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Sotto un velo. Poesie e pensieri
"Sotto un velo"""" di Giosuè Forleo è un insieme di poesie scritte in pieno lock down, un periodo che va dall'inizio 2020 fino ai primi mesi del 2021. Il poeta ha voluto raccontare, con le sue opere, stati emotivi di vario genere che parlano d'amore, violenza, felicità, destino, cucina, natura e malattia. Opere, racconti e riflessioni che ben sanno far riflettere, entrando nel mondo della psico-poesia e lasciando al lettore la libera interpretazione per la """"poesia come terapia no stress""""." -
incontro. Poesia e musica. Con QR Code
C'è un particolare interesse della concezione linguistica, quale si viene a sviluppare, nel periodo della maturità poetica di Caterina Trombetti, per fecondità ed intelligenza, atta a creare un ""fil rouge"""" che faccia uscire le tematiche dal ripiegamento su se stessi, per adire alla poesia civile e sociale, come testimoniano le liriche dell'ultima parte del libro, che ci consegnano tutto il dolore universale sulle madri e i loro figli che, nel pianeta, non posseggono ancora cure e pane per la loro vita. Ma procedendo per ordine, che la stessa autrice ed il maestro Giovanni Pecchioli hanno dato al fluire dei versi e relativa musica d'accompagnamento ad intreccio, sempre nel rispetto del ritmo, si evince come la stessa filosofia del linguaggio contemporaneo e delle filosofie linguistiche siano tali da incidere profondamente sulla cultura contestuale e poetica, a partire da """"Abbazia di San Galgano"""" nella quale, al di fuori di tempo e di spazio, pur restando l'abbazia fortemente radicata alla terra e alla sua bellezza, essa stimola l'interesse ontologico di carattere universale."" -
Gocce di sangue blu sotto al ciliegio viste dalla balaustra del mio giardino
Fin dall'inizio, ""Gocce di sangue blu sotto al ciliegio viste dalla balaustra del mio giardino"""" è un titolo simbolico nel quale il sangue blu è certamente la parte nobile della natura umana, dove a buon diritto appartiene la poesia, specialmente quando essa sia scritta """"brevi manu"""" con una biro blu, come ama fare Martin. Mentre a suscitare emozioni antiche e segrete è il ciliegio con il suo ampio ombrello paterno, a proteggere chi ha la possibilità di sedersi sotto, che s'infiora di rosa a primavera, donando succulenti frutti d'estate. L'opera si presenta come un """"Rondò"""" vibrante per realtà e metafore, che sottendono una nota limpida e surreale per immagini che Martin sa rendere, con una sensibilità particolare, per esistenza allegorica, ricche di analogie dalle sfumature d'insondabile mistero, quando si offrono come simbolo perenne di vita."" -
Luogos. Vol. 25: Si riparte!.
Poesia: Giuliana Bianchi Caleri, Serena Bonaccini, Graziano Buchetti, Ernestina Carrato, Michele Ceri, Duccio Corsini, Claudia Degli Innocenti, Maria Cristina Fineschi, Patrizia Francini, Lorenzo Gioia, Ilia Lari, Ettore Malosso, Gabriella Paci, Maria Luisa Petroni, Pino Pieri, Alessandro Rossi, Enrico Taddei, Rosetta Trefoloni, Giulia Vivarelli; Narrativa: Ettore Malosso, Rodolfo Menicocci, Lorenza Posfortunato, Leonello Rabatti; Saggistica: Alfredo Bacchelli, Francesco Bonanni, Antonio D'Augello, Alessandro Evangelisti, Ornella Ferrari Pavesi, Sergio Fumi, Vincenzo Scozzarella; Pittura: Guliana Bellorini Malosso, Rosetta Trefoloni, Giulia Vivarelli; Fotografia: Valentina Gobbi, Lorenzo Gioia; Cronache di viaggio: Valentina Gobbi; Memorie: Federico Cirulli; Recensioni a libri editi: Claudia Degli Innocenti (Lucia Triolo, ""Debitum""""), Maria Beatrice Di Castri (Sante Serra, """"Contatti con l'intimo""""), Ornella Ferrari Pavesi (Lia Bronzi, """"Fiori di campo nel cuore""""); Rubrica """"Sport, Scienza e Tecnologia nella Poesia"""" (1a Puntata) di Sergio Bedeschi; Rubrica """"Brevi Recensioni"""" di Fiorenza Biloghi."" -
