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Game hero. Viaggio nelle storie dei videogiocatori
In questo libro Viola Nicolucci, psicologa e psicoterapeuta che utilizza e studia la cultura e il linguaggio dei videogame, ci introduce ad alcune e significative storie vere di videogiocatori a livello internazionale. Storie di tutti i giorni, storie di rapporti tra genitori e figli, amici e famiglie. I videogame restituiscono un feedback veloce e da questo i giocatori imparano a prendere nuove decisioni e fare nuove scelte. Vite brevi dunque fatte di malattie, traumi, preoccupazioni e che vedono nei videogame un supporto, un aiuto, uno strumento per il benessere psicologico che passa attraverso la narrazione e l’intrattenimento. -
Istituzioni giudicali. Specificità sarda e continuità romana
Nella storia giuridica della Sardegna medievale, la istituzione qualitativamente più caratteristica e quantitativamente più rilevante è il ""Giudicato"""": """"forma di governo"""" (in senso lato) propria ed esclusiva della Sardegna, dal secolo IX, con il 'distacco' dell'Isola dall'Impero Romano, al secolo XIV, con l'ingresso dell'Isola nel dominio aragonese e poi (secolo XVIII) sabaudo. Tale istituzione, eccezionale e così attuale da apparire estremamente interessante per applicazioni future, è però la prosecuzione (unica proprio per la fedeltà al """"modello"""") della """"forma di governo"""" (ancora in senso lato) repubblicana-imperiale romana, fondata sul """"contratto"""" di societas. Ciò mentre la storia giuridica del resto della Europa è caratterizzata dalla transizione dalla antica organizzazione repubblicana-imperiale romana alla medievale e moderna organizzazione germanica, fondata sull'opposto """"contratto feudale"""". L'elemento principale della specificità giudicale è la 'sovranità civica', che consiste nella titolarità e nell'esercizio democratici/repubblicani del potere 'sovrano' da parte dei Sardi, organizzati in un sistema di Comunità locali (Biddas) con le loro assemblee deliberanti (Coronas) e di successivi livelli di Comunità di Comunità locali, con le loro assemblee deliberanti (Coronas de Curatoria, Corona de Logu e - eccezionalmente - Corona 'inter-giudicale'). A tale 'elemento' corrisponde la limitazione del potere 'di governo' (in senso stretto) dei Giudici, sia nella gestione delle questioni interne sia nella stipulazione dei trattati sovrannazionali. Notevole appare il dato storico del calo demografico connesso con la fine della organizzazione giudicale."" -
Africa, il continente del terzo millennio. Chiave della modernità dal colonialismo al risveglio
Il compito che il volume si prefigge è tentare di definire luoghi di storia, ove da essi si possano scorgere gli effetti contemporanei pure su quella che è oggi la nostra realtà europea, e affrontare un tempo che non va dimenticato. L'Africa dei dettagli e non delle grandi narrazioni. Il volume è strutturato in capitoli, la cui successione ha un taglio evolutivo-cronologico. Il primo si colloca al tempo dell'Africa felix, e da lì i successivi cercano di tirare un filo rosso su alcuni aspetti che hanno caratterizzato e rappresentano oggi il Continente. Il tentativo di cogliere l'aspetto enucleato nei contenuti dei capitoli, si auspica possa offrire a chi legge d'inquadrare il problema nella complessità di un Continente ricchissimo di differenze. Diversità e risorse su cui il capitalismo, l'imperialismo e il colonialismo prima ed il neocolonialismo e la globalizzazione neoliberista dopo hanno fatto e fanno strame. Dove le pseudopatrie della democrazia attingono appieno con le loro mani sudicie di furti e sangue. Presentazione di Franco Cardini. -
La sociologia e l'educazione
L’educazione secondo Durkheim è l’azione esercitata dalle generazioni adulte su quelle non ancora mature per la vita sociale. Ledizioni ripubblica, in traduzione italiana, questo saggio del celebre sociologo, la cui prima edizione risale al 1922. -
I greci e la Tracia Pontica
