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I segreti della rosa rossa
Nei personaggi non c'è che la vita, che richiama il drappo di un sipario. L'impressione dura solo un attimo e quello che appariva panno pesante si rivela stoffa impalpabile su un cuore che batte. Il cuore è quello di Mario che aspetta da sempre la svolta che cambierà la sua vita, nella quale il destino gioca un ruolo fondamentale. Nessun artificio teatrale interviene a sublimare l'afflizione che si percepisce nella narrazione degli avvenimenti in orfanotrofio, tra la perdita e la solitudine di un altro personaggio centrale, il piccolo Giorgio; vivono entrambi - seppur con storie e reazioni differenti - un esilio bianco sulla terra, un coma che sospende il dolore in attesa che qualcuno si prenda cura di loro. È un viaggio interiore di rinascita che risale il tempo, un romanzo di formazione che oscilla tra flashback e accelerazioni che imbrigliano e rivelano gli eventi, con colpi di scena ed epifanie inaspettate. Lo stile che accompagna la narrazione è semplice e descrittivo. -
Non mi ruberete l'anima
Un'anziana signora e una ragazza si ritrovano a viaggiare nello stesso vagone di un treno. Lì, in un luogo quasi onirico, che del mondo fornisce nuove prospettive ogni secondo, l'anziana donna, per la prima volta nella sua vita, si sente libera. Libera di raccontare, di aprire il suo cuore e donare la sua esperienza a una fanciulla che, della propria vita, ancora così poco conosce e così tanto avrà da affrontare. ""Non mi ruberete l'anima"""" è il racconto della quotidianità di un'anima femminile intrappolata in regole sociali ataviche, legate a schemi maschilisti e violenti, tipici dell'Italia del Sud, e non ancora del tutto sradicati. L'uomo padrone che si appropria dell'esistenza dei componenti della famiglia; il dolore di una moglie che deve arrendersi a subire per paura di ritorsioni nei confronti dei figli; l'assuefazione dei più al concetto di superiorità maschile; l'inadeguatezza della legge a proteggere le vittime: questa la denuncia che la protagonista vuole urlare al mondo, manifestando una lucida consapevolezza della propria condizione e la volontà del riscatto interiore, che non permetterà a nessuno di strapparle l'anima e la propria identità di donna e madre."" -
Mi abitavi dentro
E se vivessimo al contrario?rnSì, al contrario come le farfalle, che per nascere si aprono un varco tra il presente e l'ignoto. Pronte a lottare per vedere la luce ma consapevoli che il calore di un raggio potrebbe scaldarle solo un attimo, per poi abbandonarle al gelo eterno. Perché il dolore sa svuotare le vene e la sofferenza asciuga il dolore dalle labbra. Se solo si potesse far marcire in tasca un bozzolo di amarezze come si fa con l'ultima sigaretta. Brucerà la pelle per renderci farfalla ogni giorno, un po' alla volta. Per farci respirare a pieni polmoni una vita che l'ossigeno sa toglierlo, ma l'amore, quello no. -
Roberto Elia. L'anarchismo antiorganizzatore negli Stati Uniti di primo '900
Questo libro ha una struttura fuori dal consueto. Il titolo annuncia una biografia e, in effetti, contiene la scrupolosa ricostruzione della sofferta vicenda umana di un anarchico catanzarese, Roberto Elia, apparentemente uno fra i tanti milioni di emigrati che agli inizi del '900 lasciarono l'Italia per raggiungere gli Stati Uniti; scorrendo le pagine, però, sembrerà di trovarsi all'interno di un avvincente romanzo ambientato nelle grandi metropoli americane nelle quali l'anarchico Elia, e tanti altri compagni di militanza, fra i quali gli indimenticati Sacco e Vanzetti, ingaggiano furibonde lotte di classe per sconfiggere il dramma di migliaia di uomini e donne che vogliono affrancarsi dall'oppressione e dalle discriminazioni di un sistema che li relega agli ultimi gradini della scala sociale. Ma vi è di più, perché, grazie ai capitoli che vi sono dedicati e al copioso apparato di note esplicative e di appendici, quest'opera è anche un saggio sul Movimento anarchico italiano negli Stati Uniti di primo novecento, capace di fornire una notevole mole di informazioni, in parte inedite o poco conosciute, su un fenomeno non abbastanza esplorato dalla storiografia italiana. -
