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Maschere e tresche. Il terrorismo da Obama a Trump. Strutture, dinamiche e retroscena globali
L’8 novembre 2016 Donald Trump è balzato al vertice della più grande potenza economica e militare del pianeta. Le promesse della sua campagna elettorale stanno trovando una rapida e inaspettata applicazione. Metà America, insieme alla quasi totalità del resto del mondo, guarda con sconcerto e si chiede cosa fare per fermarlo. Geremiadi e rimostranze si sono fatte tempesta. Ma la precedente amministrazione dello “yes we can” di Obama merita davvero di essere tanto rimpianta? Al netto della discussa assegnazione del Premio Nobel per la pace, il suo curriculum in materia di politica estera comprende Iraq e Afghanistan, Libia, il tentato rovesciamento del regime siriano, la questione palestinese, la guerra saudita allo Yemen… Il giornalista Gianni Flamini racconta il passaggio di consegne fra questi due presidenti, denunciando, tra maschere e inganni, i retroscena globali del terrorismo contemporaneo. -
Intrappolati. Gli scafisti di Burg Migheizil
Ibrahim è un giovane pescatore egiziano. Reclutato come scafista, accetta di partire, convinto di salvare se stesso e il carico umano che gli viene affidato. Ma ben presto inizia a contare morti e disperazioni, e più si avvicina alla terra promessa più le speranze di una rinascita naufragano. Decide allora di denunciare il fenomeno clandestino che si consuma sulle spiagge del piccolo paese di Burg Migheizil. Arriverà poi l’incontro con Rima, una donna in cui sembra incarnarsi la purezza della coscienza umana. Sarà lei a fornire a Ibrahim la chiave di lettura della sua storia. Scritto a quattro mani, questo libro racconta un dramma moderno al confine tra favola e realtà, in cui dalle pieghe dell’emigrazione clandestina scaturisce un racconto onirico, un disegno allegorico e poetico da cui si irradia un senso religioso. -
Enrico e Francesco. Pensieri lunghi. Seguito da I ragazzi di Berlinguer e L'evaporazione
«Non credo vi sia dubbio che Francesco e lo spiritualismo francescano rappresentino un punto di ""crisi"""", cioè di passaggio, nella vita della cattolicità». Così Enrico Berlinguer, nel 1983, esprime il suo pensiero su san Francesco, in un'epoca di grande preoccupazione per i rischi di guerra nucleare. «Il secolo scorso è stato devastato da due guerre mondiali micidiali, ha conosciuto la minaccia della guerra nucleare e un gran numero di altri conflitti, mentre oggi purtroppo siamo alle prese con una terribile guerra mondiale a pezzi». Così il papa che ha preso il nome del santo di Assisi vede il mondo globalizzato di oggi. Questa sorta di trilogia si apre con un dialogo impossibile tra due grandi leader di epoche diverse, basato rigorosamente sui testi: """"Pensieri lunghi"""". Ne viene fuori l'assoluta contemporaneità di molti aspetti del pensiero di Berlinguer e la grandezza rivoluzionaria delle parole e delle opere di papa Francesco. La trilogia si sviluppa con una versione rivista e aggiornata de """"I ragazzi di Berlinguer. Viaggio nella cultura politica di una generazione"""", e poi con """"L'evaporazione"""", prosecuzione della seconda parte, dedicata agli anni in cui Berlinguer non c'era più, che si interroga su come e perché è stato disperso il patrimonio della sinistra italiana."" -
Bertone, la montagna come rifugio
«Di mestiere faceva la guida alpina, ma in realtà era un alpinista fuoriclasse in cerca di una via nuova. Il suo nome, Giorgio Bertone, che per troppo è stato dimenticato. Veniva dal Monte Rosa, da Borgosesia, ed è finito a far la guida sul granito del Bianco. Poi ha girato il mondo con amici scalatori e guide, come Renzino Cosson» - La StamparnrnAlpinista e guida alpina negli anni Sessanta e Settanta, dotato di capacità tecniche straordinarie, Giorgio Bertone è morto nel 1977 in un incidente aereo sotto la cima del Mont Blanc du Tacul. Il racconto della sua breve ma intensa vita, portata oltre ogni limite, è lo spunto per compiere un coinvolgente viaggio alla riscoperta delle genti, dei sentieri, dei luoghi e delle storie che definiscono la cultura montanara e ci svelano la dimensione della montagna come rifugio, essenza del rapporto tra uomo e natura. La