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La dislessia. Come riconoscerla e trattarla
Oltre a delineare le caratteristiche della dislessia, le sue basi cognitive e i problemi associati, il libro sfata alcune false credenze e fornisce a genitori, insegnanti e professionisti indicazioni su quando e come intervenire per affrontare il problema. Spiega inoltre come muoversi all'interno delle normative vigenti per assicurare ai bambini con dislessia un percorso scolastico adeguato. Ampio spazio è dedicato all'attività degli insegnanti, proponendo strategie per individuare il problema precocemente, fin dalla scuola dell'infanzia, quando già possono essere riconosciuti campanelli d'allarme ed elementi di rischio. Anche quando i bambini cominciano a manifestare problemi di lettura, scrittura e calcolo nella scuola primaria possono essere utilizzate le attività indicate per favorire il recupero delle abilità di apprendimento ed evitare un eccessivo ricorso a percorsi diagnostici specialistici. Infine, il libro presenta la prospettiva di un bambino, di un genitore e di un insegnante che, con la loro testimonianza in prima persona, evidenziano cosa rimane ancora da fare a livello educativo e istituzionale. -
Il suono. L'esperienza uditiva e i suoi oggetti
Che cosa sono i suoni? Messaggeri di informazioni cruciali per il riconoscimento degli oggetti che ci circondano o entità evanescenti e distinte da essi? Perché, pur essendo sempre sommersi da suoni di cui non siamo consapevoli, ci accorgiamo immediatamente della loro assenza nelle situazioni di più totale silenzio? Come li percepiamo? Dove si trovano? E qual è la loro dimensione temporale? Queste sono alcune delle domande a cui risponde ""Il suono"""", un'introduzione a temi che possono interessare tanto il lettore esperto quanto quello curioso. Scoprire cosa si nasconde dietro la percezione uditiva rivela il fascino di una modalità sensoriale davvero sorprendente che dà accesso al misterioso regno del suono e della musica."" -
La mente fragile. L'enigma dell'Alzheimer
L’Alzheimer è una malattia della quale si ha paura ancor prima che si manifesti.rnrnrnÈ temuta perché non si sa come curarla e per questo si comincia a sospettarla perrnimpedimenti cognitivi normali. Ma non è vero che sia inevitabile: più della metàrndegli ottantacinquenni e oltre non ne soffre.rnIl libro informa circa il declino delle capacità cognitive col passare del tempo,rnil profilo generale e la progressione della malattia, la prevenzione e le misurernpalliative. La prevenzione che sembra giovare è quella generica che si raccomandarnper vivere meglio e più a lungo.rnL’Alzheimer è una malattia terribile per i pazienti e i loro familiari e pericolosa perrnla sopravvivenza della specie. Conoscere ciò che si è scoperto finora è di grandernaiuto per un rapporto razionale con un pericolo vero. Che non colpisce tutti. -
Una politica estera per la sinistra
Un tempo la politica estera, per le persone di sinistra, era relativamente semplice. Le persone di sinistra erano per l’abbattimento del capitalismo e per la sua sostituzione con un’economia pianificata centralmente. Erano a favore degli operai contro gli interessi finanziari e a favore dei popoli colonizzati contro i poteri imperialirnrn«Addio comunismo e futura umanità: ma allora a cosa serve quella che un tempo fu l'Internazionale? Il politologo della Rivoluzione dei santi un'idea ce l'ha, e la svela nel nuovo libro: ripartire da solidarietà e mobilitazione. E, udite udite, dallo Stato.» – RobinsonrnrnOggi il capitalismo neoliberale sta trionfando e il movimento operaio è in declino. I movimenti di liberazione nazionale hanno prodotto nuove oppressioni. Una politica anti-imperialista applicata meccanicamente può trasformare le persone di sinistra in apologeti di gruppi moralmente aberranti. Secondo Michael Walzer, la sinistra non può più assumere posizioni automatiche, ma deve procedere da principi morali chiaramente articolati. Le persone di sinistra dovrebbero pensare alla scena internazionale – all’intervento umanitario e al governo mondiale, alla disuguaglianza globale e all’estremismo religioso – alla luce di un insieme coerente di valori politici di fondo. -
