Sfoglia il Catalogo ibs014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4181-4200 di 10000 Articoli:
-
Il grande cielo
"Invecchiando, cominciava a sentire le cose in un modo diverso. Gli piacevano ancora vedere le colline e percorrere i fiumi, ma la metà del piacere era nel ricordare. Dopo che c'eri stato, un luogo non era più soltanto un posto qualsiasi. Si aggiungevano il tempo che ci avevi passato, le cose che avevi pensato, le persone con cui avevi bevuto. C'era un tempo iniziale e il posto in sé, e poi c'erano lo stesso luogo, il tempo e l'uomo che eri stato, tutti mescolati insieme, uno con l'altro""""." -
Inghilterra, mia Inghilterra
Il 18 agosto del 1914 compare su ""The Guardian"""" un articolo a firma di Lawrence, un testo dedicato alla Grande guerra: """"una guerra di macchine e di artiglieria, in cui gli uomini non sono altro che carne per quelle macchine."""" Da quel testo Lawrence prende spunto per la stesura del lungo racconto """"Inghilterra, mia Inghilterra"""". Questa short story si apre con una descrizione di un'Inghilterra bucolica, per poi arrivare, attraverso un lento disfacimento, fino agli orrori della Prima guerra mondiale. La fine di un mondo e la tragedia di un uomo: distruzione e autodistruzione attraverso la cieca remissione del proprio destino nelle mani di un superiore."" -
Poesie politiche in dialetto reggiano
Un canzoniere politico dedicato alla vita municipale non è consueto. Uno Spoon River emiliano che si riverbera nel Crostolo. Una città che rivive nei suoi difetti morali, fisici, nelle sue polemiche, vizi e virtù, di difficile equilibrio sulla bilancia, tutta carica dei primi. Umori grevi, linguaggio quotidiano fatto di cose, bozzetti non certo di manierismo letterario, che scavano ambizioni, frustrazioni, livori. Se vogliamo un estremo per verificare una scala del politicamente scorretto, ecco le composizioni politiche di Giovanni Ramusani, ce ne forniscono il metro di misura. Reazionario? conservatore? liberale? malvone? codino? Non si può impagliare Ramusani in una definizione, da cui lo stesso fugge anche quando se l'attribuisce. I suoi valori sono tutti definitivi, ha certezze, rispetto per la famiglia, gli amici, la città, il lavoro delle campagne, il suo lavoro, che apre la via ad una dinastia di grandi bonificatori. Geniale, onesto, operoso lo ricorda Giuseppe Grasselli: un galantuomo. Sandro Spreafico lo colloca nelle regioni alte della politica, quasi uomo di confine a Reggio tra il vecchio temporalismo ed il nuovo conciliatorismo ecclesiastico, non casuale, ma provvidenziale per traghettare nell'ostile mondo liberale sotto i panni d'un vernacolismo intrigante i valori della tradizione cattolica. -
I forti di Venezia. I luoghi del sistema difensivo veneziano
Tra le ""tante Venezia"""" che si possono raccontare ce n'è una che nonostante la sua straordinaria unicità resta in gran parte da scoprire. È la Venezia della Piazza di Difesa Marittima, con il suo sistema composto di più di 100 manufatti, distribuiti tra la laguna, i litorali e l'immediata terraferma: vera e propria antologia a cielo aperto dell'architettura militare che va dal XV al XX secolo. Fin dalla sua fondazione la difesa di Venezia è stata rappresentata dalle acque della laguna, ma col passare dei secoli la Serenissima realizzò presidi di difesa dapprima sui litorali, poi, con il crescere della potenza delle artiglierie, anche su isole interne alla laguna e, infine, per volere dei governi suoi successori (francesi, austriaci, italiani), tutto al suo intorno, potenziando l'esistente e aggiungendo nuove realizzazioni a protezione del porto della città e del suo importantissimo arsenale. Ecco allora che la visita dei forti del campo trincerato di Mestre, degli ottagoni lagunari, delle batterie costiere o di torri telemetriche e campi di volo può diventare un modo nuovo di scoprire Venezia e la sua laguna."" -
Reticoloistiocitosi, pseudolinfomi, linfomi, emopatie e cute. Il linguaggio della pelle. Vol. 5
I rapporti tra patologia cutanea e patologia generale riguardano, fra l'altro, le reticoloistiocitosi e sindromi reticolodermiche, i linfomi e pseudolinfomi, le emopatie; lo studio di dette patologie comporta necessariamente approfondimenti diagnostico-differenziali. In particolare, la diagnosi delle reticoloistiocitosi, anche non escludendo condizioni cliniche viciniori ad una patologia linfomatosa e pseudolinfomatosa, resta legata non solo ai reperti ematologici, istocitologici e midollari, ma anche agli aspetti dermatologici, offrendo essi, unitamente agli altri accertamenti, un valido orientamento per l'inquadramento di forme sistemiche. Si tenga presente che lo studio dei rapporti tra le alterazioni cutanee e gli organi interni è ovviamente finalizzato alla possibilità di intervenire nelle varie patologie nel modo più efficace. Un esempio fra tanti: le ulcere delle gambe, di aspetto torpido, di notevole valore semeiologico con sede prevalente al terzo medio della gamba, spesso appartengono agli splenomegalici, e in tal caso guariscono con la splenectomia. -
