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Il padiglione sulle dune
Una dopo l'altra cominciarono ad aprirsi le finestre; facce gonfie di sonno sbirciarono nel chiarore delle stelle. Davanti alla casa s'intravedevano due figure, entrambe dritte impalate, con la testa rovesciata all'indietro e gli occhi che interrogavano il cielo stellato; la chitarra gemeva, vibrava, gridava e risuonava come una mezza orchestra; e le voci, con un'emissione decisa e vivace, lanciavano il ritornello verso la finestra del commissario. -
Lo straniero misterioso
Un breve romanzo favolistico e allegorico, privo di ogni traccia di vernacolo e di gergo, forte di una visione quasi dostoevskiana dell'universo quale gioco spietato. Uno dei protagonisti è un angelo il cui nome è Satana, è una forza crudele che irride gli uomini e le loro miserie, senza però che da parte di Mark Twain vi sia alcuna implicazione metafisica. L'opera è l'espressione del materialismo sempre più convinto del grande scrittore americano, negli ultimi anni della sua esistenza. La cupa Austria in cui si svolge il romanzo nel 1590, è una disillusa proiezione del mondo contemporaneo, la cui fiducia, il cui ottimismo razionale lo scrittore mette radicalmente in discussione. -
Amori londinesi
Di nuovo la signora Leaver ha urlato penosamente più volte: ""È forse morto? Non nascondetemi nulla... E morto?"""" Ora, sarebbe bastato appena un istante di riflessione per poter convincere l'amorevole moglie che, a meno che il marito non fosse dotato di alcuni poteri sorprendentemente straordinari per quanto concerne le capacità muscolari, non poteva essere morto dal momento che scalciava con tanta energia."" -
Cannibalismo in treno
I racconti e gli sketches qui riuniti sono tratti dall'edizione originale di Mark Twairis Sketches New and Old Now First Published in Complete Form che lo stesso Mark Twain curò nel 1882 per l'American Publishing Company. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta un viaggio in treno assume aspetti paradossalmente agghiaccianti, con un'accorta manipolazione della progressione di effetti nel mistero. Il racconto II celebre ranocchio saltatore della Contea di Calaveras è invece un esempio di storia ""esagerativa"""", in cui Mark Twain eredita la tradizione orale della letteratura della Frontiera. Come spesso accade con Twain, ecco alcuni classici esempi di quello che si potrebbe definire uno smantellamento del razionale, attraverso una strategia dell'immaginario e del grottesco."" -
Il terremoto di Lisbona
Come concepire un Dio che prima profonde ogni bene ai figli che ama e poi riversa su di loro i mali a piene mani? Un Dio è venuto tra di noi a consolare la nostra razza afflitta; ha visitato la terra e non l'ha cambiata. E mentre stiamo qui a ragionare le folgori che si sprigionano dalle viscere della terra fagocitano, inghiottono Lisbona. Con una lettera di Jean-Jacques Rousseau. -
C'era una volta in una villa a Careggi. Le ricette di Gilberta a Le Fontanelle
Firenze, collina di Careggi, prima metà del Novecento. Villa Le Fontanelle: qui ha trascorso la sua lunga vita la Marchesa Gilberta Serlupi Crescenzi, nata Ritter de Zahony. Qui, ha raccolto le sue ricette, un'antologia di aromi e gusti della gastronomia internazionale, che incontrano i sapori delle tradizioni italiane, specchio di un periodo che vede mutamenti storici e sociali importanti, ma che riconosce anche il disegnarsi di un nuovo ruolo femminile. E noi sfogliamo questo libro di ricette, immaginando la ""Nonna Gilberta"""", nella sua poltrona di velluto verde capitonné, mentre affida le memorie della sua cucina alla cura ed al ricordo di chi, dopo di lei, si cimenterà nella preparazione di una Salsa Soubise o di un Bove lesso in Mirouton..."" -
First ladies. Le «vere» padrone della Casa bianca
