Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5861-5880 di 10000 Articoli:
-
Il grande racconto di Dalì
"Il grande racconto di Dalì"""" raccoglie oggi la sfida di narrare un artista tanto poliedrico, con un coro di voci che ne esalta le ossessioni e le peculiarità." -
Friuli Venezia Giulia in 17 sillabe. Ediz. italiana e inglese
"Friuli Venezia Giulia in 17 sillabe"""" è una raccolta di haiku che vuole dare una dimensione poetica inedita a luoghi straordinari: colline, campi, mare, montagne. E molto di più: l'infinita bellezza. Un viaggio culturale e sensoriale nelle Valli, lungo i laghi e i fiumi, nella quiete delle lagune, fra le rocce del Carso e le vigne del Collio, nelle tradizioni di un popolo mite e generoso." -
Veronesi per sempre. Viaggio emozionale nel cuore di Verona
Crocevia di strade da tempo immemore, Verona è incastonata fra il Veneto e la Lombardia, a pochi passi dal Trentino: cugina di tutti, sorella a nessuno. Dalle antiche leggende ai miti del calcio, dalla cultura del vino alle differenze di classe, vi raccontiamo perché i veronesi sono un popolo eternamente diviso e unito per sempre. -
Guida ai palazzi di Siena. Viaggio romantico tra gli edifici storici della città
Ogni storia è come un piccolo film, ogni edificio è un'importante location. Siena, bella e introversa, richiama turisti ma è assai gelosa del proprio privato: di guide ce ne sono tante, questa però vi porterà nel profondo della sua intimità - e le confidenze di chi è riservato, si sa, valgono il doppio. -
Romagnoli per sempre. Viaggio emozionale nel cuore della Romagna
Un viaggio non solo attraverso i luoghi fisici ma anche attraverso il tempo, con storie tutte diverse tra loro che tratteggiano l'anima di un luogo speciale. Dove il campanilismo e la voglia di primeggiare tra i suoi paesi la fanno da padrone, ma che in fondo si scopre sempre e comunque unita, indaffarata e mai doma con la leggerezza che la contraddistingue. -
Lombardi per sempre. Viaggio emozionale nel cuore della Lombardia
In ""Lombardi per sempre"""" affiora la magia di una terra che, con il coer in man, ha dato asilo e lavoro a tante persone, ha cresciuto talenti, in tutti i campi, e li ha """"lanciati"""" contaminando il mondo con il suo spirito dinamico e innovativo."" -
Il luogo e il momento. Poesie e prose italiane
Norwid compone le sue opere come singoli tasselli di un mosaico poetico, morale e filosofico totale; ma appunto in quanto parte del tutto, ogni tassello vive di vita propria, apparentemente o contraddittoriamente autonomo rispetto alla concezione ideologica finale. I testi qui presentati non sono dunque una scelta fior da fiore, ma cercano di cogliere i ""momenti"""" di poesia ed esperienza biografica che sorgono all'interno dei luoghi in cui volontà o necessità hanno condotto il poeta itinerante. Così è per l'opera del periodo fiorentino e veneziano in cui il giovane Norwid, aspirante artista, subisce il trauma dall'abbandono da parte della promessa sposa, e la morte dell'amico nelle acque del Lido. O l'ambiente della bohème artistica romana di stanza al Caffè Greco, narcisista e incline alla commercializzazione sfrontata dell'arte figurativa. Pompei, che suscita il dialogo fantasmatico con personaggi la cui vanagloria fu ridotta in cenere dal vulcano. E la straziante visita a Chopin negli ultimi giorni del musicista"" -
La prima volta a... Bologna. Diario intimo della città felsinea
Bologna la turrita riserva mille sorprese. È una città che abbraccia i suoi abitanti e non si lascia dimenticare. Bologna è arte, cultura, storia antica e recente, eterno tempio della gastronomia, è un mondo straordinario incastonato fra tredici porte misteriose. È anche un posto in cui perdersi per ritrovarsi. Proprio per questo, e molto altro, le ""prime volte"""" vissute nel cerchio delle mura antiche sono qui narrate come esperienze insolite, momenti di crescita, a volte di dolore, o anche eventi ordinari, ma che hanno lasciato un ricordo indelebile in ognuno di loro. In questo volume si raccontano storie intense con lo stupore, l'emozione e la meraviglia della fatidica prima volta. Prefazione di Scilla Bonfiglioli."" -
