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L'arcadia perduta. La storia dei gesuiti in America del Sud tra il XVII e il XVIII secolo
Tra la metà del XVI e la fine del XVIII secolo, quando furono espulsi da tutte le colonie spagnole e portoghesi delle Americhe, i Gesuiti posero le basi di un sistema culturale ed economico autosufficiente, fondato sulla religione e la convivenza tra indigeni ed europei. Attorno alle chiese e alle scuole delle missioni, la vita e il lavoro si svolgevano secondo un regime quasi collettivista, mentre la Compagnia di Gesù era ormai un pericoloso concorrente per gli affari dei latifondisti. Per questo e per la ferma opposizione allo schiavismo, dopo due secoli di lotte con le autorità laiche e le gerarchie cattoliche, le missioni vennero attaccate e distrutte una dopo l’altra, i Gesuiti espulsi, i nativi uccisi o ridotti in schiavitù. Robert B. Cunninghame Graham – attivista politico, scrittore e avventuriero – racconta la storia delle missioni gesuitiche in Paraguay servendosi dei numerosi e discordanti documenti dell’epoca. La sua cronaca è precisa, ma non nasconde la passione per un’epopea che anticipa per molti versi le idee del cristianesimo sociale del Novecento, per un’utopia – nobile nonostante i limiti posti dal proselitismo cristiano – cancellata quando era sul punto di realizzarsi. -
SOS Venezuela
Dall'aprile del 2017 le strade di Caracas e di altre città sono state il teatro di violenti scontri tra manifestanti e forze di polizia. La popolazione è esasperata, le scorte di cibo scarseggiano, così come i medicinali, con le farmacie e gli ospedali che non hanno più neanche i farmaci di base. Una situazione incandescente che si trascinava ormai da mesi, precipitata già quando la Corte Suprema di Giustizia aveva deciso di esautorare il parlamento dai propri poteri una prima volta, lasciando al presidente Nicolas Maduro il dominio politico assoluto, e peggiorata ulteriormente, anche sul piano internazionale, quando l'Assemblea Costituente da lui voluta ha votato per riprovarci. Questo libro di Laureano Màrquez, il comico e politologo che con le sue battaglie è diventato una delle voci forti dell'opposizione a Maduro, ci racconta la realtà venezuelana di ieri e di oggi, permettendoci di comprendere meglio lo stato di una crisi e di una dittatura di fatto che rischia, ogni giorno di più, di dar vita a una guerra civile. -
Il silenzio del mare
Un romanzo che attinge alla drammatica realtà della guerra in Siria. Due fratelli, Fadi e Ryma, si uniscono al movimento pacifista che nasce segretamente nei campus universitari e che coinvolge giovani e lavoratori, iniziano un impegno attivo per la difesa dei diritti umani, sognando che la Siria riacquisti la libertà e si affranchi dall'oppressione della dittatura, siamo nel 2011 e il loro sogno svanisce in breve. Scoperti e minacciati dal regime, sono costretti a fuggire dalla repressione che presto si trasforma in una feroce guerra, a cui si aggiunge l'orrore del terrorismo. Si imbarcano in Libia, alla volta dell'Italia, ma durante la traversata accade una tragedia e Fadi arriva a terra da solo. Il destino di Ryma resta avvolto dal silenzio del mare. In Italia il giovane siriano viene accolto da un pescatore e da una giovane dottoressa. I loro destini si intrecciano in modo inaspettato. Ognuno cerca nell'altro le risposte ai suoi perché, e mentre in Siria si continua a morire, un evento inatteso sconvolge la nuova vita di Fadi e dei suoi amici. -
Acheronta movebo
Autunno 1939. In un piccolo paese delle valli bergamasche giunge una misteriosa donna tedesca. Prende in affitto una stanza nella casa di una signora del posto, la nonna dell’autore. Si chiama Franziska, è sola e spaventata. Ma chi è, davvero, quella donna? Di cosa ha paura? E chi è Charles Maylan, il fidanzato che dall’America le spedisce medicine, soldi e dischi su cui è registrata la sua voce? A partire da queste domande, e da pochissimi indizi, ha inizio un’indagine tra Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti, un viaggio che ricostruisce la storia di una coppia testimone dei momenti più drammatici del secolo scorso: l’avvento di Hitler, il terrore nazista, la persecuzione, la guerra. «Se non posso piegare gli dèi superni, muoverò l’Acheronte»: Freud – di cui Maylan fu allievo e avversario – volle questo verso dell’Eneide come esergo dell’Interpretazione dei sogni. Anche quello che qui si racconta è un attraversamento dell’Acheronte, una discesa nel regno dei morti per recuperare due esistenze fagocitate dalla storia. -
