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Thomas Paine. La vita e il pensiero politico
Thomas Paine (1737-1809) è di solito considerato un autore poco originale, un efficace volgarizzatore di idee altrui. Questo studio, invece, valorizza il suo contributo come pensatore politico. Negli scritti painiani troviamo, infatti, una nitida formulazione del costituzionalismo liberale, che si articola a partire dalla primazia dei diritti innati dell'individuo. La ricostruzione non privilegia solo i profili concettuali ma pone attenzione al retroterra esistenziale che innerva in modo costante le singole prese di posizione di Paine. Tuttavia il sostrato emotivo non esaurisce il senso della sua riflessione, che si presenta come una sintesi esemplare della libertà dei moderni nella stagione di fondazione dei sistemi rappresentativo-costituzionali. -
La democrazia schiacciata. Scipione Borghese deputato e politico nell'Italia giolittiana
Il volume affronta la vicenda politica di Scipione Borghese, rampollo della nobile famiglia romana, deciso a farsi interprete del meglio della cultura politica democratica. Affascinato dal socialismo riformista, Borghese sarebbe poi entrato nel partito radicale, del quale sarebbe divenuto un autorevole esponente e dal quale sarebbe stato ripetutamente candidato tra il 1902 e il 1914. Letta attraverso la cartina al tornasole del sistema giolittiano, la ""piccola"""" vicenda di Borghese si rivela sintomatica della condizione della democrazia italiana nel primo quindicennio del secolo XX: una democrazia """"schiacciata"""" in un sistema polarizzato tra lo spazio legittimo del liberalismo e quello illegittimo delle forze antisistema. Inevitabilmente avviluppato dalle maglie del sistema giolìttiano, Borghese finirà con lo smarrire i capisaldi del proprio """"democraticismo"""", fino a maturare una complessiva sfiducia nella politica e nella sua capacità di modificare le basi della società italiana."" -
Atti della settima «Lezione Mario Arcelli» (Piacenza, 4 marzo 2011)
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica - sede di Piacenza - e presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale """"Passerini-Landi"""", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente."" -
La cucina calabrese
Ormai da anni c'è un fiorire di libri dedicati alla cucina calabrese quasi che il rinnovamento tanto sperato della regione possa in qualche modo passare anche attraverso la tradizione culinaria. Bisogna però dire che molto spesso si tratta di ricettari improvvisati, di proposte approssimative che di calabrese hanno soltanto l'origine. Grazia Furièri, a differenza di molti altri, non ha improvvisato nulla e non ha distorto nessuna delle ricette, pur sapendo (e lo dice chiaramente nell'introduzione) che gli interventi personali in cucina possono essere determinanti. Questo ricettario, arricchito di 64 tavole a colori e oltre 220 ricette, è un contributo di ciò che la Calabria, proprio nella sua diversità, ha saputo conservare e tramandare servendosi delle risorse autentiche offerte dal territorio. Ed è proprio questa specie di unità nelle diversità che fa della cucina calabrese una delle regine assolute del panorama culinario. -
Guagliò. Storie di rughe
Sullo sfondo dei vicoli delle pittoresche ""rughe"""" catanzaresi, """"Guagliò"""" racconto la storia intrecciata di tre vite, tre giovani esistenze legate da un sentimento di amicizia puro, saldo tanto da oltrepassare i limiti delle incomprensioni e delle gelosie adolescenziali. Pieveloce, Francesco e Lia riusciranno a superare con successo le dure prove a cui il destino li sottoporrà, per ritrovarsi pronti ad affrontare la vita adulta, dopo aver maturato la consapevolezza che le difficoltà e i dolori, per quanto forti e apparentemente insormontabili, non possono scalfire l'unicità di un vincolo che li ha resi """"indispensabili gli uni agli altri"""". """"Guagliò"""" è un romanzo poliedrico, d'amore, d'amicizia e di ideali, ma è anche un bellissimo e colorito squarcio di vita popolana, una finestra aperta su un mondo, tanto caro all'autore, oramai mutato, se non del tutto scomparso, fatto di rapporti genuini e semplici, di legami autentici e non corrosi dal tempo né dalla """"smania"""" di affermarsi a scapito dell'altro."" -
