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Colloquium romanum. Atti del 12° Colloquio internazionale di micenologia (Roma, 20-25 febbraio 2006)
I due volumi che qui si presentano raccolgono gli Atti del XII Colloquio Internazionale di Micenologia', che si è tenuto a Roma nel febbraio del 2006 e che ha visto come partecipanti tutti i più importanti studiosi della disciplina, italiani e stranieri, questi ultimi venuti a Roma da venti paesi diversi. Come i precedenti congressi internazionali, anche questo ha rappresentato l'occasione per fare il punto degli studi su vari aspetti della micenologia (in particolare, sull'interpretazione dei nuovi testi in lineare B di Tebe) e soprattutto per mettere a confronto e dibattere tesi ed idee apparentemente incompatibili. Una notevole quantità di dati nuovi, in campo archeologico e linguistico, ha prodotto conoscenze diverse e maggiormente approfondite sull'economia, la storia e l'amministrazione del mondo miceneo; di esse i 58 contributi presentati in questo congresso ci offrono un quadro complesso e in alcuni aspetti difforme rispetto al passato. -
Metrics and Rhythmics. History of Poetic Forms in Ancient Greece
Il volume presenta, tradotta in lingua inglese, e ad uso quindi di un pubblico più ampio, una delle opere italiane fondamentali per lo studio delle forme poetiche nella Grecia antica, scritta da due fra i più autorevoli studiosi della materia: Bruno Gentili e Liana Lomiento. Gli autori esaminano non soltanto gli aspetti teorici dell'estetica del ritmo e dei generi poetici, ma anche quelli pratici, concreti, in relazione a tutto il sistema culturale dell'antica Grecia, costruito come un'armonica unità di parola, ritmo, melodia e danza. Essi forniscono un esame storico e antropologico delle forme metrico-ritmiche della poesia greca antica, garantendone una sistematica contestualizzazione nella viva prassi culturale della performance e della riflessione teorica e tenendo costantemente conto dell'aspetto colometrico dei versi, così come sono stati trasmessi sia dalle fonti papiracee che dai manoscritti medievali. L'esposizione tecnica delle singole forme metriche, che include i metri propri del canto, è preceduta da un'ampia introduzione, nella quale si dà spazio anche agli aspetti spettacolari della danza e dell'accompagnamento strumentale, che costituirono il supporto di ogni esecuzione. L'opera è completata da una ricca bibliografia e da una dettagliata sezione di indici. -
Metrics and Rhythmics. History of Poetic Forms in Ancient Greece
Il volume presenta, tradotta in lingua inglese, e ad uso quindi di un pubblico più ampio, una delle opere italiane fondamentali per lo studio delle forme poetiche nella Grecia antica, scritta da due fra i più autorevoli studiosi della materia: Bruno Gentili e Liana Lomiento. Gli autori esaminano non soltanto gli aspetti teorici dell'estetica del ritmo e dei generi poetici, ma anche quelli pratici, concreti, in relazione a tutto il sistema culturale dell'antica Grecia, costruito come un'armonica unità di parola, ritmo, melodia e danza. Essi forniscono un esame storico e antropologico delle forme metrico-ritmiche della poesia greca antica, garantendone una sistematica contestualizzazione nella viva prassi culturale della performance e della riflessione teorica e tenendo costantemente conto dell'aspetto colometrico dei versi, così come sono stati trasmessi sia dalle fonti papiracee che dai manoscritti medievali. L'esposizione tecnica delle singole forme metriche, che include i metri propri del canto, è preceduta da un'ampia introduzione, nella quale si dà spazio anche agli aspetti spettacolari della danza e dell'accompagnamento strumentale, che costituirono il supporto di ogni esecuzione. L'opera è completata da una ricca bibliografia e da una dettagliata sezione di indici. -
Eurialo De Michelis (1904-1990)
