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Fiordo profondo
«Non è solo un thriller psicologico dal ritmo serrato, ma anche un (bel) romanzo corale che dialoga con l’attualità e si fa denuncia coraggiosa di una piaga sociale come i maltrattamenti infantili tra le mura domestiche» - RobinsonIn una grande villa di Oslo, Clara e Haavard conducono una vita serena e agiata insieme ai loro due figli. Coppia di successo - lui è medico, lei magistrato -, sono impegnati in una brillante carriera. Eppure qualcosa sembra sfuggire al loro controllo, e col passare del tempo l'ombra del dubbio si insinua lentamente in una relazione che sembrava perfetta. Chi era Clara prima che si incontrassero? E che cosa si agita sotto la superficie dell'esistenza apparentemente piatta di Haavard? Quando un torbido caso di doppio omicidio sconvolgerà la città, fino a intaccare i palazzi del potere, entrambi si ritroveranno ad affrontare il proprio passato e i ricordi che non avrebbero mai voluto veder riaffiorare... Ruth Lillegraven mette a nudo una Norvegia tormentata dalle sue contraddizioni, in cui serpeggiano desideri repressi e problematiche sociali inquietanti. -
La caduta del re
Un romanzo ricco di atmosfera che parla di passione, odio e gelosia, passando dalla crudeltà sanguinosa alla dolcezza estatica, con uno stile variegato e sorprendentemente moderno. Morte e amore, tragedia e idillio si avvicendano in un'opera maestosa e suggestiva, un capolavoro assoluto. Tradotto per la prima volta in italiano.rn«Parlando di armi e cavalieri, di onore e dubbi, di morte e amore, Jensen ci regala un ""capolavoro di compattezza"""", come scrive nella sua prefazione Bruno Berni. Ma anche, e forse soprattutto, un romanzo che, raccontando la storia della Scandinavia di tanti anni fa, di fatto non fa altro che parlarci della difficoltà che abbiamo tutti a vivere davvero, senza lasciarci trascinare dalle cose e dagli eventi, e nonostante i rischi che, vivendo, non possiamo che correre» - Michela Marzano, Robinsonrnrn«Sarebbe facile, e forse anche legittimo, bollare La caduta del re come romanzo reazionario e melodrammatico, eppure i suoi difetti, in virtù dei contrasti stridenti che vanno a formare coi suoi pregi, concorrono a dargli non soltanto originalità, ma anche un'inusiale potenza, resa ancor più viscerale dalla sua sintesi, merce rara nel campo del romanzo storico: in poco più di duecento pagine ci passa davanti una vita intera, si consuma il destino di una nazione, innumerevoli sono i caduti e il lettore, chiuso il volume, torna al presente costernato, col fiatone e ancora grondante sangue» - Vanni Santoni, la LetturarnrnrnConsiderato il romanzo più importante della letteratura danese, """"La caduta del re"""" ripercorre le vicende di Mikkel Thøgersen, personaggio cinquecentesco dalle molte vite e dalle molte facce: inizialmente studente svogliato e sognatore, corroso dal desiderio di vendetta, Mikkel diventa mercenario e soldato, pellegrino e stupratore, e infine compagno di prigionia del re Cristiano II. La sua storia, testimonianza di un'intera epoca, scorre parallela a quella del sovrano assurto a simbolo del declino della corona di Danimarca: Cristiano II, il re indeciso che, secondo la leggenda, trascorse un'intera notte a navigare avanti e indietro tra lo Jutland e la Fionia, incapace di affrontare la battaglia."" -
La figurante
«Occorerà uno scarto forte per indurre Camille a recidere quei fili, ad accantonare la paura di sé e trovare un senso al proprio agire. Il lettore lo scoprirà alla fine del libro, in un guizzo narrativo che rivaluta il tedio di qualche pagina verbosa, benché impreziosita dal bello stile dell'autrice» - Marco Ostoni, la LetturarnIn un romanzo tanto audace quanto divertente, Pauline Klein racconta la storia di una giovane donna, Camille, che ""piuttosto che abbaiare chi era, avrebbe sussurrato il suo essere"""": vuole avere il diritto di entrare attraverso porte proibite, entrare in luoghi stranieri, avere il diritto di dormire con lo sconosciuto di fronte a lei, non ascoltare il rumore del mondo, ma solo il suo. Epigona del recalcitrante scrivano di Melville (come dimenticare il suo celebre """"I would prefer not to""""), Camille oppone una resistenza tanto risoluta quanto passiva alla società e ai suoi diktat, ai ruoli che a trent'anni s'impongono: dovrà accettarli e """"giocare alla vita""""? Oppure no?"" -
