Sfoglia il Catalogo ibs014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2521-2540 di 10000 Articoli:
-
Progetto minore. Alla ricerca della minorità nel progetto urbanistico ed architettonico
Progetto Minore riflette intorno alle pratiche ed al pensiero progettuale, richiamando riferimenti e tradizioni che vanno dalla filosofia agli studi culturali, dall'antropologia alla tradizione decoloniale, ponendo al centro l'importanza della ""minorità"""" come possibile statuto del progetto. Il minore non è una minoranza, una riduzione, ma una differenza di statuto e pertanto una intensità. Non è una banale chiamata alle armi, una richiesta di azione e di uno sporcarsi le mani in una nuova funzionale operatività. Al contrario è una proposta destituente. Un nuovo pensiero per pensare il progetto ed il suo farsi nelle crisi, che si sostanzia come inversione del proprio significato, operatrice di critica e di resistenza rispetto ad un orizzonte totalitario, maggiore, dominante: una piccola linea di fuga."" -
Letteratura esecutiva. Cultura urbana e progetto
La letteratura esecutiva allude a tutti quei libri di architetti, urbanisti, scrittori, poeti che riguardano la cultura urbana e il progetto. Esecutiva non ha nulla a che fare con i manuali dell'architetto, con le pubblicazioni che si soffermano sulla scala del dettaglio o del particolare costruttivo. Esecutiva è, invece, una modalità del pensiero transdisciplinare all'interno della quale confluiscono e si diluiscono una pluralità di saperi. Il terreno comune sul quale questo avviene è rappresentato da alcuni concetti chiave che possono aiutare a ragionare per scenari, a ipotizzare strategie, a costruire visioni al futuro della città e del territorio. Esecutiva come contributo a una possibile cartografia dell'immaginazione. Il sintagma letteratura esecutiva riguarda tutti quei libri che, dopo la prima lettura, esercitano una forza attrattiva tale da doverli rileggere più volte fino al punto in cui si disfano per il continuo uso, per le sottolineature, per le note a margine, per i segni a matita, per le telegrafiche riflessioni scritte accanto a un passaggio chiave, per i simboli usati come promemoria; per gli appunti e per tutte le altre forme di appropriazione personale che rendono la lettura una forma di conversazione. È il libro come esperienza vissuta in prima persona. -
Giancarlo De Carlo nel centenario. Sguardi di nuova generazione
Il 12 dicembre del 1919 nasceva a Genova Giancarlo De Carlo. Un secolo dopo la sua opera è stata oggetto di intense occasioni di rilettura, cui hanno partecipato numerosi giovani ricercatori: tra questi, gli allievi del Dottorato in Architettura dell'Università di Napoli Federico II, che per la prima volta si sono misurati su un tema unico. Questo volume è il frutto dei loro contributi individuali, scaturiti da un confronto costante, che ha consentito di portare avanti con pluralità di sguardi un lavoro collettivo che celebra il noto architetto e intellettuale anticonformista, simbolo di un approccio aperto e libero, fondato su una pratica di conoscenza sempre sorretta da un grande rigore valutativo e da una profonda etica della libertà. -
Teatro e scena urbana. Ricerche e sperimentazioni spaziali dell'Avanguardia russa
La rivoluzione spaziale introdotta dalle sperimentazioni teatrali delle Avanguardie russe, sviluppatasi tra Mosca e San Pietroburgo negli anni Venti, si collega a quella dello spazio architettonico e urbano. Attraverso un patrimonio di tecniche espressive e principi di figurazione che spaziano dal cubofuturismo, al suprematismo, al costruttivismo, si rinnovano le discipline della composizione architettonica e urbana ereditate dall'accademia. In questo libro sono lette, scomposte e ricomposte tre opere scelte: due scenografie e un'architettura dell'Avanguardia russa. La rivoluzione nella sintassi dello spazio teatrale è affrontata con la decostruzione delle scenografie per La Vittoria sul Sole di Malevi (San Pietroburgo, 1913) e per Le Cocu Magnifique di Popova (Mosca, 1922). Il Palazzo del Lavoro, disegnato dai Vesnin (1922-23), è l'oggetto di studio sulla sintassi dello spazio architettonico e urbano. Il trattato Elementi della composizione architettonico-spaziale (1934), a cura di Krinskij, Lamcov e Turkus, all'interno del Kontcentr Volume e Spazio (Vchutemas) presentato in appendice, completa il quadro conoscitivo delle idee nate in questa stagione eccezionale, ricca di dibattiti e sperimentazioni. -