Confessioni di uno zero
"Confessioni di uno zero"""" è un romanzo fantasmagorico, che alterna comico e tragico, grottesco e ironico, epico e a suo modo intimista. Il tutto trascinato da una storia d’amore che si spezza, si costruisce, si definisce, si smonta e s’incunea verso il suo gorgo di romantico declino, con il suo immaginario che mescola fumetti, musica, cinema pop, grandi romanzi del Novecento e briciole di una fantasia e memoria personali. Una storia che si specchia in uno spaccato di vita (una volta si sarebbe detto di provincia) con ogni tipo di etnia, di cultura e subcultura soprattutto giovanile, trascinato da una fagocitante vitalità che tracima ogni cosa." -
Racconti francescani
«Ambientati in un passato mai definito con nettezza, dal quale affiorano di continuo indizi di carattere storico, i dieci ""Racconti francescani"""", ora riuniti, tradotti e commentati dallo slavista Lica Vaglio, aggiungono una componente significativa alla conoscenza di Ivo Andric» – AvvenirernrnTra il 1923 2 il 1954 Andríc ha dato alle stampe dieci racconti incentrati sulle vicende di personaggi francescani della Bosnia. Si tratta di storie nate dall'incontro della fantasia dell'autore con una serie di fonti storiche e con le figure di frati realmente vissuti. Si distinguono due cicli, quello di fra Marko e quello di fra Petar, ai quali si aggiungono due racconti che ampliano il microcosmo raffigurato. Sono presenti alcuni dei temi più cari ad Andríc (il passato della Bosnia, l'incontro tra Oriente e Occidente, la lotta tra bene e male, la riflessione sulla complessità dellan natura umana, l'arte e il piacere del narrare) e una vasta gamma di sentimenti e di modalità espressive, tra cui un riso che in alcuni testi fa da contraltare alla dura realtà di altri racconti. Il volume include anche il saggio inedito su san Francesco d'Assisi, testimonianza del profondo interesse di Andríc per il fondatore dell'ordine e per la cultura e la storia italiana."" -
Il cappello a tre punte e altri racconti
Il Corregidor, vecchio podestà di una cittadina spagnola, ha messo gli occhi su donna Frasquita, la bella moglie del mugnaio Lucas, la quale, per certi suoi segreti scopi, tollera il corteggiamento. Il Corregidor, per appagare le proprie brame senza correre pericoli, fa inviare al mugnaio l'ordine di presentarsi in città. Subito dopo lo fa incarcerare e, in piena notte, si reca al mulino. Qui, però, Frasquita capisce il tranello, lo respinge e corre a cercare il marito, il quale a sua volta è riuscito a evadere e sta tornando al mulino. Giunto sul posto, trova i panni del Corregidor stesi vicino al fuoco e, credendo di essere stato tradito, indossa gli abiti del vecchio per correre a casa sua deciso a vendicarsi. Quando poi il vero Corregidor torna al palazzo, vestito da mugnaio, viene lasciato fuori dalla porta... Procede così, come una commedia degli equivoci funambolica e dall'inconfondibile tratto picaresco, questo gioiello della narrativa spagnola dell'Ottocento, il capolavoro di Fedro de Alarcón da cui furono tratti innumerevoli adattamenti teatrali e cinematografici, tra cui l'omonimo film di Mario Camerini con Eduardo De Filippo. -
Alamut