Un reggiano alla corte del Negus. I viaggi africani del capitano Vincenzo Ferrari, 1831-1910
Vincenzo Ferrari (Reggio Emilia 1831-1910) appartiene ad una ricca famiglia ed è il quarto di sette fratelli che partecipano tutti, da volontari, alle guerre risorgimentali. Un morto, tre feriti, tre medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare sono il tangibile esempio del loro contributo alla causa patriottica. Vincenzo, si arruola nel 1859, combatte a S. Martino rimanendo ferito, partecipa alla campagna contro il brigantaggio nelle province meridionali, poi a quella del 1866 e viene infine congedato nel 1870 col grado di capitano. Fra il 1878 e il 1888 effettua tre viaggi nel Corno d'Africa ed è partecipe e protagonista di altrettanti momenti fondamentali del primo colonialismo italiano. Nel 1878 si aggrega alla spedizione commerciale inviata in Etiopia presso il negus Giovanni IV per sondare le possibilità di commercio con le popolazioni locali. Nel 1885 è incaricato dal Ministero degli affari esteri di una missione diplomatica presso il negus Giovanni IV d'Etiopia per illustrare i motivi dell'occupazione militare di Massaua da parte di truppe italiane e per rassicurarlo sulle amichevoli intenzioni dell'Italia nei riguardi dell'impero etiopico. Nel 1888 forma una società (con Naborre Campanini, il pittore Gateano Chierici, Giovanni Bandieri, Angelo Spallanzani e il modenese Luigi Frignani) che presenta per prima al governo un progetto di colonizzazione agricola di un vasto territorio a nord di Cheren. -
Giuseppe Verdi benefattore e politico
Questo volume raccoglie le lettere di natura politica e sociale di Giuseppe Verdi da esse si trae la propensione umanitaria del maestro, la sua inclinazione discretissima alla beneficenza, la sua sensibilità sociale e il suo profondo astio per il mondo politico inconcludente. L'astio è amplificato dalla sua frequentazione dei palazzi del potere prima come deputato al primo Parlamento unitario e poi come Senatore del Regno, carica mai voluta e mai realmente esercitata. Prefazione di Vera Negri Zamagni. -
Il party di Natale di David Beasley
David Beasley è un uomo tranquillo, un politico ben voluto e rispettato, che inizia improvvisamente a comportarsi in modo inspiegabile e sconcertante. Il narratore del racconto, un giovane giornalista appena arrivato in città, proverà a scoprire il motivo dietro questo strano comportamento, giungendo a svelare una romantica e sfortunata storia d'amore. Il rapporto tra i due porta il giornalista verso un sorprendente epilogo, nel giorno della vigilia di Natale, mentre gli avversari politici di Beasley nelle strane cose che accadono a casa di Beasley pensano di aver trovato un'arma perfetta da usare contro di lui. Ma al party del sigonr Beasley li attende una sorpresa. -
Visite in paradiso e istruzioni per l'aldilà
Il paradiso, la vita nell'aldilà: senz'altro uno dei chiodi fissi di Mark Twain, tanto da averne scritto più e più volte. Qui si presenta ""Captain Simon Wheeler's dream visit to heaven"""", uscito nel 1909, appena sei mesi prima della scomparsa dell'autore, pubblicato in queste pagine nella sua versione completa con l'inserimento di due capitoli tagliati dallo stesso Twain nell'edizione originale e poi riscoperti nel 1950. Una fantasia americana sull'oltretomba, visto come un luogo completamente all'opposto delle nostre più verosimili e rosee aspettative: una bolgia indescrivibile di situazioni che travolge il vecchio comandante Stormfield, in un crescendo umoristico e sarcastico irresistibile. In chiusura del volume la """"Letter from the recording angel"""", pubblicato la prima volta nel 1946. Il resoconto dell'angelo archivista al """"più sordido uomo bianco che sia mai vissuto sulla faccia della terra..."""", scritto nel linguaggio del burocrate addetto all'accoglimento delle preghiere di noi mortali."" -
Caporetto. Il prezzo della riscossa
Le ragioni dello sfondamento di Caporetto, da parte dell'esercito austro-ungarico del 1917, non sono del tutto note, almeno al grande pubblico che associa immediatamente questo nome al semplice e devastante concetto di disfatta totale. L'inarrestabile avanzata nemica costrinse tutti i nostri uomini sul Piave, dove solo dopo alcuni mesi si esaurì lo slancio offensivo nemico. Ci sarebbe voluto esattamente un anno di tempo, prima di rinnovare lo spirito d'offensiva e costringere, infine, gli invasori del ""suolo sacro della Patria"""" all'armistizio, dopo la clamorosa """"rivincita"""" di Vittorio Veneto."" -
Roma sull'orlo del caos. Romani, visigoti e vandali nell'ultimo secolo dell'impero (376-476 d.C.)