Platone
Un lungo e intenso ""corpo a corpo"""" con Platone: è questa la cifra caratteristica del pensiero di Adriana Cavarerornrn«Riflessioni, non arrabbiate ma ponderate, su pagine milioni di volte indagate, questa volta studiate da un altro punto di vista. Che non è quello, non insensato, ma troppo sentito, del linguaggio astratto del maschio da contrapporre alla sensibilità e alla passione della femmina. È quello piuttosto di chi vuole, semplicemente, studiare.» – Maria Bettetini, Il Sole 24 OrernrnIl volume lo rivela attraverso una serie di scritti introvabili o mai apparsi in italiano, un inedito e altri testi cruciali dedicati al grande allievo di Socrate. Al lettore viene offerto un viaggio appassionante sulle tracce di Platone, che non rappresenta solo un riferimento costante della filosofia di Cavarero ma anche il vero e proprio fil rouge con cui l'autrice intesse molteplici trame. La filosofia classica si intreccia qui con la riflessione politica e con la teoria femminista, come pure con la letteratura, la musica e l'arte. Il risultato è un confronto profondo e al tempo stesso ironico e irriverente con il padre della filosofia occidentale."" -
Il mistero del linguaggio. Nuove prospettive
Questo libro può essere considerato un compendio aggiornato della rivoluzione che Chomsky ha portato nella linguisticarnrnrn«Trump e il populismo. Le politiche neoliberistiche e le insufficienze della sinistra. Il ruolo degli intellettuali. Mentre esce il suo nuovo libro e alla vigilia dei novant’anni, Noam Chomsky parla a tutto campo.» – la RepubblicarnIn particolare, sono qui messe a tema tre domande fondamentali: che cos'è il linguaggio umano? Quali sono le caratteristiche specifiche di questo codice di comunicazione che, a differenza di quello degli altri esseri viventi, permette a qualsiasi persona di ricombinare un insieme limitato di elementi discreti (le parole) generando un insieme potenzialmente infinito di espressioni (le frasi)? È possibile ripercorrerne l'evoluzione, ammesso che di evoluzione sia lecito parlare? Chomsky affronta questi interrogativi attraverso una trattazione, dettagliata ed esauriente ma al contempo sintetica, ricca di notazioni storiche e filosofiche e accessibile a chiunque nutra interesse per la natura e la struttura del linguaggio umano pur senza avere conoscenze tecniche preliminari. -
Sul silenzio. Fuggire dal rumore del mondo
David Le Breton mostra come il silenzio sia oggi un bene comune da riconquistare,rnnella conversazione, nella dimensione politica, nella spiritualità e nella religione.rnrn«Del sociologo e antropologo conoscevamo già i saggi sul “fuggire da sé”, sui sensi e sul dolore: anche in quest’ultimo quelle doti di profondità e di capacità divulgativa che caratterizzano l’autore emergono con un’evidenza che, quindi, non possiamo definire sorprendente, ma che resta affascinante.» – Enzo Bianchi, TuttolibrirnrnIl nostro tempo è inquinato dal rumore. Pare che il desiderio di distrazione abbiarnvinto la partita: diffi cile trovare un luogo in cui il silenzio non sia rotto da qualcunornche schiaccia un pulsante e lo distrugge. Per non dire dei dispositivi elettronici.rnPrima dell’avvento degli smartphone ci si parlava a tavola, sui tram, durante unarnpasseggiata. Adesso, si consultano le mail o si manda un sms, buttando là di tantornin tanto una parola per dimostrare agli altri che esistono, anche se a intermittenza.rnIn questo frastuono frenetico, diventa diffi cile ascoltare la parte più vera di sé.rnCome forma di resistenza nasce allora l’aspirazione al silenzio attraverso larndisconnessione, il ritiro in luoghi isolati e il camminare, che conosce un successornprodigioso.rnDavid Le Breton mostra come il silenzio sia oggi un bene comune da riconquistare,rnnella conversazione, nella dimensione politica, nella spiritualità e nella religione.rnIl silenzio è un valore necessario al legame sociale e una sorta di profondo respirornche placa la nostra inquietudine. -