l volume di Atti raccoglie gli interventi della Giornata di Studi Eurialo De Michelis (1904-1990), tenutasi a Padova il 29 ottobre 2004, in occasione del centenario della nascita dello scrittore. Il volume rappresenta una tappa significativa nell'ambito delle ricerche avviate, già dal 1998, dall'Archivio degli Scrittori Veneti del Novecento. Sesto numero della collana ""Biblioteca di Studi Novecenteschi"""", questa raccolta fa seguito a opere della stessa serie, analoghe per circostanze di ideazione; dedicate a Giuseppe Berto, Cesare Ruffato, Paolo Barbaro, Sergio Maldini, autori tutti, come Eurialo De Michelis, presenti con loro fondi documentati presso l'Archivio padovano che ne ha promosso, con la collaborazione del Dipartimento di Italianistica e con il supporto della Regione Veneto, la rilettura mediante convegni e giornate di studio. L'approfondimento delle ragioni artistiche di ognuno di questi scrittori è naturalmente tra le prime intenzioni dell'Archivio ed è tuttavia da considerarsi funzionale al progetto di ricerca complessivo entro il quale le singole iniziative vanno inquadrate e lette. La prospettiva preferita, infatti, non risiede tanto nell'analisi individualizzata di figure e momenti della storia letteraria veneta, quanto, con sguardo più ampio, nell'interpretazione di tale realtà artistica entro il rapporto intrattenuto sempre (e inevitabilmente) con la produzione letteraria nazionale e anche europea."" -
Luigi Pianciani e la democrazia moderna
Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi nel novembre 2005 a Spoleto su ""Luigi Pianciani e la democrazia moderna"""". Si tratta di nove contributi presentati da altrettanti studiosi, i quali hanno affrontato un ampio spettro di argomenti legati al pensiero e all'attività politica del colonnello e deputato spoletino, che fu amico di Garibaldi e di Mazzini, sindaco di Roma, vice presidente della Camera dei deputati e presidente della provincia dell'Umbria per molti anni. Dall'insieme di questi studi emerge ancora una volta il grande rilievo politico di un personaggio legato alla sua terra d'origine, ma aperto alle più ampie esperienze nazionali e internazionali. Una figura storica complessa, caratterizzata anche da forti contrasti interiori che lo spingevano ad adoperarsi affinché l'Italia fosse una, unita e possibilmente repubblicana, anche se aveva accettato di agire per l'unità d'Italia sotto la monarchia costituzionale dei Savoia. Personaggio dalla problematica evoluzione politica, prima moderato poi permeato dall'ideologia repubblicana, scosso anche da propositi rivoluzionari, Pianciani appare nel contempo uomo di cultura, politico attento e attivo, amministratore lungimirante e oculato."" -
Per la storia della pubblica incolumità. I piani di risanamento a Palermo (1861-1900)
Il volume ricostruisce il progetto dell'amministrazione comunale di Palermo per il risanamento della città. Un progetto concepito fin dal momento dell'annessione nel 1860 e abbandonato alla fine del secolo. Attraverso le carte del Consiglio comunale, di quelle dell'Archivio Centrale dello Stato, rimaste fino ad oggi inedite, e le numerose relazioni dell'amministrazione centrale e locale, vengono seguiti i tentativi di ridisegnare la città secondo nuovi principi di igiene e di pubblica incolumità. Ma la storia del piano di risanamento di Palermo non è la storia di un fallimento; il lavoro segue, infatti, la vicenda soffermandosi sugli spunti innovativi, sulle scelte coraggiose, sul fermento culturale, sulla vivacità dei dibattiti intorno al problema della pubblica incolumità, quale obiettivo imprescindibile per il progresso economico e sociale e per il consolidamento degli ideali di libertà e di giustizia. A Palermo si sviluppò una profonda sensibilità verso le condizioni igieniche, la salute e la tutela dei cittadini, con numerose e felici intuizioni, precorritrici dei tempi, tanto da poter dire che intorno al piano di risanamento, già nella seconda metà dell'Ottocento, metteva radici quella che solo recentemente abbiamo cominciato a definire ""cultura della protezione civile""""."" -
La piccola plastica fittile antropomorfa dell'Italia antica dal Bronzo finale all'orientalizzante. Con DVD
