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La via mélieèsiana. Viaggio nella storia del cinema in quattordici tappe
"Il regno del cinematografo non conosce confini"""", scriveva nel 1906 Georges Méliès, il grande pioniere francese nel suo viaggio alla frontiera del cinema. Questa è l'arte """"più seducente"""", nel suo """"far uso di tutte le altre messe assieme"""", ma soprattutto """"immortale"""", perché """"inesauribile"""" è ciò che può """"concepire l'immaginazione"""". Sulla via mélièsiana s'incamminano i quattordici contributi raccolti in questo volume, che sono frutto del lavoro svolto nei corsi di Linguaggio del Cinema tenuti da Gian Piero Brunetta nella Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova. Le tappe del percorso proposto toccano momenti, figure e problemi della storia della 'settima arte' e dei suoi rapporti con la storia nazionale e internazionale, con la cultura e le poetiche artistiche - dall'esordio dell'avanguardia futurista ai film del fascismo sino alla sperimentazione americana degli anni Sessanta, dal film storico 'risorgimentale' al genere Western o al pastiche tarantiniano, insieme ai ritratti di alcuni dei grandi protagonisti del cinema, come Ejzenstein, Chaplin, Lynch, Kurosawa, Totò e Pasolini. Gli autori dei saggi sono tutti allievi della Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova e coltivano differenti interessi di studio e di ricerca." -
Keplero e Galileo
Filamenti di universi sconosciuti, solcati dal nastro luminescente della Via Lattea, nuclei di mondi in formazione, pianeti disseminati negli spazi più vicini, leggi fisiche e matematiche che governano il Tutto. Furono, i primi decenni del Seicento, un'età eroica della scienza europea, marcata dalle due figure, complementari e alternative, di Galileo e di Keplero. Ma, laddove Keplero non tardò a riconoscere la verità delle scoperte astronomiche galileiane, per Galileo non valse il reciproco. Così, a ciascuno dei due contendenti rimase la sua parte di ragione, a Galileo nell'attenersi a leggi fisiche dimostrabili, a Keplero nell'asserire la forma ellittica delle orbite planetarie. La superiore sintesi delle due visioni si avrà con Isaac Newton, che mostrò quanto di vero fosse presente in ognuna delle due. -
Bioresistenze. Cittadini per il territorio. L'agricoltura responsabile
Soggetto del libro è il grande patrimonio rappresentato da un certo tipo di agricoltura: quell'agricoltura che, conscia del concetto di limite, di tempo, di complessità dell'ambiente opera per i beni comuni. Un'agricoltura che è azione di salvaguardia dei diritti e della legalità, azione di salvaguardia ambientale, azione di tutela del territorio, del paesaggio, della biodiversità. Il termine bioresistenze vuole descrivere, quindi, una pluralità di azioni che ruotano attorno ad un ""sano"""" rapporto con il territorio dimostrando che l'agricoltura non è solo azione economica/finanziaria ma, anche, pratica di resistenza alle forme di illegalità, resistenza all'uniformazione (che è appiattimento e non uguaglianza) sia culturale che alimentare, resistenza alla violenza con cui vengono trattate e gestite le risorse naturali, resistenza alla scomparsa di biodiversità. Articoli di: Valerio Onida, Giovanni Serra, Giuseppe Politi, Massimo Montanari, Alessandra Guigoni, Marcello Buiatti, Nadia Marchettini, Roberta Carlini, Luca Martinelli, Daniele De Michele (DonPasta), Luigi Ciotti."" -
Un amore capitale. Salvatore Fornari e Roma
Storia ed identità legano gli ebrei al Lazio e a Roma che, dopo Gerusalemme, è l'unica città dove la loro presenza è stabile da oltre duemila e duecento anni. I monumenti giudaici, le numerose testimonianze, le antiche consuetudini e le secolari tradizioni raccontano la storia, la vita, le abitudini di questo popolo. In questa monografia dedicata a Salvatore Fornari, interessante e poliedrica figura del Novecento, vengono svelati molti dei suoi aspetti umani, artistici ed intellettuali. Esponente dell'antica comunità ebraica, concorse insieme ad altri a creare il Museo di Roma, divenendone il primo Direttore. Pur occupandosi di molte discipline, tra cui quella di poeta in romanesco, resta famoso per la fotografia. L'abilità dell'autrice sta nel far emergere un ritratto non solo della persona, ma anche un quadro dell'ambiente, o meglio degli ambienti nei quali Fornari si è formato e ha vissuto. Alla luce della sua vicenda personale si legge infatti la più ampia e tragica storia degli ebrei durante il Novecento. -