L'impero romano visse l'ultimo secolo della sua storia sull'orlo del caos, in una zona di confine tra una possibile convivenza pacifica e uno stato di costante conflitto con le diverse popolazioni barbare (...) è la complessità dello scenario a spingere il sistema sull'orlo del caos e, come accade per tutti i sistemi complessi, non era affatto prevedibile l'esito finale tra ordine e catastrofe. -
Verdi, la musica e il sacro. Atti del Convegno (Busseto, 27-29 settembre 2013)
Relazioni di: Claudio Stucchi: Docente, Maestro di cappella della Chiesa di S. Pietro di Cassano d'Adda, Vice Presidente dell'Associazione Italiana Santa Cecilia. Valentino Donella: Compositore, Maestro di cappella della Basilica di S. Maria Maggiore di Bergamo, Saggista, Direttore del Bollettino Ceciliano di Roma. Marco Capra: Docente dell'Università degli studi di Parma per gli insegnamenti di Storia della musica moderna e contemporanea, Storia del teatro musicale, Storia e sistemi della comunicazione musicale. Direttore del Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali. Responsabile scientifico dell'Istituzione Casa della Musica del Comune di Parma. -
Tutto l'eco (del) vino
"Eco"""" come """"eco-vino"""": il vino sostenibile che rispetta l'ambiente. """"Eco"""" come gli effetti benefici che, da comportamenti sostenibili, si propagano nei confronti di tutta la comunità, andando ben oltre l'ecologia. Un viaggio alla scoperta di cosa rende davvero sostenibile il prodotto bandiera del nostro Paese." -
A tavola con gli insetti
Dall'America Latina all'Asia, dall'Africa all'Oceania, nel mondo esistono oltre 1900 specie di insetti commestibili: cavallette, grilli, larve di coleottero, formiche, scarabei e falene fanno parte della dieta di quasi due miliardi di persone. Il libro ""A tavola con gli insetti"""" è l'occasione per conoscere l'entomofagia: gli autori vi porteranno in un viaggio alla scoperta di un mondo inesplorato."" -
Rivista israelitica. Riedizione con indici di tutto il pubblicato 1845-1847
Il clima della Corte Ducale sulla questione ebraica, riposava sulla politica del Du Tillot, che, nel riordino degli studi universitari nella seconda metà del '700, chiamò a Parma nella Cattedra di Teologia Giovanni Bernardo De Rossi, piemontese, al massimo della fama come orientalista e biblista, in possesso della lingua ebraica e delle altre lingue collaterali, che realizzò il fondo di orientalistica con una vasta presenza di testi ebraici accanto a testi etiopici, palmireni, in giudaico-tedesco, gotico, tibetano e georgiano, presso la Palatina. Il patrimonio curato da De Rossi ebbe in seguito come curatore il piacentino Don Pietro Perreau, che si dedicò alla lingua ebraica ed alla sua storia descrivendo anche i 55 manoscritti ebraici del fondo derossiano. Fu liberale e patriota, e sottoscrisse per primo l'Indirizzo dei Religiosi Piacentini a Vittorio Emanuele II nel 1859. In questo clima si realizzarono le riforme a favore degli Ebrei in età napoleonica, rappresentata a Parma dal Neypperg. Dopo la caduta di Napoleone e la scomparsa del Neypperg, la legislazione parmense sugli ebrei non mutò e si realizzarono due importanti iniziative editoriali. Dalla Tipografia Ducale nel 1833 venne stampata in folio la Tavola Sinottica de'precetti della lettura ebraica, con L'Esercizio pratico di scrittura in caratteri fusi ebraici, svolta in lettere latine. Dieci anni dopo uscì la Rivista Israelitica: Giornale di Morale, Culto, Letteratura e Varietà diretta Cesare Rovighi. -
Le ultime parole dell'anno vecchio
Il fascino che il Natale esercitò su Dickens riguardava molti piani emotivi, compresa una profonda e struggente nostalgia della sua idilliaca infanzia. Nel settimanale fondato dallo stesso Dickens, ""Household Words"""", egli contribuì con le pagine qui pubblicate, estremamente personali, più o meno autobiografiche e inaspettatamente commoventi. Ma non ci si attenda una visione patinata del Natale: si passa qui dai terrori dei bambini di fronte ai giocattoli alla """"Storia di Nessuno"""" che mette lucidamente a fuoco il tema drammatico della lotta di classe. Dickens si sforza di scavare in modo più profondo il concetto di umanità, denunciando la disumanizzazione, lo sfruttamento e lo stato d'abbandono di tutti noi da parte della società."" -
