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Storia della Siberia. La lunga conquista
Con l'esattezza di uno storico e la tensione di un narratore, Jurji Semenov ci fa rivivere l'epico e appassionante racconto della conquista della Siberia. Dai primi cacciatori di pellicce alla famiglia Stroganov, che aprì le porte di questo immenso paese pieno di ricchezze; dai massacri degli indigeni alla dura colonizzazione, pagata con la fatica dei deportati; dalle eroiche spedizioni che scoprirono nuovi territori alla formazione della Grande Russia, si snoda l'epopea di quattro secoli di storia. Attraverso la conquista della Siberia ripercorriamo la storia russa, con le passioni e le idee che l'hanno caratterizzata: la formazione del granducato di Mosca, la lotta di Ivan il Terribile contro i boiari, la vittoria sui tartari, l'Impero di Pietro il Grande, la rivolta polacca, la grande illusione decabrista... Senza risparmiarci i dettagli più cruenti e impressionanti, l'autore ci trascina in un'epoca di interminabili viaggi e indicibili torture, rivelandoci una logica di conquista e inserimento coloniale retta da un rispetto assoluto del rigore e al di sopra di qualsiasi altro interesse, umano o economico che fosse. Tante le vicende coinvolgenti qui raccontate: dai ribelli che tentarono di sottrarsi alle rigide regole, alle donne, di qualsiasi estrazione sociale, che affrontarono ghiacci e inumane fatiche per ricongiungersi ai propri uomini, condannati ai lavori forzati. Il lungo cammino dell'Impero russo verso la conquista di un territorio sconosciuto, tra vittorie e sconfitte, un racconto che è una vera e propria avventura su terre ghiacciate, rivelatesi nel tempo fondamentali miniere di materie prime e ricchezze. -
I due volti del Terrore. La narrativa horror sul grande schermo
Non esiste un medium migliore di un altro per raccontare una storia, ma unicamente due modi differenti di intendere e trattare uno stesso racconto. Michele Tetro e Roberto Azzara (accompagnati da molti altri autori ospiti) ci conducono in un lungo viaggio attraverso i due volti del terrore, quello narrativo e quello cinematografico, qui per la prima volta messi a confronto. Storie di vampiri, fantasmi, demoni, mostri, creature soprannaturali, serial killer, minacce provenienti da altri mondi, incubi incarnati, spettri dell'inconscio vengono rievocati nelle loro due dimensioni principali, quella della parola scritta e quella delle immagini in movimento. Grandi opere classiche e moderne, grandi scrittori, grandi film - conosciuti o meno noti - vanno a comporre un variegato arazzo del genere horror, esplorato con l'intento di valorizzarne sia l'aspetto più propriamente immaginifico e personale (dovuto alla lettura dei testi) che quello generalmente condiviso dell'adattamento cinematografico. Il percorso suggerito è quello tracciato dagli scrittori e dai registi che più di tutti hanno lasciato la loro traccia nel mondo horror, nonché nelle numerose notti insonni degli appassionati del genere. Il volume è ulteriormente impreziosito da box di approfondimento su vari argomenti e autori: assassini seriali, horror per bambini, adattamenti da fumetti, fanta-horror, case maledette... -
Storia dell'Africa. Sulle tracce di una leggenda
Un viaggio nella storia di un continente magico e quasi privo di documentazione scritta. Il volume è suddiviso in quattro parti. La prima esamina lo sviluppo della società africana a partire dalla crescita dell'agricoltura, dell'allevamento e della metallurgia. Vengono trattate l'espansione bantu e la diffusione della popolazione nilo-sahariana e di lingua cuscitica nel Nordafrica, le tribù stanziate nelle zone meridionali e centrali (come i khoisan) e gli stati dell'antico Sudan, dove si erano formati i regni del Ghana e del Kanem. La seconda parte affronta le vicende legate alla prima importante influenza esternasull'Africa: l'espansione dell'Islam. Con lo sviluppo dell'Impero arabo nel Nord si