Vocabolario del pavano (XIV-XVII secolo)
Questo manuale didattico della Federazione Italiana Pesca Sportive e Attività Didattiche vuole essere di utilità a tutti coloro che vogliono avere una panoramica generale sul mondo pesca, per i semplici appassionati che cercano nozioni da mettere in pratica per il proprio divertimento o per chi ne vuole fare un uso più specifico per una divulgazione della disciplina. Per questo motivo gli autori non si sono limitati solo a parlare di attrezzature, ma fanno cenni anche ad altri argomenti correlati tra i quali il pronto soccorso, la didattica e l'etica della pesca con l'introduzione del catch & release. Ad oggi questa disciplina è diventata uno sport a tutti gli effetti e il fine non è più la cattura al solo scopo alimentare ma il puro divertimento. Questo manuale fornisce pertanto una serie di spunti da elaborare in modo anche personale per ottenere il risultato cercato. -
Ernst Robert Curtius e l'identità culturale dell'Europa
Questo volume raccoglie gli interventi del 37° Colloquio interuniversitario di Bressanone-Innsbruck (2009) dedicato alla figura, l'insegnamento e l'influenza di Ernst Robert Curtius nella cultura del suo tempo e in quella successiva, completando così la riflessione sui grandi romanisti di lingua tedesca del '900, avviata a Bressanone negli anni precedenti con Auerbach (2007) e Spitzer (2008), e allacciandosi anche a un precedente convegno del 1992 dedicato a «Miti ed emblemi dell'unità culturale europea». Il concetto di identità europea è il nucleo tematico sul quale è imperniata per gran parte l'opera di Curtius, tesa a definire l'eredità, l'unità, la tradizione, la continuità, le radici, i fondamenti, insomma gli elementi unificanti e caratterizzanti la cultura europea occidentale sia in senso diacronico, dall'antichità all'età moderna, sia in senso sincronico, nel rapporto delle varie letterature e culture contemporanee, europee e non solo, tra di loro. Con maggiore o minore intensità, l'attenzione delle relazioni si è focalizzata sui settori che hanno segnato le tappe della vicenda culturale di Curtius: dall'analisi delle relazioni fra cultura tedesca e cultura francese nel primo dopoguerra, alla teoria dei topoi, dall'idea di Europa ai rapporti con i maggiori intellettuali e letterati europei (Warburg, Auerbach, Ortega y Gasset) a letture di Proust e Eliot. -
Attorno a Curtius
Questo volume raccoglie parte del lavoro preparatorio dei dottorandi dell'indirizzo di romanistica della Scuola di dottorato in scienze linguistiche, filologiche e letterarie della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Padova al 37° Convegno di Bressanone/Innsbruck (2009) su Ernst Robert Curtius e l'identità culturale dell'Europa (edito contestualmente dalla stessa Esedra, Padova). Le relazioni da un lato prendono in esame qualche aspetto del successo o dell'insuccesso della prospettiva critica di Curtius, puntando sulle recensioni e sulla ricezione della sua opera principale, Letteratura europea e Medio Evo latino (Spitzer, Auerbach, Zumthor, Croce, Faral, Frappier) con attenzione anche alle correzioni proposte alla sua prospettiva critica e alla teoria dei topoi, come nel caso di Menéndez Pidal e della ""scuola ispanoamericana"""" di Curtius, sviluppando qualche spunto dello studioso (ars dictaminis Welttheater, traduzioni da Guillén, topoi: locus amoenus, «metafore relative a persone»), analisi di scrittori studiati da Curtius (Balzac e Proust)."" -
Giacomo Noventa
Giacomo Noventa (Noventa di Piave [Venezia] 1898 - Milano 1960) è uno dei più significativi poeti veneti in dialetto del nostro Novecento. La sua produzione letteraria, in verso e in prosa, resta un punto di riferimento per chi si voglia occupare della sua proteiforme attività di filosofo, di saggista e di uomo politico. Ma molto sembra ancora sfuggire della sua personalità . Sono qui raccolti i saggi di nove studiosi di lingua e letteratura italiana contemporanea: Antonio Daniele, Marco Praloran, Antonio Girardi, Rocco Mario Morano, Alessandra Zangrandi, Rolando Damiani, Edda Serra, Giorgio Faggin, Rodolfo Zucco. Essi intendono riaccendere il dibattito sull'opera poetica e critica di Noventa, tentando qualche nuova strada interpretativa e raccogliendo qualche ulteriore testimonianza documentaria. -
