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Il virus, la rabbia, la paura. Effetti di un lockdown delle emozioni
La pandemia da Nuovo Coronavirus ha posto l’intera umanità dinnanzi a dinamiche epidemiologiche e circostanze sociali che hanno disorientato le istituzioni di tutto il mondo e destabilizzato gli equilibri sistemici dei diversi ambiti di vita, con conseguenze emotive e psico-sociali così preoccupanti da richiedere interventi tempestivi e mirati. Sembra pertanto emergere una nuova richiesta di welfare, che anni di neoliberismo incontrollato hanno irrimediabilmente compromesso, e di nuovi paradigmi di assistenza e protezione sociale capaci di non lasciare indietro nessuno, ispirati a un’idea di comunità e fondati su un rinnovato rapporto di fiducia tra persone e istituzioni, cittadini e stati. Esplorare la tempesta di emozioni generate da una crisi globale come la pandemia da Covid-19 è operazione assai ampia e articolata per le implicazioni scientifiche che rivela, per le conseguenze di carattere sociale ed economico indotte, per le refluenze determinate nelle vite private di ciascuno di noi. Proprio per questo, pur senza la pretesa di esaurire un tema così complesso, è parso interessante indagare con le categorie concettuali della Sociologia lo shock emotivo e sociale che la pandemia ha determinato nelle persone, sia a livello individuale che nel contesto delle dinamiche relazionali. Uno shock che, osservato occasionalmente, nella vita di tutti i giorni, restituisce la sensazione di un paesaggio umano fragile e vulnerabile, ostaggio di antiche paure e vittima di vecchi pregiudizi. Molti studiosi sono convinti che il Covid-19 dovrà ancora rivelare numerose e drammatiche conseguenze, non solo sul piano medico e sanitario ma anche su quello più propriamente sociale e culturale. Solo mediante progetti di elevato valore, che richiedono impegno e sacrificio, cooperazione e collaborazione, si potranno porre le condizioni per una generale capacità di far fronte alle sfide che l’umanità deve e dovrà affrontare oggi e in futuro. -
Il bibliotecario come innovatore. Strumenti e competenze per la biblioteca pubblica del futuro
La maggior parte delle biblioteche di tutto il mondo ha dovuto ripensare al proprio scopo e agire. Durante la crisi Covid-19, le biblioteche pubbliche hanno ampliato l'accesso a contenuti digitali, svolto servizi informativi sulla pandemia, coinvolto le persone con iniziative online e anche sostenuto il territorio. Il cambiamento non è certo uniformemente diffuso e nemmeno privo di sfide. Se, da una parte, la mutazione di alcune istituzioni bibliotecarie contemporanee è stata sorprendente a partire dagli edifici che le ospitano, dall'altra, molte organizzazioni bibliotecarie sono impegnate nella difficile ricerca di soluzioni per poter fornire una gamma di servizi più ampi alla comunità in un contesto economico difficile. È in atto un ripensamento sul ruolo della biblioteca pubblica, sul valore apportato alla comunità e sulle sue funzioni. In un momento di grandi cambiamenti nel mondo delle organizzazioni bibliotecarie, queste sono alcune delle domande ricorrenti: ""Come stare al passo della digital transformation?"""", """"Come porsi di fronte alla moltiplicazione di opportunità di accesso online alle informazioni (non sempre di qualità, non sempre veritiere)?"""""" -
Formare a distanza?