«Il mio approccio con la Tracia è iniziato a Sofia, nel 1987, in occasione del Congresso di Epigrafia Greca e Latina, dove mi recai su incoraggiamento di Silvio Panciera e dove ebbi l'onore di conoscere, tra gli altri, Georgj Mihailov e Olivier Masson, che di lì in avanti mi aiutò per l'onomastica camarinese. A Sofia ritrovai l'amica Maria Reho, che mi illustrò la città (e in generale la Bulgaria) trasmettendomene l'affetto che lei stessa provava; il convegno organizzò delle importanti escursioni, fra le quali la visita a Plovdiv. La Reho e qualcun altro mi incoraggiarono a partecipare al IV Congresso sulla Tracia Pontica, che si sarebbe tenuto l'anno successivo a Sozopol. Naturalmente in quell'occasione potevo solo parlare dell'Occidente (del resto mai abbandonato), e l'incoraggiamento della signora Ognenova fu per me determinante, per non dire della sua guida a Mesambria. In quello stesso anno veniva allestita la grande mostra veneziana sui Traci e Paola Pelagatti, amica della Ognenova, mi ha invitato a farne la recensione sul Bollettino d'Arte qui riprodotta. Agli amici bulgari sono grata per molte attenzioni, non ultima quella di avermi dato l'occasione di commemorare Lyuba Ognenova. Giovanni Pugliese Carratelli cominciò a regalarmi i libri che gli arrivavano da quei paesi, libri che naturalmente conservo con particolare riguardo, insieme a pochi altri. Il comune denominatore fra lo studio delle terre tracie e di quelle tirreniche erano, per me, la geografia antica e la colonizzazione greca, in particolare quella praticata dai Megaresi, le istituzioni dei quali hanno conosciuto sulle coste del Mar Nero una durata particolare. Ad essi, e non solo, ho quindi dedicato alcuni corsi dell'insegnamento di Storia greca all'Università Statale di Milano, dal 2007 al 2010, sempre accompagnati dal materiale didattico, pubblicato nel sito dell'Università, a cura di Francesca Berlinzani; ad essi sono collegati i lavori di Maria Mainardi e Paola Schirripa...» (Dall'Introduzione) -
Insicurezza lavorativa e transizioni familiari. Generi e generazioni a confronto
Come sono mutate le fasi di transizione alla vita adulta e in particolare la relazione tra scelte lavorative, familiari e riproduttive delle generazioni nate in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi? In che modo le trasformazioni del mercato del lavoro hanno influenzato i comportamenti di donne e uomini nella sfera familiare nel volgere delle generazioni? Quale ruolo hanno avuto i cambiamenti nella partecipa zione al mercato del lavoro i processi di flessibilizzazione e precarizzazione delle carriere lavorative, gli incrementati livelli di incertezza occupazionale ed economica sul mutamento delle scelte familiari riproduttive? In che modo incertezza e instabilità lavorative hanno inciso sui comportamenti familiari delle diverse generazioni? Le conseguenze sono le stesse per uomini e donne? Per rispondere queste domande il volume ripercorre e analizza come le trasformazioni nella partecipazione al mercato del lavoro il cambiamento delle condizioni di lavoro la diffusione di situazioni lavorative instabili insicure e precarie abbiano influenzato e mutato i tempi e i modi di formazione di nuove famiglie tra le generazioni di donne e uomini nate in Italia dagli anni Cinquanta agli inizi degli Ottanta. Queste generazioni sono state le protagoniste di consistenti trasformazioni in termini di istruzione e nelle dinamiche di integrazione nel mercato del lavoro sperimentando quote crescenti e sempre più differenziate di incertezza occupazionale ed economica in una situazione di lenta trasformazione se non inerzia dei sistemi di protezione sociale e familiare. Il volume propone una ricostruzione del dibattito sviluppato in ambito sociologico economico e demografico della relazione tra condizione lavorativa e comportamenti familiari e un'analisi empirica basata su dati longitudinali del rapporto tra le trasformazioni avvenute nelle modalità di partecipazione al mercato del lavoro sui tempi e i modi di transizione alle prime unioni e alle nascite dei figli. -
Il segreto delle epoche. L'esistenza e la manifestazione del principio della vita
C'è un filo rosso che lega le esistenze degli uomini di ogni tempo, una fonte comune da cui sgorga l'energia vitale che ritroviamo in ogni opera dell'ingegno umano. Si tratta di un principio noto fin dall'alba dei tempi: usare il potere della mente per creare la propria realtà. È questo il segreto che risiede in ognuno di noi e che ci consente di dare la svolta decisiva alla nostra esistenza. Dobbiamo soltanto imparare a vederlo e a usarlo. Qui si trova la sintesi di tutta la conoscenza che ognuno di noi può avere su come creare la propria realtà attraverso l'uso del potere della mente. Qui c'è tutto ciò di cui ognuno di noi ha bisogno: ispirazione e opportunità. Il tipo di ispirazione che sprona un uomo e una donna ad ""andare là fuori"""" per crearsi le proprie opportunità."" -
