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Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae
Il panorama completo e aggiornato dei siti archeologici e delle raccolte museali d'Italia, in una trattazione organica e sistematica. Sulla base di fonti storiche autorevoli e degli esiti più aggiornati della ricerca, queste guide, articolate per aree geografiche e itinerari, raccontano le antiche civiltà che hanno abitato il nostro territorio e vi hanno lasciato traccia nell'intero arco della loro esistenza. -
Homo premium. Come la tecnologia ci divide
Dopo i robot che sostituiscono i lavoratori manuali, ora l'intelligenza artificiale si diffonde nell'area di quelli intellettuali e dei servizi: analisti, medici, commercialisti, agenti di viaggio, giornalisti, avvocati. Verso una nuova stagione di diseguaglianze: sacche di povertà da disoccupazione o lavori precari sottopagati da un lato, una élite benestante che usa la tecnologia per vivere meglio e più a lungo dall'altro. Soggiogati dal fascino delle infinite possibilità offerte dall'universo digitale, non ci siamo resi conto di quanto iniqua, brutale e concentrata sia la nuova economia nata dalle innovazioni della Silicon Valley. I cervelli del web puntano sull'ultima tecnologia, la ""blockchain"""", per aprire una stagione democratica di Internet. Se non si interviene presto, però, rischiamo terremoti sociali e politici."" -
Manifesto accelerazionista
Il futuro ha bisogno di essere costruito. Il capitalismo neoliberista lo ha smantellato. L’accelerazionismo spinge verso un futuro più moderno. Tocca a noi dischiuderlo, sciogliendo i nostri orizzonti verso le possibilità universali del Fuori.rnrnUscito originariamente nel 2013, il Manifesto accelerazionista di Alex Williams e Nick Srnicek è tra gli scritti politici più discussi e controversi degli ultimi anni. A partire da una critica a quella ‘folk politics’ di sinistra arroccata su nostalgismi ormai inattuabili, gli autori provano a immaginare quali possano essere i caratteri di una sinistra moderna che recuperi lo slancio prometeico inscritto nel suo DNA. E che finalmente si trovi a suo agio in un mondo nuovo, complesso e tecnologico. -
Gli 80 di Camporammaglia
Vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2018 - Finalista al POP, Premio Opera Prima 2018 - Terzo classificato Premio letterariornEdoardo Kihlgren opera prima – città di MilanornCamporammaglia è un paese come ce ne sono tanti nell'entroterra abruzzese, fagocitato dagli Appennini a 800 metri d'altezza, a mezz'ora di macchina dal primo supermercato. Ci vivono, in una orgogliosa e disperata indifferenza rispetto al resto dell'universo, più o meno ottanta persone, tutte con gli stessi due o tre cognomi, tutte aggrappate a un'apatia che le protegge e le condanna. Ma l'idillio è solo apparente, l'inviolabilità delle leggi dei padri è inevitabile che crolli quando la Storia finalmente irrompe, anche a Camporammaglia. Il terremoto, nella primavera del 2009, arriva a sconvolgere quell'intricato garbuglio di relazioni che da sempre tiene uniti gli abitanti del posto. E così, com'è già avvenuto in passato di fronte a eventi più o meno epocali - poco importa che si trattasse del prolungamento della statale, della costruzione della piazza o della comparsa della prima televisione - Camporammaglia muta nella sua eterna fissità: continua ad arrendersi, e a resistere, come rimanendo sull'orlo di una capitolazione che però non avviene mai del tutto. ""Gli 80 di Camporammaglia"""" è un romanzo corale, un intrico di storie dense di coraggio e afflizione, un racconto che con impeto realista testimonia di un modo di stare al mondo che sembra già appartenere a un'epoca superata."" -
«Il femminismo è superato» (Falso!)