Contro il self help. Come resistere alla mania di migliorarsi
Una vivace guida anti-autoaiuto che ci esorta a trovare un punto fermo piuttosto che a superare sempre nuovi ostacoli, e che offre un'alternativa convincente al life coaching, al pensiero positivo e al bisogno di dire ""sì!"""" a qualsiasi cosa.rnrn«L’autore, Svend Brinkmann, è un professore di psicologia danese che gira il mondo spiegando il prezzo che tutti noi paghiamo per rincorrere il successo: stress e depressione. Lui propone l’esatto contrario: rifiutare il mantra dell’autoaiuto, imparare a restare quel che siamo.» – la RepubblicarnrnIl ritmo della nostra vita è in costante accelerazione. Per stare al passo, dobbiamo perennemente muoverci e adattarci, rincorrendo il successo a ogni costo. O, almeno, così ci dicono. Ma la vita in corsia di sorpasso esige il pagamento di un pedaggio: i livelli di stress e depressione non sono mai stati così alti, mentre le nostre interazioni sociali sono sempre più opportunistiche. Come resistere all'attuale mania dello sviluppo di sé? In questo brillante bestseller, Svend Brinkmann, filosofo e psicologo danese, sostiene che non dovremmo aver paura di rifiutare il mantra dell'autoaiuto, imparando a restare quel che siamo."" -
Le origini della creatività
Prefazione all’edizione italiana di Telmo Pievanirnrn“La creatività è il carattere distintivo della nostra specie e ha come fine ultimo la comprensione di noi stessi.” Così Wilson avvia la sua analisi delle discipline umanistiche e dei rapporti che le legano a quelle scientifiche. Ripercorrendo l’evoluzione della creatività dai nostri antenati primati fino ai moderni esseri umani, l’autore spiega come le discipline umanistiche, spronate dall’invenzione rndel linguaggio, abbiano giocato un ruolo cruciale nel definire la nostra specie. Passando in rassegna un’ampia varietà di attività creative – dall’istinto di realizzare giardini all’uso delle metafore e dell’ironia nel parlare fino alla forza della musica e delle canzoni –, Wilson auspica la nascita di un “Terzo Illuminismo”, nel quale l’amalgama dell’ambito scientifico e di quello umanistico ci garantirà una conoscenza più approfondita della condizione umana, chiarendo quale sia stata la sua origine. -
Un bacio tra le stelle. Come sono state individuate le onde gravitazionali
Harry Collins presenta il resoconto affascinante, scritto in tempo reale, di una delle più grandi scoperte scientifiche mai effettuate: la prima rilevazione, nel settembre 2015, delle onde gravitazionali. Predette da Einstein nella sua teoria della relatività generale, le onde gravitazionali trasportano l'energia della collisione o dell'esplosione di stelle. È solo con lo sviluppo di rivelatori straordinariamente sensibili che i fisici possono confermare oggi la predizione di Einstein. Questa è la storia raccontata qui. Collins, un sociologo della scienza che si è unito alla comunità delle onde gravitazionali fin dal 1972, racconta la rilevazione, la conferma e l'accoglienza della scoperta, dalla prima email fino alla pubblicazione dell'articolo finale e al riscontro da parte degli specialisti e del pubblico. Mostra che la scienza oggi è collaborativa, ad ampio raggio (la vicinanza fisica dei vari partecipanti a un progetto ha un'importanza sempre meno rilevante), a volte riservata; ma è una delle poche istituzioni che con queste caratteristiche costruiscono la propria integrità. -
Foliage. Vagabondare in autunno