La storia delle consorti dei numeri uno degli Stati Uniti annovera donne di carattere, addirittura definite ""copresidentesse"""" per la loro forte personalità o l'inconsistenza dei mariti, vedove, personaggi malaticci o longevi, sterili o prolifici, puritani e bigotti, condotti sull'orlo della pazzia e persino spendaccioni senza ritegno. E ancora donne troppo immedesimate o addirittura allergiche all'impegno istituzionale, trascurate e molto di più tradite da mariti ossessionati dal sesso, e infine morte """"in servizio"""" e sostituite da parenti. Poche le storie d'amore edificanti, molto di più quelle dettate dall'interesse. Il tutto a tracciare, nel bene e nel male, la storia degli Stati Uniti."" -
John Fitzgerald Kennedy. I grandi delitti politici. Vol. 1
Lo Chanel rosa di Jacqueline, l'uomo con l'ombrello nero, il sole di Dallas e la ""pallottola magica"""", una finestra al sesto piano: la memoria collettiva condivide alcune precise immagini del giorno di oltre cinquant'anni fa in cui l'America cambiò per sempre."" -
Abraham Lincoln. I grandi delitti politici. Vol. 2
Aveva vinto la Guerra Civile americana e abolito la schiavitù. Seduto nel palco d'onore del Teatro Ford di Washington il presidente attendeva l'inizio di ""Our American Cousin"""", quando dalla pistola dell'oltranzista John Wilkes Booth partì il colpo che gli fu fatale."" -
Dal Regno Unito alla Brexit
Un agile quanto esaustivo volo lungo la storia delle Isole Britanniche, dalle origini ai giorni d'oggi, passando dall'epopea imperiale inglese fino ai referendum di Scozia e della Brexit. Attraverso un'attenta analisi, supportata da una robusta bibliografia, questo viaggio aiuta il lettore a comprendere tanto le differenze interne alla macroregione insulare posta a Nord dell'Europa, quanto le sue peculiarità rispetto al resto del Continente. Una storia, quella britannica, sospesa tra indissolubile identità europea e vocazione atlantica, che dopo secoli di alti e bassi è giunta ad un bivio geopolitico: divenire l'anello di congiunzione tra Vecchio e Nuovo Mondo o tentare la creazione di una comunità oceanica con le altre Nazioni anglosassoni? La risposta a questa domanda avrà ripercussioni in primis entro lo stesso Arcipelago. -
Il cantante e il suo strumento. Manualetto del cantante
"Perché leggere questo libretto? Il diminutivo non è casuale, ma anzi si rifà alla perfetta sintesi dei 'libretti d'opera', eccellenti basi su cui i musicisti hanno creato i loro capolavori. I libretti sommano, dagli argomenti da cui sono tratti, i nodi, le peripezie, le vicende, i sentimenti dei personaggi, così come questo 'Manualetto del cantante', opportuno sottotitolo di questo lavoro, riassume in misura essenziale il patrimonio di competenze che il cantante lirico deve saper possedere. L'estrema specializzazione odierna, propensa a fornire ponderosi volumi più ad uso degli insegnanti che degli allievi, sia essa di morfologia dell'organo vocale, che di tecnica dell'emissione o di interpretazione, tralascia spesso l'irrinunciabile necessità dell'insieme. 'Il cantante e il suo strumento' non si prefigge né di insegnare a cantare, né di suggerire comportamenti o atteggiamenti, ma di far conoscere, soprattutto ai giovani, in modo chiaro e analitico, la struttura dell'organo vocale e il rispetto che pretende per un efficace ed efficiente utilizzo, oltre a ricordare il corretto rapporto verso il proprio maestro, magister spesso sia di canto, sia di vita e l'attenzione verso il pubblico, destinatario non solo dell'esibizione vocale ma di tutta l'espressività fisica e mentale. Se è vero che 'gli esami non finiscono mai' spesso sono necessarie audizioni anche in età matura e non bisogna prendere nulla con sufficienza, così come si ricorda l'opportunità di essere preparati ad un incontro di lavoro. 'La voce è emozione' recita il paragrafo n. 5, molto breve invero perché nessun insegnante e nessun manuale potrà mai essere d'aiuto per emozionare il pubblico: cuore, sensibilità, immedesimazione sono doti naturali che ciascun interprete deve avere per impressionare e far commuovere, doti che fanno di un cantante un vero artista."""" (Dalla prefazione di Paolo Zoppi). Il saggio, in lingua italiana, presenta anche la traduzione in inglese e in cinese." -
