone uccise, di cui una, un gerarca fascista, specificata come errore. Al fianco dei sei nominativi, la medesima scritta ""carnevale 1944"""", trentasette anni prima. Roberto Claps, detective quasi privato come il suo parigrado Carlo Tariani, è molto reticente, ma quei puntini di sospensione dopo il sesto e ultimo nominativo reclamano a gran voce il loro intervento, anche perché trovandosi sotto il sesto nome fanno presagire che il prontuario sia molto più lungo. Le indagini e le intuizioni dei due, accompagnate da un'omertà malcelata di alcune delle protagoniste di allora, faranno sì che l'elenco sarà l'ultimo dei loro problemi."" -
Satira ed encomio
«Quell'ammassare in se stesso senza uso le dottrine de' libri è un vizio tanto peggiore dell'avarizia, quanto che un dotto capo in morte non benefica i posteri com'un erario colmo. Sia dunque il mio albergo in avvenire un'erudita palestra delle vostre menti; e se le lettere furon parti in voi d'un industriosa fatica, non vi venga umore di dar loro entro un neghittosio ozio la tomba». Con queste parole Antonio Abati introduceva le sue ""Frascherie"""", trattatello semiserio dedicato alla storia e alle forme della satira, edito del 1651 e ristampato ben sette volte nei trent'anni successivi. In omaggio alla nobile concezione della ricerca intellettuale, peraltro rivolta a un genere tutt'altro che accomodante come quello satirico, il presente volume si propone di favorire il recupero del profilo biografico e del lascito poetico dell'Abati, nel quadro di una più ampia riscoperta del Seicento letterario italiano."" -
Il senso del tempo
Un neuropsichiatra boliviano di fama mondiale ha l'infelice idea di morire nel ristorante di Vasco Mattini, cuoco sopraffino e uomo colto e intelligente, ma di carattere schivo e incline alla misantropia, fino all'odiosità. Dapprima stizzito dall'evento, che teme possa procurargli più clienti del necessario, attratti dall'idea di una cena con delitto, Vasco si ritrova poi affascinato dalle ricerche dello scienziato e comincia a indagare non sulla morte in sé, che scopre dovuta a cause più o meno ""naturali"""", ma sulle più interessanti e sconvolgenti ragioni del decesso, insieme all'amico carabiniere Sauro Corezzi. Scoprirà che il tempo è un vero e proprio senso, come l'olfatto o il tatto o il gusto, che non lo si può percorrere a ritroso né ripercorrerlo, ma solo andare avanti e al più anticipare gli eventi con approssimazione e in base alle proprie scelte, e che musica, filosofia e matematica hanno un filo che li lega. Ma c'è chi queste nozioni le conosce e le ha elaborate da millenni e si muove in uno spazio e un tempo sospeso altrove, pronti ad intervenire per evitare che si possano diffondere scriteriatamente. E senza saperlo, Vasco e Sauro sono nel loro mirino."" -
Circle 77. Ediz. italiana
Vittorio Saccinto è il papà di Francesco, un uomo che, nonostante l'immenso dolore per la perdita del proprio unico figlio, ""Saccio"""" per gli amici, non ha mai perso la voglia di fare teatro e di scrivere. In questo sofferto romanzo Vittorio si mette a nudo mostrando tutta la fatica e l'incertezza nel comprendere dove il proprio figlio oggi dimori. Ha effettuato molte ricerche al riguardo, alcune gli hanno dato maggiore spinta altre lo hanno rallentato, tutto questo senza mai arrendersi e a dispetto proprio conflitto interiore. Amando i giovani e rispecchiandosi nei loro occhi, ha intrapreso un percorso di aiuto e di supporto verso questi ragazzi, mostrando loro l'importanza e la bellezza di vivere divertendosi senza però cadere in circostanze che avrebbero potuto causare problemi irrimediabili. Questo libro di Vittorio rappresenta l'apertura a un argomento assai difficile da comprendere, la morte, argomento che evidenzia riconoscendolo come il mistero in cui lui, (e noi), ci dibattiamo. Vittorio insieme a Simonetta, sua moglie, dedicano la loro vita ai ragazzi, comunicando loro quanto sia fondamentale vivere una vita piena d'amore per il prossimo e per se stessi."" -
Ascoltando Viktor
Il narratore - e con lui il lettore - attraverso le parole di Viktor, accedono ad un'umanità dissonante e densa, intrappolata in limiti e in umane contraddizioni ma desiderosa di scorgere orizzonti inediti, spazi aperti che si offrono solamente a sguardi che hanno scelto di abbandonare la superficie delle cose. Dai racconti di Viktor, personaggio insolito e misterioso, emerge che ""perdendo si aprono sempre nuovi spazi e a volte persino nuovi tempi. Perdere è, in fondo, una mezza fortuna: all'inizio malediresti anche il cielo poi invece ti ritrovi ad esplorare una nuova frontiera, una nuova terra alla quale non saresti mai giunto se le cose fossero andate esattamente come speravi, come tu volevi"""". (Viktor è un personaggio straordinario realmente vissuto; in questo romanzo le vicende narrate che lo riguardano, i tratti del suo volto e le sue azioni, tranne l'ultima, seguono invece l'indomabile corso della fantasia dell'autore)."" -