Dalle battaglie delle femministe 'storiche' alle ragazze della youtube generation il punto resta la difesa dei diritti delle donne. Perché vanno difesi ogni giorno e di nuovo conquistati. Non possono mai essere dati per scontati. Le donne lo sanno. Lo sapevano le ragazze di ieri, devono saperlo le ragazze di oggi. -
Semiotica e comunicazione politica
Come è cambiato il linguaggio politico degli ultimi trent'anni? L'irruzione sulla scena dei nuovi media, l'ossessione per lo storytelling, la crescente personalizzazione all'interno di partiti e movimenti hanno rivoluzionato il quadro. Il libro passa in rassegna le tendenze più rilevanti nel panorama comunicativo italiano e internazionale e dedica ampio spazio ad alcuni casi di studio, dalla narrazione americana sul terrorismo alle contraddizioni del marketing politico di casa nostra, dalla comunicazione dei movimenti di protesta internazionali al caso di Grillo e dei 5 Stelle. Uno strumento essenziale sia per chi fa politica tutti i giorni (leader, consiglieri di staff, consulenti, attivisti) sia per chi vuole decifrare meglio i segnali inviati da chi ci governa o aspira a governarci. -
Tommaso Campanella. Il filosofo immaginato, interpretato, falsato
Un libertino che ha giocato un ruolo fondamentale nell'evoluzione della cultura europea, un irriducibile ribelle per le sue idee politiche, filosofiche e religiose. Nella ricorrenza del 450° anniversario della nascita, Luca Addante ribalta le interpretazioni dominanti sul filosofo, raccontando Tommaso Campanella attraverso le sue rappresentazioni e smascherando l'incredibile stratificazione di miti e di usi politici e apologetici della sua figura, che ne hanno stravolto le originarie fattezze. -
Il mestiere del potere. Dal taccuino di un lobbista
Un lobbista di successo ci racconta cosa avviene in quella stanza, come funzionano i meccanismi del potere e perché oggi sono così deboli e fragili.rnrn«I lobbisti, lo si è detto, non sono il potere. Ma al potere sono vicini. Se c’è una camera dove il potere abita, il lobbista sicuramente abiterà la stanza antistante quella camera: l’anticamera del potere. Ma non siamo i maghi dell’emendamento notturno, né vogliamo essere i vassalli di un potere debole incapace di decidere.»rnrnrnDi potere e di lobby di questi tempi si parla e si scrive molto. Molti – in Italia e nel mondo – sono convinti che potere politico e lobby operino in modo poco trasparente, quasi mai controllabile, spesso ai confini della legalità. Per avere risposte, la cosa migliore è dare la parola a qualcuno che, dall’interno di questo mondo tanto chiacchierato quanto poco conosciuto, racconti il ruolo dei lobbisti e le motivazioni dei loro clienti – aziende tradizionali, imprese della new economy, distretti produttivi, grandi aggregazioni professionali, conosciute associazioni no profit. Così Alberto Cattaneo, socio fondatore di una delle più note società di lobbying in Italia, racconta dall’interno gli aspetti fondamentali, le modalità, i momenti quotidiani e gli snodi cruciali di questa attività. Emergono finalmente i contorni esatti, i chiaroscuri, i nodi ancora da sciogliere di una professione impegnativa e cruciale: i dossier affrontati, le battaglie vinte e perse, il misurarsi quotidiano con una classe dirigente scorta da un osservatorio privilegiato. Un libro che racconta come e dove molte decisioni cruciali maturano e vengono prese. In altre parole: un libro necessario per guardare all’interno del rapporto tra potere e democrazia. -
Manifesto per il reddito di base
Ma quale pane e lavoro? Vogliamo ozio e champagne (molotov)!rnrnIl reddito di base emancipa il diritto a una vita dignitosa dal ricatto della precarietà e migliora le nostre condizioni di vita. L’effetto complessivo è una boccata di libertà.rnrnIl reddito di base non è soltanto uno strumento di politica pubblica per contrastare la povertà. Deve essere inteso come un’opportunità: sociale, perché in grado di ridurre il peso della precarietà sulla vita dei lavoratori; etica, perché capace di proteggere dall’umiliazione della povertà; politica, perché può costituire un terreno comune per le molteplici pratiche di opposizione allo sfruttamento capitalistico. -
Manifesto per gli animali