Franklin Evans, l'ubriaco
Se, come alcuni studiosi hanno sostenuto, «un’oscura presenza spettrale ossessiona e insieme vivacizza l’opera di Walt Whitman», questa presenza emerge in modo drammatico e con forza nella trama di questo romanzo.rnMentre mi preparavo per il viaggio di ritorno a New York, ripensando a quanto era accaduto, avevo l’impressione che si fosse trattato solo di un sogno, o meglio un incubo. Quegli eventi così strani e insoliti – il mio comportamento per alcuni aspetti così irragionevole… Insomma, quasi non riuscivo a credere che tutto ciò fosse accaduto davvero.rnrnrnrnAmbientato fra le metropoli della costa Est e il Sud del paese, fitto di vicende e personaggi, ""Franklin Evans, l'ubriaco"""" è un romanzo tutto da scoprire, incentrato su una rivalità sanguinaria tra due belle e giovani donne rivali in amore per il giovane Evans. Una rivalità inconsueta che sfocia in un terribile delitto. Un delitto quasi perfetto, se non fosse per l'insistenza investigativa di un parente dell'assassinata che, da solo, si ostina a non credere alla ricostruzione ufficiale. Un Whitman inconsueto, dunque, che in alcune pagine rimanda al genio di Poe, che aveva conosciuto davvero da ragazzo. E anche un'altra figura di donna perduta..."" -
Un' ultima inutile serata
Andre Dubus si è meritato un posto di tutto rispetto nella letteratura americana per l’eloquenza, la passione e la forza.rnrnNella mia vecchia Volvo, una volta aperto il finestrino per fare entrare un po’ d’aria fresca, e smaltita la stanchezza che provavo quando mi capitava di fare un’azione buona che non mi andava di fare, improvvisamente mi sentii felice che mi avesse chiamato. Una sensazione che mi sorprese e poi mi turbò, perché a trentatré anni non dovrei più sorprendermi.rnrnQuesta raccolta, una delle più belle dell'autore, contiene quattro novelle, o racconti lunghi, e due short stories. La novella d’apertura Morti in mare è ambientata in Marina, ed è la storia di due giovani ufficiali, uno nero e uno bianco, che si scoprono amici sullo sfondo del razzismo degli anni ’60. Mentre Rose – uno dei suoi racconti più celebrati – con cui si chiude questa raccolta, è la storia di una donna che ammette la sua silenziosa complicità nella violenza del marito sui loro figli. In tutti i racconti, l’umano, lo spirito dell’uomo, trionfano su quelle che possono essere chiamate soltanto le forze delle tenebre: sono personaggi fotografati al crepuscolo, i loro visi arrossati, che cercano di trattenere le lacrime e di trovare una luce interiore nella notte che arriva. -
Il titano
Il lungo romanzo è costruito ispirandosi sulla figura del magnate di Chicago C.T. Yerkes. Dotato di una personalità di ferro, il protagonista, Frank Cowperwood, domina i propri simili, a prezzo di qualunque compromesso Privo di scrupoli, sfrutta abilmente le debolezze altrui per compiere la propria ascesa sociale.rnRiletto oggi, il romanzo acquista una sorprendente carica di attualità. Quello che Dreiser delinea è infatti il prototipo dell’uomo di potere alla cui smaniosa ambizione nulla sembra vietato. Donne comprese. Cowperwood costruisce un monopolio basato sulla connivenza con il potere politico. Naturalmente l’appoggio delle autorità si ottiene attraverso il denaro e attraverso l’uso di una macchina politica ramificata. -
Lo zaffiro viola
"La rimozione dell'imbottitura rivelò una scatola in legno di sandalo. Dentro, perfettamente aderente, ce nera un'altra. Ne contammo sette, una dentro l'altra. Nell'ultima, la più piccola, c'era lo Zaffiro Viola. Si trattava senza dubbio della più perfetta pietra che avessi mai visto.""""" -
Il terrorista
