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Il mio viaggio in Inghilterra. Alla scoperta del suo calcio e dei suoi stadi
"Cosa sarebbe successo se non ci avessi mai provato? Dove sarei oggi se avessi abbandonato tutti i miei sogni? È difficile rispondere a queste domande. A distanza di anni, la cosa certa è solo una: l'Inghilterra mi ha cambiato la vita."""" Dalla Premier League alle più sconosciute leghe inglesi. Dalla magia di Stamford Bridge al piccolo Sandygate, lo stadio più antico al mondo. Da nord a sud, da ovest a est. Treni, bus e metropolitane. Tanti incontri speciali, da Sir Alex Ferguson e Pepe Guardiola fino a Colin Baker, volontario dell'Exeter City. Pub, birra e football. Un'avventura senza fine, racchiusa tra le pagine di questo libro: 52 racconti di viaggi e di vita, alla scoperta del football e di me stesso." -
Dieci racconti di una lucertola nel porto di Genova. Storie di mare, guerre e rivoluzioni
Genova, fine anni Ottanta. Nell'incantevole cornice di un borgo di mare inglobato nella città, come quello di Boccadasse, l'incontro tra un tecnico radiologo sulla trentina e un vecchio lupo di mare, che si rivelerà essere anche un autorevole esponente del movimento operaio della città. E, allora, l'incontro in una baracca di pescatori è luogo e occasione di conoscenza. Così, scrutando l'orizzonte marino e dando voce ai pensieri, il vecchio, oltre ad alcuni cenni a vicende del Mediterraneo risalenti a secoli prima, ripercorre un viaggio tra i grandi avvenimenti che hanno segnato la storia del Novecento. -
Un capitano, c'è solo un capitano. 20 capitani per 20 irripetibili storie
La voglia di raccontare delle storie particolari legate al mondo del calcio, non racconti qualsiasi ma vicende di personaggi simbolo di un calcio che non c'è più, mi ha spinto a selezionare delle figure simboliche, dei capitani, più o meno conosciuti, che hanno contribuito a far sognare i propri tifosi, entusiasmare le folle, e soprattutto lasciare un ricordo indelebile nel corso degli anni anche a chi non li ha visti giocare o avuto l'opportunità e il privilegio di conoscerli. 20 storie di 20 capitani, con almeno 200 presenze con la stessa maglia, non tutti ugualmente noti al grande pubblico, ma ognuno simbolo e mito nella squadra e nella città in cui ha militato. Storie belle, alcune in crescendo con vere e proprie apoteosi, altre tristi e malinconiche con addii improvvisi, senza alcuna riconoscenza da parte delle società di appartenenza, ed altre infine, accomunate da tragici destini. Una maglia che non è stata solo indossata, ma che col passare del tempo si è ""appiccicata"""" sulla pelle, rimanendone tatuata anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo."" -
Un canestro di ricordi. Storia di cinquant'anni di pallacanestro
In questo libercolo rimetteremo in moto la nostra personale Delorean, ossia quella vettura che divenne famosa in tutto il mondo per la sua apparizione in Ritorno al futuro, e mediante la quale i protagonisti viaggiavano nel tempo. Il titolo del libro è esplicativo ed eloquente. Il filo conduttore, è l'impegno degli autori di far entrare il lettore nelle pieghe di uno sport meraviglioso. Abbiamo raccolto pareri, emozioni, ricordi, aneddoti non solo sportivi delle diverse componenti della pallacanestro. Troverete testimonianze di giocatori, giornalisti, tifosi, arbitri, allenatori, general manager. La speranza è quella di far innamorare del basket anche coloro che non lo seguono abitualmente. Quando la passione per la pallacanestro arrivò travolgente, il fustino del detersivo o quei canestrini di plastica con le ventose diventarono oggetti preziosi per interminabili partite di fantasia. Un cerchione di bicicletta attaccato al muro, un tabellone con ferro realizzato con gli amici, un qualsiasi playground, i legni del PalaMaggio'. Può cambiare la location, ma quando hai il pallone in mano la fantasia ti porta sempre lontano. La pallacanestro è un turbinio di emozioni. -
Teatro. Australia
Tre drammaturgie, per due scrittrici e uno scrittore dalla scena australiana di oggi. Una finestra alla scoperta di una geografia teatrale distante e ricca, per soluzioni linguistiche e per le diverse tensioni che la attraversano. ""La matematica del desiderio"""" (2018) di Suzie Miller, un gioco combinatorio sulle codificazioni del reale, """"Black is the New White"""" (2017) di Nakkiah Lui, commedia drammatica intorno alle complicate relazioni interculturali e il dolce e dolente dialogo """"E mai più ci separeremo"""" (2011) di Tom Holloway."" -
Dispute ternarie e monodiche