Gli angeli di Mons
Pubblicato per la prima volta nel 1914, il racconto è un lucido sguardo sugli orrori del fronte, e al tempo stesso un racconto che - tra morti risorti ed eserciti fantasma - diventa mito. La storia è concepita sul fondale di uno degli episodi più famosi della Grande Guerrra: la ritirata delle truppe britanniche da Mons, cittadina mineraria francese ai confini con il Belgio, in seguito al primo scontro tra inglesi e tedeschi. Gli inglesi, in procinto di essere spazzati via dall'esercito tedesco, vengono nella narrazione soccorsi da una milizia divina capitanata da San Giorgio, patrono dell'Inghilterra. In seguito, con grande sorpresa, Machen apprese che il suo racconto, passando di bocca in bocca, aveva dato origine a una leggenda che molti credettero vera e che, per molti anni, anche dopo la fine della guerra, ossessionò il folklore europeo. -
La tradizione liberale degli ebrei nel Risorgimento. Tra Cavour e Mazzini con Garibaldi nell'età di Vittorio Emanuele II
Il filo conduttore della raccolta di documenti e scritti sulla rilevante partecipazione degli Ebrei al moto unitario dell'Indipendenza nazionale è rivolto ad illustrare il carattere via via più consapevole del formarsi di una opinione comune delle comunità israelite nella dispersa varietà degli stati italici. Costretti nella tirannia di legislazioni difformi, tutte intese a far sempre più carico di obbligazioni onerose sulle comunità ebraiche e sui singoli membri, ed a negoziare la benché minima licenza di soggiorno, di libera circolazione nei giorni proibiti, di assunzione di mano d'opera ""gentile"""", di patenti di arti, mestieri, professioni - ove consentito -, parve una rivoluzione la parola di Napoleone e dei suoi ministri che li chiamava a Parlamento nel Gran Sinedrio di Parigi. Ancor più parve miracolo l'apertura di Carlo Alberto prima in Piemonte e, quindi, dello stesso Pio IX, al quale si rivolsero inni di lode e ringraziamento. Il repentino mutamento politico e legislativo Vaticano, l'irrigidirsi delle polizie dei vecchi Stati con le poche eccezioni del Piemonte e del Parmense, accesero ancor più la volontà degli Ebrei e delle loro Comunità di testimoniare politicamente una scelta che da genericamente nazionale ed italiana, si confermò sempre più unitaria, monarchica, liberale. Il Risorgimento ebraico fu tutt'uno col Risorgimento italiano. Gli Ebrei furono con Mazzini agli esordi della Giovane Italia, con Garibaldi nell'accantonare ogni pregiudiziale che non fosse la diade Italia..."" -
Francigena. Una strada europea dal Gran San Bernardo a Roma
La guida, seguendo il percorso di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, propone al lettore una serie di itinerari storico-turistici, tutti nelle immediate vicinanze del tratto italiano dell'antico cammino romeo, suddiviso in tappe dal passo del Gran San Bernardo a Roma, e lungo le varie Regioni attraversate. I castelli della Valle d'Aosta, il Canavese, l'Oltrepò pavese, l'Emilia delle Terre verdiane, la Liguria delle 5 Terre, la Toscana dei siti UNESCO, la Tuscia etrusca sono solo alcune delle proposte. Una serie di percorsi che si possono fare, anche in tratti separati in un week-end, in automobile o in moto, oppure secondo le tendenze del turismo slow, a piedi, in bicicletta o a cavallo, per vivere in modo autentico ed emozionale il cammino. Completano la guida informazioni utili su dove informarsi, mangiare e dormire lungo il percorso. -
Natale in terre gelate
Il volume raccoglie i racconti natalizi che, fra il 1851 e il 1853, Dickens pubblicò su numeri speciali per il Natale della rivista letteraria ""Household Words"""", da lui stessa fondata e diretta.""