Cosa vuol dire formare a distanza? È possibile? Come? Raccogliamo qui una serie di contributi che raccontano, fra entusiasmi e frustrazioni, relazioni formative «da lontano», apprendimenti attraverso gli schermi digitali. -
Competenze, orientamento, empowerment per l'inclusione. Trasversalità e trasferibilità di skills, strumenti e pratiche
Nell'epoca corrente, caratterizzata da complessità e cambiamento, emerge sempre più l'importanza della trasversalità e della trasferibilità delle competenze. Operatori di vari ambiti (educativi, della formazione e dell'orientamento, delle professioni di aiuto e di quelle dell'informazione e della documentazione) possono favorire l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti differenti a rischio di esclusione, mediante pratiche che ne valorizzano le risorse e potenzialità personali e professionali. Le istituzioni educative e formative, i luoghi della cultura e le biblioteche, per il loro ruolo centrale nelle comunità, sono chiamati a divenire protagoniste nei processi di inclusione, come ambienti di apprendimento e come luoghi fisici e mentali di incontro, scambio e generatività sociale. Questi e altri temi sono stati affrontati nel Seminario su “Competenze, orientamento, empowerment per l'inclusione: trasversalità e trasferibilità di skills, strumenti e pratiche”, organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione (DSF) dell'Università Roma Tre e da ASPIC Lavoro, svoltosi il 19 ottobre 2019, con lo scopo di favorire la riflessione e lo scambio fra docenti, studenti universitari ed esperti del gruppo di lavoro del progetto “Social Self-I” (Programma Erasmus+). Il volume raccoglie i contributi forniti in tale occasione da vari esperti – Marco Accorinti, Fabrizio Dafano, Gabriella Di Francesco, Nino Ginnetti, Francesco Pompeo, Paolino Serreri e dalle due curatrici –, che hanno affrontato da diverse angolazioni il tema cruciale delle competenze trasversali e il loro trasferimento da un contesto all'altro. Con questo lavoro si intende stimolare alla riflessione e alla condivisione un pubblico ampio, promuovere l'empowerment delle reti sociali, coinvolgere rappresentanti del mondo del lavoro per trasferire buone prassi e interventi nei contesti lavorativi, affinché l'inclusione vi possa trovare piena realizzazione. In definitiva, un invito a cogliere i cambiamenti come occasioni di trasformazione, scoperta e attuazione di potenzialità e realizzazione personale, fonte, al tempo stesso, di arricchimento e crescita per la società intera. -
Rappresentare la complessità delle politiche pubbliche con la simulazione ad agenti. Un'introduzione teorica e metodologica e un'applicazione alla mobilità sistematica
Le politiche pubbliche sono processi caratterizzati da un elevato livello di complessità lungo tutto il loro ciclo di vita e la comprensione di questa complessità è una sfida posta agli strumenti di costruzione di conoscenza finalizzata al supporto dell’azione della pubblica amministrazione. Da una parte, i pur consolidati metodi quantitativi e qualitativi non sembrano capaci di rappresentarla adeguatamente. Dall’altra, lo scarso dialogo tra la robusta tradizione della policy analysis e gli studiosi complexity-oriented che insistono sul tema non facilita senz’altro la composizione di un quadro concettuale in grado di considerare tutte le implicazioni che da questa complessità derivano in termini di implementazione e di impatto degli interventi. In un mondo in cui l’interconnessione tra individui, organizzazioni e processi diventa la cifra distintiva di tutti i fenomeni sociali diventa però sempre più urgente impegnarsi nell’individuazione di strumenti concreti di dialogo tra persone e saperi in grado almeno di rappresentarli. I modelli basati su agenti (ABM) sembrano un buon candidato per portare avanti questa mediazione sul piano esplicativo (rappresentare la complessità), cognitivo (tra diverse sfere semantiche), metodologico (tra diverse tradizioni di ricerca) e teorico (tra diverse prospettive di analisi) rappresentando così un veicolo di dialogo interdisciplinare a supporto della definizione di politiche pubbliche efficaci e sostenibili. -
Le figlie delle catastrofi. Un'etnografia della crescita nella ricostruzione di Aceh