Un viaggio alla scoperta della luce che anche la caducità emana, illustrato dairndipinti dedicati all’autunno dai grandi pittori, da Monet a Gauguin, da Van Goghrna Schiele.rnrn«Autunno. Stagione della malinconia o perfino della depressione? Macché. Fase di bellezza e rinascita, dice il filosofo Duccio Demetrio, che le ha dedicato un saggio. Apologetico» – Il Venerdì di Repubblicarn«Duccio Demetrio si abbandona a eleganti riflessioni e meditazioni intrecciandole a suggestioni pittoriche, filosofiche e poetiche» – Avvenirernrn«Sbaglia chi pensa che l'autunno sia una stagioen triste: non esiste altro periodo dell'anno più rumorosamente festoso. Ne parla Duccio Demetrio in una guida (spirituale) dedicata ai mesi che precedono l'inverno, quelli in cui si fa un bilancio dell'anno trascorso» – Il Sole 24 OrernrnrnIl motivo conduttore del libro è rappresentato dai temi filosofici della caducità erndella fugacità, riconducibili a metafore tra le più poetiche dell’esistenza. Da nonrnintendere come fonte di tristezza per l’imminente congedo dalla vita ma comernriapparire del desiderio di continuare a vivere in modi diversi, ispirati dai bagliorirnautunnali. Il termine foliage invita a vagabondare alla ricerca del trascolorarerndelle foglie in sfumature pregne di solarità, ad ammirarle concedendosi tempo.rnInseguire i foliage, frugarne tra gli alberi le manifestazioni, attenua i timorirndell’inverno che incombe. Vagabondare in autunno nei boschi, in pianura, inrnmontagna, sulle colline, offre momenti di grande bellezza e consolazione. -
La mente alterata. Cosa dicono di noi le anomalie del cervello
La mente alterata illustra come i fondamentali studi di queste alterazioni possano approfondire la nostra comprensione di pensiero, sentimento, comportamento, memoria e creatività, e forse portare, in futuro, alla formulazione di una teoria unificata della menteIl premio Nobel Eric Kandel ci porta qui alla scoperta di ciò che i disturbi cerebrali rivelano sulla natura umana. Partendo dalle sue pionieristiche ricerche, l’autore indaga una delle questioni fondamentali che dobbiamo affrontare: come nasce la nostra mente a partire dalla materia fisica del cervello? Gli 86 miliardi di neuroni del cervello comunicano tra loro attraverso connessioni molto precise. rnSe queste connessioni sono interrotte o alterate, i processi cerebrali che danno origine alla nostra mente possono venirne disturbati, portando a malattie come la depressione, la schizofrenia, il morbo di Parkinson e l’autismo. -
Il genio della menzogna. I filosofi sono dei gran bugiardi?
Invece di denunciare le loro ipocrisie, François Noudelmann mostra come i grandirnfilosofi possano creare le loro personalità multiple grazie alle loro teorie.rnAnalizza la menzogna più complessa, quella che si dice a se stessi, attraverso lernangosce, le fughe e le metamorfosi di questi filosofi dal doppio io.rnrnAffermare una teoria e vivere il contrario è una contraddizione, una menzogna,rnuna libertà? E se un genio, maligno, animasse la produzione dei grandi pensieri?rnRousseau scrive un trattato sull’educazione, non malgrado, ma graziernall’abbandono dei suoi cinque figli. Kierkegaard redige i suoi testi religiosi mentrernvive da libertino. Simone de Beauvoir fonda la filosofi a del femminismornpur godendo di una relazione servile con il suo amante americano. Foucaultrncelebra il coraggio della verità e organizza il segreto della sua malattia...rnNessuna compensazione, ma scissione di un pensiero che nutre le sue idee conrnla forza del diniego. Chi siamo quando pensiamo? Molteplici, senza dubbio.rnInvece di denunciare le loro ipocrisie, François Noudelmann mostra come i grandirnfilosofi possano creare le loro personalità multiple grazie alle loro teorie.rnAnalizza la menzogna più complessa, quella che si dice a se stessi, attraverso lernangosce, le fughe e le metamorfosi di questi filosofi dal doppio io. -
La farfalla e la crisalide. La nascita della scienza sperimentale
La farfalla è la scienza come noi oggi la conosciamo. Essa è nata dalla crisalide della filosofia, un intreccio di modi di pensare spesso rivali tra loro, comunque capaci di influenzare la nostra vita associatarnrn«La farfalla e la crisalide è una cavalcata lungo la storia della filosofia (la crisalide) per dimostrare come questa disciplina sia maturata sviluppandosi in scienza (la farfalla).» – la RepubblicarnrnMa quattro secoli fa la scienza ha cominciato a ribellarsi al dominio della filosofia, a conquistare una sua autonomia e a rappresentare una costellazione di discipline che vanno dalla fisica all'intelligenza artificiale. Tra i due approcci, quello filosofico e quello scientifico, si è così spalancato un abisso, che pare difficile colmare. Ma ne vale davvero la pena? Edoardo Boncinelli sostiene che la crisalide è stata ormai abbandonata da una scienza che procede in piena indipendenza. Cosa resta, allora, ai filosofi? -