"La caratteristica che più mi colpiva, nell'opera di Lucio Saffaro, era la convivenza tra arte figurativa, poesia e matematica (era laureato in fisica), che si rispecchiavano tra loro con barbagli indecifrabili. Mi stupivo, a volte, di certe sue apparenti ingenuità che poi, a una considerazione più meditata, si presentavano come il preludio a domande che riverberavano echi lontani. [...] La sua è una poesia in prosa di alto valore suggestivo, svolta con un apparente rigore formalistico e logico matematico, il cui contenuto tuttavia non è logico matematico, bensì metaforico, sebbene spesso il secondo termine della metafora sia segreto. [...] Entrai quindi sempre più nel suo mondo poetico, un mondo singolarissimo e allusivo di cui mi pareva a tratti di afferrare il senso, che poi immancabilmente si dileguava, in un gioco a rimpiattino stimolante e insieme tormentoso. Un mondo che ancora mi turba e che mi ha di nuovo affascinato e soggiogato durante la lettura (ma non è il termine giusto, ci vorrebbe una parola più intensa) di queste """"Dispute"""" enigmatiche e suggestive."""" (dalla nota di Giuseppe O. Longo)" -
Teatro. Gabriel Calderón
Due drammaturgie per un autore solo nella terza finestra su geografie ""altre"""" della scena. Due lavori di Gabriel Calderón, giovane regista e scrittore teatrale uruguayano, testimone, con oltre venti opere, del vivace panorama di oggi del Sud America. Mescolanza di forme, vicende all'apparenza reali che prendono pieghe inaspettate, realtà e fantastico che si incontrano, per narrare, con la forza trascinante del riso, i punti irrisolti del nostro """"occidente"""". """"Or-forse la vita è ridicola"""" (2009) ed """"Exesplodano gli attori"""" (2012) i due testi scelti. Drammaturgie autonome, ma parte di un'ipotetica pentalogia dove le storie di militari, famiglia, amore e dittatura, possono diventare storie di militari, vampiri, famiglia, viaggi nel tempo, amore, mummie e dittatura."" -
F. Perdere le cose. Frammenti di diari e copione
F. non può entrare in scena, ma è il centro del dramma. F. è una persona incontrata dai Kepler-452 in un giorno di vagabondaggi teatrali per la Via Emilia. F. si è presentato loro dicendo solo: ""io sono io"""". F. c'è, ma ci sono leggi che lo tengono lontano dal palcoscenico. Come si può allora raccontare a teatro un'assenza? C'è qualcosa che dobbiamo temere da lui? È pericoloso? Che cosa, di lui, ci riguarda? E mentre Kepler-452 provano a rispondere a queste domande, nasce un copione, assieme a uno spettacolo e a un diario di lavoro. Viene fuori un racconto intorno a quanto sia strano e difficile parlare di chi c'è ed è anche assente."" -
Lettore
C'è un percorso che enfatizza le caratteristiche intrinseche di un insieme di parole, eppure quel percorso non è realizzabile se fuori non agisce qualcosa d'altro, un'identità dotata di riconoscibilità, psicologica e sociale. In gioco troviamo due opposti: il lettore in quanto funzione dell'opera; e il lettore come colui che, solo, consente all'opera di attivarsi nel modo giusto. Questo saggio non fa altro che tentare di sciogliere questa contrapposizione. L'odierna fisionomia della duplice tensione in gioco ha preso forma nella lunga epoca che chiamiamo modernità, di cui oggi riusciamo a cogliere meglio certe caratteristiche. Da quasi tre secoli entro quella forbice dobbiamo stare, magari prendendo posizione per una delle due lame - quella del lettore, nel nostro caso -, tuttavia sapendo sempre che l'orizzonte concettuale è quello. Un orizzonte instabile, e che proprio per questo chiede definizioni il più possibile chiare. -
Respirare. Caos e poesia
Nel ritmo caotico avvertiamo un senso di soffocamento, questo è un saggio sulla terapia poetica. Non c'è una via d'uscita politica. Solo la poesia, solo l'eccesso di significato rispetto agli obblighi dell'infosfera può riattivare la respirazione. Solo saper respirare ci aiuterà durante l'apocalisse che sta già esplodendo come effetto di decenni di assolutismo finanziario. La poesia potrà curare la sofferenza della mente degli ingegneri e dei poeti, e potrà agire come agente di liberazione del linguaggio dalla stretta soffocante della tecnica. Il potere si fonda oggi su relazioni astratte tra entità numeriche. Mentre la sfera della finanza è costituita di algoritmi che connettono frammenti di lavoro precario, la sfera dell'esistenza è invasa da flussi di caos che paralizzano la mente sociale e impediscono la respirazione. ""Non riesco a respirare"""". Queste sono le ultime parole di Eric Garner prima di morire, strangolato da un agente di polizia per le strade di Staten Island. Queste parole catturano il sentimento del nostro tempo. Come affrontiamo il caos, giacché sappiamo che coloro che combattono il caos diventano caos? Come affrontiamo il soffocamento? Esiste una via d'uscita?"" -
