Sfoglia il Catalogo ibs014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4401-4420 di 10000 Articoli:
-
Centro Botín. Santander. Ediz. italiana e spagnola
La Fondazione Renzo Piano ha ampliato la collezione ""Monografie"""" con la sua nuova pubblicazione sul Centro Botín - Santander."" -
Televisione
Le piccole cose di ogni giorno, la malattia, il ritmo scandito dagli impegni domestici, dalle figlie, da una televisione sempre accesa sono la scenografia di questo monologo interiore sul senso della vita e dell'essere donna. La protagonista trascina il lettore nel suo mondo intimo, quasi a confessare ogni più nascosto e segreto stato d'animo. -
Dylan rivisited. Racconti su Mr. Tambourine
Sedici scrittori si cimentano con il tema più difficile: scrivere qualcosa su un ghigno sardonico al quale faceva un baffo - à la Duchamp - perfino quello ineffabile della Gioconda e che ha dato luogo a molteplici variazioni. È il sorriso di Robert Allen Zimmerman. Già, perché Bob Dylan è molto più di un cantante. È icona, rockstar, poeta, cialtrone, ebreo, cattolico, visionario, narciso, misantropo. Un uomo che ha avuto come unico Dio - e come grandissimo dono - l'elusività. E siamo noi a farne le spese. Avendo attraversato le generazioni come un politico della Prima Repubblica - elettrico e sballato, va detto - Dylan si è rispecchiato tanto nei coetanei quanto in chi è nato quando la sua vena si stava già (momentaneamente) inaridendo. Ha ballato con i nonnini e bevuto con i pischelli, ripudiato la luce e trovato il folk, perso la voce e acceso l'elettricità, ha sparato versi meravigliosi e ingoiato sonore cantonate. Eppure ancora non ha trovato il suo cantore. Raccolta la sfida, sedici autori si sono lanciati nell'impresa di restituire narrativamente un personaggio tanto ambiguo, prendendolo di petto o sfruttandolo come colonna sonora epocale e personale, ripudiandolo o ricamando sulle infinite suggestioni dylaniate. Ne è uscito questo libro, un diamante pieno di sfaccettature in cui ogni luccichio differisce dall'altro, eppure tutti contribuiscono ad abbagliare. -
Maschere serene e disperate
Cinque prose autobiografiche sull'infanzia e la giovinezza, i primi amori e il ménage coniugale, i genitori e gli amici di scuola. La gioia della vita e la paura della vecchiezza e, insieme, la nostalgia della terra in cui Nigro è cresciuto con i suoi riti religiosi, i detti popolari, le credenze della nonna. E poi il cibo, l'educazione politica, gli angeli come compagni di strada. -
I mesi dell'anno
"Amo Gennaio e tutti gli inizi. Amo Gennaio perché mi conferma il ritorno della ruota del tempo. Febbraio non passa mai. Quando lo avremo oltrepassato tutto, si sentirà forse una sera il preannuncio di un mutamento. L'immagine più poetica di Marzo è il mandorlo fiorito. Quei due colori, il marrone del ramo e il rosa del fiore contro l'azzurro del ciclo sono di una delicatezza giapponese. Aprile: c'è qualcosa di immensamente fantastico, di immensamente poetico, in questo magico risveglio della Natura. Maggio mi fa pensare allo spreco della Natura, uno spreco divino, che mi stupisce e mi commuove. Miliardi e miliardi di fiori sbocciano a Maggio, non importa dove. A Giugno le giornate non finiscono mai e come sono dola le sere che si assopiscono a poco a poco tra lo sfarzo inconsueto delle nuvole al tramonto!"""" Una raccolta di pensieri e racconti illustrati dai disegni di Enrico Job." -
Inglese-italiano 1 a 1. Tradurre o non tradurre le parole inglesi?