Che adulti diventano i bambini cresciuti in tempo di catastrofe e ricostruzione? Quali effetti hanno sia il periodo di sofferenza, sia le strategie di salvataggio e sostegno sociale che le società locali mettono in opera per loro? Seguendo le vite di bambine e adolescenti cresciute in Aceh (Indonesia) dopo il terribile tsunami del 2004, alla fine di una lunga guerra civile (1975-2005), questo libro esamina il costituirsi intimo della marginalità sociale attraverso le ideologie e le pratiche di ricostruzione designate a scongiurarla. La povertà economica, la discriminazione di genere, il commercio del corpo sessuale e lo sfruttamento lavorativo di alcune giovani acehnesi appaiono infatti non solo inevitabili, ma proprio strutturali al contesto di distruzione e di riprogettazione sociale nel quale crescono le ragazze. Non si tratta tuttavia di un'etnografia della disperazione. Il libro, forte di una ricerca decennale, presenta persone capaci di reinterpretare strutture tradizionali e capovolgimenti contemporanei con creatività. -
Unframing. Come difendersi da chi può stabilire cosa è rilevante per noi
L'industria dell’informazione, e più in generale quella dei contenuti, svolge un ruolo essenziale per la qualità della nostra vita sociale. Essa si trova però costretta a obbedire a un vincolo di business che sta producendo danni irreparabili: la necessità di attrarre i nostri occhi (e liberare i nostri dati) verso la pubblicità. Ciò condiziona in modo decisivo la scelta dei temi da approfondire e il frame con cui vengono narrati i fatti. Una scelta che - nonostante la transizione digitale - è ancora nelle mani di poche persone. Perché giornalisti, comunicatori e le altre figure di intermediazione culturale non rispondono più alla loro missione pubblica? Come mai queste professioni non riescono a evolvere oltre la necessità industriale di convogliare la nostra attenzione all’interno di “cornici” ben presidiate? In ""Unframing"""" Antonio Pavolini ci ricorda che occorre individuare nuovi modelli economici per remunerare l’industria dei media, oppure saranno i fruitori di contenuti a dover correre ai ripari, imparando da soli a “rompere la cornice”. Vecchi palinsesti e nuovi algoritmi ci stanno sempre più imprigionando: siamo in una “ruota del criceto” e dobbiamo capire come uscirne. Prefazione Giovanni Boccia Artieri."" -
AI in the age of cyber-disorder. Actors, trends, and prospects
Introduzione di John R. Allen e Giampiero Massolo. -
«E nadi contra suberna». Essere «trovatori» oggi. Atti di Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2018)
Si raccolgono in questo volume gli Atti del Convegno Internazionale «E nadi contra suberna». Essere ""trovatori"""" oggi, Università di Ferrara, 20-21 novembre 2018. Insolitamente per la Filologia romanza coltivata in Italia, i contributi vertono sulla letteratura occitanica contemporanea. Gli autori presi in esame sono Frédéric Mistral, Joseph d'Arbaud, Max-Philippe Delavouët, Max Rouquette, Marcela Delpastre, Joan-Luc Sauvaigo, i poeti occitani Sergio Arneodo, Antonio Bodrero, Piero Raina, Claudio Salvagno, e infine Joan Ganhaire. I generi letterari cui le rispettive opere afferiscono interessano la poesia come la prosa. Alcune tematiche comuni a più di un autore, in particolare quelle legate al paesaggio mediterraneo (il Rodano, la Camargue o il mondo rurale limosino), sfuggono ai consunti stereotipi del pittoresco, attingendo piuttosto ai misteri degli elementi e allo spirito panico che anima la natura. L'altra questione che si pone è quella della lingua e della cultura occitanica novecentesca che reclama, attraverso la sua letteratura, un'identità maiuscola che la storia ha sacrificato. Ne denunciano lo smarrimento, o la ricusazione di una posticcia, gli scrittori, tra cui Joan-Luc Sauvaigo, nizzardo, che elegge nel 'confine' il non-luogo in cui il mondo occitano vive esiliato. Rispetto al retaggio trobadorico, cui restano fatalmente ancorati, la scelta di questi autori intende dimostrare la versatilità di tale letteratura, che si esprime da ultimo anche in un genere popolare quale il poliziesco (Joan Ganhaire). Insomma, quella che è stata definita L'ombre de l'occitan (Gardy), dopo i contributi fondamentali di Fausta Garavini, con questo volume tende a venire alla luce."" -
Sei come pensi di essere. Guida pratica alla trasformazione della tua realtà. Nuova ediz.
