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K19. La storia segreta del sottomarino sovietico
Sin dalla sua costruzione nel 1958, la storia del sottomarino sovietico di classe Hotel K-19, il primo a essere equipaggiato con missili nucleari, è stata costellata di luci e ombre. Varato l’8 aprile 1959, il K-19 fu costruito in un periodo in cui l’Unione Sovietica era intenzionata a eguagliare la potenza nucleare degli Stati Uniti, sino ad allora in netto vantaggio. Tuttavia, nella volontà di schierare il sommergibile rapidamente, come dimostrazione di potenza, furono messi in secondo piano diversi requisiti di sicurezza, determinando così una serie di malfunzionamenti. Il 4 luglio 1961 avvenne il più tragico degli incidenti: dopo alcune esercitazioni nell’Atlantico, a 45 metri di profondità, l’equipaggio del K-19, agli ordini del capitano Nikolaj Zateev, si trovò a fronteggiare un incubo nucleare. Una grave perdita nel reattore aveva causato il guasto del sistema di raffreddamento, portando a un pericoloso aumento della temperatura all’interno del nucleo. Ad aggravare la situazione si accompagnò anche il malfunzionamento del sistema radio, che lasciò l’equipaggio isolato e senza la possibilità di contattare Mosca. Il sottomarino fu costretto a emergere e gli uomini a un grande atto di coraggio, sacrificandosi per riparare l’avaria prima che causasse un disastro nucleare. Nel 2006, l’ex presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbačëv ha proposto l’equipaggio del sottomarino al Nobel per la pace, per le azioni compiute il 4 luglio 1961. L’incidente, secretato per quasi trent’anni, torna alla luce grazie alle ricerche di Peter Huchthausen che, recuperando le memorie del capitano Zateev, ricostruisce gli eventi che hanno portato a scongiurare una Terza Guerra Mondiale, rendendo il giusto merito a degli eroi che hanno dato la vita per l’umanità. Postfazione di Kathryn Bigelow. -
Paolo Conte. Storia del poeta che dipinse la musica
Un'accurata analisi della poetica e dell'immaginario del più celebre cantautore italiano, un'immersione nella sua musica tra jazz e swing, un'attenta ricostruzione dell'intreccio tra biografia personale ed evoluzione lirica. Un viaggio nei riferimenti letterari e artistici di Paolo Conte. Quanti Paolo Conte esistono dentro Paolo Conte? Risposta: ne esistono uno, nessuno e centomila. Sì, perché il distinto avvocato e pittore di Asti, l'uomo che ama il jazz di Art Tatum ed Earl Hines sopra ogni cosa, l'uomo che ha composto brani epocali come ""Azzurro"""", """"Messico e nuvole"""", """"Onda su onda"""" e """"Bartali"""", l'uomo che fa musica per immagini quasi fosse cinema e fa cinema in suoni e parole quasi fosse facile, l'uomo che, dal 1974 a oggi, ha inventato versi surreali e al contempo iperrealistici tipo «ma come piove bene sugl'impermeabili», «beviti 'sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto», o ancora «ti offro una doccia ai bagni diurni che sono degli abissi di tiepidità», l'uomo che rifugge l'attualità e rimugina quel che fu già, quell'uomo è un abisso di poesia, intelligenza, charme e humour. E tale è destinato a rimanere: insuperato, insuperabile."" -
Prince. Schiavo del ritmo
Nel 1977 un timido adolescente con una voluminosa pettinatura e un sacco di grinta e determinazione firmò un contratto con una casa discografica. Nel corso dei vent'anni successivi sarebbe diventato uno degli artisti più significativi della musica di fine millennio, un artista che avrebbe cambiato il volto stesso della cultura popolare. Ha attraversato le barriere che separano i popoli e i sessi, scrivendo più di mille canzoni sull'argomento. Ha creato un sound tutto nuovo, basato su un originalissimo crossover di stili, guadagnandosi la reputazione di live performer da leggenda. Liz Jones entra nelle segrete stanze di Paisley Park per un'intervista esclusiva nella quale Prince parla con franchezza della propria personale battaglia contro l'industria discografica, delle amanti, degli affetti e del modo in cui realizza musica. Numerose interviste a membri della sua famiglia, amici, colleghi musicisti, produttori, ballerini e manager gettano nuova luce su quella che è l'icona forse maggiormente fraintesa e di certo più sfuggente dei nostri tempi. Molti anni dopo, e a oltre cinque dalla sua morte, l'uomo che un tempo si faceva chiamare Prince fa ancora notizia. -