Quando non è necessario, mangiare gli animali è una scelta. Ma non ce ne rendiamo conto. Viviamo dentro una cultura carnivora talmente diffusa che non la riconosciamo.rnrnLa maggior parte di noi non si è mai chiesta perché si cibi di certi animali e di altri no. Si può vivere una vita intera senza mai domandarsi perché la carne di un vitello ci sembri squisita e quella di un cane ci disgusti, o perché siamo affezionati al nostro gatto ma non proviamo niente per il maiale o il pollo che sono diventati la nostra cena. E la maggior parte di noi sa, in qualche modo, che in realtà non c’è poi tanta differenza tra il cane e il vitello, tra il gatto e il maiale. Ma allora cos’è che spalanca i nostri cuori verso gli uni e li chiude nei confronti degli altri? -
Vivere la democrazia
L’ultima riflessione di un grande intellettuale sul tumulto del nostro tempo.rnrnI diritti, quelli individuali e sociali, sono la misura della qualità di una società. È su questo principio che Stefano Rodotà ha costruito la sua vita di studioso, di politico e di intellettuale pubblico. Lo sviluppo della tecnica e i rischi di disumanizzazione della vita, la dignità umana, l’impatto delle nuove tecnologie sull’esistenza delle generazioni presenti e future, la questione dei beni comuni, il diritto al cibo, l’identità in Rete: su questo si riflette e si discute pagina dopo pagina in questo libro. Oltrepassando la prospettiva strettamente legata al diritto positivo, Rodotà riflette all’interno di visioni che hanno una natura culturale e morale. Non a caso al centro pone sempre la persona umana, la sua dignità, il valore della solidarietà. In questo nostro tempo di tumulto, come lo definisce l’autore, «i principi guida devono essere ricercati in una dimensione irriducibile all’economia, prendendo le mosse dal sistema complessivo, fondato sul riconoscimento primario contenuto nell’articolo 1 della Carta dei diritti: La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata». -
Il pregiudizio universale. Un catalogo d'autore di pregiudizi e luoghi comuni
"Pregiudizi, luoghi comuni, credenze: «sono tutte quelle cose che ognuno di noi crede di sapere sulla base non di una vera informazione, ma di una percezione più o meno passivamente condivisa. Come recita un facile aforisma, d'altronde, il pregiudizio peggiore è quello di chi crede di non avere pregiudizi»."""" (dall'Introduzione di Giuseppe Antonelli)" -
Otranto 1480. Il sultano, la strage, la conquista
Nel 1480 l'impero ottomano era in prepotente espansione verso l'Europa e il Mediterraneo. Sulla sua traiettoria, l'Italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le più splendide signorie rinascimentali. In questa storia c'è il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell'antichità, che intende riunificare l'impero romano. Ci sono gli interessi della Repubblica di Venezia. Lorenzo il Magnifico, appena scampato alla congiura dei Pazzi. Un ex gran visir caduto in disgrazia. Le mire di dominio sulla Penisola del re di Napoli. Un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della Cappella Sistina, briga per favorire i propri nipoti. Condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei Cavalieri di Rodi. Un grandioso mosaico che profetizza l'avvento del Male. Alla fine della guerra di Otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. Si cercherà di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei 'martiri della cristianità', contro ogni evidenza e testimonianza. Su tutto, l'indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni. -
Storia d'Italia in 15 film
E se fosse il cinema a raccontare la Grande Storia? Non sono forse Amarcord, Tutti a casa, Palombella rossa, Sandokan e molti altri film il diario delle nostre piccole storie svelate? Alberto Crespi, uno dei più importanti critici cinematografici, rilegge la storia d’Italia in quindici straordinari film.rnrnIn viaggio con Alberto Crespi attraverso i film che raccontano la storia italiana: incontriamo D’Annunzio, umilmente alle prese con le didascalie del kolossal muto Cabiria, ci ritroviamo in trincea con Jacovacci e Busacca, i soldati ‘imboscati’ di La grande guerra. Alcune tappe sono obbligate, come Il sorpasso, altre sorprendenti, come quando Crespi sceglie un western anni Sessanta come film più rappresentativo della Resistenza. Marco Scognamiglio, “Il Venerdì di Repubblica”rnrnI film raccontano sempre due epoche: quella in cui sono ambientati e quella in cui sono girati. A tenerle insieme è in queste pagine Alberto Crespi. Che cosa capiamo del fascismo guardando l’ironico Amarcord di Federico Fellini? Che cosa lega il ’68 a Sandokan di Sergio Sollima? Perché della caduta del Muro e dell’avvento del berlusconismo abbiamo un fedele e dissonante precipitato nel Caimano di Nanni Moretti? Federico Pontiggia, “il Fatto Quotidiano” -