Un libro
Un'opera che sfugge a qualsivoglia tentativo di definizione, sfruttando le strategie narrative proprie del giallo e del romanzo psicologico. Cifra distintiva è senza dubbio la metanarrazione alla quale l'autore ricorre per costruire una trama sapientemente intessuta di cambi di prospettiva e colpi di scena. Ad un primo livello si inscrivono le vicende del protagonista, un individuo come tanti calato in una routine di deprimente banalità; ad un secondo livello - parallelo al primo - le altre vicende che coinvolgono il medesimo individuo, compiutamente personaggio, che trasportano il lettore in un universo distopico e cruento. A ricomporre il dissidio interviene poi il terzo livello, quello del narratore che come un burattinaio tende i fili dei personaggi della storia, che a tratti assume di contorni di una follia paranoide. Un libro che - a partire dalla provocatoria neutralità del suo titolo - non cessa mai di sorprendere, guidando progressivamente il lettore in un itinerario di scoperta, sino ad un finale che lascia il fiato sospeso... -
Perché fai così? Comprendere i comportamenti provocatori del proprio figlio per crescere insieme
Quanti di noi genitori almeno una volta nella nostra ""carriera educativa"""" di fronte ad alcuni comportamenti inaspettati o imbarazzanti dei propri figli abbiamo detto: """"Perché fai così?"""". Dietro questa frase si nasconde tutta la difficoltà del mondo adulto nell'entrare in sintonia e comprendere il mondo dei piccoli. Questo libro pone l'accento sulla dinamica relazionale e comunicativa interna alla famiglia e affronta quei comportamenti dei figli che come genitori tendiamo a vivere come sfide e provocazioni, talvolta così """"ingovernabili"""" da lasciarci disarmati e impotenti. L'obiettivo non è solo quello di socializzare chiare e concrete prassi educative ma anche quello di promuovere una maggior consapevolezza e responsabilità genitoriale per favorire un riavvicinamento del mondo adulto con il mondo dei bambini e dei ragazzi, e cominciare a rispondere ai diversi messaggi d'aiuto che ormai da qualche tempo ci stanno lanciando."" -
Un mondo invisibile. Prima o poi, anche tra i potenti, la giustizia si fa largo
In questo libro si affronta il problema legato ai disagi di una popolazione, ormai troppo estesa, alla quale andrebbe rivolta più attenzione, a salvaguardia di diritti fondamentali, principalmente nei confronti dei minori. La popolazione è protetta dai cosiddetti collaboratori di Giustizia, sono di grande aiuto allo Stato per avviare efficaci processi contro gli uomini di mafia. La loro collaborazione, il loro aiuto sono testimonianze preziose che allungano di molto la mano della Giustizia verso gli infiniti tentacoli riducendoli di molto, a volte con possibile sradicamento. Anche i testimoni di Giustizia intendono slegarsi dalle faide, le quali li hanno oppressi, usati, minacciati, hanno inflitto loro numerosi e deplorevoli soprusi, queste menti criminali non si sono risparmiate, hanno stravolto la loro precedente vita tranquilla, prima di entrare in contatto con un mondo criminale e senza scrupolo, sfiniti da questa realtà, hanno deciso di mettersi dalla parte della Giustizia. E l'onesto, si sa, è simbolo di grande libertà e di sereno vivere diritto di ogni uomo, che ama respirare la libertà, ama guardare il sole, senza doversi inchinare a nessuno che sia il suo aguzzino. -
Quale Terra, domani?