assiste a una crescita sempre maggiore del numero di musulmani, prima a nord del Sahara e poi nel resto del continente. L'Islam diviene la religione principale relegando il Cristianesimo a una piccola minoranza. Nella terza sezione viene analizzata l'altra importante influenza esterna: la crescita del commercio su vasta scala ad opera delle nazioni europee. È dato particolare rilievo alla tratta degli schiavi e al modo in cui le culture indigene si adattarono alle circostanze per trarne i massimi vantaggi. La quarta e ultima parte è dedicata alla situazione africana nel mondo moderno: sono trattati il fenomeno del colonialismo europeo e il processo di decolonizzazione nei decenni centrali del XX secolo che si chiude, dopo guerre civili, colpi di stato e stragi sanguinarie, con la conquista dell'indipendenza. Prefazione di Giuseppe Morosini. -
Mancò la fortuna non il valore. Storia militare dei soldati italiani in Africa 1940-1943
Tra racconto e saggio storico, un resoconto suddiviso in tre ampie parti della lunga, drammatica e tragica campagna militare delle nostre forze armate in Africa dall'inizio delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, nel fatidico giugno 1940, fino a quando, nel 1943, l'ultimo soldato italiano abbandonò il suolo africano. La prima parte tratta l'avanzata in Nord Africa delle truppe dell'Asse e la frenetica, concitata e tumultuosa ""fase del pendolo"""", durante la quale gli eserciti in campo si avvicendarono in offensive e ripiegamenti sullo scacchiere dell'Africa Settentrionale. L'autore prosegue, per afferenza cronologica e quindi per omogeneità descrittiva, con la narrazione e la rievocazione delle disperate vicende del nostro impero in Africa Orientale. Nella seconda è descritto il lungo periodo di stasi e di blocco del fronte, sebbene denso di aspri combattimenti fra le nazioni, in attesa delle vicende risolutive della battaglia di El Alamein. La terza parte conclude la narrazione con l'epica, leggendaria e per noi tanto gloriosa, ma sfortunata, battaglia di El Alamein, descritta minuziosamente in tutti i suoi passaggi più significativi. La parte finale di ogni sezione è dedicata alle vicende dell'ultima, disperata resistenza in Tunisia da parte delle truppe dell'Asse."" -
Legione straniera. Storia di un'avventura
La Legione è l'Avventura. Da sempre. Il kepi bianco, i pastrani blu, i forti nel deserto, la possibilità di iniziare una nuova vita cancellando la vecchia. Scenari di fantasia che si sovrappongono a una realtà spesso violenta. Oggi il mito si rafforza trasformando quello che un tempo era visto come un corpo di avventurieri allo sbaraglio in una delle forze speciali più addestrate, meglio equipaggiate e operative in ogni angolo del mondo. Storie di genieri barbuti che marciano sugli Champs-Élysées sulle note di Le Boudin, di scontri nella giungla a Ði?n Biên Phu, in Africa o in Messico. Vicende di uomini, di donne di malaffare, di odi e di amicizie. L'autore racconta la storia della Legione straniera dalle origini nel 1831 sino a oggi, passando dalle guerre in Nordafrica e Spagna ai conflitti in Guinea e Indocina. Seguiremo quindi le vicissitudini della Legione durante i due conflitti mondiali o nel corso delle pagine oscure della fine del colonialismo francese in Indocina e in Algeria. Conosceremo le armi di un tempo e quelle di oggi, i metodi di addestramento e le uniformi. Vedremo come la Legione è diventata uno dei reparti di punta dell'esercito francese e si è distinta nelle operazioni in Africa negli anni Sessanta sino alle campagne in Medio Oriente e in Kosovo, dove si svolse una delle pagine più controverse della sua storia. Una storia di uomini prima che di battaglie, con approfondimenti dedicati ad azioni rimaste nella leggenda come la battaglia di Camerone e il famoso salvataggio dei coloni francesi a Kolwezi negli anni Settanta. Completa il volume un capitolo sui più famosi film dedicati alla Legione. -
Guida alla percezione del viaggio