Il fiore del deserto. E altri studi su Leopardi
L'immagine del fiore del deserto, che campeggia nel finale dei Canti di Leopardi e in un frammento lirico dell'ultimo Manzoni, ha una lunga storia nella letteratura moderna, fino a diventare l'emblema stesso della condizione del poeta. La strada che porta alla Ginestra (e alla ""risposta"""" di Ognissanti) è delineata attraverso le letture del giovane Leopardi nella biblioteca paterna; il contrastato rapporto con la poesia inglese è indagato tenendo presente la mediazione non solo di Foscolo e di Cesarotti, ma anche di figure """"minori"""" come l'editore Alessandro Torri e il traduttore Michele Leoni. Completano il volume una ricostruzione dei segni lasciati nei Canti dalla probabile lettura delle tragedie di Manzoni e un confronto tra la Ginestra e i Sepolcri, alla luce del tema della profezia inascoltata e della figura di Cassandra."" -
Il villano in scena. Altri saggi su Ruzante
I saggi qui raccolti propongono un Ruzante attore/autore il cui rapporto col personaggio contadino si evolve non dall'una all'altra istanza, ma attraversa esperienze profondamente differenti, scandite dalle diverse realtà teatrali in cui Angelo Beolco si trovò ad agire. Da una parte gli spettacoli cittadini pensati per Venezia, Padova, Ferrara, con più stretta vicinanza alla commedia regolare, dall'altra quelli destinati alla corte di ""villa"""", di piccole dimensioni e altrimenti aperti dal punto di vista formale. Si è provato così a immaginare una mappa delle occasioni e delle sedi spettacolari di Ruzante, piuttosto che provare a restituire a una linearità , forzatamente retrospettiva, gli aspetti che caratterizzano l'esperienza: la poetica, la visione del mondo contadino, la lingua, la dimensione della compagnia teatrale."" -
I ritrovamenti monetali e la Legge di Gresham
L'espressione ""Legge di Gresham"""" identifica il fenomeno economico-monetario secondo il quale """"la moneta cattiva scaccia quella buona"""", ossia quella pratica che porta a spendere, a parità di valore nominale, le monete con peggiore contenuto metallico e a conservare e accumulare quelle con migliore contenuto. In passato tale pratica ha avuto una fondamentale importanza e notevoli implicazioni a livello storico-economico, ma ancora oggi continua a giocare un ruolo, ad esempio spingedoci a spendere la banconota più gualcita e a trattenere quella fior di stampa. Questo libro raccoglie i contributi proposti nel corso del III Congresso Internazionale di Numismatica e Storia Monetaria (Padova, 28-29 ottobre 2005) sul tema della Legge di Gresham e i ritrovamenti monetali. In particolare, si approfondiscono gli esiti che ha avuto nel mondo greco, celtico, romano, bizantino e medievale europeo e se ne discute anche la """"paternità"""": attribuita a Sir Thomas Gresham (ca. 1519-1579) nella seconda metà dell'Ottocento, essa, più probabilmente, va ricondotta ad ambienti italiani in cui il fenomeno era già noto e teorizzato un secolo prima. Il volume, inoltre, accoglie in appendice la riedizione del contributo Uses and abuses of Gresham's Law in the History of Money di Robert Mundell, professore di Economia presso la Columbia University di New York e Premio Nobel per l'Economia nel 1999."" -
L' enigma batte dove la lingua vuole. Comico, enigmi, giochi di parole
Il comico e l'enigma, strettamente collegati tra loro dalla pratica del gioco di parole, costituiscono due ali contigue nell'ampio ventaglio degli usi possibili della lingua. L'arguzia, il Witz, la battuta salace e finanche greve hanno tanta parte nel mondo di oggi e tracimano sempre più spesso in ambiti nei quali ci si attenderebbe l'impiego di altri registri, come nel discorso politico. L'indovinello e i giochi enigmistici in genere, dal canto loro, rivestono importanti funzioni sociali e non sono privi di risvolti di natura culturale ed educativa. I saggi raccolti in questo volume esplorano le affinità e le divergenze tra gli usi comici e gli usi enigmatici del linguaggio, spaziando dall'antica Grecia all'Oriente contemporaneo, dal rebus alla poesia, passando per la traduzione e la deformazione, in chiave umoristica, dei proverbi e della morfologia. -
L' attesa. Forme, retorica, interpretazioni