La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco
"Innanzitutto questo libro parla di amore: il greco antico è stata la storia più lunga e bella della mia vita. Non importa che sappiate il greco oppure no. Se sì, vi svelerò particolarità di cui al liceo nessuno vi ha parlato, mentre vi tormentavano tra declinazioni e paradigmi. Se no, ma state cominciando a studiarlo, ancora meglio. La vostra curiosità sarà una pagina bianca da riempire. Per tutti, questa lingua nasconde modi di dire che vi faranno sentire a casa, permettendovi di esprimere parole o concetti ai quali pensate ogni giorno, ma che proprio non si possono dire in italiano. Ad esempio, i numeri delle parole erano tre, singolare, plurale e duale - due per gli occhi, due per gli amanti; esisteva un modo verbale per esprimere il desiderio, l'ottativo, e non esisteva il futuro. Insomma, il greco antico era un modo di vedere il mondo, un modo ancora e soprattutto oggi utile e geniale. Non sono previsti esami né compiti in classe: se alla fine della lettura sarò riuscita a coinvolgervi e a rispondere a domande che mai vi eravate posti, se finalmente avrete capito la ragione di tante ore di studio, avrò raggiunto il mio obiettivo.""""" -
Alpi ribelli. Storie di montagna, resistenza e utopia
Dalla leggendaria lotta di Guglielmo Tell, un filo sottile lega le terre alte alla tentazione della ribellione. In oltre settecento anni di storia, le 'Alpi libere' hanno avuto seguaci autorevoli e interpreti esemplari. Dagli artigiani eretici che si sacrificarono con Fra Dolcino ai piedi del Monte Rosa, ai partigiani che fermarono i nazifascisti sulle montagne di Cuneo e Belluno, fino ai movimenti contemporanei contro il treno ad alta velocità in Valle di Susa. Questo libro raccoglie le storie dei montanari e degli alpinisti che seppero disubbidire agli ordini, costruendo sulle montagne rifugi di resistenza, avamposti di autonomia e laboratori di innovazione sociale. Come una risorgiva carsica che emerge dalle profondità del tempo, la montagna si ricorda di essere diversa e fa sentire la sua voce fuori dal coro. Una vecchia idea, forse un'utopia, che non ha ceduto al consumismo delle pianure e rinasce di tanto in tanto in forme nuove e dirompenti. In mezzo al conformismo della maggioranza valligiana, si alza il grido di chi rivendica una diversità geografica e culturale, compiacendosi dell'antico vizio montanaro di sentirsi speciali e ospitare i diversi, i ribelli, i resistenti, gli eretici. -
Angoli di Roma. Guida inconsueta alla città antica
Tra i luoghi che scopriremo con Andrea Carandini: Le case del re dei sacrifici e di Tarquinio Prisco; Grandissime corti porticate; Banchine sul Tevere; Il maggiore tempio di Roma e dell'Impero; Saloni da pranzo della domus Aurea; Il Pantheon di Augusto ricostruito da Adriano; Giardini in forma di teatro e d'ippodromo; Suites di sale; Due tempia del divo Augusto, a due angoli del Palatino; Dove dormivano le vestali; Il luogo della Velia; La tomba di un fornaio; Dove la plebe riceveva il grano; La nave di Enea e il suo ricovero. -
La libertà viaggia in treno
Londra-Parigi, Venezia-Atene, Cagliari-Olbia, Porto-Lisbona, Bergen-Oslo, Nizza-Marsiglia... Attraverso il Brennero e sull'orlo dell'Oceano. Città, mondi e vite che si incontrano sul filo di una ferrovia. Federico Pace riunisce in ciascun capitolo viaggi in treno che si assomigliano, come possono assomigliarsi i fratelli e le sorelle di una stessa famiglia. Qualcosa li tiene insieme, qualcosa di essenziale, eppure sono diversissimi tra loro. Per le geometrie con cui procedono, per le persone che incontrano e quelle che ti fanno incontrare, per i luoghi in cui ti portano e per i pensieri che ti fanno venire in testa. Racconti per tirare il filo di tante storie e riscoprire il viaggio nella sua forma più sublime, antica e modernissima. Perché quando si parte in treno, si parte davvero. -
Femminismo per il 99%. Un manifesto
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti. -
Il ducato di Savoia. Amministrazione e corte di uno stato franco-italiano
L'amministrazione sabauda è all'origine di quella dell'Italia unita. Ma come nacque, nel tardo Medioevo, quell'apparato amministrativo? Il ducato di Savoia era una realtà multiforme e contraddittoria, composta da un versante francese e uno italiano, profondamente diversi per lingua e cultura: un vero laboratorio per quello sforzo di innovazione che caratterizza la storia europea del Quattro e Cinquecento.