Da quando si è organizzato in società complesse, l'uomo si è messo in viaggio spinto dalla sete di conquista di nuovi territori e dall'impulso di scambiare prodotti e opere artigianali o artistiche. Solo in un secondo tempo, singoli individui hanno affrontato il viaggio per esigenze diverse, ad esempio per conoscere le usanze degli altri popoli, per studiarne lo sviluppo o per condividere le illuminazioni letterarie o scientifiche. Vi sono casi, nell'antichità, di pensatori e filosofi che hanno effettuato viaggi per recuperare la sapienza delle epoche precedenti e, in tempi più moderni, di intellettuali che si sono mossi per immergersi nell'atmosfera di ambienti culturali diversi, per imitarli o scambiarsi informazioni e divenire, poi, cantori di terre desolate che richiamano i panorami del nostro inconscio. Altra spinta è data dalla possibilità di indagare e denunciare squilibri sociali, razzismi e sfruttamenti in paesi senza libertà di informazione. Non esiste qualcosa di più istruttivo del viaggio, che rende il viaggiatore parte integrante di un nuovo mondo, lontano o vicino che sia. Ogni luogo, con le proprie bellezze, i paesaggi, le tradizioni, la cultura, è in grado di aprire nuove prospettive a chi fino a prima ne aveva soltanto letto o fantasticato. In che modo, dunque, è percepito il viaggio? Cosa spinge l'uomo a valicare i confini della propria terra? Perché il viaggio di ritorno è sempre più breve di quello di partenza? Gli autori di questa guida raggruppano le esperienze più emozionanti e significative della storia, riportando il viaggio attraverso l'anima e gli occhi degli esploratori, gli intellettuali e gli scrittori che, spinti dalle ragioni più varie, si sono persi nel mondo e nelle sue innumerevoli possibilità. -
Il lato oscuro dell'Esercito romano. Gli ammutinamenti di epoca repubblicana
L'esercito romano. Un meccanismo perfetto. Una macchina da guerra capace di portare un piccolo popolo di pastori alla conquista dell'intero Mediterraneo, trasformandolo nel Mare Nostrum della tradizione. L'esercito di Scipione Africano, Caio Mario, Giulio Cesare è stato il modello sul quale si sono misurati tutti i successivi grandi eserciti della storia, da quello di Federico ii di Prussia a quello di Napoleone Bonaparte, ai famigerati eserciti tedeschi della prima metà del xx secolo. Ma come tutti gli eserciti, anche quello romano era fatto da uomini e, in quanto tale, aveva molti pregi ma anche numerosi difetti. Ammutinamenti, rivolte, diserzioni messi in atto per i più svariati motivi (dall'avidità alla codardia), hanno costellato l'intero arco cronologico dell'espansione romana. E proprio i più grandi fra i condottieri romani, pensiamo a Scipione o a Cesare, furono coinvolti in alcuni dei più celebri di questi casi. Attraverso un esame della casistica più conosciuta e degli episodi più sfuggenti, da ricercare nelle pieghe della storia, vedremo il passaggio da un esercito cittadino via via più specializzato a un vero e proprio esercito professionale, più efficiente, ma anche molto più difficile da controllare, come i lunghi secoli dell'Impero testimonieranno in modo indiscutibile. Non mancheranno delle appendici dedicate al wargame da tavolo e alla fiction, che hanno reso popolare fino ai giorni nostri le imprese dei soldati dell'aquila, ben al di là del ristretto novero degli storici di professione. -
Saladino. Biografia di un eroe dell'Islam