A Torino centro. Storie quotidiane del cuore metropolitano
Torino centro è un luogo d'incanto, i suoi portici che nascondono mille meraviglie, le sue vie parallele, le sue piazze eleganti che mostrano un'anima barocca e liberty. Il centro di Torino affascina il visitatore, gli regala dolci note grazie al cioccolato e al bicerin sabaudo. Questo libro ci racconta un centro di Torino dai mille colori, una zona in pieno fermento, che guarda al futuro, con un occhio sempre vigile al suo passato. Prefazione di Enrica Tesio. Postfazione di Oscar Giammarinaro. -
Il terzo giorno
Un giorno qualunque un morbo misterioso e devastante comincia a mietere vittime, a Roma e in tutte le città del mondo. In poche ore i morti si moltiplicano in modo esponenziale e nessuno riesce a fermare l'epidemia. La civiltà si dissolve. Giulio, un uomo come tanti, si trova a fronteggiare la catastrofe, e si aggrappa a una donna, spersa come lui, stabilendo una precaria relazione d'amore che non li potrà comunque salvare. Molti decenni dopo, i sopravvissuti si sono organizzati in una comunità che rappresenta l'antitesi dello stile di vita distruttivo della nostra società. Due ragazzi, Andrea e Gianna, cercano di comprendere i motivi che hanno portato all'epidemia, e per questo lasciano la loro comunità e si avventurano all'esterno, spinti dal bisogno di conoscere. Le loro vicende si sovrappongono e si rispecchiano alla storia di Giulio e di quanti hanno vissuto il dramma dell'epidemia, fino alla sconvolgente scoperta della verità sulla catastrofe che ha spazzato via l'umanità. -
Straordinarie imprese di terra, di cielo e di alcova di Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior e altre vicende sorprendenti
Nel 1975, dopo il grande successo di riviste come Métal Hurlant o L'écho des savanes, la casa editrice parigina Vaillant, famosa per il popolarissimo settimanale Pif Gadget, mise insieme il primo numero di una rivista tanto bella quanto sconosciuta. Era intitolata Bazar, e raccoglieva i migliori autori francesi del momento: Jean-Claude Forest, che vi firmava un nuovo episodio di Barbarella, Alexis, Gotlib, Pichard e molti altri. Quel numero fu tirato in sole 150 copie: serviva infatti per un'area test in cui, sfortunatamente, non ebbe successo. Il progetto venne abbandonato e la quasi-inesistente rivista fu dimenticata per più di 40 anni, finché il regista Guillaume Podrovnik le dedicò nel 2016 un servizio sul prestigioso canale culturale franco-tedesco Arte. Anche Alfredo Castelli collaborò a Bazar in qualità di sceneggiatore. In questo volume troverete la breve serie Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchausen Junior illustrata da Georges Pichard, che sopravvisse in Francia per un secondo episodio dopo quello del fatale ""Numero zero"""", e venne brevemente continuata in Italia da Enzo Jannuzzi."" -
Il bambino che giocava con le bambole
Venezia, oggi. Uno spietato assassino seriale vestito di nero uccide giovani donne, in un crescendo delirante. Autore dei delitti sembra essere Giulio Renier, fotografo ossessionato dal trauma dell’uccisione del padre, di cui è stato testimone da bambino. Dopo un periodo di analisi, Giulio accetta un servizio fotografico a Parigi. Ma il serial killer colpisce anche lì, inarrestabile. E poi ancora a Venezia, appena il fotografo vi ritorna. Disperato e sempre più convinto di essere lui l’assassino, Giulio chiede aiuto a un suo vecchio amico, investigatore privato. Nel tragico e indelebile passato di Giulio Renier è celata un’atroce verità. Prefazione di Lamberto Bava. -
In utero
