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L' uomo elettromagnetico. Imparare a guarire partendo dalla concezione olistica
Una narrazione che unisce teoria e medicina, terapie omeopatiche e rivelazioni sulla struttura dell'essere umano, le sue capacità biopsicosomatiche, il sé e gli altri, l'uno e il rapporto con il tutto. L'autore indaga i motivi per cui ci ammaliamo, si chiede perché non guariamo e c'insegna come imparare a guarire studiando il rapporto complesso tra malattia e salute. Il corpo è energia, fonte e recettore di flussi elettromagnetici, il cui benessere viene spesso barattato con gli interessi delle grandi case farmaceutiche. L'omotossicologia come scelta terapeutica è spiegata nei suoi meccanismi, che portano le migliaia di persone che ci si affidano a risultati inaspettati, spesso, diremmo, miracolosi. In realtà essa opera in profondo sul ripristino di un equilibrio dinamico che parte da articolate conoscenze e geniali intuizioni. Questo libro si avvale di una trattazione capace di offrire una visione nuova del nostro corpo nella sua interezza. Entriamo in contatto con scienza, ricerca e medicina, ma anche fisica quantistica, esoterismo e filosofia, in pagine che pongono al centro di un universo interrelato ogni persona e la sua particolare biochimica, composta e modificata da fattori nutrizionali, fattori tossici (virus, batteri, radiazioni ionizzanti e non), fattori storici personali, e così via. -
Gli ultimi giorni del comandante Plinio
Nella biblioteca dei Girolamini, a Napoli, uno studioso, di cui s'ignora l'identità, scopre misteriosamente un antico codice miniato che riporta il diario degli ultimi quattro giorni di vita di Plinio il Vecchio, comandante della flotta imperiale misenate e autore della celebre ""Naturalis Historia"""". Il racconto di Plinio prende le mosse dall'antico porto militare di Misenum e si svolge nella magica cornice del golfo di Napoli in epoca imperiale. La quiete di città animate ed eleganti, come Napoli, Baia, Cuma, Puteoli, Ercolano e Pompei, e di lussuose residenze d'ozio, è sconvolta da strani fenomeni tellurici, premonitori di una tragedia imminente. La consapevolezza di quanto sta per compiersi prende Plinio un po' alla volta, mentre si documenta su volumi scientifici, si reca a un inquietante incontro con la Sibilla cumana e perfino in un lupanare, dove conosce una ragazza bellissima, dal passato enigmatico. L'eruzione del Vesuvio lo porterà a impegnarsi in una pericolosa missione militare, il cui scopo è il salvataggio degli abitanti delle città minacciate, ma Plinio è mosso anche da altre motivazioni: studiare scientificamente il fenomeno, recuperare due misteriose opere filosofiche, i cui contenuti hanno influenzato la sua stessa vita, e mettere in salvo la donna amata. Rivelando perspicue doti narrative, l'autore attinge alla sua vasta conoscenza del mondo greco-romano per delineare costumi, caratteri e ambienti di una vicenda straordinaria, che il lettore rivive come a vederla svolgersi sotto i suoi occhi."" -
Il mio nome è Maria Maddalena
Maria Maddalena ha 22 anni e vive a Los Angeles insieme ai genitori, una coppia italiana emigrata in California; è una figlia adottiva e non sa nulla dei genitori biologici. A diciassette anni ha affrontato una gravidanza indesiderata da cui è nato Michael, dato in adozione. Studia antropologia alla UCLA e ha un sogno: andare in Amazzonia grazie a un progetto dell'università. Esclusa dalle selezioni, decide di candidarsi come madre surrogata per guadagnare i soldi che le permetterebbero di andarci autonomamente. Quando, in seguito alla fecondazione in vitro, rimane incinta di due gemelli, i genitori committenti le chiedono di abortirne uno, come previsto dal contratto. Nel frattempo l'università la richiama: può partecipare al progetto. È allora che Maria Maddalena decide di partire per sottrarsi all'aborto. Uno dei genitori committenti resta spiazzato dalla determinazione della ragazza, cade in una crisi profonda e decide di seguirla in Amazzonia. A loro si uniranno un'infermiera e un giovane antropologo, e insieme raggiungeranno una missione di monache nel nord del Brasile. Immersi nei ritmi ancestrali degli Indio troveranno le risposte che cercano. Il romanzo si sviluppa attraverso una felice alternanza di punti di vista e denota sorprendenti capacità narrative dell'autrice, che dimostra di saper dominare la materia trattata, anche in base alle sue dirette esperienze di vita e di lotta politica. Prefazione di Grazia Francescato. -