Breve saggio scientifico per bambini e adolescenti ma ideale anche per adulti. L'obiettivo è chiaro e ben esplicitato: sensibilizzare ed educare soprattutto le nuove generazioni alla tutela, al rispetto e alla salvaguardia del nostro Pianeta. Il libro affronta un tema di estrema importanza e richiama ad un ""umanesimo ecologico"""" che può formarsi solo attraverso l'impegno di tutti, il rispetto e l'amore verso il Pianeta e verso se stessi. Un testo che vuole essere anche un valido strumento di lavoro per avvicinare i bambini allo studio dell'educazione ambientale. Età di lettura: da 10 anni."" -
Giuseppe
All'alba del Novecento «qualcuno doveva aver calunniato Josef K., perché, senza che avesse fatto niente di male, una mattina fu arrestato». Com'è noto, nel volgere di un anno una giustizia folle e inafferrabile condurrà gli eventi al tragico epilogo della pena capitale e di una raccapricciante esecuzione sommaria. «Giuseppe» è la trasposizione di quella storia nell'epoca in cui l'imponente processo della morte di Dio, che il nietzschiano epitaffi o data a oltre un secolo addietro, è giunto alla dissoluzione dell'autorità e della giustizia. Narra il salto dal mondo della drammatica «Lettera al padre» a quello in cui i padri portano i jeans strappati e le scarpe da ginnastica e si muovono, ragionano e vivono come i loro figli. Nel ventunesimo secolo la tragedia dell'alter ego di Franz Kafka si capovolge: non più un innocente assassinato da una giustizia onnipotente, ma un colpevole sopraffatto dalla colpa, causa l'impotenza della giustizia e la sua impossibilità ad attendere alla propria funzione sociale: imporre all'imputato una pena, salvandolo e risparmiando alla collettività violenze e sofferenza. -
Emma. Cronistoria di un ricordo
Emma ed Eva, Eva ed Emma come uno specchio si guardano e si riconoscono, in una il futuro, nell'altra il passato. Nostalgia, insegnamenti e speranza si intersecano tra i banchi di due scuole distanti nel tempo, dove le storie di bambini, ormai diventati adulti, fanno da sfondo a un presente in cui, forse, tutto è troppo diverso. Due generazioni messe a confronto dallo sguardo amorevole di una bambina che sognava di diventare maestra e che, poi, ci diventa, sorretta più che da una vocazione, da una ""propensione naturale"""". Teresa Catone parla al cuore dei bambini di ieri e di oggi e lo fa dall'interno dell'amata scuola, da sempre la """"sua seconda casa"""". Seduta a un banco o dietro una cattedra, sono i bambini il centro del suo mondo, ne parla e li ricorda, li mette in connessione e ci restituisce l'immagine di una storia a cui tutti apparteniamo e su cui sarebbe bene tornare a riflettere per comprendere meglio una realtà in cui, forse, è rimasto poco spazio per i sogni e la fantasia."" -
Nel silenzio di una notte
Un flusso di coscienza sincero ed emotivo; è questo quello che si evince leggendo 'Nel silenzio di una notte'. Un'atmosfera intima che fa da sfondo a una narrazione densa di un linguaggio quotidiano e reale. L'aspetto autobiografico ci cala in una dimensione ricca di sfumature e pregna di colpi di scena che seguono il fluire dell'esistenza che il libro racconta. È un mondo intero quello che viene narrato, anzi, si presentano al lettore più livelli di racconto. La vita bucolica del passato, la maturità, i cicli naturali e umani; tutto viene passato al setaccio e presentato per com'è realmente, in continua trasformazione. È la storia di un'esistenza, di incontri, del valore umano che l'autore ha acquistato con il tempo e le difficoltà. È la storia di più esistenze, un resoconto in cui ci si può immedesimare. Durante la lettura del romanzo balzano agli occhi i passi che un uomo compie, gli attimi che non tornano,le eventualità che possono condizionare una vita e tutto quello che ne caratterizza le fasi. Il registro linguistico, condito da veraci termini dialettali, fa in modo che il racconto si veda svolgersi, in una sincerità disarmante. -
La disfida di Barletta. Il Normanno Ludovico Abenavoli Drengot uno dei tredici campioni italiani della disfida