figura di Bertone, il cui nome può essere accostato a quello di grandi alpinisti come Walter Bonatti e René Desmaison, si delinea in queste pagine attraverso l'avvincente racconto delle sue imprese (come la prima salita italiana di El Capitan, nel parco della Yosemite Valley in California), la voce di miti dell'alpinismo come Reinhold Messner e i racconti delle persone che l'hanno conosciuto. Nello stesso ambiente dove Bertone ha realizzato le sue ascensioni, tra Courmayeur e Chamonix, ripercorriamo passo per passo la sua storia alle pendici del Monte Bianco, grazie alle numerose testimonianze di guide alpine, alpinisti, gestori di rifugi e tanti personaggi che custodiscono il fuoco della montagna, tramandandolo di generazione in generazione. -
L'apartheid globale. Globalizzazione, marginalizzazione economica, destabilizzazione politica
«Una severa analisi delle conseguenze - tangibili, non ipotetiche - della globalizzazione» - Corriere della SerarnCapire il fenomeno della globalizzazione, cioè il modo di essere del capitalismo oggi, serve a produrre, da un lato, una rilettura del passato, e dall'altro una maggiore consapevolezza dei limiti e delle possibilità del presente. ""Ma dobbiamo farlo"""", scrive Amoroso, """"consapevoli del fatto che oltre al potere economico, forte come non mai, la globalizzazione possiede il potere ideologico che è capace, da almeno un decennio, di impedirci di pensare"""". In questo saggio l'economista italiano si chiede se esistano alternative a un sistema che produce omologazione nei comportamenti e nei consumi e marginalizzazione per i tre quarti dell'umanità, sottoponendo un'interrogazione sulle risposte politiche e istituzionali possibili, tra cui, posta in primo piano, la creazione di nuove reti di solidarietà a livello mondiale."" -
Dune
Agosto, 1980. Dopo la morte del padre, Tommaso, diciassettenne, e sua madre Giulia si trasferiscono sul litorale, in una torre saracena a picco sul mare. Era la casa di famiglia, non più abitata da tempo, di Elena, amica del cuore di Giulia. Per entrambi inizia una nuova vita, e quel posto di mare avvicina sempre più madre e figlio. La presenza di Elena nelle loro giornate travolge rapidamente la vita e i sentimenti dì Tommaso. Ha più del doppio della sua età e, contrariamente a lui, considera Tommaso soltanto un giovane amico. Alla fine dell'estate Elena raggiungerà in Brasile il marito, un imprenditore marsigliese che lavora lì. Ma un giorno di novembre, tramite Giulia, Tommaso viene a sapere che, da lì a breve, Elena tornerà. Quella mattina, uscito da scuola, corre fino alla casa di Elena, sulle dune; la stessa casa in cui è entrato più volte, di nascosto, durante la sua assenza. Le dichiara allora il suo amore. Inizia così la storia che sconvolgerà, in modo diverso, la vita di entrambi. -
La ragazza che andò all'inferno
Anna è una giovane donna che conduce una vita serena e appagante finché Andrea, ¡I suo compagno, muore. Abbandonata da parenti e amici, e con due figli piccoli da accudire, la sua esistenza si trasforma presto in un incubo. In breve tempo deve gestire una situazione economica difficile che la porta a ulteriori ristrettezze, e in un crescendo parossistico di miseria e violenza Anna si trova ad affrontare una situazione al limite della follia. Per salvarsi deve fare suo malgrado una scelta estrema, ma a convincerla definitivamente è la scoperta di una nuova terribile verità sulla morte di Andrea. La successiva, e per lei inevitabile, discesa all'inferno diventa però un'inaspettata scala per il paradiso: non solo rinasce a nuova vita scoprendo cose di lei che non conosceva ma, grazie a un improvviso benessere economico, può permettersi di sbalordire chi prima la considerava poco più di un'insipida bambina senza arte né parte. Ma le amarezze non finiscono e altre verità terribili vengono a galla: per raggiungere una nuova felicità Anna dovrà prima recuperare tutte «le cose perse per la strada». -
L'ultimo salto del canguro