Lascia fare al destino
Insieme alla fotografia di una realtà ormai presente in molte famiglie italiane, emerge in questo romanzo-verità il drammatico confronto con un mondo giovanile percorso da un male di vivere che finisce per bruciare tante vite ancora acerbe. La vicenda prende avvio con la pericolosa sbandata di una ragazza sedicenne, Ilaria, e la sua fuga da casa, che fa scoprire ai genitori di avere una figlia tossicodipendente. Affascinata dai miraggi di Simone, rampollo di un’agiata famiglia borghese, e dal mondo di sradicati nel quale si è lasciata trascinare, Ilaria alterna alle fughe da casa dei periodi di relativa tranquillità, accettando più volte il ricovero in un centro di recupero. Nel frattempo Simone decide di concretizzare la sua vocazione di scrittura mettendo su carta, anche a fini terapeutici, le sue esperienze. Ma la ragazza non accoglie favorevolmente questo suo cambiamento. Ormai sono lontani i giorni felici trascorsi insieme a lui in Thailandia e in Vietnam sui sentieri della droga. La storia si tinge di coloriture drammatiche quando Simone scopre per caso di avere l’HIV, e non riesce a rassegnarsi all’idea di essere stato colpito, ora che aveva scritto l’ultima pagina del romanzo, che quindi resterà inedito. Il giorno del suo funerale Mario consegnerà lo scartafaccio al padre del giovane, perché scopra in quei capitoli l’immagine di un figlio che non era mai riuscito a conoscere veramente. Intanto sta per compiersi anche il destino di Ilaria. -
Le bandierine della libertà. Diario e lettere dai lager (1943-1945)
La guerra sul fronte greco-albanese, la prigionia in Germania come Internato militare italiano e il difficile ritorno a casa alla fine del conflitto nell’Italia da ricostruire costituiscono la lunga e travagliata esperienza del giovane Silvio Sartori, appassionato atleta e calciatore di buon livello, ultimo di undici figli, assegnato a un reggimento di fanteria della divisione “Brennero”, che riesce a tenere un diario, a intrattenere una fitta corrispondenza con la famiglia e a raccogliere decine di appunti e altri documenti. Un archivio di migliaia di pagine, più unico che raro e di grande valore storiografico, che l’autore conserva meticolosamente nel dopoguerra ma che non era mai stato esplorato fino ad ora. Questo libro ne ricostruisce i percorsi. Dopo il fallimentare tentativo di invadere la Grecia e l’occupazione propiziata dall’intervento tedesco, all’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943 Sartori, come centinaia di migliaia di altri militari italiani, viene catturato e deportato in Germania. Segue la stagione dell’internamento, segnata dalla fame, dal freddo, dalla violenza, dal lavoro coatto e dalla paura dei bombardamenti, fino alle fasi finali della guerra e alla sconfitta tedesca, col lento ritorno alla vita dei tanti prigionieri e deportati, fatto anche di partite di calcio che accomunano italiani, francesi, polacchi e russi, e la costruzione di un “Villaggio italico” con i nomi di vie e piazze. Così Silvio e gli IMI attendono il rimpatrio, sullo sfondo di un’Europa ridotta in macerie. Introduzione di Marco Palmieri. Introduzione di Marco Palmieri. -
Din don down! La storia di Alberto e della sua famiglia che imparò a volare con lui