L' invenzione di un linguaggio. Franco Purini e il tema dell'origine 1964-1976. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie i disegni esposti in occasione della mostra ""L'invenzione di un linguaggio. Franco Purini e il tema dell'origine, 1964-1976"""" tenutasi all'Università Iuav di Venezia nel 2019. """"L'invenzione di un linguaggio"""" è il racconto di un percorso di architettura nel suo farsi e soprattutto una lezione sull'architettura. Franco Purini ci conduce attraverso disegni e parole nel suo viaggio dentro l'architettura, alla ricerca delle origini del linguaggio. Un percorso fatto di studi ed esercizi, delle lezioni dei maestri, delle immagini che affiorano dalla memoria e si ripresentano rinnovate con forza dal tempo e da esperienze collocate in luoghi altri, come quelli dell'infanzia e della giovinezza. I disegni sono il fil rouge che svela il processo di costruzione della scrittura architettonica di Purini. In essi affiorano, in modo via via più esplicito e consapevole, le idee e i temi sui quali lavorerà incessantemente negli anni a seguire, fino ad oggi. Carichi di tensione espressiva ed emotiva, veri e propri manifesti teorici, questi disegni ci riportano al clima culturale nel quale il giovane Franco Purini insieme a Laura Thermes intraprende, a partire dagli anni Sessanta, una ricerca mirata a definire una strategia linguistica, supportata dalla convinzione che questo processo fondato sulla ragione, nella sua unicità e singolarità, sia descrivibile e trasmissibile."" -
Sabbioneta. Progetto di una città
Sabbioneta, iscritta insieme a Mantova nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 2008, rappresenta un esempio emblematico dell'urbanistica del Cinquecento. La sua struttura urbana rimanda all'impianto ortogonale del castrum di fondazione romana e alla riflessione sulla tema della città ideale che si sviluppa nel corso del Rinascimento e attraversa i grandi trattati di architettura. Ma Sabbioneta è anche un luogo reale in cui il territorio, i tracciati antichi, le preesistenti costruzioni medievali hanno un peso e determinano eccezioni che condizionano l'impianto, lo rendono meno astratto e più complesso. Altre figure si sovrappongono alle precedenti come quella dell'analogia, stabilita da Leon Battista Alberti, tra la casa e la città e quella del labirinto. Il carattere della città diviene dunque difficile da interpretare, enigmatico. Questo libro guarda a Sabbioneta come a un'opera d'architettura in parte compiuta in parte ancora aperta al progetto, il progetto di una città. Gli elementi che definiscono la struttura urbana, i dispositivi architettonici che la compongono diventano l'oggetto del libro ma insieme esso propone una riflessione sul destino urbano della città. Come molti centri antichi anche Sabbioneta è oggi un territorio fragile, una città in rapido spopolamento fino a rischiare di sopravvivere come fatto materiale ma di scomparire come organismo vivente. Questi temi riguardano il progetto e rappresentano un'occasione importante per ripensare il rapporto tra architettura, città, storia e tradizioni disciplinari. A Sabbioneta ogni intervento entra in tensione con l'intero organismo urbano, con il tutto che è la città. -
Il futuro nella storia
"Il futuro nella storia"""" è l'esito di un lungo viaggio dedicato all'architettura contemporanea, svolto nell'ultimo decennio dal Mediterraneo alla Cina, passando per il continente americano. Con uno stile narrativo privo di tecnicismi, l'esercizio critico affronta le relazioni tra il progetto, la memoria e l'ambiente costruito nelle più recenti architetture di Renzo Piano Building Workshop, Monestiroli architetti, Marco Visconti, Paolo Zermani, King & Roselli, Renato Rizzi, Elisa Valero Ramos, Rafael Moneo, João Luis Carrilho da Graça, Tabuenca & Leache, Gilles Perraudin, Vurpas Architectes, SANAA, Philippe Prost, Pierre-Louis Faloci, LIN Architects, Sauerbruch-Hutton, Dominique Perrault, Grafton Architects, Metro Arquitetos, Zaha Hadid Architects, David Chipperfield, Atelier Liu Yuyang." -