Con parole potenti e di straordinaria efficacia, in questa guida pratica e semplice alla trasformazione della tua realtà, James Allen ti insegna a migliorare la tua personalità, a sviluppare la tua consapevolezza individuale, ad accelerare la tua crescita personale, ed evolvere come essere spirituale. Sei come pensi di essere torna in una nuova edizione ampliata. Contiene infatti un altro testo fondamentale di Allen, inedito in Italia: Diventa padrone del tuo destino, dieci lezioni pratiche per elevare corpo, mente e spirito verso la vetta a cui ognuno di noi aspira. Per diventare ""capitani della nostra anima"""". Avrai consapevolezza del potere della tua mente di creare e modificare la realtà e sarai in grado di definire e raggiungere i tuoi obiettivi."" -
Keep watching. Piccola guida alle serie televisive
Questo piccolo libro nasce da un corso universitario tenuto dall'autore allo IED di Milano, ma non è né una dispensa né un testo accademico, rivolgendosi a tutti quelli che si sono un po' persi nel mare magnum dell'offerta televisiva seriale e che vogliono, se non un faro, almeno una torcia per illuminare questa enorme stanza piena di titoli e locandine. Esploso universalmente con la rivoluzione digitale verso la fine del secolo scorso, il ""magico"""" mondo del telefilm si sposa perfettamente con i new media, anzi forse ne è l'anima più originale, flusso e non evento (come il cinema). Dopo qualche chiarimento storico e metodologico, l'autore divide per grandi temi le serie, analizzandone rapidamente un centinaio, cercandone peculiarità, radici, curiosità, facendo raffronti e sollecitando riflessioni e comportamenti."" -
Creature di fiamma
"Creature di fiamma"""" è l’ultimo romanzo di Olaf Stapledon, pubblicato originariamente nel 1947 e ora tradotto per la prima volta in italiano, con una corposa introduzione di Carlo Pagetti. Scritto durante la Seconda guerra mondiale, è un romanzo di fantascienza breve, costituito da passaggi resi leggeri da una ironia pungente, ma sempre pervasi da una buona dose di malinconia. Da uno dei padri della letteratura fantascientifica ed utopica europea, a cui si sono ispirati autori come Aldous Huxley, George Orwell, Stanislaw Lem, Arthur C. Clarke, J.G. Ballard, il lettore troverà molti spunti interessanti, anche a più di 70 anni dalla prima pubblicazione, vista la natura profetica e anticipatrice di quest’opera." -
Un messaggio per te
L'autore, attraverso il protagonista, Francesco, amante del basket e dello sport in generale, ci porta a riflettere sulla differenza tra saggezza e stoltaggine attraverso un percorso incentrato nell'educazione della persona, a dare il meglio di sè e ad affrontare i propri limiti, in particolare utilizzando lo sport come mezzo privilegiato per crescere. Introduzione di Massimo Achini e Daniele Cassioli. -
Antropologia dell'invecchiamento e della cura: prospettive globali
Le ultime decadi del ventesimo secolo e le prime del ventunesimo hanno segnato l'avvento di una nuova epoca di longevità. A lungo considerato dalla demografia e dalla gerontologia esclusivo dei paesi industrializzati europei e nordamericani, il processo di invecchiamento demografico ha coinvolto progressivamente anche gli altri continenti. Questa nuova era di longevità è stata recepita di frequente in modo ambivalente, da un lato come la concretizzazione dell'ideale moderno della lunga vita, dall'altro come l'aumento drammatico di una popolazione sempre più bisognosa di assistenza. Questa selezione di influenti ricerche etnografiche e antropologiche offre una disamina della domanda di assistenza agli anziani in chiave trans-culturale e globale, condotta a partire dall'esplorazione di cinque differenti aree geografiche nell'epoca attuale – sub continente indiano, Africa occidentale, Nord