Pietre, perle e perline. Parole ma non solo
Recita il titolo della raccolta di poesia di Ilia Lari: ""Pietre, perle e perline. Parole ma non solo"""", la simbologia del quale ci appare evidente, per il valore altamente metaforico che l'autrice vuol dare al proprio messaggio comunicativo. Un tratto distintivo della nostra epoca, infatti, è l'individualismo, alla base del quale c'è una profonda crisi antropologica e valoriale, cosa che fa pensare molto al senso della nostra vita. La poetessa, da sempre ha avuto una sensibilità civile e sociale, che è divenuta perno della sua stessa poetica, invita il fruitore a pensare alle tematiche espresse nei versi, con il fine di liberarsi dalla logica dell'egoismo, per adire alle responsabilità. Ed è in tal senso che Ilia scaglia pietre, mentre costruisce collane di perle e di perline, che sono poi le piccole e grandi cose, costruite da individui di buona volontà."" -
Perché? Il mio nome è Coco
L'incipit della raccolta costituisce la ratio di guida che sembra essere: ""il silenzio"""", caduto non sull'opera della grande stilista, ma sulla sua vita più intima; ipocrisia che ha caratterizzato anche la grande capitale europea ed oltre? Dove esisteva un modo di approcciarsi falsamente pudico da parte della borghesia di allora, anche a Parigi? Una cosa è certa, poiché per il poeta Joan Josep Barceló i Bauçà il silenzio diventa «echemetia», cioè costruzione e rielaborazione dei grandi concetti da mettere in splendidi versi che siano ricostruzione del """"non detto"""", pur non espliciti, tali da rendere Coco una icona di bellezza avvolta dall'aura di luce di un mistero insondabile (...) Il poeta Barceló compone versi direttamente in lingua italiana, dunque essi non sono frutto di una traduzione, cosa che li rende più preziosi, poiché ne è integra l'assonanza, la metrica, il ritmo, oltreché essere frutto di un'architettura letteraria, proveniente da un contesto ermetico e misteriosofico, che è poi tradizione dell' """"anima italiana"""" la quale, certamente, da sempre, il poeta possiede, cosa che lo ha reso apprezzato e riconoscibile dagli italiani. Dalla Prefazione di Lia Bronzi. Postfazione Enrico Taddei."" -
Quali colombe dal disio chiamate. Le similitudini dantesche nella Commedia. Inferno
"Si sentiva, nell'àmbito degli studi danteschi, la necessità di una ricerca sistematica aggiornata inerente alla figura retorica più utilizzata dal poeta all'interno della sua cantica infernale (e, in realtà, dell'intero poema, per cui l'autrice ha il dovere morale di proseguire nell'indagine)... I criteri del procedimento, attuati da Letizia Piochi, si basano sulla spiegazione della collocazione di ogni similitudine nel testo del canto e nel contesto di riferimento, poiché, come giustamente si nota, questi elementi offrono indicazioni preziose per comprendere la funzionalità dei paragoni attuati. Come si potrà vedere, ogni similitudine è stata considerata all'interno del circuito della comunicazione letteraria, così da evidenziare per ognuna, via via, gli elementi che attivano tale circuito. Una particolare attenzione è stata rivolta al codice di riferimento delle singole similitudini e del genere stesso della similitudine, dall'articolazione strutturale, alla morfosintassi, alle scelte lessicali, allo stile, al registro, alle scelte ritmiche e timbriche, al rilevamento di eventuali figure retoriche interne o che confluiscano nella figura retorica attuata..."""" (dalla Prefazione di Massimo Seriacopi)" -
Pillole fiorentine. Ovvero fiorentini si nasce... e si muore