I luoghi più strani delle religioni. Chiese nascoste, alberi magici e santuari proibiti
I posti strani non sono mai creati intenzionalmente. Succede e basta: il tempo ricopre di muschio un antico giardino roccioso del Giappone, alcuni alberi rivelano poteri curativi, o le chiese devono essere nascoste ai persecutori. La bellezza del mondo risiede nella sua varietà, ed è così possibile imbattersi in luoghi singolari, templi di un'originalità unica, ricchi di sorprese. Johann Claussen descrive 39 luoghi di culto, cristiani e non, così sorprendenti, curiosi o spaventosi che sembrano provenire da un altro pianeta. Luoghi talmente particolari da apparire come circondati da una potente aura che evoca fascinazione e rispetto. Il centro del mondo è situato là dove i fiumi sacri Gange e Yamuna si incontrano con il Sarasvati, e coloro che si immergono in questo ""miele dell'immortalità"""" al momento giusto possono essere liberati dai peccati. Ma attenzione: 100 milioni di pellegrini vogliono fare la stessa cosa contemporaneamente... In Congo, dopo un viaggio su strade sterrate, si raggiunge la Gerusalemme Celeste: un enorme tempio con 37.000 posti a sedere. Altrettanto remoto è il santuario della Difunta Correa, dove i camionisti donano come offerte votive cinghie, cerchi e, a volte, interi camion. Un divertente viaggio intorno al mondo, alla scoperta di nuove dimensioni. Che si tratti di un cimitero per animali o di un tempio dei topi, di una cattedrale fatta di spazzatura o di un eremo costruito con macerie della Seconda Guerra Mondiale, di un luogo di sopravvivenza o di morte, sperduto nel deserto o proprio accanto casa: I luoghi più strani delle religioni ci permette di investigare le ragioni e gli abissi dell'esistenza umana."" -
Agire e pensare come Coco Chanel
Gabrielle Bonheur Chanel, conosciuta come “Coco”, è indubbiamente la stilista più famosa al mondo. Con le sue innovazioni ha lasciato un segno indelebile che ha rivoluzionato i concetti stessi di moda e di costume: a cinquant’anni dalla sua scomparsa, è ancora oggi un’icona indiscussa di eleganza. Non solo Chanel ha cambiato il modo di vedere il corpo femminile, fornendo un importantissimo contributo alla causa dell’emancipazione, ma il suo carattere forte, la sua capacità di imporsi in un mondo di uomini e la determinazione incrollabile hanno reso la sua figura e la sua firma dei modelli eterni. La sua personalità è stata forgiata dalle numerose difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso della vita, ma è stata anche arricchita da amicizie profonde e amori appassionati, dalla sete di cultura e dall’incrollabile desiderio di scoprire cose nuove e di viaggiare. Tutto ciò l’ha resa una donna fuori dal comune, audace e libera, e un’inesauribile fonte d’ispirazione. Ogni capitolo del libro esplora una caratteristica emblematica del temperamento di Coco, focalizzandosi su come sia possibile seguire il suo esempio nella vita quotidiana per favorire il nostro sviluppo personale. Il testo fornisce inoltre un’interessante introduzione alla sua storia personale, grazie a una serie di aneddoti volti a mettere in luce le caratteristiche di questa donna poliedrica. -
Agire e pensare come il Piccolo Principe
"Mettetevi comodi e preparatevi a ritrovare il bambino dentro di voi! Fra le pagine di questo libro troverete consigli pratici per vivere meglio i rapporti al lavoro, con gli amici o con la famiglia, seguendo l'esempio del celebre ragazzino dai capelli d'oro. Sin dalla sua pubblicazione, Il Piccolo Principe ha fatto innamorare milioni di lettori in tutto il mondo, insegnando valori fondamentali come l'amicizia, l'amore, l'altruismo e il prendersi cura di qualcuno a cui si vuole bene. Il Piccolo Principe è un'opera il cui fascino risiede nella semplicità con cui è in grado di parlare anche agli adulti di emozioni e sentimenti che, crescendo, sono stati dimenticati. Ma come può il suo protagonista aiutarci ora, nella nostra vita adulta, così diversa dalla sua e spesso così complicata? Stéphane Garnier, prendendo spunto dalla personalità e dalle affermazioni del piccolo principe, insegna a liberarsi dal peso del giudizio altrui, ad accettare di essere talvolta fraintesi, a prendersi il tempo per vivere, a saper amare e rimanere umili. Attraverso gli occhi innocenti di un bambino, l'autore, in maniera poetica e quasi magica, ci descrive il mondo degli adulti, mettendone in luce le contraddizioni e le insensatezze.""""" -