Il libro racconta di Alberto, nato con quel cromosoma in più che genera la sindrome di Down. Ma è anche la storia di una giovane donna e del suo impatto con la disabilità inaspettata di un figlio e delle ripercussioni che ne derivano in seno alla famiglia e nel contesto esterno. In una successione di capitoli brevi, con un linguaggio semplice e comunicativo, a volte brutale, vengono a galla momenti chiave, come il trauma della scoperta della sindrome a nascita avvenuta, la rozza mancanza di empatia da parte di medici e psicologi, la consapevolezza che la sindrome non è una malattia ma una condizione genetica, l'alleanza familiare nell'impegno della crescita, gli ostacoli, le remore e le discriminazioni nella formazione scolastica e perfino catechistica, la lotta vincente per un'inclusione reale all'interno della società e delle istituzioni, la serena normalità con la quale si è riusciti a vivere l'anomalia di partenza. Quella di Alberto e della sua famiglia è una storia personale ma anche una storia comune a tanti, di quelle che hanno un inizio ben chiaro e definito, ma il cui sviluppo è determinato dalle scelte che volta per volta si è costretti a fare. -
Solo danni collaterali
Un giudice prende di mira un medico professionalmente serio e corretto, e fa saltare per aria tutta la sua vita. Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell'ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato. La vicenda, ambientata in Sardegna nel periodo attuale, inizia col protagonista che viene buttato giù dal letto all'alba di un sabato mattina e subisce una lunga perquisizione, senza spiegazioni e senza rispetto. Privato della libertà, del lavoro, dello stipendio, e infine degli affetti familiari, il medico, aiutato da un'amica giornalista, si lancia in un'indagine serrata per comprendere l'origine delle accuse infondate di cui è fatto oggetto. In questo romanzo, se le vicende giudiziarie sono ispirate alla realtà, i risvolti umani, gli amori e le passioni sono di pura invenzione, così come i nomi e i luoghi, che sono di fantasia e non possono essere attinenti alle persone reali, se non per pura casualità. Cosso ha saputo costruire una storia drammatica, scavando nel profondo dell'animo umano. Più che una critica serrata alle nostre strutture giudiziarie, la vicenda narrata vuol lanciare un grido d'allarme verso un sistema senza difese immunitarie. -
Un cuore per la signora Chimento
L'incontro fortuito con un vecchio conoscente di gioventù schiude a Natale Banco uno scenario inquietante sul mondo sanitario. Il giornalista catanese si trova a indagare su un traffico di stent cardiaci scaduti e sulla morte di quattro cardiopatici a cui erano stati impiantati. Parallelamente il trapianto di cuore alla moglie di un potente parlamentare maschera un omicidio e allunga ombre su ""La Tribuna"""", dove Banco lavora e dove scopre che l'editore ha voluto la morte del barista del giornale perché il suo cuore fosse donato all'importante beneficiaria. Intanto l'amico di gioventù del giornalista viene trovato ucciso e le indagini portano a scoprire un fondo scellerato di nefandezze e di atrocità. Banco viene accusato di favoreggiamento, mentre la vicenda sulla quale indaga minaccia addirittura di travolgerlo, montando progressivamente in un vortice di sangue e di cinismo. In questo stato diffuso di illegalità, il giornalista deve fare i conti con una realtà nella quale la facilità del mercimonio degli organi umani agisce al contrario dell'inamovibilità che riguarda gli organi dirigenti della società, non certo espiantabili né trattabili, tuttavia intesi a perpetuare un dominio che non ammette deroghe e ripudia i precetti della coscienza."" -
La felicità immobiliare. Strategie economiche, casi pratici e approfondimenti utili per la gestione dinamica della ricchezza immobiliare privata