Diventa ricco mentre dormi. Usa la tua mente subconscia per ottenere ricchezza e abbondanza
Preparati per una esperienza meravigliosa: qualunque cosa tu voglia dalla vita, qui troverai il modo per ottenerla. Qui sono raccolti i più profondi insegnamenti di Ben Sweetland, psicologo e formatore. “Diventa ricco mentre dormi” è uno dei suoi lavori di maggior successo. Attraverso gli insegnamenti di Ben Sweetland, scoprirai le più efficaci strategie per migliorare la tua vita e, soprattutto, addestrare la tua mente più profonda, la mente subconscia, a una mentalità di successo, abbondanza e ricchezza durante il sonno. Qui scoprirai come sfruttare la parte più profonda di te, proprio mentre dormi, per ottenere qualunque cosa tu voglia dalla vita. A piacimento, potrai dirigere la tua mente subconscia nella risoluzione dei problemi, nel prendere le più efficaci decisioni, nel creare modi e mezzi per raggiungere successo duraturo… tutto durante la notte, mentre dormi. -
Elsa Morante. Mito e letteratura
Sono raccolti in questo volume saggi che affrontano le varie declinazioni della presenza del mito nell’esperienza complessiva di scrittura di Elsa Morante da prospettive teoriche e critiche differenti. Mettendo al centro la distinzione fra mito, mitologia e demitizzazione si cerca di andare al cuore dell’interpretazione della scelta realistica e insieme mitica delle creazioni della grande scrittrice. Chiude il libro una prosa lirica e testimoniale di Gabriella Sica. Il volume rientra nei progetti di studio del gruppo di ricerca internazionale Harpocrates. -
Codice tributario per studenti 2021
Il ""Codice tributario per studenti"""" è pensato al fine di consentire a chi si avvicina a questa materia di affrontare le diverse sfaccettature, spesso interdisciplinari, di questa scienza giuridica. In diritto tributario, infatti, si trattano anche temi di diritto costituzionale, diritto internazionale, procedura civile e procedura penale, diritto societario, diritto commerciale, diritto amministrativo. Al fine di conoscere al meglio i singoli istituti, abbiamo pensato di creare un codice con la normativa essenziale delle diverse discipline toccate dal diritto tributario. Il Codice tributario per studenti contiene dunque le norme più importanti della Costituzione italiana, dei diversi codici, oltre che le norme generalmente richiamate nei corsi istituzionali universitari. Poiché i principi cardine del diritto tributario sono elaborati anche in sentenze della Corte costituzionale e della Suprema Corte, sono riportate quelle ritenute più importanti, con evidenziazioni che consentano una consultazione più immediata. Il diritto tributario, come ogni materia giuridica, è sintesi di teoria e pratica; per comprendere dunque la teoria del diritto tributario, riteniamo importante toccare con mano documenti come un avviso di accertamento, una cartella di pagamento, un processo verbale di constatazione. Se il """"Codice tributario per studenti"""" consentirà di apprezzare i concetti espressi dai giudici costituzionali e della Suprema Corte ed al medesimo tempo di vivere un po' le possibili applicazioni pratiche dei concetti studiati nelle disposizioni normative, potremo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo."" -
Le idee di una donna
Neera (pseudonimo di Anna Zuccari) è stata una scrittrice vissuta a cavallo fra Otto e Novecento, che con la sua penna ha descritto variegati profili femminili allo stesso tempo contraddittori e originali rispetto al periodo storico in cui esse si collocavano. Pur rappresentando, nella narrativa, personaggi forti e combattivi che cercano di uscire dai confini dell’ordine sociale prestabilito di fine Ottocento, nei suoi scritti teorici si mantiene conservatrice e tradizionalista. Ne ""Le idee di una donna"""", infatti, si dichiara contraria all’emancipazione femminile con una prosa ferma e puntuale; tale paradosso nella sua produzione letteraria è stato evidenziato dalla critica letteraria contemporanea."" -
Omaggio a Manuela Pennasilico