L' avventura del viaggio. Letteratura, reportage e memorie
Questo volume nasce dal desiderio di indagare l'imprevedibilità di ogni viaggio, quel mistero che qualunque soggiorno lontano da casa nasconde e che diverte e inebria il viaggiatore. Ciascuno di noi conosce se stesso prima di partire, ma non sa come sarà al suo ritorno. Tutto dipende dalle esperienze che farà, dai luoghi che visiterà e dalle persone che conoscerà: le avventure vissute in viaggio sono destinate a imprimersi nella mente, a restare in noi, talora a germogliare per portare nuovi frutti. Alla partenza possiamo immaginare solo in modo parziale cosa ci attenderà, e questo forse è l'elemento di maggior fascino: il viaggio è un giallo di cui siamo i protagonisti. Tra le pagine dei resoconti di viaggio di grandi autori italiani e internazionali troviamo le emozioni, i turbamenti, le sorprese che hanno reso i loro itinerari indimenticabili. L'avventura del viaggio raccoglie le testimonianze di scrittori e giornalisti che dalla metà dell'Ottocento a oggi hanno solcato mari, percorso territori sconfinati e attraversato cieli, cercando di riportare sulle pagine quell'inspiegabile brivido che pervade chiunque affronti l'ignoto. In ogni reportage sono dunque presenti due avventure, quella vissuta dall'autore e quella che ogni lettore vive nell'esperienza di lettura: un affascinante mondo sconosciuto attende quanti siano determinati a prendere la valigia e voltare pagina. -
Gemelli. Superstizioni e prodigi, fantasie ed esperimenti
Da Castore e Polluce alle bambine di Shining, i gemelli sono sempre stati rappresentazioni di potenza e di meraviglia; temuti come innaturali mostri o, all’opposto, considerati un prodigio salvifico. I concetti di dualità, armonia e opposizione hanno sempre accompagnato la loro esistenza, tanto da arrivare a volte a minacciare la possibilità di un’individualità, facendo sembrare vuota l’esistenza singola. William Viney analizza non solo come la società ha plasmato l’immagine dei gemelli, ma anche quanto questi ultimi abbiano contribuito allo sviluppo della filosofia, della scienza e, più in generale, del progresso. La gemellarità attraversa tutte le epoche e le culture: la troviamo nei miti, nei riti di popolazioni lontane, negli esperimenti eugenetici dell’epoca nazista, nelle tecniche di fecondazione assistita. L’immaginario comune sui gemelli è però fortemente influenzato dalla loro rappresentazione come un evento raro, fratelli identici e con personalità simbiotiche. Inutile dire che non va proprio sempre così. Sin dall’antichità, la medicina si è interessata a queste vite parallele, tanto che esiste un’intera branca, la gemellologia, dedicata a raccogliere dati sui gemelli e a studiarne le vite. A questi studi si è prestato anche l’autore, insieme al suo fratello gemello. Gemelli vuole essere anche questo: uno squarcio su cosa significhi essere osservati, studiati, utilizzati come opere d’arte, solo perché si condivide il compleanno. Una panoramica che spazia dal mito alla scienza, dallo sviluppo della gemellologia ai twinfluencers e nella quale non mancano racconti di storie incredibili e commoventi. -
Guerra, pace e Brexit. Il lungo viaggio dell'Irlanda
Divisa arbitrariamente in due dal governo britannico all’inizio del Novecento, da oltre un secolo l’Irlanda vive in bilico tra la pace e la guerra. Nel 1998 l’accordo di Belfast ha sancito la conclusione del conflitto e inaugurato una nuova fase storica, ma con la Brexit si sono aperti nuovi scenari di rischio che hanno accelerato processi impensabili fino a poco tempo fa. Questo libro ci conduce in un viaggio a ritroso nel lungo dopoguerra irlandese attraverso gli sguardi e le voci dei protagonisti del processo di pace, dei sopravvissuti e dei principali esponenti della politica e della cultura. Vent’anni di cronache e reportage, di rivelazioni e testimonianze raccolte da uno dei più profondi conoscitori italiani dell’Irlanda. Un caleidoscopio di piccole e grandi storie utili a comprendere le ferite di un paese che resta ancora diviso e a rivelare il cuore di tenebra di una terra segnata dal sangue e dalla resistenza ma ricca di ideali e di utopie possibili. Con uno sguardo al futuro e a una riunificazione che appare sempre più vicina. Prefazione di Enrico Terrinoni. -