Il patrimonio immobiliare è parte consistente della nostra ricchezza, un tesoro prezioso da gestire e custodire con consapevolezza e dinamicità, in una visione ampia che attraversa fasi ed eventi della nostra esistenza. Il libro esplora la ricchezza immobiliare privata cogliendo i profili di redditività, di crescita e di protezione complementari e alternativi alle altre componenti patrimoniali, collocandola a livello strategico nel processo di progettualità degli obiettivi. Le dimensioni di pianificazione immobiliare di profilatura, valorizzazione, valutazione del rischio, gestione, sostenibilità finanziaria, fiscalità e passaggio generazionale, si ricompongono naturalmente nella necessità di ricevere un servizio di Consulenza Finanziaria Globale Evoluta in cui i due mondi, immobiliare e finanziario, comunicano e interagiscono. Da questa prospettiva la consulenza da ricercare e attuare è un modello realmente sinergico: uno sguardo rivolto verso la generazione di valore, l'importanza delle persone e le competenze utili. Elementi operativi e funzionali che il libro racchiude in una visione qualitativa, orientata all'importanza dei comportamenti attivi per dar vita a una nuova percezione del bene immobile. -
Hotel d'Angleterre
1911. Una giovane Italia si appresta a compiere il gran balzo verso la conquista del mondo. Dall'Ufficio Approvvigionamenti del Ministero della Guerra sono scomparsi documenti delicatissimi, e il governo è consapevole che potenze straniere tramano contro i progetti coloniali italiani. In una calda estate, in un clima di Belle Époque, cinque ospiti alloggiano al Hotel d'Angleterre di Salerno: Alberto Brenzoni, stravagante matematico; Peter Aselmeryr, svizzero e rappresentante di tessuti; Marie Christine Bonsignorì, ""mademoiselle"""" in Grand Tour; Teofilo Scorza, tipografo romano sull'orlo del fallimento; e David Stephenson, colonnello dell'esercito britannico in congedo. Edoardo Scannapieco, giovane disoccupato con ambizioni di giornalista, è al primo giorno di lavoro come maître all'Angleterre quando scopre che una busta gialla, affidata in custodia al portiere Geppino, è misteriosamente sparita assieme a lui. Scorza ne reclama la proprietà, dando inizio a ciò che Pavone - agente dell'Ufficio Informativo incaricato di acciuffare la spia - chiamerà """"Operazione Angleterre"""". Schedato dalla prefettura per le sue idee anarco-socialiste, Edoardo sarà costretto a collaborare giocoforza con Pavone al recupero dei documenti, trovandosi coinvolto in una trama complessa, fatta di personaggi ambigui, politici e gente di malaffare; in quegli stessi giorni è previsto un raduno di suffragette, capitanate dalla fiamma del suo cuore, Amelia Minervini, tenace femminista. Esponenti conservatori, collusi con la malavita locale, non vedono di buon occhio l'iniziativa - una petizione per il suffragio universale - che a loro dire, sarebbe il preludio a una stagione di pericolose rivendicazioni. Toccherà a Edoardo disinnescare la bomba femminista e cercare di garantire il successo dell'""""Operazione Angleterre""""."" -
Il castello di carta. Guida letteraria di Salerno e della sua provincia
Da Sàndor Màrai, il grande scrittore ungherese che visse in quasi totale anonimato in un palazzo della zona orientale della città, al premio Nobel Salvatore Quasimodo, che fu colto da malore in Costiera Amalfitana. Dalla storia-leggenda dell'approdo di Ernest Hemingway ad Acciaroli, al novelliere Masuccio Salernitano, dal poeta Torquato Tasso che visse in città la sua fanciullezza all'americano-ravellese Gore Vidal: Salerno e l'intero salernitano sono al centro di vissuti, soggiorni, toccate e fughe di figure letterarie celebri ma anche poco conosciute, spesso dimenticate o tuttalpiù ricordate soltanto nel rettangolo d'una targa toponomastica. Dalla A alla Z, gli autori di tutte le epoche sono presentati attraverso brevi racconti-medaglioni, tesi a coglierne il profilo essenziale e soprattutto l'intreccio con i luoghi del territorio. Viene così offerto al lettore, in un unico volume, un'antologia di testi, aneddoti e curiosità su una parte quanto mai estesa di quella che gli antichi chiamavano ""Campania Felix"""". Con questo libro, Paolo Romano colma una lacuna e dà vita alla prima guida letteraria di Salerno e della sua provincia, una sorta di summa letteraria, un """"Castello di carta"""", per usare la metafora del titolo, un presidio culturale a difesa della memoria e delle radici che la scrittura ha costruito nel solco dei secoli. Presentazione di Gennaro Sangiuliano."" -