Solo
Un vedovo cinquantenne ritorna nella sua città natale, Stoccolma, dopo anni trascorsi in provincia. E qui, stanco dell'incomprensione e dell'ipocrisia che caratterizzano i rapporti interpersonali, trova rifugio nella solitudine, che abbraccia come fosse una vecchia amica. Le stagioni si susseguono, un pianoforte suona in lontananza, i libri gli fanno compagnia, le passeggiate serali lo confortano avvolgendolo nell'oscurità e, mentre il bisogno di parlare a poco a poco si attenua, l'osservazione della gente che incrocia per strada gli ispira storie e impressioni, i quadri familiari che scorge attraverso le finestre sembrano aprirgli nuove prospettive. Intimo, perturbante, Solo è una meditazione sul ritiro dal mondo: una condizione che è sì un destino maledetto, ma al contempo genera poesia e ispirazione e, come tale, viene rivendicata quale segno distintivo dell'artista. Scritto nel 1903, Solo è un testo che torna straordinariamente attuale in un'epoca come la nostra, votata alla solitudine e all'isolamento. -
Ontologia orientata agli oggetti. Una nuova teoria del tutto
Il pensiero moderno occidentale ci ha abituati a credere che solo ciò che percepiamo è reale, che l'essere umano sia al centro del mondo e lo scopo della filosofia sia permetterci di interpretarlo. Graham Harman teorizza una nuova, provocatoria ontologia e in questo saggio, che è il suo manifesto programmatico, sintetizza e spiega i punti chiave del suo pensiero. Al cuore dell'Ontologia Orientata agli Oggetti c'è l'idea che gli oggetti - reali, immaginari, naturali, artificiali, umani e non umani - siano indipendenti gli uni dagli altri e che rientri nei compiti della filosofia indagare la loro interazione, anche quando essa avviene in assenza della percezione umana. Nata negli anni Novanta, l'Ontologia Orientata agli Oggetti dà voce alle istanze e gli interrogativi di questa nostra epoca di smarrimento e incertezza, invitando a superare l'antropocentrismo e ad estendere la riflessione filosofica al di fuori dell'uomo. Questo innovativo modello di pensiero ha saputo infiammare il dibattito culturale degli ultimi anni, trovando applicazione negli ambiti più disparati, dall'ecologia all'arte, e ha avuto una potente eco in particolare nel mondo dell'architettura. -
Il randagio e altri racconti
Scelti e tradotti dal persiano dall'iranista e islamologa Anna Vanzan, dieci racconti, finora mai pubblicati in Italia, che celebrano l'impressionante talento narrativo di Sadeq Hedayat, scrittore coltissimo e maledetto, la cui opera è ancora oggetto di censura in patria. Scritti tra il 1930 e il 1942, sono tratti da diverse raccolte e testimoniano, nella loro eterogeneità e molteplicità di stile, la ricchezza di interessi culturali e artistici dell'autore, vissuto tra l'Iran, l'India e Parigi e fine studioso della letteratura persiana. Dieci storie potentissime e stranianti, in cui prende vita il quotidiano delle masse popolari di Teheran - la piazza, il macellaio, la sala da tè, il barbiere, il miniaturista - così come la Parigi degli anni Trenta e Quaranta, fascinosa e inquieta. Una narrazione seducente, cupa e vertiginosa che ci trascina in un'atmosfera surreale, a tratti grottesca, carica di richiami al glorioso passato dell'Iran e alla sua tradizione millenaria. -
Religione e ribellione