Il Terrorista di Stevenson, così inafferrabile, insidioso e misterioso, evoca fin troppo da vicino quanto ci intimorisce in questi ultimi tempi.rnrnIspirato all’ondata di attentati che colpì l’Europa fin de siècle e in un’atmosfera di continua minaccia, Stevenson trovò ispirazione per il terrorista Zero – protagonista di questo romanzo – ritagliandolo sulla personalità di O’Donovan Rossa, una delle figure eminenti del movimento nazionalista irlandese. Terzo e fondamentale volume conclusivo delle New Arabian Nights, questo romanzo è un intreccio di avventure che si muovono fra autoconservazione, brama di possesso, desiderio di supremazia. Il terrorista del romanzo, così inafferrabile, insidioso e misterioso, evoca fin troppo da vicino quanto ci intimorisce in questi ultimi tempi. È il trionfo della parte anarcoide e ribelle del personaggio colpevole, quel criminale verso il quale in qualche modo Stevenson non è avaro in fatto di simpatia e curiosità. -
Cibo da strada. Street food: l'unto che nutre il pianeta
Il cibo da strada - conosciuto come Street food - affascina e attira sempre di più. Con 2.5 miliardi di consumatori al giorno secondo la FAO lo Street food nutre ogni giorno un terzo della popolazione mondiale. Questo libro si propone di analizzare innanzitutto la sicurezza alimentare relativa a questo tipo di prodotti, per poi fornire alcuni esempi che mostrino come questo mercato possa rappresentare un'opportunità. -
Vita e avventure di Jack Engle
«Un romanzo d'appendice pubblicatornin forma anonima da Walt Whitman è stato riscopertornnell'archivio di un oscuro domenicale di New York conservatornalla Biblioteca del Congresso. Vita e avventure di Jack Engle getta luce sulla transizione di Whitman dalla prosa alla poesia.» - il MessaggerornIl suo nome è Jack Engle, e nel momento in cui compare in scena è in Quell’età spavalda e chiassosa dei vent’anni – è alto circa cinque piedi e dieci, calzato e vestito – ha un paio d’occhi castani che s’accompagnano a guance rosse, e lancia occhiate assassine alle ragazze quando se ne tornano a casa dal lavoro in centro, passando per Nassau Street.rnrnrnRicalcando il genere del mystery novel, il romanzo, ambientato a Manhattan, è la storia di un avvocato corrotto che cerca di rubare l'eredità alla giovane di cui è il tutore. Jack Engle, orfano anche lui, cerca di aiutarla e scopre così che il suo destino è legato a quello di lei. Una sorta di fantasia dickensiana che descrive le vite dei più poveri e la loro epica battaglia per la sopravvivenza. In uno dei momenti culminanti del romanzo il protagonista attraversa un cimitero evocando i temi che poi fioriranno compiutamente in ""Foglie d'erba"""", anticipando, tra l'altro, di circa sessant'anni la rassegna di epigrafi di Edgar Lee Masters nella sua """"Antologia di Spoon River""""."" -
Ritorno in Italia
"A Milano abbiamo trascorso la maggior parte del tempo nell'ampio e bellissimo portico o Galleria, o come diavolo si chiama. Gente che siede ai tavolini, che mangia, beve o fuma - che passeggia su e giù - questa è la Galleria. Non uscirei mai da lì."""" (Mark Twain)" -
Vigilia di Natale sul fiume Lonesome
John Fox, celebre per la sua attività giornalistica e per il suo romanzo Trail of the Lonesome Pine, confeziona racconti nitidi e incisivi, costruiti con maestriarnSolo una volta, da lontano, lungo quel sentiero buio tra i boschi, quella pista giallastra di fango che l’avrebbe condotto Dio solo sa dove – solo una volta Buck si guardò indietro. E scorse di nuovo quella luce vermiglia che scintillava debolmente nel chiarore lunare attraverso i fiocchi di neve che cadevano.rnCinque racconti ambientati nella zona dei Monti Appalachi, la fral log-cabin (caratteristiche costruzioni in tronchi) e le foreste innevate. Vendetta, pentimento, freddo e focolari accesi, è la stessa materia di cui sono fatte altre mille storie americane. John Fox, celebre per la sua attività giornalistica e per il suo romanzo Trail of the Lonesome Pine, confeziona racconti nitidi e incisivi, costruiti con maestria, utilizzando il dialetto della zona per i dialoghi: nel primo, che dà il titolo alla raccolta, è la vigilia di Natale ma nessuno lo sa, e un uomo uscito di prigione sta meditando la sua vendetta, nell’ultimo (Natale con Satana) un ragazzino gioca con il più intelligente e docile dei cani, che un proprietario precedente ha battezzato col nome di Satana...