Roma. Edoardo e Margherita, fratello e sorella, si vogliono un gran bene, sono molto legati. Edoardo è timido, introverso, riservato, al contrario di Margherita, esuberante, folle, imprevedibile, che ha scelto un lavoro forse troppo serio come quello dell’avvocato. L’esistenza di Edoardo, io narrante e protagonista del romanzo, viene sconvolta da due episodi: la sua inaspettata assunzione presso l’ufficio marketing e commerciale del bioparco di Roma e l’apparizione nella propria vita di Gabriele, il nuovo fidanzato di Margherita, conosciuto durante il concerto del primo maggio a San Giovanni. Edoardo si scopre innamorato di Gabriele, il fidanzato di Margherita. Da quel momento il rapporto tra il fratello e la sorella sarà messo duramente alla prova in un rapido alternarsi di colpi di scena. In mezzo a foche, pinguini, canguri e struzzi colorati, c’è un padre tanto amato, sempre assente, che vive una doppia vita, una madre casalinga che finge di non capire, due amici troppo intraprendenti e una movimentata trasferta di due mesi allo zoo di Dublino. -
Leggende e drammi sacri
Gli scritti di Rosvita di Gandersheim, poetessa medievale in terra tedesca, sono stati fondamentali per ricostruire il quadro e la sensibilità letteraria del X secolo europeo. Questa edizione presenta le leggende in versi e i drammi in prosa rimata. Scritte probabilmente tra 955 e 962 e destinate alla lettura nella comunità monastica, le otto leggende sulla Vergine Maria, l'Ascensione e le passioni di sei martiri sono tra le prime prove letterarie dell'""umile suora"""". I sei drammi, in cui la lezione appresa dalle commedie di Terenzio è piegata allo scopo di celebrare """"la lodevole purezza delle caste vergini"""", rappresentano un momento privilegiato nella grande stagione del teatro medievale e, per la loro singolarità e il loro valore, hanno conferito alla canonichessa un posto particolare nella storia della letteratura latina medievale, e sono stati ammirati in tempi recenti da Antonin Artaud e Anatole France."" -
Maledetto Appennino. Da Amatrice a Rigopiano. Cinque mesi che hanno segnato l'Italia centrale
Da Amatrice a Rigopiano, il diario dei cinque mesi che hanno segnato l’Italia centrale: dal terremoto che ha distrutto i paesi tra il Lazio e le Marche, alle scosse che hanno colpito quelli dell’Umbria, alla slavina che spazzato via l’hotel sul Gran Sasso. Non è la descrizione dei fatti successi e neppure la storia personale di chi ne è stato coinvolto, è la vicenda dei vigili del fuoco, svelata attraverso le impressioni che hanno pervaso l’autore. Perché ha vissuto strazi, ma anche gioie sconfinate, ha toccato l’esaltazione quando i vigili del fuoco hanno salvato vite e il dolore quando hanno recuperato morti, ha partecipato alla felicità di chi ha visto restituirsi un affetto e alla disperazione di chi ha perso tutto. Sensazioni prepotenti vissute sulla pelle, emozioni che ha scelto di raccontare senza filtri, lasciandole immutate nella loro drammaticità e durezza, e anche nell’irripetibilità dell’esaltazione di alcuni momenti. -
Sotto le Ande
Nel 1914, a soli 28 anni – e due decenni prima che iniziasse la serie dei misteri di Nero Wolfe – Rex Stout scrisse una storia d’avventura, “Sotto le Ande”, che pubblicò sulla rivista «The All-Story». Desirée Le Mire e i fratelli Paul e Harry Lamar cercano un tesoro perduto in una grotta misteriosa. Approdano così in un luogo estremamente pericoloso e si imbattono in una “razza perduta”, un intero popolo, quello degli Inca, che per sfuggire alle persecuzioni vive da secoli nel sottosuolo. È un popolo ormai deformato, profondamente mutato, ma in cui molto è rimasto esattamente come prima. I tre compagni di viaggio conosceranno le usanze primitive del posto, i sacrifici umani e, fra mille difficoltà e rocambolesche peripezie, cercheranno di fare ritorno a casa. -
Flavio Ezio. L'ultimo volo dell'aquila
Nell’ultima fase della decadenza dell’Impero romano d’Occidente il giovane Flavio Ezio, appena dodicenne, è offerto dal padre come ostaggio e pegno della buonafede imperiale a Rugilas, Re degli Unni: tra i barbari, stringe una grande amicizia destinata a durare negli anni con l’erede al trono Attila. I sentimenti di affetto e stima che legano Ezio ad Attila costituiranno la base per la sua alleanza con l’esercito unno, che lo seguirà in diverse campagne. Grazie al suo valore e alla sua capacità politica, Ezio riuscirà a difendere la “romanità” contro la forza predatoria del mondo barbarico tra scontri, inganni e accordi con i personaggi più potenti dell’epoca, fino al raggiungimento del controllo completo dell’esercito imperiale. Un ritratto inedito di un personaggio che per la complessità del carattere, l’ambizione dei propositi e il cinismo delle azioni ricorda più un principe rinascimentale che l’ideale figura dell’ultimo difensore dell’Impero romano. -