Nikos Armero ha un sogno: lasciare il paesello in cui, a più di quarant'anni, è costretto a vivere con la madre per via di una precaria condizione economica. Il mucchietto di case è talmente malinconico e deprimente che Nikos l'ha ribattezzato Spleentown: un bar-osteria, un cimitero, un cinema chiuso, un campo da calcio, un murale del campione di ciclismo anteguerra nato lì, e poi nebbia e campagna della Bassa emiliana tutta intorno. La casa è grande, figlio e madre hanno i rispettivi spazi. L'unica parte della casa in cui nessuno si avventura volentieri è il sotterraneo, in cui il padre di Nikos è morto prima che lui nascesse. Nikos, scrittore di scarso successo, si è messo a rimorchio dell'amico d'infanzia Luca Graziani, che invece è un autore affermatissimo. Luca Graziani gli procura qualche lavoro come ghost writer di attrici analfabete o cantanti dozzinali, e Nikos esegue questi compiti con scrupolo e professionalità, pur trovandosi a scrivere nefandezze come il matrimonio di una divetta da talk-show pomeridiano con un fantasma. In più sta scrivendo, gratis e per amore, il romanzo della bella Jennifer, la ragazza della quale si è invaghito ma che gli si concede solo a tratti e parzialmente, fedele com'è al fidanzato ufficiale. A un certo punto, però, le cose iniziano a farsi strane... -
Mi ritiro per delirare. Dalla A di aforismi alla Z di Zagor
Aforismi, battute, facezie, giochi di parole, riflessioni sarcastiche o poetiche, frutto della penna corrosiva e dello sguardo controcorrente di uno dei più noti sceneggiatori italiani di fumetti. Frasi a effetto, brevissime e fulminanti, divise per argomento come in un dizionario universale, da leggere tutti insieme o saltando qua e là, puntando il dito a caso in cerca di una folgorazione. Senza necessariamente dover essere d'accordo. L'antologia riunisce il meglio delle precedenti raccolte e più di 1500 aforismi inediti. Moreno Burattini ha all'attivo numerose storie per Lupo Alberto, Cattivik, Comandante Mark, Dampyr e Tex, ma il personaggio a cui si è soprattutto dedicato è Zagor, le cui avventure scrive dal 1991. Commediografo, umorista, conferenziere, saggista, gestisce due blog e un seguitissimo account Twitter e ha al suo attivo numerosi libri. Prefazione di Gianni Fantoni. -
L' anatomista eretico
"Lo sceneggiatore Moreno Burattini con maliziosa professionalità sfrutta i colpi di scena e la tecnica cinematografica, esaltando la complessità della società dell'epoca. Secondo tradizione, a Matteo Realdo Colombo la spinta ad indagare i misteri della vulva scoccò mentre fornicava con una prostituta veneziana. Magari si allenava con qualche signora-bene, ma questo mica si poteva dire. Pur disilluso, ostacolato dai pregiudizi, fedele agli ideali di ricerca, dimostrò sempre la testardaggine di ricominciare. In nome della Scienza. Il disegnatore Davide Perconti il cui segno limpido sembra allinearsi allo stile dei maestri della ligne claire, dà una puntuale ricostruzione d'epoca nelle ambientazioni, ponendo in primo piano figure dai tratti grifagni, i caratteri ossessivi, bigotti, cinici. In contrasto appaiono figure femminili dalle espressioni dolci, i corpi sensuali, qualche volta ingenue o provocatrici ma sempre generose. Di qualità e di forme."""" (dalla prefazione di Claudio Dell'Orso)" -
Ram. Le immagini permanenti
Questo romanzo si riconduce da un lato a quella fantascienza weird alla Fritz Leiber (Circumluna chiama Texas) dall'altro a quel filone di fantascienza filosofica alla Bradbury (Cronache marziane) con un'esplicita citazione del romanzo Cristalli Sognanti di Theodore Sturgeon. In uno stile tra l'ironico e il visionario, emergono momenti decisamente horror. Il contenuto filosofico attuale è costituito da una riflessione sul nostro rapporto con le Immagini, nel quale rivestono particolare importanza quelle dell'immaginario pop e del nuovo mondo virtuale. -
Il Carciofo Nazionale. Non vedo cosa ci sia da ridere!