America, Europa mediterranea e Asia orientale. Il volume è caratterizzato da un approccio comparativo e critico, che prende le distanze da un'immagine idealizzata della longevità ma che rifiuta al tempo stesso la metafora del ""peso"""" della cura. In questo senso la cura è vista come una forza imprescindibile nella costruzione di categorie sociali fondamentali. Attraverso gli studi proposti, le pratiche di assistenza agli anziani emergono dunque come punti privilegiati di osservazione su temi che interessano in definitiva la formazione della persona e delle traiettorie di vita."" -
L'osservazione partecipante. Uno strumento di conoscenza della complessità sociale
Il testo propone una riflessione metodologica sull’osservazione partecipante, uno degli strumenti della ricerca etnografica che ha contribuito a mettere al centro della riflessione teorica la relazione tra osservatore e attore sociale. Partendo da un’analisi delle sue origini, l’autrice articola un’ampia riflessione sulla capacità dell’osservazione sociologica di rendere evidente la complessità e le relazioni che ruotano intorno a un determinato oggetto di analisi e, attraverso l’esperienza del confronto con la differenza, di mettere in primo piano il carattere situato delle conoscenze, delle relazioni e delle pratiche sociali. Il testo contiene un’analisi dell’osservazione partecipante e in particolare dello shadowing, un metodo di ricerca che, attraverso la sua capacità di ricostruire le pratiche e le relazioni che danno senso all’esperienza individuale, ha contribuito in modo decisivo a modellare un nuovo modo di pensare la ricerca sociologica, il ruolo del ricercatore e la scrittura etnografica. Nella sua forma di osservazione strutturata, lo shadowing contribuisce a migliorare il processo di standardizzazione delle procedure nella ricerca qualitativa e aggiunge un tassello importante all’annoso dilemma che vede la ricerca qualitativa oscillare tra arte e scienza, tra narrazione e rigore metodologico. Si tratta di un testo che consente di conoscere, approfondire e riconsiderare in chiave critica e problematica l’osservazione partecipante. Si rivolge agli studenti, ma anche a coloro che intendono approcciarsi alla ricerca sociale qualitativa, ai giovani ricercatori che scelgono come metodo di indagine lo shadowing per la sua capacità di diventare il punto di svolta per la costruzione degli obiettivi di ricerca e nello stesso tempo la chiave di accesso e di lettura della complessità sociale. Un libro utile a tutti i sociologi che prediligono quelle tecniche di ricerca che, attraverso la presenza attiva del ricercatore, aiutano a far emergere nuove riflessioni, stimolano nuove interpretazioni e consentono una produzione dialogata di una storia. -
Il futuro del terrorismo di matrice jihadista. Evoluzione della minaccia, strumenti di contrasto e strategie di prevenzione
La minaccia terroristica di matrice jihadista rappresenta una delle sfide maggiori per gli Stati democratici nell’area europea e mediterranea. La rilettura del fenomeno alla luce degli avvenimenti più recenti, dell’evoluzione della minaccia, rispetto alle politiche odierne di prevenzione e contrasto permette di anticiparne le evoluzioni prossime. I testi contenuti in questa pubblicazione sono frutto del contributo di alcuni tra i maggiori esperti italiani della materia, selezionati per fornire una prospettiva multidisciplinare. Da una lettura combinata delle singole analisi vengono evidenziate le possibili minacce alla sicurezza internazionale e nazionale prospettando l’evolversi di un sistema integrato di prevenzione. I curatori del testo: Enrico Casini; Andrea Manciulli; Alberto Pagani; Nazzareno Tirino. -
Il tumulo e la «domina». Contesto e ritualità a Tarquinia (700-600 a.C.)