Meglio dire bipartisan o bipolare, class action o azione collettiva, home page o pagina iniziale, question time o botta e risposta? Il volume raccoglie oltre 150 anglicismi entrati nell'uso negli ultimi anni, per ciascuno dei quali si propone una corrispondenza o un adattamento italiano. L'analisi delle voci è preceduta da un'introduzione sulla storia del rapporto inglese-italiano, sui problemi grammaticali, ortografici, di pronuncia e su come i forestierismi possono convivere con le parole italiane. Rispetto alla prima edizione, i capitoli e i commenti alle singole voci sono stati interamente aggiornati ed è stata aggiunta una rubrica, ""Il giudizio degli altri"""", nella quale si dà conto del modo in cui la parola inglese è 'vissuta' dalla comunità dei parlanti. Inoltre sono stati analizzati 20 termini del tutto nuovi che si sono imposti nell'uso tra il 2003 e il 2008."" -
Ritratto del Novecento
Edoardo Sanguineti offre, in questo ""Ritratto del Novecento"""", uno spiazzante, sorprendente reportage del secolo appena trascorso. In sessantotto tessere numerate, 'fiches' di un caleidoscopico giuoco dell'oca, vengono a stiparsi cento interpreti della letteratura e del cinema, della musica e delle arti figurative, del teatro e della scienza, dell'architettura e della filosofia, in un montaggio libero e ludico, vertiginoso e aleatorio. Uno spartito per una esecuzione polifonica e multimediale, realizzata nella Sala Borsa di Bologna per iniziativa di Angelo Guglielmi e con la messa in opera di Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso. Il lettore potrà ora eseguirlo da sé, immergendosi nel labirinto ipertestuale, spazio di rovesciamenti e agnizioni che del secolo breve, ma per Sanguineti interminato e interminabile, rinviano, come in un composito puzzle, tutta la complessità, le interferenze, gli attriti."" -
Le parole in pugno. Lingua, società e culture giovanili in Italia dal dopoguerra a oggi
Come è stata scritta la storia italiana dallo sbarco degli alleati ai nostri giorni attraverso l'analisi di parole-chiave (metafore, nomi di oggetti, personaggi letterari) che ricorrono nella letteratura, nel cinema, nella pubblicità... Un percorso in cui la linguistica, strumento di analisi testuale, incontra la storia e la narrazione della quotidianità per ricostruire il cammino culturale e sociale del nostro paese. Coppi e Bartali, il boom economico e la Coca Cola, gli anni della contestazione e l'alba del nuovo millennio nell'immaginario collettivo italiano. -
L' ossessione dell'Illuminismo. Giovanni Paolo II e il mondo moderno
La biografia di Giovanni Paolo II è stata scandagliata a fondo: resta ancora da penetrare il suo pensiero. Attraverso le migliaia di interventi, encicliche, appelli, si compone un quadro molto articolato delle posizioni politiche e sociali di Karol Wojtyla, il papa dei diritti umani e insieme del conservatorismo morale. Philippe Portier, studioso di storia e teoria dei rapporti tra Chiesa e società, sostiene la coerenza della filosofia del pontefice polacco e la contestualizza in rapporto alle grandi correnti ideali del Novecento: liberalismo e socialismo. -
Sade in drogheria
È francese, viaggia in incognito, si ferma una notte sola. Sarebbe lussuria e perversione, è amore e nostalgia. In viaggio nei domini degli Estensi, ecco il marchese De Sade, annoiato e disperato, innamorato e libertino uomo dei nostri giorni. Abbandonato dalla donna che ama, tra le gambe di quelle che disprezza, Alphonse dai mille volti e dai mille nomi pare trovare quiete solo nella letteratura: perché chi ha mai detto che l'amore non s'impara sui libri? E allora, in drogheria e al bordello, riusciamo ad ascoltare anche Theodor Adorno e Pier Vittorio Tondelli dai microfoni di Radio Alice. Più vicino di così, De Sade non è possibile osservarlo. -
La forma dell'Italia. Poema da compiere
«Questi versi sono un processo, un viaggio e una visione. È un ""poema da compiere"""". Non finito, non finibile, come l'orrore che viviamo. Il filo principale è quello del percorrimento della penisola, il compendio storico-geografico della catastrofe definitiva. Non si può aver compreso il testo e non fare nulla. La poesia ci chiama in causa, il testo ci cita come testi». (Francesco Muzzioli)"" -
Vento
«Il gesto poetico di questo libro copre trent'anni, dal fuoco del Settantasette fino ai nostri giorni, piombando poco a poco e per intero nel periodo più livido dell'Italia moderna. E poiché non c'è raggiustamento di struttura o bilanciamento posticcio, magari con spostamenti maliziosi, sarà opportuno ricercare nelle dorsali tematiche che innervano i testi il motivo di continuità che fa di queste pagine un vero e proprio libro». (Gabriele Dadati). -
Il cattivo soggetto
Il cattivo soggetto è don Lucio, prete in crisi mistica. O forse Mimi Festa, irresistibile farabutto. Di certo non Odette, incantevole cantante. Il cattivo soggetto è anche la vita che mescola continuamente il Bene dubbioso e fragile e il Male furbo, che assolve e si autoassolve. È chiesa, prete, bandito, sangue: si guarda scrittura, si vedono mondi. -
La dimora unica
Un narratore si mette alla prova con un testo per il teatro, scrive Francesco Muzzioli nell'introduzione e rileva come l'uso consapevole dei mezzi letterari penetri e incida complessivamente nella stesura. Scaturisce un teatro sui generis, che fa propria la lezione di Kafka e Beckett. Godibile come un romanzo breve carico di suspense, evoca temi intriganti: allegoria distopica o visione metafisica; religione come senso del divino o cinico e irridente ateismo; realtà concreta o allucinata fantasia; teatro o meta-teatro. Sulla scena gli attori, prigionieri di un luogo ermeticamente chiuso, plumbeo e vuoto, cercano di evadere lottando disperatamente contro l'assurdo che dalla dimora penetra inesorabilmente nella mente. -