Tenere a mente le emozioni. La mentalizzazione in psicoterapia
Mentalizzare – il tentativo di dare senso alle azioni e agli stati interni nostri e altrui – è un’abilità che tutte le psicoterapie tentano di migliorare: più siamo bravi a mentalizzare, più tendiamo a essere resilienti e flessibili. rnElliot L. Jurist offre una lucida panoramica sulla mentalizzazione in psicoterapia, per poi illustrare come aiutare i pazienti a riflettere sulle proprie esperienze emotive. Integra scienze cognitive e psicoanalisi, così da scomporre l’“affettività mentalizzata” in processi distinti che i terapeuti possono coltivare durante le sedute. rnLe illustrazioni cliniche si intrecciano all’analisi di opere autobiografiche di personaggi famosi (Ingmar Bergman, Oliver Sacks). Mostrando come l’autoconoscenza emotiva consenta di comunicare sinceramente, il volume chiarisce il ruolo dell’affettività mentalizzata nella relazione psicoterapeutica e nel processo di cambiamento. -
Lo sviluppo delle relazioni. Infanzia, intersoggettività, attaccamento
Le recenti ricerche sui neonati, sulle cure genitoriali e le relazioni tra genitori e figli hanno dimostrato che i rapporti umani sono fonti motivazionali centrali nello sviluppo. Il testo prende in esame le implicazioni pratiche di tali scoperte per la psicoterapia dinamica con adulti e bambini.rnStephen Seligman ci offre esempi illuminanti di interazioni genitore-bambino e del processo psicoterapeutico, ricostruendo il ruolo che l’infanzia e lo sviluppo infantile hanno avuto nella psicoanalisi da Freud in poi, ed evidenziando come le differenti immagini del bambino si siano sviluppate nel corso della storia psicoanalitica e ne abbiano influenzato la teoria e la pratica.rnLo sviluppo delle relazioni ci offre una prospettiva inedita, che aggiorna i modelli psicoanalitici rileggendoli all’interno di un nuovo contesto: “la psicoanalisi relazionale dello sviluppo”. -
Adolescenti senza tempo
Mettendo a fuoco i cambiamenti psicologi e sociali chernhanno caratterizzato gli adolescenti negli ultimi anni, l’autore mostra come si puòrnnavigare in questo periodo difficile, a volte tempestoso, senza naufragare.rn«Il nuovo saggio di Massimo Ammaniti racconta la storia dell'età ingrata, dei conflitti generazionali e della crescita. Un momento della vita che è stato riconosciuto per la prima volta grazie al cinema» - La Repubblicarn«Prima di trovare se stessi, gli adolescenti compiono un viaggio paragonabile a quello di Ulisse, un'odissea che li porterà fuori dall'infanzia e li condurrà per vie tortuose verso la vita adulta. (...) Di questo scrive Ammaniti» - FrnL’adolescenza ha mantenuto sempre la stessa fisionomia o è stata plasmatarndal mondo in via di trasformazione, in particolare dall’avvento dei social network?rnPartendo da questo interrogativo, Massimo Ammaniti delinea la storia del concettorndi adolescenza, elaborato negli Stati Uniti all’inizio del Novecento e declinatornpoi in modi differenti a seconda del contesto sociale e culturale.rnNel nostro tempo, l’adolescenza si dilata oltre i vent’anni, a volte sembra addiritturarninterminabile. E ci si chiede se l’adolescenza dei trattati psicologici esista ancorarno non siano molti e variegati i comportamenti che oggi definiscono questa età.rnAttraverso significative esemplificazioni, Ammaniti mette in luce percorsi diversi dirnragazze e ragazzi per i quali il tempo della crescita spesso si congela. E i genitori?rnAvvertendo la difficoltà del compito, si sentono impotenti e oscillano tra larncomplicità e l’assenza. Mettendo a fuoco i cambiamenti psicologi e sociali chernhanno caratterizzato gli adolescenti negli ultimi anni, l’autore mostra come si puòrnnavigare in questo periodo difficile, a volte tempestoso, senza naufragare. -
Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo
Vincitore del Premio Galileo 2019.Questo libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di un Paese di dare un nome alle vittime dimenticate da tutti, i corpi degli immigrati, e come questi più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo.rnrn«Un libro paradossalmente pieno di speranza, perché la vita si nasconde dove meno ce lo aspettiamo» - Robinsonrn«È ben scritto, avvincente, in equilibrio tra verità scientifica e pathos, cronaca e battaglia civile. Un pamphlet coraggioso visto che ormai gli stranieri si ripudiano vivi, figurarsi morti» - Il Venerdìrn«Ai corpi accatastati (...) le persone come Cristina Cattaneo provano a dare un nome, ascoltando la descrizione dei parenti, guardando le fotografie, mettendo in ordine gli indizi. Lottando contro il tempo che cancella tutto, annotando ogni dettaglio» - La RepubblicarnrnIl corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, l’Eritrea; quello di un altro, proveniente dal Ghana, con addosso una tessera di donatore di sangue e una della biblioteca pubblica del suo villaggio; i resti di un bambino che vestono ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. Sono i corpi delle vittime del Mediterraneo, morti su barconi fatiscenti nel tentativo di arrivare nel nostro Paese, che raccontano di come si può “morire di speranza”. rnA molte di queste vittime è stata negata anche l’identità. L’emergenza umanitaria di migranti che attraversano il Mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati. -
La macchina del tempo. Quando l'Europa ha iniziato a scrivere la storia del Mondo
Ribaltando la tesi convenzionale che data la diffusione planetaria della storia europea a partire dal XIX secolo, Serge Gruzinski ne anticipa l’inizio nel Cinquecento. Più precisamente, nel Messico e nelle Americhe iberiche, dove i conquistadores colonizzano le società native e vi introducono il nostro modo di scrivere la storia.rnrn«Con la conquista del nuovo mondo spagnoli e portoghesi imposero la visione europea del tempo colonizzando la memoria indigena. Ma in seguito anche giapponesi e cinesi, rimasti indipendenti, adottarono quei criteri come parte essenziale della modernizzazione. Oggi bisogna puntare sulla lunga durata, incrociando suardi locali e mondiali, per non rimanere appiattiti sul presente» - La LetturarnrnPur essendo funzionale all’affermazione dell’eurocentrismo storiografico, la “macchina del tempo” che si mette in moto in Messico agisce in un contesto estremamente frastagliato sul piano etnico, linguistico e culturale. Un contesto di cui l’autore ci restituisce l’articolazione attraverso un affascinante archivio fatto di codici pittografici coloniali, testi in azteco e opere in spagnolo rimaste per secoli al di fuori della circolazione a stampa. Per questa via, riaffiora alla superficie anche il contributo offerto da indigeni e meticci all’ampliamento degli orizzonti spaziali e antropologici della coscienza storica europea. -
L'età dello smarrimento. Senso e malinconia
Sorprendente e denso di spunti di riflessione, questo libro sarà apprezzato da chiunque desideri comprendere le sfide con cui la comunità globale dei nostri giorni è chiamata a confrontarsi.rn rn«Bollas non fa sdraiare sul lettino un singolo paziente, ma la nostra epoca» - Vittorio Lingiardi, La RepubblicarnCon uno stile acuto e incisivo, Bollas esplora qui alcune tendenze manifestatesi in Occidente negli ultimi due secoli, rilevando un cruciale “cambiamento del clima intellettuale”: l’importanza attribuita alla connettività istantanea ha soppiantato riflessività e introspezione, il modo in cui definiamo il nostro “Sé” si è significativamente trasformato. rnQuesta tendenza avrebbe raggiunto l’apice nell’attuale dilagare della psicofobia: un rifiuto delle psicologie del profondo che ha spianato la strada all’affermarsi di scelte fondate sull’odio. Da qui la vittoria di Donald Trump in America e la Brexit nel Regno Unito. Per ritrovare un più equilibrato concetto di sé all’interno della società, è indispensabile fare dell’insight psicologico il fulcro di un nuovo tipo di analisi della cultura e della società.