La rovina della civiltà antica
Apparsi in francese nella «Revue des deux mondes» tra il 1919 e il 1921 e immediatamente raccolti in volume (""La mine de la civilisation antique"""", Plon, Paris 1921), i saggi qui riuniti furono proposti in Italia soltanto nel 1926 nella traduzione curata dal figlio dell'autore, Leo Verrero, che ora si ripresenta. A guidare l'analisi di Guglielmo Ferrero sulla fine del mondo antico è una più ampia riflessione sui principi di legittimità del potere, che lo spinge a paragonare la situazione dell'Impero Romano nell'età dell'anarchia militare (III secolo d.C.) con quella vissuta dall'Europa soprattutto all'indomani del primo conflitto mondiale: il crollo dei principi di autorità sui quali si era fondato l'ordine politico-sociale preesistente avrebbe gettato entrambe le civiltà nella più profonda crisi della loro storia. E se l'Impero Romano poté essere temporaneamente salvato dalla forza rigeneratrice del Cristianesimo, Ferrero esorta i contemporanei a porre in rinnovati principi di legittimità le basi per il futuro equilibrio europeo."" -
«Al posto della morte c'era la luce». Alcuni finali nella narrativa di Tolstoj
Pier Cesare Bori riflette sul pensiero di Lev N. Tolstoj analizzando i passaggi conclusivi di alcune delle sue opere letterarie più significative, spesso caratterizzati dalla morte di un personaggio e dalla chiarificazione del senso della sua intera esistenza. L’interpretazione di Bori evidenzia la ricchezza e la potenza artistica di questi testi, che, sebbene talvolta generati da intenti didascalici, finiscono per rappresentare tutta la complessità dell’animo umano. Ma ciò che più coinvolge è l’idea stessa di lettura applicata da Bori a queste opere. L’accostarsi al testo si avvicina a un esercizio spirituale senza essere però un atto di fede. Pur nascendo da una consonanza tra chi scrive e chi legge, questo incontro lascia infatti l’ultima parola al discernimento dell’individuo e può avere come esito finale la trasformazione interiore del lettore. -
Storie rubate
Storie rubate, storie di neonati sottratti, di madri ingannate che piangono i loro figli creduti morti, storie di gemelli separati, di adulti che si scoprono figli di altri genitori e fratelli mancati. Tra gli anni Quaranta e Novanta del Ventesimo secolo in tutta la Spagna furono rubati migliaia di bambini, venduti a caro prezzo a genitori che li iscrivevano all'anagrafe come figli propri. Oggi, grazie alla prova del dna. madri ingannate e figli cresciuti in famiglie che biologicamente non sono le loro cercano risposte sul proprio passato. In questo libro l'avvocato Enrique J. Vila Torres ci racconta alcuni di questi casi, storie che fanno capire il funzionamento e la vastità di questo redditizio commercio: medici, infermiere, religiosi e funzionari coinvolti in un meccanismo che in Spagna ha riguardato circa 300.000 bambini, persone che ancora oggi cercano i loro veri genitori. -
Teoria contemporanea del restauro
Da Ruskin a Brandi, i principi etici che regolano le attività del restauro e della conservazione del patrimonio - artistico, architettonico, archeologico, antropologico - si fondano sull'aderenza a un paradigma di verità. È una prospettiva tuttora dominante e per certi aspetti valida, ma negli ultimi trent'anni è gradualmente emersa una moltitudine d'idee riconducibili a un diverso orizzonte di pensiero. Partendo da questa constatazione, Munoz Vinas indaga le ragioni, i traguardi e i concetti basilari su cui si struttura la nuova visione. Pubblicato nel 2005, ""Teoria contemporanea del restauro"""" è una lettura necessaria per specialisti e appassionati, perché ragionando sull'evoluzione filosofica della disciplina aiuta a pensarne il destino presente e futuro."" -
Un amore di Giacomo. Poemetto in prosa di James Joyce nella Trieste di primo Novecento