La storia e le storie di Firenze le conosciamo un po' tutti. Quindi quello che troverete in questa pubblicazione non sarà una novità per alcuni lettori. Sì, magari un racconto, un episodio non sarà troppo noto a qualcuno, ma molte persone ritroveranno narrazioni che vengono ormai tramandate di generazione in generazione, dove situazioni e personaggi vengono presentati da un'angolazione un po' particolare e, perché no, anche intimistica ed introspettiva, riportando così a galla, dalle nebbie del tempo, i sentimenti e i pensieri sia dei protagonisti storici che della gente comune. Si può essere guelfi o ghibellini, guelfi neri o bianchi, palleschi o arrabbiati, ma senza questa dicotomia che è sempre stata alla base di quella dialettica che è la spina dorsale della città del fiore, non si sarebbero sviluppate certe caratteristiche che hanno reso unici i fiorentini. Questo lavoro, una passeggiata a ritroso nel tempo nella città di Firenze, è un tentativo di avvicinarsi, in punta di piedi, a coloro che ne sono stati i protagonisti. -
L' ascesa purgatoriale di Dante Alighieri
In questa pubblicazione si vuole prendere in esame la ""tappa intermedia"""" rappresentata dal Purgatorio perché particolarmente significativa proprio in quanto costituisce anche una specie di """"anello di congiunzione"""", nella sua specificità, tra dimensione infera e dimensione celeste, ed inoltre, nella sua fisicità di montagna che poggia sulla Terra e si slancia verso il Cielo, tra dimensione immanente (non del tutto dismessa, almeno nel pensiero, dalle anime dei penitenti) e dimensione trascendente (desiderata, preventivata con certezza ma non ancora raggiunta)... Ancora una volta, anche in questa sezione intermedia del """"sistema Commedìa"""" tutto si armonizza perfettamente, contribuendo al perfetto funzionamento del disegno complessivo, secondo una raffinata tessitura ordita con una sapienza linguistica e poetica unica e meravigliosa, che vale davvero la pena di indagare, meditando su quanto il poeta riflette di sé e del suo mondo nei personaggi che """"finge"""" di incontrare e nel resoconto che fanno del loro percorso terreno."" -
I due destini. Progius
Il volto di quella donna s’illuminò di nuova luce: lunghi capelli neri, sopracciglia folte, occhi verdi, carnagione olivastra e nessuna ruga d’espressione, rendevano quel volto soave e tenero come l’abbraccio di una mamma. «Adesso era davvero molto tempo che non ne vedevo uno.» «Ma quindi, esistiamo? Cioè… tolta l’Australia, siamo anche sulla Terra? O su Progius?» Jesper sembrava un bambino a cui avevano appena regalato le caramelle. E nessuno voleva rovinargli quel momento di precaria allegria. «Ma certo… Jesper, giusto?» «Sì.» «Certo che esistiamo,» il volto di quella donna si fece più serio «costretti a nasconderci, ma esistiamo. E siamo tantissimi. Ma ben presto, questa distinzione, non avrà più importanza…». Sospirò legandosi i capelli. Jesper abbassò il capo, incanalando il discorso. «Quindi… partiamo dal principio. È stato Mazhar a mandarvi qui?» -
Catarsi. Il caso di Alice
Cosa è accaduto ad Alice? Attraverso un confronto, capace di cogliere il divenire della vita, considerato nei suoi principali indirizzi contemporanei, quali il ""referenzialismo"""", il """"neoidealismo"""", lo """"strutturalismo"""" e l'indagine psicologica (quest'ultima realizzata nella sua organicità), l'autrice Laura Del Veneziano va ad esplorare aree che sono, poi, punto di raccordo e, allo stesso tempo, centro e fondamento nascosto, atto a svelare l'essenza, talora inimmaginabile, ma immutabile di ogni mutamento. Ed è così che emerge la figura di Alice, con una storia che ha del letterario tutto il sapore e l'afrore, dove si evidenziano le immense possibilità libertarie, colte in ambiti quali la temporalità, l'etica e la conoscenza; dimostrando, in tal modo, come tutto ciò che viene significato come """"esperienza nel mondo"""" provenga dall'insondabile profondità, ab imis, secondo un indice ermeneutico, da esso stesso contenuto."" -