Eccellenza italiana
L'Italia è il primo Paese al mondo per patrimonio artistico e culturale. Il made in Italy è universalmente considerato sinonimo di eleganza, creatività, innovazione. Per ammirare le nostre meraviglie naturalistiche e artistiche, milioni di turisti da ogni parte del mondo varcano ogni anno i confini nazionali. Il mondo ci considera leader nel modo di mangiare, di vestire, di comporre e di esportare buona musica, nella solidarietà, nello sport, nella ricerca. Spesso il nostro Paese sale sul podio dell'eccellenza mondiale. Questo libro rende giustizia a coloro che nei vari settori artistici, istituzionali e sociali hanno reso grande il Bel Paese, riservando al lettore sorprese e curiosità che non si aspetta, attraverso un'analisi dettagliata dell'eccellenza italiana. Presentazione di Giorgio Napolitano. -
Robert Louis Stevenson. Ediz. italiana
Gilbert K. Chesterton dedicò questa importante biografia letteraria finora inedita in Italia a Robert Louis Stevenson, l'autore de ""L'isola del tesoro"""" e de """"Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde"""". Da questo saggio, Stevenson emerge come un testimone inconsapevole di verità, """"un pagano altamente onorevole, responsabile e valoroso, in un mondo traboccante di pagani che erano per la maggior parte molto meno cavalieri e onorevoli"""". Di più, Chesterton lo considera alla stregua di un teologo cristiano che restituisce nei suoi personaggi votati all'avventura l'inquietudine della caduta e la moralità della ricerca di senso in un mondo che attende di essere esplorato. L'intera sua opera appare a Chesterton una difesa della possibilità di essere felici, e una risposta alla domanda di felicità dell'uomo, che può essere assolta solo ritornando piccoli e capaci di stupore. Il brusco ritorno alla semplicità dell'infanzia, come espressione del profondo desiderio di raggiungere la felicità, è un fatto ricorrente in tutta la storia umana. E in questo sta, per Chesterton, """"l'importanza del posto che Stevenson occupa nella storia letteraria""""."" -
Sciascia, Savinio e «La scomparsa di Majorana»
"La scomparsa di Majorana"""" (1975), il singolare pamphlet di Leonardo Sciascia sul caso del fisico catanese misteriosamente scomparso nel 1938, si rivela essere un vero e proprio codice cifrato. Il discorso criptato, allusivo, filtra in primis attraverso il riferimento ad Alberto Savinio, artista e scrittore surrealista e metafisico ancora quasi ignoto in Italia negli anni '70. Sono, difatti, espedienti di chiara ascendenza saviniana (come etimologie, paretimologie e giochi di parole) a illuminare il retroscena storico ed esistenziale della vicenda del fisico dell'equipe di Fermi, come questa è stata ricostruita, letta e allusa da Sciascia. La trama sommersa rivela verità decisamente più inquietanti di quelle proposte dalla lettura univoca e """"rassicurante"""" che dell'opera è stata data finora. Lo scenario si allarga a livelli internazionali, coinvolgendo i vertici del potere e collimando, in parte, con alcune delle ipotesi storico-scientifiche che solo di recente sono state avanzate sul caso." -
L' ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica
"Vorrei che questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che [...] avvertono la responsabilità davanti a Dio come decisiva per l'agire politico"""": così il presidente della Cei, tanti vescovi, e per primo Benedetto XVI. La forza di queste parole sfuma se si leggono solo come un richiamo sempre attuale. Assumono invece ben altra forza se si collocano nel grave momento che la società italiana attraversa, momento reso ancor più difficile da una crisi profonda delle istituzioni e degli attori della politica. Servono grandi riforme ma mancano i riformatori. Tutto questo chiama in causa i cattolici per responsabilità precise, per quello che chiedono alla politica e per quello che danno - o non danno - all'elaborazione politica e all'azione politica. Le pagine che seguono sono un contributo all'analisi delle opportunità che la crisi politica apre e delle sfide che impone. Sono pagine che cercano di non dimenticare che una risposta individuale non è mai all'altezza di una sfida politica. E sono state scritte nella convinzione che l'eredità di don Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi sia ancora capace di orientamento." -
Impariamo l'economia
Questo volume non è un manuale di economia. Non ci sono grafici, né espressioni algebriche o complesse equazioni. A Ricossa non è mai mancata la maestria nell'uso degli strumenti matematici. Ma qui è impegnato in un compito più profondo. Egli ci spiega anzitutto in che cosa consista il problema economico; e lo fa coincidere con la condizione di scarsità. È questa la sua prima acquisizione, utilizzata poi per misurarsi con varie altre questioni: per scardinare l'idea della possibilità di un mondo privo di economia e per gettare luce sul problema del valore, per evidenziare l'illusorietà di ogni agognato ""stato stazionario"""" finale, per chiarire la funzione e l'importanza dell'innovazione e dell'imprenditorialità, per sottoporre a vaglio critico l'egualitarismo distributivo, per metterci in guardia dall'invadenza statale e dagli inganni monetari, per tentare di individuare le condizioni che rendono possibile lo sviluppo economico. Ma l'elencazione non è completa: perché Ricossa è consapevole del fatto che """"lo studioso specialista, se in parte è una necessità, per il resto è una iattura"""". E fornisce perciò ampi squarci di quel che avviene fuori dall'economia. Il lettore viene in tal modo condotto attraverso un suggestivo itinerario, in cui le questioni economiche vengono collocate nel più generale paesaggio della vita. Prefazione di Lorenzo Infantino."" -
Fra terra e mare. Sovranità del mare, controllo del territorio, giustizia dei mercanti
Il volume raccoglie gli atti del seminario internazionale ""Fra terra e mare. Sovranità del mare, controllo del territorio, giustizia dei mercanti"""". Montalbano Elicona (ME), 19-21 luglio 2011, a conclusione del progetto Prin 2007 """"Controllare il territorio: uomini e istituzioni in Italia tra Antico Regime e l'Unità"""", coordinato da Livio Antonielli. Gli autori dei contributi, a partire da differenti competenze disciplinari, hanno indagato il tema del convegno in un'ottica eminentemente comparativa e in un ampio arco temporale, che ha riguardato l'Europa moderna e lo spazio mediterraneo dal sec. XIII al sec. XIX. Fra i temi, oggetto dei singoli contributi sulle differenti storie e culture dell'Europa e del Mediterraneo, si segnalano il controllo del territorio e delle coste, la polizia della terra e del mare, la sicurezza del commercio marittimo, i ritratti dei viaggiatori fra le isole del Mediterraneo, le epidemie, la pirateria, le problematiche relative al diritto di navigazione. Dalla Spagna alle sponde africane del Mediterraneo, da Genova alla Sicilia, i saggi si misurano con il comune problema storiografico del governo del controllo del territorio e del mare."" -
Sergio Paronetto e il formarsi della costituzione economica italiana
Consigliere ascoltato e amico di Alcide De Gasperi e di Giovanni Battista Montini (il futuro papa Paolo VI); ghost-writer di Pio XII in materia economica e sociale; allievo prediletto di Donato Menichella; inseparabile di Ezio Vanoni e di Pasquale Saraceno; riferimento del giovane Guido Carli all'IRI; ispiratore di numerosi futuri componenti dell'assemblea costituente: Sergio Paronetto (1911-1945), economista e manager IRI, è uno dei protagonisti nel processo di modernizzazione nella continuità che getta un ponte tra la ricostruzione industriale degli anni Trenta e la ricostruzione del Paese negli anni Quaranta. Da lui originano i suggerimenti più penetranti per misure quali il