Con Saladino inizia per l'Islam un'era gloriosa. Uomo d'azione, sagace amministratore, prestigioso condottiero, assiduo lavoratore. Benché preferisse alla vista dei campi di battaglia e alle cavalcate marziali le pacifiche discussioni teologiche e non avesse mai dimostrato particolari attitudini per il mestiere delle armi, la sua strada gli apparve ben chiara: ristabilire la fede diminuita in Egitto, imporre a tutti il più rigido rispetto della legge, combattere senza tregua i cristiani, assicurare il potere proprio e della sua tribù, realizzare una grandiosa politica di ricostruzione. Tutta la sua politica non fu altro che azione, un'azione condotta senza tregua, sebbene senza crudeltà. All'età di trentacinque anni Saladino salì sul trono dell'Egitto, fondandovi la dinastia degli Ayyubidi. Un sangue nuovo, un sangue curdo rigenerava l'Islam. Entrando nella storia, colui che venne definito ""il più puro eroe dell'Islam"""" si accingeva a dimostrarsi degno della sua parte fondamentale sulla scena del mondo. Da quel momento gli Stati Latini del Levante si sarebbero trovati a lottare non più uno contro tanti, insignificanti sovrani orientali, incapaci di gestire interessi storici che erano loro affidati, bensì contro un esperto e temibile uomo politico. Il volume ripercorre gli interminabili assedi di Ascalona, Acri, Gerusalemme, senza trascurare l'analisi psicologica del formidabile condottiero, dei numerosi avversari che decisero di affrontarlo e delle truppe delle varie fazioni che, impegnate per anni in operazioni estenuanti e devastanti, rischiavano spesso di perdere di vista lo scopo """"sacro"""" delle loro battaglie. Ampio spazio è dedicato anche agli innumerevoli intrighi, ai tradimenti e alle alleanze segrete che, nell'ombra, manovrarono gli eventi che fecero la storia."" -
Genova. Ritratto di una città
Il fascino di Genova raccontatoci da un autore che questa città la abita, ama, studia e interroga ogni giorno, da decenni. Un libro che ci permette di scoprire Genova attraverso un armonioso sguardo sul suo sviluppo storico e architettonico, artistico e letterario. Partendo dal nucleo storico, Fantoni Minnella ci accompagna dalla città borghese alla città littoria, riflettendo sulla metamorfosi del porto e sui piani di riqualifica edilizia che lo rendono oggi un'area nuovamente viva e pulsante per cittadini e visitatori. Un secondo percorso ci porta dai ""proletari"""" quartieri di Ponente agli """"aristocratici"""" quartieri di Levante, per accorgerci di come il tessuto metropolitano di una città così varia ed eclettica abbia assorbito in sé, pur senza omologarle, realtà tanto contrastanti. La """"Genova dei viaggiatori"""" è dapprima una tappa fondamentale del Grand Tour fra XVII e XVIII secolo, poi la """"città romantica"""" tanto celebrata da Byron, capace di richiamare a sé personalità come Charles Dickens, Friedrich Nietzsche e Paul Valéry, ispirati nella creazione artistica dalla sua atmosfera unica. E poi c'è la """"Genova dei poeti"""": scapigliati, simbolisti, futuristi... La Genova di Dino Campana, Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro ed Edoardo Sanguineti. Voci alle quali si aggiunge quella del cantore per eccellenza dei vicoli della città vecchia: Fabrizio De André. Ma il ritratto di Genova emerge anche attraverso l'esperienza """"di strada"""" di don Andrea Gallo e attraverso una carrellata dedicata alla città nell'immaginario cinematografico, laddove spesso lo spleen è quello di illustri """"forestieri"""" stregati da una città che è al tempo stesso spazio urbano e luogo dell'anima."" -
Göring
Sir Norman Birkett, il giudice inglese che diresse il processo di Norimberga contro Hermann Göring, annotava nel suo diario durante un'udienza in cui la pubblica accusa stava perdendo il controllo dei nervi: «Göring adesso domina questo processo... Fra poco riuscirà a trasformarlo in una piattaforma per spiegare e illustrare i suoi meriti e le sue glorie alle prossime generazioni tedesche». In verità, la pubblica accusa - invece di trovarsi di fronte a un ""pallone gonfiato"""" portato sugli allori dalla propaganda nazista, l'ultimo Napoleone del regime, """"un donchisciotte di gomma"""" - dovette impiegare tutte le proprie capacità ed energie per non essere travolta da un carattere di ferro, armato di un'abilità diabolica. Proprio durante il processo, che chiude questa biografia del """"paladino di Hitler"""", la strana e forte personalità di Göring viene rivelata con efficacia in