Lo studio che qui si presenta trae origine e motivazione dalla constatata assenza di un corpus recente, dunque aggiornato, relativo all'argomento in oggetto: l'unica monografia a cui far riferimento, fin ora, era quella infatti pubblicata da A. Hanfmann nel 1936, pioneristica, ancora utile, ma indubbiamente molto invecchiata. La raccolta sistematica di Andrea Babbi, dedicata alla piccola plastica fittile antropomorfa del'Italia peninsulare dal Bronzo finale all'Orientalizzante, è essenzialmente costituita da centoventicinque 'schede' molto dettagliate, che tengono conto di reperti anche di recente o recentissima acquisizione e che registrano con non minor premura le informazioni pertinenti ai contesti di provenienza, di natura sia funeraria, sia abitativa, sia santuariale. Le schede, per la gran parte frutto di un esame autoptico dei materiali, sono accompagnate da un'eccellente documentazione grafica e fotografica, opera anch'essa per lo più dell'autore; molte le novità di lettura proposte, ampio e ricco il repertorio dei confronti iconografici e iconologici, completa ed accurata la bibliografia. -
I dintorni dell'infinito. Giordano Bruno e l'astronomia del Cinquecento
Le ricerche contenute in questo volume studiano il rapporto tra la filosofìa di Giordano Bruno e la scienza astronomica del Cinquecento. Il tema non è nuovo, le varianti che Dario Tessicini propone nel suo studio risiedono specificamente negli ambiti di indagine che sono stati affrontati e si fondano su testi e contenuti diversi da quelli solitamente associati con la filosofia di Bruno: l'autore studia l'argomento rimanendo il più possibile all'interno dei confini tematici, temporali e, quando opportuno, anche geografici del dibattito astronomico e cosmologico del quale Bruno fu partecipe sul finire del Cinquecento. In questo senso, i 'dintorni' nel titolo si riferiscono in primo luogo a una dimensione della ricerca ristretta agli ambienti più vicini al filosofo durante la concezione del suo pensiero. -
L' abitato della prima fase di Capua. Prime testimonianze
Il lavoro di Nunzio Allegro e Emanuela Santaniello delinea un quadro dell'assetto abitativo di Capua nella sua fase più antica utilizzando tutti i dati disponibili noti, integrati dai risultati della approfondita analisi condotta sulle evidenze dello scavo della 'Portineria dell'Italtel' effettuato nel 1981 e ripreso negli anni 1984-1985. Della scoperta dei resti di un fondo di capanna individuata con quell'intervento era stata data una breve notizia nel 1995, nella Guida pubblicata in occasione dell'apertura del Museo dell'Antica Capua, ma lo scavo rimaneva sostanzialmente inedito, anche se citato in più occasioni per la definizione delle modalità di occupazione del territorio campano. Il lavoro della Santaniello ne descrive le caratteristiche stratigrafiche e le fasi cronologiche, che terminano con la calcara di età tardo-repubblicana/proto imperiale che segna la fine dell'uso in età antica di quell'area. Utilizzando la bibliografia esistente delinea un quadro completo della situazione anche per ciò che riguarda la progressiva occupazione dell'abitato. Un dettagliato studio del materiale ceramico e l'analisi, eseguita da Elena Bedini, dei resti faunistici, contribuiscono ad arricchire di dettagli non secondari la definizione dei modi e del tenore di vita dell'abitato della prima fase. -
Osmosi letterarie. Ricerche comparate
Scrittori variamente di confine, come Niccolò Tommaseo, Umberto Saba, Gabriele d'Annunzio, ma anche scrittori d'altro genere, come Torquato Tasso, Giordano Bruno, Giacomo Leopardi, Giosue Carducci, sono i principali riferimenti per queste indagini di letteratura comparata di Zeljko Djuric, italianista dell'Università di Belgrado, da molti anni rilevante personaggio di collegamento fra la cultura accademica serba e quella italiana, collaboratore di riviste scientifiche anche italiane e organizzatore di manifestazioni letterarie. Le ricerche qui riunite rappresentano una significativa sintesi del suo pluridecennale impegno di comparatista: si va dai paragoni interni all'italianistica, come nel caso del