Almanacco dell'Italia occulta. Orrore popolare e inquietudini metropolitane
L’orrore popolare che era radicato nella civiltà rurale (credenze, fole, magie, superstizioni) si è inurbato a seguito dei fenomeni di migrazione interna al Paese e, anziché inaridirsi, si è innestato sul tessuto cittadino, assorbendo linfa dalle inquietudini e dai conflitti della vita metropolitana. La cronaca, la televisione, il cinema, la narrativa, il fumetto sono stati permeati da paure perlopiù sentite come attuali, la cui origine folclorica però, a grattare la superficie, si perde nella notte dei tempi. L’ombra degli Antichi, siano essi gli Etruschi o i nostri nonni, ci ha sempre seguìto, scivolando tra le rotative della stampa, scrutandoci dal ciglio dell’autostrada, studiandoci dal luminescente schermo del televisore, manifestandosi tra le note di alcune canzoni. In questo libro l’Italia che ci è familiare mostra il suo volto occulto, notturno, fantastico, attraverso le voci di oltre venti autori che hanno scelto (e non di rado mescolato) la testimonianza, il saggio, il racconto vero e proprio. Facendoci scoprire che, in fondo, questo lato insolito della nostra cultura è familiare anche a noi, più di quanto pensiamo. Da sempre. ""Almanacco dell’Italia occulta"""" invita i lettori a un variegato viaggio tra case infestate, indagini misteriose, culti innominabili, cronache bizzarre, evocazioni medianiche, fatti inspiegabili, treni fantasma e castelli incantati dei baracconi, suoni e canti che scatenano danze macabre, inneggiano al Maligno e attestano contatti con dimensioni ultraterrene."" -
Artisti visionari. Viaggio ai confini dell'arte e della parola
Piero della Francesca, Michelangelo, Parmigianino, Tintoretto, Caravaggio, Piranesi, Friedrich e poi Munch, Cézanne, Morandi, Burri, Kiefer, Samorì... un fil rouge attraversa questi artisti in quel sentire dell'arte che sfugge a qualsiasi classificazione di tempo, spazio e luogo. Il loro sguardo visionario è un fuoco che arde nell'incontro col mondo e tutta l'opera diventa così una zattera dove i naufraghi si spingono alla ricerca di un approdo per la vita, riapparendo e ricreandosi ogni volta in universi possibili. La loro espressività artistica da sempre stupisce e scuote, scardina le prospettive per crearne di nuove, interroga l'esistenza e ne ascolta il sussurro, l'invocazione o il grido. In un viaggio a sua volta visionario e arrischiato, il racconto di questi artisti, tratteggiati in un itinerario libero, è un invito a cogliere quella misteriosa luce che apre alle vertigini dell'arte. Ma quando le parole non bastano più, come diceva Rilke, solo un'altra espressività artistica può dar voce all'invisibile che si cela nell'evidenza visibile. L'incontro con le opere si svela allora nella poesia e nella prosa di Davide Rondoni, uno dei maggiori poeti contemporanei, nella «speranza di un ritorno che non lasci più uguali». Interventi in poesia di Davide Rondoni. -
L' entropia svelata. La seconda legge della termodinamica ridotta a puro buon senso
"Sin da quando ho sentito la parola 'entropia' per la prima volta, sono stato affascinato dalla sua natura misteriosa. Ricordo vivamente il mio primo incontro con l'entropia e con la Seconda Legge della Termodinamica. È stato più di quarant'anni fa"""". E anche il lettore di questo volume sarà conquistato dalla naturalezza con cui l'autore mostra che dietro al concetto di entropia e alla Seconda Legge della termodinamica non si nasconde alcun mistero: basta il buon senso per capire l'evoluzione dei sistemi complessi. Questo libro, che è il frutto della dedizione all'insegnamento e dell'esperienza come docente dell'autore, si propone di far comprendere il funzionamento della seconda legge della termodinamica, assieme al concetto di entropia, anche a chi non ha potuto seguire i corsi che ne mostrano l'interpretazione statistica, grazie a uno stile semplice e accessibile e a esempi basati sul gioco dei dadi e sull'esperienza della vita quotidiana." -