un perfetto ritratto psicologico. Il libro, grazie anche ai racconti di persone che ebbero modo di conoscerlo, ripercorre la vita di Göring dall'infanzia fino alla morte. Si capisce così in che modo, uscito dai voli eroici della Prima Guerra Mondiale, magro e gravemente ferito, protagonista dell'incendio al Reichstag, sia diventato fondatore della Gestapo, maresciallo della Luftwaffe, mecenate del terzo Reich, morfinomane, riuscendo ad acquisire un ruolo fondamentale nel regime nazista. Analizzando il suo egoismo e la sua smania di accumulare ricchezze, scopriamo come molte delle azioni di quest'uomo tanto colto quanto vanitoso furono unicamente dettate dalla ricerca di un profitto personale e di una rivalsa da umiliazioni passate che mai era riuscito a digerire."" -
Blackness. Storie e musiche dell'universo afroamericano
Si può ascoltare un brano rap, o vedere un film di Jordan Peele, cercandovi delle connessioni con gli antichi imperi africani? Le pagine di Blackness ci provano partendo dal rapporto che intercorreva tra Europa e Africa prima della tratta atlantica, quando ancora gli schiavi non erano solo neri e i padroni solo bianchi. Forse solo così è possibile osservare da un'angolazione inedita e sorprendente le dinamiche attraverso cui il popolo afroamericano si è mosso in campo musicale, sportivo e cinematografico, fino a scoprire in che modo certe traiettorie si sono riverberate fino a oggi. Soffermandosi su dischi che hanno fatto la storia e piccoli capolavori sconosciuti, dal gospel profano di Ray Charles alle grandi produzioni Stax e Motown firmate da Otis Redding e Marvin Gaye, giungendo fino al retro soul di Charles Bradley e ai linguaggi ibridi di Beyoncé e Childish Gambino, si viene immersi in un universo affascinante e talvolta controverso. Una dimensione in cui si intrecciano gli interessi del capitalismo discografico e l'impegno dei movimenti attivisti, le schiacciate dell'NBA e i casi di blackwashing con cui l'industria del cinema cerca un pubblico sempre più vasto. -
Zombi. Guida alla caccia
Zombi: nel rito vudù, la persona che, dopo il decesso, si pretende sia richiamata in vita da un bokor, un sacerdote dedito a pratiche di magia nera e di cui lo zombi diviene lo schiavo, utilizzato per lavori infimi o illeciti e malefici. Vi sono, però, anche zombi negromantici, revenant, atomici, virali... I morti abitano da sempre gli angoli bui del pianeta, abbandonati sottoterra o relegati in una cornice di pochi centimetri. Nella migliore delle ipotesi occupano una piccola porzione del cervello di altri. Dalla Seconda Guerra Mondiale, il numero di focolai di zombi è aumentato ogni anno, mentre i governi cercano disperatamente di nascondere i fatti. Zombi, guida alla caccia contiene tutte le informazioni necessarie per riconoscere e combattere questa crescente minaccia. A partire dalla spiegazione e dal racconto delle origini storiche, McCullough segue la loro presenza in diverse epoche e in luoghi distanti della civiltà, arrivando a descrivere il pericolo che rappresentano oggi per gli uomini. Tutte le varietà di zombi sono catalogate ed esaminate, fornendo una dettagliata analisi dei loro punti di forza e punti deboli e spiegandoci quale sia il modo giusto per riconoscerli ed eliminarli. Sono infine trattate le tattiche e l'equipaggiamento utilizzati nella lotta contro gli zombi. Accompagnato da numerose ricostruzioni a colori per aiutarne l'identificazione, un must assoluto per chiunque sia in prima linea nella guerra agli zombi. -
Arkan, la tigre dei Balcani
