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I panni del saracino
Il 18 maggio 1291 San Giovanni d'Acri, ultimo caposaldo cristiano in Palestina, cade per mano del Sultano d'Egitto. Il giorno dopo inizia questa storia. In una vivace ricostruzione storica di avvenimenti reali e immaginari scorre la vita di Nerino dei Buondelmonti. Cavaliere fiorentino, francescano e poi pirata e corsaro al servizio di Genova, Nerino è protagonista di guerre sanguinose, carneficine, rapimenti e riscatti in un Mediterraneo senza pace sconvolto dalla furia del potere ad ogni costo. Ma nel romanzo c'è anche l'amicizia, la lealtà e un grande amore, che trascinano il lettore fino all'ultima pagina, quando il protagonista, purificato dalle nefandezze compiute, in un nuovo giorno sul mare, pensa finalmente alla sua donna che l'attende. -
Otello cane d'aprile
Una storia delicata e poetica che racconta di Otello, cane fedele e coraggioso, di un fazzoletto rosso e di un dono prezioso per due fratelli fuggiti in montagna nel tentativo di evitare la guerra. E poi, il mare ad aprile. Paolo Comentale parla della seconda guerra mondiale ma potrebbe riferirsi ad ogni conflitto, in qualsiasi epoca e luogo del mondo. Il racconto è illustrato dall'autore che guida i piccoli lettori ad affrontare i temi della guerra e dell'amicizia e di un momento importante della storia del nostro Paese: la Resistenza. Età di lettura: da 6 anni. -
Furibonda cresce la notte. Poesie e lettere inedite
"Furibonda cresce la notte"""" raccoglie poesie e lettere inedite che risalgono agli anni Ottanta, periodo considerato tra i più creativi di Alda Merini, in cui il rigore formale si coniuga in piena adesione ad una maturità già attraversata da esperienze gravi e dolorose, distillate in questi componimenti fino a conseguire una significanza universale. Il carteggio con il medico-poeta Michele Pierri, le poesie a lui dedicate, e quelle ai figli di Pierri e agli amici pugliesi, testimoniano un amore che la poetessa milanese vuole con appassionata determinazione che diventi matrimonio. Così accadrà, e gli anni a Taranto saranno per lei felici, artisticamente e umanamente. Chiudono il libro nove componimenti in dialetto milanese, unici nell'intera produzione della Merini, ironici e dissacranti, tradotti in italiano da Alberto Casiraghy, eterno sodale di Alda. Introduzione di Silvio Trevisani." -
Orchestrate collisioni
In questa raccolta poetica l'autore, con divertita eleganza, racchiude frammenti di vita registrati come su uno spartito musicale. Nei versi brevi ogni vocabolo è segno di una ricerca, di una riflessione sull'esistenza. Sono poesie da meditare, da recitare, da ascoltare come in una confusione di parole e di cose, fino al confine del senso come forma del suono. -
Canta il merlo sul frumento. Il romanzo della mia vita
Questo libro è un'autobiografia: Lidia Menapace racconta la sua lunga vita, che ha attraversato il fascismo, la prima e la seconda Repubblica, le stagioni delle lotte operaie e i movimenti studenteschi, il femminismo, le mobilitazioni pacifiste e per l'ambiente. È un romanzo di formazione: è la vicenda di una ragazza che cresce nel ventennio fascista, in una famiglia progressista e laica, e che per spontanea necessità interiore diviene antifascista e partigiana; e per tutta la vita proietterà i suoi modelli etici nell'impegno pubblico culturale e sociale. È un romanzo della storia d'Italia: Lidia Menapace è stata impegnata nei movimenti cattolici progressisti, dirigente della Democrazia Cristiana (prima donna assessora alla Provincia di Bolzano), ha vissuto la diaspora della sinistra DC; docente all'Università Cattolica di Milano, fu allontanata per la sua dichiarazione di marxismo; ha partecipato alla nascita del quotidiano ""il manifesto"""" e vi ha collaborato a lungo; nel 2006 è stata eletta senatrice con Rifondazione Comunista (indicata come presidente Commissione Difesa, non fu eletta per le sue posizioni pacifiste), e dal 2011 è nel Comitato nazionale ANPI. Il libro ha una prospettiva sempre aperta alla storia; cosicché gli eventi personali si coniugano con quelli generali, e i primi ne assumono senso più ampio e i secondi vivezza ed umanità."" -
Io non sto a guardare. Memorie di una partigiana femminista
