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La via dell'ambra. Reloading. Catalogo della mostra (Firenze, 23 ottobre-12 novembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Catalogo pubblicato in occasione della mostra ""La via dell'ambra. Reloading"""", bipersonale di Lolita Timofeeva e Valentinaki, a cura di Mattia Lapperier, Palazzo del Pegaso, Firenze, Spazio espositivo """"Vetrina Expo Comuni"""", 23 ottobre - 12 novembre 2020. Le due artiste, accomunate dall'amore per la Lettonia, la propria terra d'origine, e per l'Italia, dove hanno scelto di vivere e lavorare, si sono unite per rendere omaggio ai due Paesi e alla loro storia di appartenenza europea. Hanno scelto la metafora dell'ambra per affrontare il tema della memoria, completandosi attraverso il dialogo tra due visioni: una sul passato e l'altra sul futuro, senza trascurare il drammatico presente."" -
Ilaria Gasparroni. Ripartire dal ricordo. Ediz. illustrata
Catalogo pubblicato in occasione della mostra ""Ilaria Gasparroni. Ripartire dal ricordo"""", a cura di Serena Filippini, Forte Strino, Vermiglio (TN), 18 luglio-13 settembre 2020. Il percorso espositivo di """"Ripartire dal ricordo"""", attraverso alcune opere scultoree in marmo, dà vita ad un intenso dialogo con i suggestivi spazi del forte austro-ungarico. Le opere di Ilaria Gasparroni (Sant'Omero, TE, 1989) si collocano a metà strada tra presente e passato perché, pur utilizzando un materiale, il marmo, che nei secoli è stato impiegato nell'arte dai più grandi artisti di ogni epoca, rimangono ancorate alla contemporaneità che stiamo vivendo, per modalità di utilizzo, per tematiche affrontate e per evidenti motivi generazionali legati alla giovane età dell'artista. Fin dalla loro essenza, quindi, esse possiedono un profondo legame con il Forte Strino e il suo essere simbolo del passato, ma nello stesso tempo testimone del presente, dal momento che, essendo museo, continua a raccontare storie e vive nell'oggi, anche attraverso le mostre d'arte contemporanea che negli anni, a partire dalla sua apertura nel 1998, esso ha ospitato."" -
Ilaria Gasparroni. Unmade. Catalogo della mostra (Torino, 22 settembre-23 ottobre 2020)
Pubblicato in occasione della mostra ""Ilaria Gasparroni. Unmade"""", a cura di Livia Savorelli, 22 settembre-23 ottobre 2020, Gagliardi e Domke, Torino. «Il titolo della mostra è Unmade (incompleto, disfatto) e corrisponde alla visione dell'uomo di oggi che vive in una realtà caotica e senza valori, che agisce con l'unica prospettiva di abbattere tutte le cose belle che abbiamo intorno come la natura, il cosmo e lo stesso essere umano; diventa fondamentale tornare indietro nella memoria fino ai ricordi della nostra infanzia e riscoprire così la nostra purezza»."" -
Monica Gorini. Synthèse visuelle. Scomporre in frame l'attimo Il diario di una ricerca. Ediz. italiana e inglese
A settantaquattro anni Claude Monet iniziava il suo ultimo e monumentale progetto: i pannelli per l'Orangérie. Su dodici tele dalle dimensioni maestose e per più di dieci anni, Monet ha lavorato a quello che possiamo definire il suo testamento artistico e spirituale: le Ninfee. Il racconto di Monica Gorini ha inizio proprio dai luoghi vissuti da Monet: da Etretat, Honfleur, Le Havre e Giverny. Per due anni Monica ha idealmente dialogato con il Maestro in un lungo viaggio, geografico botanico ed artistico, ricco di emozioni, di immagini, di ricerche e di scoperte che ha racchiuso tra le pagine di questo diario, in una narrazione coinvolgente, ricca di riferimenti culturali e umani. Con le ninfee negli occhi, la pittura di Monet nel cuore e il desiderio di colore nella testa, Monica ha poi cercato la propria dimensione artistica traducendo le ""impressioni"""" in un linguaggio concettuale. L'obiettivo, quindi, non è rifare Monet, dipingere i fiori o il paesaggio di Giverny, bensì trovare, attraverso i luoghi della sua pittura, il """"segreto del colore"""" e trasformarlo in una sorta di legge empirica, in un personale sistema cifrato che racchiude la natura, l'anima e la psiche."" -