La forma nuda di Francesco
Le forme essenziali delle architetture di Francesco di Giorgio Martini sono il risultato di un approccio trasversale, articolato e coerente che percorre tutta la sua opera. Una visione peculiare che avvia un nuovo percorso progettuale, costituisce la radice della sua architettura civile e militare, diviene strumentale allo studio delle relazioni tra forma del luogo e forma dell'edificio, al governo della coerenza spaziale e dell'efficacia espressiva del manufatto e alla costruzione di un originale dialogo con l'antico. Una forma nuda che rappresenta la principale lezione dell'architettura di Francesco e il cuore teoretico di questo saggio. -
Alessandro Bucci Architetti. Progettare e costruire
Nell'architettura di Alessandro Bucci Architetti l'attività di ricerca e la cura del dettaglio sono le costanti che accomunano i progetti realizzati. La costruzione del paesaggio, tra spazi domestici e orizzonti urbani, è frutto di un percorso lavorativo che abbraccia oltre un trentennio di attività professionale e accademica. Progetti eterogenei per scala e per funzione sottendono una logica del costruire in cui il superfluo e l'eclettico sono banditi. L'approccio ""artigianale"""" e la trasversalità del processo ideativo conferiscono ai suoi lavori una qualità che si eleva oltre il contesto locale nel quale sono ubicati la maggior parte degli edifici realizzati."" -
Donne in carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca svolta sui luoghi di detenzione per le donne e sviluppata all'interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Il carcere merita qualità architettonica e l'adeguatezza degli spazi incide sul comportamento e la vita degli utenti, in particolare sulle persone detenute. Il carcere per le donne - minoranza trascurata - assume nuove connotazioni nella valorizzazione delle specificità di genere. Nella prima parte del volume sono raccolti gli esiti delle ricerche storiche, teoriche e riflessioni sul tema della detenzione femminile, con l'obiettivo di ricostruire il profilo delle donne detenute, i ritmi di vita ristretti e identificare le caratteristiche e la percezione degli spazi, anche attraverso il diretto coinvolgimento delle donne stesse. La seconda parte è dedicata alle sperimentazioni progettuali che si sono sviluppate, ed in parte realizzate, per Rebibbia: l'allestimento della nuova sezione detentiva Orchidea e la realizzazione di uno spazio per l'affettività, il modulo M.A.MA. Emergono strategie per un progetto di recupero delle strutture esistenti attraverso metodologie che prevedono il coinvolgimento diretto delle persone che in carcere vivono e lavorano. Il volume vuole contribuire al dibattito sull'architettura penitenziaria sottolineando l'importanza del progetto degli spazi ristretti per la riabilitazione e risocializzazione cui è chiamato il carcere nella sua principale finalità. Per riabilitare le persone bisogna anche riabilitare gli spazi, e quest'ultima non è mai un'operazione neutra. -
Appunti in attesa di discorsi compiuti. Tra disegni e scritture
Una raccolta di disegni. Alcune riflessioni intorno e su di essi e sul disegnare, sulla pagina, su come interpretiamo (i fatti). E sul viaggio che il disegno-pensiero compie tra mano e cervello. E su quello che sta accadendo fuori, su come stiamo cambiando, sulla dissoluzione della vita e delle relazioni così come le abbiamo conosciute fino a un attimo fa. Un progetto editoriale covato da molto tempo, inseguito lungo una vita fatta di progetti di comunicazione e, dunque, di socialità e interazioni; ma fatta anche da (molte) ritirate strategiche nel rifugio della condizione solitaria, pensierosa ma attiva del disegno. Progetto editoriale che la pandemia e i vari lockdown hanno fatto, con stupore, uscire fuori. -