In questo volume sono riuniti gli interventi presentati al XLV Convegno interuniversitario di Bressanone, dedicato al tema dell'attesa nei testi letterari esaminato secondo molteplici punti di vista (metrici, narrativi, poetici, retorici ecc.). In conformità con la tendenza interdisciplinare dei convegni brissinesi, i saggi coprono un arco cronologico che va dall'antichità alla modernità e accolgono argomenti riguardanti letterature diverse. Si delinea un quadro ricco di proposte e interpretazioni che lascia intravedere la possibilità di approfondimenti ulteriori su un argomento centrale nella letteratura di ogni tempo. Dall'analisi dei tempi verbali nella Bibbia (Ryzhik) si passa ad autori classici come Seneca e Agostino (Solaro), alla letteratura mediolatina (Mosetti Casaretto) e alla letteratura in lingua germanica tardo-antica e alto medievale (Zironi). Un compatto manipolo di saggi è incentrato su testi medievali francesi, interessanti il teatro (Barillari) e i romanzi anticheggianti e arturiani (Sciolette, Russo, De Simone, Murgia), mentre altri articoli approfondiscono testi di autori italiani con specifica attenzione al sonetto (Bozzola), a Cavalcanti e Dante (Mele, Terrusi). L'epoca moderna è rappresentata dagli studi del motivo ""dell'attesa della battaglia"""" in Shakespeare (Canova), del poema romeno eroicomico della Zingareide (Vranceanu), della letteratura settecentesca con Alfieri (Santato) e Stendhal (Meter). L'Ottocento è presente con l'esame del """"Tristano e Isotta"""" di Wagner (Buschinger) e la narrativa italiana di Nievo (Capone) e Verga (Pagliardini), mentre l'ultima parte del volume approfondisce aspetti della poesia europea e italiana otto-novecentesca (Coppo, Stevanoni, Brandalise, Scartozzi) e l'opera di due prosatori italiani del Novecento: Alba De Céspedes (Chemello) e Giorgio Manganelli (Matt)."" -
Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto. Provincia di Padova. Este (RMR Ve V/2)
Sedicesimo titolo della collana Ritrovamenti monetali di età romana nel Veneto, dedicata alle collezioni pubbliche e private del territorio di Este. -
L' ultimo raggio della Serenissima. Venezia e la cultura italo-greca fra Sette e Ottocento
Al tramonto della Serenissima Repubblica, approdarono, tra le lagune, non pochi eruditi di origine greca - i fratelli Petrettini, Mario Pieri e altri - le cui sorti fatalmente si intrecciarono con quelle di intellettuali, antichisti, appassionati d'arte, letterati locali, contribuendo a consolidare un clima di scambi e contatti all'insegna della dedizione per il mondo classico. Attraverso l'opera multiforme di questi umanisti greco-veneti (ancora troppo poco noti), nella quale si conciliano passione per gli studi classici e bibliofilia, amore per le versioni dall'antico e traduzioni di autori moderni, si ricompone un mosaico, non convenzionale, della Venezia post-napoleonica e ottocentesca. -
Arturo Cronia. L'eredità di un maestro a cinquant'anni dalla scomparsa
Il volume presenta gli atti del Convegno dedicato ad Arturo Cronia (1896-1967), tenutosi a Padova nel novembre 2017. Ateneo nel quale Cronia, tra i padri fondatori della slavistica italiana, ha insegnato per una trentina d'anni. I vari saggi mettono in luce il contributo che lo studioso zaratino ha dato nei diversi settori della slavistica, in particolare, negli studi serbo-croatistici. -
Il cibo e le sue rappresentazioni (secoli V-XVIII). Un viaggio nella Valle del Sacco
Terra a vocazione agricola, la Valle del Sacco vanta una variegata tradizione gastronomica, legata principalmente a una cucina povera che utilizza con sapienza i frutti della terra e contribuisce alla costituzione di una precisa, particolare, identità. I saggi contenuti in questo volume raccontano la storia del rapporto uomo-cibo attraverso i secoli, testimoniato, da una parte, dalla trasmissione orale di usanze e vivace folclore, dall'altra dalla ricchezza di fonti letterarie e artistiche, in un gioco di scambi e influssi reciproci dagli sviluppi fecondi. La ricerca è stata realizzata grazie al sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. -
Codici di sopravvivenza. Dialetto e italiano nel mondo dei semicolti
Analisi linguistica tra il dialetto ""mediato"""" di Benigni e quello (più drammatico) di Elio Bartolozzi, sopravvissuto ai campi di sterminio tedeschi."" -
Lessico veneto contemporaneo
Dizionario (parziale) di parole venete. -
La donazione «de Mabilia» nella cattedrale di Montepeloso. Nuove prospettive di ricerca
Indagini pluri-disciplinari su monumenti e opere d'arte traslate da Padova a Irsina (Montepeloso).