Ascesa e declino di Zeljko Raznatovic, meglio conosciuto come ""Arkan"""" (Felino): il tristemente famoso, sanguinario, signore della guerra dei Balcani. Dopo una gioventù da teppista per le strade di Belgrado, negli anni Ottanta è stato tra i maggiori ricercati dall'Interpol per via dei suoi crimini coperti dall'attività di agente segreto per conto del governo jugoslavo. Negli anni Novanta diventò il principale organizzatore e artefice della feroce pulizia etnica voluta dal presidente serbo Milosevic durante la guerra in Croazia e in Bosnia del 1991-1995. Fu lui a riunire e addestrare i più feroci hooligan della Stella Rossa di Belgrado, carcerati e banditi, e a trasformarli nelle """"Tigri"""": soldati spietati che stupravano e uccidevano perpetrando, di fatto, un genocidio. Arkan, che aveva sposato la più celebre pop star del suo paese in un matrimonio principesco, era popolarissimo, l'uomo più ricco della Serbia e solo dopo l'intervento nato del 1999 venne accusato di crimini contro l'umanità. Ciononostante non fu mai portato in giudizio perché, il 15 gennaio 2000, venne ucciso nella hall di un albergo di Belgrado con modalità da esecuzione, in circostanze misteriose, degne della sua vita di vero e proprio """"assassino di Stato""""."" -
Storia delle arti marziali. L'avventura delle discipline da combattimento
Fin dagli albori della storia il complesso di discipline di combattimento armate e disarmate che conosciamo come ""arti marziali"""" ha accompagnato lo sviluppo della civiltà. Nei secoli le arti del combattimento, in Oriente e in Occidente, sono state tecniche di sopravvivenza, discipline filosofiche, attività ludiche, sportive e, dal Novecento, hanno parzialmente cambiato finalità ponendosi soprattutto come pratiche educative per tutti, abbandonando le caratteristiche più violente allo scopo di migliorare il fisico e la mente di chi le esercita. L'autore, che vanta una trentennale esperienza come atleta, insegnante, giornalista e promoter, ripercorre la storia dell'evoluzione delle tecniche di combattimento dall'antichità a oggi in una panoramica agile e avvincente. Dalle prime tecniche praticate da Egiziani e Babilonesi fino alle discipline coltivate da monaci buddhisti, santoni indù, samurai e contadini in rivolta, la storia delle arti marziali si sviluppa come un travolgente racconto sull'avventura dell'Uomo. Attraverso continui mutamenti e sviluppi si è giunti alle moderne Mixed Martial Arts, riservate a campioni professionisti, mentre nelle palestre si coltivano dottrine che insegnano il rispetto di se stessi e dell'avversario. Non mancano aneddoti e ritratti di personaggi chiave, oltre che un'analisi paese per paese delle singole scuole, con cui l'autore traccia un quadro esaustivo di un mondo esaltante in continua evoluzione."" -
Santi, demoni e orixas. Odoya e la mistica del candomblé. Ediz. illustrata
Il Candomblé è un culto sincretico afro-brasiliano nato dall'unione tra i culti africani e il Cattolicesimo, attraverso un processo dinamico e reinterpretativo in continua evoluzione. Originato dagli schiavi africani nelle piantagioni del Nord del Brasile all'inizio del Novecento, si è poi diffuso in tutto il paese, anche in grandi metropoli quali Rio de Janeiro e San Paolo, fino a diventare, nel corso dei decenni, un sincretismo popolare e universale praticato anche da ricchi e bianchi. L'importanza del Candomblé per la cultura brasiliana si coglie nella musica (il samba, l'axé), nella gastronomia (le specialità della cucina di Bahia), nelle arti visive e performative (la capoeira), nei modi di dire e persino nella maniera di pensare. I protagonisti del culto sono gli Orixás (come Ogum, Xangô e la dea-madre Iemanjá, che si saluta con ""Odoyá!""""), divinità meravigliose e superbe, ricche di umanità e di vizi, che esercitano un fascino particolare per i propri fedeli, i quali cadono in trance per riceverli. Il Candomblé insomma è qualcosa di più di una religione: è un modo di intendere la natura, la spiritualità, il rapporto con gli animali e gli altri uomini; una filosofia, se vogliamo, semplice ma profonda; un decodificatore di simbologie universali, di archetipi, di mitologie. Il Candomblé permea, profuma, condisce il Brasile di oggi; se non ci fosse stato e se non resistesse ancora, questo paese, questa cultura e questo popolo sarebbero profondamente diversi. Quasi irriconoscibili."" -