Città di suono. Per un incontro tra architettura e paesaggio sonoro
Un uomo, una sera, vede una persona nei pressi dell'unico lampione della zona. «Cosa state cercando?» chiede. «Ho perso le chiavi». «Le sono cadute qui?». «No, ma questo è l'unico posto dove le posso cercare. Perché solo qui, nel caso, le potrei vedere». L'obiettivo del libro è quello di ""accendere una luce"""". Per illuminare un terreno che forse da troppo tempo si trova in ombra, e che separa l'affascinante ambito degli studi sul paesaggio sonoro da quello del progetto dell'architettura. Un """"lampione"""" che possa permettere in primis all'architettura di dotarsi di nuovi strumenti per avviare delle forme di progettazione multisensoriale dei luoghi. E al contempo agli studi sul paesaggio sonoro di radicarsi a un solido sfondo, per favorire un effettivo cambiamento dei contesti reali. La contingenza storica per proporre tale riflessione è quanto mai matura, vista la prossima imminente trasformazione del paesaggio sonoro urbano, dovuta all'introduzione delle auto elettriche, al diffondersi di nuove tecnologie sostenibili e silenziose, e al contempo di strumenti di riproduzione sempre più rumorosi e portatili. E vista l'ormai inarrestabile evoluzione del percorso del progetto di architettura, che sta determinando un ampliamento delle responsabilità, delle figure e degli ambiti disciplinari coinvolti. Prendere posizione nel mondo significa mettersi in luce, esprimere dei punti di vista, introdurre delle visioni. Dentro a questo pregiudizio linguistico e percettivo, che fin dai tempi di Aristotele ha premiato la vista rispetto alle altre sensazioni, è andata affermandosi una differente modalità di interpretazione dei luoghi, a partire dai cosiddetti """"sensi minori"""". All'interno delle nostre città tradizionalmente visive, fatte di palazzi, luci, colori, si nascondono altrettante città popolate da suoni, sapori, odori, che influenzano profondamente la percezione dei luoghi, portando alla luce simbologie intime e complesse. Una dimensione svelata proprio dai recenti lockdown, che hanno fatto emergere elementi percettivi normalmente soffocati dal brusio quotidiano, risvegliando un'attenzione assopita. Conoscere questi riferimenti rappresenta un imperativo per coloro che praticano il progetto dell'architettura, nella prospettiva di realizzare in modo più consapevole ambienti adatti e sicuri per la nostra vita. """"Città di suono"""" propone una lettura di questo tema, in una prospettiva multidisciplinare ricca di suggestioni."" -
One size design. Un metodo per il progetto
Viviamo oggi in un'epoca ipercomplessa dove l'esponenziale evoluzione tecnologica e sociale ha ampliato e frammentato ancora di più la necessità di diversificazione e customizzazione dei prodotti. Il libro nasce dall'intenzione di raccontare il metodo di ricerca e progetto, nato all'interno del Laboratorio di Design 2 del Corso di Laurea Triennale in Design del Prodotto dell'Università di Genova, per mostrare come un approccio ""unico"""" possa generare progetti """"su misura"""", adattabili ad ogni target e che rispondano a differenti needs. Il metodo cerca di affrontare la complessità che ci circonda generando un sistema progettuale strutturato ma resiliente che può essere applicato trasversalmente a tutti gli ambiti del design, dagli artefatti materiali a quelli immateriali, come il packaging, la comunicazione, i servizi, l'interior, ecc. Il racconto parte dalla fondamentale indagine sviluppata attraverso diversi strumenti, con l'ausilio dei dati, per creare una fotografia dettagliata di quello che è la vita dell'utente all'interno della sua quotidianità. Attraverso tecniche come shadowing, surveys, analisi dati, infografiche e indagini sui social network gli studenti sono stati portati ad osservare, con l'occhio del designer, i fenomeni intorno alla relazione utente/prodotto per trarne dettagli utili al fine di realizzare prodotti più idonei alle esigenze reali delle persone e del mercato, trasformando i gap in nuovi punti di forza ed esaltando i principali driver del prodotto."" -