«Nulla è vero, tutto è permesso» è la sconcertante legge di Hasan Ibn Sabbah, Capo Supremo della setta ismailita degli Assassini, una legge che annulla tutte le altre, nel nome della fede cieca e delle armi. Alla fine dell’Undicesimo secolo, la fortezza di Alamut è la base e il rifugio degli Assassini, impegnati nella guerra totale contro la dinastia sunnita dei Selgiuchidi, padroni dell’Iran. Qui vengono portati i giovani Halima e Tahir e qui avviene la loro formazione: la sapienza erotica per Halima, la guerra per Tahir, la filosofia e la religione per entrambi. Ma sopra ogni cosa l’obbedienza assoluta al signore della setta, l’annullamento della propria volontà individuale, il sacrificio di sé in vista del premio finale, un Paradiso di cui solo Hasan, un dio terrestre, detiene le chiavi. Libro maestoso e inquieto, opera visionaria che cela la propria densità nelle vesti di perfetto romanzo storico, Alamut è anche un’enciclopedia della sapienza e della follia umane, un luogo di metafore e profezie, e, infine, la storia di due giovani che si confrontano con un mondo minaccioso e subdolo, che ne userà le paure e i desideri profondi. -
Operazione Condor. Storia di un sistema criminale in America Latina
Il volume, partendo dagli atti del processo italiano celebrato a Roma tra il 2014 e il 2017, racconta la storia dei desaparecidos di origine italiana in America Latina e la costruzione di una macchina di morte - l'Operazione Condor - che assassinò e fece sparire quasi centomila persone tra l'inizio degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta del Novecento. Gli autori analizzano le categorie della desaparición come pratica criminale organizzata dai regimi e la modalità operativa del Pian Condor. L'analisi degli omicidi del generale Carlos Prats, lealista al governo di Salvador Allende, a Buenos Aires nel 1974, quello dell'ex ministro democratico cileno Orlando Letelier a Washington due anni dopo e il tentato omicidio del politico democristiano cileno Bernardo Leighton a Roma nel 1975 aprono la strada a una riflessione di ampio respiro su una guerra non dichiarata e su una politica della violenza che colpì molti italiani residenti in America Latina e che giunse anche sul nostro territorio. -
Nel giorno del Signore. Le Lettere di Giovanni e l'Apocalisse nelle parole del Papa
La Rivelazione di Dio come Amore e l'attesa dell'incontro gioioso con Lui nelle parole del Papa. Commentando gli ultimi libri della Bibbia, il Pontefice invita ogni uomo a scoprire il disegno d'amore che Dio ha tessuto nella Storia umana e a contemplare il traguardo che ci attende «nel giorno del Signore»: la Rivelazione di Gesù Cristo manifesta il significato della Storia umana, la mèta della nostra esistenza. -
Il Padre Nostro. Letto dai padri della Chiesa
«I Vangeli ci hanno tramandato due formule della Preghiera del Signore: la più lunga - e senza dubbio la più esplicita — è quella di san Matteo, a cui la Chiesa è rimasta tradizionalmente fedele. L'altra, più breve, conservata dall'evangelista della preghiera, san Luca, riferisce il probabile contesto del Pater. Secondo i padri Abel e Lebreton, Gesù l'avrebbe insegnato ai suoi discepoli, sul versante orientale del monte degli Ulivi. I discepoli del Precursore — Giovanni e Pietro - possedevano già una preghiera di gruppo. Non appena però la comunità apostolica si forma e i Dodici prendono coscienza della loro unità, essi richiedono al Maestro una preghiera che saldi la loro comunione con lui e tra loro. E Gesù insegna il Pater: ""Direte: Padre nostro"""". Sin dall'origine della Chiesa il Pater si rivela come la preghiera del cristiano: come la presenza del Cristo invisibile in mezzo alle comunità che si vanno costituendo in Palestina, in Siria e nell'intero bacino mediterraneo». Con queste parole Adalbert Hamman, O.F.M., introduce questo volume in cui i Padri della Chiesa raccontano, spiegano e commentano il senso della principale preghiera cristiana."" -
Una piccola finestra d'oro
Un libro di memorie che attraversa le problematiche più dolorose del XX secolo: Shoah, guerre, persecuzioni di minoranze, emigrazione. Da Budapest a Vienna e a Rustschuk, da Berlino a Hanoi, dalle rive del Danubio alle risaie del Vietnam e della Camargue, una scrittura intensa che ci racconta un intero secolo. Al centro del libro, una ricerca intima affidata all’immaginazione e al cuore, un’esplorazione – spesso avventurosa – dei misteriosi meandri della memoria accesa da parole-icone provenienti dal francese antico (reflenber), dall’ebraico del grande commentatore Rashì, dal provenzale di Mistral (s’esmeraviha), dai linguaggi della terra, dei mestieri, dell’infanzia dalle infinite sfumature... Incontri, colloqui e silenzi sono altrettante tappe sulla strada tutta in salita del dialogo tra le culture, della resistenza ai livellamenti, della ricostruzione attenta e umile di testimonianze, racconti, poesie e canti, dell’anima di interi gruppi umani. -