"Un amore di Giacomo"""" è una storia sentimentale che ha come protagonista James Joyce, il grande autore dell'Ulisse. Come Charles in """"Un amore di Swann"""" di Proust, """"Giacomo"""" ha un alter ego dell'autore: così che a Odette, la donna irraggiungibile amata da Swann, possiamo sostituire una (o più) allieve del professor James Joyce. Tutto questo contiene """"Giacomo Joyce"""", un poemetto in prosa dello scrittore irlandese trovato fra le sue carte dopo la morte e uscito postumo nel 1968. Si tratta di una serie di """"quadri"""", tutti con lo sfondo di Trieste e composti fra il 1905 e il 1914, che hanno come oggetto una storia d'amore fra Joyce e una (o più) """"jeunes filles en fleurs"""" della borghesia austriaca d'inizio Novecento. Joyce insegnò inglese alla Berlitz School triestina, ma per arrotondare frequentò anche le ricche case dell'establishment cittadino, riscuotendo molto successo con le sue lezioni. A questa edizione, a cìnquant'anni dalla prima, si affianca una minuziosa ricostruzione del mondo dorato delle giovani allieve che entrarono in contatto con lui e degli ambienti della Trieste asburgica attraversata da ventate di irredentismo. Il testo è commentato anche tramite un ampio apparato di annotazioni." -
La fanciulla e il re. L'eterno conflitto tra Antigone e Creonte
Come ha scritto George Steiner, quella di Antigone è una tragedia che non smetterà mai di interrogarci perché contiene tutte le costanti dei conflitti umani: donne-uomini, giovani-vecchi, vivi-morti, mortali-immortali, stato-individuo. Conflitti senza tempo che in questo libro si incalzano nella loro storicità e mutevolezza. La fanciulla di Tebe, figlia di Edipo e Giocasta, nel suo mortale conflitto con Creonte ha compiuto qualcosa di straordinario: Antigone non contesta la legge in nome di una presunta superiorità dell’amore, ha cura dell’amore ma si scaglia contro il re, la sua dismisura e la profonda ignoranza di sé e dei propri limiti. Sofocle fa dire al coro che l’uomo sa fare cose grandiose e terribili, ma si ferma davanti alla morte. Il grande drammaturgo, in quel meraviglioso V secolo di Atene, aveva intuito che solo una donna poteva compiere un gesto inaudito di libertà e proporre un’altra forma di civilizzazione che non dimentica che si può essere grandi senza nascondere la propria fragilità, ma ritrovandola negli occhi del nemico. -
Il robot filosofo
Si racconta che nelle vostre imprese, e in tanti luoghi di lavoro, le macchine sono prese a esempio. Si domanda agli umani di essere tanto reattivi quanto loro, sempre connessi, di una razionalità algoritmica, di un'efficacia senza riflessione né desiderio. I vostri anarchici sono morti, i vostri ribelli disoccupati, e i pochi critici che osano ancora formulare obiezioni sono fatti oggetto di pesanti giudizi. A questo ritmo, voi finirete per sparire e noi prenderemo il potere in una dolce robocrazia da cui non riuscirete mai a uscire, perché non avrete più né l'ozio né il lusso di porvi la vera domanda, la sola che conta, l'interrogativo centrale... a che serve essere umano? -
Conversazioni sentimentali in metropolitana
Carola, giornalista e scrittrice di storie erotiche, che fatica a pagare l’affitto, conosce Lara in metropolitana, e intuisce che la giovane di Centocelle si prostituisce in cambio di ricariche telefoniche. Con la scusa di conoscere i particolari della sua storia per scriverla, entra in intimità con lei scoprendo che il fratello la vende ad amici e conoscenti da quando era adolescente. Decisa a salvarla, la giornalista si serve di un amico poliziotto che però, senza la volontà della vittima, non potrà darle l’aiuto promesso. Tra un incontro e l’altro nella metropolitana di Roma, Carola comprende di essere lei stessa vittima di un manipolatore relazionale, Franco, psicanalista di successo, deciso a sposarla e quindi a mantenerla, a patto che lei smetta di scrivere. Nel frattempo, Lara pianifica di ricattare Carola presentandosi a casa sua piena di lividi per sedurla e filmarla. Nonostante il ricatto, Carola mette a punto un piano per salvare entrambe. Sostenendo con Franco di voler intraprendere un’attività lontana da giornalismo e scrittura, si fa prestare una grossa somma e compra i biglietti aerei per l’Indonesia. Arrivata all’aeroporto Lara non ci sarà.