Velia Sacchi nasce a Bergamo nel 1921. Nel 1943, sposata e madre di una bimba di due anni, entra nella Resistenza occupandosi di propaganda antifascista e trasferimento di perseguitati in Svizzera. Fortunosamente rilasciata dopo un arresto, passa alla clandestinità, collabora con ""l'Unità"""" e fonda l'Associazione femminile per la pace e la libertà, che alla fine della guerra confluisce nell'UDI, Unione Donne Italiane. Muore nel 2015. In questa autobiografia, che recupera anche pagine di diario degli anni della Resistenza, foto, documenti e alcune immagini (tra cui carte di identità false e la scheda del CNL), c'è il racconto in presa diretta di una vita che legge i grandi e piccoli eventi della storia sempre dal punto di vista della donna. Si parte dalla lotta di Liberazione, quando oltre al ruolo di staffetta, di accudimento, di coraggio quotidiano, la presenza femminile favorisce la diffusione di sentimenti, atteggiamenti, di quella rivolta morale che costituisce l'humus emotivo della Resistenza. E di questa la Sacchi racconta senza alcuna retorica anche le problematicità e i punti critici """"di genere"""": l'emarginazione dai posti di comando, le idee sessiste dei dirigenti e dei compagni di lotta, la violenza gratuita... Velia affronta poi, sempre dall'angolazione femminista, i nodi politici del secondo Novecento, dalla democrazia incompiuta al tentativo di ricacciare nel silenzio delle case la questione, ancora non risolta, delle donne in Italia."" -
Avventure nello spazio. Mattia e i suoi amici animali
Mattia ama gli animali e ha una segreta corrispondenza con essi e la natura nel suo complesso. In queste tre avventure, il ragazzo si trova a viaggiare nello spazio e scopre universi sconosciuti; libera alcune scimmie da un laboratorio dove si covano malvagi progetti; e denuncia un allevamento dove i cani sono impiegati in lotte clandestine e un maneggio in cui i cavalli sono sottoposti a doping. Queste le imprese spericolate e coraggiose che vive Mattia, con un approccio lieve ai grandi temi della scienza. Età di lettura: da 4 anni. -
Il faro di Pükler-Muskau
Il faro di Pükler-Muskau è un grande racconto di viaggio, viaggio come pellegrinaggio fra realtà e allegoria, come anelito verso il sincretismo religioso di un grande abbraccio ecumenico rappresentato dalla potenza illuminante di un'unica fonte luminosa che riunisca in sé l'essenza di tutte le fedi. Spinti dal medesimo misterioso richiamo si muovono, nell'affresco di un grande afflato centripeto, personaggi diversi, indotti da diverse motivazioni personali, alla ricerca di un luogo che è allo stesso tempo uno spazio fisico e la dimora più segreta dell'anima. In questo percorso verso l'esplorazione del proprio intimo, i protagonisti intrecciano relazioni che consentono e riverberano la realizzazione della propria meta. Ma è l'amore, in fondo, il desiderio che avvia questa ricerca, l'amore in tutte le sue manifestazioni, dalla fase dell'innamoramento, che è entusiasmo puro e illimitato, alla realizzazione di un sentimento pacato e consapevole, fino allo stadio dello svuotamento delle illusioni, che nella razionalità ripensa il passato e rinnova il proprio avvenire. -
L'appartamento segreto
In ognuno di questi cinque racconti l'autore propone una sinopia di romanzo in fieri, di cui mira a cogliere soltanto una tappa precisa. Restano nella memoria la comunità di anime e di volti fantasmatici che dà vita al respiro corale di ""Un tranquillo posto di campagna""""; e la congiura di filosofi e filologi che anima """"L'internamento di Nietzsche"""", nel cui finale è incisa la sentenza di una possibile poetica ricongiuntiva di filosofia e narrativa. Ma non meno significative sono la vicenda familiare, ad un tempo internazionale e abruzzese, di Giuseppe Dogato e """"La banda dei tre""""; la via crucis amorosa ed esistenziale di Carla e del dottor Lazzari nel racconto eponimo, fino alle rocce kafkiane che lacerano l'esperienza umana di Kaplan e Martini, nel racconto """"L'isola nell'oceano"""" e fino al dramma della """"Seconda morte"""", esposto à la manière de Bernanos per il coinvolgimento di un sacerdote sospeso cui è consegnata la fine di questo libro davvero riuscito."" -
Che dice la pioggerellina di marzo. Le poesie dei libri di scuola degli anni Cinquanta