Figlia d'arte
Un anziano ed un tempo celebre regista di teatro, cinema ed opera lirica - su cui qualche lettore «pettegolo» potrebbe ostinarsi a riconoscere un protagonista della scena novecentesca - si ritrova, senza saperlo né sospettarlo, a contatto diretto con le vittime indirette di un suo lontano sopruso, che ha del tutto rimosso e di cui non serba il menomo ricordo. Guido Davico Bonino ci propone, nelle tonalità sfumate di un inconsueto «giallo interiore», una dolente riflessione - come osserva Luca Lamberti nella sua nota critica - sul «tema della genialità e della creatività dell'artista, che potrebbe essere tradotta in questa domanda: «Doni così rari sono esclusivo privilegio del singolo o devono da costui essere condivisi con i ""non privilegiati""""?»."" -
La nascita, solo la nascita
«L'autrice riesce a muoversi con lucidità evidente quanto con calore insolito, con ben controllata passione anche in presenza delle più vive eccedenze del cuore. Ma queste ultime non arrivano mai a mettere in questione l'esattezza della scrittura, il suo equilibrio e la sua imprevedibilità espressa da improvvise accelerazioni, da increspature analogiche impreviste, da un uso molto accorto e quanto mai efficace del verso, autentico tempo-spazio espressivo di riferimento ineludibile. Insomma, il pensiero si confronta con il pulsare delle cose, e gli enigmi del mondo si fanno presenti nel corpo qui impeccabile della forma. E tutto questo con singolare naturalezza, segno di una vocazione poetica indubbia». (Maurizio Cucchi) -
I luoghi immateriali
Le fotografie di Gianalberto Righetti raccontano il Salento, con i suoi spazi, la natura, le architetture che mutano seguendo la luce che illumina, l'ombra che cela. La narrazione poetica di Antonio Errico è compagna di viaggio. -
Sociologia dell'organizzazione dei media
Questo libro si prefigge di offrire una formazione di base in merito alle figure professionali di livello avanzato in grado di operare con i media e le nuove tecnologie, soprattutto nel campo dell'informazione, saldando gli orizzonti teorici con il possesso di strumenti della comunicazione massmediale e multimediale, l'attitudine alla ricerca con l'animazione culturale e la progettazione educativa. Un libro breve e dal linguaggio semplice, dedicato alla delineazione dell'oggetto della sociologia dell'organizzazione dei media e ai suoi principali orientamenti teorici: nella complessità ogni argomento trattato delinea la funzione sociale dei media e le loro dinamiche organizzative a livello nazionale e locale, con le conseguenti differenze. I media presi in esami, tranne un breve accenno sulle dinamiche organizzative di una redazione di un giornale, sono le televisioni e le radio: si affronta lo studio dei linguaggi della radio e della televisione, con particolare riferimento all'organizzazione tipica dei diversi gruppi di lavoro in una radio e in una televisione, e alle ripercussioni di questi rapporti in ambito sociologico, culturale, etico. Si parte dallo studio dei ruoli e delle conseguenti capacità che devono possedere le figure professionali in ambito televisivo per poi giungere allo studio dell'organizzazione quotidiana della televisione nel suo complesso, offrendo agli studenti la possibilità di conseguire una innovativa formazione interdisciplinare. -
Come polvere o vento
La poesia di Alda Merini si è sviluppata in un flusso continuo, che ha la qualità di un modo di porsi nel mondo: offerta di sé al ritmo indefinito della quotidianità, in una ininterrotta costruzione di rapporti, di possibilità che variamente si intrecciano, si confondono, si sovrappongono, si infittiscono e si districano; presenza dentro il corpo e in mezzo alle cose, ricca certo di sapienza e di passione, intessuta di molteplici echi della cultura e del mito, di suggestioni di un mondo lontano, di parole perdute e indecifrabili, ma tutta esaltata, consumata, bruciata, nel suo darsi, nel suo offrirsi all'occasione, canto e vocalità in totale abbandono, dono divino caduto nella banalità del presente, ma pronto comunque ad accendersi anche in quella banalità, a brillare nonostante tutto, tra gioia e disperazione, tra La più nuda esposizione di sé e il trucco più sontuoso e splendente. -
Coraggioso amore
Coraggioso amore, in Italia pubblicato per la prima volta, è l'ultimo racconto di Katherine Mansfield, rimasto per decenni manoscritto dimenticato, prima di essere ritrovato dopo la morte della scrittrice. Come in una sorta di chiaroscuro, l'autrice tratteggia la storia dell'incontro tra l'ingenuo Mitka e la maliziosa Valerie, tra amorose schermaglie e infingimenti. Questo gioco di luci e ombre dà alla narrazione una soffusa atmosfera di ambiguità che trova corrispondenza nell'essenza contraddittoria dei personaggi, continuamente in bilico tra realtà e apparenza, compostezza e grettezza, ingenuità e malizia. In questo racconto la delicatezza della narrativa mansfieldiana - che la critica ha annoverato tra le più alte del Novecento - è preludio a smarrimento e deterioramento: emotivo, mentale, fisico. Una architettura narrativa sfaccettata in cui, come afferma Rebecca West, ""la logica della poesia conquista la prosa"""".""