Scrittori sulla scrittura. Guida di scrittura creativa attraverso grandi autori
Sono numerosi i laboratori di scrittura offerti da enti privati per la formazione, da università e accademie o dalle scuole pubbliche come attività extracurricolari. Allo stesso modo è considerevole la quantità di manuali pubblicati con l'obiettivo di concentrare in poche pagine nozioni e indicazioni per aspiranti scrittori. Ma non tutti i libri sono uguali e riuscire a scegliere quello giusto per il proprio stile non è semplice. Questo volume raccoglie i consigli di celebri scrittori otto-novecenteschi e contemporanei che hanno svelato dove sia nascosto il segreto per narrare: ogni capitolo è rivolto a una tipologia diversa di scrittore e incentrato su uno o più autori famosi. L'intento è fornire un percorso nel quale lasciarsi rapire dalla magia di scrivere con i suggerimenti dei grandi della letteratura mondiale. Come iniziare un romanzo (Barthes); come trovare la melodia (Kundera); come trovare il protagonista (Roth); come risolvere i dubbi narrativi (Bradbury); come indagare se stessi (Rilke); come fare successo (King); come scrivere d'avventura (Hemingway); come scrivere evocando (Cerami); come comunicare attraverso le parole (Lodge); come creare altri mondi (Tolkien); come liberarsi dei propri mostri (Calvino); come superare un vuoto di immaginazione (Rodari); come essere liberi (Murakami); come cazzeggiare sulla pagina (Woolf); come essere autobiografici (Tokarczuk, Pennac, Demetrio); come gestire un successo (Wharton) e molti altri... Per imparare con i migliori, un libro per appassionati di scrittura e lettura. -
Gli ebrei nella storia e nella società contemporanea
La presenza degli ebrei in Europa si dipana in questo volume dall'apertura dei ghetti fino agli avvenimenti più recenti; la storia dell'antisemitismo, le origini del sionismo, gli ebrei durante il Risorgimento e all'epoca della Prima Guerra Mondiale e durante la Rivoluzione russa, le vicende degli ebrei nel periodo nazifascista, la nascita dello stato di Israele e il sorgere del problema mediorientale, la vita delle comunità ebraiche... Un racconto capace di fornire tutti gli strumenti idonei per la conoscenza e la valutazione degli eventi. In Gli ebrei nella storia e nella società contemporanea, le sfide dell'emancipazione, le fratture e le ricomposizioni del Novecento si snodano in un percorso di lettura tra ricostruzione storica, testi e documenti, qui riproposti in una nuova edizione aggiornata e ampliata con contributi fino alle tematiche più attuali. Un utile strumento per comprendere e porsi delle domande al di fuori di ogni stereotipo sulle vicende di una minoranza tutt'altro che statica, che si colloca nel contesto storico generale come una componente vivace e attiva della società. Il volume, corredato da un ricco apparato di documenti, letture e testimonianze e da un'ampia bibliografia, presenta inoltre i contributi di Raffaella Di Castro sul significato della memoria nella terza generazione dalla Shoah, e di Piero Di Nepi sull'identità Odoya ebraica nel rapporto tra la diaspora e Israele. Prefazione di Noemi Di Segni. -
La percezione del clima. Nella società e nella letteratura
Come sono percepiti i mutamenti climatici nella nostra vita e nel nostro futuro? Come saremo costretti o invitati a modificare i nostri stili di vita? Come dovremo ripensare il nostro modello economico di sviluppo in seguito ai segnali allarmanti provenienti dall'aumentato numero di disastri naturali, alle carestie e pandemie, non ultima quella del Covid-19? Dobbiamo fare tutti un passo indietro e creare una coscienza fatalmente aderente alle mutazioni che stiamo osservando e vivendo. In che modo? Senza farci trascinare da allarmismi, ma neppure trascurando completamente il problema dello sfruttamento intensivo delle risorse del pianeta Terra in un eccesso di consumismo che sarebbe dannoso per l'intera umanità. La creazione di una coscienza politica