Narratrici e lettrici (1850-1950). Le letture della nonna dalla contessa Lara a Luciana Peverelli
"Non era la cucina, ma nemmeno il salotto. Forse la stanza da letto? Beh, semmai un angolo, quello con la poltrona e l'abat-jour, a volte persino (miracolo!) una scrivania, coi centrini di pizzo e i garofani nel vaso. E a destra le foto di nozze, in cornice d'argento. """"Una stanza tutta per sé"""", quella invocata e augurata a tutte le donne da Virginia Woolf nell'omonimo e celebre saggio, forse le donne non l'hanno mai avuta"""". Così Elvira Seminara docente, giornalista e scrittrice (de L'indecenza, tra l'altro) ci conduce tra le pagine di un volume che è insieme testo di analisi e lezione di riscoperta delle vicende personali di narratrici che tra il 1850 e il 1950, brandendo la penna per la conquista dell'emancipazione, si sono fatte vessillo di intere generazioni di donne vivendo in prima linea il conflitto tra volontà di affrancamento e dedizione ai valori tradizionali, tra desiderio di sovversione e rispetto delle buone maniere. Completa l'opera, una selezione di testi inediti, dalla Contessa Lara a Giselda Fojanesi, da Jolanda a Mura, fino a Luciana Peverelli." -
Saper apprendere. Atteggiamenti, motivazioni, stili e strategie per insegnare a imparare
Tutti andiamo a scuola e tutti impariamo. Sembra semplice eppure non lo è. Perché saper apprendere significa essere in grado di acquisire competenze complesse e mutevoli e ciò richiede nuovi modi di imparare e di insegnare a imparare. Ecco che, quindi, l'autore ci guida nell'esplorazione di quelle variabili individuali che condizionano il processo di apprendimento: le convinzioni, gli atteggiamenti, le motivazioni e gli stili. Una particolare attenzione è dedicata alle strategie di apprendimento e alla pedagogia dell'apprendimento: insegnare a imparare richiede una didattica variata e differenziata per gestire l'eterogeneità dei gruppi e una didattica strategica metacognitiva per un'attivazione di strategie di apprendimento che proceda di pari passo con la riflessione sul lavoro svolto. Il volume alterna presentazioni teoriche, studi di casi specifici ed esperienze personali dell'autore, fornendo preziosi strumenti di lavoro sotto forma di schede, griglie operative e questionari. Per questo motivo l'opera si rivolge sia a docenti e studenti universitari sia a insegnanti, educatori e operatori sociali impegnati in corsi di aggiornamento e in progetti istituzionali. -
Forme in scena
L'architettura delle sale teatrali stabilisce una filiera naturale con lo spazio scenico, i tipi teatrali e la loro messa in scena non solo come successione materiale dello spazio e nel tempo ma soprattutto come relazione interna ai contenuti e ai modi esecutivi che ognuna di queste entità sviluppa in sequenza con le altre. Si viene così a creare un rapporto continuo di ""progressive accoglienze"""" tra un sistema ospitante e il suo contenuto, tanto che ogni entità porta il rapporto forma-funzione a predisporre e determinare l'oggetto che ospita più che a palesare la sola rappresentazione di se stesso. Il volume affronta lo studio di tale consequenzialità attraverso le riflessioni e le esperienze di tre corsi tenuti presso lo IUAV di Venezia: Architettura degli Interni, sul riuso di edifici storici destinati a teatri o auditorium, Progettazione Scenica, dedicato al disegno e all'allestimento delle scene, infine, il Laboratorio Sperimentale approdato alla messa in scena al Teatro Malibran dell'opera L'Angelo e l'Aura di Carlo De Pirro."" -
Estimo generale e immobiliare
Se ""l'estimo è una disciplina che insegna a formulare un giudizio di valore intorno a un determinato bene economico riferito a un preciso momento e per soddisfare una determinata ragione pratica"""", l'intento del volume è di fornire delle indicazioni pratiche di stima, pur partendo da una solida impostazione teorica.Dopo aver esposto i principi teorici generali della valutazione, il volume tratta della perizia sulle aree edificabili, sui fabbricati e sui terreni e della stima dei diritti reali di godimento, delle divisioni ereditarie e degli espropri. L'ultima parte, invece, è dedicata alla valutazione degli investimenti. Corredato di casi pratici ed esercitazioni per definire l'ambito pratico al quale possono essere applicati gli schemi interpretativi generali, il volume si rivolge sia a professionisti, consulenti e agenti immobiliari sia a studenti che vogliano entrare nel vivo della materia."" -