d'Annunzio lettore di Tommaseo o del rapporto Saba-d'Annunzio, a specifici e molto diversi esempi di influenza della letteratura o della cultura italiana su quella serba, per lo più limitati all'ambito moderno e contemporaneo, ma con incursioni nei secoli andati, alla riscoperta di Giordano Bruno e della poesia religiosa medievale. Al di là di tali particolarità, il merito maggiore di questi saggi sta nella comparazione fra testi di scrittori dei due versanti, con riscontri precisi, come avviene, ad esempio, per il rapporto tra Leopardi e Andric o per gli usi singolari della figura e della poesia di Torquato Tasso nella prosa modernistica di Milos Crnjanski. -
Lettori. Forme della ricezione ed esperienze di lettura nella narrativa italiana da Foscolo al nuovo millennio
Un fenomeno recente della storia culturale e degli studi letterari vede una crescente attenzione per le modalità della lettura e per il ruolo dei destinatari nelle dinamiche della comunicazione letteraria. Si tratta di una galassia molto ampia e articolata, in parte anche storiograficamente analizzata, che ha trovato nella speculazione semiotica e postsemiotica, nella decostruzione americana e nelle tecnologie informatiche applicate agli studi umanistici alcuni momenti essenziali di riflessione teorica. Si è andata in tal modo formando una costellazione di pubblicazioni dedicate a diversi aspetti di questa esperienza e naturalmente elaborate con taglio ed obiettivi differenti. II concetto di lettura ha avuto uno sviluppo teorico molto ampio. Il volume che qui si presenta si occupa della lettura di opere letterarie come tema presente nella tradizione narrativa italiana tra Ottocento e nuovo millennio, focalizzandosi su motivazioni, luoghi ed esiti dell'attività di fruizione; l'attenzione è stata rivolta soprattutto ai romanzi, con qualche eccezione per alcuni racconti particolarmente significativi, cercando di non soffocare i testi con la produzione speculativa, in modo da lasciar loro uno spazio autonomo di significazione, senza ridurli a pezze d'appoggio di singole (seppur profonde) teorie. -
Studi ellenistici. Vol. 20
Il XX volume degli ""Studi ellenistici"""" contiene 19 saggi in italiano, francese e inglese, a firma di autorevoli studiosi internazionali dell'Ellenismo e di giovani studiosi formatisi all'Università di Pisa nella ricerca storica, archeologica ed epigrafica in campo ellenistico e orientalistico. Le principali tematiche affrontate riguardano: l'idea del classico ed il suo sviluppo all'interno della cultura occidentale; il controllo sulla attività legislativa nelle città greche; i rapporti doganali tra Atene e la Tessaglia relativamente all'acquisto di grano tessalico da parte di Atene; il mondo achemenide ed ellenistico in M. Rostovtzeff; Alessandro Magno ed alcuni aspetti del suo impero nella storia degli studi; il culto del sovrano in Macedonia; la geografia storica della Siria ellenistica; i documenti sugli affitti di Mylasa; i documenti babilonesi di età ellenistica; lo studio di un nuovo papiro documentario; Polibio, il mondo ellenistico e Roma; il I e il II libro dei Maccabei; il regno di Battriana; le province di Asia e Bitinia in età romana."" -
La pace nel Petrarca civile e altre ricerche di letteratura italiana
Attraverso un percorso che si snoda lungo un vasto orizzonte temporale, dal Trecento al Novecento, questo libro di Alessio Bologna affronta tappe fondamentali della nostra letteratura, dalla lirica e la novellistica delle origini sino al romanzo contemporaneo, passando dalla raccolta umanistico-volgare del primo Rinascimento, nell'intento di contribuire a tracciarne il lungo e complesso cammino, così ricco di spunti per sempre nuovi approfondimenti. La matrice comune e unificante il volume consiste in una forte connotazione etico-religiosa. Composto di sette ricerche, disposte secondo l'ordine cronologico dei testi esaminati, l'opera riguarda vari motivi letterari. -
I principi fondamentali della tipografia