"L'albero cui tendevi la pargoletta mano; Ei della gondola, qual novità; Il morbo infuria, il pan ci manca; Eran trecento eran giovani e forti; O Valentino vestito di nuovo; Partì in guerra e mise l'elmo; La donzelletta vien dalla campagna... """" Intere generazioni formatesi negli anni Cinquanta conoscono ancora a memoria i versi imparati a scuola, che siano opere di autori celebri o filastrocche dei """"poeti dei banchi"""", i quali scrivevano appositamente e unicamente per i testi scolastici: Pezzani, Novaro, Ada Negri, Zietta Liù, Lina Schwarz, ma anche Diego Valeri, Moretti, Pascoli, Leopardi, Carducci e perfino D'Annunzio, accanto ai """"patrioti"""" Bosi, Mercantini, Fusinato, Giusti. In questa antologia sono raccolte le poesie più diffuse sui libri delle scuole elementari e medie di quegli anni, che dimostrano la continuità culturale e pedagogica della Repubblica con il ventennio fascista. L'esaltazione dei valori quali religione, patria, famiglia, conformismo, etica del lavoro, propria del fascismo, prosegue infatti nel dopoguerra, e il libro di testo si conferma uno strumento di costruzione del consenso come era avvenuto nel passato. Il volume ha una struttura per sezioni che riprende quella dei sussidiari dell'epoca, con i temi: Famiglia, Affetti, Scuola, Religione, Patria, Lavoro, Povertà e rassegnazione, Storia, Natura e Giocose." -
Il libro del dialogo
"'Il Libro del dialogo', nell'opera di Jabès, è il libro che più di altri mette in scena la centralità del tu. Il tu, nella grazia della sua singolarità e irripetibilità, e nel limite della sua finitudine, è osservato come sorgente, per l'io, di un riconoscimento di sé, come principio da cui sgorga la conoscenza di sé. """"L'Io è miracolo del Tu"""", dice un passaggio del libro che potrebbe essere assunto come esergo per una riflessione intorno al rapporto con l'altro, intorno alla presenza dell'altro nel tempo e nello spazio della propria interiorità. Il dialogo non è nella comunicazione, nell'agire comunicativo, non è nella parola che si sovrappone alla parola, che ad essa replica e da essa rimbalza, non è nella rappresentazione di sé affidata alla lingua. Il dialogo è silenzio che cerca di muoversi verso la lingua, ascolto che si svolge in interrogazione, immagine dell'altro che cerca la via della prossimità."""" (Antonio Prete)" -
L'immaginazione. Vol. 292
"L'immaginazione"""", rivista di letteratura diretta da Anna Grazia D'Oria, è presente da ventidue anni e si conferma una realtà davvero interessante, soprattutto per la poesia. Esce con cadenza bimestrale, rivolgendo particolare attenzione alle tendenze poetiche contemporanee, con la presentazione di versi inediti di poeti noti e meno noti. Per gli appassionati del genere la rivista, fiore all'occhiello del gruppo editoriale Manni, è una miniera inesauribile di notizie, approfondimenti e curiosità sulla poesia contemporanea mondiale." -
Gli anni forti
Tra le mura di Villa Gina scorre un trentennio di storia d'Italia, dal dopoguerra fino al delitto Moro, vissuto attraverso gli occhi dell'autrice, dapprima bambina poi adolescente e giovane inquieta. In un Paese ancora immerso nella civiltà contadina irrompe la modernità, i primi miti del consumismo, fino alle speranze del Sessantotto cui la protagonista, universitaria a Firenze, partecipa. Le contraddizioni della famiglia, i rapporti con l'altro sesso e gli amici, le ingenuità e le speranze segnano il cammino di una ragazza che tenta di superare i limiti e le rigidità ideologiche di quegli anni, conservandone però l'energia e l'impegno civile. -
Basilicata d'autore. Reportage narrativo e guida culturale del territorio
Questo libro è una guida d'autore, la narrazione dei luoghi, materiali o culturali, più significativi della Basilicata, raccontati dalla penna di intellettuali e personaggi celebri del territorio. Ne viene fuori una lettura antropologica e allo stesso tempo il documento di una conoscenza reale, approfondita. Non solo un itinerario di percorsi e mete lucani dunque, ma un vero e proprio reportage narrativo, in cui ogni autore guida in un luogo, un'atmosfera: Potenza e Matera naturalmente, ma anche il Vulture, il Pollino, le valli dell'Agri e del Basento, la salita sul monte sacro di Viggiano, le Dolomiti Lucane..., fino al viaggio Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo. Arricchiscono il libro alcune schede di approfondimento su luoghi, riti e tradizioni di particolare interesse, fuori dal circuito solito del turismo. -
Mio figlio in rosa. ""Ti senti maschio o femmina?"" ""Io mi sento io""