Duecento giorni di tempesta
Libro candidato da Aldo Cazzullo al Premio Strega 2022Un quartiere a rischio di una città di mare siciliana in mano alla criminalità. Una ""terra straniera"""" ma anche una sfida per Sonia, giovane docente in fuga dal passato. La scuola è fatta di classi """"esplosive"""", così chiamate dai professori per il livello disturbato e disfunzionale dei comportamenti degli alunni. La violenza del quartiere è quella dei ragazzi e delle loro famiglie: i docenti sono soli ad affrontarla e convivono con la frustrazione di poter fare poco o nulla. Sonia è una donna in cerca di se stessa dopo la morte del figlio. Il primo giorno di scuola viene accolta con un'improvvisata lapidazione a base di bottigliette di plastica e a salvarla accorre Andrea, collega d'Arte, con un passato legato alla criminalità. Nelle prime settimane i ragazzi testano il limite di Sonia tra rivolte e rabbia, banchi scagliati in aria e aggressioni. Ad accorrere in suo aiuto, c'è soprattutto Stefano, un uomo sfuggente che alterna silenzi e fughe. Sonia ne rimane immediatamente colpita, ma Stefano mostra nei suoi confronti un comportamento contraddittorio, sicché i loro incontri si trasformano spesso in scontri, fughe e ritorni. Andrea invece riesce a stabilire una relazione con Sonia, fatta di passione e comprensione. Tuttavia il suo temperamento aggressivo degenera in violenza quando Stefano decide di non scappare più da lei. Sarà la gravidanza della donna a rimettere tutto in gioco. Sonia, Stefano e Andrea troveranno la forza di andare avanti insieme.Proposto da Aldo Cazzullo al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Ho letto un libro di un editore piccolo e perciò prezioso: Duecento giorni di tempesta di Simona Moraci (Marlin). Lo propongo per la qualità della sua scrittura, capace di raccontare emozioni e trasformazioni interiori e di rielaborare l'esperienza nelle scuole a rischio vissuta dalla stessa autrice. Una realtà poco conosciuta e che costringe gli insegnanti, in una frontiera così bene raccontata dalla scrittrice, a contrapporre l'affetto e la cura alla violenza e alla sopraffazione che si respirano in luoghi ai margini. Luoghi e figure che trovano nella pagina forza espressiva grazie a uno stile maturo. Nello stesso tempo, il romanzo scava nella complessità dei sentimenti, che investono la protagonista e due figure maschili, tra rinascita esistenziale e possibilità di rielaborare il passato per cambiare la propria vita. Il tutto con una narrazione diretta a fare di passaggi emotivi e momenti drammatici tasselli emozionanti di una forma romanzesca coinvolgente. Ironia e un tocco di leggerezza, nello stesso tempo, si amalgamano con gli elementi più sofferti.»"" -
Alfabeto quotidiano. Le parole di una vita
Frutto di una lunga amicizia, questo libro raccoglie il testo di un'ampia conversazione tra la scrittrice e Gioconda Marinelli sui più svariati argomenti, da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di una vita, presentati in ordine alfabetico. Né mancano temi scottanti e attuali come l'inquinamento e la terribile pandemia. La Maraini si racconta senza remore e parla di sentimenti, valori, emozioni, piccole debolezze, certezze, abitudini ed esperienze. Dalla conversazione emergono gli interrogativi che appartengono alla nostra vita, sull'amore, la sofferenza, la violenza, la morte. Le domande della Marinelli si susseguono incalzanti e le risposte e le considerazioni sono sicure, rapide, sempre sincere, mai elusive. Il libro si può leggere ad apertura di pagina, ricavandone insegnamenti e materia di riflessioni, facendoci conoscere i pensieri più reconditi e i moti dell'anima della grande scrittrice, partendo dal presupposto di ""non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente""""."" -
Effetto lockdown. Storia di una pandemia tra cronaca ed esiti psicologici