40 days. Artisti in quarantena. Ediz. illustrata
Il progetto 40 DAYS - Artisti in quarantena - a cura di Mattia Lapperier, da un'idea di Elena Francia Gabriele, in collaborazione con il progetto From Studio Lockdown, supportato dall'agenzia londinese EFG Art Ltd - nasce durante il periodo di lockdown, tra marzo e maggio 2020, per raccontare le sperimentazioni artistiche del confinamento: un'opportunità di confrontarsi con un'arte scaturita in un momento così singolare, veicolando anche un messaggio positivo di speranza, un segnale di ripresa, che solo il linguaggio universale dell'arte può comunicare in modo così efficace, persino nell'epoca del distanziamento sociale. Artisti coinvolti: Massimo Angei, Andrea Bianconi, Andrea Bruschi, Valeria Dardano, Lorenzo De Angelis, Sabino De Nichilo, Giorgio Distefano, Andrea Famà, Giovanni Frangi, Federica Gonnelli, Luca Matti, Federico Montaresi, Leonardo Moretti, Giulio Zanet. -
Arteam Cup 2020. Contemporary Art Prize. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra finale del premio d'arte contemporanea Arteam Cup 2020, sesta edizione. La mostra con le opere dei 60 finalisti, a cura di Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, dal 24 ottobre al 5 dicembre 2020. -
Giulia Spernazza. Strati d'animo
Catalogo della mostra ""Giulia Spernazza. Strati d'animo"""", a cura di Anna Lisa Ghirardi, MuSa - Civica Raccolta del Disegno di Salò, 11 ottobre 2020 - 10 gennaio 2021. Giulia Spernazza è vincitrice del Premio Speciale Residenza Civica Raccolta del disegno di Salò ad Arteam Cup 2019."" -
Mona Lisa Tina. Dalla poetica del dolore alla politica dell'amore. Ediz. italiana e inglese
"In questo mare di sofferenza e dolore in cui tutta l'umanità annaspa - con la conseguente amplificazione della sensazione di separazione, diffidenza ed egoismo verso l'Altro - come può sopravvivere la poesia? La poesia alberga ed è affidata alla parola e ai significati profondi del termine empatia, cioè quella capacità dell'individuo di sapersi mettere letteralmente nei panni dell'altro, in assenza di giudizio e con il cuore gonfio di tenerezza e compassione. La poesia del dolore è data dalla speranza fiduciosa che gli esseri umani di una società evoluta, come consideriamo a volte con gratuita arroganza la nostra, ripongono l'uno negli altri, attraverso l'incontro autentico e profondo, oltrepassando così le incertezze e il panico di ogni sorta. E questo di per sé è già un atto politico, poiché rappresenta una modalità di rapportarsi al mondo e all'altro, con uno sguardo orizzontale che rende umano il disumanizzato, attiva nel nome delle differenze la ricchezza del dialogo e, in quello del progresso, la condivisione amorevole del bene comune""""." -
(Diary) Valentina Biasetti
Libro monografico dedicato all'artista Valentina Biasetti (Parma, 1979). [...] Per Valentina l'abitudine dello studio e la forma del diario - dispositivi domestici e intimi - sono i mezzi per tentare gli esperimenti molteplici delle personalità, simboli di stasi proiettati nel tutto, in una polarità tra chiuso e aperto, privato e pubblico, particolare e assoluto [...]. Dalla ""porta della stanza"""" in cui Valentina Biasetti disegna entrano personaggi che hanno lo stesso aspetto dell'autrice ma si atteggiano in maniera esibita e maliziosa. Strizzano l'occhio alla camera da presa rappresentata dall'inquadratura della tela e si mostrano, spesso svestite, appagando le aspettative di uno sguardo maschile e oggettivante. Dietro quegli autoritratti in posa c'è un lavoro allestitivo e attoriale che porta il soggetto fuori da sé a calcare ipotetici percorsi identitari, cambiare la maschera della normalità e divertirsi a recitare una parte, anche quella che sulla carta apparirebbe la meno consona e """"adeguata"""". Dal testo """"Valentina Biasetti. Il viaggio dentro la testa (e dentro lo studio)"""" di Gabriele Salvaterra."" -