Un anno dopo L'Outsider, l'acclamato bestseller mondiale del 1956 che segnò un'intera generazione, Colin Wilson prosegue la riflessione sul rapporto tra il genio individuale e le costrizioni sociali in un secondo saggio, ancora più audace, pensato come vero e proprio seguito del primo. Conducendoci attraverso le vite e l'opera di filosofi, scrittori e poeti come Nietzsche, Kierkegaard, Rilke, Shaw, Pascal, Swedenborg, Whitehead, Rimbaud e Scott Fitzgerald, Wilson dimostra come interrogarsi sul soprannaturale significhi impegnarsi ad affrontare domande imprescindibili per chi voglia cogliere il vero senso dell'esistenza: come posso utilizzare le mie energie e smettere di vivere a metà? Come posso ampliare la mia coscienza e diventare padrone del mio destino? Ribellandosi contro la celebrazione della mediocrità e i sistemi religiosi tradizionali, questo libro si rivolge a coloro che osano addentrarsi da soli nell'esplorazione delle proprie anime. Considerato dallo stesso Wilson un testo più profondo e completo rispetto a L'Outsider, e riscoperto soltanto di recente, Religione e ribellione conserva ancora oggi tutta la sua carica trasgressiva e vitalistica. -
La muta
Immaginate un mondo in cui si cambia pelle ogni sette anni, e con la pelle vengono via i ricordi, le sensazioni, gli amori. Se c'è chi brama il cambiamento, c'è chi invece vuole tenersi stretto il passato e l'identità che gli appartiene. Ora questo è possibile con un nuovo farmaco, il Suscutin, che previene la muta e permette di mantenere la propria pelle. Rose Allington, di professione guardia del corpo, soffre di una malattia rara. Le mute per lei arrivano improvvise, stravolgendo completamente la sua vita, eppure ha dovuto farci l'abitudine. Invece il suo ex amante e datore di lavoro, il celebre attore Max Black, ha una dipendenza dal Suscutin: sa che la muta potrebbe fargli perdere tutto. E quando una delle sue pelli viene rubata dalla preziosa collezione che custodisce gelosamente, per risolvere il caso ingaggia la migliore, Rose, anche se ormai non è più la stessa donna. Tra salti temporali, visioni ardite, colpi di scena, un thriller coinvolgente che è anche una riflessione sull'amore: quanto si insinua dentro di noi, quanto è parte integrante della nostra vita? E una volta perso, si può riaverlo indietro? Un romanzo spiazzante, visionario, che ridefinisce il concetto di fantascienza e si fa specchio di una nuova generazione. -
Gli osservati
Nella cittadina di Spring Falls, Stati Uniti, tutti si conoscono da generazioni. Eppure in questo freddo e desolato angolo di mondo c'è chi nasconde dei segreti. Come Pearl Jenkins e suo figlio Shannon, che vivono al limitare del bosco, lontano dagli occhi della gente ma inconsapevoli di una presenza che li osserva costantemente... Shannon è bello, intraprendente, deciso a riscattare un'infanzia degradata e cambiare il suo destino, ma quando sua madre scompare nel nulla, senza lasciare alcuna traccia se non una pozza di sangue sul pavimento, Shannon è il primo sospettato. Niente però è come sembra, e l'unica che può tentare di scoprire la verità è la giovane detective Kateri Fisher, che sa bene cosa sono il vuoto e il dolore. Dopo ""Il caravan"""", Jennifer Pashley confeziona un thriller pieno di suspense ma anche ipnotico e disturbante, che con una prosa raffinata e poetica indaga nei meandri più oscuri di una provincia americana dove sembrano prevalere il degrado e la violenza, l'abbandono e il pregiudizio; l'America dei dimenticati, dei dannati, che però non smettono di lottare."" -
Rainbirds
Un thriller onirico dalla scrittura lieve e cristallina, capace di scavare nelle emozioni più recondite e di raccontare la nostalgia: una storia di crescita, di lutto e di amore ambientata in un Giappone che incanta, sospeso tra una modernità abbacinante e un'arcana tradizione millenaria.«Thriller: dei sentimenti, psicologico. Noir, romanzo intimista. Come dare un’etichetta a Rainbirds, bellissimo romanzo d’esordio dell’indonesiana Clarissa Goenawan, già tradotto in undici lingue e in procinto di divenire un film?» – Il Venerdì – la Repubblica«C’è una ragazza che si trasferisce nel lussuoso bilocale di un amico in viaggio. E c’è un’altra ragazza che vive nell’appartamento accanto, esce in balcone solo per fumare e non accetta di essere guardata. Poi succede che la curiosità della prima faccia breccia nella diffidenza della seconda. Il resto è nella prosa un po’ gotica di un’autrice brillante dall’Asia di oggi, anzi del mondo: è nata in Indonesia, vive a Singapore, scrive in inglese e il Paese dove ambienta i suoi romanzi e le sue storie è un inquieto Giappone.» – La LetturaRen Ishida sta per laurearsi