Gioco senza regole. Homo ludens: filosofia, letteratura e teologia
Come il lancio dei dadi non ha mai una traiettoria definitiva così il gioco in filosofia manifesta una specifica precarietà, un rischio che non diventa mai necessità. Pensare il gioco diventa la consapevole assunzione di un trauma, di una rottura, di una inversione di tendenza, che contiene in sé pur sempre una grande fragilità. Se il gioco è «nemico dei filosofi», come affermava Umberto Eco, qui si affronta il tema trasversalmente – dalla filosofia all'arte, dalla teologia alla letteratura – in compagnia di quel grande giocatore-prestigiatore di concetti quale fu Borges, che costruì una sorta di contrappunto al gioco filosofico. Varie sono le poesie dello scrittore argentino su questo tema, che ci portano a tracciare la fisionomia dell'«homo ludens» e del «deus ludens». -
Nella bufera del Novecento. Antonio Gramsci e Piero Sraffa tra lotta politica e teoria critica
Antonio Gramsci e Piero Sraffa sono tra i grandi intellettuali del Novecento europeo. La figura e le idee dell'uno, capo del Partito Comunista, sono state una stella polare per generazioni di teorici e militanti politici. Economista originalissimo e di raffinata cultura, l'altro fu parte di una rete intellettuale che includeva pensatori come Keynes e Wittgenstein. Per vent'anni i due furono legati da una grande amicizia. Cosa li univa? Quali ideali e quali circostanze permisero l'incontro di due uomini così diversi, il figlio di una poverissima famiglia sarda e quello di uno dei principali giuristi italiani del tempo, rettore della Bocconi? Cosa continuò a legarli mentre l'uno era chiuso nel carcere fascista e l'altro era a Cambridge? Questo libro indaga sull'origine della loro amicizia, dal senso di riforma morale che emanava da un liceo e dall'università torinese, e dal sommovimento delle classi subalterne all'inizio del Novecento, arrivando poi all'opposizione al fascismo e alle vicende della prigionia di Gramsci e ai suoi dissensi col partito. Esso si attiene il più strettamente possibile all'evidenza documentale che è invece stata del tutto o quasi ignorata da molti di quelli che si sono occupati di questi problemi. -
Il segreto di Fontamara
"Fontamara"""" è stato uno dei più clamorosi casi letterari del Novecento italiano: pubblicato per la prima volta in tedesco a Zurigo (1933), il romanzo più famoso di Silone fu tradotto e amato in tutto il mondo prima che l'edizione italiana vedesse la luce (1945 su rivista, 1947 in volume). Nel corso di un lavoro di ricerca negli archivi dell'Internazionale Comunista di Mosca, Giulio Napoleone ha ora scoperto la più antica versione dell'introduzione e del primo capitolo di """"Fontamara"""", entrambe riconducibili al 1929-1930. Quali sono le differenze rispetto alla prima edizione? Perché il testo si trova in Russia? E come mai quando negli anni Sessanta il faldone 887 dedicato a Silone fu aperto, dal segretario personale di Togliatti e dal direttore dell'Istituto Gramsci, non fu portato in Italia insieme all'archivio del Komintern? Perché, infine, Silone non fece mai riferimento all'esistenza di questa versione? Basandosi sui documenti, """"Il segreto di Fontamara"""" ricostruisce con la grande competenza dello studioso un capitolo decisivo della storia e della letteratura del Novecento italiano." -
Linguaggio e relatività