«Ho ritrovato la voce incontrando il femminismo e la politica delle donne come risarcimento e ricerca di recepire la mia sofferenza di donna, senza mediazioni simboliche maschili. Decostruire la sudditanza a valori estranei al mio più profondo sentire e ricostruire una ME autentica con desideri propri è anche questo un indiretto lascito materno.» -
Anatema! I copisti medievali e la storia delle maledizioni nei libri
Scrivere non era affatto un passatempo rilassante per i monaci medievali, ma un mestiere faticoso e usurante che contribuiva al valore dei libri in un’epoca in cui erano oggetti rari. Non stupisce quindi che una volta terminata la copia di un manoscritto, si ricorresse a tutte le tecniche conosciute per garantirne l’integrità: così i manoscritti medievali contengono anche numerosi anatemi (maledizioni, minacce di sventura, invocazioni a demoni e forze oscure), rivolti a quanti potrebbero maneggiare l’oggetto senza la dovuta cura o – peggio – provare a sottrarlo al legittimo proprietario. -
Santa pazienza. La storia delle donne italiane dal dopoguerra ad oggi
Comincia nel 1945, alla fine della guerra, una singolare e appassionante epopea che si svolge in cucina e in camera da letto, in piazza e in Parlamento, nelle scuole e negli uffici. Le italiane erano taciturne e obbedienti, diventeranno loquaci e indipendenti. Erano oggetti in mani altrui, vorranno essere persone. Erano escluse dal piacere fisico, lo conquisteranno. Morivano di aborto e di parto, sceglieranno la maternità e si batteranno con successo per il diritto di rifiutarla. Venivano picchiate dai mariti con il consenso della legge, potranno divorziare. Erano costrette all’ignoranza, cominceranno a frequentare la scuola, il liceo e l’università. Non potevano accedere alle professioni e ricoprire cariche pubbliche, ci riusciranno: entrano in massa negli ospedali come medici, nelle aule di tribunale come giudici, nelle aziende come dirigenti. Con il femminismo conquistano anche l’orgoglio di essere quel che sono. Non più serve né regine. Si è chiusa la grande epopea che ha rovesciato l’Italia? Niente affatto. Mai come ora la condizione femminile (e di conseguenza quella maschile) è in equilibrio tanto precario. -
La battaglia di Dorking. Memorie di un volontario
Opera considerata fondamentale per la nascita del “racconto delle guerre future”, La battaglia di Dorking, pubblicata nel 1871, descrive l’invasione vittoriosa dell’Inghilterra da parte dell’esercito germanico. Il suo autore, il tenente colonnello G.T. Chesney, non solo possiede la competenza militare per rendere verisimile la vicenda, ma investe di drammaticità la narrazione, affidandola alla memoria dolorosa di un volontario inglese, ormai anziano, che si era battuto vicino alla cittadina di Dorking, nel Surrey, per fermare l’avanzata dell’esercito invasore, assai più esperto e organizzato. La battaglia di Dorking vuole denunciare la cecità e la presunzione della classe dirigente vittoriana, e, ancora di più, si sviluppa come una favola “fantapolitica” sulla violazione dei sacri confini della più potente nazione ottocentesca. -
La rapina di via Osoppo. La ligera milanese e il suo colpo più famoso
Milano, 1958: in una fredda mattina di fine inverno va in scena la rapina del secolo, la rapina che entrerà nella storia della criminalità. Pochi minuti e una banda di delinquenti, senza sparare un colpo, sottrae da un furgone blindato un bottino da leggenda, mai quantificato esattamente. Ma tra investigatori agguerriti, spioni invidiosi e leggerezze da parte dei banditi, alla fine le manette scattano ai polsi di tutti i rapinatori. In definitiva, un insuccesso della malavita, ma un colpo che Milano non dimenticherà mai. Come si arrivò ad un'azione del genere? Tutto iniziò nel dopoguerra, con la città invasa da armi in quantità industriale, una vera fortuna per la malavita, che oltretutto si trovava di fronte una polizia impreparata e mal equipaggiata. Con gli anni Cinquanta, finalmente, una svolta: miglior controllo del territorio, sequestri di armi e munizioni, arresti, processi. La mala milanese subisce così un pesante ridimensionamento. Purtroppo, la tregua dura poco: già nel 1953 una timida ripresa si registra ai danni di una banca in via Solferino. Da quel momento, inizia la vera escalation criminale. -
Miao! Rime feline