Questo volume contiene anche la dichiarazione consensuale da far firmare alla donna con cui si esce perché accetti il nostro corteggiamento senza scambiarlo per molestie sessuali. C'è la rubrica ""Lombroso aveva ragione"""". C'è un sacco di altro materiale, quale quello delle """"Riviste Impossibili"""", tra cui spiccano Unopiù (parodia di """"Duepiù"""", ma riservata agli onanisti), Prayboy (un """"Playboy"""" per preti) e """"La zuppina italiana"""" (""""La cucina italiana"""" fatta per chi mangia scatolette). Il tutto realizzato da Alfredo Castelli anche con la complicità di numeri uno del fumetto italiano quali Silver e Claudio Villa. Insomma, """"Il Carciofo Nazionale: Non vedo cosa ci sia da ridere"""" fa vedere in realtà un sacco di cose da ridere."" -
Le servitù in agricoltura
L'opera, con taglio pratico ed esaustivo, affronta la tematica delle servitù prediali alla luce dei più recenti orientamenti dottrinari e giurisprudenziali e dei mutamenti che hanno interessato la legislazione speciale di settore. La trattazione è suddivisa in tre sezioni; la prima parte offre un generale inquadramento dell'istituto delle servitù mentre la seconda si sofferma sull'analisi delle singole figure maggiormente rappresentative del mondo agricolo: la servitù di passaggio, la servitù di acquedotto e di scarico, la servitù di elettrodotto. Segue la terza ed ultima parte dedicata all'approfondimento delle azioni a difesa delle servitù con annessi relativi schemi di atti giudiziari. Per una migliore comprensione della materia oggetto di trattazione, nel testo vengono proposti dei casi pratici, che affrontano dettagliatamente i profili di maggiore criticità relativi ad ognuno degli istituti giuridici illustrati. Completano il volume utili formule contrattuali, che permettono all'operatore del settore agricolo di redigere un contratto nel rispetto del contenuto minimo e delle più importanti clausole contrattuali. -
Gli svizzeri, pionieri del football italiano 1887-1915. Un omaggio ai primi svizzeri che hanno contribuito alla creazione e alla diffusione del football in Italia
La nascita del calcio in Italia è tradizionalmente associata all'Inghilterra, in virtù del fatto che, alla fine dell'Ottocento, gli inglesi furono i primi fondatori dei 'Football and Cricket Club' di Torino, Genova e Milano. In realtà, il periodo degli albori del calcio è caratterizzato anche dalla presenza di una seconda comunità di stranieri: quella elvetica. Svizzeri furono infatti i primi presidenti sotto la direzione dei quali Genoa e Juventus vinsero i loro primi titoli nazionali. Inoltre, cittadini svizzeri si trovavano anche tra i fondatori di Milan, Torino e Inter. Nel caso di queste due ultime squadre va poi sottolineato che la presenza elvetica fu decisamente consistente. La prima formazione dell'Inter, per esempio, schierava otto svizzeri al proprio interno. Ma altre squadre della nostra penisola annoverano giocatori o dirigenti elvetici tra i propri fondatori. I primi esempi che vengono in mente sono quelli di Bologna, Bari e Spezia. D'altra parte, il ruolo svolto da questa comunità straniera, nella diffusione del football in Italia non deve stupire, anche perché, dopo l'Inghilterra, la Svizzera è stata una delle prime nazioni in cui si è giocato a calcio. -
La coppa dimenticata. Storia della Mitropa cup. La madre della coppa campioni 1927 -1940
Gli anni tra le due guerre hanno rappresentato per l'intero movimento calcistico internazionale un netto salto di qualità. Non solo si sono disputate le prime edizioni della Coppa del Mondo ma, a partire dal 1927, il calendario degli impegni sportivi per nazionali e club si è infittito notevolmente: è nata la Coppa Internazionale, una versione ante litteram degli odierni campionati europei, e lo stesso giorno è stata fondata una competizione progenitrice dell'odierna Coppa Campioni, ovvero la Coppa dell'Europa Centrale, un affair riservato alle migliori formazioni del Vecchio Continente. Si trattava di squadre che per diverse ragioni sono oggi scivolate nell'oblio del calcio che conta ma che al tempo calamitavano l'interesse e l'entusiasmo delle folle europee le quali, per la prima volta, avevano la possibilità di vedere i propri beniamini duellare contro i principali club e calciatori esteri, campioni figli di un mondo che oggi, almeno a livello calcistico, non esiste più: quello della Mitteleuropa.