La diversità delle lingue è soltanto una diversità di suoni oppure, più profondamente, una diversità di visioni del mondo? Qual è il ruolo che la lingua svolge nell’articolazione dell’esperienza dei parlanti, nella percezione e nell’ideazione, sino nelle relazioni sociali? Qual è – più in generale – il rapporto fra linguaggio, pensiero e realtà? A domande così determinanti rispondono le pagine di questo libro, un’antologia dei saggi più significativi del linguista e antropologo statunitense Edward Sapir e del suo allievo Benjamin Lee Whorf. A partire da questi scritti, alcuni dei quali per la prima volta pubblicati in italiano, prende corpo la celebre ipotesi della relatività linguistica: la struttura di una lingua influenza il modo in cui il parlante comprende la realtà, per cui al variare della lingua muta il modo di percepire e di concepire il mondo. Questa ipotesi così rivoluzionaria non ha mai smesso di animare il dibattito in ogni ambito delle scienze umane, dalla linguistica all’antropologia, dalla filosofia alla psicologia e alla sociologia, ispirando persino la letteratura e dischiudendo questioni di rilevanza etica e politica. -
Rodin
«Una ricostruzione appassionata dell'arte e della carriera di Rodin» – Il Giornale dell'ArternrnAuguste Rodin (1840-1917) riconosceva in Octave Mirbeau il più fedele dei suoi sostenitori. E in effetti Mirbeau ha svolto un lavoro prezioso per l'opera dello scultore francese, segnalandone tempestivamente e con fermezza l'assoluto valore. Nei testi qui riuniti si può non solo apprezzare l'acume di Mirbeau, ma anche scoprire la storia delle controversie sul monumento per Victor Hugo, dello scandaloso ""caso Balzac"""", dei retroscena della grande Esposizione del 1900. Anche Rodin ha avuto «l'onore doloroso e forse corroborante di essere contestato dalla mediocrità e perseguitato dall'odio degli sciocchi». Mirbeau però lo ha acclamato campione del genio individuale in un'epoca di pensiero massificato, scagliandosi contro l'ipocrisia di accademici, burocrati e moralisti. Il genio può essere infastidito, mai demolito."" -
Per la storia dell'evoluzione dell'individuo
Il saggio prende le mosse da una feconda analogia fra i termini atomo e individuo. Entrambi, considerati nel loro significato letterale, designano l'indivisibile. Landauer si oppone recisamente a una simile indivisibilità supposta come insuperabile. Attraversato, costituito, unificato dal principio motore della vita, l'individuo viene rettamente compreso, secondo il grande teorico dell'anarchismo tedesco, solamente in quanto organismo. E il suo luogo di realizzazione è la comunità. Non è infatti l'individuo il senso ultimo dell'anarco-socialismo landaueriano, bensì l'individualità, nella sua polarità indissociabile di autonomia e relazione. Nel pieno dispiegamento di essa, il singolo uomo si ricongiunge a una umanità comune, di cui si fa, in tal modo, il rappresentante più compiuto e più degno. -
Dubitare fa bene?
La filosofia come genere letterario comincia con il dubbio, con un ""no"""". Non è vero quel che gli uomini ritengono vero in generale, non è giusto, né bello né buono quel che è generalmente riconosciuto come tale. Così anche tutte le filosofie iniziano con il dubbio. Gli allievi di Socrate imparano dal loro maestro a dubitare di tutto quel che hanno dato per scontato. Il loro amato Omero mente sugli dèi: non è meglio essere ingiusti che subire ingiustizia. Devono imparare a dubitare della giustizia delle leggi e della morale della loro città. Questo è l'inizio della sapienza. Eppure, mentre gli allievi di Socrate devono imparare a dubitare, il loro maestro non dubita: egli è in possesso della verità indubitabile. Questa verità è la sicurezza stessa, il fondamento dell'essere umano."" -
Capire la mente
Nate poco più di cinquant'anni fa, le neuroscienze hanno vissuto nei decenni a seguire uno sviluppo tumultuoso e variegato. Con esse hanno fatto il loro ingresso nel territorio della scienza argomenti per lungo tempo considerati oggetto esclusivo della ricerca filosofica: la natura della mente e della memoria, lo statuto della coscienza, la questione della libertà. Edoardo Boncinelli ci conduce con la chiarezza del divulgatore nella selva delle domande cui le neuroscienze hanno tentato e tentano ancora di rispondere: come funziona davvero la nostra percezione? Cosa sono le emozioni? Dove si trovano i ricordi? E come agisce realmente la nostra limitata razionalità? Dalle scoperte realizzate emerge un quadro affascinante e suggestivo, l'affresco di una scienza che ha già dato tanto, e che pure non smette di cercare.