Stanley Morison, studioso e storico della tipografia e dell'editoria, in pratica è stato l'ideatore di tutti i caratteri maggiormente in uso a partire dalla prima metà del XX secolo, avendo promosso per la Monotype Corporation di Londra la rinascita dei caratteri della tipografia umanistica, transizionale e barocca (Bembo, Garamond, Plantin, Van Dijck, Ehrhardt, Fournier, Baskerville, Bell, Caslon, Bodoni, Walbaum, ecc.). Ha progettato, nel 1932, per il quotidiano ""The Times"""" di Londra, di cui era il consulente tipografico, il carattere più diffuso nella stampa e nelle utilizzazioni informatiche: il Times New Roman. È uno dei padri della così detta 'tipografia classica'."" -
Tra dogmatismo e scetticismo. Fonti e genesi della filosofia di F. H. Jacobi
Sebbene recentemente si sia assistito a una vera e propria rinascita degli studi su E H. Jacobi, rimangono a tutt'oggi dei coni d'ombra e delle zone quasi del tutto inesplorate della sua speculazione. Il presente lavoro viene incontro all'esigenza di colmare alcune di queste lacune, proponendosi una ricostruzione sistematica, a tutt'oggi assente, delle fonti e della genesi del suo pensiero, partendo dal racconto sugli anni della sua formazione introdotto nel David Hume. L'idea di fondo consiste nell'individuare lo sfondo culturale in cui si forma e rispetto al quale si realizza il nucleo della riflessione filosofica di Jacobi. Sfondo che si configura nell'esigenza di delimitare l'applicazione del metodo dimostrativo-razionale alle scienze metafisiche e nella ricerca di un diverso genere di certezza rispetto a quella razionalisticamente fondata. Il volume è strutturato in due parti, che seguono due tempi diversi: da una parte ha un andamento cronologico nella ricostruzione degli anni giovanili e, dall'altra, ha un andamento che ripresenta il movimento all'indietro effettuato da Jacobi stesso, per cui gli anni giovanili vengono riletti a partire da quelli successivi, restituendo così all'excursus il suo contesto e conseguentemente il suo significato. -
Oltre l'e-learning? «Università aperta» e nuovi modelli di formazione
Quali sono i punti qualificanti dell'evoluzione in atto nei sistemi universitari europei? Quale ruolo, in questo quadro, possono avere le nuove tecnologie? Quali opportunità offre il ricorso all'e-learning per la qualità dell'istruzione superiore? Il volume che qui si presenta mette in luce alcuni dei momenti più significativi dell'intrecciarsi di questi temi nell'ultimo decennio, analizzando da un lato le relative politiche e, dall'altro, l'evolversi del concetto di e-learning, in una prospettiva che ne vede una possibile convergenza in un modello formativo aperto. Il lavoro si pone al punto di intersezione fra alcune delle tematiche cruciali della riflessione contemporanea sulle prospettive della formazione: da un lato la trasformazione dell'Università, con particolare riferimento al contesto europeo nel quale, con il cosiddetto ""processo di Bologna"""", ci si muove verso la costruzione di uno spazio europeo dell'istruzione superiore; dall'altro, l'esigenza, sentita anche in relazione al crearsi di questo nuovo spazio, di misurarsi con nuove tendenze emergenti nel contesto internazionale, fra le quali cruciale è l'impatto delle nuove tecnologie sulla riorganizzazione dei sistemi post-secondari."" -
Storia di «Studi novecenteschi» (1972-2007). Indici, catalogo, tabelle statistiche
Il volume ripercorre la storia della rivista ""Studi Novecenteschi"""", nata nel 1972 su iniziativa di Armando Balduino e Cesare De Michelis. Nel 1975 entravano a far parte della direzione Gilberto Lonardi e Anco Marzio Mutterle, studiosi attivi tutti nelle Università di Padova, Venezia e Verona, uniti dall'idea di far interagire, sul terreno comune riconosciuto nel progetto della rivista, le tre sedi universitarie diventate nel frattempo autonome. Fin dal principio, il carattere multidisciplinare della rivista sarà un segno di consapevolezza della necessità di considerare la letteratura novecentesca in rapporto con le altre arti, la politica e la scienza. Altro aspetto rivelatore dello spirito innovativo di """"Studi Novecenteschi"""" è quello di voler dedicare ancora maggior spazio e riflessione ad autori talvolta trascurati dalla critica. Il presente lavoro, oltre ad una breve illustrazione della storia editoriale di """"Studi Novecenteschi"""", è suddiviso in tre sezioni: Indici di """"Studi Novecenteschi"""" (1972-2007), Catalogo di """"Studi Novecenteschi"""" (1972-1999) e, in chiusura, Tabelle statistiche."" -