Un anno di pandemia, letto dal particolare osservatorio di tre esperti della salute mentale abituati a muoversi con intelligenza nei grovigli della società e dell'animo umano. Queste pagine intendono offrire un'ottica non solo di cronaca dell'epidemia, ma anche valutazioni psicologiche sugli esiti riscontrati nelle persone in un anno di lutti per le famiglie, di insopportabili lockdown e di piccole grandi bugie, pubbliche e private, che hanno denunciato imperdonabili errori di gestione, compiuti sia dai decisori politici, che da tecnici della sanità, oltre che da non pochi operatori dell'informazione. Un diario in cui si appuntano e si commentano fatti e si parla non solo di ansia generalizzata e di stress psicologico di massa. Gli scritti raccolti accompagnano diacronicamente la sequenza degli eventi che hanno contrassegnato l'epidemia. Si tenta così di dare un senso accettabile ad un intero anno, che altrimenti sarebbe rimosso e cancellato dalla memoria collettiva, con il rischio di preludere a nuovi disastri, a cui l'umanità reagirebbe impreparata. Prefazione di Marco Demarco. Introduzione di Andrea Pellegrino. -
La signorina e l'amore
Un romanzo che è al tempo stesso testimonianza su un passato prossimo spesso accantonato e commossa riflessione sull'amore e sulla morte.Storia di un amore all'ennesima potenza al tempo del fascismo e della guerra. Un amore tenero, appassionato, inebriante, ma vietato dalle convenzioni dell'epoca. E perciò intessuto di laceranti attese, di ansie, di struggimenti, ma, ciò nonostante, anche di tanta, tantissima felicità. Ne sono protagonisti Leonardo, conteso tra il bisogno di tenerezza e le ambizioni professionali e mondane, e Rosella che, benché fragile e vulnerabile, trova nella fedeltà alle ragioni del cuore il coraggio di sfidare i codici di comportamento imperanti. Intorno a loro, Napoli, ancora radiosa nella sua intatta bellezza, con il mare incontaminato di Posillipo, i pranzi allo scoglio di Frisio, le feste al Giardino degli Aranci, le cene nelle trattorie di Antignano, le serate al San Carlo, lo ""struscio"""" a Toledo, i concerti in Villa Comunale. E una schiera di personaggi che tutti si sottraggono ai luoghi comuni, con il vivacissimo ritratto di una borghesia arroccata nei propri privilegi, ma ammantata nel velo del sentimentalismo. E di un popolo ancora identico solo a sé stesso nelle forme della devozione e nella calda spontaneità. Sullo sfondo le parate di regime, gli echi dei conflitti d'Etiopia e di Spagna, i cortei di studenti che cantano """"Giovinezza"""", e poi la guerra, i bombardamenti e il trauma della quotidianità sconvolta dall'emergenza."" -
Le torri di Guaiferio. Salernum: strutture dello spazio antropico
Vi sono molte città che non hanno bisogno dell’analisi delle trasformazioni perché risolvono tutto il loro spessore nel presente, altre, invece, la richiedono per svelare la loro trasformazione offuscata da un presente disattento. Sono città dal fascino antico come Salerno che, nonostante le ferite del tempo, mostra, nell’aspetto contraddittorio e suggestivo, spazialità derivate da preesistenze antiche, dalla contenuta maestà delle architetture medioevali e dai registri colorati delle ristrutturazioni settecentesche. L’attraversamento di questa complessità si compie con una lettura del Centro Storico di Salerno in tre momenti: La forma della città; La città e il sacro; La metamorfosi della città. La ricerca ha trovato il suo compimento nel superamento delle antiche immagini simboliche della città e delle piante a proiezione urbanistica di matrice catastale, proponendo il disegno dei piani terra di tutti gli edifici all’interno del perimetro del Centro Storico. Il disegno, allegato al volume in una tavola fuori testo, ha raggiunto, nei lunghi anni di elaborazione, uno stadio di rappresentazione che restituisce un’idea convincente del rapporto tra la realtà e la topografia urbana. Gli scritti, arricchiti con verifiche di fonti archivistiche, riferimenti letterari, settanta disegni di analisi e trenta immagini fotografiche, restano a commento di un pregevole lavoro che privilegia le matrici tipologiche per il riconoscimento dei tessuti edilizi. E racconta la città come luogo carico di forme dai tratti originari che si alternano ad altrettanti deviati per usi e stratificazioni, fino all’ultima metamorfosi della Salerno postunitaria che acquisterà un carattere prodigioso nel territorio della memoria. -