Mario Sughi. Ediz. italiana e inglese
Questa monografia, curata da Melania Gazzotti, ci accompagna alla scoperta degli ultimi dieci anni di carriera dell'artista e illustratore Mario Sughi (Nerosunero). Attraverso l'utilizzo di tinte piatte e brillanti e di una linea essenziale e precisa, Sughi ci rivela il mondo che lo circonda e che non si stanca mai di osservare, un mondo fatto di donne e di uomini distrattamente alle prese con la normalità e l'unicità della propria vita. -
Re Genesis. Ediz. illustrata. Vol. 1: Oltre le tenebre.
«Genesis significa ""origine"""" e in ebraico corrisponde a Bereshit cioè """"in principio"""". In principio le tenebre ricoprivano l'abisso, il nulla, e Dio disse """"sia la luce"""" e la luce fu. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. Julia Bornefeld e Marco Gradi, separando la luce dalle tenebre, hanno dato forma alle loro visioni e ai loro turbamenti e hanno ricreato immagini nuove e stimolanti. Sono andati oltre: Marco, mostrandoci i danni all'ambiente conseguenti ad un contraddittorio progresso, ci porta a riflettere sul rispetto e l'amore per la natura; Julia, portando alla luce l'ambivalenza dei rapporti umani, ci invita ad apprezzare le sensibilità delle persone, nella varietà delle culture.» (Sandro Orlandi Stagl)"" -
Ligabue, la figura ritrovata. 11 artisti contemporanei a confronto. Ediz. bilingue
Catalogo della mostra Ligabue, la figura ritrovata 11 artisti contemporanei a confronto, Palazzo Bentivoglio, Gualtieri, 15 maggio - 14 novembre 2021. Artisti contemporanei: Evita Andújar, Mirko Baricchi, Elisa Bertaglia, Marco Grassi, Fabio Lombardi, Juan Eugenio Ochoa, Michele Parisi, Ettore Pinelli, Maurizio Pometti, Giorgio Tentolini, Marika Vicari. ""Questo catalogo vi accoglie e accompagna in un viaggio in cui la figura, da una prima fase di delineata e caratterizzante connotazione, viene poi lentamente sottoposta ad una sua progressiva riduzione, fino a dissolversi all'estrema assenza di colore. Ogni immagine vive e si alimenta del richiamo, del confronto con Antonio Ligabue di cui non si ritrova solo la forza dirompente, ma anche la silenziosa delicatezza poetica""""."" -
Andrea Bianconi. La sentinella
Quante volte abbiamo sentito parlare dello studio d'artista come un universo parallelo dove le idee invadono lo spazio e la mente? Quante volte ci siamo fatti contaminare da un ambiente come un campo magnetico? Da quello spazio, dallo studio d'artista di Andrea Bianconi, ad Arzignano (Vicenza) è iniziato il viaggio della poltrona di Sit Down To Have An Idea. Non una poltrona qualsiasi ma quella a cui l'artista ha attribuito un valore maieutico: siediti e lascia nascere un'idea. Da lì, poi, la poltrona ha viaggiato dal nord al sud di Italia, partendo da Bologna e ritornando a Vicenza e questo libro, La Sentinella, è la cronistoria di quel viaggio per immagini e parole. Un viaggio tra i luoghi che la poltrona ha toccato e di cui è ancora presidio sul posto e nelle parole. Le riflessioni di Andrea Bianconi, scritte volutamente a mano, compaiono tra le pagine del volume come flussi ininterrotti di pensiero. Non nascono, forse, così le idee? -