Finanza comportamentale. Psicologia delle scelte
Come orientarsi, oggi, nella complessità del mercato? La sola conoscenza tecnica degli strumenti finanziari non è più sufficiente per affrontare una realtà che si evolve e che richiede uno scambio continuo con le componenti psicologiche che regolano le scelte. La finanza comportamentale è una risposta concreta a queste nuove esigenze: gli autori la propongono come un percorso che può essere rivolto sia al consulente, mosso dall'intento di comprendere appieno le dinamiche del mercato e del rapporto con gli intermediari (finanziari, bancari e assicurativi), sia ai clienti/investitori che desiderino acquisire maggiore consapevolezza e autonomia nella gestione delle proprie risorse economiche. Il testo prende in considerazione le teorie normative e le teorie descrittive, spesso, tra loro complementari per spiegare il comportamento dei diversi operatori economici in situazioni di incertezza, associando al contributo concettuale una serie di schede, di esempi e di esperimenti trasferibili alle attività svolte ""sul campo""""."" -
Il corpo è musica. La coordinazione motoria nella performance pianistica e nella quotidianità
La coordinazione motoria è una qualità umana troppo spesso dimenticata. In realtà, il suo potenziale infinito è ciò che permette all'essere umano di compiere ogni attività - dalla più umile alla più elevata, dalla più banale alla più complessa - nel modo più fluido possibile, usando i movimenti appropriati. Conoscerla, amarla e incentivarla significa alimentare il contatto fra corpo e mente: è proprio la coordinazione il punto d'incontro fra gesto e pensiero, fra azione e concentrazione e il punto di partenza per la ricerca della qualità. Nella pratica pianistica, lo sviluppo di una consapevolezza mirata del movimento, attuando i principi della coordinazione, si riflette nella precisione della performance, nella libertà di azione, nella prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche. Tutto ciò a favore di un'esecuzione dove il gesto, lo stile e la musicalità si fondono in un tutt'uno traducendosi in benessere del corpo. -
Oltre la serratura. Lo sguardo sociologico e i dilemmi della società moderna e contemporanea
Il volume si rivolge a chi per la prima volta si accosta alla Sociologia, scortandolo in un viaggio attraverso la storia dell'uomo e di un pensiero che, instancabilmente, interroga la nostra controversa realtà sociale, ci aiuta a comprenderla, ne rivela i meccanismi nascosti che solo grazie allo ""sguardo oltre la serratura"""" si riescono a percepire. Zygmunt Bauman, profeta vivente della Modernità liquida (2002), ne è pienamente consapevole: """"per operare nel mondo (anziché essere da questo manipolati), occorre conoscere come il mondo opera. Il tipo di luce che la sociologia è in grado di dispensare si rivolge agli individui liberi di scegliere e mira ad accrescere e rinforzare tale libertà di scelta""""."" -
Michel Gondry
Gondry è stato l'autore che più di ogni altro ha saputo trasformare quell'oggetto misterioso chiamato videoclip in prodotto artistico. Un ""artigiano"""" dell'audiovisivo capace di fare della metanarratività terreno di sperimentazione tecnico-formale ed espressiva e di riprodurre - qualsiasi sia la forma adottata (videoclip, spot, documentario o lungometraggio) - i meccanismi (il)logici della mente e le fughe alle quali abbandonarsi per affrancarsi da una realtà fagocitante e ingovernabile. Attraverso le armi del gioco e del sogno, l'autore oppone alla contingenza una sorta di """"caos organizzato"""", specchio del cinema stesso, che diviene unica via di fuga possibile in un gioco vorticoso ed autoriflettente di scatole cinesi. Con Gondry la forma è il contenuto, le immagini sono pensieri che creano prodotti resistenti all'usura delle visioni e alla logica del flusso omogeneizzante delle forme audiovisive contemporanee per chiamare in causa lo spettatore in un gioco senza fine.""