Ebbe luogo il 13 Febbraio 1503, nel corso della guerra tra francesi e spagnoli per il possesso del Regno Napoletano. La Disfida dei tredici Cavalieri Italiani, sin dall'inizio fu chiamata Disfida di Barletta, appunto perché in Barletta essa ebbe inizio ed in Barletta ebbe il suo compimento. Va considerato altresì che il luogo del combattimento, la contrada Sant'Elia del territorio della Masseria del Capitolo della Cattedrale di Trani, non fu altro che un elemento semplicemente accessorio, unicamente prescelto come territorio neutrale in quanto appartenente alla Repubblica di Venezia, e quindi non appartenente né agli spagnoli, né ai francesi. Va considerato ancora che la Disfida di Barletta ebbe un notevole valore storico squisitamente di carattere nazionale oltre che regionale, perché l'offesa ricevuta dai Cavalieri italiani, risvegliò, il sentimento dell'onore italico oltraggiato e offeso, per cui furono prescelti i migliori campioni di ogni parte d'Italia. -
Dallo scontro all'incontro, un'alternativa possibile. Storie di giustizia riparativa e mediazione penale minorile
Maria Assunta Bonanno, sociologa, e Alessandra Mercantini, pedagogista e counselor, sono mediatori penali, esperte esterne del Servizio di mediazione penale minorile del Centro Giustizia Minorile di Catanzaro sin dalla sua costituzione nel 2002. -
I miei eroi. Stagione calcistica 2003-2004 dell'US Catanzaro 1929
Con il testo di Ferdinando Capicotto veniamo proiettati in una dimensione intima, quella del tifo calcistico e della passione per la squadra del cuore. Viene raccontata la stagione d'oro del Catanzaro, in ogni piccolo passaggio e attraverso le parole dei protagonisti. Le partite descritte minuziosamente danno l'idea di quanto la tifoseria e l'autore abbiano investito sentimentalmente nel credere in un sogno che hanno poi visto avverarsi. Un sentire collettivo e genuino, onesto anche nell'ammettere gli errori e sfegatato tanto da farne un filo conduttore di intere esistenze. Lo stile è colloquiale, semplice e dettagliato, e ci cala in un'atmosfera magica di attesa e colpi di scena. Una lettura per piccoli e grandi, appassionati e non che fa riflettere sui grandi temi di sportività, agonismo e dedizione. -
Isole di felicità (laimes salos)
Una storia d'amore ambientata in Lituania, a Vilnius nella capitale in un mondo che sta cercando ancora di venire fuori dal comunismo. La storia di una donna che incontra un uomo e se ne innamora. Lei è piena di sogni ma schiacciata dalle responsabilità. Lui, italiano in esilio dal suo Paese in cerca di un posto in cui ricostruirsi una vita. Sembrano così distanti e invece la passione li travolge. In mezzo una famiglia da costruire, le figlie di lei che stanno crescendo senza di fatto avere un padre, troppo impegnato chissà dove per occuparsi di loro. E la speranza che questo nuovo amore possa in qualche modo rimpiazzarlo. All'indomani del crollo del muro di Berlino l'Europa è ancora culturalmente divisa e nei paesi dell'ex Unione sovietica la vita non è semplice, tra chi cerca di andare avanti e chi invece vorrebbe tornare indietro. In questo clima è davvero difficile, per non dire impossibile trovare delle isole di felicità. Fabrizio Ulivieri, autore toscano residente da molti anni a Vilnius, ci porta in quei luoghi, regalandoci uno spaccato insolito di un Paese che conosciamo poco. Il romanzo, una storia d'amore, diventa qualcosa di più. -
Due genitori, due case. Un percorso educativo per bambini che affrontano la separazione
Evelina Fazzi e Gabriella Picerno affrontano, in questa nuova edizione, la delicata questione della fine di un rapporto di coppia, tra un uomo e una donna che non trovano più le originarie motivazioni o i presupposti per continuare la loro vita insieme. Il punto di vista della trattazione, però, non è quello adulto: le studiose ci presentano una realtà particolare che è quella della separazione di due genitori, i quali inevitabilmente coinvolgono nel loro problema anche i figli. E proprio la prospettiva filiale è quella adottata nel testo, nel quale si mette in evidenza come determinate circostanze portino spesso a una sorta di inversione dei ruoli. I bambini si trovano a dover capire una situazione per loro anomala, quella dei genitori che non vanno più d'accordo e che, addirittura, spesso si servono dei loro figli per parlare male e attaccare indirettamente il proprio ex compagno. Si conclude allora con l'importanza di chiarire ai più piccoli che qualcosa sta cambiando per i loro genitori, ma ciò non mette in discussione l'amore nei loro confronti, come chiarito dall'impiego di una favola, pedagogicamente adeguata, per raccontare il modo corretto di affrontare la separazione dei propri genitori. -
L' anno più bello
