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Equilibri. Convergenze parallele
Dopo l’avventura vissuta, Andrey e Mary tornarono alla loro vita quotidiana, non immaginando che non fosse ancora finita e che ciò che li avrebbe investiti sarebbe stato più violento e letale di uno tsunami. Da quel momento le loro vite sarebbero cambiate radicalmente, ogni punto di riferimento stava inevitabilmente scomparendo, la società stava subendo uno sconvolgimento apocalittico e necessariamente il mondo avrebbe dovuto farne fronte. Era più che una guerra globale, era una battaglia epica, contro un nemico che cercò sempre di prendere il potere. I nostri protagonisti si cimenteranno in una prova che quasi li porterà verso la fine, conservando però entrambi la speranza di poter finalmente porre termine all'incubo che li stava letteralmente divorando. Ma basteranno tutta l’esperienza e la volontà ad arginare quella catastrofe che si stava preannunciando? -
Canti Orfici. Die Tragödie des letzten Germanen in Italien
"O il tuo corpo! il tuo profumo mi velava gli occhi: io non vedevo il tuo corpo (un dolce e acuto profumo): là nel grande specchio ignudo, nel grande specchio ignudo velato dai fumi di viola, in alto baciato di una stella di luce era il bello, il bello e dolce dono di un dio: e le timide mammelle erano gonfie di luce, e le stelle erano assenti, e non un Dio era nella sera d'amore di viola: ma tu leggera tu sulle mie ginocchia sedevi, cariatide notturna di un incantevole cielo. Il tuo corpo un aereo dono sulle mie ginocchia, e le stelle assenti, e non un Dio nella sera d'amore di viola: ma tu nella sera d'amore di viola: ma tu chinati gli occhi di viola, tu ad un ignoto cielo notturno che avevi rapito una melodia di carezze.""""" -
Pinocchio
"Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all'alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola e per amore o per forza mi toccherà studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia...""""" -
Cuore
"Rispetta la strada. L'educazione d'un popolo si giudica innanzi tutto dal contegno ch'egli tien per la strada. Dove troverai la villania per le strade, troverai la villania nelle case.""""" -
Canne al vento
«Adattarsi bisogna» disse Efix versandogli da bere. «Guarda tu l'acqua: perché dicono che è saggia? perché prende la forma del vaso ove la si versa. » «Anche il vino, mi pare!» «Anche il vino, sì! Solo che il vino qualche volta spumeggia e scappa; l'acqua no.» «Anche l'acqua, se è messa sul fuoco a bollire,» disse Natòlia. -
Piccolo mondo antico
"Franco si divertì a spegner il lume e osservò che la filosofia poteva trovarsi male al buio, ma che la poesia ci si trova benissimo.""""" -
La bottega del caffè
"Tutti cercan di fare quello che fanno altri. Una volta correva l'acquavite, adesso è in voga il caffè.""""" -
La locandiera
"Tu mi hai fatto conoscere qual infausto potere abbia sopra di noi il tuo sesso, e mi hai fatto a costo mio imparare, che per vincerlo non basta, no, disprezzarlo, ma ci conviene fuggirlo.""""" -
L'albero del riccio
"Carissimo Delio, ho saputo che sei stato al mare e che hai visto delle cose bellissime. Vorrei che tu mi scrivessi per descrivermi queste bellezze. E poi, hai conosciuto qualche nuovo essere vivente? Vicino al mare c'è tutto un brulichio di esseri: granchiolini, meduse, stelle marine ecc..."""" Età di lettura: da 10 anni." -
Canti
"Che fai tu, luna, in del? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul primo albore; Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera.""""" -
Il principe
"È molto più sicuro essere temuto che amato, quando si abbia a mancare dell'uno de' dua.""""" -
Così è (se vi pare)
"E sicura anche lei di toccarmi come mi vede? Non può dubitare di lei. - Ma per carità, non dica a suo marito, né a mia sorella, né a mia nipote, né alla signora qua come mi vede, perché tutt'e quattro altrimenti le diranno che lei s'inganna, mentre lei non s'inganna affatto! Perché ciò non toglie, cara signora mia, che io non sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua.""""" -
L' esclusa
"Quanto imminente e fosco era dalla parte dei monti lo spettacolo, tanto vasto e lucente si spalancava dalla parte opposta. Tutta la città, distesa immensa di tetti, di cupole, di campanili, tra cui, gigantesca, la mole del Teatro Massimo, si offerse a gli occhi di Marta, e il mare sterminato in fondo, riscintillante al sole, sotto i cui raggi Monte Pellegrino rossigno pareva sdrajato beatamente. Marta per un momento si obliò nella contemplazione del vasto spettacolo.""""" -
Sei personaggi in cerca d'autore
"Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo d'intenderci; non c'intendiamo mai!""""" -
Uno, nessuno e centomila
"Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.""""" -
Enrico IV
"Perché trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le vostre costruzioni!""""" -
Le mie prigioni
"Un giorno è presto passato, e quando la sera uno si mette a letto senza fame e senza acuti dolori, che importa se quel letto è piuttosto fra mura che si chiamino prigione, o fra mura che si chiamino casa o palazzo?""""" -
Storia di una capinera
"Avevo visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiava in un angolo della sua gabbia, e allorché udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera.""""" -
Elixir
Un luogo da scoprire, quattro secoli di tradizione, una sfida letteraria. Questi sono gli ingredienti di ""Scrittori in erba"""", concorso letterario promosso nel 2013 dall'Antica Farmacia Sant'Anna dei Frati Carmelitani Scalzi di Genova. Il fervido immaginario dei sei migliori autori in concorso diventa racconto e gioca con memorie, suggestioni ed emozioni legate a questo luogo incantato. Il risultato è una raccolta di racconti, a cura di Paola Vallerga e Silvia Piacentini, che cattura il lettore e lo porta per mano in un luogo dell'anima dove la felicità ha sapore di rose. Riproduzione a richiesta."" -
Le mille e una «storie di vita da raccontare!»
Riproduzione a richiesta.