Petali di rosa
Elena è una ragazza che vive in un paesino di campagna tra le colline toscane. Poca tecnologia, molto contatto con le persone. Tra le sue passioni c'è quella di salire in sella al suo roboante e polveroso motorino per le escursioni tra i sentieri incontaminati della campagna collinare Valdarnese. Per una serie di coincidenze, incontra Davide, un ragazzo semplice con una grande voglia di sorridere alla vita. Nasce una sincera storia d'amore. L'altruismo di Elena e di sua sorella Milena, unitamente alla grande volontà del padre Tiziano, proietta la famiglia Cassini in un progetto ambizioso e sociale di enorme valore motivazionale. La vita ricorda però che non tutto va secondo i piani e spesso le persone devono misurarsi con prove emotive importanti. -
La persistenza del cielo
"Nella lirica della poetessa piacentina, il cielo contamina sempre elementi terrestri: ogni manifestazione corporea è simbiotica con il piano siderale, poiché quest’ultimo preserva sempre una nuova nascita."""" (dalla prefazione di Giuseppe Cerbino)" -
Piccolo canzoniere più bugiardo che vero
Questa raccolta di Renzo Favaron, ""Piccolo canzoniere più bugiardo che vero"""", è il frutto di un'attesa e di una lunga elaborazione. Non mancano immagini dettate dalla delusione e dal disincanto, ma si apre anche a squarci di luce e brevi epifanie. Il tutto assemblato in un tessuto che unisce musicalmente la “fantasia” e lo scatto fonico-ritmico."" -
Il corpo in cui abito
La poesia è intesa come un atto di fede che accompagna la vita dal profondo del suo tessuto, mettendo a nudo tutte le sfumature del corpo. La poesia, per sua stessa natura, è soggettiva all'ennesima potenza. Ogni poesia, ogni strano agglomerato di vocali e consonanti, può suscitare emozioni diverse in lettori diversi. -
Muretti a secco. I miei maixei
Questa silloge poetica è scritta come una specie di racconto autobiografico dell'infanzia dell'autrice, trascorsa in parte (tutte le estati e anche oltre) a Finale Ligure, in provincia di Savona. L'infanzia, la nostalgia, ma anche la speranza nella vita che si rinnova sempre, nonostante tutto, sono i “muretti” su cui poggia questa raccolta poetica. Un intreccio tra memoria personale e memoria del mondo trasfigura in una “visione cosmica”, evocata per capire meglio il presente sempre più confuso, ma anche per porsi le domande giuste nell'ottica di costruire un futuro più umano, più giusto, più rispettoso dell'ambiente che ci salvi dall'autodistruzione. -
Il canto pallido. E altre poesie
"Il canto pallido"""" è una raccolta di poesie centrate su una cifra stilistica suggestiva e una dimensione espressiva che si confronta con temi esistenziali mantenendo sempre la propria forza simbolica e carica emotiva. La poesia diventa dunque una porta verso altri mondi e tempi in grado di accompagnare il lettore nel suo percorso di scoperta." -
Gli ultimi
Storie di vita, di uomini e donne, di diversi e di emarginati, di vittime e carnefici, di dignità e di cronaca raccontate in rima e con ironia. -
79 haiku. Un ignoto alfabeto
17 sillabe per fermare un'immagine, un pensiero, un'emozione. 17 sillabe per illuminare nello spazio di un respiro uno scorcio di vita, un movimento del cuore. 17 sillabe per disegnare con poche linee il mistero dietro una visione. 17 sillabe da portare con sé come frammenti di un diario senza date. -
Il cammino
Aldo Fusaro attraverso le sue poesie vuole trasmettere messaggi a una società in crisi perenne, se non sul punto di autodistruggersi. ""Il cammino"""" è un viaggio nella memoria spirituale e umana ai margini della società contemporanea.""