La giovinezza è il tempo della felicità più pura, perché ha la capacità di vedere la bellezza, farsi travolgere da impeti di passione, d'amore per la vita, prima che di essa se ne colgano le sfumature più malinconiche. Vincenzo trema e spera, esita e sogna e osserva un mondo che intorno a lui cresce e si anima di nuove speranze, emozioni, volti, esperienze e storie destinate a restare indelebili nella memoria. Si affaccia sull'imprevedibile, lo vive, lo ascolta, lo affronta, lo racconta a tutti coloro che sono capaci di emozionarsi, al di là del tempo e dello spazio, per una mano sfiorata, per il brivido di un'attesa, per il fischio di una partita di pallone, per i colori di una squadra, per la propria città, per lo scoccare della mezzanotte, per un amico che incontri dopo tanto tempo, per altri che devi salutare. ""L'anno più bello"""" di Pier Vincenzo Gigliotti, è davvero l'anno più bello che ogni lettore ha vissuto, che ancora sta vivendo o che presto rivivrà, sempre con le stesse intense emozioni, per sentirsi ancora felici, per ricordare ai giovani e ai meno giovani di godere appieno della magia della vita, scorgerne ovunque la bellezza e portarsela sempre dentro. Età di lettura: da 13 anni."" -
Racconti di quarantena
Con l'arrivo di una pandemia che ha sconvolto e tramortito il mondo intero, le persone hanno dovuto imparare a vivere in modo differente: niente più abbracci e baci, niente più sorrisi, nascosti dal velo delle mascherine. Il tempo si è fermato nelle interminabili file per fare la spesa, nelle lezioni viste da un freddo schermo del computer, in una primavera vissuta tra le mura di una casa. Questi giorni surreali sono descritti con uno stile elegante da Claudia Vazzoler: l'autrice racconta svariate vite, personaggi che affrontano il lockdown con uno sguardo volto al passato, alle occasioni perse e ad una vita che regalava gioie ed emozioni, ma anche con una forte speranza nel futuro, nel tempo condiviso con chi si ama, e nell'inestimabile bellezza delle cose semplici, come osservare un soffione che si dissolve nel vento. Racconti di quarantena porta con sé un importante messaggio: nonostante gli ostacoli che si incontrano lungo la strada della vita, ci sarà sempre modo di andare avanti; presto, e insieme, ""usciremo a riveder le stelle""""."" -
Donne e web. Violenza di genere ed educazione ai sentimenti
Nel considerare il ruolo della donna e i rischi che la stessa corre nel vivere l'era digitale, il libro intende evidenziare il ruolo centrale che l'educazione e la formazione, le norme vigenti e la prevenzione dai pericoli di Internet hanno nello sviluppo degli adolescenti. Si ritiene essenziale, per prevenire situazioni tragiche che sempre più frequentemente si affacciano alla ribalta della cronaca nazionale, fornire ai bambini ed agli adolescenti quella azione formativa ed educativa che faccia comprendere che l'amore, l'affetto, il piacere di stare insieme non può convivere con il senso di possesso e di esclusività del rapporto con l'altro sesso, ma anche con lo stesso sesso come nel caso dell'amicizia. A tal fine il libro offre una carrellata delle insidie del web, note e meno conosciute, e la più recente normativa sul tema. Si forniscono, inoltre, indicazioni operative sul ruolo centrale dei genitori e della scuola al fine di utilizzare quelle azioni educative e formative volte a consentire un uso adeguato e sostenibile delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. -
Adolescenti narranti
L'adolescenza è un periodo complesso e meraviglioso. È un ponte che parte dall'infanzia e arriva nell'età adulta, attraversando problemi di cuore, interrogazioni a scuola e scontri con la famiglia; attraversando la vita, con i suoi pro e i suoi contro. Adolescenti narranti non contiene la storia di un adolescente, ma storie di vita. Cloe Nitta, con uno stile semplice ma diretto, ci permette di empatizzare in pieno con i personaggi. Il lettore può così cogliere, dalle molteplici vite rappresentate, la complessità di una fase in cui non esistono più i giocattoli, una fase in cui le gioie iniziano a mescolarsi con i dolori: adolescenti diversi, ritratti nella cornice di un provino teatrale quale modalità per dare l'essenziale di sé. C'è chi ha perso una persona cara, chi affronta la separazione dei propri genitori, chi sta lottando contro una malattia o chi guarda con disincanto il mondo adulto. Lo scopo dell'autrice, dunque, è quello di ""cogliere l'essenza delle loro vite"""", senza alcuna distinzione: tutti narranti, tutti protagonisti.""