alla prestigiosa università Keio di Tokyo, eppure non sa ancora cosa desidera per il futuro. Ma la sua routine è destinata a essere sconvolta da una terribile notizia: l'amata sorella Keiko è stata uccisa, accoltellata per strada in una notte di pioggia. Chiuso nel suo dolore, Ren parte per la cittadina di Akakawa, dove sua sorella si era trasferita, e lì prova a ripercorrere l'ultimo periodo della vita di Keiko, prendendo il suo posto nella scuola dove insegnava e nella casa dove accudiva la moglie catatonica di un facoltoso politico. In quella dimora cupa, avvolta da un silenzio spettrale, Ren comincia a sospettare che Keiko, volata via come un uccello della pioggia, nascondesse segreti inconfessabili... -
La rabbia dell'orsa
Njal e Nina sono scienziati del clima, ricercatori al Centro sui Cambiamenti Climatici di Bergen. La loro relazione è naufragata miseramente in un vortice di incomprensioni impossibili da ricucire, ma hanno una figlia, Lotta, ed entrambi sono disposti a tutto per ottenere la sua custodia. Anche a tornare insieme e a trasferirsi sulle Isole Svalbard, nell'Artico, per partecipare a una spedizione scientifica. Ma qualcuno, da lontano, li spia. È Sol, l'ex moglie di Njal, che segue le sue prede come un orso rabbioso, divorata dal rancore, decisa a riprendersi ciò che le spetta: il marito e una figlia mancata. Laggiù, nelle terre più remote delle Svalbard, una distesa di neve ricopre un cadavere dimenticato, che riemergerà solo col disgelo, in primavera, il tempo in cui antichi segreti torneranno a galla... Nella migliore tradizione letteraria nordica, La rabbia dell'orsa è un ecothriller psicologico oscuro e potente, che indaga le perversioni dell'animo umano e le conseguenze devastanti dell'incuria verso la natura. -
L' isola abitata
XXII secolo. Maksim Kammerer, vittima di un naufragio spaziale, precipita su un pianeta sconosciuto. Novello Robinson Crusoe, scoprirà presto che Saraks è popolato da una specie umanoide ed è completamente militarizzato, soggiogato dalla cupa propaganda di un apparato statale oppressivo che si serve anche di inquietanti torri per il controllo mentale. Ma la popolazione autoctona tenta di resistere, lanciando continui attacchi per riconquistare la libertà... Costruendo un mondo articolato e alieno, inospitale e insidioso, i fratelli Strugackij, considerati tra i più importanti scrittori russi del '900, confezionano un altro romanzo sorprendentemente attuale, in cui la fantascienza e la critica al totalitarismo sfociano in una riflessione filosofica ampia e universale sulla società e la natura umana. Uscito a puntate sulla rivista Neva nel 1968 e pubblicato per la prima volta in versione integrale nel 1969, ""L'isola abitata"""" arriva anche in Italia, edito da Carbonio."" -
La democrazia in pandemia
Un pamphlet che, nella patria dell'Illuminismo, in questo drammatico momento storico, ha messo in moto grandi discussioni e polemiche. Il testo è il risultato di lunghe conversazioni avute dalla filosofa Barbara Stiegler con colleghi, ricercatori, studenti, cittadini, amici, nei primi nove mesi di questa Pandemia per cercare di elaborare tutti insieme la comprensione di quello che c'era capitato, che ci stava capitando di vivere. Immersi nel continente mentale della Pandemia che ostacola le critiche e che uccide il risveglio delle aspirazioni democratiche, le nostre menti sono come occupate. Piuttosto che tacere per paura di aggiungere polemiche alla confusione, il dovere degli accademici e dei cittadini è di rendere di nuovo possibile la discussione scientifica e di trattarla nello spazio pubblico. ""Lavorando insieme, qui e ora, aprendo le nostre istituzioni a tutti i cittadini che, come noi, sono convinti che la conoscenza non debba essere capitalizzata ma sviluppata insieme e nel confronto conflittuale dei punti di vista, potremmo forse contribuire a rendere questa 'pandemia', ma anche la salute e il futuro della vita, non ciò che sospende, ma ciò che fa appello alla democrazia."""""" -
Contro la musica