Lo spazio cosmico di Leonidov
Il centro dell'esperienza artistica di Ivan Leonidov è lo spazio. Quello grafico, dove incrocia il Suprematismo con la preziosità delle icone. Lo spazio tipografico, della composizione per blocchi dissonanti delle riviste d'avanguardia. Quello architettonico, dove è il vuoto a tenere in equilibrio le masse dei suoi edifici. Lo spazio urbano, costruito dalle relazioni tra gli edifici simbolo di un Nuovo Mondo e quelli della Storia. Quello planetario, solcato dai dirigibili che connettono i centri di una città infinita e dalle onde radio, rimandate dai pennoni-antenne delle sue architetture, che trasportano immagini e informazioni attraverso l'URSS. -
La forma finita è temporanea. Trattato in 160 capitoli sull'aspetto dell'architettura, della città e del paesaggio. Solo testi, senza figure
In-com-piu-tez-za. Incompiutezza: fase di non-completamento. Incidentale interruzione e pausa. Estetica del non-completamento. Ripresa [in tempi diversi e non prevedibili] da parte dello stesso Autore o da parte di Autori differenti dal primo. Permanenza delle tracce. Estetica del palinsesto. Palinsesto-sovrascrittura processo inevitabile e generativo. Revisione dell'Assioma della Compiutezza. Questa [revisione] non produce il nuovo Assioma della Non-Compiutezza [Incompiutezza] ma produce invece una categoria [quella del Compiuto] che si ri-definisce continuamente. Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto. Per una Teoria del palinsesto. [Questa non è una apologia dei ferri di attesa per le sopraelevazioni filiali]. Sull'approssimazione e sulla compiutezza. La approssimazione è una condizione ineluttabile verso la compiutezza. La compiutezza fisica ha un tempo finito. Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto che del primo contiene e mostra le tracce. La approssimazione è una condizione necessaria verso la compiutezza. Il processo verso la compiutezza passa per infinite incompiutezze. La forma finita è temporanea. Sulla Digressione. Sulla Compiutezza. O anche sul Completamento di Testi interrotti. Forme Pure e Forme Spurie. Un edificio compiuto si prepara a diventare un nuovo edificio compiuto. Geologicamente. [Geologia Stratigrafica]. -Sì, ma perché non ti scrivi una storia tua? Perché devi agganciarti alla storia mia? -Perché è più facile! -
fase REM
Questo libro si occupa del concetto di ""riferimento"""" in architettura, nel lavoro di Koolhaas, Ungers e Rossi. Soprattutto indaga quel processo per cui le informazioni legate alla memoria vengono fissate nella rappresentazione di una realtà possibile e alternativa. In altre parole, di quella che per tutti è la fase REM del sonno, tranne che per gli architetti. Per loro è il """"mestiere""""."" -
La differenza amazzonica. Forme ed ecologie della coesistenza
Instabilità, temporalità, nomadismo, configurazione di 'zone di contatto' spaziali e sociali, resistenza, 'cannibalismo culturale', produzione di rovine. Se analizziamo i caratteri dei principali processi socio-spaziali che caratterizzano l'Amazzonia contemporanea ci rendiamo conto che qui tutto vacilla. Il suolo, lo spazio, le economie, la vita dei soggetti e della collettività. L'Amazzonia è uno spazio definito attraverso una lotta continua tra saperi, desideri, economie, dove ogni trasformazione spaziale si accompagna ad una produzione di rovine. Le riflessioni presentate nel libro provano a confrontarsi con tali condizioni provando a 'tessere' un ragionamento sulle zone di contatto tra saperi, immaginari, pratiche di produzione spaziale. Obiettivo è ragionare attorno al tema della coesistenza fra differenze, mettendo in discussione classificazioni e cartografie tradizionali, così come la nitidezza degli strumenti e dei concetti che urbanisti e architetti utilizzano nelle pratiche di progetto e pianificazione. Con saggi di Ricardo Avella, Maria de los Angeles Cuenca Rosillo, Maria Fernanda León, Maria Fernanda Luzuriaga Torres, Isabel Peñaranda Currie, Euclides da Cunha. -