Camilla ha 46 anni, vive con tre figli dai 14 agli 8 anni e un cane. La sua è una famiglia ""normale"""", con la particolarità che Federico, il secondogenito, biologicamente maschio, fin da quando ha un anno e mezzo ha manifestato il desiderio e l'esigenza di essere (anche) una bambina: vuole indossare gonne e abiti rosa e sbrilluccichini, preferisce la compagnia di amiche femmine, nei giochi si identifica con le fatine e non con Spider-Man. E Camilla ha deciso di non ostacolarlo, di mettersi in ascolto, di assecondarlo. Perché così Federico è più felice. Ha iniziato a documentarsi, a leggere, a trovare in Internet delle storie simili alla sua. Ha scoperto che esiste la disforia di genere, ed esistono i bambini transgender, quelli gender fluid, quelli gender smoothie, i non binari, e altri ancora. Esistono insomma molte strade in cui si incanalano gli sviluppi atipia dell'identità di genere, e Federico percorre la sua. Con determinazione e delicatezza, e una buona dose di ironia, Camilla racconta la storia di Federico, 9 anni, bambino sereno e consapevole, con i capelli lunghi e lo smalto rosa. Racconta la quotidianità della sua famiglia, con la scuola e la piscina, la spesa dal salumiere, le festicciole di compleanno, le pressioni del contesto sociale. Racconta i propri dubbi e timori, il suo continuo interrogarsi e cercare di comprendere. È tutto alquanto complicato, ma di una cosa Camilla è certa: non è la persona non conforme che deve adeguarsi, non sono i genitori a dovere 'accordare' il figlio per proteggerlo, ma sono gli altri che devono imparare a conoscere, capire e accogliere."" -
Per poco tempo
"Ci rimane, di Cosimo Russo, a dimostrare impegno e passione poetica e amore per la vita, questa raccolta di versi, organicamente da lui costruita. Nato nel 1972 nel profondo Sud salentino, a Gagliano del Capo, laureato in Economia e Commercio nel 2001 a pieni voti, si occupa dell'azienda di famiglia e trasmette alle due figlie che crescono l'amore per la cultura che rende liberi, l'attenzione devota ai libri che insegnano a vivere. E intanto scrive versi gelosamente difesi, letti soltanto alle persone care e sono poesie custodite nello scrigno del non detto, prigioniere della gabbia amorevole del cuore, nutrite di silenzi. Ora che Cosimo non c'è più, la sua produzione poetica esce allo scoperto come eredità culturale che fa riflettere sul senso della vita, con un messaggio di certo positivo. Nella Prefazione Alessandra Peluso nota come l'autore """"vive osservando L'indicibile e lo narra con l'armonia dovuta"""", e Matteo Greco scrive di """"versi che vanno dietro la vita, la pedinano, la scrutano in ogni sua microscopica manifestazione"""". In essi c'è anche una padronanza stilistica matura, un'essenzialità che è segnale di vera poesia, una lucida e consapevole analisi del tempo che scorre, da ricordare meditando."""" (Anna Grazia D'Oria)" -
Le case di Luca. Diario segreto di un affido
Luca racconta al suo diario segreto il percorso che parte da una vita complicata in casa e arriva alla serenità della ""famiglia in più"""", con un'altra mamma, un altro papà e un fratello più grande, che affiancano la sua famiglia d'origine. In mezzo, tutte le domande, le impressioni, le paure, il vortice di emozioni che lo investono nel cammino dell'affido. Roberto Piumini, con penna lieve e garbata, spiega cos'è l'affido, come funziona, cosa provano le famiglie - quella d'origine e quella affidataria - e i bambini, quali sono gli interrogativi, i timori, la ricchezza e le speranze che questa esperienza porta, e lo fa con gli occhi di un bambino, raccontando quanto le """"famiglie allargate"""" siano fondamentali nella vita dei ragazzi e degli adulti che ne hanno bisogno. Età di lettura: da 8 anni."" -
Lo sguardo del sogno
Lo sguardo del sogno, in questa nuova raccolta poetica, si identifica con quello della poesia e dice di affetti. Di quelli presenti, dei lontani, dei perduti. Lo sguardo è quindi dialogo con sé, con la natura, con gli animali, nel volgere delle stagioni della vita. -
La misura del silenzio
Una poesia, questa del giovane Davide Cuorvo, affollata di immagini che si susseguono e ci sorprendono quasi ad ogni verso, con un continuo fuoco d'artificio. -
Letteratura liquida. Sei lezioni sulla crisi della modernità
Il saggio di Daniele Maria Pegorari offre una lettura della società contemporanea dal punto di vista della letteratura italiana comparata. L'interpretazione procede attraverso i concetti guida di postmodernità, riflessività, autorialità, interesse, sincerità e resistenza. Incorniciato da due lunghe crisi del capitalismo mondiale, quella degli anni Settanta dell'Ottocento e quella che ha dato inizio al secolo XXI, il nostro tempo è raccontato attraverso le pagine di Svevo, Gozzano, Pirandello, Montale, Borges, Calvino, Luzi, Bauman, Eco, Baricco e molti altri, stranieri e italiani, non senza uno sguardo ai classici.