La migliore versione di me
A quattro anni di distanza dal precedente romanzo, Roberto Rovaldi torna a pubblicare un nuovo libro di racconti. Ancora una volta sceglie la forma autobiografica per narrare gli ultimi anni della sua vita. In questo nuovo lavoro prova a tracciare un profilo onesto e sincero, denudandosi forse come non mai e toccando momenti delicati ed emozionanti della sua vita da adulto. La ricerca dell'uomo che si nasconde dietro il suo essere burlone e vagabondo lo perseguita per tutto il libro. Alla fine il quadro che ne esce è quello di un eterno ragazzo che ricorda con passione momenti di vita oramai lontana alternandoli con la realtà della vita di oggi, con tutte le sue sfaccettature. Non mancano, ancora una volta, le sbronze, gli amici, i viaggi e l'amore. Ma questa volta Roberto fa di più, racconta con onestà il suo rapporto con i genitori e con il tempo che inesorabilmente si porta via tanto di ognuno di noi. -
La strategia dell'abbandono. Cronache di una modernità senza visione
"Voglio molto bene a questo posto. Non ci sono nato, è vero, ma dove si nasce è casuale, non lo si può determinare. Te lo devi prendere così come è capitato, e fare due cose: rimanere o andartene. Dove si vuole vivere però, si può scegliere. Se non di più, almeno vale quanto. Io, concittadino per comune nascita di un imperatore, ho scelto di vivere qui, nella terra dei due papi; entrambi re. Mi ha sempre mosso una forte disaffezione, mista a timore, verso le parole radici e identità. Mi è sempre venuto istintivo pensare all'idea di casa, come la definiva Marvin Gaye: 'Wherever I lay my hat that's my home'. Chi non vuole bene a questo posto, a questi territori interni in genere, e a chi ci vive, nativi, ritornanti, restanti, sono quanti si sono trovati di volta in volta a rappresentare la politica. E credo che così sarà anche in futuro. Non sono ottimista in questo."""" (L'autore)" -
Ormoni & limoni
Attraverso un intenso scambio di mail, Mara, Luce e Ines tentano di sopperire alla distanza che le divide e alle insoddisfazioni di una vita non sempre perfetta. Mara lavora a Milano come caporedattrice di una rivista, il cui punto di forza è la rubrica Ormoni & Limoni. Dietro la corazza di indipendenza che si è cucita addosso, nasconde una latente paura di amare, ereditata da legami familiari tutt'altro che solidi. Luce vive a Fano e non ha un lavoro. Dolce e romantica com'è, ha deciso di far ruotare il suo mondo intorno all'uomo che ha sposato ma con il quale non riesce a condividere la gioia più grande, la nascita di un figlio. Ines ha un compagno ed è mamma di due gemelle, per le quali ha accantonato il sogno di aprire una pasticceria. Idealista ma concreta, ha imparato a farsene una ragione condividendo le sue ricette con le amiche di sempre e ripiegando su un lavoro part-time in una panetteria di Bologna. Quando la vita delle tre donne sembra incanalarsi su binari fin troppo prevedibili, qualcosa di inaspettato le travolge. Una tempesta emotiva minaccia la loro amicizia, costringendole a guardarsi dentro. Saranno in grado di ritrovare sé stesse o rischieranno di perdersi? -
Bravo, grazie, scusa. Buone relazioni, l'investimento più redditizio per il cambiamento
In un mondo che corre, ci disorienta e dove non troviamo tempo per riflettere, le abilità relazionali sono funzionali ad affrontare i cambiamenti. In esse è insito il fattore principale per gestirli e queste pagine si misurano sul delicato tema con particolare attenzione ai rapporti umani nei luoghi di lavoro, ambiti particolarmente esposti a scelte difficili. D'altronde, le nostre possibilità di crescita sono riposte innanzitutto nelle capacità comunicative: è più facile scegliere e cambiare, se circondati dalle persone giuste. Ecco che, allora, ""Bravo, grazie, scusa"""" si presentano come tre parole magiche, che offrono un segno tangibile di quanto abbiamo sincera intenzione di prenderci cura degli altri. Perché magiche? Perché producono un effetto immediato e simultaneo a chi le pronuncia e a chi le riceve, migliorando la relazione, rendendo la comunicazione più efficace, risolvendo un problema. Tanto magiche e pur tanto bistrattate: per cultura, per orgoglio, per disattenzione."" -