«Contro la musica», il pamphlet che suscitò grandi discussioni alla sua uscita e che fu foriero della lunga collaborazione tra Manlio Sgalambro e Franco Battiato. ""Un fantasma si aggira tra noi. Il fantasma della musica. Una opprimente melassa, un indistinto in cui si trova di tutto, musica da camera e musica da piazza, per pochi e per molti, buona e cattiva musica"""", Il filosofo, in effetti, non si scaglia qui contro la musica tout court, ma svolge kantianamente una critica dell'ascolto. Un ascolto subìto, dove l'ascoltatore inciampa nella musica ed è obbligato ad ascoltarla, anche quando non lo vuole, come quando entra in un negozio per comprare un paio di mutande e, oltre a pagare, deve pure sorbirsi un sottofondo musicale, sia esso un quartetto d'archi o una canzone da stadio. """"Un rozzo ascoltatore, senza ethos alcuno, si è impadronito della musica (come una volta si diceva che la musica si impadroniva dell'ascoltatore). Essa lo segue ipnotizzata e sprigiona suoni dai suoi stessi fan. Dalle loro orecchie spalancate suona la musica che essi vogliono ascoltare. In realtà in un ascolto giusto l'ethos impone di ascoltare nei suoni la dissoluzione del mondo. Per un momento esso non c'è più. La promessa della città d'utopia s'è adempiuta dal lato peggiore. Gli angeli che suonano la tromba non somigliano agli angeli"""". E così chiude Manlio Sgalambro, """"Chi ascolta veramente, ascolta l'ascolto. Chi ascolta veramente, ascolta la fine del mondo""""."" -
L' incognita
Un testo sublime e dolente sui limiti della conoscenza razionale e scientifica, assediata dall’ineffabile.«Come Musil, Broch è un grande narratore del razioide, cioè di quella confusa zona d'ombra che accompagna e genera la scelta razionale.» – Il GiornaleNella Vienna fin de siècle Richard Hieck è un giovane matematico impiegato all’osservatorio astronomico, il tempio di quella conoscenza che tanto agogna e a cui ha deciso di dedicare tutta la sua vita. Dopo la perdita del padre, mentre la sorella Susanne si rivolge alla fede e il fratello Otto a uno sfrontato godimento del presente, Richard si aggrappa con caparbietà alla scienza, e a tutto ciò che di tangibile e misurabile esiste. Eppure il mondo, e le sue manifestazioni più spontanee e inaspettate, lo confondono: il tuffo di una ragazza da un trampolino, il fischio di un treno, il vento tra gli abeti, le stelle che affiorano nella vallata oscura, il luccichio di un gioiello, il ricordo di un profumo… La scienza può davvero abbracciare il mistero della vita? Esiste una soluzione per un’equazione così complessa e sfuggente? Richard non smette di cercarla, ma quando la morte e l’amore irromperanno nella sua vita, sarà costretto a confrontarsi con la grande incognita… -
Le rinchiuse. Testo francese a fronte
Questo testo teatrale racconta attraverso un linguaggio poetico le condizioni di lavoro e di vita delle cosiddette badanti, lavoratrici, spesso migranti, che 24 ore su 24 abitano con le persone anziane che accudiscono. Entrare nel loro mondo significa scoprire un'umanità che ci appartiene, dove dolore, odio, nostalgia, desiderio e paura affiorano costantemente sulla pelle. Eppure dentro questo mondo chiuso, che sembra senza uscita e senza luce, può entrare una consapevolezza lucida e concreta: il diritto alla bellezza. -
Il vurricatore. Storie di uomini e di mafia
È una storia come tante, quella narrata ne Il vurricatore: Lillino Palazzolo è un giovane siciliano, entrato a far parte di Cosa nostra senza un vero perché. Da picciotto, diventa col tempo il seppellitore ufficiale della famiglia mafiosa cui si è affiliato. Una parabola ascendente che si incrina nel periodo turbolento della latitanza e che termina bruscamente nella laboriosa rete tesa dagli uomini della Catturandi. Lillino Palazzolo è un personaggio liberamente ispirato alla figura di Gaspare Pulizzi, mafioso legato alla famiglia di Carini, oggi collaboratore di giustizia. Sebbene i nomi, i fatti e le circostanze narrate siano in parte frutto della fantasia dell'autore, egli stesso ci ricorda, pagina dopo pagina, che ""sono ispirati da una realtà ancor più dura e cruenta di quella descritta sulla carta""""."" -
Donne!!! È arrivato lo smart working. Opportunità o trappola?