«Queste non sono poesie, sono semplici rime, come dice il titolo, un po' come quelle che da bambina scrivevo per il giornalino di classe alle elementari, cercando di seguire i limerick inglesi. L'argomento sono tanti gatti: prima di tutto i miei, poi gatti incontrati per strada e fotografati da me, e ancora foto di gatti ricevute dagli amici. Piccole storie che mi sono inventata guardando le foto, storie spesso senza senso o un po' strambe. A me piace sentire il ritmo delle parole e della metrica, forse perché mio papà amava recitare poesie, e anche io ne ho imparate tante da bambina; alcune ogni tanto mi tornano in mente, canzonette allegre e leggere, anche quando non hanno molte pretese. In questa categoria, quella delle canzoncine senza pretese, vanno messe le mie. Spero che piacciano soprattutto ai gatti a cui sono dedicate!» -
Diario scritto con il lapis
Le pagine che ho scritto sono costituite dalla descrizione di fasi della mia vita, degli incontri e delle amicizie che ho realizzato. Si tratta quindi di un diario quasi intimo, ma che coinvolge molte persone. Un diario semplice, che sembra scritto con il lapis (il titolo è ispirato - solo il titolo - a ""Poesie scritte col lapis"""" di Marino Moretti). La prima parte ha come sottotitolo """"Ricordi di scuola"""": inizio il cammino dai banchi del liceo per ricordar alcune figure incontrate in quegli anni e per rievocare il periodo della guerra vissuto da ragazzo. Quindi, una lunga descrizione per dire e spiegare """"chi sono"""", quali sono i miei valori, il significato che ha per me l'amicizia, che coltivo tuttora come se fosse (e lo è) la mia forza. Non a caso l'ultima parte, la più ampia, ha come sottotitolo """"Gli amici siamo noi"""" e comprende 35 racconti, non lunghi, salvo tre. Alcuni hanno incontrato sui social il favore dei lettori, che poi sono i miei amici, il tema fisso. Mi soffermo anche su alcuni personaggi (Bartali, Fellini, Gianni Agnelli, Sergio Lepri, Dino Risi, Fabrizio Frizzi, Pippo Baudo). Concludo con alcune testimonianze di personalità e di giornalisti con cui ho lavorato."" -
La capoeira angola: un'etnografia tra Brasile e Italia
Questo libro nasce dalla rielaborazione di una ricerca etnografica condotta dall’autrice con il Grupo de Capoeira Angola Pelourinho – GCAP – a Salvador (Bahia/Brasile) e a Cremona (Italia). Il percorso di formazione dell’autrice come capoeirista è qui tradotto in testo, sviluppando una narrativa comparativa e critica delle diverse strade e condizioni che la capoeira angola ha preso oggi. Una narrativa centrata sull’esperienza autorale nomade di una ricercatrice e alunna di capoeira, che attraverso la pratica corporea si avvicina allo studio e alla riflessione sui modi di fare e organizzarsi caratteristici di questa arte rituale afro-discendente. Un’occasione per indagare l’attuale situazione della capoeira angola, che da pratica criminalizzata (e sempre messa da parte) è stata registrata dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. Una prospettiva multi-situata che intende lo studio antropologico per le connessioni e ramificazioni, attraverso uno sguardo che mette in relazione la capoeira a Salvador e in Italia. La capoeira angola è qui intesa come un ambiente comunicativo, artistico ed espressivo, diffuso e aggiornato nell’incontro tra culture diverse. Oggi, come ieri, in contesti e paesi diversi, la capoeira angola suggerisce altre possibilità e offre nuovi incontri. -
L'anima di Wittgenstein
Mentre Londra soggiace alla concreta minaccia dei bombardamenti nazisti, un filosofo geniale esercita, sotto mentite spoglie, l’umile mestiere di portantino al Guy’s Hospital. Ancora non sospetta che i suoi dubbi, rispetto alle tesi già avanzate nel Tractatus, stiano per trovare conferma attraverso la faticosa definizione del rapporto, tanto improbabile quanto decisivo, con un paziente all’ultimo stadio. Il mistico, l’ineffabile, e quanto vi è di più importante nell’esistenza di ciascuno (ma che non può essere detto) troveranno invece il modo per manifestarsi. Celiando con la pirotecnia cockney dei “giochi di lingua” di John oppure innalzando a livelli vertiginosi il tono dei dialoghi, Ron Elisha commuove, parlando al cuore e alla testa, e fa dire a Ludwig: “Acque inesplorate… Sembra che abbiamo creato per noi stessi un mondo basato sull’incertezza. Circa il futuro. Riguardo alla stessa esistenza… Questo è lo zeitgeist. […] Il fantasma del tempo. Lo Spirito del tempo.”