L' Occidente messo a nudo
La domanda ""È possibile mettere a nudo la nostra società?"""" è tra quelle che contengono la risposta nella stessa domanda. La nostra società può essere messa a nudo proprio attraverso l'importanza, che non si riscontra nelle altre culture, assegnata alla nudità. Il rapporto con la nudità, tipico dell'Occidente, risulta contraddittorio: il nudo ci riguarda sia quando indica una perfezione, sia quando rivela il grado più basso di esistenza. Non ci resta che analizzare entrambe le dimensioni per dimostrare, invece, il loro segreto rapporto."" -
Egemonia culturale. Dal progetto di Gramsci alla dissoluzione di Salvini
L'idea di Antonio Gramsci non si realizzò nell'Italia del Novecento ma oggi sembra manifestarsi un'egemonia della Rete che determina inedite conseguenze per la democrazia con l'emergere di tendenze irrazionali. Si può parlare di egemonia? In uno scenario del genere, la democrazia troverà nuove strade e risorse per affrontare le sfide del XXI secolo? Di fronte alla velocità dei fenomeni sociali (e dei cambiamenti dei partiti), mancano le categorie che permettano di interpretare quello che sta realmente accadendo nel sistema politico italiano. La propaganda sostenuta dal sistema mediatico sta alimentando una società di fantasmi dove si scambiano gli annunci e le immagini con la realtà. Si materializza così un capitalismo digitale basato sulla disinformazione che rappresenta l'emergenza educativa e democratica di questo tempo. -
Al fuoco! Per una critica della ragione monumentale
Ogni monumento si oppone al movimento: così si potrebbe sintetizzare l'assunto di questa ricerca inevitabilmente ""monumentale"""", in cui il concetto di monumento finisce per includere non soltanto le sue proiezioni materiali, ma anche quelle immateriali, dai modi di pensare ai modi di dire. Ogni volta in cui uno di questi modi viene cristallizzato in una rigida istanza morale, politica o anche estetica, si erige un monumento. Quello della erezione sopra il rigo della quotidianità, del mettere o mettersi fuori, costituisce appunto il dispositivo ideologico della monumentalità. Coniugando la storia delle idee con quella delle loro varie implementazioni, questa talvolta ironica """"Critica della Ragione monumentale"""" procede tra parole e immagini per problematizzare i """"passaggi"""" della monumentalizzazione: dall'effimero all'eterno, dal reale all'immaginario. E viceversa, perché, secondo il racconto biblico, ogni colosso ha i piedi di argilla. Gian Piero Jacobelli, filosofo e antropologo, mette dunque radicalmente in questione le più consolidate convenzioni sociali e culturali che ogni monumento comporta, ma che paradossalmente, proprio monumentalizzandosi, si condannano a un fatale tramonto."" -
Umani e altri animali. Riflessioni per un'etica onnivora
La coabitazione con gli (altri) animali è uno degli aspetti chiave della nostra esistenza. Abbiamo trasformato drasticamente le condizioni di viva di molte specie con le quali conviviamo e, a loro volta, gli animali hanno fornito un apporto fondamentale allo sviluppo delle nostre civiltà. Oggi, questa convivenza genera nuovi interrogativi: chi sono gli animali per noi e chi siamo noi per loro? In che modo noi umani siamo ""diversi"""", se lo siamo davvero? Che doveri abbiamo nei confronti degli animali e che diritti spettano loro? Per rispondere a queste domande, è necessario fare ricorso alla biologia evolutiva, alla filosofia e al diritto, cercando di superare i limiti di un'impostazione antropocentrica che, paradossalmente, si trova anche alla base di molte considerazioni """"antispeciste"""". Così sono nate queste riflessioni di etica onnivora, che si interrogano su tutti gli animali, quindi anche su quella strana specie chiamata umanità."" -
Lilith. Un mosaico
Un incontro a pagamento tra un uomo e una studentessa organizzato tramite chat di incontri. L'omicidio di una transgender a Roma dai contorni ambigui e in odor di intelligence. La doppia vita di Petra/Lilith, ventunenne abruzzese ma domiciliata a Bologna, tra realtà e virtualità, giorno e notte, interno ed esterno, lucidità ed esperienze lisergiche, relazione di coppia e vocazione al labirinto degli incontri occasionali. La mistica ospedaliera di un internamento psichiatrico. La scalata della montagna appenninica alla ricerca impossibile della grotta della Sibilla. Il percorso dei luoghi del sisma appenninico un anno prima della loro scomparsa in una percezione di precarietà assoluta che si fa anche allegoria di un sisma esistenziale (la vita di Petra) e di uno smottamento culturale e storico. Ma al di là della trama, che si svela in trasparenza, è l'ordito psichico dei personaggi che risuona in un concerto di immagini e pensieri annodati in un unico roveto semantico, un grande caleidoscopio dell'immaginario storico in atto, tra stile amatoriale e tradizione classica, insorgenze arcaiche e videoispezioni nelle lande oscene della contemporaneità. -