Nicolò Tomaini. Habeas corpus: sommario di decomposizione. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra Nicolò Tomaini. Habeas corpus: sommario di decomposizione (Palazzo delle Paure, Lecco, 23 maggio - 11 luglio 2021). «Poco più che trentenne, attraverso i vari percorsi che nella sua breve ma intensa esperienza ne hanno contrassegnato la sperimentazione artistica ha saputo con notevole efficacia e profondo impatto espressivo cogliere alcuni degli aspetti più angosciosi dell'epoca in cui gli è toccato di vivere: l'invadenza sempre più ossessiva e penetrante con cui le nuove tecnologie si sono impadronite del controllo della comunicazione tra le persone, mentre queste, progressivamente private della possibilità di rapportarsi direttamente le une con le altre, annegano in un tempo vuoto contemplando le immagini che scorrono veloci davanti ai loro occhi.» (dal testo di Filippo Mollea Ceirano) -
Serse. Riflessi d'acqua e pietre dure. Ediz. italiana e inglese
«Catalogo della mostra Serse. Riflessi d'acqua e pietre dure (E3 arte contemporanea, Brescia, 22 maggio - 29 luglio 2021. L'acqua di Serse è sempre increspata, i suoi cieli sono animati da nuvole di passaggio che filtrano i raggi del sole, anche i suoi cristalli risultano dall'intreccio di forme geometriche di diversa consistenza e opacità. Sono attimi di natura, momenti improvvisi che sembrano destinati a sparire e modificarsi nel giro di un istante. Gran parte del loro fascino risiede proprio nel fatto che Serse sia riuscito ad imbrigliarne il tempo, fissandolo in eterno senza tradire la sua fluidità. L'artista ha insistito per giorni sul loro aspetto, fissando un'immagine che paradossalmente sembra sfuggire al nostro sguardo. Movimento e stasi convivono.» (dal testo Questione di relazione di Costantino D'Orazio) -
Exchiesetta già Galleria Pino Pascali
Il 22 dicembre 1968 alle ore 11.00, a soli tre mesi dalla scomparsa del grande artista Pino Pascali, la piccola chiesetta di Santo Stefano, da tempo chiusa al culto, veniva titolata alla memoria del giovane scultore. Nasceva così la ""Galleria Pino Pascali"""" - oggi Exchiesetta - primo decisivo passo verso la consacrazione di uno dei massimi artisti italiani del Novecento, cui verrà dedicato, nei mesi successivi, il Premio Pascali, il Museo e l'attuale Fondazione. Exchiesetta propone annualmente mostre personali di arte contemporanea esclusivamente fruibili attraverso il portale d'accesso, una vetrina in cristallo in grado di garantire una fruizione dell'opera 24 ore su 24."" -
Pino Deodato. Finestre sul Mediterraneo. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra Pino Deodato. Finestre sul Mediterraneo, a cura di Prashanth Cattaneo e Sabina Melesi, Torre Viscontea, Lecco, 3 luglio - 1 agosto 2021. [...] E se ora l'arrivo dell'estate ci porta a pensare al mare, all'azzurro del suo colore, al piacere del relax dello stare in spiaggia o del nuotare, Pino Deodato - pensando al mare - ci invita a collocare lo sguardo fuori dalla nostra quotidianità, quanto meno con il pensiero, per condividere con noi la sua riflessione sulle tragedie del Mediterraneo vissute dalle persone che a causa della povertà e delle guerre attraversano paesi per oltrepassarlo, purtroppo molto spesso senza riuscirci. Questo progetto di ricerca di Pino Deodato - presentato da Associazione COE e Galleria Melesi - è inedito. L'artista ha iniziato a svilupparlo la scorsa estate presso la sua nativa casa-studio a Nao, frazione di Jonadi, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un lavoro complesso - ancora non concluso - oggi articolato in una quarantina di terrecotte e una decina di tele che raccontano, o meglio, rendono visibili i pensieri di Deodato, il suo dolore e la sua speranza per una storia che non dovrebbe più ripetersi. -
Re Genesis. Vol. 2: Sull'orlo del cielo.