Posti di fronte a un'emergenza sanitaria che ha profondamente segnato il 2020, il Paese è stato costretto a un improvviso cambio di rotta e di abitudini costringendo milioni di famiglie, blindate dentro casa, a rivedere la propria dimensione domestico-lavorativa, riorganizzando tempi e modi del nostro vivere quotidiano, non sempre con successo. Dal punto di vista del lavoro, è stata l'occasione per una sperimentazione su larga scala del lavoro cosiddetto ""agile"""", svelandone pregi e limiti. Donne!!! È arrivato lo smart working è un'analisi basata su dati reali e testimonianze di quest'esperimento sociale che ha trasformato le nostre case in uffici, portando alla luce ruoli e rapporti tra sessi che pensavamo molto più evoluti e maturi per il raggiungimento di quella parità di genere che la quarantena ha invece mostrato essere ancora molto lontana. Lavorare da casa è stata un'impresa di extreme working per molte donne, ha evidenziato l'esistenza di una disparità di ruoli, ancora fortemente radicata nel nostro tessuto sociale, che queste nuove dimensioni lavorative potrebbero ampliare se non supportate da adeguate politiche familiari e occupazionali che devono includere necessariamente una capillare digitalizzazione del nostro Paese e un'adeguata formazione della cosiddetta quota rosa nel mercato del lavoro di oggi e di domani. Un futuro che guarda allo smart working come strumento per migliorare la qualità della vita e alla woman economy come opportunità di crescita che non può che passare attraverso una profonda revisione del mercato del lavoro e delle sue regole. Il libro parte dal racconto di quello che è stata l'esperienza Covid e analizza i vantaggi e gli svantaggi del lavorare dal proprio salotto, le potenzialità del lavoro agile ma anche i rischi soprattutto per le donne."" -
Bolle di sapone quando piove
Sandra, Nina, Veronica, Celeste sono le protagoniste di ""Bolle di sapone quando piove"""": vicine di case, parenti, ma soprattutto amiche, affrontano la vita con le loro fragilità e i loro punti di forza, tra piccole conquiste e battute d'arresto, come succede a ognuno di noi. C'è Sandra che, dopo aver fatto esperienza come volontaria, ha deciso di diventare un genitore affidatario. Un percorso non facile che la farà scavare a fondo nei suoi sentimenti, specie quando qualcuno dovrà esprimere un giudizio su di lei. C'è Nina che crede di avere la felicità tra le mani, ma la sua vita viene sconvolta di nuovo: Giuliano ha deciso di inseguire i suoi sogni fino a Cambridge. Che ne sarà del loro amore? Dei loro progetti? Veronica, invece, ha iniziato a frequentare Ivan, un ragazzo molto più giovane di lei. Se da una parte la storia può essere lusinghiera, dall'altra i rischi potrebbero essere molti, specie quando è la libertà personale, conquistata a fatica, a essere minata. Infine Celeste, la quale continua a confrontarsi con le proprie paure, con la sua incapacità di riuscire a ritagliarsi un ruolo che non sia quello di figlia, di moglie o di madre, e di riuscire a capire cosa vuole dimostrare. Nelle loro storie non sarà difficile, leggendo il libro, riconoscere un pezzetto della propria vita."" -
Una calda scia di sangue
La vita di un paese dell'entroterra siciliano sarà sconvolta da una serie di efferati delitti. Apparentemente non collegati tra di loro, nascondono una logica criminale che cela un insospettabile assassino. Si occuperà del caso uno stravagante maresciallo che lotterà contro un nemico invisibile.