Dopo l'indagine su l'Uomo di Mare' (Tarchna – Suppl. 5, 2017) si propone un altro problematico personaggio di spicco della storia sociale e culturale di Tarquinia di epoca orientalizzante, una 'domina' che venne sepolta in un grande tumulo non lontano dall'abitato. Dall'insieme dei dati archeologici si delinea, oltre alla figura femminile che dovette godere di acclarato prestigio nella società del tempo, anche un rituale di alto profilo. La donna venne condotta alla tomba adagiata su un carro a due ruote simile al carpentum romano riservato alle matrone. Sia gli oggetti di corredo sia quelli di ossequi posteriori in massima parte sono di pregio: vasi in ceramica dipinti e soprattutto buccheri tra i quali spiccano due scuri. Altri reperti sembrano indicatori significanti. Alcune figurine muliebri 'buccheroidi' con le braccia ripiegate sotto i seni hanno indotto a supporre che la defunta sia stata onorata con danze funerarie. Un gruppo di plettri di avorio potrebbe supportare l'ipotesi interpretativa. Sulla camera sepolcrale vigilavano due leoni ruggenti. -
Il modo migliore di pensare. Usa il potere del pensiero dinamico
Oggi che il mondo ha perso la bussola; oggi che viviamo, per dirla con l'immortale Monteverdi, in una ""selva morale e spirituale"""" in cui la notte appare così buia che non ci sembra possibile che neppure un'ombra possa rischiarare la tenebra; oggi che ogni uomo e ogni donna di questo pianeta sono ridotti a numero - e anche gli occidentali che pensavano di essere scampati allo sfruttamento del corpo, della mente e dell'anima si accorgono che anche loro non valgono nulla per il Sistema Che Divora Mondi; oggi che il Materialismo Immorale e Irrazionale riduce ogni relazione umana a informazione e ogni informazione a merce; oggi che la vita di ogni essere umano è buttata nella discarica come la scatola di un pacco spedito da un e-commerce - come nei """"Giorni Perduti"""" di Dino Buzzati, con la scatola che contiene ciò che più di prezioso abbiamo, il tempo, questo tempo bruciato dalla spazzatura dei social, dei selfie, dei follower e dei reality, Giorni Perduti che precipitano gli esseri umani nella solitudine disperata di droga, alcolismo, depressione; oggi più che mai tutti dovrebbero leggere """"Il modo migliore di pensare"""" di Henry Thomas Hamblin: per riprendere in mano la propria vita e ritrovare la direzione e il senso della propria umanità. Perché noi non siamo un numero, noi siamo donne e uomini liberi!"" -
Autobiografia di Alice Toklas
Gertrude Stein, scrittrice, poetessa, collezionista, in questa autobiografia sua e della sua amica/amante Alice riesce a rendere più oggettiva la descrizione della sua realtà: in giro per la sua casa parigina passano personaggi del calibro di Picasso e Matisse, Braque e Hemingway, descritti nella quotidianità e nella loro semplicità di esseri umani. Il rapporto fra Alice e Gertrude, quale e quanto sia grande il contributo dell'una o dell'altra nella stesura del romanzo, è un tema avvolto da un alone di mistero: e proprio questo contribuisce a rendere l'opera ancora più interessante e godibile, mentre pagina dopo pagina si seguono le avventure di questa giovane americana che è venuta a cercare il successo e il bel vivere in Europa. La traduzione di Cesare Pavese rende questo libro un capolavoro intramontabile. -
Io, specchio dei tuoi occhi malati. Dialoghi e cadenze con anime sperse
Il libro, come la metafora di uno specchio posto di fronte a sei donne intrappolate in mura soffocanti, riflette i loro occhi dai quali traspare un universo esistenziale tormentato dalla passione carnale e cerebrale, che le unisce idealmente e che va a infrangersi contro la loro serenità solo apparente giacché simulata. Scrutando quegli occhi l'interlocutore mette a fuoco i nodi di personalità variamente sfaccettate, le quali non possono sfuggire al magnetismo di un uomo sorprendentemente capace di compenetrarle in ogni dove, fino a lambire i confini della più intima intimità femminile. L'inquietudine che fluisce dall'intensità di tale attrazione crea un'alchimia corporale e spirituale così travolgente da saziare l'impetuoso bisogno di piacere sensoriale ed estetico accomunante gli attori dell'indagine rivelatrice dell'Io non ostentato.