mantenimento della legge bancaria del 1936; la conservazione dell'IRI e del sistema dell'azionariato di Stato, che avrebbe trovato pochi anni dopo l'espansione auspicata con l'ENI di Boldrini e Mattei; il sistema di welfare totale; la definizione di un ruolo per i corpi sociali intermedi, in particolare i sindacati, condivisa con l'amico Giulio Pastore. Mettendo al centro i fatti, le teorie, le istituzioni e gli uomini che gravitano attorno alla figura di Paronetto (Alberto Asquini, Enrico Cuccia, Alfredo De Gregorio, Francesco Giordani, Guido Gonella, Giovanni Gronchi, Raffaele Mattioli, oltre a quelli già citati), gli studiosi hanno voluto gettare un fascio di luce sul trentennio 1933-1963, la ""stagione della politica economica"""", in cui prende forma la via italiana allo sviluppo."" -
La corsa per il colle
Nel 1992/1993 il disaccordo nella DC su chi, tra Forlani e Andreotti, doveva ""salire"""" al Colle e un referendum elettorale causarono quelle fratture che agevolarono la nascita della Seconda Repubblica. Nel 2012/2013 un referendum, le elezioni politiche e la scelta del nuovo Capo dello Stato condurranno alla Terza Repubblica o riporteranno indietro le lancette dell'orologio? """"La corsa per il Colle"""" è un libro che guarda lontano, analizza quanto ha pesato la corsa per il Quirinale nel """"Fini-cambiamento"""", mette in guardia da """"una destra che piace alla sinistra"""", indica le priorità di """"una destra che fa la destra"""" e denuncia i """"poteri forti"""" che lavorano per """"una politica debole"""". La posta in gioco è alta. Il centrodestra, per l'autore, ha il dovere primario di rispettare la sovranità popolare, presentandosi, nel 2013, o quando sarà, al giudizio degli elettori. Tertium non datur."" -
La fuga delle quarantenni. Il difficile rapporto delle donne con la Chiesa
Da secoli la fortezza silenziosa della Chiesa cattolica è la presenza delle donne: sono loro che principalmente trasmettono la fede alle nuove generazioni e sono sempre loro che con generosità portano a compimento numerosi ministeri ecclesiali. Eppure all'orizzonte appaiono i primi segni di rottura di questa intesa. Protagoniste di un tale cambiamento di rotta sono soprattutto donne che hanno tra i 20 e i 40 anni: vanno di meno a Messa, scelgono di meno il matrimonio religioso, pochissime ancora seguono una vocazione religiosa, e più in generale esprimono una certa diffidenza verso la capacità educativa degli uomini di religione. Prima che sia troppo tardi, è questa l'ora di provare a rinegoziare i termini di una nuova alleanza tra la Chiesa e le donne. -
L' industria italiana nel contesto internazionale. 150 anni di storia
I 150 anni di storia unitaria del Paese rappresentano un'occasione importante per delineare un bilancio sulla capacità competitiva di lungo periodo dell'industria italiana. La grave crisi che colpisce oggi le economie mondiali porta a interrogarsi sul futuro dell'industria manifatturiera italiana. La lettura del passato può aiutare a comprendere le dinamiche attuali consentendo, al contempo, di individuare le opportunità odierne adattandosi all'evoluzione del contesto internazionale. Il volume analizza il percorso di sviluppo che ha visto l'Italia trasformarsi da paese agricolo arretrato, al momento dell'unificazione, a uno dei principali Paesi industrializzati del mondo. Il volume si concentra in particolare su due aspetti - il commercio internazionale e la capacità innovativa - che rappresentano un filo rosso che ha una valenza interpretativa della storia economica italiana. La struttura industriale italiana viene infatti descritta - nelle diverse fasi - nella sua capacità di adattarsi, con minore o maggiore successo, al mutamento del contesto internazionale dettato dagli avanzamenti del progresso tecnico. Affrontando questi aspetti, il volume consente di ricavare anche alcune indicazioni di policy per l'Italia odierna. -
Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (1944-2005). Vol. 2: Liguria-Lombardia-Piemonte-Valle d'Aosta.