Il mestiere di architetto
Perché il mestiere più bello del mondo sta attraversando, almeno nel nostro paese, una crisi così lunga e così grave? Cosa possiamo fare per uscirne? Il libro prova a rispondere a queste due domande. Dal suo personale punto di vista, l'autore analizza le cause che hanno portato alla crisi, ma delinea anche, puntualmente, una serie di possibili soluzioni per il futuro: di ordine formativo, rivolte cioè alla sfera universitaria; professionale, rispetto al sistema ordinistico, all'articolazione della figura dell'architetto e ai nuovi business models; culturale, sulla progettualità contemporanea e sugli sviluppi legati alla digitalizzazione, al BIM, ai Big Data e all'intelligenza artificiale; normativo, riguardanti cioè il tema della qualità e come sia possibile migliorarla, la legge per l'architettura e la governance. -
Leonardo Da Vinci architetto. Inquiete sequenze. Dieci interrogazioni di architettura natura contemporanea
Il libro svela Leonardo architetto dopo uno studio dell'autrice dei taccuini leonardeschi conservati nelle biblioteche più importanti d'Europa. Si tratta di ""inquiete sequenze"""" ossia una moltitudine di schizzi, scritti, annotazioni in cui Leonardo ci offre una visione proprio perché processava le sequenze dei fenomeni naturali e contemporaneamente ne svelava i principi geometrico-matematici'. Sono questi, secondo l'autrice i codici per architetture possibili del contemporaneo. Nascono delle """"interrogazioni"""" che aprono la ricerca per l'architettura: Leonardo architetto-sperimentatore ci offre un metodo antidogmatico per l'architettura in una nuova relazione con la natura. La natura fondamento del. sapere ed è sempre processata da Leonardo vista in trasformazione, se vegetale, in movimento se d'acqua. Tale forma mentis"""" di tipo sistemico, è riferimento solido per l'Architettura Eco Generativa un nuovo metodo di progettazione architettonica proposto dall'autrice che include l'architettura nella filiera della sostenibilità circolare generandosi nella natura e ritornando in essa. Mettendo sullo stesso piano gli schizzi leonardeschi di architettura e di natura il libro ci restituisce il subliminale messaggio di Leonardo, un orizzonte aperto per il progetto per il suo radicarsi nei fondamenti naturali. libro non è un saggio storico su Leonardo ma è taccuino d'architettura anch'esso. La forma narrativa è aforistica, citazionale ed è scientifica nelle immagini, nelle note. Le immagini tratte dai taccuini originali di Leonardo impreziosiscono l'intero libro."" -
Resilienza versus catastrofe. Da Lisbona 1755 a Messina 1908: esperienze, temi e problemi della ricerca antisismica
Il tema della ""costruzione resiliente"""" è oggetto di crescente attenzione da parte della cultura architettonica, impegnata da tempo a elaborare buone pratiche che soddisfino quell'istanza di sostenibilità che è nelle preoccupazioni di ampi settori della società civile, della cultura e, ormai, anche nell'agenda delle politiche economiche di molti stati. Questa sensibilità non manca di stimolare ricerche anche nei saperi più direttamente connessi alla tutela del patrimonio costruito e, tra questi, la storiografia architettonica. Il libro raccoglie le relazioni al seminario Houses for the earthquakes in the European Architecture from Lisbon 1755 to Messina 1908, tenutosi il 22 aprile 2020 nell'ambito del ciclo di lezioni Resilient construction in the XVIllth and XIXth architectural literature and in built architecture. Critically rethinking the """"alternative"""" building, curato da A. Grimoldi per il PhD in Preservation of Cultura! Heritage del Politecnico di Milano. I saggi presentano alcuni casi-studio ritenuti emblematici del modo in cui, dopo il sisma di Lisbona del 1755, l'emergere di una cultura del progetto fondata su calcolo, previsione e scienza si è innestato su una antica e consolidata tradizione di esperienze empiriche allo scopo di elaborare protocolli e procedure """"resilienti"""" di grande interesse.""