Dio disse: ""sia il firmamento in mezzo alle acque, per separare le acque dalle acque""""... così avvenne e fu sera e mattina. I fatti narrati nella Genesi, anche se riportati nei secoli dalla tradizione popolare, sono ricchi di simbolismo e non vogliono documentare fatti storicamente accaduti o esprimere idee di natura scientifica, ma offrire degli insegnamenti. Il linguaggio simbolico è sempre stato un modo per stabilire una relazione tra l'invisibile e il visibile, tra l'ultrasensibile e il sensibile. Anche l'Arte da sempre è ricca di simboli e la creazione artistica non è altro che un lento procedimento di passaggio da una concezione mentale ad una realizzazione formale che la descrive. Per Jorge R. Pombo e Matteo Mezzadri non c'è differenza fra infinito e finito ma spaziando tra il non essere e il divenire rimangono simbolicamente in equilibrio sull'""""orlo del cielo"""". Per loro non è importante rappresentare o raffigurare una qualsiasi realtà ma, avvalendosi di un personale linguaggio, dare forma alle proprie riflessioni e intuizioni, al proprio essere e, pur rimanendo nell'immaginario, lanciare dei messaggi, se non addirittura degli insegnamenti (sicuramente dei moniti)."" -
Gea Casolaro. Molto visibile, troppo invisibile. Ediz. italiana e inglese
Questo volume approfondisce i temi trattati nella mostra Gea Casolaro. Molto visibile, troppo invisibile tenutasi dal 30 settembre al 20 dicembre 2019 presso The Gallery Apart, Roma. ""Le opere di Casolaro cercano di mantenere un rapporto di solidarietà con il reale, dal piano estetico scivoliamo nel piano etico e quindi oltre a guardare e considerare, siamo richiamati a fare, come quando davanti alle sue opere impercettibilmente ci spostiamo, prendiamo posizione. Si potrebbe dunque dire che nel lavoro di Gea Casolaro tutto parta dallo sguardo, ma da uno sguardo che appunto occupa una posizione dialettica, tra sé e mondo e che ci proietta al di fuori di noi, si posa su ciò che ci circonda, sceglie, soppesa, valuta, riconosce, incontra e assume allora un ruolo politico."""" (Cecilia Canziani)"" -
La certezza dell'incertezza. Andrea Sanvittore. Catalogo della mostra (Forte Strino, Vermiglio, 3 luglio-12 settembre 2021)
Catalogo della mostra ""La certezza dell'incertezza. Andrea Sanvittore"""", a cura di Serena Filippini, Forte Strino, Vermiglio (TN), 3 luglio - 12 settembre 2021. Legno, argilla e ferro sono i materiali che compongono le sculture di Andrea Sanvittore (Besana in Brianza, MB 1973) o, per meglio dire, sono i materiali di cui vivono le sue opere, e per mezzo dei quali respirano. [...] L'uomo di Sanvittore viene così spogliato della sua corporeità, liberato da tutto ciò che è superfluo, per offrirsi unicamente nell'immagine dell'essenza di sé, della sua parte pensante interiore, senza preoccuparsi di apparire fragile o di non essere compreso nella sua apparente e dolorosa solitudine. È questo uno dei motivi per cui quest'anno il Forte Strino ospita le opere di Andrea Sanvittore: nel suo lavoro ha trovato la restituzione visiva della verità dell'uomo, del suo essere anche fragile e senza una meta, del suo rappresentare sempre di più l'incertezza e l'instabilità dell'epoca in cui vive. (Dal testo """"Da soli, insieme"""" di Serena Filippini)""