e sociale attraverso la propagazione di corretti modi di pensare, aperti a quanto di buono la scienza e la tecnologia sono pronte a offrire, potrà aiutare a contrastare l'insensato consumismo. Questo è influenzato da potentati economici che si avvalgono anche dell'utilizzo di fake news, spesso presentate, soprattutto sui social, come modi alternativi di pensare e che cercano di ostacolare una corretta valutazione di quanto stia invece accadendo. Il libro parte dalla storia dei disastri ecologici di epoca Vittoriana per arrivare ai più recenti messaggi ecologistici, interessandosi alle reazioni della società e a come la scienza consiglia di muoversi. Infine si sofferma a raccontare quanto la letteratura, soprattutto di anticipazione, e la buona saggistica hanno prodotto in questi anni, preparando la coscienza delle persone ad affrontare le nuove sfide. -
Le nozze alchemiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la grande bestia
Mago e profeta del credo pagano del Thelema (la ""vera volontà"""" del singolo), iniziato coltissimo, alpinista, viaggiatore, letterato, uomo dalle energie spaventose e senza alcun freno morale, forse agente segreto, Aleister Crowley ha impattato quanto pochi altri sull'immaginario del suo tempo; e oggi giganteggia nella cultura pop in un Sabba di riedizioni delle sue opere, saggi critici, camei in romanzi, comparsate in film. Un aspetto affascinante e assai meno esplorato di Crowley riguarda il suo rapporto con la letteratura, come scrittore ma soprattutto come personaggio. Le sue apparizioni da un lato sfidano la letteratura alta, da Somerset Maugham a Pessoa, da Hemingway a Sciascia e Consolo; dall'altro persino nelle opere popolari si aprono a questioni di ampio interesse, sia nei rapporti con altri letterati di fama (Yeats, Isherwood...) sia verso cerchie culturali e artistiche di svariatissimo genere. A monte di questa pletora di apparizioni troviamo alcune opere curiose, quasi variazioni su un unico mito, che fungeranno da filo rosso per gli itinerari qui proposti. Storie dove la Bestia incontra la Bella e dov'è trasposta in forma narrativa la complessa dialettica sul """"femminile"""", sospesa tra le teorie di Crowley e la sua prassi di magnetico sciupafemmine (peraltro bisex). Storie di nozze chimiche tra mago ed eroina, dove s'incontrano alchimia e una fantasia febbricitante, lisergica, riscoperta proprio negli anni acidi del revival magico. Mentre lui, come in ultima fila sulla copertina di Sgt. Pepper's dei Beatles, si diverte a occhieggiare."" -
Seattle. La città, la musica, le storie. Ediz. illustrata
Una guida sentimentale di Seattle, città americana che vive all'ombra di altre e più note metropoli come San Francisco, New York e Chicago, ma che, nell'ultimo decennio, ha giocato un ruolo fondamentale nel mondo tecnologico, tanto da meritare la definizione di ""Silicon Valley del Nord"""", nonché un posto nella top ten delle città più ricche degli Stati Uniti. Si parte dai luoghi che hanno accompagnato la nascita della musica grunge, ripercorrendo strade, locali, sale d'incisione e parchi, e si arriva ai giorni nostri, raccontando la genesi di imprese e grandi marchi che a Seattle sono nati, e che dominano l'economia mondiale: Microsoft, Starbucks e Amazon tra gli altri. Un percorso che si propone di trovare un filo conduttore tra la Seattle oscura ma gloriosa di ieri e la Seattle stravagante ma selettiva di oggi, e lo fa avvalendosi di voci che questa città la conoscono bene. Non solo: l'autrice ha percorso questi luoghi a più riprese, accompagnata da persone che hanno fatto parte integrante della scena grunge e che sono state delle vere e proprie guide, nonché fonti di prima mano. Il comune denominatore tra passato e presente, come si vedrà presto, è la natura. Seattle è una città in cui acqua, aria, terra e fuoco hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia. Una storia che spesso è passata dalla morte per ritrovare la vita.""