Le risorse degli archivi pubblici per conoscere Biagio Marin. Atti del Convegno (15 marzo 2006)
Il volume, pubblicato con un significativo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, contiene gli Atti di un convegno che ha avuto luogo nell'anno 2006: si tratta di un significativo impegno di ricerca che arricchisce la conoscenza di Biagio Marin e gli studi finora condotti sui suoi scritti, rilanciandoli in ambito nazionale. L'intero Archivio, che la Fondazione ha acquisito all'asta e restituito alla memoria collettiva, comprende un migliaio di documenti relativi ad un periodo poco conosciuto del suo itinerario. Il Centro Studi Biagio Marin si è impegnato prima nella catalogazione del materiale documentario acquisito, poi nella cura editoriale della sua pubblicazione. La presenza, in questa sede, di pagine inedite e rare dello scrittore permette di valorizzare dei documenti che in questo modo sono offerti agli studiosi come strumenti atti a focalizzare aspetti e problemi di un'epoca passata, suggerendo nuovi itinerari di studio, con l'auspicio che la memoria dell'esperienza e gli scritti del poeta possano essere sostanza della coscienza civile per le nuove generazioni. -
Erich Auerbach
Con questo fascicolo monografico ""Moderna"""" redige un bilancio degli studi auerbachiani degli ultimi dodici anni, a partire cioè dal 1996, quarantennale della pubblicazione di Mimesis (1946), fino al successivo cinquantenario, che ha originato, in rapida sequenza, una serie di convegni, incontri e pubblicazioni di atti (dal Colloquio della Scuola Normale di Pisa del marzo 2007, a quello di Bressanone-Innsbruck del luglio 2007, a quello di Parigi dell'ottobre 2007 e infine al Convegno tenutosi a Urbana, Illinois, nell'aprile 2008, di cui questo fascicolo pubblica gli interventi di Ascoli, Doran, Meneghetti, Rota, Segre e Stoppino). Il bilancio critico, curato da Elena Fabietti, definisce con precisione i limina temporali entro cui il volume è contenuto, a cavallo del terzo millennio. Il soggetto di quest'opera è dunque l'eredità, la legacy di Auerbach, la sua perdurante rilevanza come studioso della tradizione occidentale e della mimesis, la rappresentazione della realtà, vista come percorso della civiltà occidentale verso la democratizzazione, nell'evolversi del realismo fino alle propaggini estreme del postmoderno, o della terza modernità."" -
Thesaurus linguae etruscae. Vol. 1: Indice lessicale.
Il coraggioso impegno di Massimo Pallottino di coagulare un gruppo di studiosi con i quali concertare le strategie adeguate per superare gli ostacoli psicologici e pratici, che ancora negli anni settanta del secolo scorso avevano impedito la creazione di un repertorio esaustivo dei lemmi etruschi a noi noti, e di avvalersi in questo di validi collaboratori, portò nel 1978 alla pubblicazione della prima edizione del Thesaurus Linguae Etruscae volume I (Indice lessicale). Un'opera che, pur sotto 'gli auspici dell'Istituto di Studi Etruschi ed Italici e dell'Istituto di Etruscologia e Antichità Italiche dell'Università di Roma' come detto nel frontespizio del 1978, fin dagli anni sessanta ebbe finanziamenti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, donde la menzione di quest'ultimo come ente editore. I trenta anni da allora trascorsi non sono passati senza conseguenze: il volume è ormai superato a causa dell'avanzare degli studi, e l'esistenza di già tre supplementi, che hanno raccolto i materiali di nuova edizione, ha reso difficoltosa una rapida consultazione. Di qui la sentita necessità, vista negli anni la provata utilità di questo strumento di ricerca, di procedere ad una nuova e integrale versione dell'indice lessicale.