Il grande libro del Su Doku
Se non avete ancora provato a risolvere un Su Doku, questo libro è per voi. Comprende un Piccolo Manuale che vi spiegherà passo dopo passo come affrontare il rompicapo numerico che ha origine in Giappone e che sta contagiando l'intero pianeta. Le regole sono semplici: nella griglia di 81 caselle inserite i numeri mancanti, da 1 a 9, in qualunque ordine, in ogni riga (orizzontale), in ogni colonna (verticale) e in ogni riquadro (di nove caselle). La condizione è che non compaia due volte lo stesso numero in una riga, una colonna o un riquadro. -
Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia
Apparso a puntate tra il 2004 e il 2005 su Nazione Indiana suscitando la curiosità e l'interesse dei navigatori della rete, ""Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia"""" è il testo dove meglio si manifesta la dimensione di """"opera in corso"""", segno distintivo dell'itinerario letterario di Dario Voltolini. Questo diario in versi, o meglio """"spartito da far interpretare a un certo numero di voci sintetiche"""" sfugge a qualunque classificazione di genere e si presenta come un libero susseguirsi di immagini poetiche, di intensi squarci dello sguardo sulla bellezza, sulla normalità o l'assurdità del reale e del genere umano. Se le scimmie uscissero dalla gabbia forse vedrebbero ciò che noi immaginiamo, forse leggerebbero nei pensieri che Voltolini, con uno stile chirurgico e trasecolato, descrive."" -
Liberopensiero. Lessico filosofico della contemporaneità
Cos'è successo in questi anni che hanno aperto il nuovo millennio? Che senso dare ad accadimenti catastrofici o irrisori, tragici o futili, alle guerre, alle mode, alle nuove parole d'ordine? Come tenere insieme nella lingua di ogni giorno fatti, notizie e concetti incomparabili? Con cadenza diaristica Rocco Ronchi, filosofo e comunicatore internettiano, ha registrato settimana dopo settimana gli avvenimenti planetari - dall'attacco terroristico al ritrovamento di un polpo gigante su una spiaggia cilena -, e le parole-chiave attraverso cui quegli avvenimenti diventavano leggibili. L'attualità è opaca. I media aggravano questa specie di accecamento. La comunicazione diventa il principale campo di battaglia di un'umanità sempre più divisa. Per questo è necessario rivolgere l'arma della critica contro la banalizzazione della lingua, che è la premessa di ogni altra distruzione morale e materiale. Non per aggiungere un'altra opinione alle tante già espresse, ma per compiere ogni volta da capo, con semplicità, l'esercizio filosofico praticandolo sui materiali della vita quotidiana. Il risultato è un lessico di inesauribile ricchezza, che può essere consultato in vari modi: per argomento, per cronologia (2000-2006), attraverso i personaggi della scena pubblica. È al tempo stesso un diario speculativo e un dizionario della contemporaneità che, nelle sue centosessantasette voci, coniuga concisione, profondità e chiarezza. -
Les adieux
Una ragazzina senza nome cresce educata dai nonni in Friuli solo temporalmente vicino e fatto di incontri con un mondo mutante. È proprio dagli addii ai vecchi che l'io-bambino si forma in un contesto preciso: a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, nel nord-est produttivo, nel tramonto definitivo della famiglia arcaica. Il libro si presenta come una zona franca tra la poesia e l'oralità: le cose succedono continuamente, come le parole. Nel micromondo della protagonista, passano in sordina e travisate la storia ufficiale e la storia della quotodianità di un decennio.