"A quasi ottant'anni di distanza dalla fase risorgimentale, al sistema economico italiano fu chiesto di farsi motore della ricostruzione economica e sociale di un Paese uscito devastato da un conflitto mondiale e da un ventennio di assenza della democrazia. Da questo scenario, nel quale si colloca significativamente anche la rinascita nel 1944 dell'istituto camerale, prende le mosse questo volume e le biografie dei primi presidenti ci trasmettono il travaglio di una fase in cui il Paese poteva contare sull'elevato grado di condivisione politica tra gli organismi artefici della Resistenza." -
Le due rivoluzioni francesi
Perché i rivoluzionari, pur essendo animati dai più grandi ideali, hanno ucciso senza pietà? Perché le rivoluzioni degenerano in un bagno di sangue? Per quale motivo il sogno rivoluzionario della palingenesi assoluta produce il Terrore di Stato? Sono questi gli interrogativi al centro di queste pagine. Guglielmo Ferrerò giunse alla conclusione che le rivoluzioni francesi furono due. La prima, quella del 1789, cercò di coniugare il principio di legittimità monarchico con le nuove aspirazioni di cambiamento sociale; la seconda, che culminò con la rivoluzione giacobina del 2 giugno 1793, si propose di abbattere violentemente la monarchia e di sostituire il principio monarchico con quello repubblicano. Due rivoluzioni di natura diversa, l'una creatrice, l'altra distruttrice, si realizzarono contemporaneamente. Quella distruttrice offuscò e deviò le forze creative, paralizzandole e annientandole: ""Sta qui il segreto della Rivoluzione francese, la chiave di tutte le sue contraddizioni. La prima rivoluzione, scrive Ferrero, è nata dal movimento intellettuale del secolo XVIII; la seconda è figlia della Grande Paura"""". Introduzione di Alessandro Orsini."" -
Ricerca e introspezione. Per una teoria della conoscenza pedagogica
Il saggio parte dall'analisi di due termini apparentemente distanti fra di loro, ricerca e introspezione; l'individuazione di un nesso logico fra i due termini si è posta allorquando si è voluta sottolineare la strettissima connessione fra l'elemento psichico e l'attività del fare ricerca, sia nell'ambito delle scienze naturali che, in particolar modo, nelle scienze umane, dove la debolezza epistemologica si associa a un maggiore intervento di componenti psicologiche nell'individuazione sia dei temi di ricerca da indagare, sia nelle estrinsecazioni delle presunte verità offerte dalla ricerca stessa. Si è voluta aprire, in tal senso, una riflessione critica a partire dalla tesi secondo cui visioni del mondo e componenti psicologiche rendono di fatto molto difficoltoso l'accertamento del vero in tutti gli ambiti della ricerca, come testimoniato dal caso emblematico dell'epistemologo G. Bachelard, il quale prospettava una psicoanalisi della conoscenza oggettiva al fine di epurare la scienza da tutti i suoi fattori soggettivi. -
Le competenze dell'insegnare. Studi e ricerche sulle competenze attese, dichiarate e percepite
Il volume ""Le competenze dell'insegnare. Studi e ricerche sulle competenze attese, dichiarate e percepite"""", raccoglie i risultati dell'indagine PRIN 2007 """"Domanda ed offerta di competenza nella professione docente: insegnanti tra realtà, rappresentazioni ed aspettative"""", condotta nel biennio 2008-2010 da quattro unità di ricerca, afferenti alle Università di Padova, Bergamo, Roma Tre e Salerno. Il suo impianto generale, che si avvantaggia di ispezioni di carattere normativo e bibliografico, intrecciate con sistematiche analisi di migliaia di dati empirici raccolti tramite questionari e interviste, mette a disposizione una lettura delle competenze degli insegnanti su un triplice livello: attese dalle norme legislative e contrattuali, dichiarate dagli stessi docenti e percepite dagli studenti. Proprio per questo la ricerca si confronta anche con l'annoso problema della formazione dei docenti e, nondimeno, con un'idea di professionalità docente che ancora non c'è ma che sarebbe bene ci fosse."" -
L' uomo si interroga sui misteri della morte. La liberazione del timor mortis nel mondo antico: da Lucrezio a Tommaso d'Aquino
Il volume affronta uno dei temi più difficili dell'esperienza umana: il significato dell'esistenza. La riflessione sul significato della vita e, quindi, della morte ha come punto di partenza la teoria epicurea e lucreziana. Partendo da questo filone principale e dai suoi rapporti con le altre concezioni filosofiche e religiose, si analizza la teoria consolatoria nel mondo antico, dal Cristianesimo fino all'età moderna. Dalla frase che apre la trattazione lucreziana della morte - ""nulla dunque la morte è per noi né deve angosciarci per nulla"""" - il volume si propone di dare una speranza al lettore e di vincere il timore oscuro per la propria sorte che spesso rende infelice la vita degli uomini.""