La postura del guerriero. Addestramento etico e altre modeste proposte
Mai nella storia dell'umanità è avvenuto un mutamento così profondo e repentino delle nostre condizioni percettive e cognitive, una trasformazione fondamentale della mente della quale non possiamo giocoforza renderci conto in pieno. Ma si dice che i momenti di crisi nascondano sempre un'opportunità. Ecco quindi la necessità di un addestramento, vitale a questo punto, per riacquistare lo spirito critico che ognuno di noi crede fortemente di avere e invece va rapidamente scemando, con la conseguente deriva di tutto ciò che abbiamo chiamato fin qui intelligenza e umanità. Più che un saggio un manuale, portatile e sghembo, per orientarsi, per convincersi che ""se un modo di ragionare non funziona più è meglio usarne uno diverso""""."" -
La violenza (e i suoi inganni)
La violenza che crea il diritto, dice Benjamin, è la stessa che lo conserva, così che la violenza originaria ritorna, sotto altra forma, nella violenza amministrata. Ha ragione Benjamin nel porre questo problema al centro della critica della violenza; non vi è soltanto l'aspetto della violenza del potere e dello Stato moderni, ma, se essa è mezzo per raggiungere fini, bisogna anche dedurre che esiste una violenza giusta. E la violenza, giustificata per una volta, dovrà esserlo sempre. Per questo bisogna trovare limiti, investire sulla legittimità e sempre meno sul pharmakon della violenza. -
Il labirinto dell'attenzione. Progettare organizzazioni per un mondo ricco di informazioni
"I miei vicini hanno regalato alla loro bimba per il suo compleanno due conigli, un maschio e una femmina. Ora vivo in una comunità ricca di conigli! Ma si dà il caso che quando c'è abbondanza di un elemento necessariamente ci deve essere mancanza di qualcos'altro. Infatti ora nel mio giardino non c'è lattuga"""" (Herbert A. Simon). In una società dell'informazione deve dunque mancare qualcosa: l'attenzione." -
Changemaker? Il futuro industrioso dell'economia digitale
Il modo di produzione capitalista che solo trent'anni fa appariva trionfante alla ""fine della storia"""", sembra aver esaurito le proprie idee sul futuro: nonostante le grandiose celebrazioni di tecnologie e idee imprenditoriali disruptive, il processo di innovazione sta rallentando e il capitalismo contemporaneo non è in grado di evolvere oltre la propria versione industriale del XX secolo. Siamo impantanati in un sistema che si basa su una produzione di massa all'insegna dello spreco per un consumo che non è da meno. Gli intellettuali sembrano essere particolarmente incapaci di prevedere un futuro. Gli esperti della Silicon Valley suggeriscono che stiamo per raggiungere una """"singolarità"""" oltre la quale nulla può essere noto (il che è semplicemente un altro modo, quasi religioso, di dire che nessuno ha la più pallida idea di che cosa ha in serbo il futuro!). In alternativa, ci suggeriscono di andare su Marte, dove magari sarà possibile costruire una replica di Palo Alto con gli stessi campus d'impresa, gli stessi centri commerciali e gli stessi Starbucks. Il presente non è ancora maturo per la rivoluzione, inoltre, l'era delle rivoluzioni che ha introdotto la modernità industriale non è il modello giusto per comprendere il potenziale di cambiamento contemporaneo. Per trovare un modello utile a comprendere la trasformazione che ci attende sarebbe più appropriato guardare più indietro, ovvero alla transizione verso il capitalismo che segnò l'Europa durante quello che si può definire come un XVI secolo esteso."" -
Dire il colore esatto
Raccolta di testi poetici scritti tra il 2007 e il 2019 in maggior parte inediti e in parte collaudati in occasioni diverse (in antologie, in riviste online, sul blog dell'autore, in letture pubbliche o in precedenti edizioni raccolte in volume). Il libro rappresenta il tentativo di restituire esattezza alla parole per aumentare la loro presa di comprensione del presente, come smascheramento dell'assurdità del reale, attraverso le forme della poesia. Prefazione di Fabio Pusterla.