Prontuario di ecosofia. Bibliografie metastabili
Questo libello mira, da un lato, ad esporre in maniera succinta e pronta all'uso la complessità di un lavoro di ricerca transdisciplinare attualmente in corso, che ha il fine di istituire i protocolli di base di una particolare metodologia filosofica che risponde al nome di Ecosofia; d'altro lato, ha lo scopo di istituire una variegata e molteplice banca dati bibliografica che, nel corso degli anni, in maniera spesso imprevista e imprevedibile, rizomatica, si è generata progressivamente. Ma occorre andare con ordine. Il progetto è curato da ubi minor - Laboratorio di ricerca e didattica in Ecosofia, in collaborazione con la cattedra di «Filosofia della Storia» dell'Università di Bologna presieduta dal prof. Manlio Iofrida, insieme a due centri di ricerca della stessa università, Officine Filosofiche presieduto dallo stesso prof. Iofrida e il Centro Universitario Bolognese di Etnosemiotica (cube), presieduto dal prof. Francesco Marsciani, e con Deckard, una piattaforma cross-mediale fondata dal prof. Marco Ciardi, storico della scienza e della tecnica presso l'Università di Bologna. -
Bìfore. Vite parallele di uomini e animali
"Antonia aveva una profonda convinzione, secondo la quale la società poteva progredire anche grazie al carisma delle persone che, dopo aver generato soluzioni per taluni i sogni insoddisfatti, sarebbero state 'imitate' poi dalle istituzioni. Il problema, che però sentiva opprimente, consisteva in quello che lei definiva 'incapacità d'imitazione' del carisma da parte dell'istituzione; ossia, nata l'innovazione, l'istituzione era spesso incapace di imitarla stabilmente, finendo così nell'abbandonarla a se stessa""""." -
Quella carovana per Santa Tecla
Uno spaghetti western nel Regno delle Due Sicilie. 1861, la Calabria è in preda al caos: l'Unità d'Italia procede tra violenze e soprusi. Un gregge di pecore è in viaggio attraverso la Sila. Alla guida del gruppo di pastori c'è un ex ufficiale borbonico, soprannominato il Capitano, al quale il potente barone Don Aloia ha affidato, dietro lauto compenso, 500 pecore che dovranno servire a sfamare l'esercito piemontese che ha invaso il Sud d'Italia. Un'impresa non priva di pericoli. La carovana deve raggiungere Santa Tecla, un piccolo borgo nei pressi di Salerno. Ma non tutto fila liscio e in un crescendo drammatico, ricco di colpi di scena, il Capitano e il suo giovanissimo aiutante, il pastore Ziriù, saranno coinvolti in un'avventura durante la quale verranno travolti, loro malgrado, dalla follia della guerra, tra agguati e sparatorie, immersi nella natura selvaggia della Sila, con un finale pieno di sorprese. -
Svelato il mistero di Babbo Natale. Il mito di Apollo viaggia con le renne di Santa Klaus
Grazie al significativo sostegno di 17 prove indiziarie inedite, l'autore dimostra per la prima volta in assoluto come il mito del dio Apollo confluisca totalmente nella figura moderna del Santa Klaus. La ""fusione fredda"""" tra i due titani che giganteggiano tra sacro e profano (ovvero tra Apollo e Santa Klaus) sì è potuta concretizzare grazie all'immagine ideale di San Nicola di Myra: una immaginaria """"figura-ponte"""" dal profilo incerto e dall'esistenza improbabile che, da un lato ha incarnato l'eredità, l'adorazione, l'impronta, le simbologie iconografiche relative ad Apollo e dall'altro ha consentito l'evidente trasposizione (a partire dal nome Santa Klaus) nella figura del Babbo natale dei nostri giorni."" -
Una stanza piena di nuvole
È luglio, fa caldo e Lea è come sempre al lavoro alla cassa di una grande stazione di rifornimento quando, durante una rapina, viene gravemente ferita e la violenza spezza brutalmente la tranquilla routine della sua vita, rimasta sospesa in un limbo di solitudine dopo la morte della madre e il divorzio dal marito. Da questo momento nulla sarà più come prima, tutte le certezze e le abitudini di Lea crollano sotto l'incalzare di eventi imprevisti e imprevedibili che la costringono a fare i conti con le sue paure più profonde e a mettere a nudo il suo cuore davanti alla possibilità di ricominciare ad amare e ad essere amata. Una storia ricca di colpi di scena e di personaggi dalla personalità complessa e sfaccettata che prendono per mano il lettore lo conducono ad esplorare con sensibilità e delicatezza i luoghi sconosciuti intorno a noi e dentro di noi dove diventano visibili i fili luminosi che ci legano gli uni agli altri, esseri umani e animali, in un destino che può essere molto diverso da quello che l'apparenza dei fatti può far immaginare.